Nota dell’Osservatorio Ires sulla contrattazione a cura di
I CONTRATTI NAZIONALI NEL 2006 E 2007
Nota dell’Osservatorio Ires sulla contrattazione a cura di
Xxxxxxxx D’Xxxxx e Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx
8 marzo 2007
1 LA STAGIONE CONTRATTUALE DEL 2006 3
1.1 LE CARATTERISTICHE DEI RINNOVI: XXXXXX E MERCATO DEL LAVORO 4
1.2 IL SETTORE ARTIGIANO 6
2 LA STAGIONE CONTRATTUALE DEL 2007 7
2.1 L’ANALISI SETTORIALE 9
2.1.1 L’industria 9
2.1.2 I servizi 10
2.1.3 Il pubblico impiego 11
2.1.4 L’artigianato 12
3 I RITARDI NEI RINNOVI 13
Questo rapporto presenta un bilancio di sintesi della stagione contrattuale del 2006 e il quadro dei contratti da rinnovare nel 2007. Il rapporto considera oltre gli 84 contratti guida (compresi quelli dei dirigenti contrattualizzati del PI) monitorati dall’Istat nell’ambito dell’indagine sulle retribuzioni contrattuali1, che coprono la quasi totalità dei lavoratori dipendenti, anche i principali contratti di lavoro del settore dell’artigianato. Per quanto concerne il numero dei dipendenti per contratto, per i contratti dell’artigianato si è fatto riferimento alla consistenza occupazionale delle imprese artigiane desumibile dall’8° Censimento generale dell’industria e dei servizi. Tale consistenza occupazionale, disponibile per settore di attività economica, è stata riattribuita ai vari contratti considerati in base ai campi di applicazione degli stessi. Il numero dei dipendenti attribuito dall’Indagine sulle retribuzioni contrattuali a ciascun contratto del settore industriale è stato, quindi, ridimensionato sottraendo (contratto per contratto) quelli corrispondenti attribuiti ai contratti dell’artigianato.
1 La stagione contrattuale del 2006
Nel 2006, sono stati siglati 43 nuovi contratti che hanno coinvolto complessivamente circa 5 milioni e mezzo di dipendenti (Tabella 1). Si tratta per la maggior parte di rinnovi relativi alla parte economica (29) che hanno riguardato circa 4 milioni e mezzo di lavoratori, concentrati prevalentemente nel settore dell’industria e della pubblica amministrazione. Questi ultimi - come si vede dalla decorrenza che è sempre il 1° gennaio del 2004 - sono stati rinnovati in generale con un ritardo di quasi due anni, tanto che la scadenza del quadriennio, come vedremo nell’esame dei contratti da rinnovare nel 2007, è quasi sempre al 31/12/06.
1 Vedi, Istat, Numeri indici delle retribuzioni contrattuali: le nuove serie in base dicembre 2000=100. Nota informativa, 29 aprile 2003. Nella Metodologia dell’Istat, vengono considerati i contratti guida di ciascun settore contrattuale ai quali vengono attribuiti il totale dei dipendenti del settore stesso, senza considerare, quindi, la pluralità di contratti derivante dalla molteplicità di attori contrattuali per ciascuna area contrattuale, né la segmentazione del settore in una molteplicità di aree contrattuali. Per spiegarci, in agricoltura, nel monitoraggio dell’Istat, il CCNL degli operai agricoli, assorbe l’insieme delle fattispecie contrattuali dell’area (florovivaisti, ecc.); analogamente il settore del “Trasporto marittimo” assorbe la moltitudine di contratti di quell’area. Per il calcolo dell’indice delle retribuzioni contrattuali i contratti guida monitorati sono 76. L’Istat segue anche 8 contratti della dirigenza della PA contrattualizzati.
Tabella 1 – Principali contratti rinnovati nel 2006
Contratti | N° | Stipula | Decorrenza | Dipendenti (a) |
QUADRIENNIO NORMATIVO | ||||
Agricoltura | 1 | 473.000 | ||
Agricoltura operai | 06/07/2006 | 01/01/2006 | 473.000 | |
Industria | 5 | 385.000 | ||
Conciarie | 26/10/2006 | 01/11/2006 | 20.000 | |
Carta, cartone e cartotecnica | 06/07/2006 | 01/01/2006 | 64.000 | |
Energia e petroli | 30/03/2006 | 01/01/2006 | 31.000 | |
Chimica | 10/05/2006 | 01/01/2006 | 188.000 | |
Energia elettrica | 18/07/2006 | 01/01/2006 | 82.000 | |
Servizi destinabili alla vendita | 2 | 18.000 | ||
Pubblica Amministrazione | 6 | 37.400 | ||
Ricerca | 07/04/2006 | 01/01/2002 | 10.000 | |
Dirigenza ( Area 1- 2 -5 – 6 – 8) | 21/04/2006 | 01/01/2002 | 27.400 | |
TOTALE QUADRIENNI | 14 | 913.400 | ||
BIENNIO ECONOMICO | ||||
Industria | 12 | 2.747.000 | ||
Attività minerarie | 19/07/2006 | 01/04/2006 | 1.000 | |
Tessili | 11/04/2006 | 01/01/2006 | 323.000 | |
Conciarie | 24/02/2006 | 01/11/2004 | 20.000 | |
Xxxxx e cuoio | 26/04/2006 | 01/01/2006 | 9.000 | |
Calzature | 12/04/2006 | 01/01/2006 | 72.000 | |
Legno e prodotti in legno | 06/06/2006 | 01/01/2006 | 152.000 | |
Grafiche | 14/03/2006 | 01/01/2006 | 60.000 | |
Gomma e plastica | 05/05/2006 | 01/01/2006 | 170.000 | |
Laterizi e manufatti in cemento | 23/03/2006 | 01/01/2006 | 55.000 | |
Cemento calce e gesso | 08/03/2006 | 01/10/2005 | 5.000 | |
Lapidei | 23/02/2006 | 01/01/2006 | 33.000 | |
Metalmeccanica | 19/01/2006 | 01/01/2005 | 1.492.000 | |
Edilizia | 23/03/2006 | 01/03/2006 | 375.000 | |
Servizi destinabili alla vendita | 3 | 178.000 | ||
Autoferrotranvieri | 14/12/2006 | 01/01/2006 | 145.000 | |
Società e consorzi autostradali | 01/06/2006 | 01/01/2006 | 14.000 | |
Servizi a terra aeroporti | 04/10/2006 | 01/01/2006 | 19.000 | |
Pubblica amministrazione | 13 | 1.402.400 | ||
Agenzie fiscali | 08/06/2006 | 01/01/2004 | 62.000 | |
Enti pubblici non economici | 08/05/2006 | 01/01/2004 | 57.000 | |
Presidenza del consiglio dei ministri | 13/04/2006 | 01/01/2004 | 3.000 | |
Regioni ed autonomie locali | 09/05/2006 | 01/01/2004 | 526.000 | |
Ricerca | 07/04/2006 | 01/01/2004 | 10.000 | |
Servizio sanitario nazionale | 05/06/2006 | 01/01/2004 | 545.000 | |
Università | 28/03/2006 | 01/01/2004 | 55.000 | |
Dirigenza Area (1- 3 – 4 – 5 – 6 – 8) (b) | 21/04/2006 | 01/01/2004 | 144.400 | |
Artigiani | 1 | 236.000 | ||
Edilizia | 05/07/2006 | 01/01/2006 | 236.000 | |
TOTALE BIENNI | 29 | 4.563.400 | ||
TOTALE COMPLESSIVO | 43 | 5.476.800 |
(a) Nostre elaborazioni su dati Istat, Indagine sulle retribuzioni contrattuali e 8°Censimento generale dell’industria e dei servizi.
(b)L’area 4 (medici e veterinari), da sola copre 115.000 dipendenti
1.1 Le caratteristiche dei rinnovi: xxxxxx e mercato del lavoro
Gli aspetti di maggior rilievo sono stati quelli relativi alla parte salariale e all’aggiornamento e implementazione della disciplina del mercato del lavoro, con particolare riferimento all’attuazione dei numerosi rinvii alla contrattazione collettiva previsti dal decreto attuativo della Legge 30 (Decreto legislativo 276 del 2003).
Gli aumenti salariali hanno risposto essenzialmente a due criteri: il recupero dello scarto tra inflazione effettiva e programmata intervenuto nel biennio precedente e il tasso di inflazione da adottare per il biennio successivo. Relativamente al primo punto, in alcuni casi - come nel caso della metalmeccanica2 e del pubblico impiego3 - è stato direttamente esplicitato nel contratto il divario da recuperare. Per quanto concerne il tasso di inflazione per il nuovo biennio, in generale, si è registrata la tendenza ormai consolidata da alcuni anni da parte delle organizzazioni sindacali a ad adottare, invece dell’inflazione programmata (considerata del tutto sottostimata) l’inflazione effettivamente prevedibile per il biennio considerato.
Nel totale economia le retribuzioni contrattuali4 (Tabella 2) sono crescite nel 2006 del 2,8%.
Tabella 2 - Retribuzioni contrattuali per dipendente per settore di attività economica - Anni 2002-2006
(variazione % annue)
Settori | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 |
Agricoltura | 1,4 | 3,6 | 0,8 | 5,1 | 1,3 |
Industria | 2,8 | 2,6 | 3,1 | 2,9 | 3,2 |
Industria in senso stretto | 2,8 | 2,6 | 3,0 | 2,6 | 3,2 |
Edilizia | 2,5 | 2,6 | 4,1 | 4,7 | 2,9 |
Servizi destinabili alla vendita | 2,2 | 2,3 | 2,5 | 3,8 | 2,0 |
Commercio, pubblici esercizi e alberghi | 2,8 | 2,1 | 2,4 | 4,6 | 1,6 |
Trasporti, comunicazioni e attività connesse | 0,7 | 2,1 | 3,3 | 2,7 | 3,2 |
Credito e assicurazioni | 2,1 | 2,5 | 1,6 | 3,2 | 2,2 |
Servizi privati alle imprese e alle famiglie | 2,8 | 2,3 | 2,3 | 4,1 | 1,7 |
Attività della pubblica amministrazione | 1,1 | 1,6 | 3,2 | 2,4 | 3,7 |
Totale economia | 2,1 | 2,2 | 2,9 | 3,1 | 2,8 |
Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat, Indagine sulle retribuzioni contrattuali
I settori che maggiormente sostengono la crescita complessiva delle retribuzioni sono quello industriale (più 3,2%), quello dei trasporti, comunicazioni e attività connesse (più 3,2%) e quello della pubblica amministrazione (più 3,7%). In particolare, all’interno del settore industriale sono il comparto alimentare (più 4,0%) e quello metalmeccanico (più 3,9%) a contribuire in misura maggiore alla variazione settoriale; nei servizi di mercato sono i comparti dei trasporti (più 3,1%) e delle attività connesse ai trasporti (più 4,9%) a caratterizzarsi per gli incrementi più sostenuti; nella pubblica amministrazione sono i contratti dei ministeri e della scuola a far registrare gli incrementi più sostenuti (rispettivamente 5,5, e 5,3%). In tutti questi casi la crescita delle retribuzioni
2 La differenza da recuperare ammonta a solo 0,9 punti percentuali considerando l’aumento concesso nel rinnovo precedente a titolo di anticipo sullo scarto tra inflazione programmata ed effettiva per il biennio 2003-2004.
3 In questo caso la differenza è stata pari allo 0,61 per cento, come quantificato dall’Aran nella ricostruzione dell’incremento pari al 5,01 per cento per ciascun comparto della contrattazione collettiva fissato nell’accordo Governo
- sindacati del 27 maggio 2005.
4 Sono stati utilizzati i dati relativi agli indici delle retribuzioni contrattuali per dipendente in base dicembre 2000. In questa base, al contrario delle precedenti, l'indice generale (totale economia) non include i dirigenti della Pubblica amministrazione, sia contrattualizzati che non contrattualizzati, così come i magistrati.
contrattuali al di sopra dell’inflazione, è il risultato di incrementi che si propongono di recuperare almeno in parte la perdita di potere d’acquisto registrata nel biennio presedente5.
Relativamente all’aggiornamento e all’implementazione della disciplina del mercato del lavoro, l’attività contrattuale è stata molto intensa. In particolare, tale disciplina, oltre a caratterizzare i rinnovi quadriennali, è stata inclusa in molti accordi biennali o è stata oggetto di specifici accordi.
Rispetto all’insieme delle fattispecie contrattuali disciplinate dalla Legge 30, l’impressione è che vi sia stata una maggiore attenzione per gli strumenti già conosciuti e collaudati mentre risulta ancora marginale l’introduzione di quelli più discussi (job sharing, job on call e somministrazione a tempo indeterminato). Questa considerazione trova conferma nel fatto che gli strumenti che maggiormente sono stati oggetto di contrattazione risultano la somministrazione a tempo determinato, che costituisce la naturale evoluzione del lavoro interinale, il contratto di inserimento, destinato a sostituire il contratto di formazione e lavoro, e quello di apprendistato6.
Per quanto riguarda il pubblico impiego la contrattazione è stata molto intensa interessando circa 1,5 milioni di dipendenti. Relativamente al quadriennio normativo 2002-2005, si sono chiuse positivamente tutte le vertenze che risultavano ancora aperte con l’eccezione di quella relativa ai dirigenti dell’area 7 (università e ricerca). Rispetto al biennio economico 2004-2005, si è registrata la firma definitiva per tutti gli accordi del personale nei livelli e dirigenziale che ancora mancavano ad eccezione di quelli dell’area 2 (regioni ed autonomie locali) e dell’area 7. Nel settore del pubblica amministrazione, ormai caratterizzato da cronici ritardi nei tempi di rinnovo, per sbloccare le trattative sono state necessarie due intese tra Governo e sindacati (febbraio 2002 e maggio 2005) che hanno rappresentato le linee guida per l’aggiornamento della parte economica. Tuttavia, nonostante tali accordi, alcune vertenze si sono protratte per anni.
1.2 Il settore artigiano
Rispetto al settore degli artigiani, si è registrato (14 febbraio 2006) la sigla dell’intesa che fornisce i criteri applicativi dell’accordo interconfederale del 17 marzo 2004.
Viene confermano un modello articolato su due livelli di contrattazione precisando che la titolarità della contrattazione appartiene, per le rispettive competenze, al soggetto confederale ed al soggetto di categoria, articolati, a loro volta, a livello nazionale e regionale. Per quanto concerne la parte economica, la tutela e la valorizzazione delle retribuzioni avviene nell’ambito dei due livelli contrattuali. La tutela verrà attuata mediante l’adeguamento delle retribuzioni nazionali all’inflazione stabilita attraverso la concertazione triangolare, in sede di politica dei redditi, in assenza della quale si farà riferimento ad un tasso concordato fra le parti firmatarie del presente accordo sulla base degli indicatori disponibili.
5 X. Xxxxxx, X. X’Xxxxx, X. Xxxxxxxxxx, Xxxxxx e contratti in Italia ed Europa, 2004-2006 , Collana “Studi & Ricerche” IRES, Ediesse, Roma, 2007
6 Ibidem
La contrattazione di secondo livello avrà il compito di ridistribuire la produttività del lavoro sulla base di parametri congiuntamente concordati tra le parti sociali a livello regionale, nonché di integrare la tutela del potere di acquisto delle retribuzioni, in caso di scostamento tra l’inflazione presa a riferimento e l’inflazione reale all’epoca degli accordi regionali.
Entro la fine della vigenza contrattuale verrà garantita dalle parti nazionali la tutela del potere d’acquisto per le regioni che, in assenza di accordi decentrati, non abbiano provveduto all’eventuale riallineamento del primo biennio.
Tale accordo ha carattere sperimentale: entro il 30 settembre 2008 le parti si impegnano ad incontrarsi per definirne la riconferma o la disdetta.
A livello di contrattazione di categoria l’unica novità nel 2006 è stata la sigla dell’accordo economico per i 236 mila lavoratori edili (Tabella 1). L’accordo prevede un aumento a regime, al terzo livello, di 78 euro. Per quanto riguarda l’elemento economico territoriale è prevista una rinegoziazione dell’importo entro la misura massima del 3% dei minimi di paga base e di stipendio in vigore al 1° luglio 2006 ed entro l’ulteriore misura massima del 4 % dei minimi di paga base e di stipendio in vigore al 1° luglio 2006 con decorrenza non anteriore al 1° settembre 2007.
2 La stagione contrattuale del 2007
La stagione contrattuale del 2007 appare molto impegnativa: i dipendenti coinvolti risultano, infatti, quasi 10 milioni (Tabella 3). Di questi, quasi 6 milioni, compresi oltre un milione di dipendenti di imprese artigiane, rappresentano una coda delle passate tornate contrattuali (Tabella 4) a conferma del progressivo allungarsi dei tempi di rinnovo che ha caratterizzato le trattative negli ultimi anni; i rimanenti 4 milioni di dipendenti, invece, hanno visto scadere il proprio contratto a fine 2006 oppure scadrà loro nel corso del 2007 (Tabella 5).
Tabella 3 – Contratti da rinnovare nel 2007 per settore
Settori | Contratti | Dipendenti (a) |
QUADRIENNIO NORMATIVO | ||
Industria | 8 | 1.862.000 |
Servizi destinabili alla vendita | 15 | 3.093.000 |
Pubblica amministrazione | 20 | 2.971.600 |
Artigiani | 12 | 1.074.000 |
Totale quadrienni | 55 | 9.000.600 |
BIENNIO ECONOMICO | ||
Industria | 2 | 146.000 |
Servizi destinabili alla vendita | 8 | 778.000 |
Pubblica amministrazione | 1 | 10.000 |
Totale bienni | 11 | 934.000 |
(a) Nostre elaborazioni su dati Istat, Indagine sulle retribuzioni contrattuali e 8°Censimento generale dell’industria e dei servizi
Tabella 4 – Contratti da rinnovare nel 2007 scaduti prima del 31/12/2006
Contratti | N° | Scadenza | Dipendenti (a) |
QUADRIENNIO NORMATIVO | |||
Industria | 4 | 147.000 | |
Giornalisti | 28/02/2005 | 10.000 | |
Vetro - Industria | 31/07/2006 | 28.000 | |
Ceramica - Assopiastrelle | 30/06/2006 | 57.000 | |
Gas-Acqua | 31/12/2005 | 52.000 | |
Servizi destinabili alla vendita | 8 | 927.000 | |
Turismo | 31/12/2005 | 403.000 | |
Agenzie recapiti espressi | 31/12/2005 | 2.000 | |
Assicurazioni | 31/12/2005 | 42.000 | |
Pulizia locali | 31/05/2005 | 186.000 | |
Istruzione privata - Scuole laiche | 31/12/2005 | 45.000 | |
Istruzione privata - Scuole religiose | 31/12/2005 | 60.000 | |
Servizi socio assistenziali | 31/12/2005 | 84.000 | |
Case di cura e istituti privati - Aiop | 31/12/2005 | 105.000 | |
Pubblica amministrazione | 20 | 2.971.600 | |
Ministeri | 31/12/2005 | 200.000 | |
Presidenza del consiglio dei ministri | 31/12/2005 | 3.000 | |
Regioni ed autonomie locali | 31/12/2005 | 526.000 | |
Enti pubblici non economici | 31/12/2005 | 57.000 | |
Ricerca | 31/12/2005 | 10.000 | |
Scuola | 31/12/2005 | 910.000 | |
Università | 31/12/2005 | 55.000 | |
Servizio sanitario nazionale | 31/12/2005 | 545.000 | |
Agenzie fiscali | 31/12/2005 | 62.000 | |
Forze di polizia (ordinamento civile e militare) | 31/12/2005 | 310.000 | |
Militari | 31/12/2005 | 119.000 | |
Attività dei vigili del fuoco | 31/12/2005 | 30.000 | |
Dirigenza Area (1-3-4-5-6-8) (b) | 31/12/2005 | 144.400 | |
Dirigenza Area 7 | 31/12/2001 | 200 | |
Artigiani | 12 | 1.074.000 | |
Acconciatura ed estetica | 31/12/2003 | 57.000 | |
Alimentari e panificazione | 30/06/2001 | 81.000 | |
Ceramica | 30/09/2000 | 6.000 | |
Chimica, gomma e vetro | 31/12/2004 | 43.000 | |
Grafica ed editoria | 30/06/2001 | 35.000 | |
Lavanderie | 31/12/2000 | 12.000 | |
Lapidei | 30/09/2003 | 28.000 | |
Legno e arredamento | 31/12/2000 | 97.000 | |
Metalmeccanica | 30/06/2000 | 461.000 | |
Oreficeria | 31/12/2000 | 18.000 | |
Servizi di pulizia | 30/06/2003 | 31.000 | |
Tessili e abbigliamento | 31/12/2000 | 205.000 | |
TOTALE QUADRIENNI | 44 | 5.119.600 | |
BIENNIO ECONOMICO | |||
Servizi destinabili alla vendita | 5 | 638.000 | |
Trasporto merci su strada | 31/12/2005 | 173.000 | |
Trasporti aerei - personale di terra | 31/12/2005 | 17.000 | |
Servizi di magazzinaggio | 31/12/2005 | 89.000 | |
Credito - ABI | 31/12/2005 | 349.000 | |
Rai | 31/12/2005 | 10.000 | |
Pubblica amministrazione | 1 | 10.000 | |
Dirigenza Area 2 | 31/12/2003 | 10.000 | |
TOTALE BIENNI | 6 | 648.000 | |
TOTALE COMPLESSIVO | 50 | 5.767.000 |
(a) Nostre elaborazioni su dati Istat, Indagine sulle retribuzioni contrattuali e 8°Censimento generale dell’industria e dei servizi. (b)L’area 4 (medici e veterinari), da sola copre 115.000 dipendenti
I rinnovi di carattere normativo sono la larghissima maggioranza dei contratti da rinnovare e interessano circa il 90% dei dipendenti coinvolti.
A livello settoriale sono interessati quasi due milioni di dipendenti dell’industria, oltre 3,8 milioni di lavoratori dei servizi, tutti i pubblici dipendenti (quasi tre milioni) e più di un milione di lavoratori artigiani.
Tabella 5 - Contratti da rinnovare nel 2007 scaduti il 31/12/2006 o durante il 2007
Contratti | N° | Scad. | Dipendenti (a) |
QUADRIENNIO NORMATIVO | |||
Industria | 4 | 1.715.000 | |
Alimentari – industria | 31/05/2007 | 211.000 | |
Xxxxxxx e margariniera | 31/05/2007 | 7.000 | |
Cemento,calce e gesso - Industria | 30/09/2007 | 5.000 | |
Metalmeccanica – Industria | 30/06/2007 | 1.492.000 | |
Servizi destinabili alla vendita | 7 | 2.166.000 | |
Commercio – Confcommercio | 31/12/2006 | 1.796.000 | |
Attività ferroviarie | 31/12/2006 | 105.000 | |
Trasporti marittimi | 31/12/2006 | 17.000 | |
Poste | 31/12/2006 | 172.000 | |
Lavanderia e tintoria - Industria | 30/06/2007 | 13.000 | |
Servizio smaltimento rifiuti – Fise | 31/12/2006 | 28.000 | |
Servizio smaltimento rifiuti – Federambiente | 31/12/2006 | 35.000 | |
TOTALE QUADRIENNI | 11 | 3.881.000 | |
BIENNIO ECONOMICO | |||
Industria | 2 | 146.000 | |
Carta, cartone e cartotecnica – Industria | 30/06/2007 | 64.000 | |
Energia elettrica | 30/06/2007 | 82.000 | |
Servizi destinabili alla vendita | 3 | 140.000 | |
Telecomunicazioni | 31/12/2006 | 122.000 | |
Autorimesse autonoleggio | 31/07/2007 | 6.000 | |
Servizi portuali | 31/12/2006 | 12.000 | |
TOTALE BIENNI | 5 | 286.000 | |
TOTALE COMPLESSIVO | 16 | 4.167.000 |
(a) Nostre elaborazioni su dati Istat, Indagine sulle retribuzioni contrattuali e 8°Censimento generale dell’industria e dei servizi.
2.1 L’analisi settoriale
Passiamo ad una breve ricognizione della stagione contrattuale 2007 a livello settoriale.
2.1.1 L’industria
Nel settore dell’industria, tra contratti scaduti e in scadenza la stagione dei rinnovi coinvolge quasi due milioni di lavoratori. Per la maggior parte dei casi si tratta di rinnovi normativi.
I contratti scaduti prima della fine dell’anno passato sono quattro e interessano circa 150 mila dipendenti, le cui trattative non hanno avuto esito positivo nello scorso anno (Tabella 4). Si tratta di rinnovi relativi alla parte normativa quadriennale comprensiva dell’aggiornamento economico relativamente al primo biennio. In tutti e quattro i casi è stata corrisposta l’indennità di vacanza contrattuale7.
7 Tale istituto, introdotto dal protocollo di luglio 1993, prevede, dopo tre mesi di mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, il pagamento di un elemento provvisorio della retribuzione a partire dal mese successivo alla data di
Il contratto scaduto da più tempo (Tabella 4) è quello dei giornalisti, in attesa di rinnovo ormai da quasi due anni. Scaduto da oltre un anno risulta il contratto unico di settore gas-acqua che regola oltre 50 mila lavoratori. Lo scoglio nella trattativa, in questo caso, è rappresentato dalle richieste delle aziende circa ulteriori forme di flessibilità rispetto alle norme di assunzione, all’organizzazione e gli orari di lavoro e alle condizioni proposte rispetto alle materie non ancora del tutto armonizzate (reperibilità, turni, trasferte). Relativamente al contratto del vetro, scaduto da oltre sei mesi, le distanze maggiori nel negoziato riguardano il salario e il mercato del lavoro.
Tra i contratti scaduti a fine 2006 o in scadenza quest’anno che riguardano complessivamente circa 1,7 milioni di lavoratori, le vertenze più rilevanti (in termini di dipendenti coinvolti) sono quelle per il rinnovo quadriennale dei metalmeccanici e degli alimentari.
2.1.2 I servizi
Nel settore dei servizi destinabili alla vendita sono interessati al rinnovo contrattuale circa 3,8 milioni di lavoratori. Più della metà dei rinnovi è relativa alla parte normativa. In questo settore, rispetto a quello industriale è sensibilmente maggiore il numero di contratti scaduti e non rinnovati lo scorso anno. Sono 13 i contratti scaduti e non rinnovati nel 2006 (Tabella 4) di cui otto relativi al quadriennio normativo e quattro alla sola parte economica e coinvolgono rispettivamente circa 950 mila e 600 mila dipendenti. In 13 casi il periodo di vacanza contrattuale si protrae da fine 2005. Nel caso del contratto della pulizia locali si è in attesa del rinnovo da un anno e mezzo.
Solo in sei casi (turismo, pulizia locali, istruzione privata – scuole laiche e religiose, assicurazioni e agenzie recapiti espressi ) è stata erogata l’indennità di vacanza contrattuale.
Fra i rinnovi normativi quelli maggiormente rilevanti in termini di dipendenti coinvolti sono quelli del turismo, della pulizia locali e delle case di cura e istituti privati. Nel turismo, che coinvolge circa 400 mila lavoratori, la trattativa è stata avviata a luglio 2006 e si sta procedendo ad una maggiore analisi di alcune specifiche tematiche quali l’apprendistato, la bilateralità, le terziarizzazioni, la stagionalità e gli ammortizzatori sociali.
Un avvio più tempestivo (luglio 2005) della trattativa ha caratterizzato il rinnovo del contratto per gli oltre 200 mila dipendenti dalle imprese di pulizia scaduto il 31 maggio 2005. Dopo 18 mesi dall’apertura del tavolo vertenziale si è registrata, però, la rottura delle trattative con la conferma dello stato di agitazione dei lavoratori del settore. Le divergenze tra le parti sono molteplici e vanno dall’inquadramento, al cambio di appalto, alle tematiche del mercato del lavoro, al trattamento di malattia e infortunio e, non ultimo, alla significativa distanza (40 euro) tra la richiesta economica indicata in piattaforma e la controproposta datoriale.
presentazione della piattaforma. L’importo è pari al 30 per cento del tasso d’inflazione programmato ed è calcolato sui minimi retributivi e sull’indennità di contingenza. Trascorsi ulteriori tre mesi, l’importo dell’IVC sale al 50 per cento del tasso d’inflazione programmato. Tale elemento cessa di essere erogato in occasione della corresponsione dei benefici tabellari previsti dal nuovo accordo.
Circa il rinnovo del contratto di lavoro degli oltre 100 mila dipendenti delle case di cura private bisogna sottolineare il grande ritardo con il quale vengono raggiunte le intese in questo settore. Si è infatti giunti alla sigla dell’accordo per il biennio economico 2004-2005 solo alla fine di gennaio 2007 con oltre tre anni di ritardo.
Relativamente ai rinnovi della sola parte economica è da segnalare quello del credito-Abi, scaduto da oltre un anno, che coinvolge circa 350 mila lavoratori. La piattaforma unitaria prevede un aumento medio tabellare del 9% comprendente il pieno recupero del differenziale tra inflazione reale e programmata del biennio, l'introduzione di un ulteriore livello nei quadri direttivi, miglioramenti economici e normativi per gli apprendisti e l’utilizzo del contratto di inserimento solo per alcune specificità.
I contratti scaduti entro la fine del 2006 o in scadenza con il nuovo anno coinvolgono circa 2,3 milioni di dipendenti, di cui circa 1,7 milioni regolati dall’accordo del commercio (Tabella 5). In particolare, i rinnovi normativi riguardano 2,1 milioni di lavoratori e tra i più rilevanti, oltre quello del commercio, segnaliamo quello delle attività ferroviarie e quello delle poste che regolano il lavoro rispettivamente di 105 mila e 170 mila dipendenti. Gli accordi economici biennali sono relativi invece a circa 140 mila dipendenti, per la maggior parte concentrati nel contratto di settore delle telecomunicazioni.
2.1.3 Il pubblico impiego
Per quanto riguarda la stagione contrattuale del pubblico impiego (Tabella 4) tutti i dipendenti non dirigenti hanno i rispettivi contratti scaduti a dicembre 2005; stessa situazione per i dirigenti, tranne quelli dell’area 7 (università e ricerca) che devono ancora rinnovare tutto il quadriennio 2002-2005 e quelli dell’area 2 (regioni e autonomie locali) che sono in attesa del rinnovo del biennio 2004-2005. Questo è sicuramente il settore che si è caratterizzato per l’accumulo dei maggiori ritardi nei tempi di rinnovo, arrivando in alcuni casi a superare i quattro anni.
Ad oggi, peraltro, per nessun contratto del settore delle pubbliche amministrazioni è stato avviato il percorso di rinnovo relativamente alla stagione contrattuale in corso (2006-2009). L’unica iniziativa in questa direzione consiste nell’erogazione al personale del comparto sicurezza (militari e forze di polizia a ordinamento militare e civile) dell’indennità di vacanza contrattuale. Rispetto alle modalità di erogazione dell’indennità, si noti che i contratti del personale del comparto sicurezza, recepiti tramite D.P.R., non richiedono procedure particolari, mentre, al contrario, al restante personale del pubblico impiego si applica la procedura degli artt.47 e 48 del D. Lgs. n. 165/2001, che prevede lo stesso iter previsto per i rinnovi contrattuali.
Circa le trattative da avviare, gli importi complessivamente a disposizione per i rinnovi nelle amministrazioni centrali per il personale contrattualizzato, considerando anche le cifre stanziate nella finanziaria 2006, risultano complessivamente pari a 3,5 miliardi di euro.
Con la finanziaria 2007 sono state introdotte anche importanti novità in tema di procedimento di contrattazione che si è dimostrato nelle tornate contrattuali precedenti particolarmente lento. Nello specifico si è cercato di incidere sulla fase di certificazione e controllo che nelle scorse stagioni contrattuali non è mai stata inferiore ai tre mesi. Già dai prossimi rinnovi (2006-2009), secondo quanto previsto in finanziaria le ipotesi di accordo, una volta sottoscritte, entreranno automaticamente in vigore allo scadere del 55° giorno, a prescindere dallo stato dell’iter relativo ai controlli contabili.
Oltre alle novità contenute nella finanziaria la trattativa dei pubblici dipendenti sarà sicuramente influenzata dal “Memorandum d’intesa su lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche”, sottoscritto il 18 gennaio 2007 tra Governo e sindacati per la riforma della pubblica amministrazione. Tra i punti principali trattati nell’accordo ci sono:
- meccanismi anche contrattuali di sostegno e incentivazione mediante agevolazioni economiche sia dirette che indirette alla mobilità;
- forme incentivate di uscita nel caso si accertino esuberi non ricollocabili con processi di mobilità;
- riduzione del numero complessivo dei dirigenti ed eliminazione di ogni progressione di carriera automatica. Gli incarichi e le promozioni saranno collegate ai risultati ottenuti rispetto agli obiettivi fissati (in casi estremi di risultati negativi è possibile il licenziamento);
- introduzione nei CCNL di sistemi di valutazione e misurazione e criteri di accertamento dell’apporto individuale alla produttività. Il raggiungimento dei risultati costituirà uno strumento di differenziazione del trattamento economico.
Al fine di dare operatività alle linee guida tracciate nell’accordo è previsto un tavolo tecnico per la predisposizione da parte del Governo e dei Comitati di settore degli atti di indirizzo per tutti i contratti di lavoro.
2.1.4 L’artigianato
Senza dubbio, dal punto di vista della contrattazione il settore dell’artigianato è quello caratterizzato dalle maggiori difficoltà (Tabella 4).
Rispetto agli accordi normativi la situazione per oltre un milione di dipendenti è ferma da anni. Relativamente all’aggiornamento della parte economica si è proceduto attraverso accordi transitori che in applicazione dell’accordo interconfederale del 17 marzo 2004 hanno permesso ai contratti scaduti e sospesi al 31 marzo 2002 o 30 giugno 2002, la copertura contrattuale8 fino al 31 dicembre 2004.
8 Per quanto riguarda il 2002 si tiene conto del tasso di inflazione effettivo (2,5%), per gli anni 2003 e 2004 si utilizzano tassi di inflazione pari rispettivamente a 2,5% e 2,3%.
Praticamente per tutti i contratti è avvenuta la preparazione e la presentazione delle piattaforme per i rinnovi quadriennali (2005-2008) e in molti settori si è dato avvio al negoziato.
Nel 2007, pertanto, dovrebbero entrare nel vivo le trattative così da arrivare alla riscrittura dei singoli contratti sulla base del nuovo modello contrattuale previsto dall’accordo interconfederale del 17 marzo 2004 nonché dalla successiva Intesa attuativa del 14 febbraio 2006.
3 I ritardi nei rinnovi
Uno degli aspetti che ha maggiormente caratterizzato la contrattazione negli ultimi anni è il dilatarsi dei tempi di rinnovo. A conferma di questo abbiamo visto come più della metà dei dipendenti coinvolti nella stagione contrattuale del 2007 rappresenti una coda delle stagioni passate con tempi di attesa (Tabella 6) quasi sempre superiori all’anno.
Tabella 6 – Durata della vacanza contrattuale per i principali contratti scaduti prima del 31/12/2006
Contratti | Dipendenti (a) | Mesi di vacanza contrattuale (b) |
QUADRIENNIO NORMATIVO | ||
Giornalisti | 10.000 | 23 |
Vetro - Industria | 28.000 | 6 |
Ceramica - Assopiastrelle | 57.000 | 7 |
Gas-Acqua | 52.000 | 13 |
Turismo | 403.000 | 13 |
Agenzie recapiti espressi | 2.000 | 13 |
Assicurazioni | 42.000 | 13 |
Pulizia locali | 186.000 | 20 |
Istruzione privata - Scuole laiche | 45.000 | 13 |
Istruzione privata - Scuole religiose | 60.000 | 13 |
Servizi socio assistenziali | 84.000 | 13 |
Case di cura e istituti privati - Aiop | 105.000 | 13 |
Ministeri | 200.000 | 13 |
Xxxxxxxxxx xxx xxxxxxxxx xxx xxxxxxxx | 0.000 | 00 |
Regioni ed autonomie locali | 526.000 | 13 |
Enti pubblici non economici | 57.000 | 13 |
Ricerca | 10.000 | 13 |
Scuola | 910.000 | 13 |
Università | 55.000 | 13 |
Servizio sanitario nazionale | 545.000 | 13 |
Agenzie fiscali | 62.000 | 13 |
Forze di polizia (ordinamento civile e militare) | 310.000 | 13 |
Militari | 119.000 | 13 |
Attività dei vigili del fuoco | 30.000 | 13 |
Dirigenza Area (1-3-4-5-6-8) | 144.400 | 13 |
Dirigenza Area 7 - Università e ricerca | 200 | 61 |
BIENNIO ECONOMICO | ||
Trasporto merci su strada | 173.000 | 13 |
Trasporti aerei - personale di terra | 17.000 | 13 |
Servizi di magazzinaggio | 89.000 | 13 |
Credito - ABI | 349.000 | 13 |
Rai | 10.000 | 13 |
Dirigenza Area 2 - Regioni ed autonomie locali | 10.000 | 37 |
(a) Nostre elaborazioni su dati Istat, Indagine sulle retribuzioni contrattuali e 8°Censimento generale dell’industria e dei servizi.
(b) Calcolata al 31/01/2007
Se nel settore privato i maggiori ritardi sono “contenuti” entro i due anni (giornalisti e pulizia locali rispettivamente con 23 e 20 mesi di attesa) nel settore pubblico si assiste a ritardi ben più significativi come nel caso dei dirigenti dell’area 2 e 7 (rispettivamente 37 e 61 mesi).
Come detto, il problema della tempestività dei rinnovi è ormai molto accentuato e presenta tuttavia, delle sensibili differenziazioni a livello settoriale9.
Nel settore dell’industria, il problema dei ritardi è generalmente meno diffuso e si caratterizza per un andamento specifico: indipendentemente dal livello assunto all’inizio di ciascun anno, la quota dei dipendenti in attesa a fine anno risulta molto contenuta con la sola eccezione del 2005 a
9 Si veda Istat, “Indicatori di ritardo nei rinnovi contrattuali. Gennaio 2001-agosto 2004”, Approfondimenti, 22 settembre 2004.
causa del protrarsi delle trattative per il rinnovo dei metalmeccanici. In particolare, il valore massimo risulta di poco superiore al 50%.
Nei servizi destinabili alla vendita il fenomeno della mancanza di rinnovi tempestivi è sicuramente più accentuato. In particolar modo nel 2003 e nel 2004 i dipendenti in attesa di rinnovo risultano mediamente pari al 64,7% e al 46,7% (Tabella 7).
Tabella 7 – Dipendenti in attesa di rinnovo (quote percentuali)
Settori | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 |
Agricoltura | 55,9 | 0,0 | 1,8 | 0,0 | 47,9 |
Industria | 4,8 | 16,1 | 13,9 | 45,9 | 14,8 |
Industria in senso stretto | 5,5 | 18,5 | 11,1 | 52,7 | 14,5 |
Edilizia | 0,0 | 0,0 | 33,3 | 0,0 | 16,7 |
Servizi destinabili alla vendita | 40,2 | 64,7 | 46,7 | 17,5 | 42,1 |
Commercio, pubblici esercizi e alberghi | 24,0 | 88,0 | 38,0 | 0,0 | 24,0 |
Trasporti, comunicazioni e attività connesse | 91,2 | 40,0 | 51,3 | 44,7 | 48,0 |
Credito e assicurazioni | 25,1 | 7,9 | 90,1 | 14,6 | 98,0 |
Servizi privati | 28,7 | 69,7 | 40,9 | 22,2 | 44,2 |
Attività della pubblica amministrazione | 93,6 | 67,7 | 98,7 | 81,4 | 100,0 |
Totale | 39,5 | 44,1 | 44,2 | 42,5 | 45,1 |
Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Indagine sulle retribuzioni contrattuali
La situazione di difficoltà più marcata è sicuramente quella della pubblica amministrazione. In questo settore persiste fin dalle prime applicazioni dell’Accordo di luglio un cronico ritardo nei rinnovi: la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo nel periodo 2002-2006 è mediamente pari all’88,3% e risulta pari al 100% per lunghi periodi.
Con riferimento all’intensità del fenomeno (Tabella 8), cioè al tempo medio di vacanza contrattuale dei soli dipendenti in attesa di rinnovo, in generale, i picchi registrati a livello settoriale sono determinati dalla difficoltà di rinnovo di alcuni specifici contratti.
Nell’industria, in cui mediamente nel periodo osservato il livello è pari a 5,4 mesi, ad alzare la media è stato essenzialmente il ritardo (più di tre anni) con cui si è chiuso il primo accordo unitario del settore gas e acqua.
Tabella 8 – Durata media della vacanza contrattuale per i dipendenti in attesa di rinnovo (mesi)
Settori | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 |
Agricoltura | 2,3 | 0,0 | 1,3 | 0,0 | 1,7 |
Industria | 6,4 | 4,0 | 3,9 | 6,2 | 6,1 |
Industria in senso stretto | 6,4 | 4,0 | 4,0 | 6,2 | 6,2 |
Edilizia | 0,0 | 0,0 | 0,8 | 0,0 | 0,2 |
Servizi destinabili alla vendita | 10,6 | 9,9 | 12,4 | 11,1 | 8,8 |
Commercio, pubblici esercizi e alberghi | 6,5 | 7,9 | 7,8 | 0,0 | 6,5 |
Trasporti, comunicazioni e attività connesse | 13,1 | 18,1 | 7,0 | 11,4 | 6,6 |
Credito e assicurazioni | 6,5 | 12,7 | 6,5 | 2,2 | 6,5 |
Servizi privati | 10,5 | 9,9 | 22,9 | 12,3 | 14,1 |
Attività della pubblica amministrazione | 7,1 | 18,7 | 9,3 | 18,6 | 10,4 |
Totale | 8,2 | 12,4 | 9,9 | 12,5 | 9,0 |
Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Indagine sulle retribuzioni contrattuali
Nel settore dei servizi destinabili alla vendita l’indicatore di durata della vacanza contrattuale per dipendente in attesa presenta valori sensibilmente più elevati rispetto a quelli del settore industriale: la media nel complesso del periodo è di 10,6 mesi, quasi il doppio di quella dell’industria.
L’indicatore, dopo aver raggiunto il suo massimo alla fine del 2002 (16,3 mesi) fa registrare valori compresi tra i tre e i 15 mesi. Più in particolare all’interno del settore dei servizi destinabili alla vendita sono i dipendenti dei servizi privati a far registrare il livello più elevato con un valore pari a 13,9 mesi nella media 2002-2006.
Nel settore pubblico il picco massimo dell’indicatore di attesa si è registrato nel dicembre 2003 e nel dicembre 2005 (24 mesi). Nella media del periodo osservato, l’attesa media per i dipendenti in attesa di rinnovo è stata pari a circa 13 mesi.