RADICI
CUB Giugno 2011 1
Giornale di collegamento tra i ferrovieri
Stampato dai macchinisti Cub Trasporti Lombardia Anno II numero 9 giugno 2011
RADICI
21—22 luglio, tutti in sciopero a difesa del lavoro e del contratto!
ALL’INTERNO
3 La ferrovia delle banane 4 Cronologia 8 Dire, fare, millantare
10 Dagli impianti 15 IVU Rail Cronologia tragicomica
16 Il papiro dello sciopero 17 Lodo arbitrale ritiro circolari 18 Macchinisti nella storia (V
19 DEIF 29.1 Vs Accordo 08/10/2009 21 Recensioni. Breve storia della spedizione dei Mille
22 Pistoia 2011 26 CuBacheca
I risultati disastrosi dei loro accordi: IVU RAIL, quarantaquattro treni soppressi in un solo giorno nella divisione regionale delle Marche !
CUB Giugno 2011 2
LIBRI LIBRI LIBRI LIBRI LIBRI
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Balvano 1944. I segreti di un disastro ferroviario ignorato MURSIA Euro 20
Xxxxxxxx Xxxxxxx
Le lotte ferroviarie che commossero il Messico (1958-1959)
Q PM Euro 3
La talpa
Libretto integrativo ALE 582
La talpa Euro 5
La talpa
Libretto integrativo FNME
La talpa Euro 3
Testimonianze dei macchinisti italiani contro il vigilante (1913-1949)
La talpa Euro 3
LIBRI VIDEO CD LIBRI COLTELLO
Sonno e lavoro a turni
La talpa Euro 3
Quando combattono gli elefanti
Euro 7
Canto Funesto 3 marzo 1944
Balvano Euro 5
Quaderno Cub Rail 1
Euro 3 (abbonati gratis)
Ultimissimi!!!
Euro 15
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NON RINNOVI L’ABBONAMENTO? RISCHI DI RIDURTI COME…
(a pagina 25)
BANDIERA CUB RAIL
Euro 25
NUMERI ARRETRATI
Sono disponibili i numeri arretrati:
- FORMATO ELETTRONICO: numerI 0 (ottobre 2008), 1 (febbraio 2010), 2 (aprile 2010), 3 (giugno 2010) con collegamento ai siti xxx.xxx.xx e xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx e cliccando sui link
- COPIA CARTACEA: tutti i numeri esclusi 0, 1, 8
CUB
GIORNALE DI COLLEGAMENTO TRA I FERROVIERI
A cura dei macchinisti Cub-Trasporti Lombardia
REDAZIONE
Xxxxx Xxxxxxxxx, 00 Xxxxxx
telefono 00 00000000 fax 00 00000000
E-MAIL Xxxxxxx@xxxxxx.xx ABBONAMENTO ANNUALE 12 euro
(iscritti Cub 5 euro)
Modalità per abbonamenti e versamenti: vedi bacheca a pagina 18
Supplemento a Collegamenti Wobbly per una teoria critica libertaria
n. 13, gennaio-giugno 2008 Direttore: Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Registrazione del Tribunale di Firenze
n. 2563 del 14 marzo 1977
Stampato in proprio, 30 giugno 2011
LA FERROVIA DELLE BANANE
Lo sciopero, malgrado tutto, é anche un’arma che non perde mai la sua forza. “Io - mi ha raccontato una ragazza di un reparto, chiamiamola Xxxxx –non avevo aderito: per xxxxxxxx, per debolezza. Ma quando ho visto che, per fare crumiraggio, i dirigenti delle Risorse Umane erano costretti a caricare loro i bancali con i rifornimenti delle merci, ho provato una sensazione strana. Un po’ di rabbia, perché quello che stavano facendo era assurdo. E un po’ di divertimento, perché per la prima volta i nostri capi mi sembravano goffi e ridicoli. Allora mi sono scoperta a pensare, mentre assistevo a questo spettacolo, alle cinque del mattino: che schifo. Può succedere qualsiasi cosa. Ma la prossima volta faccio sciopero pure io”.
[Xxxx Xxxxxx, lo sciopero ai tempi di Auchan]
Scioperi negli ipermercati: capi, capetti, quadri a scaricare i bancali di frutta. Scioperi nelle ferrovie: capi, capetti, quadri a fare i treni.
È LA FERROVIA DELLE BANANE.
Nello sciopero FS del 21-22 maggio sono partiti capideposito, tutor, istruttori, quadri. Nella settimana “TUTTI AL TURNO” TRENORD sono partiti capideposito, tutor, istruttori, quadri.
Vanno a lavorare al posto nostro. Pensando di compiere il proprio dovere. Verso chi o cosa? Forse non lo sanno. Ma lo fanno. Quello che non capiscono è che se noi si va male, loro ci seguiranno a ruota. L’azienda non risparmia nessuno, tanto meno quadri (e xxxxxxx); quando, dopo aver fatto il lavoro sporco, non gli serviranno più, e verranno messi alla porta. La storia insegna.
Si sentono così intoccabili dal non rispettare neppure le sentenze di Cassazione.
un'azienda non può utilizzare dipendenti con mansioni superiori per sostituire i lavoratori in sciopero (sentenza 12811, 2008).
27 GIUGNO: HANNO CARICATO IL PRESIDIO
A.P.
Copertina
Treno storico con vetture d’epoca trainate da 626 scende verso Pistoia il 29 maggio 2011 sulla Porrettana, a Sammommè.
[foto Cubrail]
Terza di copertina
Piacenza, scalo FS lato Pontenure. Regaliamo abbonamento, coltellino e altro ancora a chi fosse capace di eseguire il seguente ordine del DM: “Maestro, prendi la marmotta 81 di ritorno”.
Una volta c’era un automotore di manovra denominato
“sogliola” (qualcuno se lo ricorderà, girava nelle officine e nei Depositi), forse con quello…
[foto Cubrail]
Quarta di copertina
Manifesto Cub Rail sulle gallerie
Il governo e le potenti lobby che governano l’economia e la finanza, con l’appoggio di partiti di maggioranza e minoranza, non hanno esitato a stravolgere procedure, infrangere leggi e ingannare l’Unione Europea pur di assicurarsi un grande business da cui anche la grande criminalità organizzata e le mafie contano di trarre profitto. Hanno scatenato una grande campagna mediatica per nascondere le dimensioni e le ragioni dell’opposizione, per screditare il movimento Notav presentandolo come covo di estremisti e sovversivi: la criminalizzazione del dissenso è un’arma micidiale a cui ricorre solo chi disprezza il confronto democratico e le regole condivise.
NOTAV
Cronologia
7 maggio
Incidente ferroviario nella serata sulla Roma-Viterbo (Cotral) tra Soriano nel Xxxxxx e Viterbo. Una vettura pilota deraglia a causa di una grossa vite posizionata poco prima sui binari. Quattro passeggeri feriti.
8 maggio
A Niscemi, sulla Caltagirone-Gela, crollano il quarto e il quinto pilone del ponte in muratura a pietra, costruito negli anni cinquanta, senza anima di cemento armato. La pausa domenicale evita una tragedia che si sarebbe potuta verificare se il crollo fosse avvenuto durante una giornata infrasettimanale. Il sindaco di Niscemi dichiara: “Nessuno tocchi la ferrovia Gela – Catania, il crollo del ponte è un atto di negligenza. I cittadini niscemesi hanno gli stessi diritti di altri. Proporrò ai sindaci del nostro comprensorio di costituire un comitato in difesa per il rilancio della tratta ferroviaria Gela Catania. Il governo intervenga sulle infrastrutture invece di pensare ad opere faraoniche come il ponte di Messina. Nel commentare questo scandalo qualcuno ha pensato bene di tagliare corto e proporre di interrompere la tratta ferroviaria Gela - Catania perché, secondo loro, in perdita. Nessun dirigente delle ferrovie e nessun governante si azzardi a pensare a tagliare la nostra tratta ferroviaria perché faremo battaglia”.
Finora a dar battaglia c’è la Cub Trasporti siciliana (vedi comunicato a pagina 12).
La Procura della Repubblica di Caltagirone ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di “pericolo di disastro ferroviario”, al momento senza indagati.
***
Alle 21 presidio alla stazione di Avigliana, nel torinese, per bloccare un treno carico di scorie nucleari; questi trasporti sono previsti ogni due mesi fino al 2012. L'85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino Vercellese e Bosco Marengo.
18 maggio
Nel tunnel del Sempione tra Briga e Domodossola i rilevatori fissi segnalano una fuga da un treno merci in transito. Fermato il treno a Varzo, viene constatata la perdita di etanolo da una ferrocisterna di un treno Hupac. Intervento dei VvFf per convogliare la perdita.
20 maggio
Condanna a tre anni e sei mesi di carcere per l’ex direttore d’esercizio della Metro Roma, accusato insieme ad altri sei dirigenti dell’azienda di disastro ferroviario e omicidio colposo plurimo per l’incidente di Xxxxxx Xxxxxxxxxx del 13 dicembre del 2003, in cui morirono capotreno e macchinista in servizio sulla Roma - Viterbo. Tre anni ciascuno al RSPP ed al RUO, per omesso controllo; assoluzione per gli altri. Questa in sintesi la sentenza emessa dai giudici del Tribunale di Viterbo. Nell’incidente il treno finì contro un carro gru per un errato istradamento.
21 maggio
Incidente a Saronno attorno alle 10 nel cantiere delle Ferrovie Nord della linea Saronno Seregno. Un operaio dipendente di una ditta esterna viene colpito da una scarica elettrica, rimanendo ferito.
23 maggio
Un passeggero del treno frecciargento 0000 Xxxx - Xxxxxx nei pressi di Fabriano rimane incastrato col braccio nel WC metallico del treno (ETR 450), mentre tentava di raccogliere una lente degli occhiali che gli era caduta nel water; per “liberarlo” devono intervenire i vigili del fuoco che tagliano l’intero scarico; viste le ferite riportate e per evitare ulteriori danni l’uomo viene portato in ospedale con il water ancora incastrato nel braccio.
***
Presso il Tribunale di Roma, sezione lavoro, si svolge la prima udienza del ricorso sulle sanzioni disciplinari collegata ai rifiuti di condurre treni ad agente solo.
Preliminarmente il Xxxxxxx Xxxxxxxx esperisce la possibilità di conciliazione tra le parti.
Il prof. Alleva, difensore dei macchinisti sanzionati, ribadisce la posizione espressa nel ricorso (annullamento delle sanzioni e svolgimento di un referendum che consenta con il proprio esito l’approvazione dell’accordo del 15.5.09); l’azienda, nel ritenere inaccettabile tale proposta, afferma che dette modifiche sono avvenute con l’accordo della maggioranza delle OoSs e che la materia del contendere deve essere circoscritta alla legittimità delle sanzioni nei confronti dei ricorrenti che non h a n no o t te m p e r at o a p r ec i s e disposizioni aziendali.
Il Prof. Alleva rimarca che la modifica del contratto 2003, in realtà, è configurabile come deroga al CCNL, analogamente a quanto avvenuto in FIAT, in quanto l’accordo sull’AS del
15.5.09 non è stato sottoscritto da tutti i contraenti del vigente CCNL; Alleva inoltre sottolinea che, a fronte della sottoscrizione da parte di 6.534 macchinisti di una petizione per la richiesta di un referendum, il rifiuto dell’azienda denota una mancanza di democrazia sindacale.
I rappresentanti dell’Azienda replicano sostenendo che in relazione al numero complessivo dei macchinisti (12mila) coloro che si sono opposti all’accordo rappresentano una percentuale irrisoria; sempre i rappresentanti di FS hanno i n o l t r e e s a l t a t o u n s u p p o s t o comportamento benevolo di FS non applicando le sanzioni.
Ovviamente, quelle della società sono affermazioni imprecise perché da un lato i macchinisti inizialmente coinvolti nella protesta erano in numero superiore ai sanzionati e verosimilmente quelli interessati dall’agente solo erano circa la metà della categoria (Cargo, Pax base, TMR Diesel non erano coinvolti); dall’altro lato, non corrisponde al vero la dichiarazione che le sanzioni non siano state applicate. Il prof. Alleva inoltre rammenta al giudice la differenza tra il
lavoro a doppio agente e agente solo, chiarendo che i macchinisti contrari a tale accordo non sono soltanto i 164 sanzionati ma molti di più; ciò è dimostrato anche dalle firme raccolte per la richiesta di referendum. L’azienda obietta dichiarando che non sono stati
sanzionati solo i macchinisti aderenti all’ORSA (vedi i nostri della Cub) e che n o n s i è c o n f i g u r a t a a l c u n a discriminazione. Il prof. Alleva replica puntualizzando che anche i non iscritti all’ ORSA ancorché simpatizzanti r i s p ond e van o ad una p r ec i s a indicazione sindacale di OrSA.
DAL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACATO
MACCHINISTI SVIZZERI VSLF
Dopo l’incendio nel tunnel del Sempione, il VSLF esige un rafforzamento delle prescrizioni riguardanti il bypass della frenatura d’emergenza.
Il bypass e la sorveglianza della frenatura d’urgenza permettono al macchinista di far uscire il proprio treno da un tunnel anche se un dispositivo o una persona abbia azionato un freno di emergenza.
In caso di incendio, tale dispositivo è particolarmente indicato per i treni passeggeri in quanto permette al macchinista di proseguire la condotta, uscire dal tunnel mettendo fuori pericolo i viaggiatori.
In Svizzera la sola linea dove i treni passeggeri e quelli ad assetto v a r i a b i l e d e v o n o e s s e r e obbligatoriamente attrezzati del dispositivo di sorveglianza del freno di emergenza è il tunnel di base del Lötschberg (34,5 km, n.d.t.).
Il VSLF esige che l’OFT (Org. Federale Trasporti, n.d.t.) rinforzi urgentemente le prescrizioni esistenti al fine che i treni passeggeri che devono transitare in tunnel > 4 km siano equipaggiati di bypass e sorveglianza del freno di emergenza e che tale dispositivo venga testato ad intervalli regolari [..] Il fatto che il macchinista possa far uscire il proprio treno dal tunnel malgrado l’azionamento del freno di emergenza è un elemento cruciale del dispositivo di salvataggio in caso di incendio.
Tuttora treni non equipaggiati del suddetto dispositivo percorrono quotidianamente lunghe gallerie in Svizzera. Ve ne sono anche attrezzati, ma se non vengono testati non si possono considerare efficaci. Non si può continuare a correre rischi.
L’equipaggiamento dei tunnel con i l l u m i n a z i o n e , p a n n e l l i d i s e g n a l a z i o n e , c o r r i m a n i è certamente un mezzo per rafforzare la sicurezza delle opere. Il VSLF considera che l’istallazione di un dispositivo di sorveglianza/bypass del freno di emergenza sui treni passeggeri potrà essere fatto più rapidamente, e che questa misura costituisce l’unico mezzo efficace per assicurare la sopravvivenza dei viaggiatori [..]
Il Giudice si riserva di decidere in camera di consiglio ipotizzando come prossima udienza la data di Febbraio 2012.
7 giugno
Intorno alle 11 una ruspa precipita sulla DD Roma-Firenze nei pressi di Montallese mentre sta transitando l’ES 9452 frecciargento, partito da Roma e diretto a Verona. L’impatto è inevitabile ma per una fortuita coincidenza il mezzo d’opera ingombra il binario solo col tetto e quindi, i danni materiali sono limitati. Il treno, fermatosi dopo 2 km, viene danneggiato.
Viene denunciata per l’ennesima volta la peri col osi tà dei c anti eri del la manutenzione ferroviaria e la mancata applicazione di tutte le misure di sicurezza, ad iniziare dalla sospensione
della circolazione o la riduzione delle velocità in prossimità delle zone di lavoro. Questi cantieri sono altamente pericolosi per gli operai - dati ritmi, orari e organizzazione del lavoro - ma anche per la circolazione ferroviaria e la pubblica incolumità messe a rischio da e v e n t i s o l o a p p a r e n t e m e n t e imprevedibili.
9 giugno
Poco dopo le 6 si incendia un carro di
un treno merci BLS all'interno della canna “pari” della xxxxxxxx xxx Xxxxxxxx, xx xx 0; fumo e fiamme si sprigionano da un convoglio proveniente dall'Italia e
Il carro che ha preso fuoco nel tunnel del Sempione
Il 21 maggio alle 13 è deragliato un convoglio merci carico di sostanze esplosive a Müllheim, tra Basilea e Friburgo in Brisgovia (D). Nessun ferito, ma pesanti ripercussioni sul traffico. Il treno era diretto a Gallarate. Xxxx dei ventisei vagoni si sono staccati dalla locomotiva; quattro di questi, di cui tre carichi di sostanze nocive infiammabili, si sono rovesciati su un fianco. Tra le sostanzew trasportate dai vagoni rovesciati vi sono l’antigelo Glysantin, uscito in piccola quantità; polvere di talco (non dannosa), e una soluzione resinosa infiammabile. L'area è stata evacuata. Circa centoventi pompieri sono intervenuti sul posto, ed hanno lavorato per settanta ore.
I comuni lungo la linea ferroviaria Rheintal chiedono da tempo un tracciato il più sicuro possibile, in vista della costruzione di un terzo e quarto binario, con un forte aumento previsto del numero dei treni merci.
diretto in Germania, su un carro che trasporta elettrodomestici. Il treno si blocca, il macchinista riesce a mettersi in salvo e nella galleria interviene un convoglio speciale FFS di spegnimento e di soccorso (nella foto); le operazioni proseguono fino a tarda sera. Una trentina di frontalieri che attendevano ilo treno ad Iselle rimangono intossicati dal densissimo fumo che esce dal tunnel. Soppressi i treni Ginevra/Basilea-Milano ed il traffico locale. Bloccata per giorni la circolazione in entrambi i tunnel della galleria ferroviaria per le verifiche da parte dei tecnici.
Dopo una settimana nella canna i nteress ata dal l ’ incendio ( c he, ricordiamo, ha 105 anni) permane una temperatura di 30° contro i normali 27°. Un milione i litri d’acqua erogati per spegnere le fiamme. In totale sono dieci i carri (tedeschi e olandesi) bloccati nel tunnel.
Secondo i primi elementi delle indagini, le locomotive erano in buono stato e sono state riconsegnate alla compagnia ferroviaria BLS, responsabile del convoglio. Gli inquirenti svizzeri stanno esaminando l'ipotesi di un telone posto su uno dei vagoni che avrebbe toccato la linea elettrica. Nel tunnel sono previsti lavori per 135 milioni di franchi per moltiplicare le possibilità di fuga e migliorare illuminazione e ventilazione.
11 giugno
A Saronno (FNM) un macchinista di un treno in partenza alle 23.16 viene aggredito in cabina di guida da un giovane che vuole caricare la bicicletta sul treno, probabilmente senza biglietto; il giovane aveva già avuto un diverbio col capotreno. Il macchinista finisce al Pronto Soccorso, il giovane con due amici riesce a far perdere le tracce.
16 giugno
Abbiamo fatto un’escursione in alta quota, raggiungendo il laghetto alpino che vedi nella foto. Dov’è? Pensaci bene, e se non sai rispondere scoprilo a pagina 13.
Nella notte furto di rame nel passante ferroviario milanese, 600 metri tra Lancetti e Certosa; danni per 25mila euro e ritardi fino alle 8.
27 giugno
Tutti assolti in appello a Firenze i 38 imputati ed il consorzio Cavet (che fa capo a Impregilo) nel processo d'appello sui danni ambientali compiuti durante i lavori alla galleria AV nel Mugello.
Il dispositivo della sentenza letto nell'aula bunker cancella anche il maxi-risarcimento da 150 milioni di euro deciso in primo grado nel marzo 2009. Solo tre imputati dovranno risarcire danni a enti locali e associazioni per cifre assai più modeste. Il processo riguardava i danni causati all'ambiente dalle imprese del Cavet eseguendo i lavori per la nuova linea AV, tra cui la gestione abusiva di discariche per i materiali di scavo e lo smaltimento illecito di rifiuti speciali.
CISALPINI, IN SVIZZERA NON NE VOGLIONO DAVVERO PIÚ SAPERE
I complessi ETR 470 ex-Cisalpino vanno immediatamente sostituiti con altri treni: lo chiedono i macchinisti e il personale del treno SBB in una risoluzione comune votata alle rispettive assemblee del sindacato SEV. "Il principio d’incendio di Ambrì dello scorso 17 maggio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dalla loro introduzione nel 1993 questi treni continuano a palesare gli stessi problemi tecnici mai risolti portando pregiudizi al traffico ferroviario e arrecando un danno d’immagine ai trasporti pubblici. Ancora oggi queste composizioni spesso non rispettano l’orario, non arrivano a destinazione o addirittura vengono soppresse. Tutto questo mette il personale viaggiante sotto forte pressione".
Va ricordato che il 9 maggio si è verificato un altro episodio sfortunato: lo svio di un ETR 470 sulla stessa linea dopo l’urto con un masso
Gli ETR 470 verranno messi fuori servizio da qui alla fine del 2014. Per le FFS la manutenzione dei suoi quattro complessi è onerosa; sarà necessario investire 12 milioni di franchi per garantire un minimo d'efficienza.
Da sempre gli ETR 470 sono al centro delle discussione per l'inaffidabilità e le continue noie, i guasti e pure eventi più gravi come gli incendi. Ad ogni modo, alcuni nuovi treni circoleranno sull'asse Zurigo-Milano, oltre a treni ICN fino a Lugano, per ridurre l ' i m p i e g o d e i C i s a l p i n i . Dall'entrata in vigore del nuovo orario, l'11 dicembre, spariranno i convogli ETR 610 di Trenitalia e, di conseguenza, pure il collegamento diretto da Basilea a Venezia via San Gottardo.
PICCOLA CRONACA DELL’INFINITA VERGOGNA SINDACAL-CONCERTATIVA
17 giugno
Siglato l’accordo Trenord
La più che dignitosa mediazione raggiunta al tavolo (8h di lavoro,
Ormai non si vergognano più di
n i e n t e . S m a s c h e r a t i d a i r a p p re s e n t a n t i d i b a se e dall’informazione libera resistente in rete, i bonzi confederali trascinano un’infinita trattativa dove i lavoratori sono quelli destinati a subire i n a u s e a b o n d i e f f e t t i d e l l a concertazione e del livellamento al ribasso.
5 maggio
LA FILT, COME SEMPRE, È D’ACCORDO E HA PURE FRETTA
FAST: CI SIAMO QUASI
I punti di criticità sono ancora molti e, puntualmente, sono stati esplicitati da tutto il fronte sindacale, la controparte ha registrato e il tavolo si è aggiornato a giovedì prossimo, 19 maggio, per cominciare il confronto conclusivo per la stesura concordata del capitolo inerente l’orario di lavoro.
imprese (ma non erano lì per
firmare?)
31 maggio
Non potendo far passare in maniera indolore le proposte irricevibili sull’orario di lavoro e l’estensione dell’AS, Filt-Fit-Uilt firmano nella piccola impresa privata Arenaways 8H di notte, AS sui mezzi pesanti, riduzione a 11h del riposo giornaliero.
7 giugno
Accordo in Nord Cargo, stavolta al completo (i sette, Orsa Lombardia compresa). Tra l’altro: concordato su alcuni treni l’equipaggio macchinista
+ polifunzionale, residenza con raggio di 30 km, 38h di lavoro.
doppio macchinista sui locomotori, vedi stesura completa sul sito talpa) è il risultato anche della mobilitazione di PdM e PdB della regionale (vedi “tutti al turno”), ma viene messa in pericolo dalle torbide manovre di parte dei concertativi nazionali, preoccupati che l’accordo costituisca un pericoloso precedente.
24 giugno
Il tutto si complica. NON R I E S C O N O P R O P R I O A CHIUDERE...
il Sindacato non ravvisa[..] in questo nuovo atto datoriale alcuna volontà di ripristino delle condizioni per la ripresa della trattativa. Chiede al ministro un urgentissimo incontro
[Fonte UGL]
IL 21-22 LUGLIO SCIOPERO ORSA-CUB: NON PASSERANNO! |
Mentre sindacati concertativi e imprese ci bombardano con le frasi vuote sul rilancio del trasporto, la cronaca ci mostra il vero volto della liberalizzazione ferroviaria BANCAROTTA FRAUDOLENTA I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per bancarotta fraudolenta disposta dal tribunale capitolino nei confronti di un noto imprenditore attivo nel settore del trasporto ferroviario di merci. Le indagini erano partite dal fallimento datato aprile 2008 della società romana Ferronova in precedenza denominata Del Fungo Giera servizi ferroviari, che deteneva una quota pari al 70% del mercato del trasporto del gas da e per l'Italia. Le indagini hanno consentito di accertare che la Ferronova è stata deliberatamente portata al fallimento dopo aver subito il depauperamento di ogni risorsa economica. Infatti, da un lato alla fallita sono stati accollati ingentissimi debiti, pari a circa 10 milioni di euro, soprattutto verso il fisco e le banche; dall'altro, il patrimonio aziendale, stimato in oltre 30 milioni di euro e costituito dai mezzi di locomozione, da importanti autorizzazioni e licenze per il trasporto su rotaia di merci pericolose (gas e carburanti) e da contratti stipulati con clienti di primario rilievo nazionale ed internazionale, è stato trasferito ad una nuova società riconducibile allo stesso imprenditore, la quale ha così potuto proseguire l'attività, assumendo la denominazione Del Fungo Gera Spa, al riparo dalle pretese dei creditori. L'imprenditore aveva trasferito la propria residenza a Londra. [Fonte: repubblica Roma] |
IL CONTRATTO CI MANCA... CCNL della Mobilità Ristagna da oltre 2 anni. Le richieste delle controparti datoriali, orientate esplosivamente ad un enorme recupero di produttività, a volte anche a discapito delle sicurezza e dell’incolumità pisco-fisica dei lavoratori, intervengono enormemente sui carichi di lavori e mettono in discussione diritti acquisiti ed irrinunciabili. ...MA NIENTE PAURA, ARRIVANO I RESPONSABILI (strafalcioni grammaticali compresi) da Xxxxxxxxx responsabile siamo fiduciosi che, con un fattivo spirito di collaborazione e con una presenza “più politica” dei Ministeri interessati, si potranno trovare soluzioni equilibrate e lungimiranti nella speranza che “la pioggia và e ritorna il sereno” . Volantino UGL “CCNL della Mobilità subito”, 10.6.11 |
[xxx.xxxxxxxxxxxx.xx]
20 maggio
L’ENNESIMO VERGOGNOSO AC C O R D O SPE R AN D O D I ACCELERARE
I cinque concertativi sottoscrivono l’accordo IVU per FR, FA e Regionale. La Filt si affretta a dire che “l’intesa raggiunta è in linea con i contenuti delle linee guida definite dalla Filt con il documento pubblicato nel mese di giugno dello scorso anno”. Dopo pochi giorni arrivano gli
effetti dell’accordo: soppressioni a valanga (vedi pag. 15)
21-22 maggio
LO SCIOPERO ORSA-CUB GLI ROVINA TUTTO
Cresce la protesta sulle scandalose
proposte sull’orario di lavoro, cui i concertativi a questo punto attribuiscono paternità esclusiva alle
DIRE (tanto), FARE (poco), UILlantare (millantare di fatto)
In sintesi la fotografia le Oo Ss che decidono il nostro futuro
Dopo aver parlato dell’organizzazione sindacale Fast (CUB RAIL 8) e della sua (inesistente) coerenza, il 20 maggio 2011 ecco arrivare la ciliegina sulla torta, ovvero la firma del Fast sul nuovo accordo relativo all’IVU RAIL. Gli artefici di quest’impresa ci tengono a farci sapere di aver salvaguardato il personale dai rischi del progetto e tentano di rallegrarci con frasi risibili come le seguenti : “Noi continuiamo a essere convinti che IVU non funziona e non funzionerà [..] quando Trenitalia risulterà inadempiente, una cosa che secondo noi non avverrà neanche tra tanto tempo, avremo la verifica dell’ attendibilità delle nostre valutazioni negative e tutta la l e g i t t i m i t à d i p r e t e n d e r e l’accantonamento di un simile nefasto quanto inutile e deleterio strumento”. R i n g r a z i a m o l o r s i g n o r i d i rappresentarci mostrando il pugno duro allo scopo di portare a casa il meglio…..
Andiamo ora ad un’altra OoSs campione di coerenza: la Uil Trasporti. Che, in un comunicato relativo ad una riunione fatta a fine ottobre 2010 dal “Gruppo tecnico uil trasporti”con un titolo assolutamente azzeccato: “PER CHIAREZZA ALLE TANTE CHIACCHIERE”,
scriveva:
“In sintesi si evidenzia quanto emerso al termine dei lavori.
Il primo punto da definire è relativo alla cadenza del riposo settimanale, che deve restare programmato al 6° giorno, fatto salvo gli impianti nei quali esistono turni a griglia con RS fisso sabato/domenica/lunedì. Il differimento del suddetto riposo deve mantenere il carattere di eccezionalità previsto dagli attuali istituti
UILLANTATORE (OVVERO CHE COSA VUOL DIRE UILLANTARE) Da «La Talpa» 42, agosto 2008 Xxxx, vi ricopio e traduco la lettera di mio cugino che fa il macchinista in Francia, buona lettura e buon divertimento. Xxxx Xxxxx, Xx è sempre piaciuto l'idea di rendere mio qualcosa innovare avere idee originali e spesso mi riesce e per questo gioisco. Ma forse la cosa che mi piace di più e' inventare nuove parole, chi mi conosce lo sa, a volte mi capita di dire vocaboli che fanno ridere ma che non hanno alcun significato ma all'interno della frase ci possono stare .E' un gioco molto divertente provate. Ma per la parola che sto per scrivere non e' la stessa cosa, ha un significato preciso più che un invenzione è una scoperta e vorrei divulgarla affinché la usiate anche voi. Si tratta di Uillantatore. Dicesi Uillantatore colui che cerca di convincere il suo interlocutore che ciò che gli sta proponendo è veramente una cosa eccezionale, è qualcosa di speciale e che non si può avere di più è il massimo dei massimi. E', come avete capito una via di mezzo tra l'imbroglione e il tele imbonitore. Ma l’uillantatore non si vede in televisione ma nei luoghi di lavoro. Come or dunque si chiama il "uillantato" che sta tra l'ingenuo, il frolloccone e il cretinetti? Uillantinato, che dopo un breve lavaggio del cervellino dal uillantatore diventa ufficialmente uno obbligato ad ascoltare e bere le sue millantate, appunto; anche nelle nostre ferrovie esistono, state attenti, spacciano accordicchi come grandi vittorie, ma per fortuna che anche i vecchi millantati stanno riflettendo poiché di fronte all'evidenza saremmo peggio dei frollocconi ad abboccare a tali sciocchezze; saremmo abboccaloni appunto. Ma allora con un sorriso vi dico: divulgate questa parola che era mia ma ora è anche vostra, e con un saluto vi rinnovo il consiglio, non fatevi uillantare poiché il uillantatore è in agguato, e voi uillantinati toglietevi il marchio cancellando rappresentanti del nulla e scambiatori di favori e uillantate (scusate un'altra parola nuova ma se ci ragionate ci arrivate al significato, dai!). Ciao. Xxxx xx Xxxxxxxxxx (macchinista - F) |
contrattuali e dalle vigenti circolari, non può divenire la regola in programmazione.
␣Quanto sopra a conferma che:
• Il RS viene programmato di norma il
6° giorno (art. 22 CCNLAF punto
2.9.2)
• La dizione “di norma” è sinonimo “di regola”;
• L’assenza di una data cadenzata certa e la non visibilità del riposo
s e t t i m a n a l e , i m p e d i s c e l a programmazione del proprio tempo libero.
• Il RS può essere differito, per il personale disponibile, in casi eccezionali (TV 11.1/12.2 (Pg86)/12 29.1.1986) o in caso di 1° riposo il 6 gennaio. (TV 11.1/12.2 (Pg87)/32 4.2.1987)”
Questione “divise” a Porta Garibaldi. Anche la FIT-CISL si muove Il 15 giugno la Fit Cisl ha inviato una lettera a Xxxxxxx chiedendo di ritirare i provvedimenti disciplinari sulle divise, citando inizio e fine lavoro in località diverse e la circolare a firma Braccialarghe. Bene!. Quelle rarissime volte che fanno qualcosa di buono non manchiamo di rilevarlo. E questo vale anche per la Filt, sempre sulle divise, che si è mossa all’ITP. Si tratta di quei casi dove non vale il detto “meglio soli che male accompagnati”. |
(FALSO: in realtà l’applicazione di quest’ultima circolare è venuta meno con l’introduzione delle 3538 ore di riposo annuali al posto dei 61 riposi annui previsti in precedenza. Ndr) Infine dopo aver elencato, oltre a quanto scritto sopra, altri punti indispensabili, scriveva:
“Sulla base dell’esperienza e delle verifiche fin qui maturate, questi punti rappresentano il confine circa l’ipotetica nostra sottoscrizione di un verbale di accordo sul progetto IVU Rail”.
Detto fatto, La Uil Trasporti firma l’ultimo accordo sull’Ivu Rail del 20 maggio 2011 che al punto 2.1 riporta la seguente: ”Sono confermate le previsioni contrattuali circa il po s i z i onamen to de l r ip oso settimanale”, stiamo quindi parlando del classica possibilità di spostarlo dal 4° al 7° giorno nei turni, solo che questi con l’IVU durano 3 mesi…, con un ’ e v i de n t e r i du z i o n e de l l a programmabilità del nostro tempo libero rispetto al vecchio sistema turni. Quindi, tornando al titolo del comunicato Uil Trasporti, i fatti dimostrano che le chiacchiere le fanno loro.
Andando indietro nel tempo (neanche di tanto) ci ritornano in mente prese di posizioni Uil Trasporti purtroppo (per loro) affossate dagli avvenimenti successivi. Pensiamo per esempio a quando il rappresentante Uil Trasporti Nazionale, venne all’ITP Milano facendo presente la proposta aziendale di aumentare a 6 ore la condotta AV,
c o n t r a t t u a l i m i g l i o r a t i v e accuratamente preparate. Chiaramente non se ne fece nulla né per le variazioni, né tantomeno per le disdette, infatti restarono in forza alla uilt con l’impegno che in futuro ci sarebbe stato il “gruppo tecnico Uilt” a vigilare affinché non si fosse ripetuta una cosa del genere. Ora se quest’ultimo ha qualcosa a che vedere con il gruppo di lavoro Uil Trasporti di cui sopra, anche solo nei principi o nella coerenza, siamo davvero a cavallo (imbizzarrito)…
***
A Milano c’è un problema relativo alle richieste delle ferie, in pratica non si ha conferma della concessione dei congedi con un congruo anticipo, infatti molte volte vengono confermati a ridosso dell’inizio dell’assenza. Esiste un libro di prenotazione ferie? Non esiste? La leggenda pare confermare l’esistenza di questo
segreto gestito dai grandi capi a loro discrezione, tanto che anche se non raggiungono il numero massimo giornaliero del personale richiedente ferie, si permettono di assegnare o non assegnare congedi ai malcapitati in base alle mancanze del personale che hanno nei giorni richiesti. Quindi se sono a corto di personale = niente ferie. In molti impianti il pdm gestisce il proprio libretto di prenotazione ferie con delle regole che molti p r o b a b i l m e n t e c o n s i d e r a n o migliorabili, ma pur sempre gestite dal PdM.Perché parliamo di tutto ciò? Perché tempo fa l’Rsu Uil Trasporti pax Milano disse di non essere d’accordo sul libretto gestito dal personale in quanto contrario a far sapere i giorni in cui sarebbe in congedo. Peccato che anche con l’attuale sistema di concessioni delle ferie gestito dal 303, vengono esposte le turnificazioni ferie estive e invernali….
disse di aver contrapposto un rifiuto alla stessa, per poi (dopo circa 5 minuti) partecipare alla discussione con i presenti su cosa poter eventualmente chiedere in cambio alle 6 ore di condotta. E siamo ad oggi, la nuova proposta contrattuale vede non solo le 6 ore di condotta continuativa sull’av, ma in genere sui servizi con un solo agente PDM in cabina di guida di condotta e di tutto si può parlare tranne che di migliorie in cambio di quest’aumento. Ricordiamo che nelle proposte c’è anche un bel “senza limiti” nella condotta con 2 agenti PDM in cabina di guida….
Non c’è comunque da preoccuparsi, infatti La Uil trasporti ci fa presente con un’informativa del 19 maggio 2011 che, in riferimento alle voci che farebbero trasparire l’intenzione di s i g l a r e q u a n t o p r o s p e t t a t o dall’azienda, si tratta di falsità, aggiungendo che trattasi di proposte lontane dall’essere concordate e che:”Ad oggi non esistono le condizioni per apporre alcuna firma”. Se il bel giorno si vede dal mattino…..
Vorremmo anche ricordare che anche a livello territoriale, alla passeggeri di Milano la Uil Trasporti dà il meglio, basti pensare che quando venne firmato il contratto attualmente in vigore, raccolsero le disdette da presentare al proprio sindacato se non fossero state accettate variazioni
QUANDO A CATTANEO GLI RITORNAVA IN MENTE...
C’è molto da fare sul recupero dell’efficienza da parte delle aziende di trasporto. Ad esempio, applicando le regole di funzionamento del personale: mi viene in mente la battaglia per la conduzione dei treni da parte di un macchinista solo invece che due, una possibilità offerta dalle moderne tecnologie.
[Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, “Trasporti in Lombardia”, dicembre 2007]
...LA REALTÀ È CHE PANTALONE NON PAGA PIÚ (SI FA ECCEZIONE PER LE LOBBYES DELLA GOMMA)
“L’Assessore alle infrastrutture della Regione Lombardia, Xxxxxxxx Xxxxxxxx, ha chiuso i lavori esprimendo dubbi che, nel prossimo futuro, si possano trovare risorse economiche sufficienti per potenziare il trasporto su ferro. Ciò che stiamo facendo in Lombardia—ha avvertito—si è reso possibile grazie al project financing, il quale può funzionare per le autostrade, dove si paga il pedaggio. Per le ferrovie non è così. O meglio ciò che viene pagato non è neppure sufficiente per restituire al proprietario della rete i costi della manutenzione ordinaria (esclusi quindi quelli della straordinaria, gli ammortamenti, ecc.)e l’aumento di tale canone sarebbe insostenibile per le ripercussioni che esso avrebbe sul costo dei biglietti per il trasporto passeggeri. Ciò che si può fare, quindi, è, in attesa di tempi migliori per mettere mano in maniera sostanziale alla rete ferroviaria, potenziare la rete stradale per far fronte all’aumento di traffico che verrà dopo l’apertura del traforo di base del Gottardo. Diversamente, quando ciò avverrà, nel 2019, ci troveremmo con il traffico alla paralisi”
PANTALONE NON PAGA PIU’, «VareseFocus» n. 2/2011
Il parassitismo sindacale starnazza, in occasione d’ogni infame accordo prontamente siglato, dicendo che i sacrifici (altrui) servono a salvare e rilanciare il trasporto su ferro. Pronta la smentita, la verità in una dichiarazione del ciellino politico di turno, in poche parole sul giornale degli industriali varesini. Naturalmente vien subito da pensare a cosa succede al di là delle Alpi (tasse sul traffico pesante per finanziare il ferro, ecc.), ma qui siamo nel belpaese della gomma, del cemento, dell’asfalto, degli appalti d’oro, dei subappalti, delle polveri sottili… si può sapere che cosa volete? Niente accordi a perdere, condizioni di lavoro dignitose, sicurezza sul lavoro contro il profitto, aria pulita, ferrovie che non siano TAV? Ma che modi sono questi? Retrogradi e sottosviluppisti che non siete altro!
Un’azione riuscita!
Il 3 maggio 2011 è il giorno in cui Trenitalia – Direzione Regionale Lombardia e LeNord (gruppo FNM), si fondono in un'unica società chiamata Trenord.
Senza minimamente essere stati interpellati, non dall’azienda ma dalle sigle sindacali che dovrebbero rappresentarli, i lavoratori si trovano a tutti gli effetti dipendenti di un'altra società.
Nei mesi precedenti si tentano raccolte firme, per scongiurare questa ipotesi finale, i sindacati organizzano qualche assemblea farsa per spiegare e motivare questi piccolo cambiamenti e le discussioni tra i colleghi e le voci di corridoio abbondano.
Il giorno successivo viene divulgata una bozza sulla normativa dell’orario di lavoro, in cui era subito evidente un peggioramento delle condizioni di lavoro con un forte aumento della produttività. Si parla di 10 ore di lavoro ad agente solo fascia 5.00- 24.00, 8 ore con servizi RFR, 6 ore di condotta ad agente solo, 11 ore di riposo dopo prestazione diurna, 13
DAGLI IMPIANTI
ore di riposo dopo prestazione in fascia 1.00-5.00.
MILANO TMR
La bozza viene respinta dalle organizzazioni sindacali e tra i lavoratori cresce una forte preoccupazione.
Forse ci si comincia a rendere conto che in ballo non c’è uno dei soliti accordi (a perdere), ma un intero contratto che cambierà e rischierà di peggiorare oltre al lavoro in sé, anche la vita del personale di macchina e bordo.
Così alcuni colleghi più svegli ed attenti alle problematiche del proprio lavoro, della propria vita, decidono di pro vare a sensib i l i zzar e e coinvolgere anche tutti gli altri.
Per far questo viene creata una pagina su Facebook, una pagina di discussione.
Si parlerà della nuova società, delle trattative sul nuovo contratto, scambiandosi informazioni ed opinioni, e si parlerà di come organizzarsi per far sentire che la categoria è presente.
Lo scopo è quello di far pressione sui sindacati, per fargli capire che loro non decidono per noi, ma sono solo il tramite tra noi e l’azienda.
E all’azienda far capire che quando scrive delle regole, in apparenza dei semplici numeri, quella è la nostra vita.
Vorremmo evitare di trovare all’interno del contratto “porcherie” alle quali siamo già stati abituati in questi ultimi anni.
E allora si è deciso di proporre una cosa molto semplice e facile: settimana in bianco!
Per l’ultima settimana di maggio stop ad ogni forma di collaborazione.
Niente straordinario, niente cambi di giornate, rispetto del contratto e della normativa dell’orario di lavoro. Rispetto scrupoloso del turno. TUTTI AL TURNO, appunto.
Per chi già lo segue normalmente nulla di diverso, per chi è un po’ meno habituè un piccolo sforzo di qualche giorno.
Facebook ed i volantini sparsi sui treni e nell’impianto il modo per comunicarlo.
Questa iniziativa partita da Milano è poi stata seguita da altri impianti limitrofi, ampliando i consensi e facendo crescere il gruppo oltre i 500 iscritti.
Oltre ad aver utilizzato internet come mezzo comunicativo, si è scelto anche quello tradizionale delle assemblee. Sono stati organizzati anche incontri con i colleghi delle ex LeNord.
Una seconda settimana di richiamo al rispetto del contratto è stata organizzata i primi di giugno.
Nei giorni successivi verranno rielaborate varie bozze sull’orario di l a v o r o , c o n s e g u e n z a d e l l ’ armonizzazione tra i due CCNL.
L’ultima di queste bozze è aggiornata al 20 Giugno 2011, che è stata portata a conoscenza dei lavoratori ed in parte accettata.
E’ ancora una bozza e tutto potrebbe essere ritrattato.
Si spera non ci siano brutte sorprese o fregature nascoste dietro l’angolo. Se così dovesse essere, una risposta da parte dei lavoratori non mancherà.
C’è ancora da discutere la parte economica, l’attenzione da parte del personale deve rimanere alta e la pressione ai sindacati costante.
Solo facendoci sentire, solo facendo capire che possiamo “spaventare”, non restando indifferenti, impassibili e alienati, solo così potremmo avere voce in capitolo e pesare sui risultati delle trattative.
Il lavoro è il nostro, la vita è la nostra. Non permettiamo che siano altri che non ci rappresentano a decidere per noi.
Presenti, uniti ed avanti con altre iniziative.
Dopo articoli di denuncia su Cub Rail e comportamenti conseguenti del PdM e dei Patentati C rispetto al caos sulle velocità di ingresso al Parco Martesana in relazione alle riduzioni di velocità su alcuni scambi, è arrivato il definitivo “livellamento” a 10 km/h su tutti gli itinerari!
MILANO MARTESANA
TUTTI AL TURNO
11 maggio 2011
Disagi e soppressioni di treni anche sulla Siracusa-Ragusa-Gela
Il crollo del ponte ferroviario sulla linea Gela-Caltagirone avvenuto domenica 8 maggio, sta avendo gravi e immotivate ripercussioni negative anche sulla linea Siracusa- R a g u s a - G e l a , o g g e t t o d i soppressioni a catena di treni e di gravi disagi per i viaggiatori, legati non solo alla sostituzione delle corse c o n p u l l m a n , m a a n c h e a l l ’ i m p r o v v i s a z i o n e e all’inadeguatezza del servizio sostitutivo, che oltre a non rispettare gli orari, ha lasciato parecchi pendolari a terra in varie stazioni.
A t t u a l m e n t e l ’ a n e l l o c h e congiungeva Catania passando per Caltagirone, Gela, Ragusa, e Siracusa è spezzato nel tratto Niscemi-Caltagirone. La tratta Gela- Canicattì è da molti mesi chiusa per lavori di manutenzione ad una galleria. Tutta la Sicilia Sud- Orientale è paralizzata, con l’eccezione del tratto ibleo-aretuseo. Ebbene, anziché concentrare l’attenzione su di esso, visto anche la disponibilità di macchine e personale a causa delle interruzioni in atto, sono state attuate le solite strategie “emergenziali” in una linea che non h a a l c u n a e m e r g e n z a . L e soppressioni pare siano motivate da difficoltà nella gestione dei turni delle automotrici, oppure dall’impossibilità di effettuare il rifornimento di carburante a Gela. Forse da ambedue le cose.
Un volantino vergognoso
Scioperi su scioperi, e poi… ancora scioperi. E non un risultato! [..]
Il personale di macchina della cargo rischia di perdere lavoro a favore di altre aziende private, e solo la firma degli accordi sulla riorganizzazione del lavoro da parte delle altre OOSS lo riesce ad evitare. Ma loro fanno gli articoli 28! E promuovono le proteste contro la polifunzionalità esponendo i lavoratori ai provvedimenti disciplinari… Complimenti! Il sindacato fatto nelle aule dei tribunali vuol dire abdicare al proprio ruolo… ma il qualunquismo fa sempre comodo per fregare le tessere alle altre OOSS…
Quanto sopra si può leggere su un volantino a firma Filt Liguria - senza data - che attacca l’Orsa. C’è da rimanere allibiti di fronte a simili “argomenti”. Ormai quando si parla di Filt abbiamo esaurito gli aggettivi e ci rifiutiamo di commentare. Provateci voi, sempre che ne abbiate lo stomaco.
GENOVA
In realtà un’oculata gestione della situazione avrebbe evitato ogni genere di disagio, o lo avrebbe
limitato al massimo ai primi due giorni dopo il crollo. A Gela esiste un punto di rifornimento che, con u n a r a p i d a manutenzione si sar ebbe po tuto a t t i v a r e ; e comunque, in via p r o v v i s o r i a i l r i f o r n i m e n t o s i sar ebbe po tuto effettuare con delle autocisterne. Invece
RAGUSA
si sopprimono i treni. Parrebbe quasi che non si vedeva l’ora.
Conoscendo le politiche ferroviarie in Sicilia, possiamo prevedere che la linea Gela-Catania, già interessata da un traffico ridotto al lumicino, forse non riaprirà mai più. Attualmente si sta “provando” a far transitare i treni merci in partenza da Gela e diretti a Catania, per Ragusa e Siracusa; si è così scoperto che la tratta è stata declassata ed è stato a b b a s s a t o i l t o n n e l l a g g i o trasportabile per asse. Pazienza, poi, se il riblene prodotto a Ragusa raggiungerà Gela con i camion, come avviene scandalosamente da anni, e poi lì sarà trasferito sui vagoni ferroviari e ripasserà da Ragusa…
Ci rendiamo conto che con questo comunicato forse recheremo disturbo ad una campagna elettorale che ha fatto del problema ferroviario un tabù. Nessun candidato o partito, né a Ragusa né a Vittoria parla di ferrovie, le uniche infrastrutture di cui si parla sono l’aeroporto e la strada statale Ragusa-Catania. Si capisce perché le ferrovie sono finite allo sfascio: troppo “interesse” da parte di politici e amministratori, pronti a parlare dello scippo di 5 milioni della legge su Ibla, quando nessuno ha nemmeno finto di stracciarsi le vesti per lo scippo di 30 milioni per la tratta
ferroviaria iblea, compresa la metroferrovia a Ragusa (ma prima erano 450, poi sono diventati 185, poi 30…), denunciato dalla CUB Trasporti dopo l’incontro con l’assessore Xxxx Xxxxxxx Xxxxx dello scorso 26 ottobre. Si chiede l’ampliamento della Ragusa-Catania, e non l’abbassamento del numero dei tir, come sarebbe logico, e come avveniva quando nel solo ragusano erano operativi 7 scali merci (solo una ventina di anni fa) che toglievano dalla strada centinaia di camion.
Adesso l’ing. Lo Bosco, responsabile di RFI, incalzato dai giornalisti in seguito al crollo del ponte, spara cifre, come i 2 miliardi per la Catania- Palermo, parla di potenziare Enna e Caltanissetta, e poi, per addolcire il tutto, aggiunge di una generica “velocizzazione” della Siracusa- Ragusa-Gela. Noi sappiamo che i progetti per la nostra tratta sono fermi, i soldi sono spariti, ed RFI, come il ministero retto da Tremonti, evitano di siglare l’accordo di programma ed il contratto di servizio. S a p p i a m o a n c h e c h e l e manutenzioni sono scarse a causa della riduzione del personale, e così i c o n t r o l l i s u l l e l i n e e . L e esternalizzazioni hanno impoverito l’organizzazione ferroviaria, e forse anche in questo potrebbe rientrare il mancato allarme sul crollo del ponte, sulle cui cause effettive attendiamo gli esiti delle inchieste in corso.
Ci vorrebbe una mobilitazione; ci vorrebbero pressioni costanti. Ci vorrebbe un interesse sincero da parte di tutti, cittadini in testa, e forse anche dei politici - se solo non si fossero screditati completamente - per risollevare questa situazione oramai giunta veramente al collasso. O meglio: all’infarto.
Coordinamento provinciale CUB
Trasporti
GENOVA
IL RITORNO DELL'ERA
PSICHEDELICA
Filt e Fast della Liguria denunciavano la comparsa di volantini anonimi contro il cosiddetto “sciopero” unitario del 31.3, attribuendone la paternità ad attivisti Xxxx. Inoltre le due stesse sigle sostenevano che, sempre gli attivisti Xxxx, nella saletta PdB avrebbero intimidito ed insultato pesantemente i lavoratori che non volevano aderire allo sciopero (vero) del 21 maggio indetto da Cub e Orsa. Questa la risposta di due attivisti Orsa Liguria, che condividiamo e pubblichiamo.
Il termine psichedelico (dal greco: psyché, "anima" e dēlo, "rivelo") si riferisce alle esperienze di alterazione della coscienza causate da allucinogeni e altri stupefacenti allo scopo di far affiorare, attraverso la modifica della percezione, i livelli profondi e altrimenti nascosti della psiche. Gli effetti di queste sostanze sull'individuo dipendono anche dalle condizioni fisiche e psichiche del soggetto, dalla q u a n t i t à , d a l l a q u a l i t à e dall'assuefazione del soggetto alla sostanza usata. Di conseguenza possiamo avere vari stati di alterazione della coscienza. Pur non sapendo che tipo di allucinogeno sia stato assunto dagli estensori della lettera-denuncia di Filt e Fast, in quale quantità e qualità, e ancor meno dei loro stati psicologici, posso comunque azzardarmi ad avanzare una diagnosi dello stato di alterazione raggiunto dagli psiconauti in questione. Trattasi dello stato indicato col termine FANTASY, vale a dire la costruzione - ad occhi chiusi - di un mondo interiore che può diventare credibile tanto che il soggetto lo confonde con la realtà oggettiva, finché non riaprirà gli occhi. Con alti dosaggi qualcuno può dimenticarsi di aprire gli occhi e può trovarsi totalmente catturato e immerso nel paesaggio e nelle interazioni dello stato di fantasy, come accade in un sogno normale. Ahimè per loro non si è trattato di un bel sogno, del tipo donne nude e cavalli bianchi, ma, visto il delirio che contraddistingue ciò che hanno scritto, di un bruttissimo incubo, solo sabba satanici e orchi tanto cattivi. Inoltre lo spazio temporale intercorso tra il 31/3 e il 21/5 indica che è stato sicuramente un caso di sovra-dosaggio. Un bruttissimo incubo durato due mesi. Auguriamogli e auguriamoci che sia finito. Ora seguitemi con attenzione.
Innanzi tutto sono lieto di apprendere, visto l'assenza delle loro firme, che in questo sfortunato trip non sono stati coinvolti esponenti di CISL, UIL e UGL. Infatti quale altra spiegazione dovremmo dare al fatto che i loro rappresentanti e attivisti non sono stati oggetto delle intimidazioni che
vengono denunciate? Forse perché noi orsacchiotti non ci siamo ancora accorti che anche queste XX.XX hanno firmato gli accordi su A.S. e IVU?
31 marzo
a) Apparizione di volantini anonimi;
b) Avere il coraggio delle proprie azioni;
c) Per gli attivisti questo deve essere un dogma;
d) Xxxxxxxxx affissi e distribuiti da attivisti OrSA;
e) Xxxx attivisti invitavano pesantemente a non scioperare.
Ricapitolando: I volantini non dovrebbero comparire dal nulla in quanto il dogma del non nascondere la mano dopo aver tirato il sasso, specie per l'attivista sindacale, impone che siano distribuiti alla luce del sole. Contemporaneamente alla comparsa dei volantini anonimi c'erano attivisti XxXX che li affiggevano e li distribuivano invitando pesantemente i colleghi a non aderire allo sciopero (alla faccia dell'anonimato). E' evidente che questi attivisti soffrono di disturbi alla personalità. Prima tramano nell'ombra, poi prendono coraggio e si espongono ed infine la loro indole violenta prende il sopravvento e minacciano i colleghi. Ma non tutti. Minacciano solo quelli iscritti a Cgil e Fast. Una minaccia mirata, come i bombardamenti intelligenti. Immaginatevi la scena: tu con chi stai? Ugl? Ok puoi scioperare. E tu invece? Col Fast? Fermo lì testa di cazzo, non t'azzardare a scioperare che ti impallino. Plausibile no? Mi sembra di vederla. Fosse tutto vero più che all'OrSA la denuncia andava inoltrata all'Ispettorato Sanitario.
21 maggio
Picchettaggio delle salette del PdB. Non avendo fatto voto al dogma del coraggio delle proprie azioni ma essendo invece stretti osservanti del dogma dell'interposta persona, per noi è stata una scelta obbligata. Per costringere i macchinisti ad aderire allo sciopero non potevamo far altro che presidiare le salette del PdB. In un primo momento avevamo pensato di
picchettare i colleghi del viaggiante direttamente sotto casa loro, ma se avessimo bloccato questi in casa chi avrebbe fermato i macchinisti?
Geniali. Hanno unito la psichedelia all'umorismo yiddish. Sono meglio di “citarsi addosso” di Xxxxx Xxxxx.
In conclusione. Se i sindacalisti che firmano i contratti sono dello stesso livello di quelli che hanno scritto questa denuncia finalmente capisco perché dopo otto anni siamo ancora alle interpretazioni del contratto. Più preoccupante è che questi signori equiparino la contestazione all'offesa e quest'ultima venga assimilata alla minaccia. Evidentemente, oltre che all'incapacità di dare un senso logico a ciò che scrivono, c'è qualcosa che non funziona nell'idea che hanno di democrazia (vedi ad esempio, ma non solo, l'accordo cargo in Liguria). Gli avvenimenti degli ultimi mesi in casa della Filt genovese ne sono una prova più che evidente. Per quanto riguarda casa Fast, dopo aver ricordato che questa ha stretto recentemente un “patto d'acciaio” con la Filt, riporto quanto scritto in un loro volantino, in visione sul loro sito, a proposito del recente accordo su IVU: “Noi continuiamo a essere convinti che IVU non funziona e non funzionerà ne
consegue che quando Trenitalia risulterà inadempiente....avremo la verifica dell’attendibilità delle nostre valutazioni negative e tutta la l e g i t t i m i t à d i p r e t e n d e r e l’accantonamento di un simile nefasto quanto inutile e deleterio strumento”. Traduzione: Intanto che noi ci divertiamo a giocare al piccolo chimico con le sostanze psicotrope, voi giocate con IVU. Avrei un paragone a commento di tale dichiarazione, ma ormai mi conoscete e potete immaginarvelo.
Un sindacato che è in grado di scrivere un delirio lisergico di queste proporzioni non merita altro che l'oblio.
Due anonimi orsacchiotti
Xxxxxxxx Xxxxx e Xxxxxxx Xxxxxx
Sempre a proposito del ritiro circolari
Alcuni macchinisti dell’Impianto, in seguito all’annosa questione del ritiro circolari, decidono di non dedicare più del proprio tempo libero per il ritiro circolari e gli aggiornamenti dei testi normativi. Gli s t e s s i i n o l t r e r i c h i e d o n o ripetutamente (per la prima volta nel 2003), in forma scritta all’azienda di individuare tempi e metodi certi, in spazi individuati nei turni, quindi r e t r i b u i t i d a d e d i c a r e all’apprendimento di quanto ricevuto in forma cartacea.
Dopo anni di silenzio, nel mese di aprile 2010 l’azienda avanza una richiesta di giustificazioni circa la mancata riconsegna delle ultime tre cedole di ricevimento dei testi normativi. I lavoratori, intendendo intraprendere percorso comune, rispondono tutti alla stessa maniera, rimarcando che le cedole di ricevimento non sono in possesso da anni insieme ai testi normativi, come tra l’altro confermato dai vari rapporti di servizio emanati dagli stessi, e pertanto le stesse cedole non possono essere riconsegnate, in quanto mai possedute.
L’azienda, con quell’atteggiamento c h e d a a n n i o r a m a i l a contraddistingue negativamente, sanziona con rimprovero scritto i macchinisti in oggetto per la
mancata riconsegna delle tre ultime c e d o l e , i g n o r a n d o q u i n d i completamente i rapporti emanati dal 2003 in poi dai lavoratori.
BERGAMO
I lavoratori sentendo la ragione dalla loro, richiedono la costituzione del collegio di conciliazione e arbitrato, che in sede giudicante si riunisce il giorno 18 marzo 2011.
Il collegio dopo discussione del caso, decide di confermare la sanzione. Dopo alcuni giorni la sorpresa: l’azienda consegna ai macchinisti sanzionati una comunicazione per il ritiro dei testi normativi regolamentari e l’orario di servizio aggiornati presso il proprio impianto di Bergamo dal CD Istruttore, ai sensi della COCS 37/DT 2010.
Quindi, nonostante una sentenza arbitrale negativa per i lavoratori, il Capo Impianto IPTC di Milano P.G., ha deciso di fornire assistenza ai lavoratori per quanto riguarda una situazione contingente, il ritiro circolari e l’aggiornamento dei regolamenti, facendo consegnare i testi aggiornati. Una situazione contraddittoria, ma che la dice lunga sulle ragioni che da tempo molti lavoratori ed alcune OoSs hanno evidenziato, non ricevendo però alcuna proposta risolutiva.
L’azienda da diverso tempo richiede ed ottiene col consenso delle sigle confederali (Filt-Fit-Uilt-Ugl) e alcune autonome ( Confsal), peggioramenti normativi, aumento dei carichi di lavoro, condizione che rende davvero difficile il lavoro a turni disarticolati come quelli del personale di macchina e viaggiante.
GENOVA | |
DA PAGINA 6 Non era un laghetto alpino… ma il piazzale di Genova PP dopo un acquazzone! |
La rotazione dei turni in senso antiorario (cioè la s e t t i m a n a lavorativa prevede presentazioni in servizio ogni giorno in anticipo r i s p e t t o i l p r e c e d e n t e ) r i s u l t a particolarmente gravosa, vista anche la già esigua vita sociale dei macchinisti.
La modalità del- l’agente solo,
condizione che s t a o r a m a i estendendosi a tutte le tipologie del trasporto,
rende l’errore umano, nonostante le tecnologie, sempre molto probabile. Per questo sarebbe necessario un sistema organizzativo che assista il macchinista, che lo ricordiamo ha un ruolo chiave nell’organizzazione della circolazione ferroviaria, nel delicato processo di apprendimento e mantenimento delle conoscenze.
Il ritiro, lo studio e il relativo apprendimento dei testi normativi, è un co-fattore serio che presiede a quella certificazione di sicurezza di cui l’azienda può fregiarsi solo come titolo. Al di là dell’errore umano la sicurezza in esercizio esiste sopratutto per l’impegno serietà del personale che opera sul piano ferro e non certo per il valore della pletora dei caporali funzionali e gerarchici che ci sovrasta: fosse per loro la sicurezza dell’esercizio non avrebbe neanche il diritto di cittadinanza in questa azienda. Si ricorda che esistono precise indicazioni circa il mantenimento degli standard di conoscenze; contrattualmente sono previsti 5 giorni annui da dedicare all’aggiornamento, e nonostante la questione sia già da tempo oggetto di controversie, causa endemiche carenze di organico non si riesce mai a rispettare tale importante articolo contrattuale.
È impensabile che ad oggi esista un’azienda che celebrando il 150° anniversario della proclamazione della unità rifacendosi al patrimonio di conoscenze acquisite, non preveda per il suo personale che maggiormente è coinvolto nella sicurezza dell’esercizio tempi certi per il mantenimento degli standard di conoscenze. Xxxx mantiene un sistema repressivo e sanzionatorio atto a scoraggiare eventuali forme di legittime proteste.
Accordi contrattuali a perdere come sembra essere quello attualmente in discussione, agente solo senza adeguate tutele normative ed economiche, precarizzazione del rapporto di lavoro derivante dalla nuova logica di assegnazione ai turni( IVU), cancellazione della circolare 25 in virtù di una normativa incentrata sul giudizio individuale, sono condizioni che da sole basterebbero per una generale rivolta. Vedremo se i tempi saranno maturi affinché si riesca a mettere la centro delle discussioni il futuro della categoria dei macchinisti e della dignità di lavoratori.
FIRENZE OSMANNORO
OMC OSMANNORO: PERCHÉ NON ABBIAMO FIRMATO L’ACCORDO
Siamo contrari all’accordo sul nuovo orario di lavoro per le OMC siglato da Filt-Fit-Uilt-Fast il 25 maggio. La proposta aziendale prevedeva un turno in terza di 7h 12’ articolato su 5 gg di lavoro (lun-ven) in cambio di 35 apporti. Noi riteniamo che 35 sapporti non giustifichino un orario che peggiora nettamente e immotivatamente le condizioni dei lavoratori [..] Questa proposta ha il grave difetto di non prevedere il riposo dopo il turno di notte [..] Si cerca di risparmiare su alcuni costi, ma non si rinuncia a cercare di far passare modelli anomali di articolazione dell’orario di lavoro per garantire all’impresa sempre più libertà di disporre a proprio piacimento della vita dei lavoratori [..] Noi avevamo proposto sempre un turno in terza, ma di 8h 7 giorni su 7. Ciò avrebbe garantito non solo l’indispensabile riposo dopo la lavorazione notturna, ma anche un’adeguata retribuzione per festività e domeniche lavorate, senza contare il riposo compensativo mensile che scatterebbe con questo sistema e che invece sparisce. Siamo convinti che la strategia aziendale, avallata dai sindacati di comodo, risponda perfettamente all’offensiva condotta nei luoghi di lavoro in tutta Europa per avere una completa flessibilità organizzativa a vantaggio della parte datoriale.
Riteniamo che l’accordo sia da respingere, perché inutile e dannoso.
Le alternative esistono e non intendiamo rinunciarvi.
CUB - T ORSA
Lutti nostri
La sera di giovedì 8 maggio ci ha lasciati il nostro caro collega
XXXXXXXX XXXXXXXXXX
Xxxxxxxx, 54 anni, è stato macchinista prima a Milano Smistamento, poi ad Ancona e Civitanova Marche. Ci ha lasciati dopo mesi di sofferenza. L’amianto ce l’ha portato via!
Ancora una volta un macchinista, un dipendente delle ferrovie è stato vittima di questo male inesorabile.
Ci lascia oli 54 anni con moglie e due figli, ancora studenti. Per tutti coloro che hanno avuto la gioia di conoscerlo questo è un momento di grande tristezza ed angoscia. Tutti l’abbiamo amato per il suo modo di essere persona vera.
Una persona semplice, semplicità che era la forza interiore ,mentale, capace di superare le avversità con gioia , con tranquillità, con serenità; anche l’ultimo suo periodo, l’ultimo suo viaggio, consapevole delle sue condizioni, vissute con grande dignità, forte della sua fede, sempre presente.
Sempre pronto ad aiutare gli altri con la sua grandissima generosità , con il suo modo di essere sempre accogliente, con il suo luminosissimo e raggiante sorriso, senza mai prevaricare perché aveva un grande rispetto per la dignità delle persone. Amava la sua terra , le sue montagne, i suoi luoghi , lo stare insieme con i suoi familiari ,con gli amici, la comunità con la quale condivideva tutte le sue esperienze , sociali, culturali, sportive, religiose. Una grande persona perbene, una persona ricca di umanità e bontà , una persona vera .
Ciao XXXXXXXX.
Gli amici macchinisti
Il 10 maggio 2011, nella stazione di Bologna Corticella, si è tolto la vita
XXXXXX XXXXXXXXX
45 anni, macchinista cargo di Bologna.
Xxxxxx si è gettato sotto il Frecciargento partito da Bologna alle 12.20 per Venezia.
E' una notizia terribile, carica di significati insondabili e indecifrabili. Xxxxxx era stato un ottimo macchinista, inidoneo da qualche anno, lavorava nello Scalo di Bologna Interporto con incarichi nella gestione e formazione treni di Trenitalia Cargo. Chi come noi lo ha conosciuto, ha avuto la fortuna di imbattersi in una persona mite, gentile, piena di amore per le cose belle della vita. Aveva molto amato il mestiere di macchinista e la sopraggiunta inidoneità non gli aveva fatto assolutamente piacere. Siamo profondamente addolorati, ancora una volta la nostra tremenda e alienante società ha colpito con inusitata crudeltà.
Ciao Tonino, ci mancherai, spero che il nostro abbraccio sia quello di tutti i tuoi colleghi macchinisti e ferrovieri.
Con immenso dispiacere.
A.M.A.R.
IVU RAIL
CRONONOGIA TRAGICOMICA (Orsa a parte) DOPO L’ACCORDO DEL 20/05/2011
A seguito dell’accordo del 20/05/11 sull’IVU RAIL, firmato da Filt-Fit-Uilt-Uglt-Fast, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere ad un valzer di comunicati dei suddetti firmatari di tale accordo che sembrano davvero voler recuperare il malfatto con concetti risibili. Date un’occhiata alla seguente cronologia d i questi comunicati, contenente anche le giuste prese di posizione dell’Orsa Marche e Orsa Abruzzo (in relazione all’IVU l’Orsa è l’unica Os, firmataria di contratto, a non aver firmato né questo scellerato accordo né tantomeno quelli che l’hanno preceduto):
Stralcio del Comunicato congiunto OoSs del 31/05/11 (11 giorni dopo l’accordo…):
“[..] come previsto dal vigente Contratto Aziendale di Gruppo FS, devono essere attivati i tavoli decentrati di contrattazione sui turni di servizio, che, a tutt’oggi, non risultano convocati.
Risulta, inoltre, alle scriventi che in alcuni territori vi siano modifiche considerevoli agli attuali servizi ed alle consistenze di personale in assenza di modifiche sostanziali alla produzione assegnata.
In relazione a quanto evidenziato, le scriventi diffidano codesta Dirigenza dal mettere in atto procedure difformi da quanto concordato e, nel contempo, chiedono un urgente incontro per la discussione di merito”;
Stralcio del Comunicato congiunto OoSs del 13/06/11 (24 giorni dopo l’accordo):
“[..] le scriventi OS firmatarie, avendo riscontrato evidenti difformità rispetto a quanto concordato, chiedono con la presente un incontro immediato per riallineare i comportamenti aziendali a quanto sottoscritto il 20 maggio 2011”;
17/06/11.Proclamazione sciopero ORSA Marche per il PDB (interessato dai turni personalizzati dal 12/06/11) il 22 luglio dalle 09.01 alle 17.00: ”Permanendo perciò immutata e senza sbocchi la situazione precedente che, sulla base di un provvedimento aziendale di modifica delle gestione dei turni di lavoro del personale di bordo, vede il personale stesso oggetto di reiterate violazioni contrattuali, nonché il disastro nei servizi offerti, rinnova la richiesta del ritiro, da parte aziendale, dei provvedimenti attivati (Turni IVU)”;
22/06/11.L’Orsa Abruzzo chiede il ritiro dei turni personalizzati e la verifica della corretta applicazione dell’ART.23 ccnl (lavoro straordinario), citando anche l’inserimento nei turni di una serie di intervalli equiparandoli a “straordinari mascherati” e chiedendo all’Ufficio Provinciale Xxx Xxxxxx di predisporre le verifiche di legge in merito al ricorso al lavoro straordinario regolato dal suddetto articolo. Mette infine l’azienda davanti a un’eventuale ricorso all’art.28 L.300/1970, in mancanza di risposte concrete e chiare;
Attivazione Procedure di raffreddamento OoSs (Orsa esclusa). Stralcio del Comunicato congiunto OoSs del 24/06/11 (dopo un mese e 4 giorni dall’accordo… - nuovo record - ):
“Tale decisione, maturata attraverso il verificarsi di gravi azioni unilaterali, riguardanti il trasferimento di produzione e di personale all'interno delle Regioni e tra Regioni stesse, l’inserimento delle ferie nei servizi pur non essendo ancora state richieste, la disponibilità fissa in turno, il ricorso a forti pressioni sui lavoratori, soprattutto quelli più deboli e più esposti ed un’assenza totale di consegna di tutte le informazioni utili alla trattativa così come previsto all'articolo 14.2 del contratto aziendale FS”.
Otre a ricordare quanto dichiarato dalla Fast con un comunicato emesso dopo la firma sull’accordo del 20/05/11 (vedi pagina 8), citiamo un comunicato Uglt Marche-Umbria-Abruzzo in relazione al ”PdM-PdB marchigiano di fronte alle sfide della tecnologia”, dove viene elogiato il comportamento del PdM e PdB rispettoso della normativa, personale “avverso a questo sistema IVU colmo di interpretazioni aziendali strumentali e fuorvianti dell’accordo nazionale del 20 Maggio”, vengono ribadite le problematiche citate nel comunicato del 24/06/11 di cui sopra, viene citata “una quantità di treni soppressi da far invidia ad uno sciopero ben riuscito” come risultato di questa situazione. Il comunicato si conclude con la seguente: “Noi siamo oggi qui a esprimere la nostra vicinanza al Pdm e Pdb che non si piega, che lotta, che prova a costruirsi un futuro che I.V.U vuole negare e seguiremo la vicenda in tutti i suoi aspetti”.
Le soppressioni di cui si parla sono per la precisione:
15 treni soppressi giorno 23 Giugno
28 treni soppressi giorno 24 Giugno
44 (dicesi quarantaquattro!) treni soppressi giorno 25 giugno.
Disagi confermati dall’azienda che, annunciando un prossimo incontro chiarificatore con le OoSs, aggiunge che il sistema sarebbe andato a regime dopo pochi giorni e “per fare questo ci vuole la collaborazione di tutti”. Il problema è che una delle cause che ha portato a tutto ciò è proprio la mancanza di personale….
A questo punto la domanda nasce spontanea: Ma chi l’ha firmato quest’accordo scellerato che ha portato a questo marasma?
Nel considerare tutte le OoSs (Orsa esclusa) artefici di tutto ciò, non possiamo non criticare in particolare Fast e Uglt per i rispettivi comunicati di cui abbiamo parlato, in quanto rappresentano l’esempio palese di come si possano avanzare lamentele sulle conseguenze negative di uno o più accordi, dopo esserne stati gli artefici insieme ad altre OoSs.
MLG
Il papiro dello sciopero
Siamo nell'anno di regno 29 del regno di Xxxxxx XXX XX dinastia egizia (1186 a.C. - 1078a.C., villaggio di Deir el-Xxxxxx , abitato da una comunità di operai e artigiani che lavoravano alla costruzione e alla decorazione delle tombe destinate alla famiglia reale. A causa delle cattive condizioni di vita e dalla mancanza del salario pattuiti per il loro lavoro, entrano in sciopero:
''..informate il re, nostro buon signore, e il visir, nostro superiore, affinché ci venga dato cibo per il nostro sostentameno..''
''..siamo venuti a causa della fame e della sete (...).
Non abbiamo vestiti..''
''..siamo deboli e affamati, poiché non ci sono state consegnate le razioni..''
''..sono passati venti giorni e le razioni non ci sono state ancora consegnate..''
(frasi tratte dal “papiro dello sciopero”, reperto conservato nel Museo Egizio di Torino,sala dei papiri).
Dopo venti giorni di astensione volontaria e organizzata del lavoro, questi ultimi, invece di presentarsi al posto di lavoro, si diressero al tempio di Horemheb per esigere 46 sacchi di grano, che alla fine furono consegnati. Tempo dopo altri ritardi costrinsero gli operai a mettere in atto nuove proteste e scioperi davanti ad altri templi, chiedendo di essere ascoltati dal faraone. Proteste di questo tipo avvennero durante gli ultimi anni d i r e g n o d e l f a r a o n e , probabilmente dovute dalla diffusa corruzione dei funzionari, condizione questa molto comune anche ai quei tempi, segno evidente
che alcune situazioni hanno il cattivo gusto di ripresentarsi nel tempo, con forme apparentemente diverse, ma sostanzialmente uguali a se stesse.
Questo è probabilmente la più antica testimonianza di uno sciopero. Altri episodi di ribellioni alle condizioni di oppressione e sfruttamento si sono verificati e sono giunti ai tempi nostri, a confermare che nonostante tutto, la volontà dell’uomo è più forte di qualsiasi condizionamento che ne possa inibire ed annullare la dignità. Con l’uso della forza, sistematicamente alcuni uomini tentano di condizionare la volontà e le azioni di altri uomini. Ma con regolarità storica, nascono e si sviluppano fermenti di ribellione a questa situazione di oppressione. Nonostante le classi padronali tentino con ogni mezzo di imporre il proprio dominio sulla restante umanità, anche attraverso la soppressione fisica, nascono e si sviluppano movimenti tesi all’eliminazione delle condizioni che stanno alla base del controllo del genere umano ad opera di pochi individui.
Non sappiamo se la rivolta degli operai egizi venne risolta con il riconoscimento dei loro diritti, ma abbiamo ben presente invece il patrimonio storico che ci ha lasciato la rivolta di altri schiavi: La rivolta di Spartaco, il gladiatore
romano, che nel nel 73 a.C ribellatosi alle condizioni di schiavitù dell’impero riuscì, raccogliendo decine di miglia di schiavi al suo seguito, a tenere sotto scacco l’esercito romano. Alla fine sconfitto, tutti i seguaci sopravvissuti furono impiccati, a monito ed esempio.
Altri movimenti più o meno spontanei sono nati in epoche successive, fino a quando l’illuminismo e la rivoluzione francese hanno posto le basi per un approccio ragionato alla necessità di eguaglianza e giustizia. La formulazione teorica di Xxxx ha invece posto le basi scientifiche per elevare a rango di scienza e filosofia la storia e lo sviluppo delle relazioni tra le classi sociali e la storia dell’umanità. Questa è diventata la Condizione base per la nascita dei movimenti socialisti, che hanno animato le lotte di classe dell’ottocento e del novecento.
La crisi del 2008, generata da movimenti di speculazione monetaria, ha confermato la lettura teorica data dei rapporti tra le classi, dove sono quelle più deboli a pagare gli effetti della crisi. Altre classi sociali invece traggono i benefici da queste crisi vedendo aumentare a loro favore la disparità nella distribuzione delle ricchezze socialmente prodotte. Nascono così lotte e fermenti di ribellione contro la precarietà,
l’insicurezza e il peggioramento delle condizioni di vita. La fiammata di ribellione dell’autunno scorso partita dai paesi del nord Africa che per ora coinvolto altri paesi di lingua araba, Spagna e Grecia dimostra quanto sopra.
L a m a g g i o r a n z a d e l l e organizzazioni politiche e sociali che avrebbero il compito storico di traghettare l’umanità verso una società nuova , equa e giusta, sono diventate oramai parte organica del sistema, ed anzi contribuiscono ad organizzare un livello di controllo sempre maggiore da parte delle classi dominanti. Così abbiamo la formulazioni delle definizioni più aberranti: si giustificano i “bombardamenti umanitari”, si approntano campi profughi e quote immigrati, si appoggia questa o quella posizione politica come il male minore. E non per ultimo si arriva a formulare e concordare col padronato leggi che imbrigliano e nei fatti impediscono la riuscita dello sciopero, come fecero le OOSs confederali con la firma alla legge 146/90 nei servizi pubblici essenziali. Continuando in questa interminabile discesa venne proposto dalla Filt-Cgil a metà degli anni ’90, lo sciopero virtuale, in nome di una solidarietà agli utenti, di recente ripresa dal ministro del lavoro Xxxxxxx.
Fino a quando non verranno risolte le condizioni che stanno alla base dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, si continueranno a verificare episodi di ribellione e di rovesciamento alle condizioni date. Fino a quando ci sarà un uomo che tenta di prevaricare un altro, si produrranno le condizioni affinché altri uomini si oppongano a questo anche con la lotta.
Questo ci ha insegnato la storia. Questa è la vera forza che potrà portare l’umanità verso traguardi molto alti, se si avrà il coraggio di spezzare le catene che ci tengono imbrigliati in una condizione di sfruttamento e oppressione.
Senza lotta non c’è dignità. La lotta è vita. Viva la lotta.
Xxxxx Xxxxxx
Buone notizie
Lodo arbitrale annulla sanzione irrogata ad un macchinista per aver ritirato in ritardo diverse circolari
Un macchinista di Bologna sanzionato per aver ritirato varie circolari in ritardo, nelle giustificazioni fa emergere , giustamente, l’annoso problema della tempistica relative a tali operazioni non compresa nell’orario di lavoro ed esclusivamente sottratta al tempo libero del personale, citando la sentenza d’appello del 23/01/2009 favorevole in tal senso. Fa presente inoltre di aver sempre ritirato le circolari, nonostante tutto , per un discorso di sicurezza. Arriva la sanzione consistente nel massimo della multa e il collega richiede la costituzione del collegio di conciliazione ed arbitrato.
Il lodo arbitrale annulla la sanzione (massimo della multa) riportando delle importanti considerazioni, peraltro già conosciute, che riportiamo a seguito:
“il comportamento del lavoratore [..] non integra alcuna violazione circa i doveri del personale, considerato che I'obbligo fondamentale del ritiro delle circolari concernenti i documenti orario della linea che viene percorsa, ex art. 1 IPCL, non può essere atteso. a parere di chi scrive, se non è lo stesso datore di lavoro ad organizzare i tempi e Ie modalità per la consultazione delle circolari, rientrando tale attività nella definizione di prestazione lavorativa. In tal senso, e I’azienda che definisce annualmente i turni di lavoro dei macchinisti, cessati i quali e fatti salvi i cd tempi accessori. (che però hanno una definizione tassativa nella quale non rientra I'obbligo di cui si tratta), il lavoratore è di fatto 'libero’.” Il terzo membro, rigetta di fatto la convinzione dell’azienda che il macchinista contestato avrebbe avuto il tempo necessario per il ritiro delle pubblicazioni dsi servizio, “prima di prendere il treno per tornare a casa”, “essendo tutt’altro che asserito che l’arco di tempo considerato possa essere definito ‘tempo di lavoro’”.
Infine considera solo “buone prassi che in ogni caso non sono risolutive della questione inerente il concetto giuridico di ‘tempo di lavoro”, sia la procedura standardizzata, relativa alla distribuzione delle circolari di servizio, sia le disposizioni interne relative alle modalità di avviso al personale.
Per un “ripassino” sull’argomento, vi rimandiamo all’apposito articolo pubblicato sul numero 1 di CUB RAIL del Febbraio 2010 che potete scaricare gratuitamente dal sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx.
Vorremmo soltanto aggiungere che in occasione di una scuola di aggiornamento professionale risalente ai primi del 2010 circa, venne distribuito del materiale didattico con una parte riportante il seguente titolo:
Nuova disciplina Circolari Compartimentali (Decreto ANSF + Disposizione RFI in emanazione), che anticipava quello che una disposizione RFI avrebbe sancito (poi fu emessa la DISP. 04/2010 del 10/06/2010 il cui allegato: “specifica per la definizione e il contenuto delle circolari territoriali” venne abrogato dalla DISP.13/2010 del 05/11/2010) citando il seguente punto:
Ridurre all’essenziale le informazioni destinate agli equipaggi PdC-PdA (superando le note problematiche relative alla rivendicazione di tempi accessori se non addirittura di appositi momenti informativi/formativi), che onestamente sembra una presa per i fondelli, infatti l’azienda dimostra di conoscere la problematica, senza prendere nessuna decisione per risolverla realmente. Non basta infatti ridurre le informazioni contenute nelle circolari destinate al pdc-pda per eliminare il problema della tempistica non compresa nell’orario di lavoro. Tali tempi servono per il ritiro pubblicazioni di servizio, aggiornamento (sostituzione pagine) lettura e comprensione (operazioni che, anche con la riduzione delle informazioni – essenziali - riportate nelle circolari, devono comunque essere effettuate) al fine di effettuare una corretta preparazione alla “missione”. Anche se un domani dovessero informatizzare al 100% la distribuzione delle pubblicazioni di servizio e i conseguenti aggiornamenti, resterebbero da determinare i tempi per la lettura/comprensione all’interno dell’orario di lavoro e naturalmente il controllo, da parte dell’azienda, della comprensione delle variazioni apportate.
MLG
Macchinisti nella storia VI - Xxxxx Xxxxx - Milano
L’EROE DEL 1458
In quell’estate del 1947 Xxxxx Xxxxx ha cinquantasei anni. Milanese, a vent’anni era stato assunto nelle ferrovie con la qualifica di allievo fuochista ed assegnato al DL di Milano Centrale, per poi partire per il servizio militare nel Genio Ferrovieri. Lavoratore “di buona tempra”, guai a toccargli la “sua” locomotiva, il mostro d’acciaio 691 023. È organizzato nel sindacato (lo SFI) ma il tutto finisce lì, non ama intrufolarsi nei discorsi di politica, per non dire che li evita; una timidezza, la sua, un poco schiva che, come scrive il giornale dello SFI, “si accompagna spesso alle anime pure”.
La notte tra il 29 ed il 30 luglio 1947 Xxxxx la trascorre al dormitorio di Brescia, un grosso edificio con cortile interno che alcuni di noi hanno fatto in tempo a frequentare, situato al di là dei binari in corrispondenza della diramazione per Cremona/Parma lato Venezia (ricordate?
Lunghi corridoi, bagni e lavabi in comune).
Xxxxx si alza di buon mattino, ma non è un’ a lzatac - c ia, e raggiunge il fuochista Xxxxxxx che l’aveva preceduto sulla 691 023 dove già armeggia col forno; giratura sul t r i a n g o l o d e l l a Rimessa e manovra per agganciarsi alla testa del 1458, partenza prevista alle 8.45 con destinazione Milano.
Quella mattina sono in tre, col macchinista ed il fuochista c’è anche Xxxxx, l’aiuto macchinista.
Il treno parte e ad ogni fermata si riempie sempre più. Lavoratori, ma non solo. L’ultima ripartenza è quella di Vidalengo. Tra poco il treno arriverà alla stazione intermedia più importante, dove trovare le coincidenze per Bergamo e Cremona. Già in lontananza si intravedono i primi scambi di ingresso di Treviglio, quando all’improvviso succede l’imprevisto.
Salta un giunto. Un improvviso, potentissimo getto di vapore investe l’equipaggio. Il fuochista, ustionato, vola giù dalla locomotiva; si sentono le urla di Xxxxx, che riesce ad afferrare la scaletta per poi sparire anch’esso.
Xxxxx ha le mani sul regolatore; il vapore gli sta provocando dolori fortissimi e le forze vengono meno. Il treno sta correndo, è un attimo. Con le ultime energie rimaste, Xxxxx riesce a dare la rapida.
Il treno si arresta sugli scambi di ingresso. Un uomo devastato dalle ustioni cade dalla locomotiva, barcolla, percorre qualche metro e cade.
Portato in ospedale a Treviglio, muore poche ore dopo.
I viaggiatori, sino a quel momento del tutto all’oscuro di quanto stesse succedendo, ora circondano la locomotiva, per poi raggiungere la stazione a piedi lungo la massicciata; possono farlo perché sono vivi grazie al sacrificio del macchinista. Che sta morendo in ospedale. Poco dopo arrivano anche Xxxxx e Xxxxxxx, feriti e sotto shock.
L’inchiesta ufficiale tirerà le conclusioni: “rottura di un giunto di presa del vapore posto in cabina”. I giornali dedicheranno pagine al sacrificio di Xxxxx che “lottò con tutte le sue forze fisiche e morali finché riuscì ad arrestare la marcia del treno”.
La vedova riceverà le onorificenze di circostanza, tra cui una medaglia d’oro al valor civile.
Il segretario generale della FIOM, in un telegramma, annuncia che i metallurgici italiani si inchinano “alla salma del macchinista Xxxxx che col proprio sacrificio ha salvato delle vite”, sacrificio che viene assurto a simbolo della generosità che contraddistingue i lavoratori.
AP
DEIF 29.1 Vs Accordo 08/10/2009
La confusione sulle Wt pilota Npbd condotte ad AS continua.
Ora, vada per il banco unificato, ma i rotabili con l’intercomunicante reso non passante, oggettivamente continuano ad avere una scarsa visibilità sul lato destro ed inoltre erano state oggetto della richiesta
Continuiamo a parlare di vetture pilota NPBD condotte ad agente solo. Nel numero di cub rail n°5, spiegammo tutta la confusione scaturita dal tentativo dell’azienda di far condurre, sostanzialmente tutte le tipologie di wt pilota NPBD revampizzate e non, ad agente solo.. Raccontammo di un ampio scambio di comunicazioni tra ANSF e OoSs e ANSF e Trenitalia che vide in data 05/08/2010 l’importante presa di posizione dell’ANSF, i m p o r r e a T r e n i t a l i a i l mantenimento della presenza continuativa in cabina di guida di un secondo agente, in attesa dell’invio da parte di quest’ultima della documentazione sulle vetture NPBD revampizzate attestante o mantenimento della conformità dei r o t a b i l i i n o g g e t t o o i l soddisfacimento dei requisiti imposti dalle Fiche 651,Da qui Trenitalia recepì, a modo suo, quanto stabilito dall’ANSF con una prescrizione tecnica dove si ordinava, sulle wt NPBD passante oggetto di recente modifica condotta ad AS, la presenza del Capo treno in cabina di guida solo nei seguenti casi:
-Marcia sul binario di dx/illegale con scmt senza RSC;
- Manovra;
-Xxxxxx a vista (prescritta o d’iniziativa);
quindi creando autonomamente casistiche precise non specificate dall’ANSF (il cui comunicato era assai più generico: “ ….nelle more di…… secondo agente in cabina di guida…”).
Arriviamo a quest’anno e più precisamente al 24 gennaio, giorno in cui l’ANSF si rifà viva con la nota protocollo 00451, dove in riferimento alle wt pilota NPBD tipo vicinali (cioè piano ribassato) e media distanza, nonché alle Ale 801, Ale 940, Ale 803, Le 803, Ale 841, Xxx 000, Xxx
000 dotate di cabina passante, vengono specificati i casi (da riportare, a cura dell’impresa ferroviaria, sulle DPC) in cui il ridotto campo visivo sul lato destro delle cabine di guida, rende necessaria la presenza in cabina di un ulteriore agente. Ecco le situazioni riportate nella nota:
a)tutti i segnali posti a destra del binario cui comandano, in assenza di ripetizione segnali continua in macchina attiva;
b) la circolazione con marcia a vista sia in linea che nelle stazioni, compreso la marcia a vista specifica sui PL; c) i movimenti di manovra con la cabina di guida ubicata in testa. In particolare l’ulteriore agente in cabina:
Nei casi di cui alle lettere a) e b) deve svolgere le funzioni di secondo agente di condotta;
Nei casi di cui alla lettera c) deve s v o l g e re l e f u n z i o n i d i manovratore, controllando il corretto istradamento.
Il recepimento di tale nota non tarda ad arrivare ed ecco la DEIF 29 del 14/02/2011 che in sostanza r e c ep i s c e q ua n t o d i s p o s t o dal l ’ AN SF, aggi ungendo la seguente precisazione: “…. i movimenti necessari per le uscite dagli impianti ed i rientri negli stessi nelle località di origine e termine corsa ove ricorrano le condizioni di cui al punto 2 della DEIF 24.0 possono essere effettuati senza la presenza di altro agente in cabina di guida oltre al macchinista a condizione che i segnali bassi che regolano i movimenti siano tutti posti alla sinistra del binario a cui comandano.” Precisazione che, visto quanto comunicato dall’ANSF al punto c), è del tutto arbitraria e inopportuna dal punto di vista della sicurezza. Dopo pochi mesi la Deif 29 viene sostituita dalla Deif 29.1 la cui unica differenza sta nel far rientrare tra i rotabili interessati da queste norme, anche quelli dove il collegamento intercomunicante (posto al centro della cabina di guida. Ndr) è stato reso non passante ( wt revampizzate); specificando che tali mezzi, in virtù della parziale modifica introdotta, conservano inalterati la struttura della cabina e del banco di guida. Non vale invece per i rotabili ristrutturati dove in cabina di guida sono stati rimossi i montanti verticali dell’ex-intercomunicante ed è stato installato il banco di manovra unificato FS 93.
della relativa documentazione tecnica da parte dell’ANSF di cui sopra. Diciamo che non si hanno notizie di un’approvazione in tal senso dell’ANSF.
Inoltre come la mettiamo con la validità dell’accordo del 08/10/2009 (al punto 1 vietava l’agente solo nella condotta dalle wt pilota NPBD non revampizzate)? E’ valido o no? Il mistero si infittisce…
La UIL Trasporti risponde con un comunicato dicendo: “…nulla è cambiato rispetto all’accordo in oggetto”, ribadendo che trattasi di un accordo tra le parti che, nel rispetto di quanto stabilito dall’ANSF, decide l’utilizzo delle proprie risorse, umane e materiali, nell’ambito di un negoziato che non tiene conto solo del “si può fare o non si può fare”.
Secondo voi alla regionale di Milano, per esempio, i treni con wt pilota NPBD citate dall’accordo del 08/10/2010 con che modulo vengono impostati ed effettuati….? Ch iar am ent e, tut ta qu es t a c o n f u s i o n e s c a t u r i s c e d a l l ’ i n d i f f e r e n z a a s s o l u t a d e l l ’ a z i e n d a n e i c o n f r o n t i dell’accordo e rende possibile tale forzatura, senza che né la UILT né le altre OoSs facciano chiarezza e diano (in maniera massiccia ed efficace) le opportune indicazioni comportamentali al personale (magari nascondendosi dietro ad un :”ma tanto nessuno aderirebbe alla protesta”. Questi signori fanno i nostri interessi…. (o i loro?).
Infine, nel già citato numero di CUB RAIL n°5, parlammo delle vetture NPBD condotte ad agente solo. Riportammo come errata la convinzione che le vetture NPBD media distanza potessero viaggiare ad agente solo, in quanto il divieto relativo al punto 1 dell’accordo del 08/10/2009, era valido anche per quest’ultime . Qualcuno di voi potrebbe obiettare che in realtà il suddetto accordo vieta l’AS solo per le Wt NPBD piano ribassato non citando le media distanza. E’ vero, l’accordo cita testualmente le ribassate e non le media distanza, ma sia la logica (le wt pilota
ribassate così come quelle media distanza, non hanno un’adeguata visibilità sulla dx) sia vari comunicati delle OoSs portano a pensare con obiettiva ragionevolezza, che nell’accordo si riferissero ad ambedue le tipologie di wt pilota. A conferma di tutto ciò riportiamo quanto contenuto in un comunicato congiunto Filt-Fit-Uilt-Fast-Ugl del 09/07/2010 che cita testualmente: ” ….per l’effettuazione di servizi con modulo di equipaggio ad Agente Solo occorre:-(….);-il rotabile di testa non sia una vettura pilota NPBD passante box doccia;-(….);
problematiche tra le 2 tipologie di wt pilote, viene dalla stessa ANSF che accomuna le carrozze pilota tipo
vicinali NPBD, con le media distanze NPBD.
MLG
Scompare dunque l’indicazione “ribassate” il favore di una più generica “vetture pilota NPBD” che sicuramente era nelle intenzioni pre accordo. Un’ulteriore conferma, sulla condivisione delle stesse
Kazakistan, maggio 2011. Treno con trasporto eccezionale… un razzo spaziale
Ed ora la rete ferroviaria resistente RADDOPPIA!
il sito xxx.xxxxxxxx.xx È ATTIVO
Una nuova voce ferroviaria indipendente si affianca a quella della talpa.
Il sito ferroviario resistente
...più visitato
...più aggiornato
...indipendente
...completo
...senza censure
Raddoppiano in tal modo l’informazione e la denuncia dal basso contro il sistema sindacale concertativo e le sue manovre contro i lavoratori; avanti senza censure: contro l’informazione indipendente i bonzi sindacali concertativi non possono fare nulla!
La squadra fotografica di Chivasso colpisce ancora.
Nella foto, l’applicazione del Sistema Metrico Decimale in quel di XXmiglia
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
Da Quarto a Torino Breve storia della spedizione dei Mille
ExCogita Editore Pagg. 172
PREZZO: 16 euro
PREZZO ABBONATI CUB RAIL:
10,50 euro
ISBN 978-88-96678-19-0
L’Italia che esce dal Congresso di Vienna del 1815 è un paese spezzettato in numerosi staterelli sotto l’egida più o meno palese delle maggiori nazioni europee. Ancora nel 1847 Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx, Cancelliere di Stato austriaco, definisce l’Italia “una semplice espressione geografica”: questa frase, che probabilmente è stata pronunciata come una semplice presa d’atto di una situazione politica contingente e non in senso dispregiativo, non è mai stata digerita dagli italiani che, al contrario, si sentirono maggiormente spronati alla conquista di una libertà ancora di là da venire, ma che era comunque prossima. Infatti nel nostro paese c’erano già stati i moti carbonari, Xxxxxxx aveva già impresso il suo sigillo sul futuro della nazione, così come Xxxxxx Xxxxxxx e altri e i nazionalisti erano all’opera per raggiungere lo scopo comune: un’Italia unita. Xxxxxxx l’avrebbe voluta una, libera e repubblicana, ma non sarà così che l’Italia verrà unificata: l’unità verrà raggiunta sotto il segno della monarchia di casa Savoja.
Tuttavia, prima di tagliare il traguardo, bisognerà vivere i moti del ’48 che partono da Milano, proprio il primo gennaio, con lo sciopero del tabacco contro l’amministrazione austriaca. L’aperto atto di ribellione condurrà alle Cinque Giornate durante le quali le truppe comandate dal generale Xxxxxxxxx vengono costrette dai rivoltosi a lasciare la città. A Milano verrà costituito immediatamente un governo provvisorio sotto la guida di Xxxxx Xxxxxxxx, ma durerà poco. Già in agosto gli austriaci fanno ritorno, riconquistano Milano e la loro repressione sulla popolazione meneghina è durissima. Ma la rivolta, pur domata nel sangue, non sarà inutile perché proprio dalla sommossa milanese, seguita da quella di Venezia, nasce la Prima Guerra d’Indipendenza. Il conflitto non avrà un esito felice. Infatti si conclude nel marzo del ’49 con la battaglia di Novara, la “fatal Novara”, com’ebbe a commentare Xxxxx Xxxxxxx che da quello scontro usciva sconfitto e umiliato assieme all’esercito piemontese in rotta.
Intanto, però, un uomo nuovo si affaccia alla vita politica del Regno di Sardegna: il xxxxx Xxxxxxx Xxxxx xx Xxxxxx. Xxxxxx entra nel governo di sua maestà nel 1850, come ministro delle finanze, ma già due anni più tardi, nel 1852, diventa primo ministro. Xxxxxx è un uomo politico eccellente ed è anche un fine diplomatico, da questo momento ogni sua azione ha un solo scopo, uno scopo che perseguirà per tutta la vita con accanimento e che raggiungerà nove anni dopo: l’Unità d’Italia. Il primo ministro sa che per tagliare il traguarda ha la necessità di avere al proprio fianco un alleato forte: il Piemonte da solo non può sfidare apertamente la potenza austro-ungarica. L’alleato ideale sarebbe l’Inghilterra, un paese in forte espansione, padrone dei mari, ma con uno spirito troppo colonialista e distante più del necessario in caso di un intervento immediato. Xxxxxxxx l’idea di un’alleanza con l’Inghilterra, Xxxxxx non deve fare troppa fatica per trovare il partner adatto. In effetti ce l’ha proprio alle porte di casa: la
MESSAGGIO AI NOSTRI ABBONATI
Con grande soddisfazione vi comunichiamo che, grazie alla “storica” amicizia con Xxxxxxx, figlia del grande scrittore Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, per tutti i libri editi da Excogita (xxx.xxxxxxxx.xx) richiesti da voi tramite i referenti e la redazione di Cub Rail verrà praticato uno sconto del 33%
Francia che con il Piemonte ha parecchi punti in comune. Anche Xxxxxxxx Xxxxxxxx secondo, subentrato sul trono a Xxxxx Xxxxxxx, si dichiara d’accordo sulla scelta.
In Francia c’è Xxxxxxxxx Xxxxx che da presidente della repubblica è diventato imperatore dei francesi e occupa una posizione predominante nel quadro politico europeo. Xxxxxx, per preparare il terreno al trattato di alleanza che ha in mente di stipulare con Xxxxxxxxx, manda a Parigi una delegazione diplomatica guidata da Xxxxxxxxxx Xxxxx, segretario e “allievo” politico del primo ministro piemontese, dotato di carisma e di ottime doti di mediatore. Lo accompagna una giovane, bellissima donna: Xxxxxxxx Xxxxxxx, contessa di Castiglione. La contessa si rivelerà l’arma segreta di Xxxxxx. Malgrado l’ostilità di Xxxxxxx, moglie di Xxxxxxxxx, la contessa di Xxxxxxxxxxx riuscirà a introdursi nel letto dell’imperatore diventandone l’amante nemmeno tanto segreta. Xxxx proprio lei che porterà Xxxxxxxxx a guardare al Piemonte come alleato ideale.
Il 21 luglio 1858, a Plombères, viene stipulato verbalmente il trattato che impegna Francia e Piemonte a dare appoggio militare a quella delle due nazioni che si trovasse in guerra contro un nemico comune. Proprio da questa alleanza nascerà la Seconda Guerra d’Indipendenza che vedrà l’aprirsi delle ostilità dell’esercito franco-piemontese contro quello austriaco il 26 aprile del 1859. La guerra si concluderà il 12 luglio dello stesso anno e vedrà il ricongiungimento della Lombardia con il Regno di Sardegna.
Nel frattempo, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, che ha combattuto per la libertà dei popoli oppressi in diverse parti del globo, ha fatto ritorno in Italia. Chiamato dalla necessità di dare il proprio apporto alla causa della libertà nazionale, ha guidato vittoriosamente, nella recente guerra d’indipendenza, i suoi volontari inquadrati nella formazione dei Cacciatori delle Alpi e ora ha in animo di conquistare Roma. Per farlo, però, sarebbe prima necessario prendere il meridione e farlo diventare un forte alleato del Piemonte e il vulcanico combattente non si tira certo indietro.
La sua idea è quella di riformare un corpo di volontari e di partire alla volta della Sicilia. Una volta conquistata l’isola, la spedizione dovrebbe risalire l’Italia meridionale per raggiungere lo Stato Pontificio, conquistarlo ed entrare in Roma.
Il piano di Xxxxxxxxx non piace a Xxxxxx che teme fortemente –e non senza ragione– di perdere l’appoggio della Francia in caso di sconfitta dell’eroe dei due mondi. Una simile evenienza farebbe precipitare nel disastro tutto ciò che è stato conquistato fino alla seconda guerra d’indipendenza. Xxxxxx prova con tutti i mezzi a impedire la “follia” xxxxxxxxxxx negando armi e trasporti, ma non ci riesce: il 5 maggio 1860 i Mille, guidati dal generale Xxxxxxxxx, partono dallo scoglio di Quarto su due navi –il Piemonte e il Lombardo, appartenenti alla flotta Rubattino– alla volta della Sicilia.
Malgrado le ragioni di Xxxxxx, Xxxxxxxxx e i Mille si riveleranno la chiave di volta che spalancherà le porte alla tanto sospirata Unità d’Italia.
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, nel suo libro Da Quarto a Torino. Breve storia della spedizione dei Mille, ripercorre il cammino dei garibaldini spiegando, con l’acume e la documentazione che gli erano congeniali, gli antefatti, i fatti e le conseguenze di quella che fu una delle pagine più importanti del nostro Risorgimento.
CUB Giugno 2011 22
Anche quest’anno milanesi scesi in forze all’immancabile appuntamento in terra toscana
PISTOIA 2011
Le due squadre del PdM Milano e del PdM/PdB Firenze nella consueta sfida annuale
Come ogni anno grande entusiasmo ed emozioni nell’appuntamento di Pistoia in occasione della festa del macchinista. Quest’anno in particolare il calendario era ancora più fitto, addirittura impostato su tre giorni. Si è cominciato il 29 maggio a Porretta Terme, punto d’incontro per i due treni d’epoca partiti da Bologna e Pistoia.
E pensare che il tutto era iniziato nel peggiore dei modi. Il 28 sabato pomeriggio (la cantava Baglioni) era prevista la partenza dei due capi delegazione Xxxx e Francuzzo con figli a seguito: Xxxxxxxxx finisce all’Ospedale con 40 di febbre e dolori intestinali (tutti pensano ai cetrioli tedeschi), Xxxx parte ma ha la malaugurata idea di fermarsi all’automatico, dove fa 50 euro di benzina anziché gasolio: la macchina dopo 600 m non ne vuole più sapere di ripartire; serata con travaso e partenza rimandata all’indomani.
Il 29 si incontrano a Porretta i due treni d’epoca, la vaporiera da Bologna ed il 626 da Pistoia (ma anche
Max il dodicesimo: fondamentale. Dalla panchina guida la squadra, tiene a bada le due mascotte, si vede piombare addosso il Crucitto
la vaporiera aveva un 626 in coda pronto a spingere, non si sa mai); in giro per la località termale si incontrano una quarantina di vecchie glorie del Comu, la maggior parte in pensione, che sono arrivati coi due treni.
Il 30 grande sfida a calcio, come sempre nel ricordo di Xxxxxxxxxx, giovane capotreno fiorentino tragicamente mancato in un incidente di moto.
Toscani agguerriti, anche perché difendono il titolo, ma la squadra milanese agli ordini di gasolina Xxxx è ben messa e determinata a riportare la coppa a Milano; in difesa si impone la mole gabrielana, alias Xxxxxxxx, che impartisce ordini alla coppia dell’Aspromonte Xxxxxxxx-Xxxxxxxxxx; una registrata sulla destra tra Xxxxxxxx e Xxxxxxx, il trio Maso-Brambillasca-Crucitto inarrestabile, la torre Zanaboni; a bordo campo il comandante Xxx a tenere a bada le due mascotte.
I milanesi con la maglia rosso-talpa si portano presto sul 2-0; sembra fatta, ma in pochi minuti cambia tutto: due corner dei toscani, la difesa pasticcia, il ragno di Gallarate, decisivo tra i pali, è disastroso nelle (mancate) uscite e si va al riposo sul 2-2.
Nella ripresa le due squadre sono guardinghe, come al solito il Crucitto sbaglia gol praticamente fatti, ma verso la fine il brutto episodio che poteva avere ben altre conseguenze: in corsa con la palla il Crucitto viene sbilanciato, cade e finisce sbattendo contro panchina, travolgendo Xxx ed una mascotte. Taglio alla testa, saranno tre punti di sutura. La paura è tanta, ma per fortuna è andata bene. I milanesi segnano il 3-2 decisivo, poi il Maso si infortuna e allora finisce in leggero anticipo.
Il Maso e il Cortuccio: Xxxxxxxxxxxxx mon amour
La festa prosegue con il grande pranzo al DLF di Pistoia il giorno successivo, cui partecipa mezza squadra.
L’altra metà si disperde, dividendosi tra il mar Tirreno (da un’idea del Cecchinè e dello Zanaboni) ed il ritorno anticipato del Pelle-Xxxxxxxxxx- Xxxxxxxx, cui si aggiunge il Faso, “maestro” bresciano della Cub, che ha partecipato al convegno sullo stress. Sosta a Ghiare di Berceto, dove incontriamo il mitico Xxxxxxxx, responsabile pontremolese di Cub Rail; a tavola si pongono le basi per l’uscita autunnale dei macchinisti Cub a base di raccolta di castagne, e dello stare insieme in amicizia, con principi comuni e voglia di lottare.
In attesa, ovviamente, di Pistoia 2012, dove avremo un titolo da difendere.
Lo Zanabone: temerario. Canta vittoria a partita ancora in corso
Il Xxxx Xxxxxxxx: ottimista. Sa che al ritorno sull’Appennino parmense lo attende un piatto di tagliatelle e prugnoli
Xxxxxxxx Gigi, esulta, o forse no...
La premiazione coi giocatori anziani e le mascotte
100 g
CUB
Il etto
Se è di ghiaccio te lo infili... si scioglie e fa solo bene; se è di porfido, lo tiri e fa solo male;
se gira, è l’indicatore di deviatoio;
se è questo giornale, spera di non finirci scritto sopra, ne uscirai a pezzi.
Parabole di saggezza e di storia vissuta che solo il nostro sterminato archivio possiede…
CENSIMENTO
Gli abitanti di tutta ‘a Calabbria, compresi ciucci, crape e iaddini sono meno di Napoli.
[dagli appunti della riunione periodica, novembre 2007, statistica aziendale
giustificatoria dei tagli ai treni in Calabria]
VITTIMISMO AZIENDALE
Quannu amu futtiri futtimu assimi, ma quannu nu vonu futtiri mi futtunu sulu a ‘mmia !
[dagli appunti della trattativa turni, dicembre 2007,
posizione aziendale]
COME UN ASTUTO EVITO’ IL SERVIZIO DI LEVA
Gentilissimo Signor Ministro della Difesa, mi permetta di prendere rispettivamente la libertà di esporvi quanto segue e di sollecitare per vostra benevolenza lo sforzo necessario al rapido disbrigo della pratica. Sono in attesa della chiamata alle armi, ho 24 anni e sono sposato con una vedova di 44 anni, la quale ha una figlia di 25 anni. Mio padre ha sposato tale figlia. Quindi attualmente mio padre è diventato mio genero, in quanto ha sposato mia figlia. Inoltre mia nuora è divenuta mia matrigna, in quanto moglie di mio padre. Xxx moglie ed io abbiamo avuto lo scorso gennaio un figlio. Xxxxxx è quindi diventato fratello della moglie di mio padre, quindi cognato di mio padre. Inoltre è anche mio zio, in quanto fratello della mia matrigna. Mio figlio è dunque mio zio. La moglie di mio padre a Xxxxxx ha avuto un figlio, che quindi è contemporaneamente mio fratello in quanto figlio di
mio padre, e mio nipote in quanto figlio della figlia di mia moglie. Io sono quindi fratello di mio nipote, e siccome il marito della madre di una persona è suo padre, risulta che io sono padre della figlia di mia moglie e fratello di suo figlio. Quindi io sono mio nonno! Sulla scorta di tutto ciò, Xxxxxxxxxxxx Signor Ministro della Difesa, la prego di volermi concedere di essere esentato dal servizio militare, in quanto la legge impedisce che padre, figlio e nipote prestino servizio di leva contemporaneamente. Fermamente convinto della vostra cortese comprensione, la prego di voler accettare il senso dei miei più cordiali ossequi.
[Lettera di un ragazzo di Napoli riformato dal servizio di leva per stato psichico instabile e preoccupante e turbe mentali aggravate da un clima familiare molto disturbante, «La Talpa» 39 e L&T del 10.12.07]
LOMBRICHI E MERENDINE, OVVERO ESATTAMENTE CIÓ CHE FANNO AZIENDA E SINDACATI CONCERTATIVI VERSO I LAVORATORI
Quando avevo appena sette anni il mio migliore amico fece una scommessa con me: mi avrebbe dato la sua merendina, se fossi riuscito a mangiare un lombrico vivo. Combattendo la nausea mi pappai quel disgustoso lombrico; ma lui si rifiutò lo stesso di darmi la sua merendina, perché disse che il lombrico mi era piaciuto.
[L&T, 12.11.07]
Porretta Terme, 29 maggio 2011.
Così titolavano i giornali nel giorno di festa con treni a vapore e costumi d’epoca...
CUB
Giugno 2011 26
cuBacheca
Il giornale in trasparenza ABBONAMENTI AL 18.6.2011
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12 EURO comprese spese di spedizione ed eventuali opuscoli (per gli iscritti CUB 5 euro)
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1) rivolgendoti agli attivisti negli impianti
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Modalità di recapito del giornale
1) macchinisti e personale di bordo impianti di Brescia, Gallarate, Milano, Varese: consegna nelle caselle negli impianti
2) Altri abbonati: spedizione (salvo diverso accordo) DIVENTA RESPONSABILE DI IMPIANTO/ZONA CUB RAIL Contattaci: xxxxxxx@xxxxxx.xx
SUPERATI I DUECENTO ABBONATI!!! AVANTI COSÌ!
Grande successo delle due uscite primaverili dei macchinisti in Ossola e a Suno Novarese, che hanno permesso un balzo per raggiungere il completo autofinanziamento del giornale. Raccolti in totale 160 euro.
Qui vediamo l’esibizione del violinista Xxxx Xxxxxxxx, vicino alla nostra bandiera.
FERROVIERI FS
Milano itp 76
Milano itr 13
Firenze 12
Brescia 11
Gallarate 10
Genova itp 10
Ragusa 6
Lecco 5
Genova 4
Roma 4
Trieste itr 3
Bussoleno 2
Novara 2
Varese 2
Verona 2
Milano appalti 1
Acqui Terme 1
Ancona 1
Bari 1
Bergamo 1
Bologna 1
Caserta 1
Catania 1
Cervignano 1
Chivasso 1
Cremona 1
Livorno 1
Lucca 1
Milano itc 1
Milano PG 1
Parma 1
Pavia 1
Rapallo 1
Reggio X 0
Xxxxxx 0
Xxxxxxx 1
Fnme 1
DB Xxxxxxxx 1
Non ferrovieri 16
Cerco
da appassionato di ferrovie materiale ferroviario cartaceo (regolamenti, istruzioni, ecc.), oggettistica varia (spille ecc.), divise, ecc. che vadano ad arricchire il mio piccolo archivio. Se qualcuno di voi avesse del materiale e fosse intenzionato a gettarlo, mi contatti per un eventuale ritiro.
Grazie
Xxxxxxxxxx Xxxxxxx
contatti: xxxxxxxxxx.xxxxxxx@xxxxx.xx
Xxxxx xx Xxxxxxxx (Tn)
334/6931515 possibilmente ore serali grazie
CUB Giugno 2011 27
Xxxxxxx, vai a prendere la marmotta di ritorno
LO SAPEVI CHE, POCHE ORE PRIMA CHE SI SVILUPPASSE L’INCENDIO NELLA GALLERIA FERROVIARIA DEL SEMPIONE, ERA TRANSITATO UN TRENO DI MISSILI?
S p e s s o n o n s i a m o adeguatamente informati su ciò che trasportiamo. In questo caso, anche presumendo che le armi siano state rese inerti all’atto del carico, non si può non notare che l’industria di guerra e morte, che mai conosce crisi e congiuntura, sceglie di viaggiare su ferro.
Treni merci carichi di armi, di esplosivi, di sostanze chimiche
altamente infiammabili, persino di scorie nucleari, attraversano le nostre montagne in lunghe gallerie costruite oltre un secolo fa, dove vie di fuga, illuminazione, aerazione non sono adeguate.
IN SVIZZERA SONO ATTIVI DUE TRENI S P E C I A L I D I S P E G N I M E N T O ,
i n t e r v e n u t i n e l Xxxxxxxx.
In Italia questi treni non esistono.
A tutto ciò va aggiunto che alcuni treni passeggeri da due anni viaggiano con un solo macchinista.
ESIGIAMO ADDESTRAMENTO, ESERCITAZIONI, SIMULAZIONI, PIANI DI EVACUAZIONE IN TUTTE LE GALLERIE LUNGHE ALMENO 3 KM.
BASTA CON I TRENI DI ARMI.
DOPPIO MACCHINISTA SU TUTTI I TRENI, AL FINE DI EVITARE SITUAZIONI DI POTENZIALE PERICOLO PER SOSTE PROLUNGATE E MANCATO SOCCORSO IN CASO DI MALORE
ancora IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
CUB Giugno 2011 29
le riviste Ancora In MARCIA! e CUB-Rail invitano tutti i Ferrovieri alla
assemblea del 13 luglio 2011 (sala Sirotti) Bologna Centrale dalle ore 10.30 alle ore 16.30
più ore di lavoro meno giorni di ferie
normative di lavoro più stringenti ulteriori cumuli di mansioni
restrizioni del diritto al pasto decurtazioni sulla malattia
passaggi di livello a discrezione aziendale eliminazione agevolazioni su congedi parentali e diritto allo studio
per informarci, discutere e decidere insieme per opporci a questo affronto
per dire no a questo contratto intanto che siamo ancora in tempo
APPELLO AI MACCHINISTI E AI FERROVIERI
RISPETTIAMO TUTTI LA NORMATIVA DI OGGI PER EVITARE CHE PEGGIORINO QUELLA DI DOMANI
I nostri datori di lavoro non ne hanno mai abbastanza!
Nel 2003 hanno firmato un contratto che conteneva notevoli peggioramenti, poi sono arrivati l’agente solo, l’IVU, l’equipaggio misto e l’aggancio/sgancio alla cargo, le flessibilità sono ormai applicate a pioggia… ma non è finita!
Adesso stanno contrattando l’ennesimo nostro massacro: vogliono che lavoriamo più ore e con riposi più corti, che facciamo più notti, che l’agente solo sia esteso a tutti e con più ore, vogliono la base operativa di 30, 40 e anche 60 Km, dormite di 30 ore; vogliono toglierci giorni di ferie, decurtarci le agevolazioni che il nostro contratto prevede per i congedi parentali e i lavoratori studenti, non vogliono più pagarci la malattia al 100%, vogliono che i passaggi di livello avvengano a loro discrezione!
Noi non possiamo accettare tutto questo! Dobbiamo reagire!
In questo senso, vanno benissimo, anzi dobbiamo sostenere e amplificare le iniziative di rispetto rigoroso della normativa che stanno sorgendo spontaneamente in diversi impianti: questi colleghi hanno capito che il futuro è nelle mani di ognuno di noi.
Questi comportamenti devono essere di esempio per tutti, e non basta rispettare la normativa limitatamente ad alcuni periodi, va fatto sempre!
Oggi più che mai chi doppia, chi lavora di intervallo, chi accetta servizi in straordinario, chi si presta a tutte le richieste dei nostri capi al di fuori di ogni regola, si scava la fossa da solo! E la scava anche a tutti i suoi colleghi, di tutte le divisioni e di tutte le regioni d’Italia!
Quindi, diciamo tutti insieme il nostro NO AI SERVIZI IN STRAORDINARIO! NO A LAVORARE DI INTERVALLO! NO AL LAVORO FUORI DALLE REGOLE! RISPETTO DEL TURNO!
Lottiamo tutti insieme per non peggiorare ancora una volta il nostro contratto, e per conquistare invece una normativa di lavoro dignitosa e che tuteli la nostra salute, ed una retribuzione equa che tenga conto dei disagi delle responsabilità che abbiamo nel nostro lavoro.
PER PROSEGUIRE SU QUESTO PERCORSO INVITIAMO TUTTI I FERROVIERI A PARTECIPARE ALLA
ASSEMBLEA INDETTA DA ANCORA IN MARCIA E CUB-RAIL
13 LUGLIO 2011 DALLE ORE 10.30 ALLE ORE 16.30 BOLOGNA CENTRALE PRESSO SALA SIROTTI