Contract
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Consorzio Interuniversitario per la Ricerca TEcnologica Nucleare
I N T E R - U N I V E R S I T Y C O N S O R T I U M F O R N U C L E A R T E C H N O L O G I C A L R E S E A R C H
DETERMINA DEL PRESIDENTE DI CONSORZIO
ai sensi dell’art. 9 comma 3 n. 2) dello Statuto
NOMINA DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA DEL CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO NAZIONALE PER LA RICERCA TECNOLOGICA NUCLEARE
PREMESSO CHE
• l’art. 2 bis comma 2, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 definisce i soggetti che applicano la medesima disciplina prevista per le P.A. in quanto
«compatibile» in tema di trasparenza;
• l’art. 1 comma 2 bis della legge n. 190/2012 prevede che “Esso (il Piano nazionale anticorruzione) costituisce atto di indirizzo per le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001,
n. 165, ai fini dell'adozione dei propri piani triennali di prevenzione della corruzione, e per gli altri soggetti di cui all'articolo 2-bis, comma 2, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 ..omissis…”;
• l’articolo 1, comma 7, della Legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” stabilisce che l’organo di indirizzo di ciascuna amministrazione individua, tra i dirigenti di ruolo in servizio, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (di seguito per brevità anche “RPCT”), disponendo le eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell’incarico con piena autonomia ed effettività;
• con le nuove Linee Guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e dagli enti pubblici economici (Determinazione ANAC n. 1134/2017), l’Autorità Nazionale Anticorruzione, confermando l’obbligo, anche per le società controllate dalle pubbliche amministrazioni, di nominare il “Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza”, ha previsto altresì che:
o al RPCT siano attribuiti funzioni e poteri idonei e congrui per lo svolgimento dell’incarico con piena autonomia ed effettività;
o al RPCT siano riconosciuti poteri di vigilanza sull’attuazione effettiva delle misure di prevenzione della corruzione in coerenza con le finalità della L. 190/2012 nonché di proposta delle integrazioni e delle modifiche delle stesse ritenute più opportune;
P O L I T E C N I C O D I M I L A N O P O L I T E C N I C O D I T O R I N O U N I V E R S I T À D I B O L O G N A U N I V E R S I T À D I P I S A
U N I V E R S I T À D I P A D O V A U N I V E R S I T À D I P A L E R M O U N I V E R S I T À D I R O M A - L A S A P I E N Z A
Presidenza e Segreteria c/o Dipartimento di Energia – Politecnico di Xxxxxx
Xxx X. Xxxxxxxxxxxx, 0/X – 00000 Xxxxxx – Italia, tel. + 00 00 0000 0000, Posta certificata (Certified email): xxxxxx@xxx.xx X.XXX (VAT#) 05261181001 - C.F. (Fiscal Code) 97106400589 – CUU: UFS3SZ
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o le funzioni di RPCT debbano essere affidate ad un dirigente in servizio presso la società. Nelle sole ipotesi in cui la società sia priva di dirigenti, o questi siano in numero così limitato da dover essere assegnati esclusivamente allo svolgimento di compiti gestionali nelle aree a rischio corruttivo, il RPCT potrà essere individuato in un profilo non dirigenziale che garantisca comunque le idonee competenze in materia di organizzazione e conoscenza della normativa sulla prevenzione della corruzione. In ultima istanza, e solo in casi eccezionali, il RPCT potrà coincidere con un amministratore, purché privo di deleghe gestionali;
o l’ente, nella scelta del RPCT, dovrà vagliare l’eventuale esistenza di situazioni di conflitto di interesse ed evitare, per quanto possibile, la designazione di dirigenti responsabili di quei settori individuati all’interno della società fra quelli con aree a maggior rischio corruttivo;
o nel provvedimento di conferimento dell’incarico di RPCT siano individuate le conseguenze derivanti dall’inadempimento degli obblighi connessi e siano declinati gli eventuali profili di responsabilità disciplinare e dirigenziale, ove applicabile. In particolare, occorre che siano specificate le conseguenze derivanti dall’omessa vigilanza sul funzionamento e sull’osservanza delle misure per la prevenzione della corruzione, nonché dall’omesso controllo in caso di ripetute violazioni delle stesse.
CONSIDERATO CHE
• la realtà del Consorzio Interuniversitario Nazionale Per La Ricerca Tecnologica Nucleare (di seguito per brevità anche solo “CIRTEN”) e la sua struttura organizzativa allo stato non dispone di personale idoneo a rivestire l’incarico di cui all’oggetto della presente determina;
• l’esigua struttura organizzativa del CIRTEN è priva di dirigenti in servizio;
• non esistono nella struttura organizzativa profili non dirigenziali che garantiscano comunque le idonee competenze in materia di organizzazione e conoscenza della normativa sulla prevenzione della corruzione;
• il CIRTEN, in funzione del Service Agreement sottoscritto, si avvale di personale dell’Università Politecnico di Milano ai fini dello svolgimento di compiti gestionali e/o operativi;
• il Personale del Politecnico di Milano è, allo stato, l’unica risorsa in grado di conoscere approfonditamente tutti i processi su cui si fonda e che determinano le attività del Consorzio;
• il CIRTEN è una realtà comunque sensibile all’esigenza di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione delle proprie attività e, a tutela della propria posizione e immagine, intende conformarsi alle previsioni nazionali in tema di prevenzione della corruzione e trasparenza;
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• il CIRTEN, ritenendo necessario e opportuno adeguare i propri assetti gestionali ed organizzativi alle indicazioni in materia di prevenzione della corruzione fornite dalla l. 190/2012 nonché dall’ANAC con la Determinazione
n. 1134 del 8 novembre 2017, ha rinvenuto nella soluzione adottata, e oggetto della presente Determina, lo strumento più efficace per ottemperare alle disposizioni di legge;
tutto ciò premesso e considerato, il Presidente
DETERMINA
• di nominare il xxxx. Xxxxxx Xxxxxx, del Politecnico di Milano, Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del CIRTEN.
In conformità alla normativa vigente e alle determinazioni dell’ANAC pronunciatasi in materia, è stabilito che:
• dall’espletamento dell’incarico di RPCT non deriva l’attribuzione di alcun compenso aggiuntivo, fatto salvo il solo riconoscimento, laddove sia configurabile, di eventuali retribuzioni di risultato legate all’effettivo conseguimento di precisi obiettivi di performance predeterminati;
• il RPCT dovrà svolgere tutti i compiti previsti dalla normativa di riferimento e dalle misure di prevenzione della corruzione ex l. 190/2012 e declinate nel PNA e linee guida ANAC e misure di trasparenza ex D. lgs. 33/2013, tra i quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
o elaborare e aggiornare, nei termini previsti dalla legge, le misure di prevenzione della corruzione contenute nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, proponendole all’Organo di gestione per la relativa approvazione;
o verificare l’efficace attuazione del Piano, redigendo entro i termini previsti dalla normativa vigente la relazione annuale;
o proporre modifiche alle misure adottate, in caso di accertamento di significative violazioni o di mutamenti dell’organizzazione;
o controllare l’adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l’aggiornamento delle informazioni pubblicate, segnalando i casi di inadempimento o adempimento parziale degli obblighi in materia di pubblicazione previsti dalla normativa;
o segnalare eventuali casi di illeciti agli organi / funzioni aziendali competenti che provvedono alla valutazione del provvedimento sanzionatorio adeguato.
• il RPCT svolgerà i compiti assegnatigli in autonomia e indipendenza e, pertanto, al RPCT sono assegnati tutti i poteri necessari all’efficace espletamento dell’incarico, ivi inclusi i poteri di vigilanza e controllo dell’attuazione delle misure di prevenzione dei rischi proposte, nonché di accesso alle informazioni e/o documenti aziendali, propedeutici allo
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svolgimento delle proprie funzioni, collaborando fattivamente con le competenti strutture aziendali e gli organi di indirizzo politico;
• nello svolgimento dei compiti attribuiti, il RPCT potrà avvalersi del supporto delle necessarie competenze del CIRTEN e del Politecnico di Milano in ragione del Service Agreement sottoscritto, al fine di assicurare un elevato livello di professionalità specifica e continuità d’azione;
• il RPCT e i soggetti dei quali si avvale dovranno rispettare gli obblighi di riservatezza previsti dalla normativa vigente in materia;
• ai sensi dall’art. 15 del d.lgs. n. 39/2013 al RPCT è affidato il compito di vigilare sul rispetto delle disposizioni sulle inconferibilità e incompatibilità degli incarichi di cui al medesimo decreto legislativo, con capacità proprie di intervento, anche sanzionatorio e di segnalare le violazioni all’ANAC come da Delibera ANAC n. 833 del 3 agosto 2016 recante “Linee guida in materia di accertamento delle inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte del responsabile della prevenzione della corruzione” per le ipotesi applicabili al CIRTEN e non sottoposte a verifica di altra Pubblica Amministrazione;
• ai sensi dell’art. 12 della l. 190/2012 “In caso di commissione, all’interno dell’amministrazione, di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato, il RPCT risponde ai sensi dell’articolo 21 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, nonché sul piano disciplinare, oltre che per il danno erariale e all’immagine della pubblica amministrazione, salvo che provi di avere predisposto, prima della commissione del fatto, il Piano e di aver vigilato sul funzionamento e sull’osservanza del piano”. L’art. 14 stabilisce altresì che “In caso di ripetute violazioni delle misure di prevenzione previste dal Piano, il responsabile (...)risponde ai sensi dell’articolo 21 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, (. )
nonché, per omesso controllo, sul piano disciplinare, salvo che provi di avere comunicato agli uffici le misure da adottare e le relative modalità e di avere vigilato sull’osservanza del Piano. La violazione, da parte dei dipendenti dell’amministrazione, delle misure di prevenzione previste dal Piano costituisce illecito disciplinare”.
Il presente provvedimento è sottoscritto per accettazione dell’incarico da parte del nominato Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e, successivamente, ne dovrà essere data comunicazione all’ANAC, secondo le modalità previste dalla normativa vigente e dalla medesima ANAC, nonché pubblicato sul sito istituzionale nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Il presente provvedimento, adottato ai sensi dell’art. 9 comma 3 n. 2) dello Statuto verrà presentato alla prima riunione utile del Consiglio Direttivo per la sua ratifica.
Firmato digitalmente
da:XXXXX XXXXXX XXXXXXX
Data 26/04/2022
Organizzazione: POLITECNICO DI MILANO/80057930150
Il Presidente
Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx
Per accettazione dell’incarico:
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Data 26/04/2022 Il RPCT
Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx
Firmato digitalmente da:XXXXXX XXXXXX
Organizzazione: POLITECNICO DI MILANO/80057930150 Data/Ora:26/04/2022 19:12:00