ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA E
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO
(Dipartimento di Culture, Politica e Società) E
ASSOCIAZIONE MEDICI PER L’AMBIENTE - ISDE Italia ODV E
GREENPEACE ITALIA ONLUS E
ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DEI CITTADINI APS (ADiC TOSCANA APS)
FINALIZZATO A PROMUOVERE I TEMI DELL’EDUCAZIONE CIVICA ED IN PARTICOLARE L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E ALLA SALUTE NELLE SCUOLE DELLA TOSCANA.
L’Ufficio Scolastico per la Toscana, di seguito anche USR, con sede in ▇▇▇▇▇▇▇, ▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇. ▇▇▇, codice fiscale 80022410486 è rappresentato dal Direttore Generale ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇;
l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società, di seguito anche Unito, con sede in ▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇ ▇▇▇ - ▇▇▇▇▇▇ – cap. 10153, codice fiscale 8008823001 è rappresentato dalla Prof.ssa ▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇, Direttrice del Dipartimento, nata a Torino il 15/06/1963, individuata ai sensi dell’art. 66 – comma 2 del “Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità”, emanato con Decreto rep. 3910/2024, prot. n. 0332694 del 19/06/2024, a ciò autorizzata con delibera del Consiglio di dipartimento del 23/01/2024 e dalla Dott.ssa ▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇, Direttrice della Direzione Ricerca, Innovazione e Internazionalizzazione, nata a Torino (To) il 15/10/1974, per quanto di competenza e per quanto previsto dagli artt. 29 comma 1 e 66 comma 1 del Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità emanato con Decreto Rettorale n. 3106 del 26/09/2017 che dispone in ordine alla capacità negoziale e alla stipulazione dell’accordo;
l’Associazione Medici per l’Ambiente - Italia ISDE ODV, di seguito anche ISDE Italia, con sede in ▇▇▇▇▇▇, ▇▇▇ ▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇ ▇. ▇▇, codice fiscale 92006460510 è rappresentata dal Presidente pro-tempore e Legale Rappresentante ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇;
l’Associazione Greenpeace Italia Onlus, con sede in ▇▇▇ ▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇ - ▇▇▇▇, codice fiscale
97046630584 è rappresentata dal Direttore ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇;
l’Associazione per i Diritti dei Cittadini Toscana APS, di seguito anche ADiC Toscana, con sede in
Carrara, ▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇, codice fiscale 91031400459 è rappresentato da ▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇;
Premessa
generale
Nel contesto dell’attuale sfida globale per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, risulta fondamentale promuovere una cittadinanza attiva e responsabile, soprattutto tra le giovani generazioni, che rappresentano il futuro del Paese. La sensibilizzazione alle problematiche ambientali e, in particolare, ai rischi legati alla presenza di sostanze chimiche pericolose come i PFAS (sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate), costituisce un obiettivo prioritario per garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Tali principi sono fortemente supportati da normative e indirizzi internazionali, nazionali e locali, come di seguito illustrati.
VISTO | l’Articolo 9 della Costituzione Italiana, che, con la modifica del 2022, include tra i principi fondamentali la “tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell'interesse delle future generazioni”, sancendo il principio della giustizia intergenerazionale come base per lo sviluppo sostenibile, ovvero le generazioni attuali sono responsabili verso la protezione dell’ambiente e la salvaguardia della salute delle future generazioni, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e le politiche di sostenibilità; |
CONSIDERATA | la Convenzione di Aarhus (1998), Accordo internazionale recepito nell’ordinamento europeo dal 2003 e in quello italiano dal 2005, che sancisce il diritto di accesso alle informazioni su ambiente e salute attraverso - un controllo più approfondito sulla qualità ambientale, - una diffusa partecipazione della comunità alle decisioni, - un accesso migliore a una tutela giuridica su salute e ambiente, che disegna un quadro avanzato di democrazia ecologica rispetto alla quale studenti e studentesse potrebbero fare esperienza diretta e che stabilisce l’importanza della partecipazione del pubblico nella protezione dell’ambiente, garantendo il diritto all’informazione e alla giustizia ambientale ed enfatizzando il coinvolgimento attivo dei cittadini nella definizione delle politiche ambientali e nella gestione delle problematiche legate alla salute e all'ambiente, come quelle derivanti dall’inquinamento da PFAS; |
VISTO | il Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH – Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), che riguarda la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, tra cui i PFAS, per tutelare la salute umana e l'ambiente da sostanze pericolose; |
VISTE | le Direttiva 2008/105/CE sulle acque superficiali e 2006/118/CE sulle acque sotterranee come aggiornate, che stabiliscono i valori limite per le sostanze pericolose nelle acque, comprese alcune categorie di PFAS, con l'obiettivo di proteggere le risorse idriche e la salute pubblica, e promuovono una gestione sostenibile delle risorse naturali in Europa; |
CONSIDERATO | l’articolo 191 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE – 2009), che, tra gli altri, stabilisce per l'Unione Europea obiettivi di tutela e miglioramento dell'ambiente, di protezione della salute umana e di utilizzazione accorta delle risorse naturali, supportando in tal modo l’elaborazione di politiche di prevenzione, anche per i rischi chimici legati ai PFAS; |
VISTO | l’Accordo di Parigi (2015), accordo internazionale sul cambiamento climatico, che, sebbene focalizzato sulle emissioni di gas serra, promuove la sostenibilità globale e include la riduzione dell'inquinamento e l'adozione di politiche di protezione ambientale a livello mondiale, con un forte impatto sulla responsabilità e sull'attivismo civico in ambito ambientale; |
VISTO | il Regolamento (UE) 2017/625, che stabilisce disposizioni generali relative ai controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare, salute animale e piante, ambiente e benessere degli animali ed evidenzia l'importanza del monitoraggio delle sostanze pericolose, inclusi i PFAS, per garantire la protezione della salute pubblica e dell’ambiente; |
VISTA | la Direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, che - all'art. 13, c. 2 par. 7 prevede che entro il 12 gennaio 2024, la Commissione stabilisce linee guida tecniche sui metodi analitici per quanto riguarda il monitoraggio delle sostanze per- e polifluoro alchiliche comprese nei parametri «PFAS — totale» e «somma di PFAS», compresi i limiti di rilevazione, i valori di parametro e la frequenza di campionamento, - nell'Allegato I parte B, fissa le prescrizioni minime relative ai valori di parametro utilizzati per valutare la qualità delle acque destinate al consumo umano, inclusi |
i parametri chimici per i PFAS, - all’art. 25, c. 1, stabilisce che entro il 12 gennaio 2026, gli Stati membri adottino le misure necessarie a garantire che le acque destinate al consumo umano soddisfino i valori di parametro relativi a “PFAS — totale” e “somma di PFAS”; | |
VISTO | il Decreto Legislativo (Attuazione della Direttiva (UE) 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano) n. 18/2023 che, - detta la disciplina della qualità delle acque destinate al consumo umano, imponendo che il controllo delle sostanze PFAS nelle acque potabili diventi obbligatorio a partire dal 12 gennaio 2026; - all’art. 12, comma 2, dispone che le autorità sanitarie regionali adottino programmi di controllo per verificare la qualità delle acque potabili, in linea con gli obiettivi stabiliti dalla Direttiva; - le autorità sanitarie locali e le Agenzie del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) sono coinvolte nel monitoraggio e nell'attuazione di tali programmi, in coordinamento con i gestori idro-potabili e tenendo conto dei risultati delle valutazioni del rischio nelle forniture idriche; |
VISTO | il documento Unesco “Reimagining Our Future Together: a new social contract for education” (2021), dove l’apprendimento diviene “ecologico, interculturale e interdisciplinare in grado di aiutare ▇▇▇▇▇▇ e studenti ad accedere e contribuire alla conoscenza, sviluppando la loro capacità di mettere in pratica questa conoscenza, ma anche di metterla in discussione” (p. 4); |
VISTO | Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025, adottato con Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano (Rep. Atti n. 127/CSR, 06.08.2020), che dedica uno specifico Macro Obiettivo (M.O. 05) alla tematica Ambiente, Clima e Salute, definendo gli obiettivi e le linee strategiche per la prevenzione e la riduzione delle esposizioni ambientali dannose per la salute e prevedendo interventi per mitigare i rischi derivanti dall’esposizione della popolazione a sostanze chimiche, fisiche e microbiologiche in ambienti indoor e outdoor, compreso l’inquinamento da PFAS; |
VISTO | il Decreto Legislativo (Attuazione della Direttiva 2003/4/CE relativa all'accesso del pubblico alle informazioni in materia di ambiente) n. 195/2005 con cui l’ordinamento italiano recepisce il diritto all’accesso generalizzato alle informazioni sullo stato degli elementi dell’ambiente, sui fattori che lo impattano e sulle misure che incidono o possono incidere su esso; |
CONSIDERATO | il Decreto Legislativo (Codice del Consumo) n. 206/2005 coordinato ed aggiornato alla Legge n. 214/2023, che raccoglie le principali disposizioni vigenti in materia di tutela dei consumatori, adottate anche in attuazione della normativa europea; |
CONSIDERATO | il Decreto Legislativo (Norme in materia ambientale) n. 152/2006 che stabilisce il quadro normativo per la protezione dell'ambiente in Italia e include disposizioni relative alla gestione e prevenzione dell'inquinamento da sostanze pericolose, come i PFAS, con azioni per monitorare, ridurre e prevenire i rischi associati a tali sostanze, anche tramite la gestione delle acque, dei rifiuti e dei terreni contaminati e prevede sanzioni amministrative e penali; |
CONSIDERATO | il Decreto Legislativo (Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) n. 81/2008 sulla salute e la sicurezza sul lavoro, che stabilisce l'importanza della protezione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in relazione all'esposizione a sostanze chimiche pericolose come i PFAS, per cui le aziende sono obbligate a garantire la salute dei lavoratori, prevenendo l'esposizione a rischi chimici; |
CONSIDERATA | la Legge (Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica) n. 92/2009 sull'educazione civica, che introduce l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole italiane, promuovendo (art. 1, c.2) i principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale e diritto alla salute e al benessere della persona e |
quindi, (art.3, c.2) l'educazione alla salute e al benessere e alla cittadinanza attiva, dove tutte le azioni sono finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura; | |
CONSIDERATO | il Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito n. 183/2024 (Adozione delle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica), che rafforza ulteriormente l'importanza della responsabilità individuale e collettiva, promuovendo una cultura civica più inclusiva e la preparazione delle nuove generazioni ad affrontare le sfide sociali, culturali e ambientali in un contesto globale; |
CONSIDERATA | la Legge (Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente) n. 68/2015, che introduce nel Codice penale nuovi delitti a salvaguardia dell’ambiente; |
CONSIDERATA | la Legge (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione. La buona scuola) n. 107/2015, che introduce l'educazione alla cittadinanza attiva e la formazione sui diritti umani, ambientali e sociali come parte integrante del curriculum scolastico, in linea con gli impegni internazionali dell'Italia in materia di ambiente e salute; |
VISTE | - la delibera DGR Regione Veneto n. 1490 del 12.08.2013: Istituzione della Commissione tecnica per la valutazione della problematica della presenza di sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) nelle acque potabili e nelle acque superficiali della provincia di Vicenza e comuni limitrofi, e per la formulazione di proposte in ordine alla tutela della salute pubblica; - l’approvazione del DGR Regione Veneto n. 2133 del 23.12.2016, "Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche" e del "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto”; - la delibera DGR Regione Veneto n. 862 del 13.06.2017: Istituzione Commissione Ambiente e Salute. - la delibera DGR Regione Veneto n. 706 del 14.06.2022, “Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per il supporto alle azioni di sorveglianza e di monitoraggio dei PFASs nelle filiere agroalimentari, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione, gestione e comunicazione del rischio” e del "Piano di sorveglianza di PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione: alimenti di origine animale". |
VISTA | la Delibera della Giunta Regionale del Piemonte, DGR n. 23-8708 del 3 giugno 2024 che adotta un piano di monitoraggio e gestione della contaminazione da PFAS nelle acque e nei suoli, definendo azioni preventive e misure di risanamento per tutelare la salute pubblica e l'ambiente, in coerenza con le normative europee e nazionali in materia di qualità delle acque e sicurezza ambientale; |
CONSIDERATO | che sono state emanate le seguenti Delibere dei Consigli Comunali relative alla mozione dal titolo "Emergenza PFAS – richiesta di approvazione urgente di una legge che metta al bando la produzione, l’utilizzo e la commercializzazione dei PFAS e ne regolamenti gli usi indispensabili – richiesta analisi per valutare la presenza di PFAS nell’acqua potabile dell’acquedotto comunale", che stabiliscono provvedimenti specifici per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati ai PFAS e per limitare l'uso di acque contaminate: 1. Forte dei Marmi - n. 17 del 26/09/2024 2. Quarrata - n. 47 del 30/09/2024 3. Marliana - n. 43 del 15/10/2024 4. Santa Croce sull’Arno - n. 169 del 17/10/2024 5. San Sepolcro - n. 90 del 29/10/2024 6. Barberino di Mugello - n. 70 e Montale - n. 71 del 30/10/2024 |
7. Camaiore - n. 75 del 06/11/2024 8. Grosseto - n. 122 del 12/11/2024 9. Carrara - n. 86 del 18/11/2024 10. Anghiari - n. 34 del 20/11/2024 11. Agliana - n. 72 del 25/11/2024 12. Pontedera – n. 54 del 11/11/2024 13. Vinci - n. 75 del 30/09/2024 14. Lamporecchio - n° 50 del 29/10/2024 | |
CONSIDERATO | che l’USR, ha competenza istituzionale nella raccolta delle esigenze delle scuole del territorio, nella promozione e nel coordinamento di azioni in risposta ai bisogni, specificamente per le tematiche dell’educazione civica, nel monitoraggio degli esiti delle azioni realizzate ed ha un rapporto costante di comunicazione con le istituzioni scolastiche e con tutto il personale scolastico; |
CONSIDERATO | che con il D.R. n. 1730 del 15/03/2012 - Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13/04/2012 - è stato approvato lo Statuto dell’Unito; |
CONSIDERATO | che l’Unito: ● sede per eccellenza di competenze e conoscenze di alta qualità, ha tra i suoi obiettivi il supporto alle pubbliche amministrazioni, anche mediante la realizzazione di percorsi di studio e di formazione. ● il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Unito ha tra i propri fini istituzionali la promozione e la conduzione di studi, ricerche e attività formative sui temi del governo dell’ambiente e del territorio, con particolare attenzione ai processi socio-economici e ai meccanismi di giustizia che presiedono alla tutela della salute e dell’ambiente in aree industriali, dismesse o contaminate; ● il Dipartimento di Culture, Politica e Società ha all’attivo collaborazioni scientifiche pregresse con Enti pubblici e privati in materia di ricerca-azione e di public engagement, funzione che non si limita alla disseminazione pubblica dei risultati della ricerca, ma che mira a creare occasioni di scambio all’esterno dei circuiti accademici e forme di compartecipazione in iniziative e progetti che coinvolgono direttamente attori diversi, appartenenti alla sfera delle istituzioni, delle imprese e della società civile; ● il Dipartimento di Culture, Politica e Società ha una consolidata esperienza nell’ambito della ricerca e monitoraggio dei risultati di progetti di sensibilizzazione ecologica, anche attraverso corsi e programmi di formazione sui temi dell’educazione ambientale, alla cittadinanza attiva e alla promozione di competenze e di motivazioni necessarie a questi fini; ● il Dipartimento di Culture, Politica e Società è disponibile a mettere a disposizione dell’USR le proprie competenze a favore delle scuole toscane; in particolare, per elaborare iniziative di diffusione scientifica, promuovere spazi di discussione in merito alle democrazia ecologica e ai temi della giustizia ambientale, anche per la promozione e valorizzazione della cittadinanza attiva ed ecologica. |
CONSIDERATO | che l’Associazione Medici per l’Ambiente Italia, nata nel 1989 e affiliata all’International Society of Doctors for the Environment – ISDE (costituita nel 1990), riconosciuta dalle Nazioni Unite e dall’OMS, ● è impegnata nelle attività di advocacy e scientifiche nelle aree tematiche di interesse; ● è disponibile a mettere a disposizione dell’USR le proprie competenze a favore delle scuole toscane. |
CONSIDERATO | che Greenpeace Italia (1986) |
● è un’organizzazione non governativa ambientalista e pacifista per la difesa del clima e dell'ambiente, ● è impegnata in attività di indagine, pressione istituzionale e mobilitazione pacifica e creativa nelle tematiche climatiche a ambientali, ● ha svolto numerose attività di ricerca, indagine e di campagna sull’inquinamento da PFAS, ● è disponibile a mettere a disposizione dell’USR le proprie esperienze e competenze in favore delle scuole toscane; | |
CONSIDERATO | che l’ Associazione per i Diritti dei Cittadini – ADiC Toscana APS federata a Movimento Consumatori Nazionale APS, di seguito denominata ADiC Toscana, dedica molta parte della propria attività al tema della prevenzione, ha sempre considerato la scuola il motore e il cuore propulsivo dei processi di cambiamento culturale ed ha sviluppato negli anni una molteplicità di progetti educativo-formativi, anche facendosi parte attiva nella costruzione di reti per la loro realizzazione a partire da temi specifici (acqua bene comune, abbigliamento e sistema moda, alimentazione e agricoltura, sicurezza nelle palestre, ambiente, economia circolare e altri); è disponibile a mettere a disposizione dell’USR le proprie esperienze e competenze in favore delle scuole Toscane. È disponibile a mettere a disposizione dell’USR le proprie esperienze e competenze in favore delle scuole Toscane; |
CONSIDERATO | che l’art.15 della L. 241/1990 prevede che le amministrazioni pubbliche possano concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; |
CONSIDERATO | che il presente Accordo di collaborazione è elaborato tenendo conto dei criteri definiti dalla circolare AOOGRT/142917/A.60 del 29 maggio 2013, contenente le indicazioni per l’applicazione dei principi della giurisprudenza europea in materia di accordi di collaborazione (ex art.15 legge 241/1990) con le Università pubbliche; |
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO
LE PARTI CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE
Art. 1 – Premesse
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo.
Art. 2 – Oggetto
Il presente Accordo disciplina il rapporto di collaborazione tra USR, Unito, ISDE Italia, Greenpeace Italia e ADiC Toscana ed è finalizzato a promuovere e sensibilizzare docenti e studenti rispetto alle tematiche ambientali.
Art. 3 - Modalità operative e esecuzione delle attività
Le azioni saranno realizzate da USR Toscana, l’Unito, ISDE Italia, Greenpeace Italia e ADiC Toscana.
L’intervento si svilupperà attraverso l’approfondimento, la condivisione, lo scambio di informazioni e l’attivazione di modalità di sviluppo progettuale congiunte tra le Parti, ciascuno con le proprie competenze e con le proprie strutture.
Art. 4 – Impegni dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
L’USR si impegna a realizzare, in collaborazione con l’Unito, ISDE Italia, Greenpeace Italia e ADiC Toscana, un’azione di sensibilizzazione rispetto alle tematiche ambientali nel sistema di istruzione della Toscana.
L’USR si impegna a:
1. coordinare le attività di progettazione e realizzazione delle attività mettendo a disposizione le proprie competenze e professionalità interne;
2. coinvolgere i Dirigenti delle Istituzioni scolastiche, anche al fine di favorire la positiva interazione
con le attività curriculari all’interno degli istituti coinvolti e l’inserimento nel relativo PTOF;
3. supportare le attività di promozione e diffusione delle iniziative e dei risultati conseguiti;
4. partecipare alle azioni di monitoraggio realizzate nelle scuole aderenti alle attività proposte in collaborazione con gli altri partner, per l’acquisizione dei punti di forza e delle criticità didattiche, organizzative e gestionali;
5. collaborare al monitoraggio delle azioni;
6. promuovere una rendicontazione sociale che evidenzi gli effetti delle attività sulle conoscenze e sui livelli delle competenze raggiunti;
7. realizzare, in collaborazione con gli altri soggetti sottoscrittori, convegni e seminari per la
disseminazione dell’esperienza;
8. curare la conservazione di tutti gli elaborati tecnici;
9. rispettare l’applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori;
10. rispettare le prescrizioni in materia di informazione e pubblicità previste dalle disposizioni di riferimento.
Art. 5 – Impegni dell’Università degli Studi di Torino
L’Unito, attraverso il Dipartimento di Culture, Politica e Società, si impegna a realizzare, in collaborazione con USR, ISDE Italia, Greenpeace Italia e ADiC Toscana, un’azione di sensibilizzazione rispetto alle tematiche ambientali nel sistema di istruzione della Toscana.
Il Dipartimento si impegna a
1. mettere a disposizione le proprie competenze e professionalità;
2. collaborare alla realizzazione di un progetto di educazione ambientale nelle scuole toscane;
3. co – progettare e realizzare la formazione dei docenti e degli studenti;
4. realizzare in collaborazione con gli altri soggetti sottoscrittori convegni e seminari per la
disseminazione dell’esperienza;
5. rispettare l’applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori;
6. rispettare le prescrizioni in materia di informazione e pubblicità previste dalle disposizioni di riferimento.
Art. 6 - Impegni dell’ISDE Italia
L’ISDE Italia si impegna a realizzare, in collaborazione con l’USR, l’Unito, Greenpeace Italia e ADiC Toscana, un’azione di sensibilizzazione rispetto alle tematiche ambientali nel sistema di istruzione della Toscana.
L’ISDE Italia si impegna a:
1. mettere a disposizione le proprie competenze e professionalità;
2. collaborare alla realizzazione di un progetto di educazione ambientale nelle scuole toscane;
3. co – progettare e realizzare la formazione dei docenti e degli studenti;
4. realizzare in collaborazione con gli altri soggetti sottoscrittori convegni e seminari per la
disseminazione dell’esperienza;
5. rispettare l’applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori;
6. rispettare le prescrizioni in materia di informazione e pubblicità previste dalle disposizioni di riferimento.
Art. 7 - Impegni di Greenpeace Italia
Greenpeace Italia si impegna a realizzare, in collaborazione con l’USR, l’Unito, ISDE Italia e ADiC Toscana, un’azione di sensibilizzazione rispetto alle tematiche ambientali nel sistema di istruzione della Toscana.
Greenpeace Italia si impegna:
1. mettere a disposizione le proprie competenze e professionalità;
2. collaborare alla realizzazione di un progetto di educazione ambientale nelle scuole toscane;
3. co – progettare e realizzare la formazione dei docenti e degli studenti;
4. realizzare in collaborazione con gli altri soggetti sottoscrittori convegni e seminari per la
disseminazione dell’esperienza;
5. rispettare l’applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori;
6. rispettare le prescrizioni in materia di informazione e pubblicità previste dalle disposizioni di riferimento.
Art. 8 - Impegni dell’Associazione per i Diritti dei Cittadini - Toscana APS
L’ADiC Toscana si impegna a realizzare, in collaborazione con l’USR, l’Unito, ISDE Italia e Greenpeace Italia, un’azione di sensibilizzazione rispetto alle tematiche ambientali nel sistema di istruzione della Toscana.
L’ADiC Toscana si impegna a:
1. mettere a disposizione le proprie competenze e professionalità anche attraverso quelle di associazioni che collaborano con ADiC Toscana, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia
;
2. collaborare alla realizzazione di un progetto di educazione ambientale nelle scuole toscane;
3. co – progettare e realizzare la formazione dei docenti e degli studenti;
4. realizzare in collaborazione con gli altri soggetti sottoscrittori convegni e seminari per la
disseminazione dell’esperienza;
5. rispettare l’applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori;
6. rispettare le prescrizioni in materia di informazione e pubblicità previste dalle disposizioni di riferimento.
Art. 9 – Responsabilità
Ciascuna parte è esonerata da ogni responsabilità derivante dai rapporti di lavoro instaurati dall’altra nell’ambito delle attività previste dal presente Accordo. Le parti rimangono, ciascuna per proprio conto, singolarmente ed esclusivamente responsabili dell’attuazione delle misure di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, nei locali di propria pertinenza, secondo quanto previsto dal D.lgs. n. 81/2008.
Il personale di ciascuna parte è tenuto a uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi in cui vengono svolte le attività previste dal presente Accordo, nel rispetto della normativa sulla sicurezza dei lavoratori di cui al D.lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni.
Per l'esecuzione del presente Accordo, le parti si impegnano a rispettare pienamente la normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs. 81/2008, D.I. 363/1998 e regolamenti correlati). In particolare, le parti convengono che:
● ogni parte garantirà la copertura assicurativa per il proprio personale (infortuni, morte, malattia professionale e responsabilità civile verso terzi);
● il personale non sarà esposto a rischi specifici e dovrà astenersi dal compiere attività incompatibili
con le destinazioni d’uso dei locali in cui si svolgono le attività.
Ciascuna parte si impegna a sollevare e tenere indenne l’altra parte da qualsiasi azione, pretesa o istanza promossa da terzi per il risarcimento di danni causati da propri dipendenti, collaboratori o da persone comunque ad essa legate, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuto il fatto che ha causato il danno, fatte salve eventuali corresponsabilità.
Art. 10 – Durata, recesso e risoluzione
Il presente Accordo di collaborazione è firmato digitalmente ai sensi del D.lgs. n. 82/2005 Codice
dell’Amministrazione Digitale (CAD).
Il presente Accordo decorre dalla data dell’ultima sottoscrizione digitale e ha validità con riferimento agli anni scolastici 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027; è ammessa la proroga solo a seguito di formale intesa fra le parti.
Si sottolinea che il presente Accordo è finalizzato all’implementazione di un progetto pilota di educazione
civica sui PFAS e sulla Democrazia Ecologica, con le istituzioni scolastiche della Toscana interessate.
Poiché la firma viene apposta in modalità elettronica e non contestuale, gli effetti e la durata decorrono dalla data di apposizione della marca temporale.
Ciascuna delle parti ha facoltà di recedere dal presente Accordo, in qualsiasi momento, previa
comunicazione scritta da inviare all’altra con un preavviso di almeno 30 giorni lavorativi.
Art. 11 – Comitato Tecnico
Ai sensi della L. 241/90 e ss.mm.ii., il procedimento amministrativo per l’attuazione del presente Accordo sarà gestito da un Comitato Tecnico, composto dai referenti designati da ciascuna Parte, al più due membri per ogni partner. Il Comitato Tecnico ha il compito di garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti e di supervisionare le attività operative necessarie per la realizzazione del progetto, come descritto nell’ALLEGATO 1.
Il coordinamento del Comitato è curato dai membri designati dall’USR.
Non sono previsti compensi o altre utilità economiche per la partecipazione ai lavori del Comitato.
Qualora vengano reperiti fondi, questi potranno essere utilizzati per il rimborso delle spese documentate relative all'attuazione del progetto.
Art. 12 – Foro competente
Ai sensi dell’articolo 133, comma 1, lettera a), punto 2, del Decreto Legislativo 20 luglio 2010, n. 104, le controversie relative alla formazione, conclusione ed esecuzione degli Accordi tra Pubbliche Amministrazioni sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Il Giudice
competente per tali controversie è il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana.
Art. 13 – Trattamento dati personali Tutela della privacy
Qualora le attività susseguenti al presente Accordo comportino il trattamento di dati personali, le parti vi provvedono in qualità di autonomi titolari, trattando i dati strettamente adeguati, pertinenti e limitati unicamente per le finalità di cui al precedente art.2, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di protezione dati personali, ivi compreso quanto previsto in merito all'adozione delle misure di sicurezza adeguate. Il trattamento dei dati personali sarà improntato a principi di correttezza, liceità, trasparenza e tutela dei diritti degli interessati".
A tal fine le parti si impegnano a che:
- i dati personali che saranno forniti per le finalità del presente Accordo siano esatti e corrispondano al vero, esonerandosi reciprocamente da qualsivoglia responsabilità per errori materiali di compilazione, ovvero per errori derivanti da una inesatta imputazione dei dati stessi negli archivi elettronici e cartacei
- i dati personali saranno conservati in forma che consenta l’identificazione degli interessati per un
arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità di cui al citato art.2
- ciascuna parte, in qualità di titolare, provvederà ad individuare il proprio personale autorizzato e ad istruirlo, dandone informazione alle altre se necessario
- ciascuna parte potrà trattare e registrare i dati ad essa comunicati ai fini per le finalità del presente Accordo
- sia consentito agli interessati l’esercizio dei diritti di cui agli articoli 15-22 del Regolamento UE/2016/679 presso ciascuna delle parti, che ne definiranno le modalità di esercizio, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
Nel caso in cui, in relazione a specifici trattamenti, emerga l’esigenza di regolamentare diversamente i ruoli privacy tra le Parti coinvolte, le stesse procederanno alla stipula di appositi Data Protection Agreement, che dovranno regolamentare i tipi di dati trattati, le categorie di interessati, le modalità dello scambio, le misure tecniche e organizzative adottate al fine di garantire la sicurezza dei dati, gli obblighi e le responsabilità di ciascuna delle parti.
Art. 14 – Corrispondenza
Tutta la corrispondenza, tecnica e amministrativa, dovrà essere inviata ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
- USR
peo: ▇▇▇▇▇▇▇▇▇-▇▇▇▇▇▇▇@▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇, pec: ▇▇▇▇@▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇
- l’Unito
peo: ▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇▇▇▇▇▇@▇▇▇▇▇.▇▇ pec: ▇▇▇▇@▇▇▇.▇▇▇▇▇.▇▇
- ISDE Italia ODV,
peo: ▇▇▇▇@▇▇▇▇.▇▇ pec: ▇▇▇▇@▇▇▇.▇▇▇▇.▇▇
- Greenpeace Italia,
peo: ▇▇▇▇.▇▇@▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇▇ pec: ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇@▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇
- ADiC Toscana
peo: ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇@▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇, pec: ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇@▇▇▇.▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇;
Art. 15 – Disposizioni generali e finali
Il presente Accordo è soggetto a registrazione solo in caso d'uso, a tassa fissa ai sensi del D.P.R. n° 131 del 26.4.1986, con spese a carico della Parte che la richiede.
Per quanto non esplicitamente contemplato nel presente Accordo, le Parti rinviano alla normativa vigente in materia.
Letto, approvato e sottoscritto digitalmente Firenze,
Firmato digitalmente da ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ C=IT
O=MINISTERO
L MERITO
▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇ 30.01.2025
14:34:12
GMT+02:00
“PROGETTO”
da ▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇ 7:43 CET
Per l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana DELL'ISTRUZIONE E DE Direttore Generale ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇ |
Per l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Dipartimento di Culture, Politica e Società Direttrice Prof.ssa ▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇ Signature Not Verified Signature Not Verified |
Firmato digitalmente da ▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇ digitalmente Per Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia ODV Data: 26.01.2025 23:56:31 CET Data: 24.01.2025 15:4 Presidente ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ 27.01.2025 10:08:39 |
GMT+01:00 Per Greenpeace Italia Onlus Firmato digitalmente da Direttore Esecutivo ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ Data: 29/01/2025 14:53 |
Per l’Associazione per i Diritti dei Cittadini APS (ADiC Toscana APS) Presidente ▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇ |
:
:06
ALLEGATO 1
Educazione alla Democrazia Ecologica: da Consapevolezza a Partecipazione Attiva
PARTNER COINVOLTI
● Università: Università di Torino.
● Enti del terzo Settore e Associazioni: Greenpeace Italia, ISDE Italia ODV, ADiC Toscana APS.
Altri possibili soggetti da coinvolgere
● Enti locali: Comuni e amministrazioni regionali per facilitare il dialogo con le istituzioni locali.
● Aziende: rete delle aziende ChemSec ▇▇▇▇▇://▇▇▇▇▇▇▇.▇▇▇/▇▇▇▇/ ha costituito a livello europeo il movimento cooperativo “No ai PFAS” con l’obiettivo di allargarlo ad altre realtà del mondo economico; Consorzio italiano Detox (diverse sono toscane: ▇▇▇▇▇://▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇/).
Destinatari
● Istituti scolastici: IIS Gentileschi di Carrara, ▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ di Siena, IIS Galilei-Zaccagna di Carrara, et al.
FINALITÀ GENERALI
Il progetto si propone di incrementare la consapevolezza ambientale tra gli studenti e le comunità locali, favorendo una maggiore comprensione delle problematiche legate alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Attraverso attività educative ed incontri, si punta a costruire un senso di responsabilità condivisa verso la tutela del territorio.
Si intende fornire agli studenti strumenti utili per lo sviluppo di competenze civiche e critiche per comprendere il diritto all’informazione e per partecipare attivamente ai processi decisionali che riguardano l’ambiente. Questo aspetto mira a prepararli ad essere cittadini consapevoli e protagonisti nella costruzione di una società più equa e sostenibile.
Infine il progetto ambisce a creare un network tra scuole e cittadini, coinvolgendo tutti in una rete collaborativa che promuova la sostenibilità e la giustizia ambientale. Questa rete sarà una vera e propria piattaforma per condividere buone pratiche, sensibilizzare un pubblico sempre più ampio e sviluppare iniziative concrete volte alla tutela del pianeta.
OBIETTIVO DEL PROGETTO
Il progetto mira a sensibilizzare e formare gli studenti delle scuole secondarie di II grado sulle problematiche ambientali, con un focus particolare sulla contaminazione da PFAS e sull'impatto che questi inquinanti hanno sulla salute e sull'ambiente. Per questo si agirà su tre principali linee di azione:
1. alfabetizzazione,
2. empowerment,
3. monitoraggio,
per permettere agli studenti, con il supporto degli insegnanti e della rete dei soggetti partner, di acquisire competenze critiche e pratiche che favoriscano una partecipazione consapevole e orientata al cambiamento. Il progetto si propone con una prospettiva di innovazione pedagogica e integra discipline scolastiche, scientifiche e sociali, dove soggetti diversi, con competenze complementari, interagiscono con docenti e studenti in modalità integrata per supportare l’acquisizione di competenze e collaborare nell’educare alla partecipazione attiva.
Questo progetto intende promuovere una vera e propria rete di cittadinanza attiva che possa continuare ad interessarsi alle politiche ambientali e a monitorare la qualità e la gestione dell'ambiente a livello locale e nazionale.
METODOLOGIE DIDATTICHE
In generale, l’unità didattica dovrà essere abbastanza flessibile e strutturarsi con attività interattive, riflessioni, lavori di gruppo, discussioni e altro.
● Lezioni teoriche e pratiche: Uso di metodologie interattive, come discussioni di gruppo, simulazioni e giochi di ruolo.
● Laboratori pratici: Attività sul campo per monitorare la qualità ambientale e raccogliere dati (es. test della qualità dell'acqua), visite guidate, monitoraggi e raccolte di feedback.
● Collaborazioni con esperti: Incontri con professionisti del settore, rappresentanti di ONG e amministratori locali, simulazioni di consultazioni, pianificazione di azioni future.
● Creazione di materiali multimediali: Gli studenti saranno coinvolti nella realizzazione di materiali informativi come video, blog, poster e volantini per possibili campagne di sensibilizzazione o eventi pubblici.
LINEE DI AZIONE DEL PROGETTO
1. Alfabetizzazione Ambientale e Legale
● Attività principali:
o Formazione sull'accesso alle informazioni ambientali: cosa sono i PFAS; riconoscere le fonti ufficiali di dati ambientali (come SNPA, ARPA, CNR, altro) e a comprenderne la normativa (Legge 195/2005, documento Unesco “Reimagining Our Future Together: a new social contract for education” (2021), decreto legislativo n. 206/2005 coordinato ed aggiornato alla Legge n. 214/2023, decreto legislativo n. 97 del 2016 - FOIA, Costituzione Italiana Artt. 9 e 41).
o Utilizzo delle banche dati: gli studenti esploreranno le banche dati relativamente alle matrici ambientali e di salute a livello regionale e nazionale - eventualmente anche europeo e internazionale
- come ad esempio qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo.
o Studio di casi reali: Analisi di casi di contaminazione da PFAS (ad esempio, in Veneto e in Toscana) e di altri inquinanti, per comprendere l'importanza di monitorare e diffondere i dati ambientali e valutare la loro incidenza sullo stato di salute della popolazione.
o Sensibilizzare gli studenti sul ruolo delle associazioni del Terzo Settore e dei cittadini attivi
nell’ambito del progetto
● Risultati attesi:
o Acquisizione delle competenze necessarie per navigare e interpretare dati e informazioni ambientali.
o Consapevolezza del diritto all'accesso all'informazione ambientale e sulla salute.
2. Empowerment: Diritto all'Informazione e Partecipazione
● Attività principali:
o Formazione sui diritti civici e ambientali: Accesso agli atti di interesse sul tema dei Pfas (Delibera del Consiglio del Comune di Carrara n. 86 del 18/11/2024) Discussione sul diritto di partecipazione alla vita pubblica, come stabilito dalla Convenzione di Aarhus, che riguarda l'accesso all'informazione, la consultazione e l'accesso alla giustizia ambientale (Codice del Consumo, D.lgs 206/2005 aggiornato).
o Simulazione di processi di consultazione pubblica: Gli studenti parteciperanno a simulazioni di consultazioni pubbliche legate a progetti di sviluppo o a politiche di gestione ambientale, come la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) o la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e altro.
o Testimonianze di esperti: Coinvolgimento di esperti e rappresentanti ETS (Enti del Terzo Settore)/ODV (Organizzazioni di Volontariato)/APS (Associazioni di Promozione Sociale) - ad esempio, Greenpeace, ISDE, ADiC, che operano per la giustizia ambientale, per raccontare esperienze di attivismo e di lotta contro l’inquinamento da PFAS.
● Risultati attesi:
o Aumento della consapevolezza riguardo i diritti civili e ambientali.
o Potenziamento della capacità degli studenti di interagire con le politiche pubbliche e le istituzioni e conoscenza del ruolo delle associazioni del Terzo settore rispetto alla cittadinanza attiva.
3. Attivazione: Mobilitazione e Azioni sul Territorio
● Attività principali:
o Monitoraggio delle risorse locali: Gli studenti, supportati da esperti e tutor, si occuperanno di monitorare la qualità dell'acqua, dell'aria e dei rifiuti nella loro comunità, utilizzando strumenti di raccolta e analisi dati (es. qualità dell’acqua potabile, gestione dei rifiuti, ecc.); eventuali interazioni con la rete #BanPFAS (133 organizzazioni no profit presenti in Europa di cui fanno anche Greenpeace, ADiC, ISDE) e con aziende che hanno modificato il processo produttivo aderendo alle linee del Manifesto europeo #BanPFAS, (la rete delle aziende è denominata ChemSec) ▇▇▇▇▇://▇▇▇▇▇▇▇.▇▇▇/▇▇▇▇/ ha costituito a livello europeo il movimento cooperativo “No ai PFAS” con l’obiettivo di allargarlo ad altre realtà del mondo economico; Consorzio italiano Detox: diverse aziende sono toscane: ▇▇▇▇▇://▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇/).
o Progettazione e attuazione di campagne di sensibilizzazione: Creazione di materiali informativi (volantini, poster, video, ecc.) da diffondere nelle scuole, nelle comunità locali e sui social, per sensibilizzare sulla problematica della contaminazione da PFAS e sull'importanza della tutela dell'ambiente.
o Monitoraggio delle attività: Utilizzo di questionari e sondaggi per raccogliere feedback sugli impatti del progetto. Verrà valutato il livello di coinvolgimento degli studenti e l'efficacia delle azioni intraprese.
o Creazione di azioni sostenibili: Definizione di un piano per mantenere e ampliare le attività nel lungo periodo, con la possibilità di coinvolgere le scuole locali in un processo di monitoraggio continuo della qualità ambientale.
o Iniziative di mobilitazione pubblica: Organizzazione di eventi, incontri e flash mob, come momenti di sensibilizzazione sul tema della salute ambientale. Gli studenti potrebbero anche organizzare raccolte di firme per chiedere alle autorità locali di intraprendere azioni concrete per risolvere il problema delle PFAS.
o Attività di riflessione e condivisione: Organizzazione di dibattiti e gruppi di lavoro per permettere agli studenti di esprimere le proprie idee, condividere le proprie esperienze e sviluppare soluzioni pratiche da adottare a livello locale.
● Risultati attesi:
o Creazione di un gruppo di studenti attivi nella difesa dell'ambiente e nella promozione della salute pubblica.
o Sviluppo di competenze pratiche nell'organizzazione di campagne di sensibilizzazione.
o Attivazione di una rete di cittadini che interagisce con le istituzioni per chiedere politiche ambientali più efficaci.
o Raccolta di dati sugli impatti e miglioramenti nelle competenze degli studenti.
o Creazione di un modello replicabile di cittadinanza attiva e monitoraggio ambientale che possa essere adottato da altre scuole e comunità.
ARTICOLAZIONE DELLE LINEE DI AZIONE IN MODULI
(fino a 33 ore per annualità)
È possibile suddividere il progetto in moduli annuali che coprano in modo equilibrato i temi di educazione ecologica, consapevolezza civica e partecipazione attiva.
ANNO 1: ALFABETIZZAZIONE AMBIENTALE E CONSAPEVOLEZZA
Obiettivo: Introdurre i concetti base di educazione ecologica, i diritti ambientali e le problematiche legate alla contaminazione (ad esempio PFAS).
Modulo 1: Introduzione all'Ecologia e ai PFAS (fino a 10 ore)
● Contenuti:
o Cos'è l'ecologia? Panoramica sui principali temi ambientali globali e locali.
o Cos'è la contaminazione da PFAS? Impatti sull'ambiente e sulla salute.
o Introduzione alla Convenzione di Aarhus e ai diritti di accesso alle informazioni ambientali.
● Attività:
o Lettura e discussione di articoli scientifici e rapporti ufficiali.
o Visione di documentari sull'inquinamento e sulla contaminazione.
o Analisi di casi studio locali (ad esempio, inquinamento da PFAS in specifiche zone).
Modulo 2: Comprendere le Banche Dati Ambientali (fino a 8 ore)
● Contenuti:
o Come e dove trovare informazioni ufficiali sui PFAS e altre sostanze pericolose.
o Introduzione a strumenti online come ARPA, ISPRA e CNR.
● Attività:
o Ricerche pratiche su database ambientali.
o Esercitazioni di lettura e analisi dei dati ambientali.
Modulo 3: Riflessione sui Diritti Ambientali e la Democrazia Ecologica (fino a 8 ore)
● Contenuti:
o Cos'è la democrazia ecologica? Diritti dei cittadini in relazione all'ambiente.
o Articolo 9 e Articolo 41 della Costituzione Italiana: come si collegano alla tutela ambientale e alla salute.
● Attività:
o Discussioni di gruppo: "Che cosa significa avere il diritto all'ambiente sano?".
o Analisi di leggi e politiche locali.
Modulo 4: Discussione e Sensibilizzazione (fino a 7 ore)
● Contenuti:
o La cittadinanza attiva e la partecipazione alle decisioni pubbliche.
o Strumenti per sensibilizzare la comunità sui temi ambientali.
● Attività:
o Creazione di materiali di sensibilizzazione (poster, volantini, video).
o Presentazione dei risultati in un evento scolastico.
ANNO 2: EMPOWERMENT E PARTECIPAZIONE ATTIVA
Obiettivo: Approfondire il diritto all'informazione e promuovere il monitoraggio civico.
Modulo 1: Diritti e Strumenti di Partecipazione Civica (fino a 10 ore)
● Contenuti:
o La partecipazione civica: come i cittadini possono influenzare le decisioni politiche locali (consultazioni pubbliche, petizioni, incontri con le amministrazioni).
o La trasparenza nelle politiche ambientali.
● Attività:
o Analisi di casi studio locali di partecipazione civica.
o Simulazione di una consultazione pubblica: gli studenti propongono soluzioni per un problema ambientale.
Modulo 2: Monitoraggio Ambientale e Civico (fino a 8 ore)
● Contenuti:
o Strumenti di monitoraggio civico: come raccogliere dati e analizzare la qualità dell'ambiente.
o Il ruolo delle scuole nelle iniziative di monitoraggio civico.
● Attività:
o Pianificazione e raccolta dati sul monitoraggio della qualità dell'aria, dell'acqua o del suolo nella zona circostante.
o Creazione di un report con i risultati del monitoraggio.
Modulo 3: Attività di Sensibilizzazione e Coinvolgimento della Comunità (fino a 7 ore)
● Contenuti:
o Come progettare e realizzare una campagna di sensibilizzazione.
o L'importanza di coinvolgere la comunità locale nella discussione sui temi ambientali.
● Attività:
o Organizzazione di un evento o di una presentazione pubblica con i risultati del monitoraggio civico.
o Creazione di un piano di sensibilizzazione per la scuola o il quartiere.
Modulo 4: Riflessione e Riconoscimento (fino a 8 ore)
● Contenuti:
o Riflessione finale sui risultati raggiunti.
o Condivisione dei risultati con la comunità scolastica e locali (via newsletter, blog scolastico, eventi pubblici).
● Attività:
o Presentazione del progetto a genitori, amministratori locali e altre scuole.
o Discussione di gruppo su come migliorare la partecipazione civica nelle scuole e nella comunità.
ANNO 3: MONITORAGGIO CIVICO E SOSTENIBILITÀ
Obiettivo: Consolidare le competenze di monitoraggio civico e attivare progetti di sostenibilità.
Modulo 1: Monitoraggio e Inchiesta Civica Avanzato (fino a 10 ore)
● Contenuti:
o Approfondimento sui metodi di ricerca e analisi dei dati ambientali.
o Come influenzare le decisioni politiche attraverso i dati raccolti.
● Attività:
o Progetti di monitoraggio avanzato, come la valutazione dell'inquinamento locale o il controllo della gestione dei rifiuti.
o Preparazione di una presentazione dei risultati da presentare alle autorità locali.
Modulo 2: Progetti di Sostenibilità Scolastica (fino a 8 ore)
● Contenuti:
o Sostenibilità nelle scuole: come ridurre l'impatto ecologico dell'istituto.
o Progettazione di iniziative per promuovere la sostenibilità (es. riduzione dei rifiuti, energie rinnovabili, raccolta differenziata).
● Attività:
o Sviluppo di un piano di sostenibilità per la scuola.
o Implementazione di progetti scolastici di sensibilizzazione sull'uso responsabile delle risorse.
Modulo 3: Dialogo con le Istituzioni e Cittadinanza Attiva (fino a 7 ore)
● Contenuti:
o Incontri con amministratori locali, esperti, o associazioni per discutere delle soluzioni a problemi ambientali.
o Preparazione di un documento di proposta per migliorare la sostenibilità e la partecipazione civica a livello locale.
● Attività:
o Organizzazione di un incontro con gli amministratori locali e la comunità scolastica per discutere dei risultati del monitoraggio civico e delle proposte di miglioramento.
Modulo 4: Riflessione e Valutazione Finale (fino a 8 ore)
● Contenuti:
o Valutazione finale dei risultati raggiunti.
o Pianificazione di come continuare le iniziative in futuro.
● Attività:
o Discussione di gruppo sui progressi fatti.
o Realizzazione di una presentazione finale per la comunità scolastica.
APPROCCIO PROGRESSIVO E COERENTE
Si adotta un approccio progressivo che permette di affrontare il tema in modo efficace, scalando l'intensità delle attività e dei contenuti ogni anno in base alla maturazione e alla capacità degli studenti.
Ogni linea di azione approfondisce e amplia il tema centrale (PFAS, democrazia ecologica, sostenibilità), in modo il percorso non risulti generico o dispersivo.
REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Tenuto conto della disponibilità delle istituzioni scolastiche che hanno aderito con manifestazione di interesse alla proposta progettuale e delle risorse, il piano delle attività viene articolato a partire dall’anno scolastico 2024/25 in step annuali e offre una gestione flessibile e mirata che tiene conto delle risposte degli studenti.
Timeline del Progetto:
1. 2024-2025: Alfabetizzazione e Consapevolezza, introduzione ai temi ecologici e sensibilizzazione. Avvio
del progetto con focus sull’alfabetizzazione ambientale e consapevolezza.
2. 2025-2026: Empowerment e Partecipazione Attiva: Fornire strumenti per l’attivismo e la partecipazione
attiva.
3. 2026-2027: Monitoraggio Civico e Sostenibilità: Applicazione pratica e monitoraggio delle politiche.
Gli interventi vengono sviluppati nel corrente anno scolastico 2024-25, indicativamente nel periodo febbraio-aprile 2025 (sulla base dell’organizzazione di ogni singola scuola). Struttura delle 6-10 ore di intervento (Anno 2024-25): Alfabetizzazione e consapevolezza ambientale.
1. Introduzione e sensibilizzazione (2 ore o moduli di 40/45 min) | |
OBIETTIVI | Introdurre i temi principali: PFAS, inquinamento ambientale, salute e sostenibilità. |
ATTIVITÀ | Visione di un video documentario sui PFAS e gli impatti dell'inquinamento ambientale. Discussione in aula per stimolare riflessioni e domande sui temi trattati. Letture brevi su come gli inquinanti influenzano la salute e sull'importanza della protezione dell’ambiente. | |||
argomento | esperti (in presenza/a distanza) | durata intervento | disponibilità esperti (giorni e ore) | disponibilità scuole (giorni e ore) |
Cosa sono i PFAS? Quali sono le implicazioni per l'ambiente e la salute. I determinanti ambientali di salute, con particolare attenzione all'inquinamento chimico e, a Massa Carrara, con un racconto della lunga storia dell'inquinamento del territorio da parte delle industrie chimiche fino al SIN | ISDE Dr. ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ (in presenza) ADiC | Gentileschi di Carrara: 11 FEBBRAIO 2025 ORE: 10-12 | ||
ISDE Dr. ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ (in presenza) | ▇▇▇▇▇▇▇-▇▇▇▇▇▇▇▇ di Carrara: 12 FEBBRAIO 2025 ORE: 10-12 | |||
Esperienze di cittadinanza attiva in un territorio di ‘sacrificio’ | ADiC | |||
ISDE Dr.ssa ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇ (in presenza) | Caselli di Siena: 6 FEBBRAIO 2025 ORE: 10-12 | |||
Esperienze di cittadinanza attiva | ADiC | |||
▇▇▇▇▇ introduzione al concetto di democrazia ecologica e al ruolo fondamentale dei cittadini nel monitorare e influenzare le politiche ambientali. Introduzione alla Convenzione di Aarhus, al documento Unesco “Reimagining Our Future Together: a new social contract for education” (2021) e ai diritti civili relativi all'ambiente e alla salute. Spiegare cos'è la democrazia ecologica e perché è importante che i giovani siano coinvolti nella cura del loro ambiente. | UNITO Dr. ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ (da remoto) | Gentileschi di Carrara: 11 FEBBRAIO 2025 ORE: 10-12 | ||
UNITO Dr. ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ (da remoto) | ▇▇▇▇▇▇▇-▇▇▇▇▇▇▇▇ di Carrara: 12 FEBBRAIO 2025 10-12 | |||
UNITO Dr. ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ (da remoto) | Caselli di Siena: 6 FEBBRAIO 2025 ORE: 10-12 | |||
2. Approfondimento sui PFAS e la loro incidenza (2 ore o moduli di 40/45 min) | ||||
OBIETTIVI | Approfondire la questione PFAS, evidenziando il legame tra sostanze chimiche, salute e ambiente. Stimolare la curiosità degli studenti riguardo a questo tema e a come esso influisce sul loro futuro e sulla comunità. | |||
ATTIVITÀ | Discussione di gruppo: identificare possibili fonti di inquinamento nella propria comunità e riflettere su come il PFAS possa avere un impatto diretto. Esperimento pratico o simulazione: analizzare attraverso dati e mappe i livelli di contaminazione in varie aree. | |||
argomento | esperti (in presenza/a distanza) | durata intervento | disponibilità esperti (giorni e ore) | disponibilità scuole (giorni e ore) |
Cosa sono i PFAS e come si diffondono nell'ambiente (acqua, suolo, alimenti). Qui metterei anche le problematiche ambientali. Breve storia dei PFAS e della contaminazione globale e italiana. Le analisi di Greenpeace sulla contaminazione delle acque superficiali e delle acque potabili. | GREENPEACE in presenza Carrara | Gentileschi di Carrara: 17 MARZO 2025 ORE: 12-14 | ||
GREENPEACE | Galilei-Zaccagna di Carrara: 17 MARZO 2025 ORE 9-11 | |||
GREENPEACE (da remoto) | Caselli di Siena: 26 FEBBRAIO 2025 ORE:8.30-10:30 OPPURE 9- 11 | |||
Le problematiche sanitarie legate alla contaminazione da PFAS. Racconto di situazioni concrete (come sono state scoperte le contaminazioni, cosa è stato fatto, quali sono state le difficoltà,qual è la situazione attuale, rischi per la salute). Implicazioni globali del fenomeno e l'esperienza italiana (e locale) sul tema. Cosa è successo in Veneto (30 minuti) e cosa si sta facendo oggi | ISDE Dr. Cordiano (in presenza-da valutare/online) (IN PRESENZA) | Gentileschi di Carrara: 17 MARZO 2025 ORE: 12-14 | ||
ISDE Dr. Cordiano (in presenza-da valutare/online) (IN PRESENZA) | Galilei-Zaccagna di Carrara: 17 MARZO 2025 ORE: 9-11 | |||
ISDE Dr. Cordiano (in presenza-da valutare/online) (IN PRESENZA) | Caselli di Siena: 26 FEBBRAIO 2025 ORE:8.30-10:30 OPPURE 9- 11 | |||
3. Democrazia Ecologica: Riflessioni e pratica (2 ore o moduli di 40/45 min) | ||||
OBIETTIVI | Iniziare a sviluppare il concetto di partecipazione attiva e democrazia ecologica. Mostrare agli studenti che le loro azioni, anche piccole, possono fare la differenza nel miglioramento delle politiche ambientali. | |||
ATTIVITÀ | Brainstorming: come si può agire localmente per migliorare la qualità dell’ambiente? (esempio: pulizie di quartiere, sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, etc.). Creazione di un piccolo progetto di advocacy: scegliere una causa ecologica e discutere possibili azioni o iniziative per sensibilizzare la comunità. | |||
argomento | esperti (in presenza/a distanza) | durata intervento | disponibilità esperti (giorni e ore) | disponibilità scuole (giorni e ore) |
Definizione di democrazia ecologica: chi sono i "cittadini attivi" e che ruolo giocano nelle politiche ecologiche. | (DA REMOTO) ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇ docente di Diritto Ambientale della Scuola AMV – Agraria, Medicina, Veterinaria, Dipartimento DAFNAE – Department of Agronomy Food Natural Resources Animal and Environment dell’Università di Padova | Gentileschi di Carrara: 8 APRILE 2025 ORE: 10-11 | ||
Come influenzare le scelte politiche ecologiche a livello locale. | (DA REMOTO) ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇ docente di Diritto Ambientale della Scuola AMV – Agraria, Medicina, Veterinaria, Dipartimento DAFNAE – Department of Agronomy Food Natural Resources Animal and Environment dell’Università di Padova | Galilei-Zaccagna di Carrara: 9 APRILE ORE: 10-11 | ||
(DA REMOTO) ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇▇ docente di Diritto Ambientale della Scuola AMV – Agraria, Medicina, Veterinaria, Dipartimento DAFNAE – Department of Agronomy Food Natural Resources Animal and Environment dell’Università di Padova | Caselli di Siena: 7 MARZO 2025 ORE: 11-12 | |||
Esempio di | GREENPEACE/ADiC (IN | Gentileschi di Carrara: | ||
cittadinanza attiva e di campagne locali per la protezione | PRESENZA) | 8 APRILE 2025 ORE: 11-12 | ||
dell'ambiente. Le campagne di | ||||
GREENPEACE/ADiC (IN | Galilei-Zaccagna di Carrara: | |||
cittadinanza attiva | PRESENZA) | 9 APRILE 9-10 | ||
come strumento di | ||||
cambiamento. | ||||
La campagna contro i PFAS i Greenpeace. Il lavoro di pressione istituzionale della cittadinanza (es. come fare i FOIA) Esperienza di cittadinanza attiva in rete: un esempio di coinvolgimento delle istituzioni | GREENPEACE/ADiC (IN PRESENZA) | Caselli di Siena: 6 MARZO 2025 ORE: 10-11 |
4. Discussione e Conclusioni (2 ore o moduli di 40/45 min) | ||||
OBIETTIVI | Riassumere i concetti chiave trattati durante il modulo. Stimolare il pensiero critico e la riflessione finale sugli argomenti discussi. | |||
ATTIVITÀ | Discussione finale sull'importanza della sensibilizzazione e dell'attivismo in relazione all'ambiente. Compito finale: scrivere un breve testo o creare una presentazione sul tema “Cosa posso fare io per proteggere l’ambiente?” | |||
argomento | esperti (in presenza/a distanza) | durata intervento | disponibilità esperti (giorni e ore) | disponibilità scuole (giorni e ore) |
Riepilogo delle informazioni apprese: PFAS, salute, ambiente, cittadinanza ecologica. | UNITO (DA REMOTO) | Gentileschi di Carrara: | ||
UNITO (DA REMOTO) | Galilei-Zaccagna di Carrara: | |||
UNITO (DA REMOTO) | Caselli di Siena: 21 MARZO 2025 ORE: 10-12 OPPURE 25 MARZO 2025 ORE: 9-11 | |||
Discussione su come l'educazione ambientale possa trasformarsi in azione concreta. Restituzione collettiva da parte dei discenti di un lavoro in autonomia | GREENPEACE /ADiC (IN PRESENZA) | Gentileschi di Carrara: | ||
GREENPEACE /ADiC (IN PRESENZA) | Galilei-Zaccagna di Carrara: | |||
GREENPEACE /ADiC (IN PRESENZA) | Caselli di Siena: 21 MARZO 2025 ORE: 10-12 OPPURE 25 MARZO 2025 ORE: 9-11 |
CONCLUSIONE DEL PRIMO STEP
Alla fine delle 6-10 ore del primo step, gli studenti avranno acquisito una buona conoscenza di base sui temi legati ai PFAS, alla sostenibilità e alla democrazia ecologica. Questo primo anno non solo introduce i concetti fondamentali, ma stimola anche un impegno personale e collettivo che si tradurrà in azioni concrete nei successivi anni del progetto.
L'obiettivo è che ogni studente sviluppi una consapevolezza critica e un senso di responsabilità verso l’ambiente,
pronti a passare alle fasi successive del progetto, relative a empowerment e partecipazione attiva.
