FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA S.P.A.
Società a socio unico soggetta ad attività di direzione e coordinamento della Regione Siciliana
I R F I S
FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA S.P.A.
SEDE IN PALERMO CAPITALE SOCIALE € 65.034.099,00
CODICE FISCALE, PARTITA IVA E NUMERO DI ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE DI PALERMO: 00257940825
SOCIETÀ A SOCIO UNICO SOGGETTA AD ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA REGIONE SICILIANA
ISCRITTA NELL'ALBO UNICO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI EX ART. 106 T.U.B. AL N. 85 CODICE MECCANOGRAFICO 33685.9
ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
PER L’APPROVAZIONE DEL
BILANCIO AL 31 / 12 / 2021
SESSANTANOVESIMO ESERCIZIO
27 Aprile 2022
Organi amministrativi e di controllo
Azionisti Regione Siciliana
Consiglio di Amministrazione
Presidente Xxxxxxx Xxxxxxx
Vice Presidente Xxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx (sino al 16/06/2021)
Consiglieri Xxxxxxxx Xxxxxxxx (dal 09/11/2021) Xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxx (dal 09/11/2021) Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx (dal 15/02/2022)
Xxxxx Xxxxxxxxx (dal 17/06/2021 sino al 27/07/2021) Xxxxx Xxxxxxxx (dal 17/06/2021 sino al 17/11/2021) Xxxxxxxxx Xxxxxxxx (dal 17/06/2021 sino al 09/11/2021) Xxxxxxxxxx Xxxxxx (sino al 16/06/2021)
Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx (sino al 16/06/2021)
Collegio Sindacale
Presidente Xxxxxxx Xxxxxxx (dal 5/07/2021) Xxxxxxx Xxxxxxx (sino al 04/07/2021)
Sindaci Effettivi Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx (dal 05/07/2021) Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx (dal 05/07/2021) Xxxxxxx Xxxxxxx (sino al 04/07/2021) Xxxxxxx Xxxxxx (sino al 04/07/2021)
Sindaci Supplenti Xxxxxxxx Xxxxx (sino al 29/11/2021) Nunziatella Accetta (sino al 04/07/2021)
Xxxxxx Xxxxxxxx (dal 05/07/2021 sino al 29/11/2021)
Direttore Generale Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Società di Revisione BDO Italia S.p.A.
Responsabili principali funzioni
Internal audit PriceWaterhouseCoopers
Referente interno Xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxx (dal 26/01/2022) Xxxxx Xxxxxxxx (dal 19/07/2021 sino al 17/11/2021) Xxxx Xxxxxxxxx (sino al 16/06/2021)
Area Amministrazione Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Compliance Xxxxx Xxxxxxxx Consultants S.r.l.
Referente interno Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx (dal 28/03/2022)
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx (dal 17/07/2021 sino al 09/11/2021) Xxxxxxxxxx Xxxxxx (sino al 16/06/2021)
Antiriciclaggio Xxxxxxxx Xxxxxx (dal 01/05/2021) Xxxxxxxx Xxxxxxx (sino al 30/04/2021)
Prevenzione della corruzione Xxxxxxx Xxxxx
Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx
Risk M anagement Xxxxxx Xxxxxxxx
Area Pianificazione finanza e controllo di gestione
Xxxxxx Xxxxxxxxxx
Area Risorse Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Area Contenzioso Xxxxxx Xxxxxxxxxx
Area Crediti Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx
Area Legale Xxxxxxx Xxxxx
Area Coordinamento territoriale Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx
INDICE | |
PAGINA | |
ORGANI AMMINISTRATIVI E DI CONTROLLO | 2 |
RELAZIONE SULLA GESTIONE | 7 |
SCHEMI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2021 | 53 |
Stato Patrimoniale | 54 |
Conto Economico | 56 |
Prospetto della redditività complessiva | 57 |
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto | 58 |
Rendiconto Finanziario | 60 |
NOTA INTEGRATIVA | 61 |
Parte A - Politiche contabili | 63 |
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale | 101 |
Parte C - Informazioni sul conto economico | 137 |
Parte D - Altre informazioni | 155 |
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE | 223 |
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE BDO ITALIA S.p.A. | 229 |
DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI | 235 |
RELAZIONE E BILANCIO DELLA GESTIONE UNICA A STRALCIO DEL FONDO | |
UNICO EX ART. 61 L.R. 28/12/2004 N. 17 E SS.MM.II. AL 31/12/2021 | 237 |
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE BDO ITALIA S.p.A.RELATIVA AL | |
BILANCIO DELLA GESTIONE UNICA A STRALCIO DEL FONDO UNICO | 261 |
BILANCIO
AL 31 / 12 / 2021
RELAZIONE SULLA GESTIONE
A) INFORMAZIONI SULLA GESTIONE
Nell’area dell’euro, dopo due trimestri di forte espansione dove gli indici congiunturali indicavano una vivace crescita del PIL, l’attività economica ha decisamente rallentato per effetto dell’incremento dei contagi e della conseguente introduzione di misure di contenimento.
La BCE pur mantenendo una politica monetaria espansiva al fine di contrastare la crisi economica causata dalla pandemia, ha deciso di ridurre gradualmente gli acquisti di attività finanziaria. L’Unione Europea continua la sua attività di erogazione nell’ambito dei Piani nazionali di ripresa e resilienza - principale strumento del programma Next Generation EU - con l’obiettivo di finanziare riforme e progetti coerenti con le priorità di azione dell’UE mediante trasferimenti o crediti agevolati.
Le politiche economiche adottate dai vari paesi hanno reso possibile un contenimento degli effetti negativi sui mercati finanziari, anche se le notizie sulla diffusione della variante Omicron hanno avuto un impatto negativo sui mercati azionari.
Anche in Italia l’attività economica ha registrato una ripresa vigorosa – specialmente nel secondo e nel terzo trimestre dello scorso anno - che si è tradotta in un modesto aumento dell’occupazione e in un calo del tasso di disoccupazione della forza lavoro. In controtendenza l’andamento del PIL nel quarto trimestre 2021, che mostra una significativa decelerazione influenzata soprattutto dalla contrazione dei consumi dovuta alla risalita dei contagi, nonché dalle difficoltà nel reperimento di materie prime e semilavorati. L'attuazione delle riforme del Governo Italiano a sostegno di famiglie e imprese e gli incentivi agli investimenti sostengono la fiducia nel nostro Paese.
1 Fonti: Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d'Italia e notizie stampa specializzata.
2 Fonte: OECD Economic Outlook (dicembre 2021)
Le proiezioni nel medio termine, sono condizionate dall’attuazione dei programmi di spesa inclusi nella legge di bilancio e degli interventi previsti nel PNRR - fattore chiave sul fronte degli investimenti pubblici - mentre, secondo gli analisti, le attuali congiunture nell’approvvigionamento delle materie prime e semilavorate, dovrebbero gradualmente allentare la presa, con benefici per l'export.
Anche il mercato del lavoro risente della tendenza positiva dell’economia, infatti, nel xxxxx xxxxx xxxxxx anno è diminuito il ricorso agli strumenti di integrazione salariale e dalla seconda metà del 2021 vi è una ripresa anche delle assunzioni a tempo indeterminato (sia trasformazioni che nuove assunzioni).
Il mercato del credito ha evidenziato, da un lato, una crescita debole riflettendo la scarsa domanda di nuovi finanziamenti, dovuta alle ampie disponibilità liquide accantonate nell’ultimo biennio, dall'altro, un lieve peggioramento della qualità creditizia. Sono aumentati i prestiti in bonis oggetto di misure di concessione (forborne), soprattutto tra le controparti che hanno beneficiato di moratorie.
Sul piano dei coefficienti, oggetto di costante monitoraggio da parte della BCE, il sistema bancario italiano ha mostrato da un lato un miglioramento della redditività e dall’altro una lieve flessione dei livelli medi degli indici di patrimonializzazione.
In ambito regionale l'andamento dell'economia siciliana ha risentito favorevolmente della campagna di vaccinazione e del progressivo allentamento delle misure di contrasto al Covid-19. L’attività economica è sostanzialmente cresciuta in tutti i principali settori economici (soprattutto nell’edilizia), così come le esportazioni di merci.
Nel 2021 i dati sull'occupazione hanno registrato un miglioramento dei livelli occupazionali; in riduzione il ricorso alla Cassa integrazione guadagni, che rimane comunque ancora elevato.
Si è registrata una maggiore espansione dei prestiti all’economia regionale con maggiore focus al settore terziario ed una crescita dei prestiti alle famiglie consumatrici.
Sul piano qualitativo vi è un lieve miglioramento del tasso di deterioramento del credito, soprattutto legato al citato fenomeno delle moratorie.
In tale contesto anche nell’anno precedente la Regione Siciliana ha effettuato importanti azioni a sostegno dell'imprenditoria. Nel corso del 2021 con diversi interventi della Regione Siciliana (Delibere di Giunta nn. 137 e 240) sono state introdotte due misure agevolative in favore delle imprese: misura A - Finanziamento a tasso zero; misura B - Contributo a fondo perduto, quale sezione specializzata in credito del Fondo Sicilia, di cui alla Riprogrammazione di risorse FSC 2014-2020 assegnate al Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana, concesse, per il tramite dell’Irfis, alle imprese operanti in Sicilia con la finalità di favorire l’accesso al credito delle imprese siciliane gravemente vulnerate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
In atto Irfis è fortemente impegnata nell’attuazione delle misure attenuative degli effetti economici della pandemia da Covid-19 a carattere nazionale e regionale, tra cui in particolare la misura ex art. 10 c. 1 e 3
X.X. x. 0/0000 (Xxxxx PO-FESR 2014-2020 Azione 3.6.2) e la riprogrammazione di risorse Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020) assegnate al Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana, che prevedono interventi volti alla ripresa di determinate categorie di operatori economici e liberi professionisti del territorio siciliano gravemente danneggiate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
In relazione alla crisi ucraina legata alle vicende belliche di fine febbraio 2022, la BCE prospetta, nello scenario medio, un’attenuata crescita economica nell’Eurozona, rispetto alle precedenti proiezioni, ed un incremento delle previsioni di inflazione nel 20223. Di contro, l'esplosione del conflitto e le conseguenti incertezze anche sui mercati finanziari potrebbero indurre le Banche centrali a porre in essere congrui interventi di politica monetaria per la mitigazione di tali effetti.
A) 2 La struttura organizzativa e operativa Struttura organizzativa
Nel 2021 sono continuati gli interventi organizzativi volti ad adeguare la struttura alle esigenze organizzative di Irfis quale Intermediario Finanziario ex art. 106 e società in-house della Regione Siciliana.
A tal fine, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 aprile 2021, sono state affidate al nuovo Ufficio Controlli, oltre alle attività in materia di presidio antiriciclaggio, anche quelle derivanti dalla natura in house della Società, compatibilmente con le disposizioni di vigilanza della Banca d’Italia.
Inoltre nel corso del 2021, con l’assistenza di primaria società di consulenza aziendale, è stato fornito supporto specialistico volto alla definizione di un assetto tecnico-organizzativo-contabile che tenga conto della nuova natura e struttura di Irfis, al fine di garantire sia le funzioni tipiche dell’intermediario finanziario ex art. 106 del TUB, sia le funzioni tipiche dell’ente in regime di in house providing della Regione Siciliana, con particolare riferimento alla gestione degli strumenti finanziari a valere su Fondi regionali ed extraregionali ed ai processi aziendali propedeutici allo svolgimento delle attività in-house providing della Regione Siciliana, in aggiunta alla concessione di finanziamenti in qualità di intermediario ex. art. 106.
In tale contesto, poiché il perimetro delle attività coperte ed i correlati volumi si prospettano in rapido aumento a valle della messa a terra del piano strategico e del nuovo ruolo di “in-house provider” della Regione Siciliana, Irfis ha ritenuto utile eseguire un assessment dello stato attuale dei sistemi informativi ed un’analisi dei processi a supporto delle linee guida evolutive che saranno adottate su tale aspetto dall’organo di supervisione strategica dell’azienda. In particolare, il sistema informativo, applicativo ed organizzativo attualmente in essere ha necessità di stare al passo con la crescita aziendale in termini di
3 Fonte: BCE.
efficienza (tempestività) ed efficacia (automazione, sicurezza), fornendo così una opportunità per lo sviluppo del business nel medio/lungo periodo.
Da tale studio è emersa la necessità di un aggiornamento del sistema informativo e/o la potenziale scelta di un partner strategico che possa supportare l'azienda nella sua crescita e garantire un pilastro tecnico affidabile, efficiente, performante nonché conforme alle dinamiche di business e alla normativa quadro che lo segue e lo regola. In particolare su indicazione del Consiglio di Amministrazione e della struttura, è stato avviato un progetto di analisi volto all’evoluzione e ammodernamento del sistema informativo aziendale in relazione alle nuove esigenze operative.
Infatti, i principali obiettivi da raggiungere sono:
• sostenere la crescita e la flessibilità;
• promuovere un efficiente monitoraggio e risparmio dei costi (ove possibile);
• ridurre i rischi operativi attraverso processi automatizzati;
• supportare efficacemente il business;
• attivare un percorso di digitalizzazione e miglioramento degli applicativi IT nell’ottica di rafforzare la gestione dei processi e di condivisione delle informazioni.
In relazione all’aumentato carico di lavoro delle strutture aziendali, si è continuato a far ricorso al servizio effettuato dalla SAS – Servizi Ausiliari Sicilia S.c.p.A., società in house providing della Regione Siciliana, con cui è stata prorogata la convenzione per supportare le strutture nelle attività a valere sia sul Fondo Sicilia che sui fondi extra regionali sopra menzionati.
COMITATO PER I CONTROLLI
COMITATO DI DIREZIONE
Organigramma aziendale: in essere al 31.12.2021
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
INTERNAL AUDIT
(esternalizzata)
COMPLIANCE
(esternalizzata)
CONTROLLI
RISK MANAGEMENT
SERVIZI SVILUPPO E CONSULENZA FINANZIARIA ALLE IMPRESE
SEGRETERIA AFFARI GENERALI
DIRETTORE GENERALE
SISTEMI INFORMATIVI
AREA PIANIFICAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE
AREA LEGALE
AREA RISORSE
AREA AMMINISTRAZIONE
AREA CREDITI
AREA CONTENZIOSO
AREA COORDINAMENTO TERRITORIALE
CONTROLLO ANALOGO E RAPPORTI CON AMMINISTRAZIONE REGIONALE E ANAC
CONTABILITA’ E ISTRUTTORIA CREDITI
FISCALE FONDI PROPRI
GESTIONE SOFFERENZE
FILIALE PALERMO
PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE
LEGALE CONTRATTI E CONVENZIONI
ORGANIZZAZIONE
BILANCIO E SEGNALAZIONI DI VIGILANZA
ISTRUTTORIA CREDITI FONDI TERZI
FILIALE CATANIA
FINANZA
SERVIZI AMMINISTRAZIONE
AMMINISTRATIVI CREDITI
GENERALI
MONITORAGGIO E RECUPERO CREDITI
RISORSE UMANE
Responsabile della
protezione dei dati (DPO)
Servizio Sicurezza e Prevenzione
ODV
Ex D.Lgs.231/01
COLLEGIO SINDACALE
COMITATO RISCHI, FINANZA & ALM
L’avvio, inoltre, della procedura relativa all'assegnazione ad Irfis dei servizi di Assistenza Tecnica per la Regione Siciliana ha reso necessaria una rimodulazione organizzativa con l’introduzione della nuova Business Unit “Assistenza Tecnica”.
Il nuovo assetto prevede la creazione di Divisioni ed una netta separazione tra
• Finanziamenti Fondi Propri
• Finanziamenti Agevolati
• Assistenza Tecnica
con una vera e propria “Chinese Wall” tra le aree sottoposte alla vigilanza della Banca d’Italia e la divisione Assistenza Tecnica in base al principio di separatezza ed in esecuzione del Piano Industriale.
Di seguito il nuovo assetto approvato dal Consiglio di Amministrazione il 29.12.2021 entrato in vigore relativamente alla Divisione “Assistenza Tecnica” decorsi 15 giorni dalla notifica della delibera all’Amministrazione Regionale e per la rimanente parte non appena sarà completato il processo di popolamento delle strutture sulla base dell’attuale struttura organizzativa e dell’attuale piano industriale.
Interventi organizzativi
Nel corso del 2021 è proseguito il processo di aggiornamento delle procedure e dei regolamenti interni di riferimento, al fine di garantire efficienza operativa e certezza dei comportamenti e di attribuire le responsabilità nel rispetto delle disposizioni vigenti. È proseguito, inoltre, il processo di adeguamento dettato oltre che dalla costante evoluzione della normativa di riferimento, anche dalle esigenze derivanti dall’emergenza causate dalla pandemia Covid-19. Infine, sono proseguite le attività organizzative ed informatiche per dare continuità al progetto Pratica Elettronica di Fido in partnership con MCC; in particolare, successivamente all’avvio della prima fase del cronoprogramma che prevede il processo di acquisizione di domande di finanziamento su fondi propri e fondi di terzi configurati e parametrati nella Piattaforma secondo le esigenze della società, è stata avviata la fase di realizzazione del modulo relativo all’istruttoria di affidamento mediante apposito modello di valutazione personalizzato.
Per far fronte alle esigenze finanziarie degli operatori economici causate dalla crisi derivante dalla diffusione del Covid-19, sono stati predisposti piani operativi e interventi organizzativi; tra i principali si segnalano le nuove misure di finanziamento a valere sul "Fondo Sicilia" Fondo di rotazione ai sensi dell'art. 2 della legge regionale del 22 febbraio 2019 n. 1 e ss.mm.ii. (art.3 comma 2 della legge regionale
n. 17 del 16 ottobre 2019) e del Decreto dell’Assessore regionale per l’Economia n. 17 del 17.1.2019 (Crediti di Firma, Ristorazione Turistico-alberghiero, Editoria, ecc.);
Si è proceduto al costante aggiornamento della normativa interna di riferimento che ha riguardato i seguenti aspetti:
• Testo Unico Antiriciclaggio;
• Piano di Prevenzione, Corruzione e Trasparenza;
• Adempimenti cui è tenuta la società, ovvero per struttura organizzativa per quanto di rispettiva competenza, connessi al controllo analogo esercitato dalla Regione Siciliana sulla società così come individuati dal D.Lgs. 175/2016 nonché dal D.A. 1/2021 per le parti applicabili.
Inoltre, con riferimento alla citata iscrizione di Xxxxx nell’elenco delle società “in house providing” ex art. 192 D.lgs. 18.4.2016 n. 50, si è proceduto all’aggiornamento della normativa interna relativamente a:
• affidamento di beni e servizi ai sensi del D.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii..
• misure agevolative PO FESR Sicilia 2014-2020 Azione 3.6.2 di cui alla Legge Regionale n.9 del 12 maggio 2020, FSC, risorse liberate, con riguardo:
o art. 10 comma 4, contributi a fondo perduto a favore delle imprese operanti nel settore dell’editoria, sia cartacea che digitale, delle emittenti radiotelevisive e delle agenzie di stampa;
o art. 10 comma 1 e 3, concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a favore di operatori economici e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali e titolari di partita IVA
operanti in Sicilia che rientrano nella sfera di applicazione dell’articolo 13, comma 1, lettera m), del Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23, danneggiati dall’emergenza sanitaria Covid-19;
o art. 5, commi 11 e 12 e art. 6 commi 1 e 2, contributi a fondo perduto destinati alle imprese operanti in Sicilia che hanno completato o avviato processi di riconversione o intendano avviare processi di produzione industriale di dispostivi di protezione individuale, tecnologie elettromedicali, disinfettanti sanitari e materiali destinati alle esigenze socio-sanitarie nonché alla costituzione di imprese tessili volte a soddisfare la richiesta di mercato interna legata alla produzione dei dispositivi di protezione individuale).
• misura agevolativa prevista nell’ambito della riprogrammazione delle risorse del Patto per la Sicilia (FSC 2014-2020) dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 240 del 10.6.2021 in attuazione della deliberazione di Giunta Regionale n. 137 del 31.3.2021.
Infine è stato realizzato il nuovo protocollo informatico ed è stato emanato il relativo Manuale di Gestione previsto da Codice dell’Amministrazione Digitale (D.lgs 7 marzo 20005 n 82 e s.m.i.) in conformità ed attuazione delle “Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici”, pubblicate dall’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale).
Sistemi
L’anno 2021, così come il precedente anno, è stato fortemente caratterizzato dall’evoluzione pandemica che ha reso necessaria l’attivazione di operatività riferibili all’emergenza finanziaria derivante dal Covid- 19 e il mantenimento del lavoro agile per il personale dell’azienda.
Nel corso del primo trimestre 2021 è stato perfezionato il contratto di cooperazione e servizi con MCC ed è stato rilasciato on line il “Portale del Credito”, riguardante la fase di presentazione delle istanze e della relativa documentazione a corredo. Nel mese di settembre 2021 è stato rilasciato il modulo istruttoria, riferito all’operatività “credito di esercizio” a valere su Fondi Propri e sul Fondo Sicilia. È stata avviata anche l’attività per la gestione informatica del “contratto”.
Come sopra argomentato, è stato avviato nel corso del 2021 - con il supporto di primaria società di consulenza - il progetto di evoluzione del sistema informativo aziendale verso una modernizzazione dell’architettura IT e la trasformazione digitale dei processi. In particolare il progetto prevede, tra l’altro, l’assessment dello stato attuale dei sistemi informativi, l’analisi dei processi e l’identificazione dell’architettura del sistema informativo target oltre che delle modalità e delle possibili soluzioni gestionali anche fornite in outsourcing.
In considerazione della pervasività degli interventi necessari e della trasversalità nei processi operativi, si prevede un orizzonte temporale di realizzazione di medio termine, attuabile nell’arco del prossimo biennio.
Nel corso dell’anno sono stati effettuati diversi interventi sul sistema informativo aziendale volti principalmente a:
• misure previste dai decreti adottati dal Governo Italiano per fronteggiare la crisi economico-
sanitaria (Decreto Cura Italia e ss.mm.ii., Decreto Ristori, Decreto Sostegni, ecc.);
• rinegoziazione/consolidamento di finanziamenti in essere: riferito a imprese operanti in Sicilia che presentino i requisiti di ammissibilità previsti per il rilascio della Garanzia ex L.662/96 rilasciata dal FdG gestito dal MCC o della “Garanzia Italia” rilasciata da SACE;
• attivazione delle predette nuove operatività (PO-FESR, FSC, Editoria, ecc) e all’implementazione delle relative operatività di back office (protocollazione automatica delle istanze, importazione anagrafiche, registrazioni antiriciclaggio e Registro Nazionale degli Aiuti (RNA), creazione di specifiche gestioni contabili separate, ecc.). Al riguardo sono state poste in essere con il partner Infocamere anche le attività di front office relative al ricevimento e gestione delle istanze, nonché specifiche funzionalità di archiviazione documentale utili ai necessari adempimenti rendicontativi sul portale Caronte4.
Sistema e sicurezza
• attivazione nuova procedura protocollo a norma AGID;
• sito internet aziendale: manutenzione precedentemente affidata a società esterna, dal 2021 le attività sono gestite internamente. È stata attivata funzione di replica del contenuto del sito web principale, in hosting, così da garantire la business continuity.
A) 3 Il personale
Relazioni Sindacali
Nell’ambito di un confronto costruttivo e costante con le Organizzazioni sindacali caratterizzato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono state raggiunte intese in materia di:
• Interventi per limitare il diffondersi dell’epidemia da covid-19;
• premio aziendale.
È stato inoltre avviato nel corso del 2021 un confronto per una rivisitazione complessiva del welfare aziendale per il personale a tempo indeterminato e determinato.
Gestione
Nel 2021, nonostante le restrizioni determinate dall’emergenza COVID, è stato portato a termine il processo di selezione di personale avviato nel 2020 con l’assunzione di n. 10 risorse junior inserite nei diversi ambiti della società.
4 Sistema informativo integrato per la raccolta, la gestione e la trasmissione delle informazioni relative ai progetti d’investimento finanziati principalmente nell’ambito dei Fondi Strutturali (PO-FESR) e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione - FSC della Regione Siciliana.
È stata altresì avviata la procedura di valutazione e ricognizione del personale in servizio finalizzato anche alla rivisitazione degli assetti organizzativi aziendali.
Al 31 dicembre 2021 il personale in servizio è pari a 60 unità a tempo indeterminato, oltre il Direttore Generale a tempo determinato, con un incremento di 6 unità rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente, a seguito di 4 cessazioni per raggiungimento dei requisiti di pensionamento e n. 10 assunzioni.
L’anzianità media del personale in servizio è pari a 19,77, l’età media a 50,16.
COMPOSIZIONE PER CLASSI DI ETÁ | ||||
dati al 31.12.2021 | DONNE | UOMINI | TOTALE | INCIDENZA % |
Oltre 50 anni | 12 | 24 | 36 | 59,02 |
da oltre 40 fino a 50 anni | 9 | 2 | 11 | 18,03 |
da oltre 30 fino a 40 anni | 2 | 8 | 10 | 16,39 |
Fino a 30 anni | 1 | 3 | 4 | 6,56 |
Totale | 24 | 37 | 61 | 100 |
COMPOSIZIONI PER CLASSI DI ANZIANITÁ IN SERVIZIO | ||||
dati al 31.12.2021 | DONNE | UOMINI | TOTALE | INCIDENZA % |
oltre 30 anni | 6 | 12 | 18 | 29,51 |
da oltre 20 fino a 30 anni | 6 | 9 | 15 | 24,59 |
da oltre 10 fino a 20 anni | 5 | 2 | 7 | 11,48 |
fino a 10 anni | 7 | 14 | 21 | 34,43 |
Totale | 24 | 37 | 61 | 100 |
COMPOSIZIONE PER CATEGORIA | ||||
dati al 31.12.2021 | DONNE | UOMINI | TOTALE | INCIDENZA % |
Dirigenti | 0 | 1 | 1 | 1,64 |
Quadri direttivi (3° e 4° livello) | 5 | 11 | 16 | 26,23 |
Quadri direttivi (1° e 2° livello) | 9 | 9 | 18 | 29,51 |
Aree professionali | 10 | 16 | 26 | 42,62 |
Totale | 24 | 37 | 61 | 100 |
Altre informazioni
Anche nel corso del 2021, è proseguita la consuetudine di ospitare tirocini curriculari ed extracurriculari nelle varie strutture aziendali.
Formazione
Nel corso dell'anno 2021 è proseguita l'attività formativa cosiddetta "obbligatoria": sono stati svolti i corsi di formazione riferiti ad Antiriciclaggio, Sicurezza e numerosi corsi di formazione individuale.
In particolare sono stati svolti due corsi specifici di formazione rivolti agli operatori del credito e ai responsabili di struttura rispettivamente sulle tematiche dell'antiriciclaggio con particolare riferimento all’adeguata verifica della clientela e sulla sicurezza informatica.
Nell’ambito di un più ampio sviluppo aziendale e alla luce dell’ampliamento dell’operatività della Società, oggi estesa alle attività “in house”, sono stati svolti quattro laboratori formativi aventi ad oggetto le tematiche inerenti i controlli dei Fondi Pubblici Europei.
Il recente inserimento nell’organico di nuove risorse senior e junior, ha poi implicato il loro necessario accompagnamento nella realtà lavorativa aziendale attraverso l’erogazione di formazione a carattere generale, trasversale e specialistica.
Tenuto conto della situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, la formazione è stata e sarà garantita in modalità a distanza mediante webinar e/o aule virtuali; esaurita la fase emergenziale saranno organizzate le restanti giornate di formazione in aula.
A) 4 Le iniziative di marketing
A valere sui fondi appositamente accantonati (Fondo per piani di comunicazione istituzionale- Fondo per interventi di sostegno nella cultura dell'isola) sono state sostenute interessanti iniziative esterne organizzate sotto varie forme o di sponsorizzazione o di patrocinio (ad es. “Giornata nazionale della Bioeconomia”, “Fondazione Xxxxxxxx Xxxxxxx”, collaborazione con l’Università degli studi di Palermo attraverso “XVI Edizione Master Universitario di II livello M.A.S.V. per la formazione manageriale nel settore vitivinicolo, “Sinergie Sima”, Politiche per lo sviluppo in favore dello start up delle piccole imprese, “IEF Italian Export Forum”, “Blue Sea Land”, per citare i più significativi) con lo scopo di promuovere e diffondere i valori della legalità, cultura d’impresa e di creare una stabile connessione tra imprese, istituzioni ed associazioni.
Nel corso dell’anno si sono tenuti diversi webinar, road show informativi sulle possibilità di accesso al credito per le imprese siciliane, un importante momento di incontro con il tessuto imprenditoriale isolano per presentare prodotti di finanziamento e strumenti finanziari, a valere sui fondi propri, quali minibond alternativi al canale bancario da utilizzare secondo le necessita delle imprese, coinvolgendo tutti gli operatori economici nei vari comparti (industria, agricoltura e servizi). Attraverso le misure agevolative sono state messe a disposizione delle micro, piccole e medie imprese siciliane nonché dei giovani imprenditori, finanziamenti agevolati a valere sul Fondo Sicilia e sulle Sezioni specializzate ex art. 10 c. 3
L.R. 9/2020 e Patto per la Sicilia FSC 2014/2020.
A) 5 Mass Media, Stakeholders, Comunità Locali
Dal 2020 ci si avvale del servizio di Rassegna Stampa quotidiana fornito da primaria agenzia di comunicazione sulle principali notizie di natura politica, economica e finanziaria dalle testate regionali con l’obiettivo di avere informativa in tempo reale sugli eventi più significativi del nostro territorio.
Al fine di facilitare l’accesso al credito per le imprese siciliane, sono stati firmati accordi con le principali associazioni di categoria a livello regionale tra cui Confcommercio, Confesercenti, Assoimpresa, Confindustria, Sicindustria, gli ordini professionali tra cui la Consulta degli ingegneri, l’Ordine degli Avvocati, l’Ordine dei dottori commercialisti, l’Ordine dei Ragionieri e Revisori Contabili e con Iccrea Banca. Tramite tali accordi ci si pone l’obiettivo di individuare anche le imprese in difficoltà in modo da poterle supportare e accompagnare finanziariamente nel loro processo di sviluppo e investimento.
La gestione delle citate nuove misure agevolative è stata resa possibile grazie alla forte sinergia con la Regione Siciliana e le predette Associazioni di categorie di imprenditori e professionisti, nonché alla partnership tecnologia con Infocamere, creando, così, un modello innovativo di stakeholders.
B) COMMENTO AI RISULTATI DELLA GESTIONE
Al fine di fornire un quadro generale sull'evoluzione della gestione nel corso dell'esercizio, si riepilogano di seguito i dati dei principali aggregati patrimoniali ed economici al 31.12.2021 posti a raffronto con i medesimi dati riferiti al precedente esercizio.
B) 1 Il conto economico riclassificato
Conto economico riclassificato della società (In migliaia di euro)
Conto Economico riclassificato | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Var .ass. | Var .% |
Margine di interesse | 5.910,5 | 6.093,5 | (183,0) | (3,0%) |
Proventi da intermediazione | 7.177,0 | 6.840,6 | 336,4 | 4,9% |
Margine di intermediazione | 13.087,5 | 12.934,1 | 153,4 | 1,2% |
Spese per il personale | (5.320,3) | (4.518,2) | 802,1 | 17,8% |
Altre spese amministrative | (2.912,6) | (2.359,2) | 553,4 | 23,5% |
Recuperi di spesa | 228,4 | 238,9 | (10,6) | (4,4%) |
Rettifiche su immobilizzazioni | (469,3) | (485,6) | (16,3) | (3,3%) |
Totale costi operativi | (8.473,9) | (7.124,1) | 1.349,8 | 18,9% |
Risultato di gestione | 4.613,6 | 5.810,0 | (1.196,4) | (20,6%) |
Accanton. netti ai fondi rischi e oneri | 190,4 | 570,1 | 379,7 | (66,6%) |
Rettifiche/riprese di valore nette e risultato da cessione su altre attività finanziarie | (20,6) | (22,5) | 1,9 | (8,6%) |
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio credito | (3.550,0) | (5.296,0) | (1.746,1) | (33,0%) |
Risultato ante imposte operatività corrente | 1.233,4 | 1.061,6 | 171,9 | 16,2% |
Imposte sul reddito operatività corrente | (938,9) | (710,6) | (228,3) | 32,1% |
Risultato di periodo | 294,6 | 351,0 | (56,5) | (16,1%) |
5 Legenda:
• il margine di interesse evidenzia il risultato delle attività di business dell'azienda;
• il margine d'intermediazione comprende oltre al margine d'interesse, i proventi da intermediazione, che includono, oltre che le commissioni nette (Fondi Propri, Fondi Regionali e Fondi extra-Regionali), la gestione finanziaria costituita dal risultato delle attività valutate al fair value (sia con impatto sul conto economico sia sulla redditività complessiva) ed i dividendi, nonché gli altri proventi e oneri al netto dei recuperi di spesa da clientela;
• il risultato di periodo deriva dai precedenti indicatori ed è comprensivo dei costi operativi, degli accantonamenti a fondi rischi e oneri, delle rettifiche nette di valore e delle imposte.
Il margine di interesse, pari a 5.910,5 migliaia (6.093,5 migliaia al 31.12.2020) registra una sostanziale tenuta degli interessi attivi da clientela. Sebbene coerentemente con la mission aziendale di società in house providing, il modello di business e di redditività intrapreso giustifichi l’aspettativa di una “riduzione del margine di interesse”, tale pressoché costante andamento reddituale è il frutto della gestione del comparto creditizio orientata al consolidamento e al miglioramento della qualità delle nuove erogazioni nonché all’incremento dei presidi sulla qualità del portafoglio impieghi preesistente, attraverso interventi di ristrutturazione e misure di rafforzamento delle garanzie economico-patrimoniali sottostanti alle linee di credito ed in linea con la strategia aziendale.
Nel periodo in oggetto emerge, altresì, un consolidamento degli interessi attivi sul comparto finanza caratterizzato dall’esposizione ad un profilo di rischio basso, in linea con le policy aziendali, che ha permesso di ottenere un buon livello di remunerazione dalla liquidità, derivante dagli investimenti di tesoreria effettuati presso il settore bancario, ed un apprezzabile rendimento dalla gestione del portafoglio obbligazionario, composto esclusivamente da titoli di Stato.
Margine di Interesse (in migliaia di euro)
1.722
1.520
1.459
1.403
1.511
1.469
1.528
1.393
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
0
I Q 2020 II Q 2020 III Q 2020 IV Q 2020 I Q 2021 II Q 2021 III Q 2021 IV Q 2021
La voce Proventi da intermediazione, pari al 31.12.2021 a 7.177,0 migliaia, registra una variazione positiva (+4,9%) dovuta ai seguenti aspetti:
• incremento delle commissioni nette (+44,4%) - a testimonianza della crescita operativa della società
- su cui hanno influito i ritorni commissionali per le operatività a valere sui Fondi Regionali gestiti da Irfis, quali: Fondo Unico ex art. 65 L.R. 3/2016 e Fondo Sicilia di cui all’art. 2 della L.R. 22.2.2019 n. 1 che, in ragione della natura rotativa del fondo stesso, assicura, in maniera strutturale, il beneficio a conto economico negli esercizi successivi. Hanno influito positivamente sull’aggregato anche le
commissioni sulle nuove operatività del Fondo Sicilia Sezione specializzata in credito, Misura di cui all’art. 10, commi 1 e 3 L.R. n. 9 del 12.5.2020 (PO-FESR 2014-2020, Azione 3.6.2) e del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020) - “Sezione speciale COVID";
• plusvalenze nette da valutazione per 219,4 migliaia (255,7 migliaia al 31.12.2020) registrate sul comparto delle polizze di capitalizzazione classificate nel portafoglio "Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", dovuto all’effetto combinato della naturale scadenza di n. 3 contratto verificatesi nel quarto trimestre per un totale di 9.941,4 migliaia, nonché all’andamento del mercato.
Sul comparto in argomento, in considerazione dell’andamento del sistema economico italiano nel corso del 2021 e della correlata assenza di condizioni favorevoli per operare com’è avvenuto per il 2020, non si sono registrati utili da negoziazione sul portafoglio titoli di Stato. A tal riguardo, per effetto delle propizie oscillazioni di mercato, già nel primo trimestre del 2022 e delle operazioni di compravendita effettuate di BTP e CCT, sono stati realizzati utili da negoziazione pari a 532 migliaia circa.
In migliaia di euro
I costi operativi registrano un incremento del 18,9%, determinato prevalentemente dall’aumento previsto dei costi del personale (+17,8%) connesso al turnover, quale ricambio generazionale e professionale in esecuzione del Piano delle Risorse Umane, e alla valorizzazione del personale esistente, che hanno generato un’indubbia produttività e qualità del capitale umano. Anche le altre spese amministrative hanno registrato un incremento (+23,5%) già pianificato in quanto correlato alle iniziative volte al rafforzamento della struttura organizzativa e degli indispensabili presidi operativi e di controllo in coerenza con il modello di business e redditività dell’azienda, anche tramite ricorso all’utilizzo di risorse esterne; tale
andamento risulta più che congruo se confrontato all’incremento del precedente aggregato delle commissioni nette (+44,4%) in quanto Irfis, nella sua nuova veste di società in house providing della Regione Siciliana, costituisce di fatto una start-up (le aziende in start-up normalmente registrano nei primi esercizi costi superiori ai ricavi per poi raggiungere il break even di conto economico).
In migliaia di euro
Il cost income pari al 31.12.2021 al 64,8% risulta in linea con l'indicatore medio cost/income – riferito alle banche Italiane - pubblicato dall’EBA6 e coerente con gli interventi organizzativi sopra citati.
In considerazione dell’andamento dei precedenti indicatori il risultato di gestione risulta pari a 4.613,6 migliaia (5.810,0 migliaia nel precedente esercizio).
Il risultato di esercizio ante imposte si attesta a +1.233,4 migliaia (+1.061,6 al 31.12.2020) a seguito del trend dei precedenti margini e per effetto, in particolare:
• delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio credito complessivamente pari a -3.550,0
migliaia determinate, per la quasi totalità, dalle coperture operate a fronte del comparto crediti verso clientela per finanziamenti7 (-1.631,1 migliaia) e dagli accantonamenti valutativi sul titolo ABS Xxxx in portafoglio (-2.000,0 migliaia);
• dagli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri per +190,4 migliaia (+570,1 migliaia al
31.12.2020) di cui 555,2 migliaia riconducibili a storni di accantonamenti per impegni a fronte del rischio di credito per erogazioni e revoche operate nell’anno.
6 Fonte: EBA - Risk Dashboard, interactive tool. Ultimo report disponibile al 30.9.2021 pubblicato il 10.1.2022.
7 Per ulteriori dettagli sull’andamento del comparto, si rimanda al paragrafo “B) 2.3.3 Crediti verso clientela”
Il risultato di periodo al netto delle imposte, evidenzia un utile di 294,6 migliaia (al 31.12.2020 351,0 migliaia).
B) 1.1 Confronto con i dati di budget
:
Si riporta di seguito i dati consuntivi al 31 dicembre 2021 confrontati con i corrispondenti dati di budget8
In migliaia di euro
Conto Economico riclassificato confronto con Budget | Consuntivo 31/12/2021 | Budget 31/12/2021 | Var .ass. | Var .% |
Margine di interesse | 5.910,5 | 5.960,0 | (49,5) | (0,8%) |
Proventi da intermediazione | 7.177,0 | 8.186,0 | (1.009,0) | (12,3%) |
Margine di intermediazione | 13.087,5 | 14.146,0 | (1.058,5) | (7,5%) |
Spese per il personale | (5.320,3) | (5.778,0) | (457,7) | (7,9%) |
Altre spese amministrative | (2.912,6) | (3.795,0) | (882,4) | (23,3%) |
Recuperi di spesa | 228,4 | 114,0 | 114,4 | 100,0% |
Rettifiche su immobilizzazioni | (469,3) | (500,0) | (30,7) | (6,1%) |
Totale costi operativi | (8.473,9) | (9.959,0) | (1.485,1) | (14,9%) |
Risultato di gestione | 4.613,6 | 4.187,0 | 426,6 | 10,2% |
Accanton. netti ai fondi rischi e oneri | 190,4 | (135,0) | 55,4 | - |
Rettifiche/riprese di valore nette e risultato da cessione attività finanziarie | (3.570,6) | (3.390,0) | 180,6 | 5,3% |
Risultato ante imposte | 1.233,4 | 662,0 | 571,4 | 86,3% |
Imposte sul reddito | (938,9) | (653,0) | 285,9 | 43,8% |
Risultato di periodo | 294,6 | 9,0 | 285,6 | - |
Dal suddetto raffronto emerge che:
• il margine di interesse è pressoché in linea con le previsioni di budget (-0,8%);
• il margine di intermediazione è nel complesso inferiore rispetto alle previsioni (-7,5%). Lo scostamento è imputabile principalmente ai minori ricavi riferibili alla gestione finanziaria (-64,8%), connessi all'andamento dei mercati nel corso del 2021. Sullo scostamento relativo al comparto delle commissioni nette (-8%) ha sostanzialmente inciso una tempistica di avvio attività diversa rispetto a quella prevista;
• i costi operativi si sono attestati ad un livello inferiore (-14,9%) rispetto al dato stimato. La
8 I dati budget 2021, di cui alla superiore tabella, sono quelli autorizzati dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 13.1.2021.
diminuzione di tale aggregato deriva dalle minori spese per il personale (-7,9%) rispetto alle previsioni di budget, dalle minori altre spese amministrative registrate a consuntivo (-23,3%) - anche in ragione di economie gestionali - e da minori ammortamenti (-6,1%) rispetto a quelli preventivati; a tal riguardo, si rileva che a consuntivo il dato dei costi operativi è cresciuto in misura meno che proporzionale rispetto all’incremento delle commissioni nette (+44,4%).
• sulla voce accantonamenti hanno influito positivamente gli storni di fondi rischi e oneri a fronte del
rischio di credito per erogazioni e revoche operate nell’anno;
• le rettifiche nette si sono attestate ad un livello leggermente superiore alle proiezioni di budget (+5,3%) per le maggiori coperture operate sul comparto delle attività finanziarie (crediti e titoli).
In ordine alle previsioni reddituali per i prossimi esercizi, premessa la sostanziale tenuta dei proventi commissionali relativi ai Fondi Propri, si evidenzia che il consolidamento della capacità reddituale della società è correlato:
• alle commissioni derivanti dalla Gestione Unica a stralcio del Fondo Unico ex art. 65 L.R. 3/2016;
• ai citati ritorni commissionali per la gestione del Fondo Sicilia di cui all’art. 2 della L.R. 22.2.2019
n. 1, relativamente al quale il D.A. Economia n. 50/2021 ha assicurato una costante componente reddituale per gli esercizi successivi;
• ai citati compensi per le attività di gestione di cui alla legge di stabilità per l'esercizio finanziario
2020 L.R. Sicilia 12.5.2020 n. 9, avviate nel 2021; al riguardo è stata autorizzata la riapertura della misura di cui al comma 3 della suddetta norma che prevede la gestione da parte di Irfis di una dotazione finanziaria di 80,5 milioni dedicata alle esigenze degli operatori economici e liberi professionisti penalizzati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19;
• alle predette remunerazioni per le attività di gestione di cui alle Delibere Giunta Regionale n. 137
del 31/3/2021 e n. 240 del 10/6/2021 con risorse derivanti dalla Riprogrammazione delle risorse del Patto per la Sicilia (FSC 2014-2020);
• alla remunerazione per i servizi ancillari e altre attività in house che Xxxxx potrà erogare nei
confronti delle strutture regionali, anche in termini di supporto amministrativo, organizzativo e di consulenza specialistica; al riguardo, all’inizio del 2022 è stata presentata l'Offerta tecnica ed economica per il servizio in house providing di Assistenza tecnica specialistica del PO FESR 2021/2027, per l’attuazione del POC 2014/2020 e per la conclusione dell’attuazione del PO FESR 2014/2020 per la quale sono in corso le attività di istruttoria da parte delle competenti strutture regionali.
B) 2 I dati patrimoniali
B) 2.1 Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
La voce al 31.12.2021 pari a 3.316,6 migliaia (13.038,6 migliaia al 31.12.2020) è interamente costituita da polizze di capitalizzazione.
La variazione è dovuta prevalentemente alla scadenza naturale di n. 3 polizze avvenute nel xxxxx xxx xxxxxx xxxxxxxxx dell'esercizio per un totale di 9.941,4 migliaia.
B) 2.2 Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva9
La voce al 31.12.2021 pari a 73.242,6 migliaia (44.394,0 migliaia al 31.12.2020) è rappresentata dai titoli di Stato italiano, quali BTP e CCT, per 73.237,6 migliaia (44.385,5 migliaia al 31.12.2020) e da titoli di capitale per 5,0 migliaia (8,5 migliaia al 31.12.2020).
La variazione nel corso del periodo in oggetto è essenzialmente dovuta alle operazioni di acquisto di titoli di Stato (BTP e CCT) operate nell’anno (30 milioni in termini di valore nominale). L'effetto valutativo dei suddetti titoli si riflette in minusvalenze per 2.488,7 migliaia e plusvalenze per 40,7 migliaia, registrate a fine esercizio a patrimonio netto, derivanti dalle oscillazioni di mercato riguardanti il trend del sistema economico italiano.
B) 2.3 Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
B) 2.3.1 Crediti verso banche
I crediti a vista verso banche rappresentati da conti correnti, nel bilancio 2020 esposti nella voce 40 a) Crediti verso banche, a far data dal bilancio al 31 dicembre 2021, per l'applicazione delle disposizioni relative a “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari” emanate il 29 ottobre 2021 da Banca d’Italia – sono stati appostati nella voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”. Rimangono esposti nella voce 40 a) Crediti verso banche i rapporti a scadenza, quali i depositi vincolati.
Il dato complessivo nei confronti di controparti bancarie pari al 31.12.2021 a 90.629,1 migliaia (144.243,1 migliaia al 31.12.2020) è costituito da conti correnti a vista per 45.755,5 migliaia (84.568,7 migliaia al 31.12.2020) e depositi vincolati per 44.873,5 migliaia (59.674,3 migliaia al 31.12.2020) accesi presso le aziende di credito affidate, ove vengono investite, alle migliori condizioni di rendimento e previa indagine di mercato, le disponibilità finanziarie10.
9 Quota parte dei titoli di Stato, in essere nell’attivo di bilancio dell’Istituto, è posta a presidio della liquidità riveniente dai Fondi Regionali quali Fondo Unico a stralcio ex rt. 61 L.R. n. 17/2004 e Fondo Sicilia ex art. 2 L.R. n. 1/2019. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo B) 2.4.1 Debiti verso clientela, della presente Relazione.
10 Quota parte dei conti correnti a vista e time deposit in essere nell’attivo di bilancio dell’Istituto, è posta a presidio della liquidità riveniente dai Fondi Regionali quali Fondo Unico a stralcio ex rt. 61 L.R. n. 17/2004 e Fondo Sicilia ex art. 2 L.R. n. 1/2019. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo B) 2.4.1 Debiti verso clientela, della presente Relazione.
In migliaia di euro
B) 2.3.2 Crediti verso società finanziarie
B) 2.3.3 Crediti verso clientela
I crediti verso clientela pari al 31.12.2021 a 103.778,4 migliaia (118.921,8 migliaia al 31.12.2020), sono rappresentati da finanziamenti a clientela imprese produttive e, in limitata parte, personale dipendente, da crediti di funzionamento derivanti dall’operatività agevolativa e di servizi vantati verso Enti Pubblici (Regione, Ministeri), mutui ipotecari sulla base di specifica convenzione con l’Assemblea Regionale Siciliana
In migliaia di euro
Tipologia debitori | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Var. % |
Governo | 1.910,6 | 1.904,1 | 0,3% |
Regione Siciliana | 5.617,4 | 2.955,3 | 90,1% |
Clientela per finanziamenti | 96.099,6 | 106.208,4 | (9,5%) |
Altri soggetti | 150,7 | 7.853,9 | (98,1%) |
Totale | 103.778,4 | 118.921,8 | (12,7%) |
Si rappresentano di seguito i dati al 31.12.2021, raffrontati con i corrispondenti valori al 31.12.2020, dei
crediti per finanziamenti a clientela distinti per classi qualitative.
In migliaia di euro | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||||||
Tipologia | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | % sval. | Inc. su Tot. im pieghi lordi a clientela | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | % sval. | Inc. su Tot. im pieghi lordi a clientela |
Bonis di cui Forborne Past due (scaduto deteriorato) di cui Forborne di cui in Cure period di cui Non-Forborne di cui in Cure period Inadempienze probabili di cui Forborne Sofferenze di cui Forborne | 86.602,1 28.239,6 2.383,2 1.747,7 1.564,8 635,5 404,2 7.511,6 2.519,2 12.391,4 448,5 | (1.672,9) (871,6) (853,9) (650,0) (588,7) (203,9) (141,7) (2.887,7) (1.063,3) (7.374,3) (340,3) | 84.929,2 27.368,0 1.529,3 1.097,7 976,1 431,6 262,5 4.624,0 1.455,9 5.017,2 108,2 | 1,9% 3,1% 35,8% 37,2% 37,6% 32,1% 35,1% 38,4% 42,2% 59,5% 75,9% | 79,5% 25,9% 2,2% 1,6% 1,4% 0,6% 0,4% 6,9% 2,3% 11,4% 0,4% | 101.753,3 16.274,4 632,8 175,3 n/a 457,5 n/a 4.365,6 2.491,8 10.539,6 41,5 | (3.142,2) (950,4) (242,9) (59,4) n/a (183,5) n/a (1.786,5) (1.116,2) (5.911,3) (41,5) | 98.611,1 15.324,0 389,9 115,9 n/a 274,0 n/a 2.579,1 1.375,7 4.628,3 - | 3,1% 5,8% 38,4% 33,9% n/a 40,1% n/a 40,9% 44,8% 56,1% 100,0% | 86,8% 13,9% 0,5% 0,1% 0,0% 0,4% 0,0% 3,7% 2,1% 9,0% 0,0% |
Totale NPL di cui Forborne di cui in Cure period di cui Non-Forborne di cui in Cure period | 22.286,3 4.715,4 1.564,8 17.570,8 404,2 | (11.115,8) (2.053,6) (588,7) (9.062,2) (141,7) | 11.170,4 2.661,8 976,1 8.508,6 262,5 | 49,9% 43,6% 37,6% 51,6% 35,1% | 20,5% 4,3% 1,4% 16,1% 0,4% | 15.538,0 2.708,6 n/a 12.829,4 n/a | (7.940,7) (1.217,1) n/a (6.723,6) n/a | 7.597,3 1.491,5 n/a 6.105,8 n/a | 51,1% 44,9% n/a 52,4% n/a | 13,2% 2,3% 0,0% 10,9% 0,0% |
Totale finanziamenti a clientela di cui Forborne | 108.888,3 32.955,0 | (12.788,7) (2.925,2) | 96.099,6 30.029,8 | 11,7% 8,9% | 100,0% 30,3% | 117.291,3 18.983,1 | (11.082,9) (2.167,5) | 106.208,4 16.815,6 | 9,4% 11,4% | 100,0% 16,2% |
Dalla situazione emerge una contrazione del portafoglio impieghi verso clientela per finanziamenti (108,9 mln contro 117,3 mln), all’interno del quale, però, sconta trend differenti il comparto “in bonis” in flessione (-14,9%) rispetto al “deteriorato” in crescita (+43,4%) per effetto di una attenta attività di classificazione e valutazione da parte del management aziendale.
Appaiono, altresì, in crescita gli affidamenti con concessione di misure di forbearance.
101.753,3
Esposizione lorda dei crediti per finanziamenti a clientela
86.602,1
2021
2020
28.239,6
16.274,4
2.383,2632,8 1.747,7
7.511,6
4.365,6 2.519,2
12.391,4
10.539,6
448,5
175,3
2.491,8
41,5
Totale
di cui Forborne
Totale
di cui Forborne
Totale
di cui Forborne
Totale
di cui Forborne
Bonis
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
Di seguito si espongono gli impieghi a clientela negli esercizi 2021 e 2020 riepilogati per stadi di rischio (stage).
In migliaia di euro | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||||||
Tipologia | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | % sval. | Inc. su Tot. im pieghi lordi a clientela | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | % sval. | Inc. su Tot. im pieghi lordi a clientela |
Bonis di cui Stage 1 di cui Xxxxx 0 Xxxxxxxxxxx (Xxxxx 3) Past due Inadempienze probabili Sofferenze | 86.602,1 37.496,8 49.105,2 22.286,3 2.383,2 7.511,6 12.391,4 | (1.672,9) (125,4) (1.547,5) (11.115,8) (853,9) (2.887,7) (7.374,3) | 84.929,2 37.371,5 47.557,7 11.170,4 1.529,3 4.624,0 5.017,2 | 1,9% 0,3% 3,2% 49,9% 35,8% 38,4% 59,5% | 79,5% 34,4% 45,1% 20,5% 2,2% 6,9% 11,4% | 101.753,3 69.889,7 31.863,6 15.538,0 632,8 4.365,6 10.539,6 | (3.142,2) (495,4) (2.646,8) (7.940,7) (242,9) (1.786,5) (5.911,3) | 98.611,1 69.394,3 29.216,8 7.597,3 389,9 2.579,1 4.628,3 | 3,1% 0,7% 8,3% 51,1% 38,4% 40,9% 56,1% | 86,8% 59,6% 27,2% 13,2% 0,5% 3,7% 9,0% |
Totale finanziamenti a clientela | 108.888,3 | (12.788,7) | 96.099,6 | 11,7% | 100,0% | 117.291,3 | (11.082,9) | 106.208,4 | 9,4% | 100,0% |
Riguardo ai crediti in bonis, nei quali sono confluite le posizioni oggetto di misure di concessione (forborne) e tra queste le moratorie Covid, classificate a stage 2, il tasso di copertura (3,2%) risulta pressoché in linea con la prassi di settore (3,4%)11.
Nello specifico l’incidenza dei bonis in stage 2 rispetto al totale dei bonis è passato dal 31,3% (dicembre 2020) al 56,7% (dicembre 2021) con un incremento, in valore assoluto, di circa 17,2 mln in termini di esposizione lorda; la loro incidenza sul totale dei crediti (inclusi quelli deteriorati) è passata, al lordo delle rettifiche di valore, dal 27,2% (dicembre 2020) al 45,1% (dicembre 2021).
Si specifica, in proposito che, ai fini valutativi e della determinazione della perdita attesa (IFRS9 compliant), l’outsourcer CRIF, in relazione ai mutati scenari macro-economici forward looking, legate in
11 Si veda Tavola 2.2 del “Rapporto sulla stabilità finanziaria”, pubblicato da Banca d’Italia nel novembre 2021.
particolare all’efficacia della campagna vaccinale ed alle prospettive di crescita del PIL nel prossimo triennio, ha provveduto, nel corso del 2021, ad aggiornare le curve PD alla base del modello di valutazione IFRS9 adottato.
Sui suddetti dati hanno inoltre influito:
• l'accoglimento delle domande di proroga delle moratorie da parte della clientela relative al D.L. 18/2020 (c.d. “Decreto Cura Italia”) e ss.mm.ii. e moratorie individuali12;
• i passaggi al comparto scaduto deteriorato per 2,1 mln, inadempienze probabili per 10,1 mln ed a quello delle sofferenze per 2,0 mln;
• incassi registrati nel comparto delle inadempienze probabili per 5,4 mln ed in quello delle sofferenze per 0,7 mln.
Si precisa, al riguardo, che in ossequio alla politica d‘impairment adottata da Irfis, i fondi rettificativi sono stati determinati:
• analiticamente per ciò che riguarda i crediti appostati a sofferenza o ad inadempienza probabile sulla
base delle valutazioni circa il livello di recuperabilità operate dalle competenti strutture aziendali, anche in ragione delle garanzie periodicamente aggiornate;
• attraverso una valutazione collettiva per le posizioni in bonis ed in past due (scaduti/sconfinati da oltre
90 giorni) sulla scorta della perdita attesa fornita dall'outsourcer CRIF e determinata attraverso un modello di calcolo “IFRS 9 compliant“ sulla base dei dati forniti in input (piani ammortamento,
12 Per gli ulteriori aspetti legati alle moratorie Covid-19 si rimanda al paragrafo D-16 “Misure a sostegno dell’accesso al credito delle imprese in correlazione all’emergenza economica determinata dall’epidemia ad Covid-19” della presente Relazione sulla gestione
allocazione in stage, garanzie, impegni da erogare, dettaglio esposizioni scadute, classificazione bilancio) nonché di dati esogeni e informazioni pubbliche di sistema.
Confrontando i livelli di coverage applicati da Irfis rispetto ai dati di sistema emergono tassi di copertura in linea con la media di settore13:
• per i performing loans (1,9% Irfis contro 0,6% di sistema) anche a seguito di scenari macro-
economici forward looking, sottostanti al modello di determinazione della perdita attesa, stressati dagli effetti generati dalla pandemia globale Covid-19;
• per i non performing loans (49,9% Irfis contro 49,2% di sistema) gli stessi tassi di copertura
risultano più assimilabili ai coverage applicati dalle primarie banche italiane dove in alcuni casi (vedi past due) addirittura li superano (35,8% Irfis contro 28,4% di sistema).
Si espongono, altresì, i medesimi dati rappresentati per relativo peso percentuale dell'esposizione netta sul totale dei finanziamenti a clientela:
In migliaia di euro | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
Tipologia | Esposizione netta | % comparto | Esposizione netta | % comparto |
Bonis | 84.929,2 | 88,4% | 98.611,1 | 92,8% |
Esposizioni scadute deteriorate | 1.529,3 | 1,6% | 389,9 | 0,4% |
Inadempienze probabili | 4.624,0 | 4,8% | 2.579,1 | 2,4% |
Sofferenze | 5.017,2 | 5,2% | 4.628,3 | 4,4% |
Totale finanziamenti a clientela | 96.099,6 | 100,0% | 106.208,4 | 100,0% |
13 In considerazione della natura e della tipologia di intermediario di classe 3, nonché del modello di business attuato da Irfis FinSicilia, sono stati confrontati i coverage ratios con quelli applicati dalle banche tradizionali. Si veda Tavola A2 del “Rapporto sulla stabilità finanziaria”, pubblicato da Banca d’Italia nel novembre 2021.
B) 2.4 Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
B) 2.4.1 Debiti verso clientela
La voce pari al 31.12.2021 a 47.345,4 migliaia (87.857,9 migliaia al 31.12.2020) è costituita, in via residuale da debiti per locazione (IFRS 16 compliant) per 56,4 migliaia e in via prevalente da passività onerose relative a rapporti istituzionali generalmente connesse alla gestione per conto di Enti pubblici di Fondi nascenti da leggi e convenzioni pari a 47.289,0 migliaia (87.749,4 migliaia al 31.12.2020).
La liquidità riveniente dai Fondi Regionali quali Fondo Unico a stralcio ex art. 61 X.X. x. 00/0000 x Xxxxx Xxxxxxx ex art. 2 L.R. n. 1/2019, come evidenziato nella tabella seguente, viene presidiata tramite strumenti finanziari liquidi o immediatamente liquidabili (prevalentemente conti correnti a vista e time deposit) e titoli di Stato, classificati in bilancio tra le attività finanziarie. Negli anni, tali ammontari di liquidità e titoli di Stato posti a presidio non sono mai risultati inferiori alle disponibilità finanziarie relative ai fondi regionali gestiti. Oltre a tali rigorosi presidi di liquidità, vengono altrettanto rispettate le regole contabili e gli adempimenti rendicontativi connessi alla gestione dei singoli fondi.
Liquidità della tesoreria dell'Istituto a presidio della disponibilità delle gestioni dei Fondi Regionali | ||
Stato Patrimoniale Attivo | 31-dic-21 | 31-dic-20 |
Depositi e conti correnti bancari(i) | 90.673,72 | 150.785,65 |
di cui operazioni di PCT passivi | 14.442,11 | 21.023,83 |
Titoli di Stato | 73.237,55 | 44.385,54 |
Totale disponibilità tesoreria Istituto [a] | 163.911,28 | 195.171,19 |
Stato Patrimoniale Passivo | ||
Disponibilità Gestione unica a stralcio del Fondo Unico ex art.61 L.R. 28/12/2004 n.17 e ss.mm.ii. | (6.714,10) | (16.975,74) |
Disponibilità Fondo Sicilia di cui all'art.2 della L.R. 1/2019 e ss.mm.ii. | (38.930,42) | (69.130,40) |
Totale disponibilità gestioni Fondi Regionali(ii) [b] | (45.644,52) | (86.106,14) |
Differenza [a-b] | 118.266,76 | 109.065,05 |
(i) compresi cc poste e libretto CDP
(ii) esclusi i depositi cauzionali
B) 2.4.2 Debiti verso banche
B) 3 Il rendiconto finanziario
Dall’esame dei dati del rendiconto finanziario, di cui si espongono sinteticamente i singoli margini, emergono i seguenti principali aspetti:
(dati in migliaia di euro) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
A. ATTIVITA' OPERATIVA | |||
1. Gestione | 5.987,62 | 5.021,12 | |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 3.966,27 | (8.429,80) | |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (48.733,12) | (9.068,43) | |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | A (+/-) | (38.779,22) | (12.477,10) |
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||
1. Liquidità generata | - | - | |
2. Liquidità assorbita | (25,19) | (118,63) | |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | B (+/-) | (25,19) | (118,63) |
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | C (+/-) | - | - |
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | D=A+/-B+/-C | (38.804,41) | (12.595,74) |
Legenda: (+) generata (-) assorbita
Con riferimento ai flussi di cassa dell’”attività operativa”, si evidenzia nel complesso una liquidità netta assorbita pari a 38.779,2 migliaia. Al riguardo,
• nell’ambito della “gestione”, gli “aggiustamenti” positivi e negativi che sono stati apportati al risultato dell’esercizio si riferiscono: alle rettifiche di valore nette per rischio di credito (+3.189,4 migliaia), a costi di natura non monetaria relativi agli accantonamenti netti (+110,6 migliaia) ai fondi rischi e oneri per impegni da erogare, per cause passive, per premio aziendale e al fondo trattamento di fine rapporto, nonché agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali (+469,3 migliaia), alle imposte (anticipate e differite) non liquidate nell’esercizio (+810,5 migliaia), alle variazioni dei ratei e risconti (+1.332,7 migliaia), quest'ultime legate prevalentemente all'effetto moratorie Covid-19, alle plusvalenze sulla attività finanziarie valutate al fair value (-219,4 migliaia);
• per ciò che concerne le variazioni, di cui si è detto in precedenza nel commento ai dati patrimoniali, relativamente alle “attività finanziarie”, oltre a quelle connesse alla suddetta attività di “gestione”, tra le principali movimentazioni, si segnalano, in particolare, quelle riguardanti le "attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" (+9.941,4 migliaia), le "attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (-31.321,8 migliaia), nonché le "attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (+26.626,5 migliaia); i flussi di cassa delle “passività finanziarie registrano complessivamente un assorbimento di liquidità (-48.733,1 migliaia).
L’“attività di investimento” registra una liquidità assorbita pari a 25,2 migliaia per effetto degli incrementi netti delle attività materiali e immateriali.
Flussi dall'1/1 | 31/12/2021 N. | Importo | 31/12/2020 N. | Importo | DIFF. % N. | Importo |
Domande pervenute | 81 | 17,3 | 56 | 22,5 | 44,6 | -23,1 |
Finanziamenti deliberati | 46 | 17,7 | 30 | 9,9 | 53,3 | 78,5 |
Finanziamenti stipulati | 32 | 8,5 | 29 | 7,8 | 10,3 | 8,3 |
Erogazioni effettuate | 55 | 8,7 | 50 | 9,5 | 10,0 | -7,7 |
Consistenze | 31/12/2021 N. | Importo | 31/12/2020 N. | Importo | DIFF. % N. | Importo |
Domande in esame | 46 | 12,1 | 40 | 19,7 | 15,0 | -38,7 |
Deliberati da stipulare | 15 | 2,4 | 14 | 4,6 | 7,1 | -47,5 |
Stipulati da erogare | 21 | 9,2 | 21 | 10,4 | 0,0 | -11,8 |
L’attività su Fondi Propri ha fatto registrare, rispetto all’anno precedente, un incremento del numero di operazioni in tutti i comparti. Nell’ambito dei volumi si registra una diminuzione per effetto anche della policy interna sul contenimento del rischio di concentrazione dimensionale.
C) 2 Gestione Fondi di terzi: Regionali ed extra Regionali
Si riporta di seguito la tabella delle operatività a valere su Fondi Regionali ed extra-Regionali gestite nel corso del 2021:
RIEPILOGO ATTIVITA' SU FONDI DI TERZI REGIONALI ED EXTRA REGIONALI GESTITI NEL 2021 | |||||
ATTIVITA' | Riferimento normativo | Dotazione Finanziaria in migliaia di Euro | Provenienza risorse | Stato attività | |
FONDI REGIONALI | Gestione Fondo Sicilia | Art.2 L.R. 1/2019 | 82.123 | Art.2 L.R. 1/2019 | Concessione ed erogazione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto |
Contributi a fondo perduto a favore delle imprese operanti nel settore dell’editoria, sia cartacea che digitale, delle emittenti radiotelevisive e delle agenzie di stampa - Fondo Sicilia | Art 10 comma 4 LR Sicilia n. 9/2020 | 10.000 | Utilizzazione risorse Fondo Sicilia in via anticipatoria sulle Risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) | Erogazione contributi | |
Contributi a fondo perduto destinati alle imprese operanti in Sicilia che hanno completato o avviato processi di riconversione volte a soddisfare la richiesta di mercato interna legata alla produzione dei dispositivi di protezione individuale (DPI) - Fondo Sicilia | Art. 5, commi 11 e 12 e Art. 6 commi 1 e 2, L.R. Sicilia n. 9 del 12/05/2020 | 20.000 | Risorse liberate PO-FESR Sicilia 2007-2013 assegnate al Fondo Sicilia (D.A. 77/2021) | Conclusa l'attività istruttoria | |
Gestione unica a stralcio del Fondo Unico | ex art 61 L.R. 28.12.2004 n. 17 e ss.mm.ii.. | 106.000 | ex art 61 L.R. 28.12.2004 n. 17 e ss.mm.ii.. | Attività residuale, limitatamente all’attività di gestione dei crediti in essere | |
FONDI EXTRA REGIONALI | Finanziamenti agevolati e Contributi a fondo perduto a favore di operatori economici e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali e titolari di partita IVA che hanno avviato l’attività entro il 31.12.2018 (Bando 2A) | Art 10 comma 3 L.R. Sicilia n. 9/2020 | 75.500 | PO FESR Sicilia 2014-2020 | Erogazioni in corso. Avviso pubblicato: riapertura "Bando 2A bis" dal 31/1/2022 (apertura) al 3/3/2022 (chiusura). |
Finanziamenti agevolati e Contributi a fondo perduto a favore di operatori economici che hanno avviato l’attività negli anni 2019 e 2020 (Bando 2B) | Art 10 comma 3 L.R. Sicilia n. 9/2020 | 5.000 | PO FESR Sicilia 2014-2020 | Erogazioni in corso. | |
A. Finanziamenti agevolati a tasso zero in favore delle imprese con sede in Sicilia danneggiate dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 | Delibera Giunta Regionale n. 137 del 31/3/2021 Delibera Giunta Regionale n. 240 del 10/6/2021 | 50.000 | Riprogrammazione delle risorse del Patto per la Sicilia (FSC 2014-2020) | Avviso pubblicato: dal 26/1/2022 (apertura) al 31/3/2022 (chiusura) | |
B. Contributi a fondo perduto a fronte di finanziamenti erogati da banche/intermediari finanziari in favore delle imprese con sede in Sicilia danneggiate dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 | Delibera Giunta Regionale n. 137 del 31/3/2021 Delibera Giunta Regionale n. 240 del 10/6/2021 | 100.000 | Riprogrammazione delle risorse del Patto per la Sicilia (FSC 2014-2020) | In corso attività istruttoria/erogativa. Avviso pubblicato: dal 15/12/2021 (apertura) al 28/2/2022 (chiusura). | |
Contributi a fondo perduto per la concentrazione e patrimonializzazione dei Consorzi Fidi | Art 10 comma 4 L.R. Sicilia n. 9/2020 | 20.000 | Risorse Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) | Definizione scheda prodotto ed in corso iter per l'approvazione da parte delle competenti strutture regionali | |
Contributi a fondo perduto a favore delle agenzie di distribuzione e servizi stampa e delle edicole | Art 10 comma 4 LR Sicilia n. 9/2020 | 5.000 | Risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) | Predisposta offerta tecnica ed economica | |
Finanziamenti a tasso di mercato in favore enti teatrali - Fondo di Rotazione per gli Interventi Straordinari R.I.S. | Art. 20 L.R. n. 29 del 26 novembre 2021 | 20.000 | Fondi regionali | In corso emanazione decreto assessoriale e predisposizione relativa Convenzione |
A seguito dell’ottenimento della qualifica di Società in-house, come evidenziato nel grafico di seguito riportato comprensivo dei dati fino a febbraio 2022, l’operatività aziendale in termini di pratiche gestite registra un significativo incremento.
C) 2.1 Gestione Fondi Regionali:
⮚ Gestione separata Fondo Sicilia ex art. 2 L.R. 1/2019
L'operatività a valere sul Fondo Sicilia ha avuto avvio nel xxxxx xxx xxxxxxx xxxxxxxx xxx 0000. Con il suddetto D.A. n. 99 del 25.2.2020, il Fondo Sicilia è stato ricompreso tra gli Organismi strumentali della Regione ai sensi del D.Lgs 118/2011.
Si riporta di seguito l'andamento dell'operatività relativa ai finanziamenti nei vari comparti (domande pervenute, finanziamenti deliberati, atti stipulati ed erogazioni effettuate nel corso del 2021), raffrontati con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Come già riferito nelle relazioni ai precedenti bilanci, con le disposizioni di attuazione del Fondo Sicilia (D.A. n.17 del 17.6.2019 e s.m.i.) sono state previste le forme di finanziamento agevolato a favore delle imprese siciliane.
Si precisa che anche nel corso dell’esercizio 2021 sono stati emanati numerose diversi atti normativi (Delibere di Giunta della Regione Siciliana e Decreti Assessoriali), con i quali sono state introdotte e
modificate le varie forme di intervento agevolate a valere sul Fondo Sicilia in favore delle imprese dell’Isola. In particolare, a seguito del comma 5 dell’art. 109 della L.R. n. 9 del 15/2/2021, per il triennio 2021/2023 i rientri netti del Fondo unico con gestione a stralcio confluiscono ad incremento del Fondo Sicilia ex art. 2 L.R. 1/2019.
Di seguito, si riportano le principali forme di intervento di credito agevolato introdotte con le richiamate norme di attuazione:
• investimenti;
• credito di esercizio;
• consolidamento passività-ristrutturazione finanziaria;
• minibond.
Inoltre, anche nel 2021 è proseguita l’attività di supporto alle imprese siciliane, grazie ad interventi normativi della Regione Siciliana a valere sul Fondo Sicilia finalizzati a contrastare i gravi effetti determinati dalle misure governative volte a contrastare appunto di diffondersi della suddetta epidemia. Si riportano a seguire i principali interventi:
• credito di esercizio per i settori turistico-alberghiero e ristorazione;
• intervento per ASI (sino a 20 migliaia per ciascun ente, a fronte degli oneri per professionisti incaricati di redigere i bilanci delle liquidazioni);
• crediti di firma per gestioni alberghiere;
• Misura Straordinaria di Liquidità - MSL (Delibere di Giunta nn. 88,108,121 e 136; D.A. Economia nn. 9,12,13 e 17 e ss.mm.ii.) consistente in contributi a fondo perduto a valere sul Fondo Sicilia a fronte di finanziamenti concessi dal sistema bancario in Sicilia;
• contributi a fondo perduto in favore di imprese giornalistiche-editoria (art.10, c.4 L.R. 9/2020 e D.A. n. 50/2021);
• contributi a fondo perduto in favore di imprese che hanno avviato processi di riconversione per la produzione industriale di dispositivi di protezione individuale (DPI) ex art. 11 e 12 della L.R: 9/2020.
Complessivamente, l’operatività posta in essere per l’attuazione delle misure a valere sul Fondo Sicilia ha registrato al 31.12.2021:
• finanziamenti agevolati: concessi n. 719 finanziamenti per oltre 35,9 milioni;
• contributi MSL e Voucher garanzie Confidi: erogazione di n. 5.764 contributi per 14,2 milioni (a fronte di finanziamenti concessi dalla banche e intermediari finanziari sul territorio per oltre 200 milioni);
• contributi al settore dell'editoria: erogazione di n. 111 contributi per circa 8,9 milioni;
• contributi a fondo perduto destinati a processi di riconversione DPI: sono state istruite n. 11 domande di contributi per 2,9 milioni, a fronte d'investimenti per 6,6 milioni.
⮚ Gestione unica a stralcio del Fondo Unico ex art 61 L.R. 28.12.2004 n. 17 e ss.mm.ii..
Nel corso dell’esercizio 2021 l’attività connessa alla c.d. “Gestione Unica a Stralcio”, di cui all’art. 61 della L.R.17/2004 e ss.mm.ii., è proseguita, ormai in maniera residuale, limitatamente all’attività di gestione dei crediti in essere ed al recupero dei crediti insoluti.
Con il Decreto dell’Assessore per l’Economia D.A. n. 99 del 25.2.2020, è stato modificato il precedente
D.A. n. 635 del 3/4/2019 e nella parte relativa all’individuazione degli Organismi strumentali della Regione ai sensi del D.Lgs 118/2011, non è più presente il Fondo unico a stralcio ex art. 61 della L.R. 28 dicembre 2004 n.17 e ss.mm.ii..
Per quanto attiene al suddetto Fondo unico, in allegato al presente è riportato l’apposito documento “Relazione e bilancio della gestione unica a stralcio del fondo unico ex art. 61 l.r. 28.12.2004 n. 17 e ss.mm.ii. al 31.12.2021”, cui si fa rinvio.
Si precisa che, a seguito del comma 5 dell’art. 109 della L.R. n. 9 del 15/2/2021, per il triennio 2021/2023 i rientri netti del Fondo unico con gestione a stralcio confluiscono ad incremento del Fondo Sicilia.
C) 2.2 Interventi agevolativi su Fondi extra-Regionali:
Nell’ambito delle attività svolte dall’Irfis nel corso del 2021 a supporto delle politiche di sostegno e sviluppo della Regione Siciliana, un ruolo di rilievo ha avuto la progettazione e la gestione di misure agevolative in favore delle imprese siciliane danneggiate dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
In particolare si fa riferimento:
• Fondo Sicilia Sez. specializzata in credito - Finanziamenti e contributi concessi ex art.10 comma 3 LR 9/2020 - Risorse PO-FESR 2014/2020
Nel corso del 2021 l’Irfis ha gestito i bandi relativi alle misure agevolative previste dall’articolo 10, comma 3 della LR 9/2020 riguardanti Finanziamenti agevolati e Contributi a fondo perduto a favore di operatori economici e liberi professionisti, sia relativamente al bando rivolto ad operatori economici e liberi professionisti che hanno avviato l’attività entro il 31/12/2018, che al bando rivolto alle imprese che hanno avviato l'attività negli anni 2019 e 2020.
A valere sulla Misura agevolativa rivolta ad operatori economici e liberi professionisti che hanno avviato l’attività entro il 31.12.2018 (Bando 2A) sono pervenute n. 1088 istanze. Di queste sono state ammesse alle agevolazioni n. 562 domande (13.097,7 migliaia di finanziamenti a tasso zero e 42,9 migliaia di contributi a fondo perduto); n. 546 sono le operazioni erogate al 31.12.2021 per 12.737,7 migliaia di finanziamento ed 42,9 migliaia di contributi a fondo perduto.
Si rappresentano, di seguito, i dati relativi alle istanze pervenute alla data del 31 dicembre 2021 sulla piattaforma (Infocamere) dedicata a valere su gli interventi in favore degli Operatori economici e liberi
professionisti iscritti agli ordini professionali e titolari di partita IVA operanti e attivi alla data del 31.12.2018.
Importi in unità di euro
Riepilogo domande a valere sulla misura | |||||||
Dati al 31.12.2021 BANDO 2A | NUMERO DOMANDE Totale di cui anche per contributi | Finanziamenti | IMPORTI Contributi | Totale | IMPORTI MEDI Finanziamenti Contributi | ||
OPERATORI ECONOMICI | |||||||
Istanze presentate | 844 | 37 | 19.597.362,46 | 69.234,00 | 00.000.000,40 | 23.219,62 | 1.871,21 |
Istanze ammissibili | 449 | 18 | 10.593.706,04 | 42.859,00 | 00.000.000,90 | 23.594,00 | 2.381,10 |
Istanze erogate | 433 | 18 | 10.233.706,04 | 42.859,00 | 00.000.000,90 | 23.634,43 | 2.381,10 |
Residuo da erogare delle domande ammissibili | 16 | - | 360.000,00 | - | 360.000,00 | 22.500,00 | - |
Incid. erogato/ammesso | 96,4% | 100,0% | 96,6% | 100,0% | 96,6% | ||
PROFESSIONISTI/ TITOLARI P.IVA | |||||||
Istanze presentate | 244 | 3 | 5.141.600,00 | 7.522,95 | 5.149.122,95 | 21.072,13 | 2.507,65 |
Istanze ammissibili | 113 | - | 2.504.000,00 | - | 2.504.000,00 | 22.159,29 | - |
Istanze erogate | 113 | - | 2.504.000,00 | - | 2.504.000,00 | 22.159,29 | - |
Residuo da erogare delle domande ammissibili | - | - | - | - | - | - | - |
Incid. erogato/ammesso | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | ||
TOTALE COMPLESSIVO BANDO 2A | |||||||
Tot. Istanze presentate | 1.088 00 | 00.000.000,46 | 76.757,00 | 00.000.000,35 | 22.738,02 | 1.918,95 | |
Tot. Istanze ammissibili | 562 18 | 13.097.706,04 | 42.859,00 | 00.000.000,90 | 23.305,53 | 2.381,10 | |
Tot. Istanze erogate | 546 18 | 12.737.706,04 | 42.859,00 | 00.000.000,90 | 23.329,13 | 2.381,10 | |
Tot. Residuo da erogare delle domande ammissibili | 16 - | 360.000,00 | - | 360.000,00 | 22.500,00 | - | |
Incidenza totale erogato/ammesso | 97,2% 100,0% | 97,3% | 100,0% | 97,3% | |||
DOTAZIONE FINANZIARIA Risorse finanziarie disponibili 73.003.280,94 € Totale risorse erogate 12.780.565,90 € Totale risorse in erogazione 360.000,00 € Residuo disponibile della misura 59.862.715,04 € |
A valere sulla misura agevolativa rivolta alle imprese che hanno avviato l'attività negli anni 2019 e 2020 (Bando 2B), sono pervenute n. 642 istanze. Di queste sono state ammesse alle agevolazioni n. 205 domande (4.988,8 migliaia di finanziamenti a tasso zero ed 7,9 migliaia di contributi a fondo perduto); n. 180 sono le operazioni erogate al 31.12.2021 per 4.364,8 migliaia di finanziamento ed 5,9 migliaia di contributi a fondo perduto.
Si rappresentano, di seguito, i dati relativi alle istanze pervenute alla data del 31 dicembre 2021 sulla piattaforma dedicata a valere su gli interventi in favore degli Operatori economici che hanno avviato l’attività negli anni 2019 e 2020.
Riepilogo domande a valere sulla misura | |||||||
Dati al 31.12.2021 | NUMERO DOMANDE Totale di cui anche per contributi | Finanziamenti | IMPORTI Contributi | Totale | IMPORTI MEDI | ||
BANDO 2B | Finanziamenti Contributi | ||||||
Istanze presentate | 642 | 20 | 15.271.160,44 | 21.212,00 | 00.000.000,11 | 23.786,85 | 1.060,63 |
Istanze ammissibili | 205 | 9 | 4.988.806,67 | 7.920,72 | 4.996.727,39 | 24.335,64 | 880,08 |
Istanze erogate | 180 | 5 | 4.364.846,45 | 5.853,99 | 4.370.700,44 | 24.249,15 | 1.170,80 |
Residuo da erogare delle domande ammissibili | 25 | 4 | 623.960,22 | 2.066,73 | 626.026,95 | 24.958,41 | 516,68 |
Incid. erogato/ammesso | 87,8% | 55,6% | 87,5% | 73,9% | 87,5% | ||
DOTAZIONE FINANZIARIA Risorse finanziarie disponibili 5.000.000,00 € Totale risorse erogate 4.370.700,44 € Totale risorse in erogazione 626.026,95 € Residuo disponibile della misura 3.272,61 € |
• Finanziamenti agevolati - (Riprogrammazione delle risorse FSC 2014-2020 assegnate al Patto per lo sviluppo della Regione Siciliana)
Nel corso del 2021 è stata definita la fase di progettazione ed avviata la misura riferita a Finanziamenti agevolati a tasso zero in favore di imprese siciliane gravemente vulnerate dalla pandemia Covid-19, finanziata con risorse derivanti dalla riprogrammazione delle risorse FSC 2014-2020 assegnate al Patto per lo sviluppo della Regione Siciliana.
La piattaforma Infocamere dedicata per la presentazione delle istanze resterà aperta dal 26.1.2022 al 31.3.2022.
• Contributi a fondo perduto su finanziamenti erogati da banche e intermediari finanziari - (Riprogrammazione delle risorse FSC 2014-2020 assegnate al Patto per lo sviluppo della Regione Siciliana)
A valere sulla misura di cui trattasi - finanziata con risorse derivanti dalla riprogrammazione del FSC 2014-2020 assegnate al Patto per lo Sviluppo della Sicilia di cui alle Deliberazioni della Giunta regionale
n. 137 del 31.3.2021 e n. 240 del 10.6.2021 - sono state presentate al 31.12.2021, n. 537 domande di contributi per 2.601 migliaia; il relativo Avviso prevede che le istanze possano essere presentate sino al 28.2.2022. Si rappresentano, di seguito, i dati concernenti le istanze pervenute alla data del 31 dicembre 2021 sulla piattaforma dedicata a valere su gli interventi di cui alla Misura agevolativa B “Contributi a fronte di finanziamenti erogati da banche/intermediari finanziari in favore delle imprese con sede in Sicilia danneggiate dall’emergenza epimediologica da COVID-19”.
Riepilogo domande a valere sulla misura | |||
Dati al 31.12.2021 Misura agevolativa "B" Contributi Istanze presentate (*) Istanze ammissibili Istanze erogate Residuo da erogare delle domande ammissibili Incid. erogato/ammesso | Numero | Importi Incidenza sul tot. Dotaz. finanz. | Importi |
domande | medi | ||
537 | 2.601.650,40 2,6% | 4.844,79 | |
0,0% | - | ||
0,0% | - | ||
- | - 0,0% | - | |
0,0% | 0,0% | ||
DOTAZIONE FINANZIARIA Risorse finanziarie disponibili 100.000.000,00 € 100,0% Totale domande pervenute 2.601.650,40 € 2,6% Residuo disponibile della misura 97.398.349,60 € 97,4% |
C) 4 Attività di servizi alle imprese
Nel corso del 2021 sono state effettuati servizi di consulenza e assistenza finanziaria alle imprese (lettere di asseverazione e di referenze bancarie).
C) 5 Attività del comparto agevolazioni a valere su Fondi Propri
C) 6 Convenzione Tra Irfis e Regione Sicilia
Grazie al sostegno della Presidenza della Regione, nel 2021 è stato istituito il premio “La tua Idea di impresa in Sicilia”, con la concessione di 10 borse di studio in favore di giovani meritevoli, inoccupati o disoccupati, che hanno presentato progetti imprenditoriali , originali, innovativi e sostenibili. L’accordo ha come finalità quello di stimolare la costituzione di giovani imprese nel territorio , favorendo lo sviluppo, attraverso finanziamenti agevolati, di business innovativi ed ecosostenibili.
D) ALTRE INFORMAZIONI
D) 1 Le operazioni con parti correlate
Le operazioni con parti correlate rientrano nella normale operatività svolta dalla società nel corso dell’esercizio e sono state tutte definite a condizioni di mercato o sono regolate da leggi e convenzioni.
Le operazioni con parti correlate sono riferite ai rapporti con la Regione Siciliana, che esercita l’attività di direzione e coordinamento, riguardanti la gestione dei fondi regionali ed extra regionali ed in regime di concessione di altre misure agevolative oramai residuali (POR, Imprenditoria Femminile, ecc.). Fra le parti correlate vanno annoverate anche la Società Sviluppo Italia Sicilia S.p.A. in liquidazione e la partecipazione posseduta da Irfis nella Società Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia anch'essa partecipata dalla Regione Siciliana.
Al riguardo, nel corso dell’esercizio si è proceduto all’aggiornamento della mappatura delle parti correlate.
Si rimanda per maggiore dettaglio alla Sezione 6 - “Operazioni con parti correlate” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa, in particolare in ordine al rapporto con la Società Sviluppo Italia Sicilia
S.p.A. e al deterioramento dello stesso.
D) 2 Le partecipazioni
Le partecipazioni pari a 5,0 migliaia, di seguito evidenziate, sono detenute con finalità partecipativa non strategica diversa da quella di collegamento e di controllo.
Importi in unità di euro
NOME PARTECIPATA | Valore di bilancio al 31/12/2021 | QUOTA DI PARTECIPAZIONE |
Nuova Gela Sviluppo Scpa | 0 | 14,000% |
Caltanissetta Società Consortile a responsabilità limitata | 0 | 3,620% |
Parco Scientifico e tecnologico della Sicilia Scpa | 3.892 | 0,380% |
ESPI Ente Siciliano per la promozione industriale | 0 | 0,020% |
SMIA SPA | 1.127 | 0,047% |
TOTALE | 5.018 |
Già con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 era stata confermata la volontà di procedere alla dismissione delle partecipazioni in portafoglio.
D) 3 La gestione dei rischi e le metodologie di controllo
Il governo dei rischi è garantito dal Consiglio di Amministrazione che si occupa in particolare di attuare gli indirizzi strategici e le politiche di governo dei rischi definiti dall’organo con funzione di supervisione strategica; di definire e attuare il processo di gestione dei rischi; di definire i compiti e le responsabilità delle strutture e delle funzioni aziendali coinvolte al fine di prevenire potenziali conflitti di interesse; di verificare nel continuo la funzionalità, l’efficienza e l’efficacia complessiva del sistema dei controlli interni; di definire i flussi informativi volti ad assicurare agli organi aziendali e alle funzioni di controllo la piena conoscenza e governabilità dei fattori di rischio. Alle strutture operative, permane la responsabilità dei presidi di primo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi individualmente assunti sia compatibile con le indicazioni strategiche, la dotazione patrimoniale, le regole di vigilanza prudenziale.
In particolare, l’attività della società è finalizzata:
• al contenimento e frazionamento del rischio di credito, obiettivi perseguiti attraverso la prudente selezione delle singole controparti e la definizione di limiti operativi;
• nella diversificazione del rischio di credito, entro i limiti di esposizione previsti dalle politiche del credito, nonché circoscrivendo la concentrazione delle esposizioni su gruppi di clienti connessi;
• nel controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura informatica, sia con un’attività di monitoraggio sistematica sui rapporti che presentano anomalie e/o irregolarità.
Annualmente la Funzione di Risk Management procede all’identificazione dei rischi aziendali e alla valutazione della loro significatività, nel contesto dell’assetto operativo ed organizzativo e tenuto conto delle linee strategiche dettate dal Consiglio di Amministrazione. I rischi identificati sono formalizzati nella “Mappa dei rischi”, documento propedeutico al processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale complessiva (ICAAP); la Mappa, quindi, risulta funzionale all’identificazione dei rischi verso i quali si devono porre in essere adeguati presidi di valutazione o misurazione, monitoraggio, controllo e mitigazione nonché alla definizione delle connesse priorità di intervento.
Risultano in capo alle funzioni Risk Management e Compliance le funzioni di controllo di secondo livello mentre la funzione d’Internal audit svolge attività di controllo di terzo livello.
Nello specifico, la Funzione Risk Management procede, con periodicità trimestrale, alla quantificazione dei rischi misurabili e fornisce al Consiglio di Amministrazione la reportistica relativa agli assorbimenti patrimoniali. Ulteriore supporto alla politica di gestione dei rischi ed alla quantificazione dell’adeguatezza patrimoniale è fornito, in applicazione del secondo pilastro previsto dalla normativa Basilea 3, dal Resoconto ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) inviato a Banca d'Italia come previsto dalla vigente normativa e dall’informativa al pubblico, terzo pilastro di Basilea 3, pubblicata annualmente sul sito istituzionale della società14.
D) 4 Sistema organizzativo di controllo interno
Il modello organizzativo aziendale è costituito dai modelli gestionali e dai modelli di controllo. Coerentemente al suo costante sviluppo, alla normativa di vigilanza e all’attenzione riposta nella definizione di un sistema di gestione e controllo dei rischi nel quale è assicurata la netta separazione delle funzioni di controllo da quelle produttive, Irfis si è dotata di specifiche funzioni aziendali a supporto dell’Organo Amministrativo e di gestione della società e della Direzione Generale.
In particolare, il Sistema dei Controlli Interni (nel seguito “SCI”) della società è disegnato in coerenza con le vigenti Disposizioni di Vigilanza che definiscono il SCI come l’insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
• verifica dell’attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
• salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
• efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
• affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
• prevenzione del rischio di coinvolgimento, anche involontario, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l’usura e il finanziamento al terrorismo);
14 Per una più dettagliata analisi dei rischi della società si rimanda all’apposita Sezione 3 - “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” della Parte D- Altre Informazioni della Nota Integrativa.
• conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne.
La struttura del Sistema dei Controlli Interni della società è articolata su tre livelli di controllo:
• controlli di linea (c.d. “controlli di I livello");
• controlli sui rischi e sulla conformità (cd. “controlli di II livello");
• revisione interna (cd. “controlli di III livello”).
È, altresì, istituito il "Comitato per i controlli" cui è assegnato il compito di coordinare le attività di controllo relative alle azioni poste in essere dalle strutture della società in conseguenza degli accertamenti effettuati dalle diverse funzioni di controllo aziendali e l’armonizzazione dei sistemi di controllo, nonché le conseguenti azioni operative.
D) 5 Funzioni di controllo
La Funzione di Internal Audit è destinata ad assicurare i controlli di terzo livello, con il compito di verificare il regolare andamento dell'operatività e dell'evoluzione dei rischi nonché di valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni.
La Funzione è stata affidata in outsourcing, per il triennio 2020-2022, alla società PriceWaterhouseCoopers, individuando all’interno del Consiglio di Amministrazione il referente interno (link auditor).
La Funzione, una volta definito il “Piano di Audit triennale” con le attività di audit pianificate mira a controllare, attraverso la revisione dei processi tipici dell’azienda (Credito, Finanza, ICAAP, IT, antiriciclaggio etc.) anche attraverso verifiche in loco, il regolare andamento dell'operatività e l’evoluzione dei rischi, e, dall'altro, a valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità e l’affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti, con particolare riferimento al processo di gestione dei rischi, in primis quello di credito, nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi.
La Funzione di Compliance è stata affidata in outsourcing alla società Xxxxx Xxxxxxx Consultants individuando all’interno del Consiglio di Amministrazione di Irfis il referente interno. La Funzione effettua le attività di controllo dei rischi legali e di reputazione, derivanti da non conformità alle norme di etero e auto-regolamentazione che impattano sul cliente e/o che comportino un elevato rischio sanzionatorio o reputazionale (in particolare in materia di tutela del consumatore, antiriciclaggio, lotta al terrorismo, trasparenza, privacy, usura, legge 231, antitrust, ecc.).
In ossequio a quanto indicato da Banca d’Italia, i principali compiti svolti dalla funzione sono:
• l’identificazione delle norme applicabili e la misurazione/valutazione del loro impatto su processi e procedure aziendali;
• la proposta di modifiche organizzative/procedurali finalizzate ad assicurare un adeguato presidio dei rischi di non conformità identificati;
• la predisposizione di flussi informativi concernenti la normativa presidiata diretti ai vari organi aziendali interessati;
• la verifica dell’efficacia degli adeguamenti organizzativi (relativi a strutture, processi, procedure) suggeriti per la prevenzione del rischio di conformità.
La funzione di conformità è disciplinata all’interno del regolamento interno.
D) 6 Rapporti con Organismi di Vigilanza
Le periodiche segnalazioni statistiche di vigilanza e quelle relative alla Centrale dei Rischi vengono inviate alla Banca d’Italia nel rispetto della tempistica prevista dalla normativa vigente.
Si procede, altresì, ad informare costantemente dei fatti aziendali, oltre che le suddette funzioni Internal Audit e Compliance, il Collegio Sindacale, l’Organismo di vigilanza ex D.Lgs 231/01, nonché la società di revisione legale.
In particolare, ai fini di una piena disclosure, è stata, inoltre, trasmessa alla competente amministrazione regionale la documentazione riguardante la situazione aziendale, sia in ordine alle attività in house providing che a quelle ex 106 T.U.B., ivi inclusa la relativa informativa resa alla Banca d’Italia in ultimo nel mese di dicembre 2021.
D) 7 Asset allocation
Le scelte di asset allocation poste in essere nel corso dell’anno 2021 sono state modulate in coerenza con le policy rischi ed investimenti finanziari che non consentono l’effettuazione di operazioni finanziarie aventi impatto valutativo diretto sul conto economico (al fair value), nonché la sottoscrizione di operazioni finanziarie collegate a prodotti derivati, strutturati o con sottostanti cartolarizzazioni.
In particolare, nel corso dell’anno, gli investimenti finanziari sono stati indirizzati su depositi bancari, a vista e vincolati, e sull’operatività in titoli di Stato italiani. Nel complesso è aumentata, rispetto all’anno precedente, la quota di investimenti in titoli governativi italiani ed è diminuita la quota in strumenti del mercato monetario, che si sono attestati, al 31.12.2021, rispettivamente al 47,6% ed al 59,6% del totale degli asset finanziari.
Le attività in ambito finanza e le scelte di asset allocation sono state svolte, anche nel corso del 2021, con il supporto specialistico fornito da Prometeia Advisor Sim.
Il comparto finanza, considerato nel suo complesso (strumenti del mercato monetario interbancario, titoli governativi italiani e ABS, polizze di capitalizzazione), esclusi i citati effetti valutativi riguardanti il titolo ABS Xxxx, ha registrato al 31.12.2021 un apporto positivo a conto economico di 2,5 milioni.
Se si considerano i risultati reddituali, sia con impatto a conto economico che a patrimonio netto (variazioni di fair value su titoli di Stato), conseguiti dal 2015 al 2021, il dato complessivo positivo, come evidenziato nella tabella seguente, ammonta a +17,4 milioni; tale effetto ha riguardato per 24,7 milioni il conto economico e per -7,3 milioni le riserve di patrimonio netto (tale importo, in particolare, è dovuto alle variazioni di mercato dei titoli di Stato).
Come già riferito, dato il trend dell’economia italiana nel corso del 2021 e la connessa assenza di situazioni favorevoli com’è avvenuto nel corso dell’esercizio scorso, non si risono registrati proventi da negoziazione sul portafoglio finanza. In proposito, per effetto delle variate condizioni di mercato, già nel primo trimestre del 2022 e degli acquisti e vendite di titoli di Stato, sono stati conseguiti utili da negoziazione pari a 532 migliaia circa.
Alla luce di quanto sopra argomentato la gestione dell‘area finanza e tesoreria ha sempre prodotto nei predetti anni di riferimento effetti complessivamente positivi a patrimonio.
Si rappresenta, infine, che in data 2/2/2022 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, nel rispetto della suddetta policy rischi ed investimenti in ambito finanza e tesoreria, la strategia di asset allocation per l’esercizio 2022.
D) 8 Procedure di acquisizione di beni e servizi ed attribuzione degli incarichi professionali
Con deliberazione dell’ANAC del 30.9.2020 la società è stata scritta nell’elenco ex art. 192 X.Xxx. 50/2016 (Codice dei Contratti pubblici) per l’affidamento a Irfis di servizi in house providing.
D) 9 Gestione degli immobili
funzionamento della società, curando le procedure d'acquisto e gli accordi contrattuali previsti dalla normativa interna in materia di gestione degli acquisti, nonché assicurando il controllo dell’efficienza degli impianti, inclusi quelli di sicurezza.
D) 10 Fatti salienti intervenuti nell’esercizio
La pandemia da Covid-19 ha continuato a caratterizzare il 2021 non solo penalizzando l’andamento dell’economia a livello mondiale, ma anche modificando il modus vivendi della società. Come già fatto nel 2020, anche nel 2021 Irfis FinSicilia è stata fortemente impegnata a fronteggiare efficacemente il contesto, assicurando costantemente la continuità operativa dei propri processi e servizi.
Tenuto conto delle modifiche statutarie (approvate nell’Assemblea del socio unico del 7.8.2020) - con cui è stato aggiornato l’oggetto sociale dell’Irfis con lo svolgimento di servizi in favore del socio unico Regione Siciliana secondo il regime dell’in house providing - nonché del citato provvedimento del 30.9.2020 dell’ANAC - che ha deliberato l’iscrizione nell’elenco ex articolo 192 D.Lgs 18.4.2016 n. 50 delle Amministrazioni aggiudicatrici che affidano a propri organismi in house providing - Irfis FinSicilia ha ricevuto nel corso del 2021, come già riferito, l’assegnazione di servizi di gestione di misure previste da disposizioni legislative regionali, finalizzate a sostenere le imprese siciliane in relazione allo stato di crisi determinatasi a causa della pandemia di COVID 19 (misura ex art. 10 c. 1 e 3 L.R. n. 9/2020 -Fondi PO- FESR 2014-2020 Azione 3.6.2 e la riprogrammazione di risorse Fondo di Sviluppo e Coesione Fondi FSC 2014-2020 assegnate al Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana).
D) 11 Evoluzione prevedibile della gestione e prospettive di sviluppo
In linea con quanto riferito in occasione del precedente esercizio 2020, l’Irfis conferma anche nel 2021 la volontà, sia a livello di Organo di supervisione strategica – Consiglio di Amministrazione – sia nelle azioni del Socio unico Regione Siciliana in occasione delle Assemblee sociali e con l’emissione di provvedimenti normativi e amministrativi, di mantenere e potenziare il proprio ruolo di punto di riferimento, certo ed affidabile, per il sistema imprenditoriale produttivo siciliano e per l’attrazione degli investimenti in
Sicilia.
In relazione a tale prospettiva l’obiettivo delineato dagli Organi decisionali consiste nel diventare punto di rifermento per lo sviluppo economico del territorio, attraverso un modello di business che consenta di mettere a disposizione della clientela un’offerta di prodotti e servizi che risponda in maniera flessibile, innovativa ed efficiente alle esigenze delle imprese e delle famiglie della Regione Siciliana.
In tal senso, nella prima citata seduta del 29.12.2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il documento avente ad oggetto “Revisione del Piano Strategico 2020-2023. Riorganizzazione interna e business plan dell’Assistenza tecnica”, che delinea e focalizza gli obiettivi aziendali, coerentemente con la struttura organizzativa e con il vigente piano industriale, nel rispetto delle determinazioni e degli indirizzi della Regione Siciliana.
In relazione all’aggiornamento del vigente Piano Strategico 2020-2023, i riferiti provvedimenti societari prevedono due direttrici, in linea con il Piano Strategico 2020-2023, il modello di attuazione delle Linee Guida, nonché lo Statuto sociale:
• la revisione della struttura organizzativa, consistente nella definizione di un nuovo assetto tecnico-
organizzativo-contabile che tiene conto della nuova natura e struttura dell’Irfis al fine di garantire sia le funzioni tipiche dell’intermediario finanziario ex art. 106 del TUB, sia le funzioni tipiche dell’ente in regime di in house providing della Regione Siciliana;
• l’assegnazione all’Irfis del servizio di Assistenza Tecnica da parte della Regione: si tratta
dell’affidamento in regime di in house providing dei servizi di assistenza tecnica in merito all’attività di gestione del Programma Operativo FESR e del Programma Operativo Complementare per il ciclo 2014-2020 ed alla programmazione attuativa del Programma Operativo FESR 2021-2027, attraverso affidamento In house ad Irfis a decorrere da aprile 2022.
Nell’ambito di quanto sopra riferito, si prevedono i seguenti principali interventi:
⮚ Organizzazione: Consolidamento del modello di business tramite ampliamento dell’organico, con incremento del numero di risorse e rafforzamento in termini di competenze, parallelamente ad un efficientamento dei processi interni attraverso interventi sui sistemi IT; inoltre, è prevista la revisione dell’attuale modello organizzativo (previsto nel piano strategico 2020-2023), con una rinnovata struttura organizzativa composta da Divisioni e con l’ausilio funzionale di un Comitato di Direzione Strategica.
⮚ Clientela: Riesame dei rapporti con gli attuali clienti e attivazione di una coerente strategia di posizionamento, individuando i migliori canali di ingaggio e interlocuzione con la clientela.
⮚ Offerta: Riesame dell’offerta di prodotti e servizi ed integrazione di servizi complementari quali servizi ancillari di assistenza tecnica alla Regione, finalizzati a consentire di diventare partner a
360 gradi rispetto ai bisogni dei clienti e per rispondere al meglio alle esigenze del territorio.
D) 12 Governo societario
A seguito dell'affiancamento all'attività creditizia dell'Irfis quella di società in house della Regione Siciliana (giusta provvedimento ANAC n. 759 del 30.9.2020, e successive comunicazioni delle competenti strutture regionali nel mese di novembre 2020), con D.A. Economia n. 1467 del 20.10.2020 sono state emanate specifiche disposizioni sulle modalità di esercizio del controllo analogo sulla Società, considerato, infatti, che non trova applicazione per Irfis la disciplina comune di cui al D.A. n. 2731 del 26.10.2018 per le società partecipate ed in house. In particolare, con il suddetto provvedimento, l’Assessore regionale ha disposto che, in considerazione della peculiare natura di intermediario finanziario iscritto nell’albo ex art. 106 TUB, la Società è soggetta all’esclusiva vigilanza di Banca d’Italia, con esclusione di specifici controlli della Regione, relativamente all’attività creditizia a valere sui fondi propri e la gestione dei fondi pubblici con riferimento al presidio sui rischi operativi, legali e reputazionali e sulla disciplina del conflitto di interessi. Il testo coordinato dei due richiamati decreti assessoriali, è stato poi trasfuso nel D.A. n. 1 del 4.1.2021 per la parte che si applica solo all’Irfis e che esclude il controllo analogo di cui al richiamato D.A. per le altre società partecipate delle Regione .
Inoltre, si evidenzia che con D.M. Economia n. 169 del 23.11.2020 (entrato in vigore il 30.12.2020) sono
stati fissati i nuovi requisiti degli esponenti aziendali delle banche e degli intermediari finanziari in materia di onorabilità, correttezza, professionalità, competenza ed indipendenza.
D) 13 Il Capitale sociale ed il Patrimonio netto
Il capitale sociale al 31.12.2021 è pari a 65.034.099,00 ed è rappresentato da n. 11.510.460 azioni del valore unitario di euro 5,65 interamente possedute dalla Regione Siciliana.
PATRIMONIO NETTO | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
Capitale sociale | 65.034.099 | 65.034.099 |
Riserve di utili | ||
- riserva legale | 2.922.182 | 2.887.079 |
- riserva straordinaria | 7.880.708 | 7.880.708 |
- riserva utili-perdite a nuovo FTA IFRS 9 | (3.677.540) | (3.677.540) |
Riserve di capitale | ||
- riserva ex art. 65 L.R. n.3/2016 | 150.616.140 | 150.616.140 |
Riserve da valutazione | ||
- riserva attività finanziarie valutate al fair value con | (1.652.309) | 27.995 |
impatto sulla redditività complessiva | ||
- piani previdenziali a benefici definiti | (807.549) | (739.829) |
Utile di esercizio | 294.553 | 351.025 |
Totale | 220.610.284 | 222.379.677 |
Il patrimonio netto, comprensivo del risultato d’esercizio di 294.553, è pari a 220.610.284, ed è così costituito:
Le variazioni del patrimonio netto che, dopo l’approvazione del bilancio 31.12.2020, era pari a 222.379.677, oltre dal risultato di periodo, derivano:
• dalla seguente destinazione dell’utile dell’esercizio precedente, secondo quanto deliberato
dall’Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2021:
A:
Riserva legale (10%) € 35.102,50
Fondo oneri gestione attuazione piano industriale della società
€ 315.922,54
€ 351.025,04
• dalla variazione negativa (-1.680.303) della “riserva attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva” per effetto dell'andamento del mercato dei titoli di Stato in portafoglio, delle compravendite del periodo in esame e della connessa fiscalità;
• dallo scostamento negativo (-67.720) comprensivo degli effetti fiscali della “riserva per piani previdenziali a benefici definiti” derivante dalla valutazione attuariale al 31.12.2021 del TFR.
Nell’ambito del progetto di crescita e sviluppo intrapreso dall’Irfis, nonché al fine di fornire elementi di considerazione in merito alla creazione di valore generata dalle attività svolte dalla società, con riguardo
al periodo 2016 – 2021, è stata effettuata la stima del valore economico a cura di primaria società di consulenza, attualmente responsabile della funzione di Compliance sin dal 2014 e che ha assistito fattivamente Irfis nella presentazione dell’istanza alla Banca d’Italia per l’iscrizione al nuovo Albo Unico di cui l’art. 106 del T.U.B..
Per la valutazione del capitale sono stati presi in considerazione sia il Metodo Patrimoniale (nel caso specifico il valore economico del capitale della società corrisponde al valore del Patrimonio Netto aziendale) che il Metodo dei Multipli di mercato (stima il valore del capitale economico aziendale sulla base dei prezzi negoziati nei mercati organizzati per titoli rappresentativi di quote di imprese comparabili). Dall’analisi svolta è emerso che l’enterprise value alla data del 31.12.2021 è di 243 milioni, mostrando quindi un maggior valore generato dalla società nel corso degli anni 2016-2021 di 175 milioni (+253%).
D) 14 Le azioni proprie e delle proprie controllanti
La società alla data del 31.12.2021 non detiene azioni proprie in portafoglio.
D) 15 Le attività di ricerca e sviluppo
La società non ha svolto nel corso dell’esercizio in esame attività di ricerca e sviluppo.
D) 16 Lo scenario determinato dall’epidemia Covid-19
Covid-19: le iniziative intraprese da Xxxxx
Persistendo lo stato di emergenza sanitaria, nel terzo trimestre Irfis FinSicilia ha dato continuità alle iniziative volte a tutelare la salute dei dipendenti, dei fornitori e dei clienti, ad assicurare la continuità operativa ed il presidio dei rischi, a contrastare gli effetti della pandemia a livello sociale ed economico.
Fin dalla comparsa dell’epidemia sono state rivolte al personale della società comunicazioni esplicative delle regole di comportamento per arginare il contagio.
Le principali soluzioni adottate per fronteggiare l’emergenza, mitigare il rischio ed assicurare la continuità del servizio hanno riguardato lo smart working, le sedi, la digitalizzazione dei processi e gli interventi sui processi sistemici.
Dal 15 ottobre è vigente l’obbligo di Green pass per accedere a tutti i luoghi di lavoro. È stata pertanto emanata una disposizione interna che disciplina l’accesso ai luoghi di lavoro, l’organizzazione delle verifiche e le casistiche particolari (soggetti esenti, ecc.).
La società ha inoltre adottato tutti i necessari strumenti di prevenzione e controllo previsti dalla specifica normativa in materia.
Misure a sostegno dell’accesso al credito delle imprese in correlazione all’emergenza economica determinata dall’epidemia da Covid-19
L’Irfis è impegnata attivamente nel sostenere, con misure straordinarie, le imprese siciliane nella drammatica emergenza sanitaria e sociale, legata alla pandemia da Covid-19. La società, in particolare, sulla scorta delle misure introdotte sia dal Governo Nazionale che dal Governo Regionale, ha messo in campo una serie di strumenti al fine di sostenere le proprie imprese affidate.
Le stesse sono riconducibili essenzialmente alle moratorie “Cura Italia”, volontarie collettive ABI e volontarie individuali, nonché alle misure regionali a sostegno delle PMI del territorio, c.d. Fondo Sicilia e le Sezioni specializzate in credito del Fondo Sicilia (quali ex art. 10 c. 1 e 3 L.R. 9/2020 e Riprogrammazione di risorse FSC 2014-2020 assegnate al Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana, per le quali si rimanda agli specifici paragrafi).
A fine dicembre 2021 risultavano perfezionate circa 198 richieste di sospensione, per 15,6 milioni di volumi15, principalmente riferibili al D.L. 18/2020 art. 56 “Cura Italia”.
Nel grafico seguente sono esposte le moratorie eseguite durante il periodo pandemico concesse, pur prestando attenzione alla valutazione della capacità di rimborso dei debitori, per favorire le imprese siciliane danneggiate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Nella tabella sotto riportata si espone il portafoglio dei crediti in essere al 31.12.2021, a valere sui fondi propri, oggetto di moratoria ex lege da Decreti Governativi, collettive derivanti da accordi di categoria ed individuali.
15 Moratorie accordate sino al 31 dicembre 2021 (flussi), incluse le proroghe.
Misure anti Covid-19 adottate: Moratorie ex lege, collettive ed individuali in essere alla data di riferimento | ||||||
importi in €/000 | ||||||
Tipologia moratoria | 31-dic-21 | 31-dic-20 | ||||
Esposizione lorda | Inc.% su Tot. Esp.Lorda | N. | Esposizione lorda | Inc.% su Tot. Esp.Lorda | N. | |
Crediti oggetto di moratoria come previsto dal D.L. 18/2020 (c.d. “Decreto Cura Italia”) e s.m.i. di cui Forborne | 11.774,9 11.774,9 | 10,8% 10,8% | 14 14 | - - | 0,0% 0,0% | - - |
Crediti oggetto di moratorie collettive (Associazioni di categoria) cui la società aderisce su base volontaria (moratorie volontarie collettive) di cui Forborne | - - | 0,0% 0,0% | - - | 24.524,1 1.997,8 | 20,9% 1,7% | 53 4 |
Crediti oggetto di misure diverse da quelle precedenti concesse su base volontaria (moratorie volontarie individuali) di cui Forborne | 7.859,2 7.859,2 | 7,2% 7,2% | 24 24 | 11.161,7 2.861,2 | 9,5% 2,4% | 4 3 |
Totale finanziamenti oggetto di moratoria in essere di cui Forborne | 19.634,1 19.634,1 | 18,0% 18,0% | 38 38 | 35.685,8 4.859,0 | 30,3% 4,1% | 57 7 |
Esposizione lorda del totale finanziamenti a clientela di cui Forborne | 108.888,3 32.506,5 | 100,0% 29,9% | 117.291,3 18.983,1 | 100,0% 16,2% |
Di seguito si espongono le moratorie attive al 31.12.2021 sui finanziamenti a clientela divisi per stadio di rischio (IFRS 9 compliant).
In migliaia di euro | 31/12/2021 | ||||
Moratorie attive su finanziamenti a clientela | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | Coverage | Inc. su Tot. impieghi lordi a clientela |
Xxx xx 0 | - | - | - | 0,0% | 0,0% |
Xxx xx 2 | 18.609,1 | (473,0) | 18.136,2 | 2,5% | 17,1% |
Sta ge 3 | 1.025,0 | (381,7) | 643,3 | 37,2% | 0,9% |
Totale | 19.634,1 | (854,6) | 18.779,5 | 4,4% | 18,0% |
D) 17 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
D) 18 Il progetto di destinazione del risultato d’esercizio
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
A: | ||
Riserva legale (10%) | € | 29.455,35 |
Fondo oneri gestione attuazione piano industriale della società | € | 265.098,11 |
€ | 294.553,46 |
SCHEMI DI BILANCIO
Voci dell'attivo | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
10. | Cassa e disponibilità liquide | 45.766.011 | 84.570.421 |
20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 3.316.563 | 13.038.566 |
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 3.316.563 | 13.038.566 | |
30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 73.242.570 | 44.394.036 |
40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 157.569.060 | 188.687.056 |
a) crediti verso banche | 44.873.518 | 59.674.330 | |
b) crediti verso società finanziarie | 8.917.162 | 10.090.956 | |
c) crediti verso clientela | 103.778.380 | 118.921.770 | |
80. | Attività materiali | 6.458.870 | 6.908.311 |
90. | Attività immateriali | 28.535 | 23.231 |
100. | Attività fiscali | 4.985.266 | 4.735.074 |
a) correnti | 178.326 | 71.268 | |
b) anticipate | 4.806.940 | 4.663.806 | |
120. | Altre attività | 2.067.146 | 1.697.140 |
TOTALE ATTIVO | 293.434.021 | 344.053.835 |
Il Direttore Generale
Il Presidente
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 61.787.539 | 108.881.749 |
a) debiti | 61.787.539 | 108.881.749 | |
60. | Passività fiscali | 262.603 | 155.098 |
a) correnti | 158.179 | 49.960 | |
b) differite | 104.424 | 105.138 | |
80. | Altre passività | 6.859.826 | 7.727.909 |
90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 3.063.988 | 3.753.592 |
100. | Fondi per rischi e oneri | 849.781 | 1.155.810 |
a) impegni e garanzie rilasciate | 113.645 | 303.794 | |
c) altri fondi per rischi e oneri | 736.136 | 852.016 | |
110. | Capitale | 65.034.099 | 65.034.099 |
150. | Riserve | 157.741.489 | 157.706.387 |
160. | Riserve da valutazione | (2.459.857) | (711.834) |
170. | Utile (Perdita) d'esercizio | 294.553 | 351.025 |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 293.434.021 | 344.053.835 |
Il Direttore Generale
Il Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Voci | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
10. | Interessi attivi e proventi assimilati di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo Interessi passivi e oneri assimilati | 5.917.124 | 6.099.402 |
382.446 | 242.391 | ||
20. | (6.607) | (5.853) | |
30 | MARGINE D'INTERESSE | 5.910.517 | 6.093.549 |
40. | Commissioni attive | 6.908.988 | 4.786.508 |
50. | Commissioni passive | (5.512) | (4.101) |
60. | COMMISSIONI NETTE | 6.903.476 | 4.782.407 |
70. | Dividendi e proventi simili Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva c) passività finanziarie Risultato netto delle altre attività e delle passività a) attività e passività finanziarie designate al fair value b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - |
100. | - | 1.894.910 | |
- | - | ||
- | 1.894.910 | ||
- | - | ||
110. | 219.435 | 255.731 | |
- | - | ||
219.435 | 255.731 | ||
120. | MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 13.033.428 | 13.026.597 |
130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (3.570.555) | (5.318.553) |
(3.549.984) | (5.296.046) | ||
(20.571) | (22.507) | ||
150. | RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA | 9.462.873 | 7.708.044 |
160. | Spese amministrative: | (8.232.947) | (6.877.452) |
a) spese per il personale | (5.320.349) | (4.518.226) | |
b) altre spese amministrative | (2.912.598) | (2.359.226) | |
170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | 190.393 | 570.103 |
a) impegni e garanzie rilasciate | 190.149 | 555.178 | |
b) altri accantonamenti netti | 244 | 14.925 | |
180. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (462.672) | (484.155) |
190. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (6.652) | (1.431) |
200. | Altri proventi ed oneri di gestione | 282.449 | 146.476 |
210. | COSTI OPERATIVI | (8.229.429) | (6.646.459) |
250. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | - |
260. | UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE | 1.233.444 | 1.061.585 |
270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (938.891) | (710.560) |
280. | UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE | 294.553 | 351.025 |
300. | UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 294.553 | 351.025 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente
Voci | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 294.553 | 351.025 |
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a | - - - - - - (67.720) - - - - - - (1.680.303) - - (1.748.023) | - - - - - - (356) - - - - - - 1.025.034 - - 1.024.678 | |
conto economico | |||
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla reddititività | |||
20. | complessiva | ||
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto | |||
30. | economico (variazione del proprio merito creditizio) | ||
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla | |||
40. | redditività complessiva | ||
50. | Attività materiali | ||
60. | Attività immateriali | ||
70. | Piani a benefici definiti | ||
80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a | |||
90. | patrimonio netto | ||
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto | |||
economico | |||
100. | Coperture di investimenti esteri | ||
110. | Differenze di cambio | ||
120. | Copertura dei flussi finanziari | ||
130. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | ||
140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
150. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | ||
140. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | ||
180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | (1.453.470) | 1.375.703 |
Il Direttore Generale
Il Presidente
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Esistenze al 31/12/2020 | Modifica saldi apertura | Esistenze all' 1/1/2021 | Allocazione risultato esercizio precedente | Variazioni dell'esercizio | Redditività complessiva esercizio 2021 | Patrimonio netto al 31/12/2021 | |||||||
Variazioni di riserve | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||
Riserve | Dividendi ed altre destinazioni | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Altre variazioni | |||||||
Capitale | 65.034.099 | - | 65.034.099 - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 65.034.099 |
Sovrapprezzo di emissione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Riserve: a) di utili b) altre | 157.706.387 7.090.247 150.616.140 | - - | - 157.706.387 7.090.247 150.616.140 | 35.103 35.103 - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | 157.741.490 7.125.350 150.616.140 |
Riserve da valutazione | (711.834) | - | - (711.834) | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.748.023) | (2.459.857) |
Strumenti di capitale | - | - | - - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Utile (Perdita) di esercizio | 351.025 | - | 351.025 | (35.103) | (315.923) | - | - | - | - | - | 294.553 | 294.553 | |
Patrimonio netto | 222.379.677 | - | - 222.379.677 | - | (315.923) | - | - | - | - | - | - | (1.453.470) | 220.610.285 |
Il Direttore Generale
Il Presidente
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Esistenze al 31/12/2019 | Modifica saldi apertura | Esistenze all' 1/1/2020 | Allocazione risultato esercizio precedente | Variazioni dell'esercizio | Redditività complessiva esercizio 2020 | Patrimonio netto al 31/12/2020 | |||||||
Variazioni di riserve | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||
Riserve | Dividendi ed altre destinazioni | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Altre variazioni | |||||||
Capitale | 65.034.099 | - | 65.034.099 - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 65.034.099 |
Sovrapprezzo di emissione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Riserve: a) di utili b) altre | 145.058.629 7.022.665 138.035.964 | - - | - 145.058.629 7.022.665 138.035.964 | 67.582 67.582 - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | - - - | 12.580.176 - 12.580.176 | - - - | 157.706.387 7.090.247 150.616.140 |
Riserve da valutazione | (1.736.512) | - | - (1.736.512) | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.024.678 | (711.834) |
Strumenti di capitale | - | - | - - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Utile (Perdita) di esercizio | 67.582 | - | 67.582 | (67.582) | - | - | - | - | - | - | - | 351.025 | 351.025 |
Patrimonio netto | 208.423.798 | - | - 208.423.798 | - | - | - | - | - | - | - | 12.580.176 | 1.375.703 | 222.379.677 |
Il Direttore Generale
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Presidente
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo indiretto
A. ATTIVITA' OPERATIVA | Importo | |
31 dicem bre 2021 | 31 dicem bre 2020 | |
1. Gestione | 5.987.621 | 5.021.124 |
- Risultato d'esercizio (+/-) | 294.553 | 351.025 |
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre | ||
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | (219.435) | (255.731) |
- rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) | 3.189.422 | 5.258.835 |
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 469.324 | 485.586 |
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 110.556 | (263.482) |
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidate (+/-) | 810.525 | 709.369 |
- altri aggiustamenti (+/-) | 1.332.676 | (1.264.478) |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 3.966.274 | (8.429.799) |
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 9.941.438 | - |
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (31.321.845) | (1.895.710) |
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 26.626.459 | (7.462.423) |
- altre attività | (1.279.778) | 928.334 |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (48.733.118) | (9.068.429) |
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (47.092.215) | (10.962.817) |
- altre passività | (1.640.903) | 1.894.388 |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (38.779.223) | (12.477.104) |
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
1. Liquidità generata da | - | - |
2. Liquidità assorbita da | (25.187) | (118.632) |
- acquisti di attività materiali | (13.231) | (94.842) |
- acquisti di attività immateriali | (11.956) | (23.790) |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (25.187) | (118.632) |
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | - | - |
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (38.804.410) | (12.595.736) |
RICONCILIAZIONE
Importo | ||
31 dicem bre 2021 | 31 dicem bre 2020 | |
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio (E) | 84.570.421 | 97.166.157 |
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (D) | (38.804.410) | (12.595.736) |
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio (G=E+/-D+/-F) | 45.766.011 | 84.570.421 |
Il Direttore Generale
Il Presidente
Il Capo Contabile
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
NOTA INTEGRATIVA
Parte A - POLITICHE CONTABILI
Parte B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
Parte C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Parte D – ALTRE INFORMAZIONI
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
A.1 - PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il presente bilancio è conforme agli International Financial Reporting Standards e gli International Accounting Standards (nel seguito “Ifrs”, “Ias”, o principi contabili internazionali) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) adottati dall’Unione Europea in base a quanto previsto dal Regolamento Comunitario n. 1606/2002 - la cui piena applicazione è stata recepita dal legislatore nazionale con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 – e assoggettati a successive revisioni e/o integrazioni.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni delle poste di patrimonio netto, dalla nota integrativa e dalle relative informazioni comparative.
Il bilancio è corredato dalla relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della società.
La forma di rappresentazione del presente bilancio è resa sulla base delle disposizioni del Provvedimento Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari emanate dalla Banca d’Italia in data 29 ottobre 2021 integrata dalla Comunicazione del 21 dicembre 2021 aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell’economia ed emendamenti agli IAS/IFRS.
Lo stato patrimoniale ed il conto economico unitamente al rendiconto finanziario, al prospetto della redditività complessiva ed al prospetto delle variazioni del patrimonio netto, espongono valori espressi in unità di euro, senza cifre decimali, mentre le tabelle riportate nella nota integrativa sono redatte in migliaia di euro.
Il rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto.
Il presente bilancio è redatto applicando i seguenti principi generali dettati dallo IAS 1:
a. continuità aziendale: le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni “fuori bilancio” vengono effettuate nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale della società, pur avendo valutato i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico. In proposito, le ripercussioni connesse ad eventuali rischi di liquidità, di credito e di redditività non sono ritenuti tali da generare dubbi sulla continuità aziendale;
b. competenza economica: salvo che nel rendiconto finanziario, la rilevazione dei costi e dei ricavi avviene, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, secondo i principi di maturazione economica e di correlazione;
c. coerenza di presentazione: i criteri di presentazione e di classificazione delle voci del bilancio
vengono tenuti costanti da un esercizio all’altro, salvo che il loro mutamento non sia prescritto da un principio contabile internazionale o da una interpretazione oppure non si renda necessario per accrescere la significatività e l’affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di cambiamento, il nuovo criterio – nei limiti del possibile – viene adottato retroattivamente e sono indicati la natura, la ragione e l’importo delle voci interessate dal mutamento. La presentazione e la classificazione delle voci è conforme alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia;
x. xxxxxxxxx e aggregazione: conformemente alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia le varie classi di elementi simili sono presentate, se rilevanti, in modo separato. Gli elementi differenti, se rilevanti, sono invece esposti distintamente fra loro;
e. divieto di compensazione: eccetto quanto disposto o consentito da un principio contabile internazionale o da un’interpretazione oppure dalle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia, le attività e le passività nonché i costi e i ricavi non formano oggetto di compensazione.
Circa l’informativa comparativa si evidenzia che, in conformità a quanto previsto dal Principio contabile IAS 1, vengono riportati i corrispondenti dati dell’esercizio precedente relativamente a tutte le informazioni del bilancio, a meno che non sia diversamente stabilito o permesso da un Principio contabile Internazionale o da una Interpretazione.
Inoltre, laddove intervengano modifiche di rappresentazione o di classifica riguardanti il contenuto di singole voci del bilancio, le corrispondenti voci di comparazione vengono coerentemente modificate o riclassificate per rendere i dati omogenei.
In particolare, il presente bilancio accoglie le modifiche operate ai sensi delle citate disposizioni del 29/10/2021 che hanno riguardato la riclassifica dei “crediti verso banche - a vista” dalla voce 40. “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) banche” alla voce 10. “Cassa e disponibilità liquide”
Il bilancio d’esercizio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria ed il risultato economico dell’esercizio; i conti di bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale che, a sua volta, rispecchia integralmente e fedelmente i fatti amministrativi intervenuti nell’esercizio.
I documenti, ove non diversamente indicato, sono redatti in migliaia di euro e vengono esposte unicamente le tavole che presentano importi per l’esercizio o per l’esercizio precedente.
Misure di sostegno all’economia a seguito della pandemia da COVID-19
La società, in continuità con lo scorso esercizio, ha adottato una serie di misure atte ad agevolare una pronta risposta alle esigenze della clientela, adoperandosi, nel carattere temporaneo delle misure previste dai decreti e moratorie ABI, a recepire e adeguarsi alle iniziative delle Autorità regionali, nazionali ed europee, continuando, altresì, a preservare i principi di sana e prudente gestione del credito.
Le misure varate dal Governo per sostenere famiglie e imprese a fronte dell’emergenza in atto (tra gli altri si richiamano le misure di cui al D.L. 18/2020 del 17.3.2020 e al D.L. 23/2020 del 8.4.2020) hanno determinato un incremento dei finanziamenti al settore privato assistiti da un sistema pubblico di garanzia. A tali misure inoltre si è affiancata l’attivazione di diverse moratorie su iniziativa privata, ossia la moratoria dell’ABI e quelle di singoli istituti di credito finalizzate a sospendere o allungare le scadenze dei finanziamenti concessi a micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica. L’European Banking Authority (EBA), nel primo intervento del 25 marzo 2020 e con i successivi aggiornamenti ha fornito indicazioni relative alle tipologie di iniziative di moratoria in risposta alle conseguenze economiche da Covid-19 che, oltre ad essere concesse dal Governo, possono essere concesse unilateralmente dall’Intermediario finanziario o promosse da associazioni di categoria.
Il Comitato di Xxxxxxx e l’EBA hanno precisato inoltre che l’adesione di un debitore alle diverse moratorie avviate in risposta alla crisi non comporta necessariamente la riclassificazione del credito tra le esposizioni oggetto di concessione (c.d. Forbearance) o tra i crediti deteriorati e che, a livello contabile, non determina automaticamente un incremento del rischio di credito.
Tali misure trovano riscontro nei documenti di tipo interpretativo e di supporto all’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS in relazione agli impatti economici derivanti dalla pandemia da Covid-19, emanati dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter, tra cui:
- la già citata comunicazione dell’EBA del 25 marzo 2020 “Statement on the application of the Prudential framework regarding Default, Forbearance and IFRS 9 in light of COVID 19 measures”, che ha inquadrato le tematiche contabili e prudenziali relative alla potenziale riclassificazione dei crediti indotta dalle moratorie, pubbliche e individuali, e da altre forme di sostegno in risposta alla crisi pandemica;
- la comunicazione dell’European Securities and Markets Authority (ESMA) del 25 marzo 2020 “Public Statement. Accounting implications of the COVID 19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9”;
- il documento dell’IFRS Foundation del 27 marzo 2020 “IFRS 9 and Covid-19 - Accounting for expected credit losses applying IFRS 9 Financial Instruments in the light of current uncertainty resulting from the Covid-19 pandemic”;
- gli orientamenti dell’EBA del 2 aprile 2020 “Guidelines on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis”, che forniscono i criteri di dettaglio che devono essere rispettati per le moratorie pubbliche e private concesse entro la data del 30.9.2020 affinché le stesse non siano classificate come esposizioni oggetto di concessioni o ristrutturazioni onerose (c.d. Forbereance)16;
- la comunicazione dell’ESMA del 20 maggio 2020 “Implications of the COVID-19 outbreak on the half- yearly financial reports”;
- gli orientamenti dell’EBA del 2 giugno 2020 “Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the COVID 19 crisis”;
- la comunicazione dell’ESMA del 28 ottobre 2020 “European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports”;
- gli orientamenti dell’EBA del 2 dicembre 2020 “Guidelines amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis”, con riferimento all’aggiornamento degli orientamenti che gli intermediari finanziari devono applicare alle moratorie (legislative e non legislative) relative al rimborso dei prestiti in essere (successivamente riflessi nelle proroghe operate dall’ABI delle iniziative di sospensione delle rate dei finanziamenti già disciplinate da specifici accordi con le Associazioni Imprenditoriali e di categoria);
- la comunicazione dell’ESMA del 29 ottobre 2021 “European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports”.
Le linee guida sopra citate, in particolare, chiariscono una serie di condizioni che devono essere tutte soddisfatte affinché una misura di moratoria possa essere considerata di “portata generale”, e quindi non innescare la classificazione di Forbereance:
• la moratoria deve trovare la propria fonte nella legge nazionale o nell’iniziativa privata, fondata su
uno schema d’intervento largamente condiviso in seno al settore bancario ciò al fine di garantire omogeneità nelle moratorie concesse dai vari istituti di credito;
• la moratoria deve essere applicata in relazione ad un ampio spettro di debitori, determinato sulla
base di criteri generali, quali l’appartenenza ad un certo tipo di clientela;
• la misura si deve sostanziare esclusivamente in una modifica delle tempistiche di pagamento e, pertanto, consistere in una sospensione, rinvio o riduzione dei pagamenti (interessi, capitale o
16 Termine prorogato rispetto all’originario 30 giugno 2020, come da decisione dell’EBA resa pubblica in data 18 giugno 2020
entrambi). La moratoria, quindi, non può comportare la modifica di altre clausole contrattuali (quali ad esempio il tasso d’interesse);
• nell'ambito della medesima moratoria devono essere offerte le stesse condizioni a tutte le controparti
soggette alla moratoria;
• le moratorie non si applicano alle erogazioni concesse dopo il lancio/decorrenza delle stesse moratorie;
• la moratoria deve essere disposta al fine di far fronte all’emergenza generata dalla pandemia di Covid-19 e applicata prima del 30.9.2020.
Nel pieno della seconda ondata della pandemia, a fine settembre 2020, l’EBA ha concesso agli Istituti di credito un’estensione delle moratorie sui crediti fino al 30 giugno 2021.
In tema di scadenza delle moratorie ex Decreto Legge 18/2020, dopo la proroga al 30 giugno 2021 sancita dalla Legge di Bilancio (n. 178 del 30 dicembre 2020), il D.L. 73/2021 (cosiddetto “Sostegni bis”) del 25 maggio 2021 ha ulteriormente prolungato le misure fino al 31 dicembre 2021, subordinatamente ad alcune restrizioni, tra le quali la richiesta esplicita da parte del cliente da formalizzarsi entro il 15 giugno 2021.
Le moratorie concesse nel contesto della pandemia da Covid-19 producono impatti sulla rilevazione e segnalazione dello scaduto in quanto il conteggio del c.d. past due tiene conto delle modifiche accordate alle scadenze di pagamento; conseguentemente, le suddette concessioni dovrebbero comportare, nel breve periodo, una riduzione dei passaggi a non performing delle esposizioni per effetto della sospensione dei termini ai fini del conteggio dello scaduto (past due).
Le linee guida dell’autorità bancaria europea (EBA) “Guidelines on the application of the definition of default under Article 178 of Regulation (EU) No 575/2013” del 18.1.2017, all’art.18 stabiliscono, in relazione alle moratorie ex lege, l’interruzione del calcolo dello scaduto nel periodo di vigenza della sospensione dei pagamenti, comportando una estensione del periodo di 90 giorni, quale trigger per il passaggio delle esposizioni tra i non performing loans.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Successivamente alla data del 31 dicembre 2021 non sono intervenuti eventi che abbiano comportato significativi effetti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società o dei quali non si sia tenuto nella redazione dei prospetti contabili.
Sezione 4 - Altri aspetti
Rischi e incertezze legati all’utilizzo di stime
In conformità agli IAS/IFRS, la direzione aziendale formula valutazioni, stime e ipotesi a supporto dell’applicazione dei principi contabili per la determinazione degli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie, e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento descritti.
Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti, e sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito nelle poste relative ai crediti verso clientela, al trattamento di fine rapporto ed altri benefici dovuti ai dipendenti, ai fondi per rischi ed oneri, nonché alla determinazione del fair value, la cui quantificazione è prevalentemente legata sia alla evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all’andamento dei mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul merito creditizio delle controparti.
Xxxxxx, incertezze e impatti dell’epidemia COVID-19
Anche l’anno appena trascorso, alla stregua del 2020, è stato segnato dalla dilagazione della pandemia Covid-19, specialmente nel xxxxx xxx xxxxxx xxxxxxxxx, che ha avuto un impatto profondo sulle comunità, sui dipendenti e sulle imprese clienti.
L’attuale quadro, fortemente condizionato anche dalle conseguenze delle misure di restrizione, continua
ad essere caratterizzato da elementi di elevata incertezza, riferiti sia alla situazione generale, che, in particolare, all’evoluzione del portafoglio delle esposizioni deteriorate. In tale ambito esiste la reale possibilità che il rallentamento dell’economia possa tradursi in un deterioramento della qualità del portafoglio creditizio, con conseguente incremento dell’incidenza dei crediti non performing e la necessità di aumentare le rettifiche di valore che gravano sul conto economico attuale ed inevitabilmente appesantiranno quelli prospettici. Questa situazione, indotta dalla crisi di Covid-19, ha comportato per la società, nel corso del 2021, per i finanziamenti in bonis, un incremento delle posizioni che sono passate da stage 1 a stage 2 ed un contestuale aumento delle esposizioni con carattere di forborne.
Con riferimento alle criticità connesse alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale che possono sorgere quali effetti della pandemia da Covid-19, in applicazione del Principio contabile IAS 1 (paragrafi 25-26), si fa presente che gli Amministratori hanno esaminato attentamente i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico ravvisando che essi non siano in grado di inficiare il presupposto della continuità aziendale in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il bilancio d’esercizio è stato predisposto nella sussistenza di tale presupposto. Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di liquidità, di credito e di redditività sono, come anche meglio specificate nei relativi paragrafi, infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione della più che adeguata tutela garantita dagli attuali assetti patrimoniali.
L’incertezza è definita come un evento possibile il cui potenziale impatto, riconducibile a una delle categorie di rischio identificate sopra, non è al momento determinabile e quindi quantificabile. La società, come gli altri intermediari bancari e finanziari, a seguito della pandemia da Covid-19, opera in uno scenario condizionato da un deterioramento economico che riscontra, però, proiezioni macroeconomiche in miglioramento per il 2022. Le rapide e straordinarie misure espansive adottate a livello nazionale in campo fiscale e monetario volte ad attutire gli impatti della pandemia non hanno potuto evitare la riduzione del Pil nella prima parte del 2021, sebbene controbilanciato però, da un vigoroso recupero già dal secondo semestre 2021, anche grazie alla vaccinazione collettiva. Tali elementi hanno impatto sul rischio di credito, pur senza intaccare la solidità patrimoniale della società. A tal proposito, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento descritti. Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito nelle poste relative ai crediti verso clientela.
Per quanto concerne i contratti di locazione trattati contabilmente ai sensi dell’IFRS 16, la flessione dell’attività economica e l’incertezza sulle evoluzioni future dell’economia a seguito della pandemia da Covid-19 potrebbero condurre, in taluni casi, alla concessione da parte dei locatori di incentivi a favore dei locatari, sospendendo o rinviando alcune rate del contratto. Tali effetti posso comportare impatti sui contratti di leasing IFRS 16 contabilizzati nel bilancio del locatario con particolare riferimento a:
• impairment diritti d’uso
• rideterminazioni della durata dei contratti
• modifiche dei contratti di leasing come conseguenza diretta del Covid-19.
Nel maggio 2020 lo IASB ha emanato l’amendment dello standard IFRS 16 Leases “Covid-19 - Related Rent Concessions” (recepito nel Regolamento (UE) n.1434/2020) per facilitare i locatori nella contabilizzazione degli incentivi relativi alle locazioni derivanti dalla pandemia da Covid-19.
Le misure restrittive tese al mantenimento del distanziamento interpersonale adottate, sia dal Governo nazionale che dal Governo regionale, per contenere la diffusione del Covid-19, unitamente all'incertezza nelle prospettive macroeconomiche, che ha innescato una contrazione dei mercati finanziari, aumentano significativamente la probabilità che si verifichi un trigger event in ottica IAS 36 anche nel 2021. In tal senso la società, nella valutazione delle attività non finanziarie, ha tenuto conto della presenza di eventuali segnali di perdita durevole di valore (impairment test).
Per ciò che riguarda i benefici ai dipendenti (ai sensi dello IAS 19) si fa presente che, ove applicabili, sono stati presi in considerazione gli eventuali effetti economici e macroeconomici dell’avvento del Covid-19 sull’Istituto inerenti:
• benefici a breve termine per i dipendenti. Non si sono rese necessarie, da parte della società,
modifiche nelle politiche di remunerazione ai dipendenti legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19 in quanto, a titolo esemplificativo, non si sono registrati incrementi delle assenze retribuite a fronte delle misure di sostegno economiche poste in essere dal Governo Italiano a tutela dei lavoratori (ref. artt. 19-22, Titolo II “Misure a sostegno del lavoro” CAPO I “Estensione delle misure speciali in tema di ammortizzatori sociali per tutto il territorio nazionale” del Decreto “Cura Italia”);
• piani di ristrutturazione. La società non ha attuato alcun piano di ristrutturazione che possa
comportare accantonamenti ai sensi dello IAS 37;
• fondo TFR. Nel corso del 2021 non vi è stata alcuna variazione rispetto alle ipotesi attuariali nella determinazione del Fondo TFR, in termini di tassi di rotazione dei dipendenti, dei pensionamenti anticipati, tasso di attualizzazione; per ulteriori dettagli si rimanda all’apposito paragrafo della Nota integrativa;
• pagamenti basati su azioni. La società non ha in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.
Modifiche contrattuali derivanti da COVID-19
1) Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS9)
Come anticipato, alla luce del proseguo dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e delle inevitabili ricadute sociali e finanziarie, il Governo nazionale ha varato diverse misure di sostegno finanziario all’economia (in particolare in favore delle PMI, principale tessuto produttivo del paese). Anche le principali Autorità, Organismi e standard setter, nazionali e comunitari, hanno definito diverse misure di sostegno al sistema bancario europeo funzionali a sostenere l’economia colpita dall’emergenza.
Le linee guida dell’EBA del 2 aprile 2020 sopra richiamate, equiparano alle moratorie pubbliche le moratorie concesse su base privatistica in risposta al Covid-19; conseguentemente anche queste ultime beneficiano della interruzione del conteggio dello scaduto purché rispettino i requisiti richiamati nelle linee guida dell’EBA. L’European Banking Authority ribadisce che le concessioni effettuate nel contesto Covid-19, nei casi di sostanziale invarianza del valore attuale dei flussi di cassa successivi alla modifica contrattuale, non sono da considerare onerose, non comportano il passaggio allo stato di default e rappresentano un temporaneo sollievo per coloro che non sono in grado di adempiere i propri obblighi contrattuali a causa della interruzione delle attività dovuta alla pandemia.
Nel richiamare a quanto già espresso nella Relazione sulla gestione, in continuità con quanto messo in opera a partire dall’inizio della pandemia, a seguito delle misure di sostegno legate alla pandemia da Covid-19, sono proseguite le azioni di sostegno alla clientela attraverso:
a) proroghe delle moratorie legislative decise dal Governo nel secondo trimestre (c.d. D.L. “Sostegni bis”)/altre moratorie;
b) finanziamenti garantiti da Fondo Centrale di Garanzia / SACE. Con specifico riferimento alle moratorie si segnala quanto segue:
• moratorie di legge imprese: sono stati adeguati i processi alle diverse modalità previste dal D.L.
“Sostegni bis” rispetto agli interventi legislativi precedenti con introduzione della esplicita richiesta da parte del cliente come requisito per l’effettuazione della proroga stessa e in particolare nel xxxxx xxx xxxxx xxxxxxxxx, xx xxxxx xx xxxxx xx azioni necessarie per effettuare il perfezionamento di tutte le richieste ricevute entro il termine stabilito dalla legge;
• con riferimento a richieste di altre moratorie singole da parte dei clienti non rientranti nel perimetro di
legge, prosegue l’azione di sostegno di Xxxxx attraverso una valutazione case by case secondo gli ordinari processi creditizi.
A fine dicembre 2021 risultavano perfezionate circa 198 richieste di sospensione, per 15,6 milioni di volumi17. Di seguito, il dettaglio delle moratorie concesse:
Tipologia moratoria | Numero finanziamenti |
Moratorie legislative (EBA compliant) | 103 |
Moratorie collettive (EBA compliant) | 34 |
Moratorie individuali (non EBA compliant) | 61 |
Totale | 198 |
Nella tabella sotto riportata si espone il portafoglio dei crediti in essere al 31.12.2021, a valere sui fondi propri, oggetto di moratoria ex lege da Decreti Governativi, collettive derivanti da accordi di categoria ed individuali.
Misure anti Covid-19 adottate: Moratorie ex lege, collettive ed individuali in essere alla data di riferimento | ||||||
importi in €/000 | ||||||
Tipologia moratoria | 31-dic-21 | 31-dic-20 | ||||
Esposizione lorda | Inc.% su Tot. Esp.Lorda | N. | Esposizione lorda | Inc.% su Tot. Esp.Lorda | N. | |
Crediti oggetto di moratoria come previsto dal D.L. 18/2020 (c.d. “Decreto Cura Italia”) e s.m.i. di cui Forborne | 11.774,9 11.774,9 | 10,8% 10,8% | 14 14 | - - | 0,0% 0,0% | - - |
Crediti oggetto di moratorie collettive (Associazioni di categoria) cui la società aderisce su base volontaria (moratorie volontarie collettive) di cui Forborne | - - | 0,0% 0,0% | - - | 24.524,1 1.997,8 | 20,9% 1,7% | 53 4 |
Crediti oggetto di misure diverse da quelle precedenti concesse su base volontaria (moratorie volontarie individuali) di cui Forborne | 7.859,2 7.859,2 | 7,2% 7,2% | 24 24 | 11.161,7 2.861,2 | 9,5% 2,4% | 4 3 |
Totale finanziamenti oggetto di moratoria in essere di cui Forborne | 19.634,1 19.634,1 | 18,0% 18,0% | 38 38 | 35.685,8 4.859,0 | 30,3% 4,1% | 57 7 |
Esposizione lorda del totale finanziamenti a clientela di cui Forborne | 108.888,3 32.506,5 | 100,0% 29,9% | 117.291,3 18.983,1 | 100,0% 16,2% |
Di seguito si espongono le moratorie attive al 31.12.2021 sui finanziamenti a clientela divisi per stadio di rischio (IFRS 9 compliant).
In migliaia di euro | 31/12/2021 | ||||
Moratorie attive su finanziamenti a clientela | Esposizione lorda | Fondi svalutazione | Esposizione netta | Coverage | Inc. su Tot. impieghi lordi a clientela |
Xxx xx 0 | - | - | - | 0,0% | 0,0% |
Xxx xx 2 | 18.609,1 | (473,0) | 18.136,2 | 2,5% | 17,1% |
Sta ge 3 | 1.025,0 | (381,7) | 643,3 | 37,2% | 0,9% |
Totale | 19.634,1 | (854,6) | 18.779,5 | 4,4% | 18,0% |
Le modalità operative di applicazione delle moratorie (sia legislative che non legislative), dettagliate nelle relative norme e negli accordi, non prevedono in nessun caso l’estinzione delle linee di credito, ma
17 Moratorie accordate sino al 31 dicembre 2021 (flussi), incluse le proroghe.
solo la sospensione (in tutto o in parte) dei pagamenti delle rate con contestuale allungamento del piano di ammortamento. In particolare, tutte le moratorie concesse ed eseguite dalla società sono state lanciate in risposta alla pandemia da Covid-19, oltre che annunciate e applicate, in maniera estesa, nel 2020. L'applicazione delle moratorie non è automatica ma basata su una richiesta specifica del debitore che vuole sfruttare tale misura di sostegno prevedendo esclusivamente la modifica del piano dei pagamenti; l'obiettivo pertanto è quello di alleviare la carenza sistemica di liquidità a breve termine, sospendendo, rinviando o riducendo i pagamenti (interessi, capitale o entrambi) entro un periodo di tempo limitato.
Le moratorie/sospensioni sui mutui e finanziamenti, attivate in risposta alla diffusione del Covid-19 in favore di privati e imprese, sono state valutate attentamente anche con riferimento alle tematiche di modification e derecognition IFRS 9, in quanto la società ha verificato se le stesse siano modifiche sostanziali delle attività finanziarie, ossia se rappresentino modifiche dei flussi finanziari contrattuali comportanti derecognition.
Sul tema modification e derecognition IFRS 9 si è espressa l’ESMA, nell’intervento del 25 marzo 2020, specificando che laddove le misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia da Covid-19 e il valore economico netto del prestito non sia influenzato in modo significativo, è improbabile che la modifica sia considerata sostanziale.
Tuttavia, in ossequio al Principio contabile IFRS 9, la società ha effettuato una valutazione di sostanzialità includendo criteri sia qualitativi che quantitativi:
• l’assessment qualitativo: consiste nel considerare le nuove clausole contrattuali. In particolare se la
“modification” implica l’inserimento di una clausola che, non soddisfa il criterio SPPI, allora l’attività originaria dovrà essere oggetto di derecognition e dovrà essere rilevata la nuova attività finanziaria modificata;
• l’assessment quantitativo: se il criterio SPPI è soddisfatto, l’entità deve identificare se vi sia una
differenza sostanziale in termini di present value dei flussi di cassa contrattuali.
A tale proposito l’IFRS 9 (paragrafo B3.3.6 per le passività finanziarie che in analogia vale anche per le attività finanziarie) afferma che le modifiche di un’attività finanziaria sono “sostanziali”, e portano quindi alla derecognition della stessa, quando il valore attuale dei flussi di cassa (inclusivi di eventuali commissioni pagate o incassate) dell’attività modificata, attualizzati all’EIR originario, differiscono per più del 10% rispetto ai flussi di cassa attualizzati dell’attività ante modifica. L’IFRS 9, inoltre, al paragrafo 5.4.3 sancisce che “quando i flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria sono rinegoziati o altrimenti modificati e la rinegoziazione o la modifica non determina l'eliminazione contabile dell'attività finanziaria, l'entità deve ricalcolare il valore contabile lordo dell'attività finanziaria e rilevare nell'utile (perdita) d'esercizio un utile o una perdita derivante da modifica. Il valore contabile lordo
dell'attività finanziaria deve essere ricalcolato come il valore attuale dei flussi finanziari rinegoziati o modificati che sono attualizzati al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria (o al tasso di interesse effettivo corretto per il credito per le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate) o, laddove applicabile, al tasso di interesse effettivo rivisto calcolato conformemente all’IFRS 9 (paragrafo 6.5.10). Qualsiasi costo o commissione sostenuti rettificano il valore contabile dell'attività finanziaria modificata e sono ammortizzati lungo il corso del restante termine dell'attività finanziaria modificata”.
Le modifiche contrattuali in risposta alla pandemia da Covid-19 sono concesse, come ribadito nei citati statement dell’EBA e dell’ESMA, per offrire un sostegno diffuso a tutte le imprese ed ai privati in difficoltà temporanea a causa della pandemia, al fine di prevenire un rischio di natura sistemica. Si precisa, inoltre, che la modalità operativa con cui sono concesse le sospensioni Covid-19 prevede l’applicazione di interessi corrispettivi all’intero debito residuo.
Tale impostazione implica una sostanziale neutralità in termini di effetti attualizzativi sui flussi di cassa, come previsto peraltro nella relazione illustrativa del Governo al Decreto Cura Italia e dallo statement dell’EBA del 2 aprile 2020, non determinando quindi impatti contabili significativi.
Tali effetti si ritengono ancor di più irrilevanti se si considerano i ritorni reddituali negli esercizi futuri in applicazione del criterio del costo ammortizzato ai sensi del citato IFRS 9, in ragione della durata (mediamente decennale) dei piani di ammortamento delle posizioni. Alla luce di ciò, anche in ossequio ai postulati di rilevanza e aggregazione dello IAS 1 (paragrafi 29-31), tali effetti sono appostati nel margine di interesse.
Le modifiche contrattuali in questione non incidono sulle caratteristiche e sui flussi contrattuali originari, conseguentemente non comportano la derecognition contabile.
2) Emendamento del principio contabile IFRS 16
Con riferimento a quanto precedentemente esposto nel paragrafo “Rischi, incertezze e impatti dell’epidemia Covid-19”, si fa presente che la società ha scelto, data l’irrilevanza dell’eventuale effetto, di non esercitare l’opzione di proroga o risoluzione della durata dei contratti di leasing, e, pertanto, di non beneficiare di tale practial expedient previsto dal Regolamento (UE) 1434/2020.
Adozione dei nuovi principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB
Nella redazione del presente bilancio si è tenuto altresì conto delle eventuali refluenze derivanti dalle modifiche di principi contabili già in essere e dai nuovi principi entrati in vigore nel corso dell'esercizio 2021.
Principi contabili IAS/IFRS, interpretazioni, modifiche e miglioramenti obbligatori per i bilanci 2021 Nel corso del 2021 si è concluso il processo di endorsement da parte dell’EFRAG di alcuni emendamenti ai principi contabili internazionali IAS/IFRS da applicarsi per la redazione dei bilanci IAS/IFRS 2021, oltre all’omologazione del principio IFRS 17 - Insurance contracts..
Per completezza di informativa si fornisce di seguito un’elencazione dei principi contabili IAS/IFRS, interpretazioni, modifiche e miglioramenti obbligatori per i bilanci 2021 dei soggetti IFRS adopter:
• modifiche all’IFRS 4 Insurance Contracts - deferral of IFRS 19 (emesso il 25 giugno 2020).
Attualmente, in base all’IFRS 4 – Insurance Contracts, la data di efficacia per l’applicazione dell’IFRS 9, per l’esenzione temporanea dell’IFRS 9, è il 1° gennaio 2021. L’Exposure Draft sugli emendamenti all’IFRS 17, emesso nel mese di maggio 2019, proponeva di estendere l’esenzione temporanea dall’IFRS 9 di un anno. Successivamente, sulla base delle rideterminazioni dello IASB, la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 è stata ulteriormente prorogata al 1° gennaio 2023 al fine di allinearla alla data di entrata in vigore dell’IFRS 17 Contratti assicurativi.
• modifiche a IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 e IFRS 16 - Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2
(emesso il 27 agosto 2020). In particolare, le modifiche incluse nella Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2 (Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39, all’IFRS 7, all’IFRS 4 e all’IFRS 16) riguardano la modifica delle attività finanziarie, delle passività finanziarie e delle passività di leasing, di specifici requisiti di hedge accounting e obblighi di informativa in applicazione dell’IFRS 7, per accompagnare le modifiche introdotte e l’hedge accounting.
Si riportano nel proseguio gli standard internazionali omologati dall’UE, ma non obbligatori per i bilanci IFRS 2021 che iniziano il 1° gennaio 2021:
• modifiche all’IFRS 16 Leases: COVID-19- Related Rent Concessions beyond 30 June 2021 (emesso
il 31 marzo 2021) obbligatorio per i bilanci con data di inizio dal 1° aprile 0000, xx xx è consentita un’applicazione anticipata;
• Modifiche all’IFRS 3 Business Combinations; IAS 16 Property, Plant and Equipment; IAS 37
Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets; e Annual Improvements 2018-2020 (tutti emessi il 14 maggio 2020) obbligatori per i bilanci con data di inizio dal 1° gennaio 2022;
• IFRS 17 Insurance Contracts (emesso il 18 maggio 2017); incluse le modifiche all’IFRS 17 (emesse il
25 giugno 2020) obbligatorio per i bilanci con data d’inizio dal 1° gennaio 2023.
Pur essendo di potenziale interesse per la società, le suddette novità IAS/IFRS non impattano in maniera significativa sulla situazione patrimoniale ed economica della società nonché sull’informativa di bilancio.
Revisione legale
Il bilancio è sottoposto a revisione legale da parte della società BDO Italia S.p.A., giusta delibera dell'Assemblea dei Soci del 19 dicembre 2019. L'incarico affidato ha ad oggetto la revisione legale e la verifica della regolare tenuta della contabilità della società ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 con riferimento ai bilanci con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.
Informazioni sulla continuità aziendale
Il tavolo di coordinamento congiunto fra Banca d'Italia, Consob ed Isvap in materia di applicazione degli IAS/IFRS, con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 “Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo di stime”, ha richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. In proposito i paragrafi 23- 24 del principio contabile IAS 1 stabiliscono che, nella fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale deve effettuare una valutazione della capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento.
Il bilancio deve essere redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività a meno che la direzione aziendale non intenda liquidare l’entità o interromperne l’attività, o non abbia alternative realistiche a ciò. Qualora la direzione aziendale sia a conoscenza, nel fare le proprie valutazioni, di significative incertezze relative a eventi o condizioni che possano comportare l’insorgere di seri dubbi sulla capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento, tali incertezze devono essere evidenziate.
Qualora il bilancio non sia redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività, tale fatto deve essere indicato, unitamente ai criteri in base ai quali esso è stato redatto e alla ragione per cui l’entità non è considerata in funzionamento.
Le attuali condizioni dei mercati finanziari e dell’economia reale e le previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo richiedono di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico si ritiene che essi non siano in grado di inficiare il presupposto della continuità aziendale in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il bilancio d’esercizio è stato predisposto nella sussistenza di tale presupposto.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di liquidità, di credito e di redditività sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione della più che adeguata tutela garantita dagli attuali assetti patrimoniali.
Sulla base delle informazioni a disposizione e delle previsioni economiche formulate, è lecito attendersi che la redditività della società possa risentire del deterioramento del contesto economico di riferimento.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Cassa e disponibilità liquide
Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere nonché i crediti “a vista” (conti correnti e depositi a vista) verso le banche.
Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio, in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD).
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Criteri di classificazione
Un’attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questo portafoglio:
▪ strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né Hold to collect né
Hold to collect and sell ma che non appartengono al portafoglio di negoziazione;
▪ strumenti di debito, titoli e finanziamenti, i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (polizze di capitalizzazione), ovvero che non superano il test SPPI;
▪ gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
▪ quote di O.I.C.R..
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali:
• valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche,
• calcoli di flussi di cassa scontati,
• modelli di determinazione del prezzo di opzioni,
• valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.
Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite da negoziazione e le plusvalenze e le minusvalenze da valutazione del portafoglio di negoziazione, compresi i derivati connessi con le attività/passività finanziarie designate al fair value, sono iscritti nel conto economico nella voce “80. Risultato netto dell’attività di negoziazione”; i medesimi effetti economici relativi alle attività finanziarie designate al fair value e a quelle obbligatoriamente valutate al fair value sono iscritti nella voce “110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Criteri di iscrizione
Tali poste sono rilevate contabilmente solo se la società diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento finanziario.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, che è normalmente pari al corrispettivo pagato o incassato, comprensivo degli oneri e proventi accessori attribuibili alla transazione.
Criteri di classificazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
• l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia
mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (Business model “Hold to Collect and Sell”), e
• i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari
rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare, vengono inclusi in questa voce:
• i titoli di debito che sono riconducibili ad un business model Hold to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI;
• le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
• i finanziamenti che sono riconducibili ad un business model Hold to Collect and Sell e che
hanno superato il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall’origine, vengono destinate alla cessione e che sono riconducibili ad un Business model Hold to Collect and Sell.
Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie.
In tali casi, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l’utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell’attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto Economico degli impatti derivanti dall’applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell’impairment e dell’eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l’attività finanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l’utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati, in tutto o in parte, a Conto Economico.
Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.
Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e
limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Per maggiori informazioni sui criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla Sezione “A.4 Informativa sul Fair Value” della Parte A della Nota integrativa del Bilancio 2018, non essendo intervenute modifiche significative al riguardo a seguito dell’introduzione dell’IFRS 9.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Come già detto, le variazioni di fair value concernenti la posta in esame vanno imputate a patrimonio netto. Di contro, confluiscono direttamente a conto economico le componenti reddituali riconducibili al meccanismo del costo ammortizzato.
Pertanto, in caso di vendita dello strumento finanziario, la corrispondente frazione di patrimonio verrà trasferita alla voce del conto economico "100.b) Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al
fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento. L’iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.
Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Criteri di classificazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
• l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito
mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model “Hold to Collect”),
e
• i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
• gli impieghi con banche, diversi dai crediti a vista inclusi nella voce “Cassa e disponibilità liquide”, che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
• gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
• i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio per distribuzione di prodotti finanziari ed attività di servicing).
Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie, non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell’apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In questi termini, l’attività è riconosciuta in Bilancio per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l’ammortamento cumulato (calcolato col richiamato metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l’importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e rettificato dell’eventuale fondo a copertura delle perdite. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell’attività, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all’attività finanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad un’attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica dell’attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.
I criteri di valutazione, sono strettamente connessi all’inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stage (stadi di rischio creditizio) previsti dall’IFRS 9, l’ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis.
Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto Economico all’atto:
• dell’iscrizione iniziale, per un ammontare pari alla perdita attesa a dodici mesi;
• della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio non sia risultato significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alle variazioni dell’ammontare delle rettifiche di valore per perdite attese nei dodici mesi successivi;
• della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio sia risultato significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alla rilevazione di rettifiche di valore per
perdite attese riferibili all’intera vita residua prevista contrattualmente per l’attività;
• della valutazione successiva dell’attività, ove – dopo che si è verificato un incremento significativo del rischio di credito rispetto all’iscrizione iniziale – la “significatività” di tale incremento sia poi venuta meno, in relazione all’adeguamento delle rettifiche di valore cumulate per tener conto del passaggio da una perdita attesa lungo l’intera vita residua dello strumento (“lifetime”) ad una a dodici mesi.
Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o “tranche” di titolo), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD).
Se, oltre ad un incremento significativo del rischio di credito, si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività – classificata come “deteriorata”, al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte – e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero.
Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea.
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.
Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.
In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare
se l’attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
In generale, le modifiche di un’attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all’iscrizione di una nuova attività quando sono “sostanziali”. La valutazione circa la “sostanzialità” della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell’attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la “sostanzialità” delle modifiche contrattuali apportate ad un’attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:
• le finalità per cui le modifiche sono state effettuate ad esempio, rinegoziazioni per motivi
commerciali e concessioni per difficoltà finanziarie della controparte. Le prime, volte a “trattenere” il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l’onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogniqualvolta la società effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la società subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti. Le seconde, effettuate per “ragioni di rischio creditizio” (misure di forbearance), sono riconducibili al tentativo della società di massimizzare il recovery dei cash flow del credito originario. I rischi e i benefici sottostanti, successivamente alle modifiche, di norma, non sono sostanzialmente trasferiti e, conseguentemente, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio, è quella effettuata tramite il “modification accounting” - che implica la rilevazione a conto economico della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario;
• la presenza di specifici elementi oggettivi (“trigger”) che incidono sulle caratteristiche e/o sui
flussi contrattuali dello strumento finanziario (quali, a solo titolo di esempio, il cambiamento di divisa o la modifica della tipologia di rischio a cui si è esposti, ove la si correli a parametri di
equity e commodity), che si ritiene comportino la derecognition in considerazione del loro impatto (atteso come significativo) sui flussi contrattuali originari.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi derivanti dall'applicazione del meccanismo del costo ammortizzato vengono imputati direttamente a conto economico alla voce "interessi attivi". In caso di vendita o di perdita durevole di valore dello strumento finanziario, i corrispondenti effetti economici verranno imputati alla voce "100. a) Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Attività materiali
Criteri di iscrizione
Gli immobili, i mobili, gli impianti e i macchinari sono iscritti come attività quando è possibile determinare ragionevolmente il costo del bene ed esiste la probabilità di futuri benefici economici per la società.
In sede di prima applicazione, è stato adottato il fair value degli immobili al 1° gennaio 2004 quale sostituto del costo (deemed cost).
A regime, per gli immobili sia ad uso investimento sia ad uso strumentale si è adottato il criterio del costo.
Criteri di classificazione
Tra le attività immobilizzate ad “uso funzionale” rientrano gli immobili, i mobili, gli impianti e i macchinari detenuti dalla società per l’utilizzo nello svolgimento della propria attività, per scopi amministrativi ed in
quanto destinati ad essere utilizzati per più esercizi.
Le immobilizzazioni a “scopo d’investimento”, costituite da terreni, sono rappresentate da attività materiali non detenute per i suddetti scopi.
Criteri di valutazione
Per le immobilizzazioni materiali è previsto l’ammortamento del valore proporzionalmente alla vita utile del cespite la cui stima è riflessa dai coefficienti tabellari applicati; la quota di ammortamento nell’anno di acquisto è determinata proporzionalmente al periodo di utilizzo del bene. Nella valutazione si tiene conto della presenza di eventuali segnali di perdita durevole di valore (impairment).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le quote di ammortamento, come sopra determinate, vengono rilevate al conto economico.
L’eventuale differenza negativa fra il valore contabile ed il valore recuperabile derivante dal test di impairment viene rilevato al conto economico.
Se i motivi che avevano comportato una rettifica di valore vengono meno, si registra a conto economico una ripresa di valore; a seguito delle riprese di valore il valore contabile non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite per riduzione di valore.
Criteri di cancellazione
Le attività materiali sono contabilmente eliminate al momento della vendita o quando non più in uso in maniera permanente e si ritiene che non si otterranno benefici dalla vendita.
Attività immateriali
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti.
Le attività immateriali sono rilevate solamente se è probabile che i relativi futuri benefici economici vadano a favore della società, il costo del bene può essere ragionevolmente determinato, e se tali attività siano identificabili.
Criteri di classificazione
Le immobilizzazioni immateriali della società, rappresentate da software, sono classificate tra le “altre attività valutate al costo”.
Criteri di valutazione
Analogamente alle immobilizzazioni materiali è previsto l’ammortamento del valore proporzionalmente alla vita utile del bene la cui stima è riflessa dai coefficienti tabellari applicati; la quota di ammortamento nell’anno di acquisto è determinata proporzionalmente al periodo di utilizzo del bene.
Nella valutazione si tiene conto della presenza di eventuali segnali di perdita durevole di valore (impairment).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I criteri di rilevazione delle componenti reddituali sono analoghi a quelli applicati per le attività materiali.
Criteri di cancellazione
Le attività immateriali possono essere stornate contabilmente alla dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione.
Fiscalità corrente e differita
Criteri di classificazione
In applicazione del “balance sheet liability method” le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
- Attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa;
- Passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa;
- Attività fiscali differite, ossia risparmi d’imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa);
- Passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento nella tassazione di ricavi o dell’anticipazione nella deduzione di oneri, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito d’impresa).
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile di periodo. I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità
fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.
L’iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.
Fondi per rischi ed oneri
Criteri di classificazione
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti sono rilevati quando:
- è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
- è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;
- l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Tale voce accoglie anche gli accantonamenti effettuati ai sensi dell'IFRS 9 per il rischio di credito a fronte degli impegni ad erogare fondi cui si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment".
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’accantonamento dell’esercizio derivante dalle stime effettuate è rilevato al conto economico.
L’effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a conto economico tra gli accantonamenti netti del periodo.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di iscrizione
La rilevazione iniziale delle passività che rientrano in questa categoria è effettuata al corrispettivo incassato comprensivo di eventuali costi di transazione direttamente imputabili all’operazione.
Criteri di classificazione
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di passività onerose verso terzi.
Criteri di valutazione
Le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi, calcolati secondo il metodo dell’interesse effettivo, nonché le variazioni di fair value, sono iscritti al conto economico.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie possono essere stornate contabilmente solamente all’estinzione.
Trattamento di fine rapporto del personale
Criteri di classificazione, iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Il TFR è iscritto in bilancio ai sensi dello Ias 19 e, pertanto, è oggetto di calcolo attuariale che tiene conto dei futuri sviluppi, oltre che del rapporto di lavoro (es. variazioni retributive, promozioni, licenziamenti, dimissioni, ecc.) anche delle dinamiche di mercato (es. tassi d’interesse, inflazione, ecc.) e di eventi aleatori (morte, invalidità, ecc.).
Tale determinazione è effettuata da un attuario esterno e riguarda, considerato l’effetto delle modifiche derivanti dai decreti attuativi della legge finanziaria 2007 in merito alla riforma della previdenza complementare inerente al TFR, solo la passività relativa al TFR destinato a rimanere in Azienda.
I flussi futuri di TFR sono attualizzati, alla data di riferimento in base al “Metodo della proiezione unitaria del credito”.
Sino al 31 dicembre 2012 gli utili e le perdite attuariali sono stati rilevati in base al “metodo del corridoio”, limitatamente alla parte di questi non rilevati al termine del precedente esercizio che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione e il 10% del valore corrente dei benefici generati dal piano.
A seguito delle modifiche introdotte allo IAS 19 “Benefici per i dipendenti” dal Xxx.XX 475/2012, la cui
applicazione è divenuta obbligatoria a decorrere dal 1° gennaio 2013, gli utili/perdite attuariali non contabilizzati in precedenza in virtù del suddetto “metodo del corridoio” vengono imputati tra le riserve del patrimonio al netto della relativa componente fiscale.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’accantonamento dell’esercizio è rilevato al conto economico.
Altri benefici ai dipendenti a lungo termine: premi di anzianità
I benefici per i dipendenti a lungo termine derivanti dai premi di anzianità erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio - sono iscritti tra le “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata anche in questo caso da un attuario esterno utilizzando il “Metodo della proiezione unitaria del credito” (si veda Trattamento di fine rapporto del personale). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a Conto Economico.
Altre attività e altre passività
Tali voci comprendono le attività e le passività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. In particolare, tali poste di bilancio accolgono anche i ratei e risconti attivi e passivi diversi da quelli che vanno imputati direttamente sulle relative attività e passività finanziarie.
Impegni
Tali voci comprendono gli impegni ad erogare fondi che sono soggetti alle regole di valutazione ai sensi dell'IFRS9 cui si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment".
Impairment
Per quanto riguarda l’impairment (determinazione perdite di valore), per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, il principio contabile internazionale IFRS 9 ha introdotto un modello basato sul concetto di “expected loss” (perdita attesa), in luogo dell’attuale “incurred loss”, in modo da riconoscere con maggiore tempestività le perdite.
Alla data di rilevazione iniziale è necessaria la classificazione dell’asset in uno dei tre “Stage” previsti dal principio, di seguito riepilogati, che evidenziano differenti e progressive situazioni di deterioramento:
• Stage 1: performance in linea con le aspettative
• Stage 2: performance significativamente sotto le aspettative
• Stage 3: attività non performing o deteriorate
Successivamente, ad ogni chiusura di bilancio bisogna valutare se c’è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. In questo caso ci sarà un trasferimento tra Stage che può anche essere bidirezionale, in quanto il modello è simmetrico e le attività possono muoversi tra gli Stage.
La classificazione in Stage incide anche sulla diversa modalità di rilevazione delle rettifiche di valore. L’Expected Credit Loss (“ECL”) è una stima delle potenziali perdite su un credito (ossia, il valore attuale di tutti i mancati incassi) ponderata in base alla probabilità di default lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Un mancato incasso (cash shortfall) è la differenza tra i flussi di cassa contrattuali ricevuti dalla controparte e i flussi che l'azienda si aspetta di ricevere.
La misura dell’ECL deve, quindi, riflettere:
• un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità determinato valutando una gamma di possibili risultati;
• il valore temporale del denaro;
• informazioni ragionevoli e dimostrabili e disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di riferimento del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future.
L’orizzonte temporale massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo (comprese le opzioni di estensioni) durante il quale l’entità è esposta al rischio di credito e non un periodo più lungo.
In particolare, l’impairment secondo l’IFRS 9, alla luce della identificazione dello Stage dell’attività, comporta la determinazione delle provision (perdite attese) sulla base dei parametri di rischio (PD- probabilità di default, LGD-loss given default ed EAD-esposizione al default) rientranti nella formula dell'Expected Credit Loss (“ECL”) e misurate:
• come perdite attese su un orizzonte temporale di 12 mesi per le attività classificate in Stage 1;
• come perdite attese di tipo lifetime, ossia, lungo tutta la vita attesa dello strumento finanziario, per le attività classificate nello Stage 2 e Stage 3.
Rinegoziazioni
In presenza di una rinegoziazione di un’attività finanziaria, ossia quando le condizioni contrattuali originarie sono modificate per volontà delle parti, occorre verificare se l’attività finanziaria debba continuare ad essere rilevata in bilancio o se, in caso contrario, si debba procedere a cancellare
l’originaria attività finanziaria rilevando un nuovo strumento finanziario. A tal fine occorre valutare se le modifiche dei termini contrattuali della rinegoziazione siano sostanziali o meno.
In presenza di modifiche sostanziali, l’entità deve eliminare contabilmente lo strumento finanziario oggetto di modifica e procedere all’iscrizione di una nuova attività finanziaria sulla base delle nuove previsioni contrattuali, sia nel caso in cui la rinegoziazione venga formalizzata attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto sia nel caso in cui la rinegoziazione preveda una modifica di un contratto esistente. In particolare, sono considerate sostanziali le rinegoziazioni che:
• introducono specifici elementi oggettivi che incidono sulle caratteristiche e/o sui flussi finanziari dello
strumento finanziario (quali la modifica della valuta di denominazione, il cambiamento della controparte non appartenente al medesimo gruppo del debitore originario, l’introduzione di indicizzazioni a parametri azionari o di merci, l’introduzione della possibilità di convertire il credito in strumenti azionari/finanziari partecipativi/altre attività non finanziarie, la previsione di clausole di “pay if you can” che consentano al debitore la massima libertà di rimborsare il credito in termini di tempistica ed ammontare) in considerazione del significativo impatto atteso sui flussi finanziari originari; o
• sono effettuate nei confronti della clientela che non presenta difficoltà finanziarie, con l’obiettivo di
adeguare l’onerosità del contratto alle correnti condizioni di mercato. In quest’ultimo caso, si deve precisare che qualora la società non conceda una rinegoziazione delle condizioni contrattuali, il cliente avrebbe la possibilità di finanziarsi presso altro intermediario con conseguente perdita per l’Istituto dei flussi di ricavo previsti dal contratto rinegoziato; in altri termini, a fronte di una rinegoziazione di natura commerciale, si ritiene che per la società non vi sia alcuna perdita da rilevare a conto economico conseguente al riallineamento alle migliori correnti condizioni di mercato per la propria clientela.
In caso contrario, ossia in presenza di modifiche non sostanziali, le esposizioni rinegoziate non saranno oggetto di cancellazione contabile. Nella fattispecie di rinegoziazioni non sostanziali vi rientrano le modifiche concesse a controparti che presentano difficoltà finanziarie (concessioni di misure di forbearance), riconducibili al tentativo della società di massimizzare il recupero dell’esposizione originaria, i cui rischi e benefici continuano tuttavia ad essere trattenuti dalla società. Fanno eccezione le modifiche che introducono nel contratto elementi oggettivi sostanziali, in grado di per sé di comportare la cancellazione dell’attività finanziaria, come in precedenza illustrato.
Per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato classificate tra le inadempienze probabili, in presenza di rinegoziazioni considerate non sostanziali, si procede alla rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, sulla base del tasso originario dell’esposizione esistente prima della rinegoziazione. La differenza tra tale valore lordo,
come sopra determinato, ed il maggior valore contabile lordo antecedente la modifica è rilevata, in relazione al principio generale di rilevanza e aggregazione di cui allo IAS 1, come perdita nel conto economico (voce 140 “Utili (Perdite) da modifiche contrattuali senza cancellazioni” cosiddetto “modification accounting”). Eventuali misure di rinegoziazione rappresentate da stralci dell’esposizione lorda trovano rappresentazione nella voce di conto economico “130. Rettifiche / Riprese di valore nette per rischio di credito”.
A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nessuna attività è stata oggetto di trasferimento tra portafogli.
A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i seguenti livelli:
Livello 1: quotazione (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dall’IFRS 13 – per le attività o passività oggetto di valutazione;
Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti.
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale si ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, viene fatto ricorso a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione
includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima delle volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio prezzo, dello strumento oggetto di valutazione.
Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input delle stime basate su dati storici.
Il fair value può non essere considerato rappresentativo del valore degli strumenti finanziari nel caso di determinate situazioni di crisi di mercato.
Per i titoli di capitale, se il fair value ottenuto da valutazione tecniche non è attendibilmente determinabile, gli strumenti finanziari sono valutati al costo e rettificati in presenza di perdite durevoli per riduzione di valore.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
I processi di valutazione degli strumenti finanziari classificati al livello 3 si basano sulla natura della controparte, sullo stato (UE non UE) di residenza della stessa nonché sulle caratteristiche dei rapporti sottostanti (durata, tasso) e sulle variazioni connesse alla fluttuazione dei tassi di mercato.
In ragione di quanto sopra per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati a livello 3 della gerarchia viene generalmente assunto il valore di bilancio che, per la standardizzazione dei rapporti e delle controparti, tende a non differire nel tempo dal corrispondente valore di fair value.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Nessuna attività o passività valutata al fair value su base ricorrente è stata oggetto di trasferimento tra i diversi livelli di gerarchia.
A.4.4 Altre informazioni
Non ricorrono fattispecie rientranti tra quelle per le quali è richiesta l’informativa prevista dall’IFRS 13 paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96.
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Nessuna attività o passività valutata al fair value è stata oggetto di trasferimento tra i diversi livelli di gerarchia.
31/12/2021 | 31/12/2020 | |||||
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione b) attività finanziarie designate al fair value c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Derivati di copertura 4. Attività materiali 5. Attività immateriali | - | 3.317 | - | - | 13.039 | - |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
- | 3.317 | - | - | 13.039 | - | |
73.238 | - | 5 | 44.385 | - | 9 | |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | |
Totale | 73.238 | 3.317 | 5 | 44.385 | 13.039 | 9 |
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - |
2. Passività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | - |
3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
Totale | - | - | - | - | - | - |
Legenda:
L1 | = | Livello 1 |
L2 | = | Livello 2 |
L3 | = | Livello 3 |