TITOLO MISURA BENEFICIARI SETTORE DI ATTIVITÀ SCADENZA PSR 2014/2022. Operazione3.2.1. Finanziamento a fondo perduto per l'informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità. Associazioni/Cons orzi Agroindustria/Agroaliment are,...
REPORT BANDI PIEMONTE
TITOLO MISURA | BENEFICIARI | SETTORE DI ATTIVITÀ | SCADENZA |
3.2.1. Finanziamento a fondo perduto per l'informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità. | Associazioni/Cons orzi | Agroindustria/Agroaliment are, Agricoltura | 30/03/2023 |
Associazioni/Cons orzi | Agricoltura, Servizi | 30/01/2023 | |
Micro Impresa, Grande Impresa, PMI | Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroaliment are | 28/02/2023 | |
Fondazione Compagnia di San Paolo. Bando Territori in luce. Finanziamento a fondo perduto volto a sostenere iniziative finalizzate alla valorizzazione in chiave turistica e alla fruizione di beni storico- artistici, architettonici e paesaggistici nei territori del Nord-Ovest. | Associazioni/Onlus /Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa | Turismo, Pubblico | 15/03/2023 |
PSR 2014/2022. Operazione 3.2.1. Finanziamento a fondo perduto per l'informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità.
Area Geografica: Piemonte
Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 30/03/2023 Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi
Settore: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura Spese finanziate: Promozione/Export Agevolazione: Contributo a fondo perduto
La misura contribuisce a valorizzare e rafforzare le produzioni di qualità migliorando il loro posizionamento sui merca", migliorando la competitività del settore agricolo, incrementando le opportunità di lavoro e contribuendo allo sviluppo delle zone rurali. La partecipazione degli agricoltori ai regimi di qualità, in un mercato sempre più complesso e globalizzato, può migliorare l'offerta ai consumatori e rafforzare la competitività delle imprese agricole e agroalimentari con ricadute di sviluppo sui territori di produzione. La partecipazione ai regimi di qualità induce i produttori a integrarsi tra di loro e a dotarsi di regole comuni per garantire la qualità dei loro prodotti attraverso la condivisione di procedure produttive con standard qualitativi superiori e strutture organizzative aziendali maggiormente competitive ed efficienti. Dato che la produzione di prodotti qualitativamente superiori comporta il rispetto di vincoli e il sostegno di costi aggiuntivi, si rende opportuno realizzare campagne informative e promozionali che sensibilizzino il consumatore europeo all’acquisto di tali prodotti, tenuto conto che i consumatori europei conoscono in minima parte le caratteristiche delle produzioni di qualità, i vincoli e i costi che i produttori devono sostenere.
L'operazione sostiene le attività di Informazione e Promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità svolte nel mercato interno della UE da associazioni di produttori riguardo ai prodotti e ai regimi di qualità per cui è stata attivata l'operazione 3.1.1.
Soggetti beneficiari
Il bando è riservato alle associazioni di produttori, a cui devono aderire produttori che partecipano ai regimi di qualità per la produzione dei relativi prodotti di qualità oggetto dei bandi aperti sull'operazione 3.1.1.
Sono esclusi i regimi facoltativi di certificazione dei prodotti agricoli indicati nel bando. Nello specifico possono presentare domanda:
1. organizzazioni di produttori riconosciute e loro associazioni;
2. organizzazioni interprofessionali riconosciute;
3. gruppi definiti dal Regolamento Europeo, compresi i consorzi di tutela delle Dop, Igp e Stg riconosciuti;
4. gruppi di produttori, compresi i consorzi di tutela vitivinicoli riconosciuti;
5. associazioni di produttori biologici e loro raggruppamenti;
6. associazioni di produttori agricoli costituite ai sensi della normativa nazionale;
7. cooperative agricole e loro consorzi;
8. gruppi o associazioni di produttori (associazioni, consorzi) anche in forma temporanea (ATI e ATS) e altre forme associative, costituite con atto ad evidenza pubblica.
Tipologia di interventi ammissibili
Sono ammissibili le manifestazioni fieristiche indicate nel bando.
Entità e forma dell'agevolazione
La dotazione finanziaria è di euro 1.180.000,00. Percentuali di contributo:
a) per le azioni di informazione e promozione il sostegno viene erogato in base ai costi realmente sostenuti ed è concesso per un importo pari al 70 % delle spese sostenute;
b) per le azioni pubblicitarie le medesime saranno valutate nel rispetto degli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato a favore della pubblicità dei prodotti agricoli che prevedono un'aliquota di sostegno fissa pari al 50 % delle spese sostenute.
Scadenza
Le domande di preiscrizione obbligatorie al bando devono essere inviate entro il 20 febbraio 2023. Le domande di sostegno/progetto definitivo devono essere inviate entro e non oltre il 30 marzo 2023.
Apicoltura. Finanziamento a fondo perduto per le attività di assistenza tecnica e consulenza alle aziende apistiche. Bando 2023
Area Geografica: Piemonte
Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 30/01/2023 Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi
Settore: Servizi/No Profit, Agricoltura Spese finanziate: Consulenze/Servizi Agevolazione: Contributo a fondo perduto
Concessione degli aiuti per il periodo 1 gennaio – 31 luglio 2023 riguardanti l’azione a.2 “Assistenza tecnica e consulenza alle aziende”.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda le forme associative del settore apistico che possiedono i requisiti previsti. Per svolgere le attività concernenti l’assistenza tecnica e consulenza alle aziende nel settore apistico i soggetti richiedenti l’azione a.2. devono possedere i seguenti requisiti:
- essere costituite con atto pubblico;
- avere una struttura aperta in relazione all’ammissione degli associati;
- prevedere il voto pro capite;
- rappresentare almeno 200 soci in possesso di partita IVA, di cui almeno 50 produttori apistici che allevino un minimo di 52 alveari ciascuno, se con sede legale in zona montana, e un minimo di 104 alveari ciascuno, se con sede legale in zona di collina o in pianura;
- rappresentare almeno 20.000 alveari relativamente ai soci con partita IVA;
- operare in Piemonte nel settore dell’assistenza tecnica apistica;
- dimostrare di avere disponibilità di sedi stabili o temporanee in almeno 6 province del Piemonte;
- avere costituito il fascicolo aziendale presso un centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) con regolare mandato.
Tipologia di interventi ammissibili
Al fine di ripartire tra i richiedenti gli importi disponibili, si procede suddividendo tali importi di contributo assegnato sulla base dei seguenti criteri e loro ponderazione:
• 40% sulla base del numero delle aziende apistiche con P.IVA associati ai richiedenti;
• 20% sulla base del numero degli apicoltori senza P.IVA associati ai richiedenti;
• 40% sulla base del numero di alveari totali delle aziende apistiche e degli apicoltori associati ai richiedenti (non saranno conteggiati i nuclei).
L’attività di assistenza tecnica apistica e il suo coordinamento, oggetto di finanziamento pubblico, deve essere svolta in modo esclusivo nell’ambito della struttura associativa beneficiaria. Pertanto i tecnici apistici non possono ricoprire altri ruoli di carattere gestionale o di amministrazione all’interno dell’associazione per la quale operano.
L’importo del contributo risultante dall’applicazione dei criteri sopra riportati e loro ponderazione viene integrato da un ulteriore passaggio per giungere al contributo massimo concedibile: il contributo spettante si determina in base al numero di tecnici ammissibili a contributo e in funzione dell’emolumento massimo concedibile ad ogni coordinatore e tecnico apistico e della quota di spese generali relativa all’attività svolta. Il numero massimo di tecnici ammissibili al contributo è stabilito sulla base di un rapporto di un numero minimo di 150 aziende per ciascun tecnico.
Sono ammissibili le spese per i compensi dei tecnici e le spese generali per lo svolgimento dell'attività di consulenza e assistenza tecnica.
Per tutte le specifiche tecniche si rimanda al testo integrale del bando.
Entità e forma dell'agevolazione
La dotazione finanziaria è pari a euro 528.459,99. Scadenza
Le domande devono essere presentate entro il 30 gennaio 2023.
PNRR M2C2 Investimento 3.1. Finanziamento a fondo perduto per proposte progettuali volte alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse.
Area Geografica: Piemonte
Scadenza: BANDO CHIUSO | Scaduto il 28/02/2023 Beneficiari: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
Settore: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari Agevolazione: Contributo a fondo perduto
Il bando è finalizzato alla selezione e al successivo finanziamento di proposte progettuali volte alla realizzazione di siti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito dell’Investimento 3.1, previsto nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, del PNRR.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di tutte le dimensioni che intendono realizzare gli interventi previsti. Le imprese possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, fino ad un numero massimo di cinque soggetti, ivi compreso il soggetto capofila e previa indicazione dello stesso.
I progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato. Il contratto di rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una concreta collaborazione che sia stabile e coerente rispetto all’articolazione delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto proposto.
Tipologia di interventi ammissibili
Gli interventi ammissibili devono prevedere entrambe le seguenti componenti:
a) uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, comprensivi di eventuali sistemi di compressione e di stoccaggio dell’idrogeno;
b) uno o più impianti addizionali asserviti agli elettrolizzatori di cui alla lettera a), comprensivi di eventuali sistemi di stoccaggio dell’energia elettrica.
I componenti di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile devono essere realizzati presso siti localizzati nel territorio della Regione Piemonte in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere collocati su area industriale dismessa;
b) essere caratterizzati dalla disponibilità degli estremi catastali, mappe e foto aerea;
c) essere nella disponibilità del soggetto proponente, ovvero del soggetto capofila o di uno dei soggetti partecipanti in caso di progetto congiunto.
d) essere siti su cui sia possibile realizzare uno o più impianti di generazione di energia elettrica rinnovabile di capacità adeguata al processo di produzione dell’idrogeno;
e) essere siti non contaminati ovvero, qualora contaminati, siti nei quali la realizzazione dei progetti, degli interventi e dei relativi impianti di cui ai punti precedenti, oggetto di finanziamento, siano realizzati senza pregiudicare né interferire con il completamento della bonifica e senza determinare rischi per la salute dei lavoratori e degli altri fruitori dell’area;
f) essere già dotati, o potenzialmente dotabili mediante riattivazione o adeguamento, delle seguenti caratteristiche infrastrutturali:
i. connessione alla rete elettrica;
ii. risorse d’acqua adeguate alla produzione di idrogeno rinnovabile;
iii. connessione alla rete gas;
iv. accesso alla rete stradale;
g) siti contigui o prossimi, ovvero distanti non più di 50 chilometri, ad un’area caratterizzata dalla presenza di industrie e/o altre utenze che possano esprimere una domanda potenziale di idrogeno, anche parziale rispetto alla quantità di idrogeno producibile dall’impianto.
I costi ammissibili sono i costi di investimento direttamente collegabili e funzionali alla realizzazione degli interventi ammissibili relativi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni nella misura necessaria alle finalità del progetto di investimento oggetto della richiesta di agevolazioni. Detti costi riguardano:
a) opere murarie e assimilate, nei limiti del 20 per cento del totale dei costi ammissibili del progetto;
b) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
c) programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, nei limiti del 10 per cento del totale dei costi ammissibili del progetto;
d) progettazione degli impianti e delle opere da realizzare, direzione dei lavori, collaudi di legge e oneri di sicurezza connessi con la realizzazione del progetto. Tali spese sono ammissibili qualora capitalizzate, nel limite del 20 per cento del totale dei costi ammissibili del progetto.
Entità e forma dell'agevolazione
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a euro 19.500.000,00.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto.
L’agevolazione richiesta non può essere superiore al 100 per cento dei costi ammissibili. L’agevolazione massima concedibile per proposta progettuale, indipendentemente dalla presentazione della stessa proposta in forma singola o congiunta, è pari a 19,5 milioni di euro.
Scadenza
È possibile presentare domanda fino alle ore 12.00 del 28 febbraio 2023.
Fondazione Compagnia di San Paolo. Bando Territori in luce. Finanziamento a fondo perduto volto a sostenere iniziative finalizzate alla valorizzazione in chiave turistica e alla fruizione di beni storico-artistici, architettonici e paesaggistici.
Area Geografica: Italia
Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 15/03/2023
Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa Settore: Turismo, Pubblico
Spese finanziate: Promozione/Export Agevolazione: Contributo a fondo perduto
Si tratta di un bando tematicamente verticale che sollecita linee di sviluppo incardinate su reti, identità culturali e turismo sostenibile; mira all’affinamento del rapporto con le amministrazioni locali; assegna un premio al risultato legato al raggiungimento di un obiettivo minimo rispetto all’aumento del 10% del numero di turisti.
In applicazione del Piano Strategico 2021-2024, il bando “Territori in luce” agisce su alcune “dimensioni trasversali” che interessano i nostri sistemi territoriali. Esso si concentra infatti sulle valorizzazione delle “Geografie” – intese come specificità, diversità e interconessioni tra i territori – per stimolarli a lavorare sul proprio potenziale e farne risorsa di sviluppo e attrattività, nella direzione di superare gli squilibri tra centri e periferie.
Il bando, inoltre, agisce sulla trasversalità “Green” che tocca la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico in linea con il principio del “Do No Significant Harm” (DNSH) del Green Deal europeo, secondo il quale, così come anche richiamato nel Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza, le misure di sviluppo non debbano arrecare danno significativo all’ambiente.
Il bando “Territori in luce” si prefigge le seguenti finalità:
• valorizzare in chiave turistica il patrimonio artistico culturale diffuso di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta per creare opportunità di crescita culturale, sociale ed economica per i territori;
• favorire ed accrescere il valore delle reti territoriali e tematiche;
• favorire lo sviluppo sostenibile dei territori e, in particolare, il turismo sostenibile, che promuova la conoscenza delle culture locali, nel rispetto dell’ambiente e dei sistemi di vita delle comunità.
In coerenza con le finalità generali sopra riportate, gli obiettivi perseguiti dal bando sono:
• individuare e promuovere le identità e le specificità culturali dei territori sostenendo proposte che le sviluppino e valorizzino coerentemente e concretamente e che siano in grado di garantire ricadute economico-turistiche;
• promuovere e sostenere la creazione e lo sviluppo di reti territoriali, solide e rappresentative, capaci di favorire e accrescere l’attrattività turistica e il posizionamento – regionale, nazionale, internazionale – del proprio contesto locale, attraverso il coinvolgimento di enti appartenenti al sistema turistico;
• promuovere e sostenere progetti che propongano un’offerta turistico-culturale ambientalmente sostenibile riguardo alle risorse paesaggistiche, idriche e alla biodiversità del territorio (anche in un’ottica di riconversione di aree o siti contaminati), l’attivazione di percorsi di mobilità green e slow, azioni di riciclo dei rifiuti e di economia circolare, di sensibilizzazione, educazione e comunicazione rispetto dell’ecologia, nonché il monitoraggio e la riduzione del’”impronta ecologica” delle iniziative proposte;
• sostenere progettazioni che si propongano la crescita culturale, economica e sociale della comunità locale di riferimento in un’ottica di turismo rigenerativo dei luoghi, attraverso collaborazioni con i diversi attori del contesto economico, sociale, educativo, culturale e formativo nella definizione di un’offerta turistica in grado di garantire standard qualitativi sia ai turisti che ai residenti;
• sostenere progettazioni capaci di attivare piani di comunicazione e promozione rivolti a specifici target, al fine di posizionare e rendere attraente, almeno a livello regionale, la propria offerta culturale territoriale.
Soggetti beneficiari
Sono ammessi alla partecipazione del bando partenariati composti da un minimo di 3 a un massimo di 6 enti (pubblici e/o privati), almeno uno dei quali appartenente al sistema turistico regionale di riferimento (a titolo esemplificativo consorzi, ATL, Pro Loco…).
Per favorire l’apporto strategico degli enti enti locali alle progettazioni, il partenariato potrà includere pubbliche amministrazioni di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta o attivare con tali enti partnership di secondo livello.
La domanda deve essere presentata alla Compagnia di San Paolo da un unico ente, capofila del partenariato, con sede in Piemonte, Liguria x Xxxxx d’Aosta.
Tipologia di interventi ammissibili
Sono ammesse al bando iniziative di turismo culturale in ambito storico-artistico finalizzate alla valorizzazione in chiave turistica e alla fruizione di beni storico-artistici, architettonici e paesaggistici (a titolo esemplificativo e non esaustivo forti alpini, castelli, borghi, siti Unesco, percorsi storico- religiosi, arte e patrimonio religioso…).
I progetti dovranno sviluppare proposte di valorizzazione di beni e attività culturali e riconnettersi a uno tra i seguenti tematismi:
• Le figure illustri del passato.
• Le produzioni artigianali e creative di eccellenza.
• Le vie, i cammini e i percorsi storici.
• Il paesaggio culturale.
I progetti potranno prevedere la realizzazione di una pluralità di azioni tra loro integrate (a titolo esemplificativo e non esaustivo programmazioni di performing arts, itinerari e visite guidatededicate a beni e patrimonio culturale diffuso, riordino archivistico e documentale, mostre, residenze d’artista, valorizzazione di collezioni museali etc.).
Le iniziative dovranno innestarsi in piani di valorizzazione turistica territoriale già presenti e, preferibilmente, già finanziati nell’ambito di bandi nazionali e europei. La candidatura dovrà definire un chiaro indirizzo biennale del progetto, ovvero gli ambiti e le finalità su cui il partenariato intende agire, gli obiettivi che si pone e le azioni che vengono messe in atto per raggiungerli, coerenti con l’identità culturale individuata.
La proposta progettuale dovrà individuare un team di progetto previsto per la realizzazione delle iniziative e formalizzato dal partenariato alla presentazione della domanda di candidatura. I team di progetto dovranno prevedere al loro interno almeno il 30% di giovani (under 35, nati dal 1987 in poi).
I progetti dovranno comprendere e specificare servizi di base e aggiuntivi alle iniziative, coinvolgendo la comunità locale e le attività economico-commerciali connesse alla più ampia offerta turistica e culturale del territorio e della comunità di riferimento. Ad esempio, a tal fine sono ammessi accordi e convenzioni con realtà commerciali e produttive, associazioni di categoria, reti locali di valorizzazione e promozione turistica, nonché di mobilità e trasporto (Club di prodotto).
La proposta progettuale dovrà rivolgere particolare attenzione ai principi del turismo sostenibile, in una dimensione ecologica e di salvaguardia ambientale, con la realizzazione di azioni ed iniziative orientate a preservare la biodiversità e le risorse idriche, a valorizzare il patrimonio arboreo, a bonificare aree o siti contaminati, a favorire la mobilità green e slow, ad incentivare l’economia circolare, il riciclo e la riduzione dei rifiuti, a sensibilizzare la comunità e i turisti sui temi dell’ecologia e della salvaguardia delle risorse ambientali anche con attività educational e azioni di comunicazione. Inoltre, richiamandosi al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH) e a protocolli e linee guida condivisi, la progettazione dovrà prevedere strumenti di monitoraggio dell’impronta ecologica dei propri eventi pubblici e agire in un’ottica di riduzione della stessa.
Il progetto presentato dovrà prevedere interventi che favoriscano la strutturazione di proposte esperienziali, quali per esempio in Liguria, l’approccio sostenibile al sistema marino, con esperienze
di pratica sportiva e di scoperta, da inserire nel contesto storico e culturale delle località e, peraltro, realizzabili anche nell’ambito di bacini di acqua dolce.
La candidatura dovrà individuare i target cui il progetto e il prodotto si rivolgono e dovrà prevedere la definizione di un piano di comunicazione e promozione che, tramite l’identificazione di strategie, azioni e strumenti dettagliati, miri a collocare e a rendere l’offerta culturale proposta attraente, nel più ampio quadro territoriale delle opportunità turistiche, almeno a livello regionale. I progetti dovranno infine sviluppare strumenti di controllo e monitoraggio volti a rilevare, ai fini dell’assegnazione del premio al risultato, l’incremento del numero di turisti intercettati dalle proposte. Se tale incremento sarà superiore al 10% rispetto al numero di turisti del periodo di svolgimento del progetto relativo all’anno 2022, potrà concretizzarsi il riconoscimento del “premio al risultato” previsto dal bando.
Le iniziative previste nel progetto dovranno essere aperte al pubblico e svolgersi tra maggio e dicembre 2023 in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta con l’esclusione dei Comuni di Torino e Genova, dove la Fondazione interviene con altri strumenti.
Entità e forma dell'agevolazione
La Fondazione assegnerà contributi di importo fino a € 75.000, di cui € 10.000 al raggiungimento del target individuato quale «premio al risultato» (aumento del 10% del numero di turisti), che dovrà essere comprovato da apposita documentazione al termine del progetto. In caso di esito positivo, il contributo – comprensivo dell’eventuale «premio al risultato» – non potrà essere superiore al 75% del costo complessivo del progetto: il partenariato dovrà provvedere un cofinanziamento non inferiore al 25% del costo totale del progetto come indicato nella domanda alla Compagnia.