Via Antonio Gramsci n. 95 - 60035 J E S I (AN)
COMUNE DI JESI ISTITUZIONE CENTRO SERVIZI SOCIALI
Xxx Xxxxxxx Xxxxxxx x. 00 - 00000 J E S I (AN)
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INDICE
PARTE I^ - OGGETTO E TERMINI DELL’APPALTO
ART. 1- FINALITA’
ART. 2- OGGETTO DELL’APPALTO ART. 3 - VARIAZIONI CONTRATTO
ART. 4- DURATA E VALORE DELL'APPALTO
ART. 5 - ADEGUAMENTO DEL PREZZO CONTRATTUALE ART. 6- FATTURAZIONE E PAGAMENTO
ART. 7 – SERVIZI COMPLEMENTARI
ART. 8 - SUBAPPALTO, CESSIONE CONTRATTO E CESSIONE CREDITI ART. 9 - CAUZIONI
ART. 10 - OBBLIGHI DELL'AGGIUDICATARIO ART. 11– CONTROLLO DEL SERVIZIO
ART. 13 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO ART. 14 – RECESSO
ART. 16 – NORME REGOLATRICI ART. 17 - STIPULA DEL CONTRATTO ART. 18 - SICUREZZA
ART. 19 - TUTELA DELLA PRIVACY
PARTE II^ SPECIFICHE TECNICHE, QUANTITÀ, QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI
ART. 20 – DESTINATARI DEL SERVIZIO ART. 21 - ARTICOLAZIONE DEL SERVIZIO
ART. 22 - MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI ART. 23 - ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE
ART. 24 - REQUISITI DEL PERSONALE ART. 25 - VOLONTARIATO
PARTE III^ - DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PROCEDURA DI GARA
Valutazione delle offerte – Aggiudicazione della gara
ART. 26 – SOGGETTI AMMESSI A PARTECIPARE ALLA GARA – DIVIETI DI PARTECIPAZIONE ART. 27 – REQUISITI DI PARTECIPAZIONE DI ORDINE GENERALE
ART. 28 – REQUISITI DI XXXXXXXX' PROFESSIONALE
ART. 29 – REQUISITI DI XXXXXXXX' ECONOMICO – FINANZIARIA E TECNICO – PROFESSIONALE ART. 30 – OBBLIGO DEL SOPRALLUOGO
ART. 31 – CRITERI DI AGGIUDICAZIONE – ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELL'OFFERTA ART. 32 - PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE – TERMINI E MODALITA'
ART. 33 – PRESCRIZIONI PARTICOLARI INERENTI L'ISTITUTO DELL'AVVALIMENTO ART. 34 – AGGIUDICAZIONE APPALTO
ART. 35 – VINCOLATIVITA' DELLE OFFERTE ART. 36 – RICHIESTE DI CHIARIMENTI
ART. 37 - NORME FINALI
ALLEGATI
ALLEGATO A – DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENTI ALLEGATO 1 - ISTANZA DI AMMISSIONE E DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ALLEGATO 2 - DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE
ALLEGATO 3 - OFFERTA ECONOMICA
ALLEGATO 4 – CRITERI PER LA REDAZIONE DELLE ANALISI DEI PREZZI – GIUSTIFICAZIONI ALLEGATO 5 - ATTESTAZIONE DI AVVENUTO SOPRALLUOGO
PARTE I^ - OGGETTO E TERMINI DELL’APPALTO
ART. 1 - FINALITA’
Il Comune/Istituzione C.S.S. di Jesi, previo esperimento di gara mediante procedura aperta, ai sensi dell'art.55 del D.Lgs n. 163/06 e s.m.i., con aggiudicazione in base all'Art. 83 del D. Lgs n.163/06 e s.m.i., a favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa, intende concedere in appalto la gestione del Servizio Socio-Assistenziale tutelare, con annessa attività di referenza/verifica, rivolta prevalentemente ad anziani residenti presso la Residenza Protetta “Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX” di Jesi e agli anziani residenti presso il proprio domicilio nel territorio comunale di Jesi ed anche nel territorio dell’Ambito Territoriale Sociale IX, da espletarsi nei modi e nei tempi stabiliti dal presente capitolato.
ART. 2 - OGGETTO DELL’APPALTO
L'appalto ha per oggetto la gestione del Servizio Socio-Assistenziale tutelare, con annessa attività di referenza/verifica, rivolto prevalentemente:
A) ad anziani non autosufficienti residenti presso la Residenza Protetta “Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX” di Jesi, per un totale di 70 posti letto per dodici mesi all’anno e di ulteriori 30 posti letto per quattro mesi all’anno e per non meno di 90 minuti di assistenza tutelare effettivamente erogata al giorno a ciascun ospite.
B) ad anziani anche non autosufficienti residenti presso il proprio domicilio nel territorio comunale di Jesi ed anche nel territorio dell’Ambito Territoriale Sociale IX , per un numero di accessi annuo totale presunto, considerato lo storico dell'ultimo triennio, pari a 16.000 per il territorio del Comune di Jesi. Ciascun accesso corrisponde a circa 60 minuti di assistenza.
Servizio prevalente: Cat. 25 (servizio socio-assistenziale) riferimento CPC 93. CPV 85310000-5 ALLEGATO II B al Decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.
ART. 3 - VARIAZIONI CONTRATTO
L’Ente si riserva la facoltà di modificare le diverse parti del presente capitolato al fine di conformarlo alle disposizioni di legge o direttive regionali emanate durante la vigenza contrattuale.
Poiché l’appalto è strettamente correlato al numero ed alla tipologia assistenziale degli ospiti presenti in Struttura e/o al domicilio (numero e tipologia suscettibili di variazioni nel corso dell’appalto), l’Ente si riserva la facoltà di ridurre o aumentare il numero delle prestazioni appaltate rispetto al valore a base d’asta. In tal caso, la Ditta aggiudicataria è tenuta all’esecuzione dei servizi alle medesime condizioni previste nel presente capitolato, ivi comprese le condizioni economiche.
In caso di riduzione del numero dei posti letto concessi in gestione nel presente appalto per cause non imputabili all’Ente appaltante, il corrispettivo da liquidare alla Ditta aggiudicataria subirà riduzioni giornaliere secondo il seguente prospetto:
oltre 4 posti letto di 70 - n. 1 unità di personale in turno diurno oltre 8 posti letto di 70 - n. 2 unità di personale in turno diurno oltre 10 posti letto di 70 - n. 3 unità di personale in turno diurno
Qualora la riduzione complessiva del servizio superi il 20% dell'importo posto a base di gara, la ditta aggiudicataria può chiedere la risoluzione del contratto senza corrispondere alcuna penalità.
ART 4 - DURATA E VALORE DELL'APPALTO
L’appalto avrà la durata di mesi 24 (ventiquattro) decorrenti dalla data di inizio del servizio. La consegna del servizio, soggetto ad un periodo di avviamento di xxxxxxx xxxx 3 (tre) a far data dalla consegna dello stesso, avverrà presuntivamente con decorrenza dal 1° agosto 2009 al 31 luglio 2011, salvo i casi di risoluzione anticipata previsti dal presente capitolato.
Nelle more della stipula del contratto, la consegna dell’appalto potrà avvenire anche sotto riserva di legge trattandosi di servizi essenziali per la conduzione della Residenza Protetta che non possono essere interrotti.
L'offerta dovrà essere formulata su base annua stimata in € 1.182.000,00 oltre IVA 4%. Gli oneri della sicurezza specifici (DUVRI) sono pari a € 1.200,00 IVA esclusa e non soggetti a ribasso.
Il valore annuo stimato, soggetto a ribasso è pari ad € 1.180.800,00 oltre IVA 4%. L'importo complessivo dell'appalto per la durata certa del contratto originario (24 mesi) è pari a € 2.364.000,00 IVA 4% esclusa ma comprensivo degli oneri della sicurezza specifici (DUVRI) non soggetti a ribasso e pari ad € 2.400,00.
L'Amministrazione appaltante, al fine di garantire la continuità nel rapporto tra operatori ed utenti ed un adeguato livello qualitativo, anche tenendo conto delle verifiche compiute nel corso del rapporto contrattuale, si riserva altresì il diritto di affidare con procedura negoziata senza pubblicazione di bando alla ditta risultante aggiudicataria del presente appalto, nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi conformi al progetto oggetto del contratto iniziale, ai sensi dell'art. 57, comma 5 lett. b), del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., per analoga durata e per un importo complessivo stimato presuntivamente in € 4.728.000,00 oltre l'IVA al 4% ma comprensivi degli oneri specifici (DUVRI).
Il DUVRI è stato redatto dalla stazione appaltante ai sensi dell'art. 26 comma 3 del D. Lgs. 81/2008 e potrà essere aggiornato, anche su proposta dell'affidatario del contratto, in caso di modifiche di carattere tecnico, logistico ed organizzativo, incidenti sulle modalità realizzative; l'eventuale proposta dovrà essere formulata entro 30 giorni dall'aggiudicazione. In ogni caso, le modifiche proposte dall'affidatario non potranno comportare l'aumento dell'importo previsto per oneri di sicurezza.
Alla scadenza del contratto e a richiesta dell’Ente, il servizio si intende prorogato alle stesse condizioni in atto in quel momento, fino all’esecutività di una nuova gara d’appalto, per un periodo non superiore a mesi sei.
Il servizio è finanziato con fondi propri di bilancio.
ART. 5 - ADEGUAMENTO DEL PREZZO CONTRATTUALE
La revisione del corrispettivo sarà effettuata con cadenza annuale e sarà operata in base ai dati che saranno pubblicati dall'ISTAT sulla gazzetta ufficiale secondo quanto previsto dall'articolo 7 comma 4 lettera c e comma 5 del D.Lgs. n.163/ 2006 e s. m.
In mancanza di tali dati, la revisione sarà calcolata considerando le variazioni dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo. La prima revisione opererà dal secondo anno di servizio sulla base dello scostamento percentuale verificatosi rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La richiesta di revisione prezzi nei termini sopra indicati dovrà essere inoltrata dall'aggiudicatario all'Amministrazione mediante raccomandata A. R. entro il mese precedente a quello di adeguamento.
ART. 6 - FATTURAZIONE E PAGAMENTO
Il pagamento del servizio svolto sarà effettuato, previa presentazione di regolari fatture, in rate mensili pari a 1/12 del prezzo offerto e aggiudicato per il servizio in Residenza Protetta ed in base agli accessi effettivamente avvenuti nel mese per quanto concerne il servizio domiciliare.
Il pagamento sarà subordinato ad una relazione tecnica mensile di verifica del buon andamento e del corretto svolgimento del servizio affidato, predisposta dall'Istituzione Centro Servizi Sociali.
L’Istituzione Centro Servizi Sociali provvederà alla liquidazione delle fatture entro 90 giorni dal ricevimento, dedotte le eventuali penalità in cui la ditta aggiudicataria è incorsa.
I ritardi nei pagamenti non danno diritto alla Ditta di richiedere lo scioglimento del contratto.
L'Ente appaltante ha la facoltà di sospendere, nelle misura che riterrà opportuna, le liquidazioni delle fatture alla ditta che, liquidata, non abbia provveduto a mettersi in regola con gli obblighi contrattuali.
I costi fissi per la sicurezza di cui al DUVRI saranno liquidati in quote mensili posticipate, in misura fissa.
Si provvederà ad acquisire d'ufficio il DURC, ai sensi dell'art. 16/bis comma 10 della legge n. 2 del 28.01.2009.
ART. 7 – SERVIZI COMPLEMENTARI
L’Amministrazione appaltante si riserva il diritto di affidare con procedura negoziata senza pubblicazione di bando alla ditta risultante aggiudicataria del presente appalto, servizi complementari non compresi nel progetto iniziale né nel contratto iniziale, ai sensi dell’art. 57, comma 5, lett. a) del D.lgs. n. 163/2006, per il valore complessivo non superiore al cinquanta per cento dell'importo del contratto iniziale, pari ad € 1.182.000,00 IVA 4% esclusa ma comprensivo degli oneri della sicurezza specifici (DUVRI).
ART. 8 - SUBAPPALTO, CESSIONE CONTRATTO E CESSIONE CREDITI
E' fatto divieto all'appaltatore di cedere o sub-appaltare il servizio, pena l'immediata risoluzione del contratto e l'incameramento della cauzione.
E' fatto, altresì, divieto all'appaltatore di cedere il credito maturato nei confronti dell’Ente appaltante.
Per quanto sopra detto si farà riferimento agli Art. 116 – 117 e 140 del D.Lgs. 163/'06 e s.m.i.
ART. 9 – CAUZIONI
L’offerta dei concorrenti deve essere corredata da una cauzione provvisoria pari al 2% (due per cento) dell’importo complessivo dell’appalto, costituita da fidejussione bancaria o polizza assicurativa ai sensi dell'art. 75 del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., come meglio descritto nella parte III^ “Disposizioni relative alla procedura di gara”.
L'aggiudicatario dovrà costituire ai sensi dell'art 113 del D.Lgs n. 163 / 2006 e s.m.i. una cauzione definitiva pari al 10% dell'importo di aggiudicazione dell'appalto che copra gli oneri per il mancato o inesatto adempimento di tutte le obbligazioni del contratto da prestare con le modalità di cui all'art 75 comma 3 del D.Lgs. n. 163 /2006 e s.m.i. e che dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale , la rinuncia all'accezione di cui all'art. 1957 comma 2 del codice civile
e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta del committente. Tale cauzione che verrà resa solo al termine del contratto a seguito di verifica dell'esatta esecuzione del servizio ed in assenza di controversie , è prestata a garanzia di ogni adempimento della ditta assunto con la sottoscrizione del contratto ai sensi dell'art. 113 del X.X.xx. n. 163 /2006 e s.m.i. con facoltà di rivalsa del Comune per ogni qualsiasi inadempienza contrattuale, nonché per danni di qualsiasi natura provocati per effetto della prestazione . Nel caso in cui il deposito cauzionale subisse riduzioni a seguito di incameramento parziale di somme da parte dell'Ente appaltante, la ditta deve provvedere al reintegro entro 30 (trenta) giorni. In caso di inadempimento, l'Ente appaltante procederà d'ufficio al reintegro prelevando l'importo necessario dal corrispettivo dell'appalto, salva ed impregiudicata la risoluzione del contratto.
ART. 10 – OBBLIGHI DELL'AGGIUDICATARIO
La Ditta deve effettuare il servizio appaltato a proprio rischio e spese nel luogo e secondo modalità, termini e condizioni indicate nel presente atto.
E' inoltre responsabile del buon andamento del servizio affidato e degli oneri che dovessero essere sopportati in conseguenza dell'inosservanza di obblighi facenti carico alla Ditta o al personale da essa dipendente.
Tutti gli obblighi assicurativi ed antinfortunistici del personale sono a carico della Ditta aggiudicataria, la quale è la sola responsabile e solleva l'Ente appaltante da qualsiasi obbligo e responsabilità per retribuzioni, contributi assicurativi e previdenziali, oneri antinfortunistici, ed in genere da tutti gli obblighi derivanti dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavori e di assicurazioni sociali. Nessun rapporto diretto con l'Ente appaltante potrà mai essere configurato e neppure potrà essere posto a carico dello stesso alcun diritto di rivalsa o di indennizzo.
La Ditta aggiudicataria inoltre assume a suo totale carico ogni responsabilità in caso di infortuni o danni arrecati a persone o cose derivanti dal proprio operato o dai propri operatori sia nei riguardi dell'Ente appaltante, sia nei riguardi di terzi.
Al fine di garantire la necessaria continuità assistenziale ed il normale svolgimento del servizio, in occasione della cessazione del rapporto contrattuale la Ditta uscente dovrà comunicare alla Ditta aggiudicataria, 15 giorni prima della scadenza dell'appalto, l'elenco del personale occupato presso i servizi oggetto del contratto con l'indicazione dell'orario e del luogo di lavoro assegnato a ciascun operatore.
La Ditta aggiudicataria si impegna ad assorbire, senza apposizione del periodo di prova e nel pieno rispetto delle vigenti normative in materia, tutto il personale impiegato nei servizi oggetto dell'appalto, riconoscendo i diritti maturati e maturandi nonché le professionalità e le anzianità di servizio acquisite da ciascun operatore nei servizi ad esso assegnati.
L'Ente appaltante è esonerato da ogni responsabilità per danni e infortuni che dovessero accadere al personale della Ditta aggiudicataria durante l'esecuzione dei servizi.
La Ditta aggiudicataria è tenuta a stipulare il contratto di assicurazione per responsabilità civile verso terzi (persone e cose) con un massimale non inferiore ad € 3.500.000,00 per danni alle persone e non inferiore ad € 100.000,00 per danni a cose, trasmettendo copia della polizza all'Amministrazione committente prima della firma del relativo contratto di appalto. In ogni caso la Ditta aggiudicataria riterrà l’Ente appaltante indenne da ogni responsabilità nei confronti di terzi per i suddetti danni.
La Ditta aggiudicataria deve garantire il regolare e puntuale adempimento del servizio e, in caso di sciopero del personale o di altre cause di forza maggiore, deve assicurare i servizi minimi essenziali, definiti dalle vigenti normative in materia.
La Ditta aggiudicataria dovrà applicare integralmente, nei confronti del proprio personale, tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro e negli accordi integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nelle località in cui si svolge l’appalto. In caso di inottemperanza accertata dall’Ente appaltante o ad esso segnalata dall’Ispettorato del lavoro, si procederà alla sospensione dei pagamenti delle fatture, destinando le somme così accantonate a garanzia degli adempimenti degli obblighi di cui sopra.
La Ditta aggiudicataria, per le sospensioni di cui sopra, non può opporre eccezioni all'Ente appaltante né ha titolo al risarcimento danni.
ART. 11 - CONTROLLO DEL SERVIZIO
Spetta all'Ente appaltante ampia facoltà di controllo e di indirizzo, in merito al puntuale adempimento degli obblighi contrattuali.
In particolare l’Ente appaltante si riserva la facoltà di:
a)effettuare tutti i controlli che ritiene opportuni sul corretto svolgimento del servizio e sul rispetto dei suoi orari di svolgimento;
b)effettuare tutti i controlli che ritiene opportuni per quanto attiene al rispetto delle norme contrattuali, contributive ed assicurative nei confronti degli operatori; c)effettuare tutti i controlli che ritiene opportuni per quanto attiene la gestione del servizio, lo svolgimento dei programmi di lavoro e il raggiungimento degli obiettivi; d)segnalare comportamenti inadeguati del personale;
e)richiedere la sostituzione del personale che, pur essendo già stato richiamato non abbia provveduto a modificare il proprio comportamento.
Art. 12 – PENALITA'
La Ditta aggiudicataria nell’esecuzione dei servizi previsti dal presente capitolato, ha l’obbligo di uniformarsi a tutte le disposizioni di legge e alle disposizioni presenti e future emanate dall'Ente appaltante. Ove non attenda a tutti gli obblighi, ovvero violi comunque le disposizioni del presente capitolato, la Ditta aggiudicataria è tenuta ad un pagamento variabile a seconda dell’infrazione commessa in rapporto alla gravità dell’inadempienza il cui ammontare non potrà essere inferiore a € 500,00 e superiore ad €. 1.500,00 salva la risoluzione del contratto come disciplinata dal successivo art.12.
In particolare, la Ditta aggiudicataria è soggetta a penalità variabili da € 500,00 ad €. 1.500,00 quando:
si rende colpevole di manchevolezze e deficienze nella qualità del servizio;
assicura una presenza di operatori inferiore a quella necessaria per un corretto svolgimento del servizio;
effettua in ritardo gli adempimenti prescritti in caso di rilievo nelle ispezioni e in caso di invito al miglioramento e all'eliminazione di difetti o imperfezioni del servizio;
non ottempera alle prescrizioni dei contratti in ordine alla documentazione da presentare, agli orari e tempi da osservare per il servizio prestato e in definitiva per colpe attribuibili nell'adempimento delle sue obbligazioni contrattuali.
L’Ente appaltante deve informare preventivamente, anche mediante fax, la Ditta della intenzione di applicare la sanzione di cui al presente articolo, che deve essere chiaramente ed esaustivamente motivata con l’indicazione esatta della sua entità e dei fatti cui è collegata. Le penalità sono notificate alla ditta aggiudicataria in via amministrativa, restando escluso qualsiasi avviso di costituzione in mora e ogni atto o procedimento giudiziale. La ditta avrà dieci giorni di tempo dalla data di ricezione della contestazione, per presentare le proprie giustificazioni e contro deduzioni.
Il provvedimento per l’irrogazione della penale è assunto dal Direttore dell'Istituzione Centro Servizi Sociali.
Si procederà al recupero della penalità mediante ritenuta diretta sul canone del mese sul quale è assunto il provvedimento.
ART. 13 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
La stazione appaltante gli accertamenti che riterrà più idonei e opportuni e procederà alle contestazioni del caso ogni qualvolta dovesse rilevare disfunzioni nel servizio o irregolarità di qualsiasi natura.
Dopo tre formali contestazioni, cui ha conseguito il rigetto della giustificazione, per il mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente capitolato, l'Amministrazione Comunale potrà risolvere il contratto incamerando la cauzione previo preavviso di 15 giorni da comunicare con lettera A.R.
In caso di risoluzione contrattuale l'Amministrazione Comunale procederà all'incameramento della cauzione fatta salva ogni ulteriore azione per il risarcimento di danni maggiori.
Indipendentemente dall'applicazione delle penalità, il mancato inizio del servizio alla data stabilita dall'Ente appaltante, comporterà la risoluzione del contratto con semplice atto amministrativo.
E' facoltà dell'Ente appaltante risolvere il contratto, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1456 del Codice Civile, nei seguenti casi:
a)interruzione del servizio senza giusta causa;
b)inosservanza reiterata delle disposizioni di legge, di regolamenti e degli obblighi previsti dal presente capitolato e del CCNL e mancata stipula delle polizze assicurative di cui all'art.9;
c)concessione in subappalto o cessione del contratto;
d)in caso di gravi inadempienze nell’espletamento del servizio e degli obblighi contrattuali non contemplati all’art. 11 del presente documento;
e)in caso la Ditta aggiudicataria non possedesse più i requisiti di carattere morale che le consentano di contrarre con la Pubblica Amministrazione.
La risoluzione motivata del contratto viene comunicata all’impresa con lettera, da notificarsi in via amministrativa presso il domicilio fiscale eletto.
Nei casi succitati la stazione appaltante, per il risarcimento dei danni e delle spese derivanti, si rivarrà sul deposito cauzionale costituito a garanzia delle prestazioni contrattuali, fatta salva la richiesta di risarcimento dell’eventuale ulteriore danno.
La stazione appaltante, in caso di sopravvenuti motivi di interesse pubblico si riserva la facoltà di recedere dal presente contratto, in ogni momento, con preavviso di almeno 30 giorni, da inviarsi a mezzo raccomandata A.R.
In caso di recesso il soggetto aggiudicatario ha diritto al pagamento dei servizi prestati (purchè correttamente eseguiti) secondo il corrispettivo e le condizioni pattuite, rinunciando espressamente, ora per allora, a qualsiasi eventuale pretesa anche di natura risarcitoria e ad ogni ulteriore compenso e/o indennizzo e/o rimborso spese anche in deroga a quanto previsto dall’art. 1671 del C.C.
La stazione appaltante si riserva, altresì, la facoltà di avvalersi della facoltà di recesso nel caso in cui, successivamente alla stipula del contratto, sia accertata la sussistenza di provvedimenti definitivi di applicazione di misure di prevenzione a carico del soggetto
aggiudicatario, fatto salvo il pagamento del valore delle prestazioni già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione delle rimanenti, nei limiti delle utilità conseguite.
Le controversie che dovessero insorgere tra le parti in relazione al presente contratto, saranno risolte ai sensi degli art. 239 e 244 del D.Lgs. n. 163/2006. e s.m.i.. Nel caso di ricorso all'art. 244 del D. Lgs. 163/2006 il foro competente è quello di Ancona.
ART. 16 - NORME REGOLATRICI DELL'APPALTO
Per quanto non espressamente previsto nel presente capitolato/disciplinare, si fa rinvio alle leggi e ai regolamenti in materia, che si applicano per il servizio in oggetto, nonché al al bando di gara. Si fa presente che l'affidamento di cui alla presente procedura riguarda l'appalto di un servizio ricompreso nell'Allegato IIB al D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., per il quale ai sensi dell'art.20 di detto decreto, le disposizioni del codice dei contratti pubblici si applicano solo relativamente agli artt. 65, 68 e 225.
Si applicano, comunque, le disposizioni del Codice dei contratti espressamente richiamate nel presente documento..
ART. 17 - STIPULA DEL CONTRATTO
La stipula del contratto con la ditta aggiudicataria potrà avvenire solo successivamente all’acquisizione della certificazione entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione definitiva.
Qualsiasi spesa inerente la stipula del contratto o consequenziale a questa, nessuna eccettuata o esclusa, sarà a carico della Ditta.
E' fatto obbligo alla ditta aggiudicataria di attenersi alla normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008). La Ditta dovrà attuare gli adempimenti normativi e legislativi previsti a Suo carico, in particolare elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi secondo quanto disposto dall' Art. 17 D.Lgs. 81/2008, il quale dovrà contenere il nominativo del proprio Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, del Medico Competente e degli addetti alla gestione delle emergenze antincendio e primo soccorso. La fornitura del Documento di Valutazione dei Rischi è parte integrante degli adempimenti che l'impresa dovrà esibire al committente ai fini della verifica dell'idoneità tecnico professionale, come stabilito dall'Art. 26 D.Lgs. 81/2008.
ART. 19 - TUTELA DELLA PRIVACY
Ai sensi dell’articolo 13 del D.Lgs. 196/2003 e successive modifiche (tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali) si provvede all’informativa di cui al comma 1 dello stesso articolo facendo presente che i dati personali forniti dalle ditte partecipanti saranno raccolti presso il Comune di Jesi per le finalità inerenti la gestione delle procedure previste dalla legislazione vigente per l’attività contrattuale e la scelta del contraente. Il trattamento dei dati personali (registrazione, organizzazione, conservazione) svolto con strumenti informatici e/o cartacei idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi, potrà avvenire sia per le finalità correlate alla scelta del contraente ed all’instaurazione del rapporto contrattuale che per finalità inerenti alla
gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della partecipazione alla procedura di gara, pena l’esclusione; per l’aggiudicatario il conferimento è altresì obbligatorio ai fini della stipulazione del contratto e dell’adempimento di tutti gli obblighi ad esso conseguenti ai sensi di legge.
La comunicazione dei dati conferiti a soggetti pubblici o privati sarà effettuata nei soli casi e con le modalità di cui al D.Lgs. 196/2003.
In relazione al trattamento dei dati conferiti l’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 tra i quali figura il diritto d’accesso ai dati che lo riguardano, il diritto di far rettificare, aggiornare, completare i dati erronei, incompleti o inoltrati in termini non conformi alla legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.
PARTE II^ SPECIFICHE TECNICHE, QUANTITÀ, QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI
ART. 20 - DESTINATARI DEL SERVIZIO
Sono destinatari del presente appalto gli anziani, prevalentemente non autosufficienti, residenti presso la Residenza Protetta “Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX” di Jesi e presso il proprio domicilio nel territorio comunale di Jesi e/o dell’Ambito Territoriale Sociale IX.
ART. 21 – ARTICOLAZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio socio-assistenziale tutelare con annessa attività di referenza/verifica, oggetto del presente appalto, è articolato come segue:
A) Il servizio socio-assistenziale tutelare con annessa attività di referenza/verifica svolto presso la Residenza Protetta/Casa di Riposo consiste essenzialmente in:
•
I) Attività di governo della camera e degli ambienti della struttura:
•
riordino del letto e della stanza ove non sia stato possibile alzare l'ospite;
•
cambio della biancheria e degli effetti letterecci ove non sia stato possibile alzare l'ospite;
•
somministrazione ed assistenza ai pasti, anche quando consumati in camera; riordino e decoro di tutti gli ambienti di residenza dell'ospite e di lavoro;
II) Xxxxx, sostegno ed esecuzione di tutte quelle attività indispensabili a garantire a
ciascuna persona ospitata un/a corretto/a: a)igiene personale
b)deambulazione e movimentazione di eventuali arti invalidi; c)bagno ad immersione
d)alzata e vestizione e)assunzione di tutti i pasti f)preparazione al riposo notturno
g)accompagnamento a visite specialistiche, a terapie ambulatoriali etc.
•
III) Sostegno ed esecuzione di tutte quelle attività indispensabili a garantire a ciascuna persona ospitata una corretta:
•
presenza e partecipazione a tutte le attività sociali - ricreative - culturali organizzate nella struttura e nel territorio
•
animazione quotidiana
integrazione sociale all'interno della struttura.
IV) Tutte le attività e prestazioni proprie della figura professionale di OSS ove presenti;
V) Verifica periodica della puntuale e corretta attuazione dell’attività di tutoraggio e dei progetti di assistenza individualizzata (PAI) previsti per ciascun ospite attraverso la puntuale applicazione dei relativi protocolli operativi ed assistenziali.
VI) Attività di referenza/verifica attraverso l'utilizzo di strumenti formali idonei a tale attività.
B) Il servizio socio-assistenziale tutelare con annessa attività di referenza/verifica svolto presso il domicilio dell'utente, è rivolto ad utenti in particolari situazioni di disagio psico- fisico o sociale e residenti, in numero storico presunto di 100/110 utenti all'anno, nel territorio del Comune di Jesi. Tale servizio, che può essere richiesto e svolto anche presso il domicilio di utenti residenti nei Comuni dell'Ambito Territoriale Sociale IX, si articola in un complesso di interventi e prestazioni di carattere socio–assistenziale, anche temporanei, tendenti a prevenire e rimuovere le situazioni di bisogno e di disagio, favorire
l’integrazione familiare e sociale, evitare l’allontanamento dell’utente dal proprio ambiente di vita e supportarlo in relazione alle difficoltà insite nella sua condizione.
Tale servizio è svolto prevalentemente presso l’abitazione privata degli utenti o presso
gli alloggi comunali o altro luogo indicato dall’Istituzione Centro Servizi Sociali, e consiste essenzialmente in:
•
I) igiene della persona:
•
igiene personale
•
cambio della biancheria personale
•
aiuto nel lavaggio e nella stiratura della biancheria personale controllo della nutrizione ed aiuto nella corretta assunzione dei pasti
II) pulizia dell’ambiente in cui la persona vive:
-riordino e aiuto nella pulizia dell’alloggio
-cambio della biancheria della casa e degli effetti letterecci
-aiuto nel lavaggio e nella stiratura della biancheria della casa
•
•
III) sostegno all'autosufficienza della persona nelle attività giornaliere: aiuto ad una corretta deambulazione
•
aiuto nel movimento degli arti invalidi
•
aiuto nell’uso di accorgimenti e/o attrezzature per favorire l'autonomia della persona
•
aiuto nella vestizione
•
aiuto nella corretta preparazione ed assunzione dei pasti
•
aiuto nell'accompagnamento presso ambulatori medici, ospedali, presidi sociali in genere
aiuto nell'acquisto dei generi alimentari
IV) integrazione sociale:
● interventi atti a sollecitare e favorire la presenza delle persone assistite alle attività socio- ricreative e culturali organizzate nel territorio e nei centri sociali
•
V) attività di trasporto e di accompagnamento accompagnamento a visite specialistiche, a terapie ambulatoriali o al disbrigo pratiche personali etc.:
•
con mezzi messi a disposizione dalla Ditta aggiudicataria (solo per il territorio comunale di Jesi)
•
presso Presidi Sanitari e/o Uffici di pubblica utilità
•
per un ammontare massimo del 5% del monte ore annuo presunto in sede di gara su specifica valutazione e richiesta dell’Assistente Sociale preposta.
VI) Tutte le attività e prestazioni proprie della figura professionale di OSS.
VII) verifica periodica con l’assistente sociale di competenza di tutta l'attività organizzativa e della puntuale e corretta attuazione dei progetti di assistenza individualizzata (PAI) previsti per ciascun utente attraverso la puntuale applicazione dei relativi protocolli operativi ed assistenziali.
VIII) Attività di referenza/verifica attraverso l'utilizzo di strumenti formali idonei a tale attività.
ART. 22 - MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Il servizio oggetto dell'appalto deve essere gestito nella piena e puntuale osservanza degli standard assistenziali e delle normative/convenzioni nazionali e regionali vigenti in materia e nello specifico:
A) L'attività socio-assistenziale tutelare residenziale viene prestata nell’arco delle 24 ore per tutti i giorni dell’anno e per non meno di 90 minuti di assistenza effettivamente erogata al giorno a ciascun ospite, con formali turnazioni decise e gestite dalla Ditta aggiudicataria secondo orari e modalità concordate con la Direzione.
La Ditta aggiudicataria, attraverso la preventiva formalizzazione di un programma mensile e di un sistema di report quotidiano dell'attività svolta, deve altresì organizzare ed attuare una costante attività di animazione quotidiana.
B) La programmazione dell’attività socio-assistenziale tutelare domiciliare, la rilevazione dei bisogni, la scelta dei casi, l’individuazione dei soggetti ed ogni conseguente e successiva indicazione viene effettuata dall’Ente Appaltante tramite la figura professionale dell'Assistente Sociale.
In ogni caso e per qualsivoglia motivazione, il rapporto con l'utenza è e rimane di esclusiva pertinenza dell'Ente Appaltante.
La Ditta aggiudicataria è tenuta, a richiesta dell'Ente appaltante, a relazionare in ordine all’organizzazione delle prestazioni assistenziali ed a tenere in debita considerazione eventuali indicazioni per il miglioramento del servizio. A questo fine e secondo necessità, devono essere previsti periodici incontri tra le parti interessate.
La Ditta aggiudicataria deve effettuare interventi assistenziali giornalieri, se necessario anche con orario spezzato ed anche in giorni festivi.
I predetti interventi assistenziali domiciliari devono essere svolti dalla Ditta aggiudicataria con proprio personale, con attrezzature e materiali in possesso della persona da assistere e, nel solo caso del territorio comunale di Jesi, con mezzi messi a disposizione dalla Ditta medesima per quanto concerne il trasporto del personale al domicilio degli utenti.
•
La Ditta aggiudicataria deve designare un referente responsabile dell'intero servizio oggetto del presente appalto, referente responsabile che deve:
•
essere abilitato a prendere decisioni immediate rispetto alle questioni inerenti lo svolgimento dell’appalto;
•
essere abilitato a rendere immediatamente operative variazioni e proposte migliorative del servizio in oggetto;
•
essere presente presso la struttura almeno due giorni settimanali;
essere abilitato a mantenere direttamente i rapporti con la Direzione della Residenza Protetta anche attraverso periodici incontri.
ART. 23 - ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE
La Ditta aggiudicataria deve assegnare il proprio personale garantendo:
● il possesso di adeguata formazione professionale nel pieno rispetto di quanto previsto dalle normative nazionali e regionali in merito ai servizi assistenziali per anziani non autosufficienti; in ogni caso possesso di documentata anzianità in servizio identico, di almeno due anni.
● il mantenimento del principio della continuità assistenziale da parte del medesimo operatore presso gli utenti del Nucleo e/o presso l'utente domiciliare; proposte di modifica di tale principio, ad eccezione di sostituzioni degli operatori per malattia o per motivi imprevedibili, debbono essere concordate con l'Ente appaltante (ad esempio in caso di ferie, di assenza prolungata, di incompatibilità con l'utenza, etc).
● lo svolgimento di una fase di affiancamento propedeutico al primo inserimento in servizio di nuovi operatori, con formalizzazione di esito positivo, per almeno 6 ore lavorative per la struttura residenziale e almeno 3 ore lavorative per il domicilio; gli oneri di tale affiancamento si intendono a totale carico della ditta aggiudicataria e l'esito dello stesso deve essere avvallato dalla RAA e/o dal referente competente.
● la formazione, per l'attività svolta al domicilio, entro i primi 6 mesi dalla stipula del contratto e con oneri a totale carico della ditta aggiudicataria, di tutti gli operatori in merito a tecniche, materiali, ausili, etc, atti a erogare idonea assistenza domiciliare anche a soggetti non autosufficienti; la struttura si rende disponibile a supportare tale formazione pratica/teorica ospitando stage all'interno dei propri nuclei per non autosufficienti.
Non è ammesso l'impiego di personale privo di idonea formazione, senza specifica anzianità di servizio e senza il positivo espletamento della fase di affiancamento.
ART. 24 - REQUISITI DEL PERSONALE
La Ditta aggiudicataria deve comunicare i nominativi degli operatori impiegati con il relativo curriculum professionale, nonché dimostrare il possesso dei seguenti requisiti per ciascun operatore:
1) libretto sanitario
2) certificato penale
3) certificato carichi pendenti
Il personale deve indossare una divisa da lavoro completa di guanti monouso, cuffia per capelli, mascherina e calzature, nel pieno rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative in materia di sicurezza del lavoro.
Al personale in servizio presso la struttura residenziale e presso il domicilio dell'utente, è fatto obbligo di esporre sempre il cartellino di riconoscimento contenente il nominativo dell'operatore, una fotografia recente, la qualifica professionale e il nome della Ditta.
E' a totale carico della Ditta aggiudicataria la fornitura, il lavaggio e la sostituzione di tutte le divise, delle relative calzature e di tutto il materiale di lavoro previsto per il proprio personale.
Il personale in servizio in ogni occasione deve mantenere un contegno riguardoso e corretto verso gli utenti ed i colleghi e garantire la riservatezza delle informazioni relative alle persone che fruiscono del servizio e in particolare:
- svolgere il servizio secondo gli orari prestabiliti;
- rispettare scrupolosamente gli ordini di servizio ed i piani di lavoro
- rispettare la privacy degli utenti
- mantenere il segreto d’ufficio su fatti concernenti l’organizzazione e l’andamento del servizio
- consegnare prontamente alla Direzione della struttura eventuali oggetti o somme rinvenute nell’espletamento del servizio
La Ditta aggiudicataria si impegna ad esercitare, nelle forme opportune, il controllo e la vigilanza sul corretto svolgimento del servizio da parte del personale impiegato, a richiamare e, se del caso, tempestivamente sostituire, gli operatori che non osservassero una condotta più che irreprensibile, anche a giudizio dell’Ente appaltante.
ART. 25 - VOLONTARIATO
La Ditta aggiudicataria è tenuta a promuovere il contributo del volontariato che potrà essere impegnato, previo accordo con l'Ente appaltante per attività di socializzazione, badantato e di sostegno alle attività oggetto di appalto. L’impiego dei volontari è destinato esclusivamente ad attività complementari e di supporto e pertanto gli operatori devono essere sempre presenti durante i servizi prestati. La Ditta aggiudicataria deve informare l'Ente appaltante per l’eventuale utilizzo di personale volontario segnalando: nominativi, ruolo e modalità di utilizzo dello stesso. La Ditta aggiudicataria deve farsi carico direttamente o indicare gli estremi della copertura assicurativa del personale volontario, senza oneri per l'Ente appaltante.
PARTE III^ - DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PROCEDURA DI GARA
Valutazione delle offerte – Aggiudicazione della gara
ART. 26 - SOGGETTI AMMESSI A PARTECIPARE ALLA GARA - DIVIETI DI PARTECIPAZIONE.
Sono ammessi a partecipare alla gara le Cooperative sociali di tipo A) e loro Consorzi ex Lege n. 381/1991, i soggetti con idoneità individuale o idoneità plurisoggettiva indicati dall'art. 34, comma 1 del D.Lgs. n. 163/2006 così come modificato dalla lettera g) dell'art. 1 decreto legislativo n. 152/2008, i soggetti che intendono riunirsi e/o consorziarsi ai sensi dell'art. 37, comma 8 del medesimo decreto.
Ai sensi dell'art. 34, comma 2 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.:
- non possono partecipare alla medesima gara imprese che si trovino fra di loro in una delle situazioni di controllo di cui all'art. 2359 Codice Civile, a pena d'esclusione di tutti i concorrenti;
– sono esclusi altresì i concorrenti per i quali l'Amministrazione accerti che le relative offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale, sulla base di univoci elementi;
- i Consorzi di cui all'art. 34, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 163/2006 e
s.m.i. sono tenuti ad indicare in sede d'offerta per quale consorziata il Consorzio concorre; a questa ultima è fatto divieto di partecipare, in qualsiasi altra forma alla medesima gara; in caso di violazione sono esclusi dalla gara sia il consorzio sia il consorziato; in caso di inosservanza di tale divieto, si applica l'art. 353 del codice penale;
– I Consorzi ex lege 381/1991 sono tenuti ad indicare, in sede di offerta, per quale Cooperativa il Consorzio concorre, a questa ultima è fatto divieto di partecipare, in qualsiasi altra forma, alla medesima gara; in caso di violazione, sono esclusi dalla gara sia il Consorzio che la Cooperativa;
− Ai sensi dell'art. 36, comma 5 del decreto legislativo n. 163/2006 così come modificato dall'art. 2, lettera f) del decreto legislativo n. 152/2008:
− i Consorzi di cui all'art. 34 comma 1 lettera c) sono tenuti ad indicare, in sede di offerta, per quale consorziata il Consorzio concorre; a quest'ultima è fatto divieto di partecipare, in qualsiasi altra forma, alla medesima gara; in caso di violazione sono esclusi dalla gara sia il Consorzio sia la consorziata; in caso di inosservanza di tale divieto, si applica l'art. 353 del codice penale; è vietata altresì la partecipazione a più di un consorzio stabile;
− Ai sensi dell'art. 37, comma 7 del decreto legislativo n. 163/2006 così come integrato dall'art. 2, lettera g) del decreto legislativo n. 152/2008:
- è fatto divieto, a pena d'esclusione, di partecipare alla gara in più di un Raggruppamento Temporaneo o Consorzio ordinario di concorrenti o GEIE, ovvero di partecipare alla gara anche in forma individuale, qualora il concorrente abbia partecipato alla gara medesima in raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti o GEIE;
- Ai sensi dell'art. 37, comma 9 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.:
- è vietata l'associazione in partecipazione;
- salvo quanto disposto all'art. 37, commi 18 e 19 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., è vietata qualsiasi modificazione alla composizione dei raggruppamenti
temporanei e dei consorzi ordinari di concorrenti rispetto a quella risultante dall'impegno presentato in sede d'offerta;
− Ai sensi dell'art. 49, comma 8 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.:
- non è consentito, a pena d'esclusione, che della stessa impresa ausiliaria si avvalga più di un concorrente e che partecipino alla stessa gara sia l'impresa ausiliaria che quella che si avvale dei requisiti.
ART. 27 – REQUISITI DI PARTECIPAZIONE DI ORDINE GENERALE
Sono esclusi dalla partecipazione alla gara i soggetti:
a. che si trovano nelle condizioni di cui all'art. 38, comma 1 così come modificato dall'art. 2, lettera h) del decreto legislativo n. 000/0000, xxxxxxx x), x), x), x), x), x), x), x), x), x), x) del decreto legislativo n. 163/2006 ed in particolare:
a) che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta amministrativa, di concordato preventivo o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
b) nei cui confronti è pendente un procedimento per l'applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423 o di una delle cause ostative previste dall'art. 10 della legge 31/5/1965 n. 575;
L'esclusione e il divieto operano se la pendenza del procedimento riguarda il titolare o il direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; il socio o il direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo; i soci accomandatari o il direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice; gli amministratori muniti di poteri di rappresentanza o il direttore tecnico, se si tratta di altro tipo di società;
c) nei cui confronti è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; é comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato per uno o più reati di partecipazione a una organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio quali definiti dagli atti comunitari citati all'art. 45, paragrafo 1, Direttiva CE 2004/18;
L'esclusione e il divieto operano se la sentenza o il decreto sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; del socio o del direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo; dei soci accomandatari o del direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice; degli amministratori muniti di poteri di rappresentanza o del direttore tecnico, se si tratta di altro tipo di società o consorzio. In ogni caso l'esclusione e il divieto operano anche nei confronti dei soggetti cessati dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, qualora l'impresa non dimostri di aver adottato atti o misure di completa dissociazione della condotta penalmente sanzionata; resta salva in ogni caso l'applicazione dell'art. 178 del codice penale e dell'art. 445, comma 2, del codice di procedura penale;
d) che hanno violato il divieto di intestazione fiduciaria posto dall’articolo 17 della legge 19 marzo 1990, n. 55;
e) che hanno commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro, risultanti dai dati in possesso dell'Osservatorio;
f) che, secondo motivata valutazione della stazione appaltante, hanno commesso
grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara; o che hanno commesso errore grave nell'esercizio della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della stazione appaltante;
g) che hanno commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabiliti;
h) che nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, hanno reso false dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure di gara e per l'affidamento dei subappalti, risultanti dai dati in possesso dell'Osservatorio;
i) che hanno commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti;
l) che non presentino la certificazione di cui all'art. 17 della legge 12 marzo 1999 n. 68 ovvero non ne attestino il possesso mediante dichiarazione sostitutiva resa in conformità alle disposizioni del D.P.R. n. 445/2000;
m) nei cui confronti è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all'art. 9, comma 2, lett. c) del D. Lgs. 231/2001 o altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all'articolo 36-bis, comma 1, del decreto legge 4/7/2006, n. 223, convertito con modificazioni, dalla legge 4/8/2006 n. 248;
b. che non abbiano rispettato i contratti collettivi nazionali di lavoro, gli accordi sindacali integrativi, le norme sulla sicurezza dei lavoratori, gli adempimenti di legge nei confronti dei lavoratori dipendenti e/o soci, nel rispetto delle norme vigenti;
c. che si sono avvalsi dei piani individuali di cui alla Legge n. 266/2002 e per i quali non risulta concluso il periodo di emersione ( art. 38, comma 3 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.).
Per i Consorzi di cui alle lettere b), c) dell'art. 34 del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. i requisiti devono essere posseduti sia dal Consorzio stesso sia dalla/e consorziata/e eventualmente indicata/e per l'esecuzione del servizio.
Per il Consorzio ex lege 381/91 i requisiti devono essere posseduti sia dal Consorzio stesso sia dalla Cooperativa eventualmente indicata per l'esecuzione del servizio.
Per i raggruppamenti temporanei di impresa e per i consorzi ordinari di cui all'art. 34 lett. d), e) del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. costituiti o da costituirsi, i requisti devono essere posseduti da ciascun soggetto che costituisce o costituirà il raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti
– Il possesso dei requisiti di cui sopra viene dichiarato dal concorrente ai sensi del
D.P.R. N. 445/2000 con le modalità indicate utilizzando, preferibilmente, il modello (Allegato 1), allegato al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale.
ART. 28 – REQUISITI DI XXXXXXXX' PROFESSIONALE
Ai concorrenti sono richiesti i seguenti requisiti di idoneità professionale:
a) iscrizione alla camera di Commercio, Registro Imprese, per oggetto di attività ricomprendente il servizio oggetto della gara o secondo le modalità vigenti nello Stato di residenza;
b) iscrizione, ai sensi del D.M. 23 giugno 2004, all'albo delle società cooperative istituito presso il Ministero delle Attività Produttive (iscrizione richiesta per le società cooperative di produzione e lavoro e per le cooperative sociali di tipo A) e loro consorzi) o secondo le modalità vigenti nello Stato di residenza;
Per i Consorzi di cui alle lettere b), c) dell'art. 34 del decreto legislativo n. 163/2006 e
s.m.i. e per i Consorzi di cooperative sociali costituiti ai sensi dell'art. 8 Legge n. 381/1991 i requisiti devono essere posseduti sia dal consorzio stesso sia dalla/e consorziata/e, sia dalla/e cooperativa/e eventualmente indicata/e per l'esecuzione del servizio.
Per i Raggruppamenti temporanei di Imprese e per i Consorzi ordinari di cui all'art. 34 lettere d), e) del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., costituiti o da costituirsi, i requisiti devono essere posseduti da ciascun soggetto che costituisce o costituirà il Raggruppamento o Consorzio ordinario di concorrenti.
Il possesso dei requisiti di cui sopra viene dichiarato dal concorrente ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 con le modalità indicate nel successivo articolo 31 utilizzando, preferibilmente, il modello (Allegato 1), allegato al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale.
ART. 29 – REQUISITI DI CAPACITA' ECONOMICO–FINANZIARIA E TECNICO-
PROFESSIONALE (ai sensi degli artt. 41, comma 1 lettere a), c) e 42 comma 1 lettera a) del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.)
Ai concorrenti è richiesta la seguente capacità economico-finanziaria e tecnico- professionale:
1. Possesso di almeno due dichiarazioni, in originale, di istituti bancari o intermediari autorizzati ai sensi del decreto legislativo 1° settembre 1993 n. 385, da cui risulti che il concorrente (o componente di una eventuale ATI) ha sempre fatto fronte ai propri impegni con regolarità e puntualità, ai sensi dell'art. 41 comma 1 lettera a) del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. e che è idoneo a far fronte agli impegni economici e finanziari derivanti dall'aggiudicazione del contratto di cui trattasi;
2. Fatturato globale d'impresa realizzato nel triennio (2006-2007-2008) per un importo almeno pari a quello posto in gara e cioè €uro 2.364.000,00 IVA esclusa nel triennio; e fatturato specifico complessivo nel triennio (2006-2007-2008) per servizi analoghi a quello oggetto del presente appalto, per un importo almeno pari ad €uro 1.182.000,00 IVA esclusa nel triennio;
3. Elenco dei principali servizi analoghi a quelli posti in gara effettuati, senza contestazioni, nell'ultimo triennio ( 2006-2007-2008 ) con l'indicazione degli importi, delle date e dei destinatari pubblici o privati dei servizi stessi;
– per i servizi resi a favore delle Amministrazioni o Enti pubblici, gli stessi dovranno essere comprovati da certificato rilasciato e vistato dalle Amministrazioni o dagli enti medesimi;
– per i servizi resi a favore dei privati, l'effettuazione della prestazione è dichiarata
da questi o, in mancanza, dallo stesso concorrente.
Per i Consorzi di cui alle lettere b), c) dell'art. 34 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i. e per i Consorzi di cooperative Sociali costituiti ai sensi dell'art. 8 Legge n. 381/1991:
I requisiti di cui ai punti 1., 2. e 3. del presente articolo dovranno essere soddisfatti dal Consorzio nella misura del 100%, ai sensi dell'art. 35 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i..
Per i Raggruppamenti temporanei di imprese o Consorzi ordinari di concorrenti, costituiti o non ancora costituiti (art. 34, comma 1, lettere d), e) decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i):
Il requisito di cui al punto 1 deve essere posseduto da ogni impresa facente parte del raggruppamento temporaneo o del consorzio ordinario.
I requisiti di cui ai punti 2. e 3 devono essere posseduti dal raggruppamento temporaneo o dal consorzio ordinario, nel modo seguente:
– dal mandatario in misura almeno pari al 50% e da ciascuno dei mandanti in misura non inferiore al 10%, fermo restando l'obbligo per il raggruppamento di possedere il requisito nella misura del 100%. In ogni caso, il mandatario deve possedere detti requisiti in una percentuale maggiore del/i mandante/i.
Il possesso dei requisiti di cui sopra viene dichiarato dal concorrente ai sensi del D.P.R. n. 445/2000
con le modalità indicate utilizzando, preferibilmente, il modello (Allegato 1), allegato al presente
disciplinare a formarne parte integrante e sostanziale.
ART. 30 – OBBLIGO DEL SOPRALLUOGO
E' fatto obbligo ai concorrenti di effettuare un sopralluogo, presso l'Istituzione Centro Servizi Sociali sita in Xxxx, xxx Xxxxxxx x. 00, pena l 'esclusione dalla gara.
Il sopralluogo dovrà essere effettuato nella tarda mattinata di tutti i giorni lavorativi dal Lunedì al Venerdì compresi, dalle ore 10.30 alle ore 14.00 previo appuntamento telefonico da fissarsi con anticipo di almeno giorni 3 telefonando al numero 0731236911.
Tale sopralluogo dovrà essere effettuato entro e non oltre il giorno 22.06.2009.
Il sopralluogo dovrà essere effettuato dal titolare o legale rappresentante dell'impresa o da persona appositamente incaricata dal legale rappresentante dell'impresa interessata, munito di procura o di delega, con l'assistenza di personale dell'Istituzione.
Per i Consorzi di cui alle lettere b), c) dell'art. 34 del decreto legislativo n. 163/2006 e
s.m.i. e per i Consorzi di cooperative sociali costituiti ai sensi dell'art. 8 Legge n. 381/1991:
− il sopralluogo deve essere effettuato dal Rappresentante legale del Consorzio o suo delegato.
In caso di Raggruppamenti temporanei di Imprese e Consorzi ordinari di concorrenti costituiti o non costituiti ( art. 34, comma 1, lett. d), e) decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.):
− il sopralluogo deve essere effettuato dal Rappresentante legale dell'Impresa Mandataria o Capogruppo, o suo delegato.
Dell'avvenuto sopralluogo sarà rilasciata apposita attestazione come da Allegato 5 da parte del Direttore dell'Istituzione Centro Servizi Sociali, o suo delegato, da allegare all'offerta e da inserire nella busta “A - Documentazione”.
La mancata allegazione non costituirà motivo di esclusione; in tal caso, si applicherà l'art. 43 del DPR 445/2000.
Non è ammesso che il medesimo incaricato effettui il sopralluogo per conto di più concorrenti.
ART. 31 – CRITERI DI AGGIUDICAZIONE – ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELL'OFFERTA
L'appalto per la gestione del Servizio Socio-Assistenziale tutelare con annessa attività di referenza/verifica, oggetto della presente gara, viene affidato mediante procedura aperta ai sensi dell'art.55 del D.Lgs 163/2006, con aggiudicazione in base all'Art. 83, comma 1 del D. Lgs n. 163/06, a favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa ( progetto tecnico – offerta economica ).
La presentazione delle offerte non vincola l’Amministrazione appaltante all’aggiudicazione, né è costitutiva dei diritti dei concorrenti all’espletamento della procedura di aggiudicazione che l’Amministrazione appaltante si riserva di sospendere o annullare in qualsiasi momento, in base a valutazioni di propria esclusiva convenienza.
Agli offerenti, in caso di sospensione o annullamento delle procedure non spetterà alcun risarcimento o indennizzo.
Il servizio sarà aggiudicato alla Ditta che avrà ottenuto il punteggio complessivo più alto, rappresentativo dell'offerta tecnico-economica ritenuta più vantaggiosa per l'Ente appaltante.
A parità di punteggio il servizio sarà aggiudicato al concorrente che avrà ottenuto il maggior punteggio sull'offerta tecnica. Qualora anche tali punteggi siano paritari, si procederà mediante sorteggio.
Si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta ritenuta valida, previa verifica della congruità e quindi della convenienza o idoneità della stessa.
La valutazione dell'offerta sarà effettuata da una Commissione di gara che, al fine di limitare i margini di apprezzamento valutativi della commissione stessa, procederà alla determinazione di un punteggio globale normalizzato secondo la procedura di seguito indicata:
A) OFFERTA TECNICA massimo PUNTI 65/100
Ai sensi dell'art. 83 comma 4 del D.Lgs. 163/2006, l'offerta tecnica è esaminata secondo i criteri di valutazione e relativi punteggi ponderali ed i sub-criteri e relativi sub-punteggi riportati nella sottostante tabella.
I 65 punti dell'offerta tecnica sono assegnati sulla base di cinque criteri di valutazione e relativi punteggi ponderali massimi come da successiva tabella; ciascuno dei cinque criteri è suddiviso in sub-criteri ad ognuno dei quali è assegnato un sub-punteggio massimo da 1 a 10, come da tabella sottostante:
CRITERI E SUB - CRITERI | PUNTI MAX (Pmax subj) |
Progetto di intervento assistenziale: − idonea turnazione del personale che, per quanto concerne la struttura residenziale, deve garantire non meno di 90 minuti di assistenza tutelare effettivamente erogata nelle 24 ore a ciascun ospite – max punti 2 − piano di lavoro, prestazioni erogate e sistema di verifiche del servizio svolto _ max punti 4 − organizzazione del lavoro secondo modalità stabilite da Piani di Assistenza Individuali (PAI) proposti – max punti 2 − erogazione delle prestazioni secondo modalità stabilite da protocolli assistenziali proposti – max punti 2 | 30 |
Migliorie: − figure professionali e/o attività aggiuntive idonee al servizio oggetto di gara - max punti 7 − materiale, strumentazioni, dotazioni non presenti ma idonee al servizio oggetto di gara - max punti 3 | 15 |
Progetto di formazione/aggiornamento del personale utilizzato: − contenuti del progetto formativo e sino a 10 ore annue per ciascun operatore - max punti 3 − contenuti del progetto formativo e da 11 a 20 ore annue per ciascun operatore - max punti 7 − contenuti del progetto formativo e oltre 21 ore annue per ciascun operatore - max punti 10 | 10 |
Progetto Attività animazione: − contenuti del programma di animazione quotidiana – max punti 7 − contenuti del programma di animazione straordinaria (feste eventi particolari, compleanni etc.) - max punti 3 | 6 |
Pronta sostituzione del personale mancante: − entro 1 ora con modalità ritenute idonee - max punti 10 − entro il turno di lavoro previsto per l'operatore da sostituire con modalità ritenute idonee - max punti 6 | 4 |
La commissione, a suo insindacabile giudizio, assegnerà alle offerte tecniche prodotte dalle ditte concorrenti, per ogni SUB-CRITERIO, un “voto base” da 1 a 10, denominato Pi,
sub j.
Successivamente procederà alla determinazione del "punteggio globale qualità normalizzato" tramite la seguente procedura:
● definito Pi, subj il punteggio (da 1 a 10) assegnato dalla commissione alla ditta i- esima per il criterio di valutazione relativo al sub-criterio j-esimo.
● per ogni sub-criterio j-esimo nella precedente tabella viene rilevato il punteggio massimo, chiamato Pmax subj
● per ogni DITTA i-esima e per ogni SUBCRITERIO j-esimo viene determinato un nuovo voto, denominato VPi, subj “Voto Pesatoi, subj”, applicando la seguente formula:
VPi, subj = (Pi, subj / 10) x Pmax subj
● per ogni DITTA i-esima vengono sommati tutti i “voti pesati” VPi, subj assegnati ai differenti sub-criteri ottenendo il PGnNi “punteggio globale di qualità non normalizzato”
PGQnNi = ∑j VPi, subj
● viene determinato il punteggio massimo PGnNi “punteggio globale di qualità non normalizzato” che sarà chiamato
PGQnNmax = max (PGQnNi )
● infine, normalizzando a punti 65 i PGQnNi “punteggi globali di qualità non normalizzati” verrà determinato per ogni ditta il PGQNi “punteggio globale qualità normalizzato” (alla ditta che avrà ottenuto il punteggio massimo verranno assegnati 65 punti, alle altre punteggi direttamente proporzionali).
PGQNi = (PGQnNi / PGQnNmax ) x 65
Gli elaborati concernenti l'offerta tecnica devono complessivamente essere contenuti in non più di 50 pagine, intendendo per pagina una sola facciata, su formato A4 e con carattere Arial 12. Ai fini della valutazione, non si terrà conto delle pagine eccedenti le prime 50 con esclusione solamente di eventuali allegati relativi a PAI, Protocolli assistenziali e depliants informativi di eventuali dotazioni proposte.
B) OFFERTA ECONOMICA massimo PUNTI 35/100
L'offerta economica viene qui definita anche “COSTO GLOBALE DEL SERVIZIO”.
Il prezzo offerto è riferito alla base annua di € 1.182.000,00 annui IVA 4% esclusa ma comprensivo degli oneri della sicurezza specifici (DUVRI) non soggetti a ribasso e pari ad
€ 1.200,00 annui. Tale prezzo deve intendersi unico ed omnicomprensivo di ogni onere, indipendentemente dal fatto che la prestazione venga effettuata in orario diurno, notturno o festivo.
Il punteggio “Pi” attribuito alla ditta i-esima relativo al “COSTO GLOBALE DEL SERVIZIO” riportato sul modulo Allegato 3 sarà valutato nel modo seguente:
● per ogni ditta viene determinato il “prezzo pesato” dato dal prezzo offerto diviso per il proprio “punteggio globale qualità normalizzato”:
● al “prezzo pesato ” più basso sarà attribuito il punteggio massimo (35 punti); alle altre ditte un punteggio inversamente proporzionale dato dalla relazione:
Pi-esimo = 35 x (PREZZO PESATO PIÙ BASSO) / ( PREZZO PESATO i-esimo) .
NON VERRANNO AMMESSE OFFERTE PARZIALI, INDETERMINATE, CONDIZIONATE O IN AUMENTO RISPETTO ALLA BASE DI GARA.
La Commissione di Gara, ai sensi dell'Art.86 commi 2 e 5 e dell'Art.87 e dell'Art.88 del D.Lgs. n.163/2006, procederà rispettivamente all'individuazione, alla verifica ed alla esclusione di eventuali offerte anormalmente basse.
ART. 32 - PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE: TERMINI E MODALITA'
Per partecipare alla gara, le Ditte dovranno far pervenire l'offerta e la documentazione, pena l'esclusione dalla gara, all'Ufficio Archivio e Protocollo del Comune di Jesi e al seguente indirizzo: COMUNE DI JESI – PIAZZA INDIPENDENZA N. 1 – 00000 XXXX (XX)
entro e non oltre le ore 13.30 del giorno 29.06.2009.
La data di apertura delle offerte è fissata per il giorno 02.07.2009 alle ore 9,30 presso la Residenza Comunale posta in Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx x. 0 – 60035 Jesi.
Per la consegna del plico sono ammesse tutte le forme, compresa la consegna mediante agenzia di recapito autorizzata e la consegna a mano. Il recapito tempestivo del plico rimane ad esclusivo rischio del mittente restando esclusa qualsivoglia responsabilità della stazione appaltante ove per disguidi postali o di altra natura, ovvero, per qualsiasi altro motivo, il plico non pervenga entro il previsto termine perentorio di scadenza all'indirizzo di destinazione. Non saranno in alcun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il suddetto termine perentorio di scadenza, anche indipendentemente dalla volontà del concorrente ed anche se spediti prima del termine medesimo; ciò vale anche per i plichi inviati a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, a nulla valendo la data di spedizione risultante dal timbro postale dell'agenzia accettante. Tali plichi non verranno aperti e verranno considerati come non consegnati.
Il plico deve essere necessariamente non trasparente, chiuso e sigillato con forme di chiusura che lascino segni evidenti in caso di effrazione, controfirmato sui lembi di chiusura.
Il plico deve riportare all'esterno, l'intestazione e l'indirizzo del mittente, l'oggetto della gara, il giorno e l'ora dell'espletamento della medesima.
Il recapito tempestivo del plico rimane ad esclusivo rischio del mittente, anche nell'ipotesi che, per qualsiasi motivo, il plico stesso non giunga a destinazione in tempo utile.
Al riguardo, non sarà accettato il plico giunto all'ufficio protocollo oltre il termine sopra individuato ma spedito dal mittente oltre il predetto termine.
Allo scopo, farà fede la dichiarazione del funzionario del sopra citato ufficio a ciò addetto. Sarà pertanto considerato inaccettabile qualsiasi reclamo per mancato o ritardato arrivo dell'offerta e, conseguentemente, saranno prese in considerazione solo le offerte pervenute entro il termine stabilito.
Non verrà preso in esame il plico che non risulti chiuso e sigillato ovvero controfirmato sui lembi di chiusura.
Il plico deve contenere al suo interno tre distinte buste contenenti la Documentazione Amministrativa “BUSTA A”, l'Offerta tecnica “BUSTA B”, l'Offerta economica con le giustificazioni dei prezzi “BUSTA C“.
Anche le buste “A”-”B” e “C” dovranno essere sigillate con forme di chiusura che lascino segni evidenti in caso di effrazione e recare all'esterno l'intestazione del mittente e della dicitura rispettivamente:
Busta “A”: “Appalto per la gestione del Servizio Socio-Assistenziale tutelare con
annessa attività di referenza/verifica – Documentazione Amministrativa”
Busta “B”: “ Appalto per la gestione del Servizio Socio-Assistenziale tutelare con annessa attività di referenza/verifica – Offerta Tecnica”
Busta “C”: “Appalto per la gestione del Servizio Socio-Assistenziale tutelare con annessa attività di referenza/verifica – Offerta Economica”.
Per le imprese che intendano presentare offerta in Raggruppamento Temporaneo o con l'impegno di costituire un R.T.I., il plico dovrà riportare, all'esterno, l'intestazione di tutte le imprese raggruppande, in caso di R.T.I. non ancora costituito al momento della presentazione dell'offerta; dell'impresa mandataria, in caso di R.T.I. costituito prima della presentazione dell'offerta.
La mancanza della documentazione richiesta costituirà motivo di esclusione dalla gara.
Nelle predette buste dovrà essere contenuta, rispettivamente, la documentazione di seguito specificata:
BUSTA A – DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA:
Nella busta “A” debbono essere contenuti, a pena d'esclusione, i seguenti documenti:
1. Domanda di partecipazione alla gara e dichiarazioni sostitutive ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 28.12.2000, n. 445 da redigersi in conformità al modello allegato ( ALLEGATO 1 ) al presente capitolato – disciplinare a formarne parte integrante e sostanziale e contenere, a pena d'esclusione, tutte le dichiarazioni riportate nell'allegato stesso.
La domanda di partecipazione alla gara deve essere sottoscritta dal legale rappresentante del concorrente o dal procuratore del legale rappresentante e in tal caso va trasmessa la relativa procura.
Alla domanda, in alternativa alla autenticazione della sottoscrizione, deve essere allegata, a pena d'esclusione, copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore, in corso di validità.
2) Dichiarazioni sostitutive ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 da redigersi in conformità al modello allegato ( ALLEGATO 2 ) al presente capitolato – disciplinare a formarne parte integrante e sostanziale, con cui si attesta l'inesistenza delle cause di esclusione, di cui all'art. 38, comma 1, lett. b) e c) del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.
3) in caso di associazione o consorzio o GEIE già costituito: mandato collettivo irrevocabile con rappresentanza conferito alla mandataria per atto pubblico o scrittura privata autenticata, ovvero l'atto costitutivo in copia autentica del consorzio o GEIE.
4) Cauzione provvisoria pari al 2% dell'importo posto a base di gara, da prestare mediante fidejussione ai sensi dell'art. 75 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.. La fidejussione può essere bancaria, assicurativa o rilasciata da intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'art. 107 del decreto legislativo n. 385 dell' 01.09.1993 che svolgono, in via esclusiva o prevalente, attività di rilascio di
garanzie, a ciò autorizzati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tale garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell'aggiudicatario ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo.
La garanzia deve, a pena d'esclusione, avere validità per almeno 180 giorni dalla data di presentazione dell'offerta, prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'art. 1957, comma 2 del codice civile e la sua operatività, entro 15 giorni, a semplice richiesta della stazione appaltante.
Inoltre, a pena d'esclusione, la cauzione deve essere corredata dall'impegno di un fidejussore a rilasciare la garanzia fidejussoria per l'esecuzione del contratto ai sensi e nei modi previsti dall'art. 113 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., qualora l'offerente risultasse aggiudicatario.
Le imprese che dimostreranno in sede di gara, di essere accreditate ai sensi delle norme UNI EN ISO 9000, potranno presentare la cauzione provvisoria di importo ridotto al 50% ai sensi dell'art. 75 comma 7 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i..
In tal caso occorre allegare la certificazione da cui si rilevi il possesso della stessa,
pena l'esclusione.
In caso di Consorzi di cui all'art. 34, comma 1 lett. b), c) decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i. e per i Consorzi di cooperative sociali costituiti ai sensi dell'art. 8 Legge n. 381/1991, la cauzione provvisoria dovrà essere presentata dal consorzio stesso.
In caso di Raggruppamenti temporanei o Consorzi ordinari di concorrenti già costituiti ( art. 34, comma 1, lett. d), e) decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.) la cauzione provvisoria dovrà essere presentata, su mandato irrevocabile delle altre imprese riunite o consorziate, dall'impresa mandataria o capogruppo in nome e per conto di tutti i concorrenti.
In caso di Raggruppamenti temporanei o Consorzi ordinari di concorrenti non ancora costituiti ( art. 34, comma 1, lett. d), e) decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.), la cauzione dovrà essere sottoscritta, a pena d'esclusione dalla gara, da tutte le imprese da associarsi o consorziarsi.
In caso di Consorzi di cui all'art. 34 comma 1 lett. b), c) e per i Consorzi di cooperative sociali costituiti ai sensi dell'art. 8 Legge n. 381/1991, al fine di poter usufruire della riduzione dell'importo della cauzione, la certificazione attestante il possesso del sistema di qualità UNI EN ISO 9000 dovrà essere prodotta dal consorzio stesso.
Nel caso di Raggruppamenti Temporanei e Consorzi ordinari di concorrenti, costituiti o da costituirsi ( art. 34, comma 1, lett d), e) decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i. ) al fine di poter usufruire della riduzione dell'importo della cauzione, la certificazione attestante il possesso del sistema di qualità UNI EN ISO 9000 dovrà essere prodotta da tutte le imprese raggruppate/raggruppande o consorziate/ consorziande, a pena di esclusione dalla gara.
Ai concorrenti non aggiudicatari la cauzione provvisoria è restituita entro 30 giorni decorrenti dal provvedimento di aggiudicazione definitiva.
Al concorrente aggiudicatario la cauzione provvisoria è svincolata al momento della sottoscrizione del contratto.
5) Copia del bando di gara, del capitolato - disciplinare di gara, controfirmati in
ogni pagina dal legale rappresentante, titolare o procuratore della Ditta concorrente per totale ed espressa accettazione.
6) Dichiarazione, in originale, di almeno due istituti bancari o intermediari autorizzati ai sensi del decreto legislativo 1 settembre 1993 n. 385, da cui risulti che il concorrente (o componente di una eventuale ATI) ha sempre fatto fronte ai propri impegni con regolarità e puntualità, ai sensi dell'art. 41 comma 1 lettera a) del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. e che è idoneo a far fronte agli impegni economici e finanziari derivanti dall'aggiudicazione del contratto di cui trattasi;
7) Copia autentica della certificazione di qualità UNI CEI ISO 9000 rilasciata da istituto specializzato ai sensi della normativa vigente in corso di validità.
8) Ricevuta del versamento della contribuzione di €uro 70,00 da effettuarsi, a pena d'esclusione dalla gara, a favore dell'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi, forniture, con le seguenti modalità, in conformità alle disposizioni emanate dalla stessa Autorità nella deliberazione del 10.01.2007 ( pubblicata sulla G.U. n. 12 del 16.01.2007) ed allegate istruzioni operative, scaricabili dal sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx , ossia:
Il versamento deve essere effettuato con le seguenti modalità:
1) mediante versamento on line collegandosi al portale web “ Sistema di riscossione “ all'indirizzo xxxx://xxxxxxxxxxx.xxxx.xx seguendo le istruzioni disponibili sul portale. A riprova dell'avvenuto pagamento, il partecipante deve allegare all'offerta copia stampata dell'email di conferma, trasmessa dal sistema di riscossione;
ovvero:
2) mediante versamento sul conto corrente postale n. 73582561, intestato a “AUT. CONTR. PUBB. “Xxx xx Xxxxxxx, x. 000 00000 Xxxx (codice fiscale 97163520584) presso qualsiasi ufficio postale. La causale del versamento deve riportare esclusivamente:
− il codice fiscale del partecipante
− il CIG ( codice identificativo gara ) che identifica la procedura.
Gli estremi del versamento effettuato presso gli uffici postali devono essere comunicati al sistema on-line di riscossione all'indirizzo xxxx://xxxxxxxxxxx.xxxx.xx. A comprova dell'avvenuto pagamento, il partecipante deve allegare all'offerta la ricevuta in originale del versamento ovvero fotocopia dello stesso corredata da dichiarazione di autenticità e copia di un documento di identità in corso di validità.
I concorrenti sono invitati a seguire dettagliatamente le istruzioni riportate nella citata deliberazione e relative istruzioni operative dell'Autorità per la vigilanza sui pubblici contratti.
CODICE CIG : 03199227FA
Nella medesima busta “A – Documentazione” dovrà essere inserita l'attestazione dell'avvenuto sopralluogo presso la struttura oggetto del servizio. La mancata allegazione non costituirà motivo di esclusione. In tal caso, si applicherà l'art. 43 del DPR 445/2000.
Al fine di velocizzare la tempistica della gara, si invita la/e ditta/e concorrente/i ad inserire nella busta “A – Documentazione” la documentazione comprovante il possesso dei requisiti di capacità economica e finanziaria di cui all'art. 41 comma 1 lett. c) e tecnica e
professionale di cui all'art. 42 comma 1 lett. a) del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.. Si precisa che il mancato inserimento nel plico della documentazione comprovante i requisiti di capacità economica e finanziaria e tecnico – professionale di cui sopra non è causa di esclusione.
La mancata produzione delle dichiarazioni di quanto previsto dai punti 1 e 2 ( ALLEGATO 1 e ALLEGATO 2), la mancata produzione della cauzione provvisoria di cui al punto 4 nei termini e nei modi previsti o produzione di importo inferiore a quello richiesto nel medesimo punto e la mancata produzione di quanto previsto dai punti 3, 5, 6, 7, 8 comporterà l'esclusione del concorrente dalla gara.
BUSTA “B – OFFERTA TECNICA”
Nella busta “B – Offerta tecnica” dovrà essere inserita l'offerta tecnica, redatta in lingua italiana, che dovrà contenere quanto richiesto dal precedente art. 31 lettera A) per permettere la piena valutazione del servizio offerto.
L'offerta tecnica del servizio così redatta, dovrà essere sottoscritta dal Titolare dell'impresa, Legale Rappresentante della Società, Cooperativa di produzione e lavoro, Cooperativa Sociale di tipo A) ovvero Procuratore Generale o Speciale muniti dei relativi poteri, con timbro e firma leggibile e per esteso in ogni pagina.
Per i Consorzi di cui alle lettere b), c) dell'art. 34 D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. e per i Consorzi di Cooperative sociali costituiti ai sensi dell'art. 8 L. 381/1991 l'offerta tecnica del servizio dovrà essere sottoscritta dal legale Rappresentante del Consorzio.
In caso di Raggruppamenti Temporanei di concorrenti o Consorzi ordinari già costituiti (art. 34 c. 1 lett. d), e) D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.) l'offerta tecnica del servizio dovrà essere sottoscritta dall'Impresa Mandataria o capogruppo.
In caso di Raggruppamenti Temporanei di concorrenti o Consorzi non ancora costituiti (art. 34 c. 1 lett.d), e) D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.) l'offerta tecnica del servizio dovrà essere sottoscritta dai legali Rappresentanti di tutte le imprese che costituiranno i Raggruppamenti Temporanei o Consorzi.
N.B.: Dovrà essere allegata fotocopia del documento di identità in corso di validità. In tal caso la firma non dovrà essere autenticata ai sensi del D.P.R. n. 445/2000.
A pena di esclusione dalla gara, in tutti gli elaborati contenuti nella “Busta B – Offerta tecnica” non dovrà essere riportato alcun riferimento ad elementi economici, i quali vanno esclusivamente inseriti all'interno della “Busta C – Offerta economica”.
BUSTA C – OFFERTA ECONOMICA
Nella “busta C – Offerta economica” dovranno essere contenute, a pena di esclusione:
– l'offerta economica in competente bollo, da redigersi in conformità al modello allegato al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale (Allegato 3), sottoscritta con firma leggibile e per esteso, in cui dovrà essere specificato il prezzo offerto, riferito alla base annua di € 1.182.000,00 al netto dell'IVA 4% ma comprensivo degli oneri della sicurezza specifici (DUVRI) non soggetti a ribasso e pari ad € 1.200,00 annui. Tale prezzo deve intendersi unico ed omnicomprensivo di ogni onere, indipendentemente dal fatto che la prestazione venga effettuata in orario diurno, notturno o festivo.
– l'eventuale ribasso percentuale offerto;tale ribasso si intende al netto di IVA e degli oneri specifici (DUVRI).Il prezzo ed il ribasso offerto devono essere scritti in cifre ed in lettere. In caso di discordanza, vale il prezzo ed il ribasso più favorevole all'Ente appaltante.
– la nota giustificativa concernente gli elementi costitutivi dell'offerta, ai sensi degli artt. 86, comma 5 e 87, comma 2, del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i., relativa alle voci di prezzo che concorrono a formare gli importi a base di gara da presentarsi secondo le modalità prescritte nell'apposito documento Allegato 4 “Criteri per la redazione delle analisi dei prezzi”.
Ai sensi dell'art. 87 commi 3 e 4 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i., non sono ammesse giustificazioni in relazione ai trattamenti salariali minimi, inderogabili, e agli oneri di sicurezza.
Le offerte anormalmente basse saranno assoggettate a verifica ai sensi dell'art. 86, commi 2 e 5, del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.
Se le giustificazioni presentate dal concorrente saranno ritenute sufficienti si procederà all’aggiudicazione; diversamente, la stazione appaltante attiverà un contraddittorio con l’offerente e richiederà di integrare i documenti giustificativi procedendo ai sensi degli artt. 87-88 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i..
L'offerta deve recare espressamente le seguenti dichiarazioni (vedi Allegato 3):
● di avere preso xxxxxx e completa conoscenza del Capitolato speciale d'appalto e di tutte le circostanze generali e particolari che possono influire sull'esecuzione del servizio;
● di accettare incondizionatamente tutte le clausole contenute nel Capitolato speciale d'appalto;
● di aver preso visione delle sedi presso cui deve essere svolto il servizio e che l'offerta tiene conto del costo del lavoro, delle condizioni di lavoro nonché degli obblighi connessi alle disposizioni in materia di sicurezza e protezione dei lavoratori nonché degli oneri specifici DUVRI;
● di aver giudicato i xxxxxx medesimi remunerativi e tali da consentire la formulazione della offerta economica nei termini specificati.
In caso di Raggruppamenti temporanei o Consorzi di concorrenti non ancora costituiti (art. 34 c. 1 lett. d), e) D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.) l'offerta:
● dovrà contenere l'impegno ad uniformarsi, in caso di aggiudicazione, alla disciplina prevista dall'art. 37 D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. e a costituire, entro 30 giorni, il Raggruppamento di Imprese, con atto notarile.
L'offerta dovrà essere, a pena di esclusione, debitamente sottoscritta in ogni sua pagina dal Titolare / Rappresentante Legale dell'Impresa o da persona munita di mandato. Nel caso di offerta prodotta da persona munita di mandato, il relativo potere deve risultare da procura notarile, allegata, a pena di esclusione.
In caso di Consorzi di cui all'art. 34 c. 1 lett. b), c) e per i Consorzi di Cooperative sociali costituiti ai sensi dell'art. 8 L. 381/1991, l'offerta deve essere sottoscritta in ogni sua pagina dal legale rappresentante del Consorzio.
In caso di Raggruppamenti Temporanei o consorzi ordinari di concorrenti già costituiti (art. 34 c. 1 lett. d), e) D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.) l'offerta dovrà essere sottoscritta in ogni sua pagina dall'impresa mandataria o capogruppo.
In caso di Raggruppamenti Temporanei o Consorzi ordinari di concorrenti non ancora costituiti (art. 34 c. 1 lett. d), e) D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.) l'offerta deve essere sottoscritta in ogni sua pagina dai legali rappresentanti di tutte le imprese che formano il Raggruppamento o Consorzio.
ART. 33 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI INERENTI L'ISTITUTO DELL'AVVALIMENTO
ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. n. 163/2006 così come modificato dall'art. 1, lett. n)
del D. Lgs. n.152/2008.
Nel caso in cui il concorrente singolo o raggruppato, in possesso dei requisiti generali di cui all'art. 38 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., risulti carente dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico ed organizzativo richiesti dal bando ( art. 41, c. 1 lett. a), c) e art. 42 c. 1 lett. a) del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.) , voglia partecipare alla gara utilizzando l'istituto dell'avvalimento, è tenuto, a pena d'esclusione, a presentare nel rispetto delle prescrizioni del DPR. n. 445/2000, tutta la documentazione prevista dall'art. 49, comma 2, lett. da a) a g), del decreto legislativo n. 163/2006, così come modificato dall'art. 1, lett.n) del decreto legislativo n. 152/2008, rispettando scrupolosamente le prescrizioni di cui ai commi successivi del medesimo articolo.
All'istanza di partecipazione deve/ono essere allegata/e la/e dichiarazione/i sostitutiva/e sottoscritta/e dal Rappresentante Legale dell'Impresa/e ausiliaria/e.
Il concorrente e l'impresa/e ausiliaria/e sono responsabili in solido nei confronti della stazione appaltante in relazione alle prestazioni oggetto del contratto.
ART. 34 – AGGIUDICAZIONE APPALTO
Il giorno 02.07.2009 alle ore 9,30, in seduta pubblica, presso una sala del Palazzo di Residenza del Comune di Jesi – Piazza Indipendenza n. 1, la Commissione di gara alla presenza dei rappresentanti delle Imprese o dei raggruppamenti muniti di delega, nella misura massima di un rappresentante per ciascuna Impresa o raggruppamento partecipante, darà corso alla procedura di aggiudicazione che si articolerà in differenti fasi in relazione alla valutazione delle diverse parti componenti l’offerta. In particolare, si perverrà all’aggiudicazione secondo la seguente procedura tenendo presente che tutte le sedute sono pubbliche, ad eccezione di quelle relative all’esame degli elaborati progettuali:
Prima seduta pubblica: Il giorno 02.07.2009 alle ore 9,30, la Commissione di gara procederà all’esame della documentazione di cui alla Busta “A” e valuterà la sussistenza dei requisiti minimi di ammissibilità richiesti; nella stessa seduta la Commissione provvederà a sorteggiare un numero pari al 10 per cento delle offerte presentate arrotondato all’unità superiore, ai quali, ai sensi dell’articolo 48, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. – tramite fax inviato al numero indicato nella dichiarazione sostitutiva – viene richiesto di esibire, entro il termine perentorio di dieci giorni dalla data della richiesta, la documentazione attestante il possesso dei prescritti requisiti richiesti per il presente appalto a titolo di capacità economico – finanziaria e tecnico organizzativa, dichiarato in sede di gara.;
Seconda seduta pubblica: nel giorno e nel luogo che verrà comunicato ai concorrenti, la Commissione comunicherà l'esito della verifica dei requisiti per le ditte estratte a sorte nella precedente seduta pubblica ed eventualmente procederà alla esclusione per la mancata comprova dei requisiti. Si procederà altresì alla comunicazione di quanto avvenuto agli uffici della stazione appaltante, cui spetta provvedere eventualmente all’escussione della cauzione provvisoria, nonché all’eventuale applicazione delle norme vigenti in materia di false dichiarazioni.
Successivamente, la Commissione valuterà, in una o più sedute riservate, le offerte tecniche contenute nella Busta “B”.
Terminata la valutazione delle offerte tecniche, la Commissione procederà, in seduta pubblica, preventivamente comunicata alle ditte partecipanti tramite fax, sulla base dell’esito delle valutazioni dell’offerta tecnica, a rendere pubblici i punteggi attribuiti, e procedere quindi alla valutazione dell’offerta economica contenuta nella Busta “C”;
Nella stessa seduta pubblica la Commissione provvederà a stilare la graduatoria risultante dalla valutazione dell’offerta tecnica e dell’offerta economica e procederà all’individuazione delle eventuali offerte anormalmente basse secondo i criteri stabiliti dall’art.86, comma 2 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i..
Nel caso di presenza di offerte anormalmente basse, la stazione appaltante verificherà le stesse secondo quanto previsto dagli art. 87 e 88 del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.
Concluso l’eventuale procedimento di cui sopra, in seduta pubblica, la Commissione darà lettura della graduatoria delle offerte ammesse; nella stessa seduta pubblica verrà aggiudicato, in via provvisoria, il servizio alla prima migliore offerta non anomala.
L’aggiudicazione deve intendersi provvisoria; l'Amministrazione inviterà l'aggiudicatario provvisorio a produrre tutta la documentazione utile, esaustiva ed idonea a comprovare le dichiarazioni rese in sede di gara, concernenti il possesso dei requisiti previsti dal presente disciplinare e dalle vigenti norme, assegnandoli un termine non inferiore a 10 giorni per adempiere. Xxx l'aggiudicatario non ottemperi a quanto richiesto, ovvero venga accertata la mancanza o carenza dei requisiti dichiarati, l'Amministrazione procederà all'escussione della cauzione provvisoria, alla segnalazione del fatto all'Autorità per i provvedimenti di cui all'art. 6 comma 11 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i., ed a una nuova aggiudicazione provvisoria alla ditta seconda in graduatoria.
Ove la documentazione risulti idonea e regolare, l'aggiudicazione diverrà definitiva. L’aggiudicatario, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di avvenuta aggiudicazione definitiva, dovrà presentare la documentazione che verrà richiesta dall’Amministrazione Comunale e sottoscrivere il contratto nei termini indicati nel presente capitolato-disciplinare di appalto, pena la revoca dell’aggiudicazione.
Qualora l’urgenza lo richieda, in pendenza dei termini per la stipula del contratto, è fatto obbligo all’aggiudicatario di procedere all’espletamento del Servizio a far data dalla ricezione della comunicazione relativa all’aggiudicazione definitiva.
ART. 35 - VINCOLATIVITÀ DELLE OFFERTE
I concorrenti, per il solo fatto di partecipare alla gara, accettano esplicitamente ed incondizionatamente le condizioni, i vincoli, gli obblighi e le clausole stabilite dal Bando, dal Capitolato speciale d'appalto - disciplinare e dalla ulteriore documentazione di gara, nessuna esclusa. L'offerta vincola l'impresa fin dal momento della sua presentazione.
E' consentito agli offerenti di svincolarsi dalla propria offerta dopo 180 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione dell'offerta stessa, in caso di mancata aggiudicazione entro detto termine, per motivi imputabili all'Amministrazione.
L'Ente appaltante rimane impegnato solo con la stipula del contratto, che resta comunque condizionata all'acquisizione della comunicazione antimafia.
ART. 36 – RICHIESTE DI CHIARIMENTI
Eventuali informazioni complementari e/o richieste di chiarimenti sull’elaborato di gara potranno essere richiesti alla stazione appaltante esclusivamente per iscritto, anche a mezzo fax ( numero 0731/236955 ), indirizzate a Comune di Jesi - Istituzione Centro Servizi Sociali Via Gramsci n. 95 – 60035 Jesi ( An ); le richieste formulate in lingua italiana, potranno pervenire fino a giorni 10 (dieci) dalla data di scadenza di presentazione delle offerte. L'Istituzione si riserva la possibilità di pubblicare chiarimenti sugli atti di gara sul sito internet: xxx.xxxxxx.xxxx.xx.xx fino a giorni 6 (sei) prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte.
ART. 37 - NORME FINALI
Il presente capitolato – disciplinare di gara, unitamente ai modelli allegati (Allegato 1 – Allegato 2 – Allegato 3 – Allegato 4 – Allegato 5 ), il bando di gara e il DUVRI ( Allegato A ) sono reperibili sul sito internet del Comune di Jesi: xxx.xxxxxx.xxxx.xx.xx e sul sito internet: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx ..
Ai sensi della legge n. 241/1990 e successive modificazioni, si informa che il responsabile del procedimento è il Direttore dell'Istituzione Centro Servizi Sociali Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx.
L'Ente appaltante si riserva di procedere, ex art. 71 del DPR 445/2000, ai controlli delle dichiarazioni sostitutive presentate dai concorrenti. Qualora dai predetti controlli emergesse la non veridicità del contenuto delle stesse, il dichiarante decadrà, a norma dell'art. 75 del DPR 445/2000, dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento, emanato sulla base della dichiarazione non veritiera e si procederà alla conseguente denuncia penale.
ALLEGATI:
ALLEGATO A – Documento Unico Valutazione Rischi Interferenti ALLEGATO 1 - Istanza di ammissione e dichiarazione sostitutiva ALLEGATO 2 - Dichiarazioni sostitutive
ALLEGATO 3 - Offerta economica
ALLEGATO 4 – Criteri per la redazione delle analisi dei prezzi - giustificazioni ALLEGATO 5 - Attestazione di avvenuto sopralluogo
DOCUMENTO UNICO
DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
ai sensi dell’art. 26, comma 3 del D.Lgs. 81/2008
” Il datore di lavoro committente deve promuovere la cooperazione ed il coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze”
Sommario
Introduzione – Principi generalità della valutazione dei rischi sul lavoro
o Elementi fondamentali della valutazione dei rischi
o Rassegna dei rischi lavorativi: classificazione e definizione
STRUTTURA GENERALE DEL DOCUMENTO
SEZIONE A
IMPRESA COMMITTENTE
Descrizione dei luoghi di lavoro
SEZIONE B
IMPRESA APPALTATRICE
Compiti in materia di sicurezza: Datore di Lavoro, Responsabile ditta esterna, Addetto ditta esterna
SEZIONE C
VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
Criteri adottati per la valutazione dei rischi
SEZIONE D
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE PER ELIMINARE/RIDURRE I RISCHI DA INTERFERENZE
Procedure per eliminare le interferenze
SEZIONE E
GESTIONE DELLE EMERGENZE
Introduzione
Principi e generalità della valutazione dei rischi sul lavoro
ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei rischi è un esame sistematico di tutti gli aspetti del lavoro intrapreso, per definire quali siano le cause probabili di lesioni o di danni, sia che risulti possibile o meno eliminare il pericolo, occorre perciò definire le misure protettive del caso per controllare il rischio fino a ridurlo ad un livello accettabile (ricordiamo, infatti, che il cosiddetto “pericolo zero” non esiste).
La valutazione deve riguardare i rischi derivati dall’attività lavorativa e quelli che risultano ragionevolmente prevedibili.
RASSEGNA DEI RISCHI LAVORATIVI: CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE
I rischi lavorativi presenti negli ambienti di lavoro, in conseguenza dello svolgimento delle attività lavorative, possono essere inquadrati in tre categorie principali:
Rischi di natura infortunistica: sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche più o meno gravi, subiti dalle persone addette alle varie attività lavorative in conseguenza di un impatto fisico- traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, termica, ecc.).
Le cause di tali rischi sono da ricercare, almeno nella maggioranza dei casi, in un non idoneo assetto delle caratteristiche di sicurezza inerenti: l’ambiente di lavoro, la macchine e le apparecchiature utilizzate, le modalità operative, l’organizzazione del lavoro, ecc..
Lo studio delle cause, e dei relativi interventi di prevenzione e protezione nei confronti di tali tipi di rischi, deve mirare alla ricerca di un equilibrio bio-meccanico tra “UOMO E STRUTTURA, MACCHINA, IMPIANTO” , sulla base dei più moderni concetti ergonomici.
Rischi di natura igienico–ambientale: sono i cosiddetti “rischi per la salute”, responsabili della potenziale compromissione dell’ equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l’emissione nell’ambiente di fattori ambientali di rischio di natura chimica, fisica e biologica, conseguente all’esposizione del personale addetto.
Le cause di tali rischi sono da ricercare nell’insorgenza di non idonee condizioni igienico- ambientali dovute alla presenza di fattori di rischio generati dalle lavorazioni (caratteristiche del processo e/o delle apparecchiature, materiali utilizzati, ecc.) e da modalità operative.
Rischi di tipo” trasversale”: sono individuabili all’interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto tra l’operatore e l’organizzazione del lavoro in cui è inserito. Il rapporto in parola è, peraltro, immerso in un quadro di compatibilità ed interazione che è di tipo ergonomico, psicologico ed organizzativo.
Le principali categorie di rischio facenti parte dei rischi “trasversali”, sono riconducibili alle problematiche legate all’organizzazione del lavoro (processi di lavoro usuranti quali turni di notte, scarsa pianificazione degli aspetti inerenti la sicurezza e la salute, manutenzione degli impianti e delle attrezzature di sicurezza non organizzata, movimentazione manuale dei carichi, ecc.), a fattori psicologici (ripetitività del lavoro, monotonia, carenza di controllo, ecc.) e a condizione di lavoro difficili (lavoro con persone incapaci, inferme, ecc.).
SEZIONE A IMPRESA COMMITTENTE
1. DESCRIZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
Lo stabile utilizzato dalla ISTITUZIONE CENTRO SERVIZI SOCIALI “Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX”, situati in Xxx Xxxxxxx x. 00 è formato da una struttura consistente di tre piani fuori terra e da un piano seminterrato su due livelli.
Al piano seminterrato, I livello sono localizzati i seguenti locali di lavoro e servizi:
• Ingresso uffici;
• Uffici e servizi igienici;
• Sala ricreazione;
• N. 2 vani scale;
• Vano ascensore;
• Giardino esterno a cielo aperto.
Al piano seminterrato, II livello sono localizzati il seguente locale:
• Ingresso secondario;
• N. 2 vani scale;
• Vano ascensore;
• Porticato.
Al piano terra, che comprende tutti i plessi A,B,C, sono localizzati i seguenti locali di lavoro e servizi:
• Ingresso principale;
• Locale gestione emergenze;
• Uffici e servizi;
• Cucina, lavaggio, dispensa e refettori;
• Chiesa e sacrestia;
• Camere ospiti (posti letto n. 20 ca.);
• Infermeria, sala terapia e sala fisioterapia;
• Parrucchieria e barbiere;
• Magazzino-Guardaroba;
• Giardino interno a cielo aperto;
• N. 2 Pusto di regolazione e misura gas-metano: uno per la cucina presso l’ingresso principale e un altro per la centrale termica posto di fianco a questa;
• Annesso Centrale termica.
• Annesso camera mortuaria e deposito biancheria sporca.
Al piano primo, che comprende i plessi A e B, sono localizzati i seguenti locali di lavoro e servizi:
• Camere ospiti (posti letto n. 77 ca.);
• Infermeria e sala terapia;
• Servizi igienici.
Al piano secondo, che comprende i plessi A e B, sono localizzati i seguenti locali di lavoro e servizi:
• Camere ospiti (posti letto n. 60 ca.);
• Infermeria;
• Refettorio;
• Servizi igienici.
SEZIONE B IMPRESA APPALTATRICE
ATTIVITA’ SERVIZI SOCIO ASSITENZIALE TUTELARE
1. COMPITI IN MATERIA DI SICUREZZA
Datore di lavoro Ditta esterna
Operando in piena autonomia decisionale, egli ha il compito di:
1) Predisporre un organizzazione sicura.
2) Stabilire, in relazione alla particolare natura dei lavori da eseguire, quali impianti, macchinari ed attrezzature sono necessari per la realizzazione dell’opera e quali apprestamenti
igienico-assistenziali devono essere messi a disposizione dei lavoratori.
3) Far conoscere il presente Documento Unico di Valutazione dei rischi da Interferenze, consegnato dal committente ed integrato dall’impresa, per tutelare l‘integrità fisica dei propri lavoratori.
4) Realizzare la massima sicurezza tecnologicamente fattibile, adottando tutte le misure adeguate, tenendo conto dei ritrovati della scienza e dalla tecnica.
5) Provvedere al controllo sanitario dei lavoratori secondo la vigenti disposizioni di legge.
6) Inviare agli enti competenti le comunicazioni e denunce previste dalle disposizioni di legge.
7) Coordinare l’attività dei preposti Responsabili, operando in maniera tale da non lasciare senza vigilanza la squadra di lavoratori impegnata nell’esecuzione dei lavori che per disposizioni di legge devono essere svolti sotto la diretta sorveglianza del Responsabile.
Responsabile Ditta Esterna
Egli ha il compito di:
1) Informare i colleghi/dipendenti dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme essenziali di prevenzione;
2) Verificare la presenza dei mezzi necessari a garantire la sicurezza dei lavoratori, ivi compresi i D.P.I.;
3) Vigilare in merito all’effettivo impiego da parte dei lavoratori dei mezzi di protezione personale;
4) Ottemperare a quanto stabilito dal Documento Unico di Valutazione dei rischi da Interferenze predisposto dall’impresa ai fini della sicurezza, o a quanto stabilito dal Piano Operativo di Sicurezza (quando necessario);
5) Far rispettare dai propri colleghi/dipendenti le principali norme di prevenzione degli infortuni e la cartellonistica di sicurezza in conformità alle vigenti normative e alle disposizioni emanate dall’azienda committente.
Egli ha il diritto di:
1) Essere edotto da parte del R.S.P.P. dell’azienda committente sui rischi specifici cui sono esposti i lavoratori e sulle norme essenziali di prevenzione;
2) Avere il presente Documento Unico di Valutazione dei rischi da Interferenze per meglio tutelare l’integrità fisica dei lavoratori.
Addetto Ditta esterna
Egli ha il compito di :
• Informarsi sui rischi specifici cui è esposto e conoscere le norme essenziali di prevenzione;
• Utilizzare secondo le prescrizioni ricevute i D.P.I.;
• In generale, mantenere sul luogo di lavoro una condotta tale da ridurre al minimo il rischio di infortunio o incidente.
Egli ha il diritto di:
• Essere informato e formato sui rischi specifici cui è esposto e sulle norme essenziali di prevenzione;
• Ottenere in dotazione D.P.I. adeguati in relazione alle lavorazione che dovrà effettuare.
• N.B.: Tutto il personale alle dipendenze della Ditta esterna deve essere dotato dei mezzi antinfortunistici prescritti dalle norme di legge e opportunamente formato e informato.
SEZIONE C VALUTAZIONE DEI RISCHI DA
INTERFERENZE
CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2 elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze (Art. 26 D.Lgs. 81/2008).
La valutazione dei rischi non fornisce unicamente informazioni sui rischi specifici esistenti negli
ambienti in cui le imprese appaltatrici sono destinate ad operare ma individua e valuta i rischi dovuti alle possibili interferenze tra i lavoratori della ditta committente e di quella appaltatrice.
A tale fine viene adottato un criterio qualitativo di valutazione dei rischi, individuando tre categorie e cioé:
- Rischio “Basso”, intendendosi per tale un rischio con esigua probabilità di accadimento, e comunque, con prevedibili effetti di poca rilevanza;
- Rischio “Medio”, intendendosi per tale un rischio con sensibile probabilità di accadimento e con potenziali effetti significativi;
- Rischio “Elevato”, intendendosi per tale un rischio con elevata probabilità di accadimento e con collegabili effetti di notevole gravità.
Possibili rischi di interfenza derivanti dall’attività lavorativa
RISCHI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI
Elementi specifici di rischio | Si | no | Valutazione del rischio |
Aree di transito | | | basso |
spazi di lavoro | | | basso |
Macchinari / attrezzature | | | medio |
manipolazione manuale degli ospiti | | | medio |
immagazzinamento degli oggetti | | | |
impianti elettrici | | | |
reti ed apparecchi distribuzione gas | | | |
apparecchi di sollevamento | | | medio |
mezzi di trasporto | | | |
rischi di incendio ed esplosione | | | |
rischi chimici | | |
RISCHI PER LA SALUTE DEI LAVORATORI
Elementi specifici di rischio | Si | no | Valutazione del rischio |
esposizione al rumore | | | |
esposizione a vibrazioni | | | |
rischio biologico | | | medio |
stress da lavoro correlato | | | basso |
lavoratrici gestanti | | | medio |
microclima termico | | | |
esposizione a campi elettromagnetici | | | |
esposizione a radiazioni ottiche artificiali | | | |
carico di lavoro fisico | | | medio |
carico di lavoro mentale | | | |
lavoro ai video terminali | | |
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI
Elementi specifici di rischio | Si | no | Valutazione del rischio |
organizzazione del lavoro | | | |
compiti, funzioni e responsabilità | | | |
analisi, pianificazione e controllo | | | |
formazione e informazione | | | basso |
norme e procedimenti di lavoro | | | basso |
dispositivi di protezione individuale | | | |
emergenza, pronto soccorso | | | medio |
sorveglianza sanitaria | | |
SEZIONE D
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE PER ELIMINARE / RIDURRE I RISCHI DI
INTERFERENZE
Procedure per evitare le interfenze
Stabilire le norme di lavoro per le ditte esterne nelle aree dell’azienda è indispensabile al fine di evitare incidenti e di garantire l’agibilità e la sicurezza nelle zone di attività in comune.
Le seguenti indicazioni sono dedicate a tutto il personale operante nell’Azienda e a tutte le ditte terze che vi accedono.
E’ obbligatorio:
a. Adibire, per l’esecuzione dei servizi oggetto del contratto d’appalto, esclusivamente personale professionalmente formato e preparato in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento ai rischi specifici propri dell’attività svolta dall’Appaltatore, ed in condizioni di assoluta idoneità psicofisica.
b. Garantire che i servizi erogati siano eseguiti con la diligenza richiesta dalla natura delle prestazioni, e che la fornitura sia conforme a tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro.
c. Avvertire quotidianamente il Responsabile, anche al cambio di turno, che sono in atto interventi da parte di personale dell’Impresa appaltatrice, che opera saltuariamente e non quotidianamente. Attenersi scrupolosamente alle eventuali prescrizioni ricevute dalle persone sopraindicate, al fine di minimizzare i rischi di interferenze fra lavoratori, interni ed esterni, operanti nelle stesse aree.
d. Rispettare tutte le indicazioni impartite dal Responsabile dell’azienda committente.
e. Comunicare al Responsabile qualsiasi problema si presenti durante lo svolgimento dell’attività.
f. Rispettare le indicazioni ed i divieti evidenziati dall’apposita segnaletica.
g. Non girare per gli ambienti dell’Istituzione se non per motivi inerenti lo svolgimento dei lavori commissionati.
h. Utilizzare le attrezzature idonee, di proprietà del committente, in rapporto ai lavori da svolgere e non manomettere tali attrezzature mantenendo inalterati tutti i requisiti di sicurezza di cui sono dotate.
i. Garantire anche in corso d’opera, qualora necessario, scambi d’informazione con la Committente, proponendo in particolare, ove necessario e per quanto evidenziato e di propria competenza, ulteriori norme comportamentali di sicurezza e misure di prevenzione non stabilite in precedenza, anche al fine di eliminare i rischi dovuti ad eventuali interferenze sopravvenute.
j. Garantire al Responsabile segnalazioni occasionali, per le variazioni settimanali relative all’organico ed all’orario di lavoro.
k. Attenersi alle osservazioni, rilievi o prescrizioni impartite; in alternativa, indicare tempestivamente per iscritto al Responsabile per la Committente le motivazioni per la mancata ottemperanza.
l. Segnalare tempestivamente a voce al Responsabile per la Committente qualsiasi infortunio al proprio personale, danneggiamento a beni della Committente, atti di indisciplina o qualsiasi situazione di pericolo di cui vengono a conoscenza.
Il Committente, in particolare si impegna a:
• Comunicare, in occasione dell’inizio del sevizio, la presenza nelle rispettive aree di pertinenza di altre imprese appaltatrici/lavoratori esterni, indicando anche la tipologia dei lavori assegnati a questi ultimi.
• Promuovere incontri periodici fra i vari “Responsabili” delle Appaltatrici che lavorano nella stessa area, per definire, ove ritenuto utile ai fini dalla sicurezza, norme comportamentali limitative delle rispettive attività, al fine di prevenire/contenere i rischi di interferenza fra i lavoratori delle varie imprese.
• Segnalare ai propri operatori di non interferire per alcun motivo con le attività svolte dalle imprese Appaltatrici.
• Impartire le indicazioni necessarie, in caso di emergenza, da parte dei componenti la squadra di emergenza (vedi di seguito Sezione E- Gestione delle emergenze)
SEZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE
Il Responsabile Legale di concerto con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, ha individuato un numero di operatori adeguato alle dimensioni e problematiche aziendali al fine di formare la squadra di emergenza incendio, che ha il compito di porre in salvo la vita delle persone presumibilmente coinvolte nell’emergenza e consentire un rapido allontanamento dal luogo dell’incidente dei soggetti coinvolti.
Predisporre una corretta gestione delle emergenze presuppone la conoscenza delle dotazioni antincendio presenti in azienda anche da parte degli operatori delle ditte appaltatrici, che devono essere utilizzate nel caso in cui ci si trovasse a fronteggiare uno scenario incidentale.
DOTAZIONI ANTINCENDIO:
L’intera struttura è dotata di attrezzature di sicurezza, in particolare sono stati installati:
o mezzi mobili di estinzione,
o mezzi fissi di estinzione,
o impianto di rilevazione automatica,
o impianto di allarme ottico-acustico,
o impianto di allarme con altoparlanti,
o evacuatori di fumi e calore.
Detti mezzi sono mantenuti in efficienza e controllati almeno una volta ogni sei mesi da personale esperto.
Mezzi mobili di estinzione
Nei locali della Casa di Riposo sono stati istallati estintori a polvere da Kg 6, di tipo approvato dal Ministero dell’Interno.
Sono distribuiti in modo uniforme su tutti i piani della struttura, in particolare sugli accessi e in vicinanza delle aree a maggior pericolo. Le posizioni degli estintori è chiaramente indicata come previsto dalle norma e negli elaborati grafici posti in ogni struttura e sono stati tutti numerati in modo progressivo.
Al PIANO SEMINTERRATO (II LIVELLO) è presente un estintore.
Al PIANO SEMINTERRATO (I LIVELLO) si trovano N. 2 estintori e N. 2 nel locale pompe antincendio.
Al PIANO TERRA sono stati installati N. 16 estintori distribuiti in questo modo:
• N. 2 nel plesso B,
• N. 12 nel plesso A tra cui N. 2 nella cucina, N. 2 nella centrale termica e N. 1 nell’officina, N. 1 è a CO2,
• N. 2 nel plesso C.
Al PIANO PRIMO ci sono N. 7 estintori così suddivisi:
• N. 2 nel plesso B,
• N. 5 nel plesso A.
Al PIANO SECONDO sono presenti N. 6 estintori tra cui N. 5 per l’intero plesso A e N. 1 per il plesso B.
Lungo i corridoi della struttura sono stati installati degli armadi di colore rosso contenenti attrezzature antincendio (N. 2 su ogni piano, N. 3 al primo piano), che gli addetti dovranno indossare in caso di emergenza incendio.
Impianto fisso di estinzione
L’impianto fisso di estinzione ad acqua è composto da idranti a muro con tubazione flessibile e lancia UNI 45 posti all’interno di tutti i plessi della casa di riposo. All’esterno sono stati installati
N. 7 idranti soprasuolo e N. 1 attacco di mandata per autopompa VVF conforme alla norma UNI
70. Il tutto è meglio individuabile nelle planimetrie allegate.
Gli idranti a muro sono posizionati entro cassette posate a vista prevalentemente presso le uscite, comunque ogni punto da proteggere non dista più di 20 m dagli stessi.
Gli idranti sono costituiti da lancia in ottone, manichetta in nylon gommato lunga 25 metri e rubinetto di arresto; in ognuno la portata risulta non inferiore a 120 l/min. alla pressione residua di 2 bar.
Gli idranti sono distribuiti in modo uniforme su tutti i piani della struttura nel modo seguente. Al PIANO SEMINTERRATO (I LIVELLO) sono stati installati N. 2 idranti.
Al PIANO TERRA sono presenti N. 8 idranti:
N. 4 nel plesso A,
N. 2 nel plesso B,
N. 2 nel plesso C.
Al PIANO PRIMO ci sono N. 6 idranti:
N. 4 nel plesso A,
N. 2 nel plesso B.
Al PIANO SECONDO si trovano N. 4 idranti.
Protezioni attive e passive
Per consentire una lotta antincendio adeguata è stato predisposto nella casa di riposo un sistema di: protezioni attive costituite da impianti fissi (idranti) e da impianti mobili (estintori) per ridurre gli effetti di un possibile incendio, impianti di rilevazione automatica, impianti di allarme ottico-acustici, impianto di allarme con altoparlanti, evacuatori di fumi e calore e protezioni passive costituite da porte tagliafuoco relative ad aperture di passaggio attraverso strutture tagliafuoco e alle scale interne, da strutture tagliafuoco di separazione tra i locali con specifico rischio d’incendio, da strutture portanti resistenti al fuoco.
Sistema di allarme antincendio ottico-acustico
L’edificio è dotato di un sistema di allarme ottico acustico in grado di avvertire gli ospiti e il personale in caso di incendio.
L’impianto è costituito da diversi componenti:
1. pulsanti manuali ad accesso protetto per attivazione segnalazioni ottico-acustiche di zona,
2. pulsanti manuali a chiave per azionamento porte tagliafuoco di zona,
3. pulsanti manuali a chiave di azionamento dell’evacuatore di fumo e calore delle scale protette,
4. centrale di controllo (con il comando del funzionamento simultaneo dei dispositivi sonori sotto il continuo controllo del personale preposto).
Relativamente ai pulsanti manuali per la segnalazione di allarme ottico-acustica installati, questi sono stati così distribuiti all’interno dell’edificio.
Al PIANO SEMINTERRATO (I LIVELLO) sono stati installati N. 3 pulsati antincendio. Al PIANO TERRA ci sono N. 12 pulsati antincendio:
• N. 7 nel plesso A,
• N. 3 nel plesso B,
• N. 2 nel plesso C.
Al PIANO PRIMO sono presenti N. 11 pulsati antincendio:
• N. 8 nel plesso A,
• N. 3 nel plesso B.
Al PIANO SECONDO si trovano N. 7 pulsanti antincendio.
Al momento dell’attivazione del pulsante manuale antincendio di allarme si illumineranno i cassonetti ottico-acustici di zona (preallarme) e avverrà la chiusura delle porte tagliafuoco, successivamente inizierà la procedura automatica di allarme in cui, dopo un tempo regolabile (3 minuti), si attivano automaticamente le protezioni di tutte le zone, chiusura porte REI, apertura EFC, tutte le segnalazioni ottico-acustiche e azionamento della sirena esterna (nel caso in cui non si è provveduto all’arresto manuale).
Impianto di rilevazione incendi
L’edificio è protetto da un impianto di rilevazione automatica di incendio, costituito da rilevatori di fumo installati in tutti i locali e collegati con impianto a sistema automatico di allarme sonoro. L’impianto di rivelazione automatica di incendio e di allarme a servizio della casa di riposo è costituito da seguenti elementi:
• pulsanti manuali d’allarme,
• segnalatori ottico-acustici,
• elettrocalamite per le porte tagliafuoco,
• evacuatori di fumo e calore nelle scale protette con compartimentazione REI,
• ventilatori filtro cucina,
• sirena esterna,
• rivelatori di xxxx,
• rivelatori fughe gas metano,
• rivelatori termici;
• centrale di controllo (locale gestione emergenza piano terra);
• pannello ripetitore segnali (locale sorvegliato piano terra).
I rivelatori di fumo installati si trovano in particolare:
al PIANO SEMINTERRATO (I LIVELLO) è presente un rilevatore in ogni ufficio, N. 2 nella sala teatro e N. 2 nella zona uffici.
Al PIANO TERRA è stato installato un rilevatore di fumo in ogni stanza degli ospiti ed inoltre:
- N. 6 nel plesso A,
- N. 5 nel plesso B,
- N. 5 nel plesso C.
Al PIANO PRIMO i rilevatori si trovano, oltre che in tutte le stanze:
- N. 12 nel plesso A,
- N. 6 nel plesso B.
Al SECONDO PIANO ci sono rilevatori di fumo in ogni stanza e N. 14 lungo i corridoi di tutto il plesso A.
La rilevazione automatica d’incendio provocherà una segnalazione di preallarme sul quadro di controllo e sull’eventuale quadro di ripetizione del segnale, dove sarà indicata la provenienza del segnale.
Se non avviene alcun intervento entro 2 minuti (per segnale da almeno 2 rivelatori) o 5 minuti (per segnale da 1 solo rivelatore) il sistema aziona automaticamente la segnalazione sonora di allarme udibile in tutti i luoghi di lavoro.
Sia l’impianto di rilevazione automatica incendi che l’impianto di diffusione acustica (altoparlanti) sono stati installati con linee indipendenti realizzate con cavi protetti e antifiamma e risultano alimentati sia dalla rete Enel che è in “sicurezza” da un gruppo di continuità. Con l’altoparlante i lavoratori verranno informati della causa di allarme e della localizzazione (reparto). L’informazione deve essere fornita con voce calma o con messaggi preregistrati e non deve provocare il panico.
Posizionamento degli interruttori generali
Per quanto riguarda il gas metano sono presenti N. 3 valvole di intercettazione per l’interruzione dell’erogazione e si trovano: N. 1 nella cabina gas metano esterna adiacente alla centrale termica, N. 1 adiacente la porta d’ingresso alla cucina e N. 1 vicino all’ingresso principale al plesso A al piano terra.
L’interruttore generale da azionare in caso di intervento con idranti si trova all’interno del locale pompe antincendio, al piano seminterrato (I LIVELLO) adiacente al locale centrale termica presente su questo piano.
Infine il pulsante di emergenza per togliere la tensione elettrica si trova in corrispondenza del quadro elettrico al piano terra nel plesso A, vicino all’uscita di sicurezza che da verso Via Gramsci, di fronte alla vasca per la riserva idrica.
Le uscite di emergenza e le vie di fuga
In relazione agli scenari di evacuazione ipotizzabili, sono disponibili vie di esodo da ogni area in numero adeguato. Ciascuna via di uscita è indipendente dalle altre, come si evince dalle planimetrie di sicurezza esposte nei vari ambienti. Tutte le vie di esodo conducono in luogo sicuro all’esterno dello stabile.
Al PIANO SEMINTERRATO (II LIVELLO) è presente un unica uscita di emergenza che conduce al porticato.
Le uscite di sicurezza segnalate del PIANO SEMINTERRATO (I LIVELLO), corrispondente al plesso B, sono N. 3:
• N. 1 che si trova nella parte opposta della zona uffici e che esce sul vialetto d’ingresso della Casa di Riposo;
• N. 2 nella zona uffici che portano una sulla terrazza dotata di scala metallica (scala esterna E) e l’altra sulle scale protette interne che conducono al porticato sottostante.
Nell’eventualità che le porte dell’ingresso principale siano aperte, è possibile disporre del medesimo passaggio per raggiungere il luogo sicuro.
Le uscite di emergenza al PIANO TERRA sono complessivamente N. 10:
• N. 3 nel plesso B, in particolare una in fondo al corridoio del plesso che da sulla scala esterna E, una che da sulla scala interna D protetta (compartimentata REI) e un’altra nel corpo di collegamento con il plesso A;
• N. 6 nel plesso A, in particolare N. 5 che danno direttamente all’esterno lungo tutto il perimetro di tale plesso e N. 1 che porta ad una scala protetta (scala interna A).
• N. 1 nel plesso C lungo il corridoio che conduce al guardaroba.
Al PIANO PRIMO le uscite sono N. 6, di cui N. 4 portano alle scale interne protette e N. 2 conducono all’esterno verso le scale metalliche.
Al PIANO SECONDO le uscite sono N. 4, di cui N. 3 danno sulle scale interne protette e N. 1 porta alla scala esterna A.
I vari percorsi, oltre ad essere ben segnalati, con indicazioni illuminate delle direzioni di uscita e tutte quelle parti che è necessario percorrere per raggiungere un luogo sicuro, sono completamente protetti con un impianto di rivelazione incendi.
COMPORTAMENTO DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO
All’interno dei luoghi di lavoro e soprattutto nelle stanze degli ospiti sono presenti materiali combustibili e la negligenza nell’uso di fiamme libere rappresentata dalle sigarette che vengono consumate dagli ospiti, nonostante il divieto di fumare, può provocare un principio d’incendio che normalmente si può estinguere con estintori portatili, ma che alcune volte richiedono l’intervento dei VV.F..
Incendio controllabile
Al segnale di allarme dato anche a voce da una persona presente nei luoghi di lavoro un qualsiasi addetto, che per primo si renda conto della presenza di rischio incendio, qualora ritenga che l’entità dello stesso possa giustificare una sua singola azione, ha l’obbligo di tentare:
- lo spegnimento o il contenimento dell’incendio utilizzando i dispositivi antincendio consigliati e presenti nell’edificio, e segnalati da un apposito cartello,
- il soffocamento delle fiamme con xxxxxxx, coperte xxxxxxxxx, ecc.,
- l’allontanamento del materiale combustibile che si trova nelle vicinanze,
- non usare acqua o liquidi prima di aver tolto l’elettricità.
Immediatamente dopo cerca di far uscire il fumo dai locali interessati all’evento e chiama il Responsabile dell’emergenza e lo informa dell’accaduto.
Considerata l’ampiezza dei vari plessi, la compartimentazione installata, la segnaletica presente, tutte le operazioni di cui sopra devono svolgersi in un tempo di pochi minuti.
In presenza di un incendio di modeste dimensioni e controllabile, chi lo rileva, attuata la procedura del punto precedente ed accertato di poter agevolmente uscire dal locale, interviene usando uno degli estintori presenti nell'ambiente per cercare di spegnere il principio di incendio. Qualora tale operazione dovesse presentare incertezze è necessario procedere come previsto per gli incendi non controllabili.
Incendio non controllabile
Nel caso in cui non si riesce a controllare il fuoco neanche dopo l’intervento di un secondo addetto munito di estintore, siamo nel caso di incendio rilevante e si deve:
a) Dare l’allarme; chiunque si renda conto della presenza di un principio di incendio ha l’obbligo di segnalarlo ai responsabili (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Responsabile della Squadra di Emergenza (RSE), altri componenti della Squadra di Emergenza );
b) Se l’evento si verifica di notte e il RSE non è presente, chiunque si renda conto della presenza di un principio di incendio provvede a contattarlo telefonicamente;
c) Il R.S.P.P. e/o il R.S.E. si portano sul luogo dell’incidente e si accertano che non vi siano persone in pericolo, in caso contrario ordinerà le operazioni di salvataggio;
d) Il R.S.E ordina la chiamata dei Vigili del Fuoco;
e) Il R.S.E, se esiste un rischio specifico per le persone presenti nella struttura, ospiti, dipendenti di imprese esterne e lavoratori autonomi presenti, ordina l’evacuazione dei locali, utilizzando le vie di fuga e le uscite di sicurezza e seguendo le procedure indicate dal Piano di evacuazione.
f) Il R.S.E ordina di accompagnare i presenti in modo ordinato fino al “luogo sicuro” e apre tutte le porte lungo i percorsi di emergenza seguendo le indicazioni fornite dalle planimetrie appese nei vari locali.
g) Attraverso gli addetti all’emergenza, il R.S.E si accerta che tutto il personale presente, gli ospiti e gli eventuali visitatori siano stati evacuati, coordinando la ricerca degli stessi nei locali della struttura e nei servizi igienici;
h) Allontana eventuali sostanze combustibili e stacca l’alimentazione ad apparati elettrici, riducendo così il rischio di propagazione dell’incendio;
i) Il R.S.E cerca di spegnere le fiamme con le dotazioni antincendio presenti senza mettere in alcun modo a rischio la propria incolumità;
j) Il R.S.E fa liberare dalle auto in sosta il piazzale antistante l’uscita di sicurezza più vicina al fine di facilitare l’avvicinamento dei mezzi di soccorso.
k) In caso di incendio al di fuori dell’orario di lavoro, l’intervento dei Vigili del Fuoco, è richiesto dal servizio di sorveglianza e/o dalla portineria (se esiste) a prescindere dalla presunta gravità dell’evento.
l) Il R.S.E decreta la cessione dello stato di emergenza;
m) Il R.S.E redige un rapporto sull’accaduto a emergenza conclusa.
In generale in caso di principio d’incendio, ogni dipendente deve:
-non infrangere le finestre, per non alimentare il fuoco con l’ossigeno dell’aria;
-aprire le porte con estrema cautela. Prima di aprire una porta, toccarla in alto per sentire se è calda. Se lo è o vi è fuoriuscita di fumo, cercare un’altra via di fuga od aprire, se non avete alternative, con estrema cautela;
-non cercare di portare via gli oggetti personali, a rischio di rimanere intrappolati o rallentare l’evacuazione,
-non rientrare nell’area evacuata sino a quando il rientro non verrà autorizzato dagli addetti al pronto intervento,
-cercare di fronteggiare l'evento in attesa dell'arrivo della squadra di emergenza, senza mettere a repentaglio la propria incolumità,
-effettuare gli interventi possibili e necessari per mettere in sicurezza le apparecchiature non toccate dal sinistro.
-mettersi a disposizione della squadra di emergenza per coadiuvarne l'opera,
-mantenere un comportamento calmo e non farsi prendere dal panico.
Nel caso in cui non esista via alternativa o anche questa sia invasa dal fumo, occorrerà entrare in una stanza, chiudendo la porta e rendendola il più possibile stagna infilando carta, pezzi di stoffa, o altri materiali nelle fessure. Successivamente segnalare la propria situazione e posizione ed attendere con calma l'arrivo dei soccorritori.
E' pericoloso cercare rifugio in locali privi di finestre aperte all'esterno, piuttosto che rifugiarsi in uno di tali locali è preferibile tentare il passaggio verso l'uscita, anche in presenza di fumo procedendo, se necessario, carponi e tenendo un fazzoletto bagnato sulla bocca e sul naso.
COMPORTAMENTO DA ADOTTARE IN CASO DI EVACUAZIONE
In caso sia ordinata l'evacuazione, tutto il personale, componente la Squadra di Emergenza, dovrà accompagnare gli ospiti e abbandonare il proprio posto di lavoro ordinatamente senza creare confusione, secondo le uscite di sicurezza identificate, senza usare gli ascensori, possibilmente dopo aver disinserito le utenze elettriche e chiuso porte e finestre. Gli ospiti assistiti dal personale dovranno raggiungere le zone di ritrovo: N. 1 è individuata nella zona dietro all’xxxxxxxx xxxxxx xxxx xxxxxxxx xxxxxxx, X. 0 si trova nella zona antistante l’ingresso principale al piano seminterrato (I livello), N. 3 si trova nei pressi della scala di sicurezza esterna metallica B.
Al fine di evitare un affollamento eccessivo presso le uscite di emergenza gli addetti dovranno indirizzare i clienti secondo quanto previsto dal presente piano di evacuazione:
PIANO SEMINTERRATO (I LIVELLO)
- Il personale presente nella zona uffici raggiungerà il punto di ritrovo N. 3 utilizzando o l’uscita di emergenza che da sulla scala di sicurezza esterna B oppure la scala protetta interna che conduce al porticato esterno sottostante.
- dalla sala ricezione e zona ingresso, gli addetti presenti accompagneranno le persone non autosufficienti all’uscita di emergenza posta in fondo al corridoio vicino all’ascensore per raggiungere il punto di ritrovo N. 2, mentre gli ospiti autosufficienti saranno accompagnati verso le due scale di emergenza della zona uffici per raggiungere il punto di ritrovo N. 3. Se le porte dell’ingresso principale sono aperte si potranno ugualmente utilizzare per velocizzare l’evacuazione.
I componenti la squadra d’emergenza presenti dovranno guidare i colleghi e le persone presenti verso le vie di fuga ed uscire per ultimi dopo aver controllato che nessuno sia rimasto all’interno dei locali (servizi igienici).
PIANO TERRA PLESSO A
- I dipendenti che si trovano nei locali cucina, refettorio personale, dispensa e cella frigorifera raggiungeranno il luogo sicuro N. 1 attraverso l’uscita di emergenza che si trova nel locale dove è ubicata la cella frigorifera ed eventualmente potranno usufruire dell’ingresso esterno alla cucina.
- Dalla zona refettori e soggiorno per gli ospiti, i dipendenti potranno uscire e accompagnare gli ospiti verso il punto di ritrovo N. 1 attraverso l’uscita predisposta lungo lo scivolo che porta al plesso C oppure attraverso l’uscita di emergenza, che si trova in corrispondenza della scala interna C.
- Il personale e gli ospiti presenti nella zona chiesa e sagrestia potranno usufruire dell’uscita vicino alla scala interna B per raggiungere il punto di ritrovo N. 1.
- I dipendenti e gli ospiti che si trovano nella zona uffici, servizi igienici e spogliatoi raggiungeranno la zona di ritrovo N. 1 attraverso l’uscita di emergenza adiacente alla scala interna C.
- Il personale presente nell’ala annessa al plesso A (zona dei servizi di fisioterapia, parrucchieria, sala fumatori e soggiorno) accompagnerà gli ospiti verso il punto di ritrovo N. 1 attraverso la porta di sicurezza ricavata dall’ingresso principale del piano terra.
Alcuni componenti della squadra di emergenza hanno il compito, prima di uscire, di verificare la presenza di eventuali ospiti o colleghi nei servizi igienici o nei locali meno frequentati del plesso.
PLESSO B
- I dipendenti presenti nel plesso B indirizzeranno gli ospiti autosufficienti verso la scala di sicurezza esterna E per raggiungere il luogo sicuro N. 3. Gli ospiti non autosufficienti saranno accompagnati al luogo di ritrovo N. 1 attraverso l’uscita di sicurezza che si trova nella zona di collegamento con il plesso A.
Un componente della squadra di emergenza, o un dipendente, ha il compito, prima di uscire, di verificare la presenza di eventuali colleghi o ospiti all’interno dell’ambulatorio o del locale spogliatoio.
PLESSO C
- Il personale e gli eventuali ospiti presenti nella zona guardaroba raggiungeranno il punto di ritrovo N. 1 utilizzando l’uscita di emergenza presente in quella zona.
PIANO PRIMO
PLESSO A
- I dipendenti accompagneranno gli ospiti autosufficienti, che si trovano nel locale soggiorno refettorio grande, nei servizi igienici degli ospiti, nelle camere fino all’infermeria, al terrazzo e alla scala esterna A fino a raggiungere il punto di ritrovo N. 1.
Gli ospiti non autosufficienti che si trovano in queste zone saranno condotti nella zona protetta in corrispondenza della scala interna B e assistiti fino all’arrivo dei soccorsi esterni.
- Dalla zona soggiorno piccolo e camere adiacenti a questa fino alla scala interna C, i dipendenti accompagneranno gli ospiti autosufficienti alla scala interna C fino all’uscita di sicurezza corrispondente al piano terra per raggiungere il punto di ritrovo N. 1.
Gli ospiti non autosufficienti che si trovano in queste zone saranno accompagnati dal personale nella zona protetta in corrispondenza della scala interna C e assistiti fino all’arrivo dei soccorsi esterni.
- Il personale presente nella zone corrispondenti alle restanti camere che si affacciano sul corridoio del cortile interno potrà usufruire della scala interna B per accompagnare gli ospiti autosufficienti all’uscita di sicurezza del piano terra che da sul punto sicuro N. 1.
Gli ospiti non autosufficienti saranno accompagnati alla zona protetta in corrispondenza della scala interna B e assistiti fino all’arrivo dei soccorsi esterni.
- I dipendenti che si trovano nella zona camere dell’ala annessa al plesso A accompagneranno gli ospiti autosufficienti alla scala protetta interna A presente nella zona mentre gli ospiti non autosufficienti saranno accompagnati dal personale nella zona protetta compartimentate REI, in corrispondenza della scala interna C e assistiti fino all’arrivo dei soccorsi esterni.
Alcuni componenti della squadra di emergenza hanno il compito, prima di uscire, di verificare la presenza di eventuali ospiti o colleghi nei servizi igienici o nei locali meno frequentati del plesso A.
PLESSO B
- I dipendenti presenti nel plesso B indirizzeranno gli ospiti autosufficienti verso la scala di sicurezza esterna E fino a raggiungere il luogo sicuro N. 3, oppure verso la scala protetta interna D fino a raggiungere il piano seminterrato ed uscire attraverso l’uscita di sicurezza corrispondente che conduce alla zona di ritrovo N. 2. Gli ospiti non autosufficienti saranno accompagnati dal personale nella zona di collegamento con il plesso A compartimentata e munita di porte tagliafuoco, in attesa dei soccorsi esterni.
Un componente della squadra di emergenza, o un dipendente, ha il compito, prima di uscire, di verificare la presenza di eventuali colleghi o ospiti all’interno dell’ambulatorio o dei servizi igienici.
PIANO SECONDO
PLESSO A
- I dipendenti accompagneranno gli ospiti autosufficienti, che si trovano nel locale refettorio, nei servizi igienici degli ospiti, nelle camere fino all’infermeria, al terrazzo e alla scala esterna A fino a raggiungere il punto di ritrovo N. 1.
Gli ospiti non autosufficienti saranno accompagnati dal personale nella zona protetta in corrispondenza della scala interna B e assistiti fino all’arrivo dei soccorsi esterni.
- Dalla zona soggiorno piccolo e camere adiacenti a questo fino alla scala interna C, i dipendenti accompagneranno gli ospiti autosufficienti alla scala protetta interna C fino all’uscita di sicurezza corrispondente al piano terra per raggiungere il punto di ritrovo N. 1. Gli ospiti non autosufficienti che si trovano in queste zone saranno accompagnati dal personale nella zona protetta compartimentata REI, in corrispondenza della scala interna C e assistiti fino all’arrivo dei soccorsi esterni.
- Il personale presente nella zone corrispondenti alle restanti camere che si affacciano sul corridoio del cortile interno potranno usufruire della scala interna B per accompagnare gli ospiti autosufficienti alle uscite di sicurezza del piano terra che danno sul punto sicuro N. 1, mentre accompagneranno gli ospiti non autosufficienti nella zona protetta compartimentata REI, in corrispondenza della scala interna B e li assisteranno fino all’arrivo dei soccorsi esterni.
- I dipendenti che si trovano nella zona camere dell’ala annessa al plesso A accompagneranno gli ospiti autosufficienti alla scala protetta interna A presente nella zona mentre gli ospiti non autosufficienti saranno accompagnati dal personale nella zona protetta compartimentate REI, in corrispondenza della scala interna C e assistiti fino all’arrivo dei soccorsi esterni.
La zona considerata è risultata la più pericolosa di tutto il complesso dell’Istituzione, dal punto di vista dell’evacuazione. Per evitare la maggior parte dei rischi residui si dovrebbe intervenire nei seguenti modi:
occupare le stanze della zona con ospiti aventi una completa e autonoma capacità di deambulazione;
eliminare la scala di collegamento con il corpo centrale del plesso A mediante la realizzazione di un piano inclinato;
adottare l’uso di Sedie di Evacuazione per il trasporto di persone lungo la scala protetta interna A.
SEZIONE F
DUVRI ED I RELATIVI COSTI DELLA SICUREZZA
LA REDAZIONE DEL DUVRI
Fermo restando gli obblighi di cui all’art. 26 del D.Lgs. 81/2008, obbliga il datore di lavoro committente ad elaborare un unico documento di valutazione dei rischi (DUVRI) che individui le interferenze e le misure da adottare per eliminare o ridurre i relativi rischi.
Pertanto nel caso in cui la stazione appaltante valuti l’esistenza di rischi interferenti, procede alla redazione del DUVRI. Qualora la stazione appaltante valuti che non esistano tali interferenze, non procede alla redazione del DUVRI, fornendone la motivazione negli atti a corredo dell’appalto.
Il DUVRI deve essere messo a disposizione ai fini della formulazione dell’offerta e costituisce specifica tecnica ai sensi dell’art.68 e dell’ Allegato VIII del D.Lgs.163/2006.
L’impresa aggiudicataria, nella comunicazione del rischi specifici connessi alla propria attività, può presentare proposte di integrazione al DUVRI, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro, sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza.
Nel DUVRI, non devono essere riportate le misure per eliminare i rischi propri derivanti dall’attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, ma solo i rischi derivanti dalle interferenze presenti nell’effettuazione della prestazione.
I costi della sicurezza di cui all’art.86 c. 3bis del D.Lgs 163/2006 si riferiscono ai costi relativi alle misure preventive e protettive necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi di interferenza.
Tutto ciò in analogia a quanto previsto per gli appalti di lavori, dal DM 145/2000 “Capitolato generale d’appalto”, art.5 c.1 lettera i) e dal DPR 222/2003 art. 7.
A titolo esemplificativo, sono rischi interferenti, per il quale occorre redigere il DUVRI:
• rischi derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di appaltatori diversi;
• rischi immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
• rischi esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
• rischi derivanti da modalità di esecuzione particolari (che comportano rischi ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata), richieste esplicitamente dal committente.
Nel caso in cui, durante lo svolgimento del servizio o della fornitura, si renda necessario apportare varianti al contratto, così come indicato nella circolare del ministero del lavoro n.24 del 14 novembre 2007, la stazione appaltante procede all’aggiornamento del DUVRI ed, eventualmente, dei relativi costi della sicurezza.
Sono esclusi dalla predisposizione del DUVRI ed alla relativa stima dei costi della sicurezza da non assoggettare a ribasso d’asta:
• le mere forniture senza posa in opera, installazione o montaggio, salvo i casi in cui siano necessari attività o procedure che vanno ad interferire con la fornitura stessa;
• i servizi per i quali non è prevista l’esecuzione in luoghi nella giuridica disponibilità del Datore di Lavoro Committente;
• i servizi di natura intellettuale, ad esempio direzione lavori, collaudazione, ecc., anche effettuati presso la stazione appaltante.
STIMA DEI COSTI RELATIVI ALLA SICUREZZA
L’art. 86 comma 3bis del Codice dei contratti pubblici, di cui al D.Lgs.163/2006, richiede alle stazioni appaltanti che “Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di […….], di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture.”
Inoltre nel successivo comma 3.ter, si richiede che “il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso d'asta".
L’art. 87 del D.Lgs.163/2006, al c. 4 secondo periodo recita: “Nella valutazione dell’anomalia la stazione appaltante tiene conto dei costi relativi alla sicurezza, che devono essere specificatamente indicati nell’offerta e risultare congrui rispetto all’entità alle caratteristiche dei servizi o delle forniture”.
La normativa degli approvvigionamenti pubblici può riguardare la sicurezza con diverse intensità:
a) solo per quanto riguarda le interferenze si richiede una valutazione dell’amministrazione, attraverso la redazione del DUVRI, in termini di rischi e costi. Questi ultimi, sono pertanto sottratti da ogni confronto concorrenziale;
b) per quanto attiene ai costi relativi alla sicurezza propri di ogni datore di lavoro in base a diretta responsabilità nei confronti dei propri dipendenti, l’amministrazione ha solo un onere di vaglio, ai sensi dell’art.86 comma 3bis del D.Lgs.163/2006.
L’amministrazione è tenuta a computare solo i rischi interferenziali, a conteggiare gli stessi ed a sottrarli a confronto concorrenziale.
COSTI DELLA SICUREZZA APPALTI NEI CONTRATTI DI SERVIZI O DI FORNITURE
Di seguito è riportata la procedura da seguire per la stima dei costi della sicurezza per contratti pubblici di servizi e forniture:
1 . Valutazione interferenze
Valutazione preliminare circa l’esistenza dei rischi derivanti dalle interferenze delle attività connesse all’esecuzione dell’appalto.
1.1. Non ci sono interferenze
Non sono rilevabili rischi interferenti per i quali sia necessario adottare relative misure di sicurezza, per cui non è necessario redigere il DUVRI e non sussistono di conseguenza costi della sicurezza.
1.2. Ci sono interferenze
Predisporre il DUVRI, individuando le misure idonee ad eliminare o ridurre i rischi relativi alle interferenze.
I costi della sicurezza devono essere quantificati e non assoggettati a ribasso d’asta. In analogia ai lavori, come previsto dall’art.7 comma 1 del DPR 222/2003, sono quantificabili come costi della sicurezza tutte quelle misure preventive e protettive necessarie per l’eliminazione o la riduzione dei rischi interferenti individuate nel DUVRI, così come indicativamente riportato di seguito:
a) gli apprestamenti previsti nel DUVRI (come ponteggi, trabattelli, etc.);
b) le misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel DUVRI per lavorazioni interferenti;
c) gli eventuali impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi previsti nel DUVRI;
d) I mezzi e servizi di protezione collettiva previsti nel DUVRI (come segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, etc.);
e) le procedure contenute nel DUVRI e previste per specifici motivi di sicurezza;
f) gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti previsti nel DUVRI;
g) le misure di coordinamento previste nel DUVRI relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.
La stima dovrà essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per la fornitura o il servizio interessato.
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE | COSTO PER LA SICUREZZA |
Riunioni di Coordinamento tra i Responsabili della Sicurezza del Committente e della ditta esterna per la prevenzione e protezione (Art. 26 D.Lgs. 81/2008). | 3 ore / riunione 6 incontri / anno € 35 / ora |
€ 630,00 | |
Interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti. Misure di coordinamento relative all’uso comune di attrezzature, ambienti di lavoro, mezzi e servizi. Eventuali applicazione delle misure preventive e protettive previste nel documento di coordinamento predisposto dal committente (vedi sezione D). | € 570,00 |
TOTALE ONERI SPECIFICI DELLA SICUREZZA (costi non soggetti a ribasso) | € 1.200,00 / annuo |
Firme:
IL DATORE DI LAVORO
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA