SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELL’ENTE NAZIONALE PER L’AVIAZIONE CIVILE (ENAC)
2020
Determinazione del 3 novembre 2022, n.130
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELL’ENTE NAZIONALE PER L’AVIAZIONE CIVILE (ENAC)
2020
Relatore: Cons. Xxxxxxx Xxxxxxxx
Ha collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
Determinazione n. 130/2022
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell'adunanza del 3 novembre 2022,
visto l’articolo 100, secondo xxxxx, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214;
viste le leggi 21 marzo 1958, n. 259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto il decreto legislativo 25 luglio 1997, n. 250 con il quale l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) è stato sottoposto al controllo della Corte dei conti;
visto il bilancio consuntivo dell’ENAC per l’esercizio finanziario 2020, nonché le annesse relazioni del Direttore generale e del Collegio dei revisori dei conti, trasmessi alla Corte dei conti in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Consigliere Xxxxxxx Xxxxxxxx e, su sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente per l’esercizio 2020;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano comunicare alle dette Presidenze, a norma dell'art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, il bilancio consuntivo dell’esercizio 2020 - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione – e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, ai sensi dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio consuntivo per l’esercizio 2020, corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione, l'unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ENAC per il detto esercizio.
RELATORE PRESIDENTE F.F.
Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx
DIRIGENTE
Xxxxx Xxxxxx
depositato in segreteria
INDICE
PREMESSA 1
1. IL QUADRO NORMATIVO 2
1.1 Natura giuridica e mission 2
1.2 Le funzioni e i compiti 3
1.3 Le innovazioni normative 3
1.4 Rapporti con il Ministero vigilante 5
1.5 Gli atti di regolamentazione di produzione interna dell’ENAC 7
2. GLI ORGANI 10
2.1 Gli Organi statutari 10
2.1.1 Il Presidente 10
2.1.2 Il Consiglio di amministrazione 10
2.1.3 Il Collegio dei revisori dei conti 11
2.1.4 Il Direttore generale 12
2.2 Organismi collegiali interni 13
2.3 L’Organismo indipendente di valutazione 13
2.4 I compensi degli organi di amministrazione e controllo 14
3. L’ORGANIZZAZIONE E IL PERSONALE 16
3.1 La struttura organizzativa: il ROP 16
3.2 Il MAGOQ e il Manpower Plan 18
3.3 La prevenzione della corruzione e la trasparenza 20
3.4 L’organico e le nuove assunzioni 21
3.5 La spesa per il personale in servizio 23
3.6 La contrattazione collettiva integrativa e il trattamento accessorio per il personale 24
3.7 Misurazione e valutazione della performance 25
4. L’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE 27
4.1 Quadro d’insieme 27
4.2 La Sicurezza del volo – Safety 28
4.3 La Security 29
4.4 La qualità dei servizi aeroportuali e di trasporto aereo 30
4.5 La regolazione economica 30
4.6 La pianificazione degli interventi infrastrutturali aeroportuali 32
4.7 La regolazione dello spazio aereo. L’ambiente. L’attività internazionale 33
4.8 Stato dei contratti di programma per le gestioni aeroportuali 34
4.9 Effetti principali della pandemia da Covid-19 sull’attività e sulla gestione finanziaria dell’Ente 37
5. ANALISI DI ALCUNI PROFILI DELLA GESTIONE 38
5.1 L’attività contrattuale. La centralizzazione delle committenze 38
5.2 Il contenzioso 39
5.3 Partecipazioni societarie 42
5.4 Incarichi a soggetti esterni 44
6. I RISULTATI DELLA GESTIONE 45
6.1 Introduzione 45
6.2 La fase previsionale 45
6.3 Il bilancio consuntivo dell’esercizio 2020 47
6.4 La gestione finanziaria di competenza 48
6.4.1 I dati aggregati e i risultati generali 48
6.4.2 Analisi delle entrate 50
6.4.3 Analisi delle spese 55
6.5 La gestione dei residui 58
6.6 Alcuni indicatori sintetici di bilancio 63
6.7 La situazione della liquidità e la situazione amministrativa 64
6.8 Limiti di spesa previsti da disposizioni di finanza pubblica 66
6.9 Il conto economico 68
6.10 Lo stato patrimoniale 70
7. CONCLUSIONI 75
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 - Compensi per organi ed organismi 15
Tabella 2 - Organico e personale in servizio 22
Tabella 3 - Oneri personale in servizio 24
Tabella 4 – procedure di acquisto 39
Tabella 5 – Contenzioso 41
Tabella 6– Gestione finanziaria di competenza 49
Tabella 7 – Entrate correnti 51
Tabella 8 – Fatturazione relativa ad entrate derivanti da prestazione di servizi 53
Tabella 9 – Fonte delle entrate correnti 54
Tabella 10 – Entrate in conto capitale 54
Tabella 11 - Entrate per conto terzi e partite di giro 55
Tabella 12 – Spese correnti 56
Tabella 13 - Spese in conto capitale 58
Tabella 14 - Gestione dei residui attivi 59
Tabella 15 - Situazione dei residui attivi al 31 dicembre 2020 60
Tabella 16 - Situazione residui passivi 61
Tabella 17 – Situazione dei residui passivi al 31 dicembre 2020 63
Tabella 18 – Indicatori di bilancio (valori percentuali) 63
Tabella 19 - Situazione amministrativa 65
Tabella 20 - Conto economico 69
Tabella 21 - Quadro di riclassificazione dei risultati economici 70
Tabella 22 - Stato patrimoniale: attivo 71
Tabella 23 - Stato patrimoniale: passivo 73
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento, ai sensi dell’articolo 7 della legge 21 marzo 1958 n. 259, sul risultato del controllo eseguito, con le modalità dei cui all’art. 12 della medesima legge, sulla gestione finanziaria dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), per l’esercizio 2020, nonché sui fatti di gestione più rilevanti accaduti successivamente.
La precedente relazione (esercizio 2019) è stata deliberata con determinazione n. 46 del 20 maggio 2021 e pubblicata in Atti Parlamentari, XVIII Leg., Doc. XV, n. 423.
1. IL QUADRO NORMATIVO
1.1 Natura giuridica e missione
L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (d’ora innanzi ENAC), con sede legale in Roma, è un ente pubblico non economico, istituito con il decreto legislativo 25 luglio 1997, n. 250 (di seguito, anche legge istitutiva) e sottoposto alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims).
In considerazione della spiccata specialità del settore in cui è chiamato ad intervenire, la normativa riconosce all’Ente un’ampia autonomia che si esplica sotto i profili, rispettivamente, regolamentare, organizzativo, amministrativo, patrimoniale, contabile e finanziario (art. 1 della legge istitutiva).
L’Ente è dotato di un proprio statuto (art. 6 della legge istitutiva) che, nella versione vigente, è stato adottato dal Consiglio di amministrazione con delibera n. 8 del 14 marzo 2013 e successivamente approvato con decreto interministeriale n. 13 del 19 gennaio 2015.
In base all’art. 687 del Codice della navigazione, l'ENAC agisce come unica autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia.
La missione che si prefigge è quella di promuovere lo sviluppo dell’aviazione civile, attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi primari:
- la sicurezza dei voli, che assume ruolo prevalente;
- la tutela dei diritti del passeggero e la garanzia di standard di qualità dei servizi, da far rispettare da tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel settore;
- la realizzazione di condizioni di equa competitività fra gli operatori aeronautici, in funzione di costante miglioramento dell’efficienza economica del sistema.
L’ENAC stesso rientra, come ente produttore di servizi economici, nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, individuate annualmente dall’Istat a norma dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
1.2 Le funzioni e i compiti
La fondamentale area di intervento dell’ENAC è rappresentata dalla regolazione dell’aviazione civile, nell’ambito della quale esercita attribuzioni di disciplina degli aspetti tecnici, economici ed amministrativi del sistema del trasporto aereo, di certificazione, di controllo e di vigilanza sull’applicazione della normativa relativa al settore.
Le funzioni assegnate sin dall’origine all’Ente sono indicate nel decreto legislativo istitutivo (art. 2). Tuttavia, per avere contezza dell’assetto complessivo delle competenze oggi intestate al medesimo, occorre considerare che, nel corso degli anni, diversi sono stati gli interventi del legislatore che, talvolta anche per l’esigenza di dare attuazione a normative comunitarie, ne hanno esteso l’ampiezza e la tipologia, a partire dai decreti legislativi 9 maggio 2005, n. 96 e 15 marzo 2006, n. 151, emanati in attuazione dell’articolo 2 della legge 9 novembre 2004, n. 265, che hanno operato la revisione della parte aeronautica del codice della navigazione.
Un lungo ed alquanto analitico elenco degli specifici compiti dell’Ente è oggi offerto dall’art. 2 dello statuto, al quale pertanto si può fare rinvio, quantunque maggiori indicazioni al riguardo sono comunque contenute nel capitolo 4 di questa relazione, relativo all’attività istituzionale dell’ENAC.
1.3 Le innovazioni normative
Nell’esercizio delle proprie competenze l’ENAC è tenuto ad osservare, attuare ed applicare un complesso assai ampio ed articolato di normative internazionali e nazionali che disciplinano il settore dell’aviazione civile.
Tra le varie fonti si rammentano in particolare:
- gli atti di normazione dell’Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO)1, recepiti nell’ordinamento nazionale in base all’articolo 690 del Codice della navigazione o mediante regolamentazione comunitaria;
1 L'ICAO è un'agenzia autonoma delle Nazioni Unite incaricata di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione aerea internazionale, delle rotte e degli aeroporti e promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto aereo internazionale rendendolo più sicuro e ordinato. Il Consiglio dell’ICAO adotta degli standard e delle raccomandazioni riguardanti la navigazione aerea e l'aviazione civile. Inoltre, l'ICAO definisce i protocolli per le indagini sugli incidenti aerei seguiti dalle autorità per la sicurezza del trasporto dei paesi firmatari della convenzione sull'aviazione civile internazionale, più nota come convenzione di Chicago.
Gli allegati tecnici alla Convenzione, meglio conosciuti come annessi ICAO, sono i documenti più importanti attraverso cui l'ICAO pubblica la propria attività normativa.
- i regolamenti e le direttive comunitarie riguardanti la materia in esame;
- gli atti di normazione dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA - European Aviation Safety Agency) e dell’EUROCONTROL;
- l’ampia normativa nazionale che interessa le attività del settore;
L’Enac, in conformità alla suddetta normativa, adotta regolamenti e dirama circolari, oltre ad elaborare specifiche procedure che costituiscono una normazione tecnica.
Ciò premesso, di seguito si riportano i principali provvedimenti legislativi che nel periodo osservato hanno inciso significativamente sull’ordinamento, sull’attività istituzionale o sull’organizzazione dell’Ente:
l’art. 203 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, attribuisce ad ENAC il compito di vigilare sul rispetto del trattamento economico minimo per il personale del trasporto aereo;
il decreto n. 474 del 29 novembre 2021, emanato dal Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, all’articolo 5 attribuisce all’ENAC la competenza dell’istruttoria delle domande presentate dai gestori aeroportuali e dai prestatori di servizi di assistenza a terra per l’accesso al fondo finalizzato a mitigare gli effetti economici sull’intero settore aeroportuale derivanti dall’emergenza Covid-19, con compensazione dei danni subiti dai predetti operatori, la cui dotazione finanziaria è stata stabilita dall’ art. 1, comma 715, della l. 30 dicembre 2020, n. 178 (“Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”) e, poi, integrata dall’art. 73 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge 23
luglio 2021, n. 106;
l’art. 1, comma 1004, della citata legge n. 178 del 2020, ha autorizzato l’ENAC, in aggiunta alle facoltà assunzionali ordinarie, “a bandire procedure concorsuali pubbliche e ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con conseguente incremento delle relative dotazioni organiche vigenti, 10 unità di personale di livello dirigenziale non generale, 151 unità di personale appartenente alla prima qualifica professionale, 145 unità di personale appartenente al ruolo tecnico- ispettivo e 72 ispettori di volo…”.
Da segnalare, inoltre, che il 1° luglio 2019 è entrato in vigore il “Regolamento Delegato (UE) 2019/945 relativo ai sistemi aeromobili senza equipaggio e agli operatori di paesi terzi di sistemi aeromobili senza equipaggio”, al fine di garantire la conformità dei prodotti ai requisiti
richiamati nell’allegato allo stesso regolamento. Nel settore in questione, con lettera del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili del 3 febbraio 2021, l’ENAC è stato designato quale Autorità di notifica, ai sensi dell’art. 19 del suddetto regolamento. Inoltre, con successiva lettera dello stesso Ministero, prot. 0034698 del 24 settembre 2021, l’ENAC è stato designato anche quale Autorità di vigilanza di mercato, ai sensi dell’art. 35 dello stesso regolamento.
1.4 Rapporti con il Ministero vigilante
In base al provvedimento legislativo istitutivo dell’Ente, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili esercita varie funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo sulla sua attività e organizzazione.
Al Ministro competono importanti poteri di determinazione sugli organi direttivi dell’Ente, i quali sono tutti nominati su sua proposta (art. 4, d.lgs. n. 250 del 1997) e possono essere dal medesimo sciolti in caso di gravi e reiterate violazioni, con contestuale nomina di un Commissario straordinario per la gestione dell’Ente (art. 11, comma 2, lett. e).
I poteri di indirizzo politico dovrebbero essere svolti attraverso la stipulazione di un contratto di programma (art. 3) e l’emanazione di direttive generali per la programmazione dell’attività dell’Ente e di indirizzi generali in materia di politica tariffaria (art. 11, comma 2, lett. a, b). Il contratto di programma è stato perfezionato dall’ENAC con il Ministro vigilante, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e, per quanto di competenza, con il Ministro della difesa.
In argomento, già nella relazione dello scorso anno era stata evidenziata la necessità che si procedesse alla stipulazione di un contratto di programma aggiornato, visto che l’ultima edizione licenziata risulta essere quella approvata dal Comitato interministeriale programmazione economica (CIPE) con delibera n. 117 del 9 novembre 2007 e dall’ENAC nella seduta del Consiglio di amministrazione del 1° dicembre 2004. Su questo tema, peraltro, non si registrano novità.
Anche sul piano delle direttive ministeriali, era stato già osservato che l’ultimo atto di indirizzo specificamente destinato all’ENAC risale al 5 agosto 20162, mentre, per gli anni successivi, il
2 Atto di indirizzo del Ministro delle infrastrutture e trasporti n. 267 del 5 agosto 2016.
Ministro competente in materia di trasporti ha adottato atti di indirizzo concernenti l’individuazione delle priorità politiche da realizzarsi con riferimento al complesso delle proprie attribuzioni, all’interno dei quali sono ricomprese anche indicazioni riguardanti la mobilità aerea3.
Sul piano fattuale, si registra che il Consiglio di amministrazione dell’ENAC del 14 settembre 2021 ha approvato la deliberazione n. 1/2021 relativa alle azioni strategiche dell’Ente, come compendiate in un allegato documento denominato “Dal Trasporto aereo al Comparto aerospaziale” e contenente l’esposizione di 21 linee di azione costituenti le aree di intervento strategiche e prioritarie per l’Ente nel prossimo futuro. Tale documento era stato previamente sottoposto all’esame del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il quale ne aveva già condiviso i contenuti, come confermato dal rappresentante dello stesso nell’intervento svolto nell’ambito della seduta del Consiglio di amministrazione stesso.
Specifici poteri di controllo sono riconosciuti al Ministro vigilante anche sui più importanti provvedimenti dell’Ente. Ed invero, le delibere del Consiglio di amministrazione aventi un rilevante contenuto strategico o programmatico, i provvedimenti concernenti la definizione delle piante organiche ed il conferimento degli incarichi dirigenziali, i provvedimenti di disposizione del demanio e del patrimonio immobiliare, divengono efficaci se il Ministro non ne chiede il riesame entro venti giorni dalla loro ricezione, ovvero, in caso di esercizio di tale facoltà, qualora il Consiglio di amministrazione confermi la deliberazione a maggioranza assoluta. In ogni caso, il Ministro annulla le delibere ritenute in contrasto con gli indirizzi di politica generale del Governo o con il contratto di programma (art. 11, comma 3, della legge istitutiva).
Altri provvedimenti sono sottoposti all’approvazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti insieme a quella di altri ministri (in particolare del Ministro dell’economia e delle finanze), come avviene, tra l’altro, per lo statuto, il regolamento di amministrazione e contabilità, i bilanci di esercizio.
3 L’Ente ha, in particolare, segnalato gli atti di indirizzo del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, rispettivamente, n. 373 del 20 luglio 2017 (per l’anno 2018), n. 419 del 28 settembre 2018 (per l’anno 2019) e n. 342 del 1° agosto 2019 (per l’anno 2020).
1.5 Gli atti di regolamentazione di produzione interna dell’ENAC
A disciplinare gli aspetti amministrativo-gestionali dell’organizzazione e dell’attività dell’ENAC concorrono anche atti prodotti dall’Ente stesso, quali i regolamenti interni, la cui emanazione è prevista da disposizioni legislative o statutarie, e le circolari.
In particolare, tra i vari provvedimenti del primo tipo vanno menzionati: il regolamento dell’organizzazione e del personale (ROP); il regolamento per la gestione amministrativa e contabile; il regolamento di funzionamento del Consiglio di amministrazione; il regolamento delle tariffe per le prestazioni di servizi.
L’attuale versione del ROP deriva dal testo approvato con la delibera del Consiglio di amministrazione n. 26 del 26 ottobre 2015 e dalle successive modificazioni, tra le quali le seguenti sono da ultimo intervenute:
- provvedimento d’urgenza del Direttore generale n. 69 del 9 agosto 2021, ratificato con deliberazione del Cda n. 16 del 14 settembre 2021, con il quale si è inteso rispondere a varie esigenze, tra cui quelle di assicurare una maggiore concentrazione dell’attività di vigilanza economico-gestionale e delle competenze operative, di mettere in atto le condizioni operative e strutturali necessarie per i settori emergenti, quali quelli dei droni e dello spazioporto, di potenziare il ruolo dell’ENAC a favore della tutela del passeggero e di dare attuazione all’art. 1, comma 1004, della legge 30 dicembre 2020 n. 178 (legge di stabilità 2021) con l’individuazione di dieci nuove strutture dirigenziali;
- provvedimento d’urgenza del Direttore generale n. 85 del 29 ottobre 2021, ratificato con deliberazione del Cda n. 28 del 26 novembre 2021, con cui è stata disposta la costituzione ex novo della Direzione Centrale Coordinamento Staff Direttore Generale e Relazioni Internazionali, articolata nelle le seguenti Direzioni: “Auditing e Qualità”; “Direzione Safety e Security”; “Direzione Normativa e Regolamentazione”; “Direzione Ricerca e Sviluppo nuove Tecnologie e Aerospazio”.
Il regolamento per la gestione amministrativa e contabile dell’ENAC (di seguito reg. amm. cont. Enac), conforme alla disciplina del d.p.r. 27 febbraio 2003, n. 97, è stato approvato con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, in data 29 luglio 2009 e successive modificazioni, da ultimo adottate con delibera del Consiglio di amministrazione n. 41 del 16 dicembre 2013 e approvate con decreto interministeriale del 16 ottobre 2014.
L’analisi del testo attualmente in vigore, tuttavia, evidenzia l’esigenza di interventi di aggiornamento, necessari per adeguare talune disposizioni ai mutamenti del quadro legislativo di riferimento,, in particolare, con riferimento agli atti di programmazione dell’Ente e ai documenti che compongono o accompagnano i bilanci preventivi e consuntivi (a puro titolo esemplificativo si può citare il riferimento alla relazione programmatica di cui agli artt. 5 e 8, comma 4, lett. b), del regolamento, prevista anche dagli artt. 7 e 10, comma 4, lett. b), del
d.p.r. n. 97 del 2003, di cui non si trova più riscontro nella realtà gestionale).
Il regolamento di funzionamento del Consiglio di amministrazione dell’ENAC, adottato con delibera n. 7 del 30 marzo 2000, è stato da ultimo modificato per effetto della delibera n. 12 del 14 luglio 2020, volta a consentire lo svolgimento delle sedute di tale organo collegiale anche da remoto, tramite videoconferenza.
L’ENAC, oltre a disciplinare il proprio funzionamento interno con gli atti finora considerati, annovera tra le attribuzioni più qualificanti quella di provvedere alla regolamentazione tecnica di numerosi e importanti profili dei settori di competenza.
Tale funzione si concretizza, a seconda dei contenuti e delle finalità, attraverso l’adozione e la pubblicazione di regolamenti, procedure operative, manuali (handbooks) o linee guida.
In queste esplicazioni, quindi, il potere di normazione tecnica dell’ENAC riveste chiaramente un rilievo esterno, in quanto destinato ai soggetti interessati dall’azione dell’Ente. Nel caso dei regolamenti, poi, la qualificazione di atti normativi comporta la generale cogenza delle prescrizioni.
L'emissione di regolamenti dell'ENAC (con deliberazione del Consiglio di amministrazione) è oggetto di una complessa procedura che prevede di norma la costituzione di gruppi di esperti, la verifica di compatibilità regolamentare e giuridica con il quadro normativo vigente, le consultazioni con gli enti e le associazioni di settore.
Tra detti atti, si segnala, in particolare, il regolamento tecnico, con oggetto l'aeronavigabilità, la progettazione, la costruzione, la manutenzione e l'esercizio degli aeromobili, nonché le organizzazioni ed il personale che esercitano tali attività.
Numerosi altri regolamenti disciplinano singoli aspetti o attività dei settori di competenza, quali, ad esempio, le operazioni di volo, le licenze del personale di volo, lo spazio aereo, le infrastrutture aeroportuali.
Le circolari e le linee guida dell'ENAC integrano il quadro regolamentare del settore dell'aviazione civile e contengono elementi di dettaglio di tipo interpretativo o procedurale.
2. GLI ORGANI
2.1 Gli Organi statutari
In base all’art. 4 del d.lgs. n. 250 del 1997, sono organi dell'ENAC:
a) il Presidente;
b) il Consiglio di amministrazione;
c) il Collegio dei revisori dei conti;
d) il Direttore generale.
Tali organi sono previsti anche nello statuto dell’Ente, dove si trova la regolamentazione delle rispettive principali competenze e responsabilità (titolo II, artt. 3-9).
I predetti organi “statutari”, unitamente al Ministero vigilante e alle sue linee di indirizzo, realizzano il modello di governance dell’Ente, attraverso la determinazione degli obiettivi generali e delle linee fondamentali dell’azione istituzionale ed amministrativa.
2.1.1 Il Presidente
Il Presidente dell’ENAC, scelto tra soggetti aventi particolari capacità ed esperienza nel settore del trasporto aereo e dell'aviazione, è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentite le commissioni parlamentari competenti per materia. Rimane in carica cinque anni ed è rinnovabile per due mandati consecutivi dopo il primo. Egli ha la rappresentanza legale dell'ENAC e presiede il Consiglio di amministrazione (art. 4, comma secondo, della legge istitutiva).
Le specifiche competenze del Presidente sono stabilite dallo statuto dell'Ente (art. 4).
Il Presidente, nominato con d.p.r. 24 gennaio 2019 ed insediato in occasione della seduta del Consiglio di amministrazione del 14 marzo 2019, si è dimesso in data 28 ottobre 2020 per assumere altro incarico. Con d.p.r. 1° luglio 2021 è stato nominato l’attuale Presidente.
2.1.2 Il Consiglio di amministrazione
Il Consiglio di amministrazione (di seguito anche Cda) è composto dal Presidente e da quattro membri scelti tra soggetti di comprovata cultura giuridica, tecnica ed economica nel settore
aeronautico, nominati, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il Consiglio rimane in carica cinque anni e la nomina dei suoi componenti è rinnovabile per una sola volta (art. 4, comma 3, della legge istitutiva). Le specifiche competenze del Cda sono stabilite dallo statuto (art. 5) e conferiscono al medesimo il ruolo di organo di indirizzo e governo, anche finanziario, dell’Ente, oltre alla titolarità delle funzioni di normazione regolamentare di pertinenza dell’Ente stesso, rimanendo comunque escluse dal relativo campo di intervento le attività di tipo propriamente gestionale che fanno invece capo al Direttore generale.
Il Cda dell’ENAC era stato nominato con d.p.c.m. del 14 settembre 2016 tuttavia, nel corso del 2020, cioè prima della scadenza naturale del mandato quinquennale, sono intervenute le dimissioni di due consiglieri, con effetto rispettivamente dal 6 maggio 2020 e dal 20 maggio 2020. I due nuovi componenti in sostituzione dei dimissionari sono stati nominati con d.p.c.m. 12 febbraio 2021. Per effetto della concomitante vacanza del Presidente, l’organo consiliare si è trovato, per un certo periodo, nell’impossibilità di operare.
Nel corso del 2020 il Cda ha svolto sei sedute (4 nel 2021).
Il nuovo Cda dell’Ente è stato nominato con d.p.c.m. del’11 aprile 2022.
2.1.3 Il Collegio dei revisori dei conti
Il Collegio dei revisori dei conti è nominato con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, rimane in carica quattro anni ed è composto da tre membri, uno dei quali, con funzioni di presidente, è designato dal Ministro dell'economia e delle finanze e scelto tra i dirigenti della Ragioneria generale dello Stato. Costituisce l’organo cui è legislativamente assegnato il controllo sull’attività dell’Ente ai sensi degli articoli 2397 e seguenti del Codice civile e successive modifiche ed integrazioni (art. 4, comma 4, della legge istitutiva).
I compiti specifici e le prerogative del Collegio sono fissati dallo statuto (art. 6).
La composizione dell’organo di revisione contabile in carica per una parte del 2020 era determinata in base agli atti di nomina di cui al decreto ministeriale del 19 aprile 2016 e al successivo decreto ministeriale del 21 settembre 2016 (che ha provveduto a sostituire l’originario Presidente destinato ad altro incarico).
Nel 2020 il mandato dei membri del Collegio dei revisori dei conti è venuto a scadere, cosicché si è pervenuti alla nomina dei nuovi titolari con decreto ministeriale del 10 agosto 2020 e con
effetto da questa stessa data. Nel corso dello stesso anno l’organo ha svolto tre sedute nella pregressa composizione e altre tre sedute (15 nel 2021) nella veste rinnovata.
2.1.4 Il Direttore generale
Il Direttore generale è nominato, per la durata di cinque anni, con le stesse procedure del Consiglio di amministrazione ed è scelto tra soggetti di comprovata capacità tecnico-giuridica ed amministrativa. Come emerge già dal dato normativo, il Direttore generale è l’organo a capo dell’intera struttura organizzativa dell’Ente, a cui sono affidati i compiti di curare l'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di amministrazione (alle cui riunioni partecipa con voto consultivo e al quale propone, come relatore, l'emanazione dei provvedimenti che ritiene necessari), di sovrintendere all'attività di tutti gli uffici, di assicurare il coordinamento operativo dei servizi, delle articolazioni territoriali e l'unità di indirizzo tecnico- amministrativo, nonché di adottare, in caso di urgenza, i provvedimenti indifferibili necessari a garantire la continuità e la sicurezza dell'esercizio, poi da sottoporre alla ratifica del Consiglio stesso (art. 4, comma 5, della legge istitutiva).
Le molteplici competenze specifiche del Direttore generale sono regolate dallo statuto (art. 7), che ne evidenzia il ruolo di responsabile della gestione complessiva dell’Ente, sulla base degli obiettivi conferiti dal Ministro e dal Consiglio di amministrazione, nonché da varie disposizioni regolamentari ed organizzative4.
Dopo che l’articolo 2, comma 1, del d.p.r. 5 ottobre 2010, n. 188 ha riformulato il menzionato art. 4 del d.lgs. n. 250 del 1997, eliminando il limite di un solo rinnovo dell’incarico di Direttore generale, in base al dato testuale vigente di tale disposizione il titolare dell’organo in questione può essere confermato nella carica, con le medesime procedure previste per la nomina, per un numero indefinito di mandati.
E così, in effetti si registra che l’attuale Direttore generale ricopre l’incarico ininterrottamente dal 30 aprile 2009, essendo stato inizialmente nominato con d.p.c.m. di pari data, successivamente rinnovato con d.p.c.m. del 1° luglio 2014, infine ulteriormente confermato con
d.p.c.m. del 26 giugno 2019.
4 Il quadro completo dei compiti del Direttore generale è illustrato nel “Manuale per la gestione dell’organizzazione e della qualità (MAGOQ.
2.2 Organismi collegiali interni
La struttura dell’Ente contempla altri organismi collegiali.
Il Comitato direzionale è presieduto e convocato dal Direttore generale e prevede la partecipazione anche del Vicedirettore generale e dei direttori centrali, fatte salve ulteriori integrazioni, disposte secondo valutazioni di opportunità. Il suo compito è definire, nel contesto delle strategie deliberate dal Consiglio di amministrazione, le linee di indirizzo relative alle attività istituzionali dell’Ente ed i programmi di carattere generale.
Il Comitato normativa è presieduto e convocato dal Direttore generale, oppure anche dal Vicedirettore generale. Le relative riunioni sono indette per esaminare la normativa da inviare in consultazione o da sottoporre al Direttore generale per l’approvazione o, nel caso dei regolamenti, per la presentazione al Consiglio di amministrazione. Ad esse partecipano il direttore analisi giuridiche e contenzioso, i direttori centrali, i vicedirettori centrali, i direttori interessati alla normativa all’ordine del giorno e i direttori delle strutture che ne hanno curato lo sviluppo.
Ai sensi dell'articolo 21 della legge 4 novembre 2010, n. 183 e nel rispetto della Direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e del Ministro per le pari opportunità del 4 marzo 2011, l’ENAC si è dotato del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG). Trattasi di organismo collegiale, composto in misura paritetica da rappresentanti dell’Ente e delle organizzazioni sindacali, titolare delle competenze propositive, consultive e di verifica previste dall'articolo 57 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e di quelle precedentemente demandate al Comitato per le pari opportunità e al Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing.
Il CUG dell’ENAC è attualmente composto da 13 membri effettivi e 6 membri supplenti, individuati con determina del Direttore generale n. 58116 del 7 giugno 2017.
2.3 L’Organismo indipendente di valutazione
L’Organismo indipendente di valutazione (OIV) di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 25 ottobre 2009, n. 150, che ha sostituito l’Ufficio di controllo interno di cui al decreto legislativo
30 luglio 1999, n. 286, è determinato nella sua composizione con atti e procedimenti interni all’Amministrazione.
L’OIV svolge in piena autonomia propri compiti nell’ambito del processo di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale (comma 4 del citato art. 4, d.lgs. n. 150 del 2009). Esercita, inoltre, le attività di controllo strategico di cui all'art. 6, comma 1, del citato d.lgs. n. 286 del 1999, nonché ulteriori competenze nei campi della trasparenza amministrativa di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e della prevenzione alla corruzione di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190.
Tale organo collegiale è costituito da un presidente e due membri nominati dal Consiglio di amministrazione per un periodo di tre anni con incarico rinnovabile una sola volta.
L’OIV in carica nell’anno 2020 è stato nominato dal Consiglio di amministrazione con delibera
n. 1 del 25 gennaio 2018 e nell’anno 2020 si è riunito 16 volte.
A seguito della scadenza dell’organo e all'esito della procedura di selezione, di cui all'avviso pubblicato in data 19 luglio 2021, il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 14 settembre 2021, ha deliberato la nomina del nuovo OIV.
Il compenso annuo per lo svolgimento dell’incarico è determinato nelle misure seguenti: euro
20.520 lordi per il presidente ed euro 16.200 lordi, per i componenti.
2.4 I compensi degli organi di amministrazione e controllo
La misura dei compensi del Presidente e degli altri membri del Consiglio di amministrazione, nonché dei componenti del Collegio dei revisori dei conti dell’ENAC, è stata stabilita con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, del 12 maggio 2005.
I compensi, così determinati, sono stati successivamente ridotti del 10 per cento in base all'articolo 1, comma 58, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (“Legge finanziaria 2006”). Ulteriore decurtazione del 10 per cento è stata applicata fino al 2017 in base all'articolo 6, comma 3, del decreto-legge 23 dicembre 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ma è poi venuta meno a partire dal 1° gennaio 2018 per effetto della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018), che non ha ulteriormente prorogato l’applicazione della predetta disposizione di riduzione.
L’Ente evidenzia di aver comunque continuato ad effettuare, in conformità all’art. 6, comma 21, d.l. n. 78 del 2010 e alle indicazioni fornite dal Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (d’ora innanzi, MEF-RGS) con circolare n. 14 del 29 aprile 2019, il versamento annuale nel pertinente capitolo di entrata del bilancio statale corrispondente al 10 per cento dei compensi risultanti alla data del 30 aprile 2010. Nel 2019 tale importo è stato pari a euro 44.862.
Per quanto concerne il Direttore generale, l’indennità di carica è stata rideterminata con decreto del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’economia, del 1° ottobre 2010. Il percepimento del 30 per cento dell’importo così stabilito risulterebbe legato al conseguimento di “specifici risultati”, i quali tuttavia sono enunciati genericamente e senza riferimento a obiettivi specificamente individuati. Al riguardo questa Corte ne raccomanda una pronta adozione dovendo gli stessi essere puntualmente definiti e misurabili. Alla luce dei provvedimenti sopra citati, i compensi previsti per gli organi ed organismi dell’Ente sono illustrati dalla seguente tabella.
Tabella 1 - Compensi per organi ed organismi
REMUNERAZIONE ORGANI | |||||
2018 | 2019 | 2020 | |||
Presidente | € | 135.000,0 | 135.000,0 | 135.000,0 | annuo lordo |
Componenti Consiglio di Amministrazione | € | 28.530,0 | 28.530,0 | 28.530,0 | annuo lordo |
Collegio dei Revisori dei Conti | |||||
Presidente Revisore dei conti | € | 25.105,5 | 25.105,5 | 25.105,5 | annuo lordo |
€ | 20.921,5 | 20.921,5 | 20.921,5 | annuo lordo | |
Direttore Generale | € | 197.000,0 | 197.000,0 | 197.000,0 | xxxxx xxxxx |
Gettone di presenza per la partecipazione alle riunioni collegiali | € | 92,7 | 92,7 | 92,7 | lordi |
ORGANISMO INTERNO DI VALUTAZIONE (OIV) | |||||
2018 | 2019 | 2020 | |||
Presidente Componente | € | 20.520,0 | 20.520,0 | 20.520,0 | annuo lordo |
€ | 16.200,0 | 16.200,0 | 16.200,0 | annuo lordo |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
3. L’ORGANIZZAZIONE E IL PERSONALE
3.1 La struttura organizzativa: il ROP
Nell’esercizio dell’autonomia organizzativa legislativamente riconosciuta, l’ENAC definisce la propria struttura organizzativa mediante il già menzionato Regolamento dell’organizzazione e del personale (ROP).
Al vertice dell’intero apparato è situato il Direttore generale, il quale è coadiuvato da un Vicedirettore generale nominato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Presidente e sentito il Direttore generale stesso (art. 4, comma 5, della legge istitutiva), che provvede anche al conferimento delle relative funzioni ed alla determinazione dei parametri degli emolumenti. In base allo statuto dell’Ente (art. 7), il Vicedirettore generale, oltre a svolgere funzioni vicarie sostitutive del Direttore generale, può dal medesimo ricevere in attribuzione responsabilità di settore e deleghe di specifiche funzioni.
Il Vicedirettore generale attualmente in carica è stato nominato dal Cda con delibera n. 36 del 22 dicembre 2021 con decorrenza dal 1° gennaio 2022 ed è succeduto al precedente titolare che aveva assunto l’incarico il 1° novembre 2020 a seguito della delibera del Cda n. 18 del 5 agosto 2020. L’avvicendamento tra le due figure, entrambe individuate nell’ambito dei dirigenti apicali dei settori di competenza dell’Ente, è intervenuto prima del termine prefissato per l’incarico del predecessore (cinque anni a far data dal 1° novembre 2020) e su consenso del medesimo alla sostituzione, ed è stato motivato in relazione alle nuove esigenze nascenti dalla rideterminazione della struttura organizzativa dell’Ente che ha preso avvio il 1° gennaio 2022. L’impianto organizzativo dell’Ente si basa sulla suddivisione in direzioni centrali e direzioni, che costituiscono strutture di livello dirigenziale, e poi in uffici e funzioni organizzative, che sono strutture di livello non dirigenziale.
Prima del già citato recente riassetto, e quindi per il periodo oggetto principale della presente relazione, l’articolazione organizzativa dell’Ente era fondamentalmente la seguente.
A diretto supporto della direzione generale operavano 2 direzioni di staff, aventi funzioni di carattere trasversale: la direzione analisi giuridiche e contenzioso e la direzione auditing interno.
L’organizzazione di linea si articolava invece in n. 4 direzioni centrali, deputate allo svolgimento di attività istituzionali con funzioni di coordinamento per settori omogenei5 e strutturate in varie Direzioni, a loro volta composte di uffici (aeroportuali o operazioni) e funzioni organizzative.
Come detto, dall’inizio dell’anno 2022 è entrato in vigore il nuovo assetto organizzativo dell’ENAC, determinato dalle già citate delibere del Consiglio di amministrazione dell’Ente, intervenute nella seconda parte dell’anno 2021 sotto la nuova presidenza dell’Ente, che hanno apportato rilevanti modifiche al ROP.
Uno degli obiettivi dichiarati della riorganizzazione dell’Ente è quello di dare priorità a settori emergenti quali la ricerca e la tutela dei diritti del passeggero, valorizzandone le peculiarità in relazione alle esigenze del territorio.
Nel nuovo organigramma trovano infatti spazio la direzione dedicata ai diritti del passeggero e alla qualità dei servizi e la direzione che si occuperà di ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie e dell’aerospazio.
In considerazione del prossimo aumento della pianta organica, conseguente alle previste assunzioni di circa 400 unità di personale di vari profili in esito ai concorsi indetti in applicazione del citato art. 1, comma 1004, legge di bilancio 2021, sono stati istituiti dieci nuovi uffici dirigenziali incardinati nell’ambito delle direzioni centrali, anch’esse rideterminate nel numero di sei, ovvero:
• direzione centrale coordinamento staff Direttore generale e relazioni internazionali;
• direzione centrale operatività e standard tecnici;
• direzione centrale vigilanza tecnica;
• direzione centrale programmazione economica e sviluppo infrastrutture;
• direzione centrale risorse economiche e benessere organizzativo;
• direzione centrale aeroporti e diritti del passeggero.
Dal punto di vista logistico l’ENAC è articolato in una sede centrale ed in sedi territoriali.
5 Le direzioni centrali istituite in linea alla direzione generale per lo svolgimento delle funzioni istituzionali dell’Ente sono le seguenti:
- direzione centrale vigilanza tecnica;
- direzione centrale economia e vigilanza aeroporti;
- direzione centrale sviluppo organizzativo;
- direzione centrale regolazione aerea.
La sede centrale è ubicata in Roma su tre immobili. A Roma l’Ente dispone anche di una sede decentrata allestita con alcune sale riunioni per le attività formative.
Le sedi territoriali sono ubicate negli aeroporti in cui sono presenti direzioni ed uffici aeroportuali. Oltre a queste vi sono altre sedi di servizio aeroportuali in alcuni aeroporti minori.
3.2 Il MAGOQ e il Manpower Plan
Per il governo del complesso delle regole, delle attività e delle risorse che consentono l’esercizio del mandato istituzionale, l’ENAC ha elaborato un proprio sistema di gestione, in tal modo conformandosi ad una specifica previsione delle normative relative al settore aeronautico in ambito internazionale e dettata sostanzialmente da esigenze di sicurezza del trasporto aereo.
Il sistema di gestione dell’ENAC è composto da:
il sistema di gestione dell’organizzazione;
il sistema di monitoraggio e miglioramento continuo (sistema gestione della qualità). Il sistema di gestione dell’organizzazione delinea:
- la struttura dell’Ente, ivi inclusa la dotazione organica delle risorse umane;
- le strategie, le politiche, i piani, i programmi adottati dall’Ente;
- i processi di svolgimento delle funzioni;
- le relative responsabilità;
- le procedure organizzative ed operative;
- i meccanismi per pianificare la disponibilità di personale e per qualificare il medesimo in relazione ai compiti assegnati.
Il sistema gestione della qualità afferisce, in particolare, all’utilizzo dei seguenti strumenti:
- monitoraggio della rispondenza del sistema di gestione ai requisiti previsti;
- standardizzazione dell’attuazione dei processi e dell’adeguatezza delle procedure;
- programma di audit sulla qualità;
- raccolta dei dati di processi e attività;
- monitoraggio degli standard di qualità dei servizi erogati dall’Ente;
- analisi dei risultati e riesame direzionale.
Così articolato, tale sistema di gestione trova rappresentazione nel manuale per la gestione dell’organizzazione e della qualità (MAGOQ), che costituisce un esaustivo strumento documentale sulle modalità organizzative e di funzionamento dell’Ente che viene pubblicato sul sito web istituzionale del medesimo.
Nel MAGOQ si trovano descritti in particolare i seguenti profili:
- le politiche dell’Ente, anche riguardo al suo assetto organizzativo;
- le responsabilità di dettaglio di tutte le componenti organizzative;
- i vari processi, nonché le procedure (organizzative ed operative), da seguire nello svolgimento delle attività.
Esso contiene l’esplicitazione e lo sviluppo delle disposizioni normative, regolamentari ed organizzative che riguardano lo svolgimento dell’insieme delle funzioni intestate all’Ente: come tale, ad esso viene attribuito valore dispositivo. Le prescrizioni relative alle responsabilità delle strutture, alle procedure e disposizioni organizzative hanno valore cogente per tutto il personale dell’Ente.
A questo proposito va evidenziato che scopo del MAGOQ è anche quello di fornire al personale un riferimento certo sul sistema organizzativo-gestionale dell’Ente, utile a comprendere il ruolo di ciascuno nell’ambito del sistema.
Per tale ragione esso ha necessariamente carattere dinamico, in quanto provvede tempestivamente agli aggiornamenti delle procedure dettati dai cambiamenti funzionali o organizzativi relativi all’Ente, in modo da rappresentare costantemente il documento di lavoro di riferimento per il personale tenuto allo svolgimento dei propri compiti6.
Altro importante strumento organizzativo sviluppato dall’ENAC, e di cui è previsto l’aggiornamento ogni due anni, è il Manpower Plan, ovvero il documento che illustra il sistema di pianificazione e rendicontazione dell’impiego delle risorse umane.
Tale sistema è finalizzato all’individuazione della tipologia delle risorse da impiegare nei singoli processi e alla quantificazione dell’impegno individuale medio necessario per lo svolgimento delle attività.
La struttura del documento è costituita da:
6 Attualmente è vigente l’edizione n. 5 del MAGOQ comprensiva della revisione n. 2 disposta in data 21 giugno 2022.
- la mappatura di tutti i processi che costituiscono il complesso delle attività dell’Ente (suddivisi in processi istituzionali, di supporto, di direzione e controllo);
- le schede degli elementi chiave dei singoli processi;
- i moduli descrittivi delle singole fasi che compongono ciascun processo con l’indicazione delle figure professionali impiegate e del tempo medio necessario per lo svolgimento delle attività da parte di ciascuna di esse.
I dati ivi contenuti ed elaborati consentono di verificare il numero di risorse necessarie allo svolgimento dei processi stessi, al fine di poter pianificare l’impiego delle risorse umane in termini di sufficienza e adeguatezza e di stabilire le eventuali priorità.
3.3 La prevenzione della corruzione e la trasparenza
Con la delibera n.3 del 28 gennaio 2020, il Consiglio di amministrazione ha provveduto ad assegnare al dirigente responsabile della direzione centrale sviluppo organizzativo le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Ente, in sostituzione del precedente titolare, collocato a riposo. Per evitare qualsiasi profilo di incompatibilità del soggetto nominato, è stato contestualmente disposto che le competenze sanzionatorie di spettanza dell’ufficio per i procedimenti disciplinari incardinato nella menzionata direzione centrale, vengano necessariamente fatte oggetto di delega in favore di altri dirigenti.
Con delibera n. 6 del 28 gennaio 2020, il Consiglio di amministrazione ha adottato il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) per il periodo 2020-2022. Il PTPCT è il documento programmatico, elaborato in linea con l’ultimo aggiornamento del Piano nazionale anticorruzione (PNA) approvato dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), che definisce la strategia di prevenzione della corruzione adottata dall’Ente.
Con delibera d’urgenza n. 31 del 31 marzo 2021, il Direttore generale ha adottato il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) per il periodo 2021-2023, oggetto di successiva ratifica da parte del Cda con deliberazione n. 6 del 14 settembre 2021.
Con delibera n. 11 del 28 marzo 2022, il Consiglio di amministrazione ha adottato il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) per il periodo 2022-2024
Il piano fissa gli obiettivi di gestione del rischio di corruzione, collegandoli con quelli di performance organizzativa ed individuale7 e assoggettando i relativi risultati ad analoghi sistemi di misurazione e valutazione.
In sintesi, esso procede all’individuazione dei rischi nelle varie attività o contesti organizzativi, alla relativa classificazione in ragione del diverso grado di gravità e probabilità e alla decisione sulle azioni di controllo.
Vengono identificati i processi a rischio alto, le fasi esposte, gli eventi di pericolo, i fattori abilitanti e le misure esistenti.
Agli eventi rischiosi sono abbinate misure obbligatorie (così prescritte dal PNA) e misure ulteriori non obbligatorie da implementare nel corso del triennio, stabilendo le relative responsabilità e tempistiche di realizzazione.
Tra le misure obbligatorie, particolare rilevanza è assunta dall’adempimento degli obblighi di trasparenza, dall’adozione del codice di comportamento8 e dalla disciplina della segnalazione riservata degli illeciti (cd. whistleblowing).
Ai sensi dell’art. 14, co. 4, lett. g), del d.lgs. n. 150 del 2009 e delle delibere ANAC n. 1310 del 2016 e n. 294 del 2021 l’OIV ha attestato l'assolvimento degli specifici obblighi di pubblicazione da parte di Enac con documento del 28 luglio 2020 e del 6 luglio 2021.
Riguardo alla trasparenza, va evidenziato che l’Ente ha correttamente implementato e aggiornato la sezione “Amministrazione trasparente” del proprio sito web istituzionale (nel quale, tra l’altro, risultano pubblicate le relazioni della Corte dei conti sul risultato del controllo sulla gestione finanziaria dell’Ente stesso).
3.4 L’organico e le nuove assunzioni.
Nella tabella sotto riportata viene rappresentata la situazione del personale in servizio al 31 dicembre 2020. I dati sono tratti dalla tabella allegata al bilancio consuntivo per l’esercizio 2020 posti a confronto con quelli del 2019 e con la dotazione organica vigente negli esercizi considerati.
7 Il cui Piano è considerato nel successivo paragrafo 3.7.
8 Adottato dall’Ente con delibera del Cda n. 22 del 18 giugno 2014 e in conformità al contenuto del d.p.r. n. 62 del 2013 e parte integrante dello stesso PTPCT.
Tabella 2 - Organico e personale in servizio
Risorse ed organico |
Dirigenti |
Professionali laureati IV livello sup. IV livello III livello II livello I livello |
Professionali diplomati IV livello sup. IV livello III livello II livello I livello |
Amministrativi e operativi |
Area Funzionari C 5 C 4 C 3 X 0 X 0 |
Xxxx Xxxxxxxxxxxxxx X 4 B 3 B 2 B 1 |
Area Operativa /Ausiliaria A 3 A 2 A 1 |
Ispettori di Volo |
TOTALE |
Dirigenti a t.d. |
Ispettori di volo a t.d. |
Comandati da altre amministrazioni |
personale a tempo determinato TOTALE |
TOTALE GENERALE |
Organico |
41 |
144 |
27 |
556 |
341 |
212 |
3 |
26 |
794 |
794 |
in servizio al 31/12/2019 | in servizio al 31/12/2020 |
34 | 28 |
124 | 139 |
46 | 46 |
16 | 22 |
32 | 31 |
21 | 13 |
9 | 27 |
19 | 18 |
11 | 11 |
4 | 3 |
0 | 2 |
4 | 2 |
0 | 0 |
449 | 474 |
260 | 302 |
8 | 39 |
88 | 70 |
51 | 54 |
85 | 61 |
28 | 78 |
186 | 169 |
34 | 43 |
38 | 51 |
79 | 52 |
35 | 23 |
3 | 3 |
0 | 2 |
3 | 1 |
0 | 0 |
17 | 21 |
643 | 680 |
3 | 3 |
2 | 0 |
3 | 2 |
8 | 5 |
651 | 685 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
La consistenza e la struttura della dotazione organica evidenziata in tabella, pari complessivamente a n. 794 unità, è quella approvata dal Consiglio di amministrazione con delibera n. 57 del 19 dicembre 2014 ed entrata in vigore dal 1° ottobre 2015.
Con delibera n. 22 del 21 ottobre 2020, il Consiglio di amministrazione ha rideterminato la consistenza organica e ha contestualmente licenziato il piano triennale dei fabbisogni di personale 2020-2022 con la relativa programmazione delle assunzioni per i medesimi anni. La pianta organica viene rimodulata, nel rispetto del limite legislativo di invarianza finanziaria, passando da 794 a 789 unità complessive, mediante la soppressione di n. 24 posti vacanti e non coperti nella qualifica dei collaboratori tecnico-economico-amministrativi, a favore di un aumento di n. 11 unità delle posizioni del personale funzionario tecnico-economico- amministrativo e n. 8 degli ispettori di volo.
In questo quadro, si è inserita la previsione di cui all’articolo 1, commi 1004-1006, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), che per il biennio 2021-2022, ha autorizzato l’ENAC, in aggiunta alle vigenti facoltà assunzionali, a bandire procedure concorsuali pubbliche e ad assumere, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con conseguente incremento delle relative dotazioni organiche vigenti, complessivamente n. 378 unità di personale di cui:
- n. 10 di livello dirigenziale non generale;
- n. 151 appartenente alla prima qualifica professionale;
- n. 145 appartenente al ruolo tecnico-ispettivo;
- n. 72 ispettori di volo.
Allo stato, le procedure concorsuali relative ai diversi bandi di concorso emanati in attuazione delle disposizioni in esame sono in fase di ultimazione.
In tema, questa Corte raccomanda che incrementi di personale siano valutati, oltre che alla luce delle esigenze di servizio e del turn over, tenendo anche conto della sostenibilità economico finanziaria a medio-lungo termine dei conseguenti aumenti di spesa.
3.5 La spesa per il personale in servizio
Gli oneri per il personale sostenuti nel 2020, posti a raffronto con quelli relativi al 2019 sono rappresentati dalla seguente tabella.
Tabella 3 - Oneri personale in servizio
2019 | 2020 | var. % | |
Xxxxxxxx e assegni fissi personale dell'Ente | 22.528.400 | 22.036.205 | -2,2 |
Stanziamenti per i fondi di retribuzione accessoria personale amm.vo, professionale e dirigente | 13.115.589 | 13.688.713 | 4,4 |
Convenzioni mensa per acquisto ticket restaurant | 890.000 | 840.000 | -5,6 |
per arretrati rinnovo contrattuale | 0 | 864.491 | 100,0 |
Indennità accessorie relative alla liquidazione trattamenti trasferimento previsti dal CCNL | 250.000 | 250.000 | 0,0 |
Retribuzione accessoria personale a t.d. | 307.327 | 200.210 | -34,9 |
Lavoro straordinario | 192.414 | 192.414 | 0,0 |
Xxxxxxxx assistenziali e sociali a favore del personale | 593.164 | 619.384 | 4,4 |
Oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Ente | 10.368.580 | 10.546.948 | 1,7 |
Indennità di ente | 1.618.385 | 1.618.385 | 0,0 |
Assegni di ricerca relativi all'attuazione di accordi con Università | 94.088 | 50.000 | -46,9 |
Rimborso per viaggio e trasloco* | 3.605.467 | 1.932.148 | -46,4 |
Indennità di missione e di trasferta* | 417.143 | 209.200 | -49,8 |
Formazione del personale* | 224.453 | 224.453 | 0,0 |
Formazione in materia di anticorruzione* | 542.102 | 363.516 | -32,9 |
Oneri personale comandato dall'A.M.** | 4.038.500 | 4.010.000 | -0,7 |
TOTALE | 58.785.612 | 57.646.066 | -1,9 |
incidenza sul totale uscite correnti | 51,7 | 43,7 | -15,5 |
* Voci contabilizzate dall’Ente nella categoria “Acquisto beni di consumo e servizi”. La voce “Formazione in materia di anticorruzione” include anche le spese relative al “Conseguimento brevetti, allenamento al volo e addestramento personale”.
** Voce contabilizzata nella categoria “Rimborsi e poste correttive”. Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Gli oneri per il personale, pari ad euro 57.646.066, registrano una diminuzione dell’1,9 per cento rispetto a quelli sostenuti nel 2019.
3.6 La contrattazione collettiva integrativa e il trattamento accessorio per il personale
La costituzione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa del personale dell’Ente per l’anno 2020 è stata approvata con delibera del Consiglio di amministrazione n. 21 del 24 settembre 2020, con la quale sono state definite le risorse finanziarie, rispettivamente, del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato del personale dirigente (euro 2.924.563,34), dei fondi per le politiche di sviluppo del personale professionista di prima qualifica (euro 4.520.835,58) e seconda qualifica (euro 573.151,85) e del fondo per le politiche di sviluppo e per la produttività del personale tecnico amministrativo e ispettori di volo (euro 5.685.070,24).
A seguito delle negoziazioni effettuate con le organizzazioni sindacali circa la ripartizione di tali fondi, in data 22 giugno 2021 sono state sottoscritte le ipotesi dei contratti collettivi nazionali integrativi (CCNI) relativi al personale del ruolo dei professionisti di 1^ e 2^ qualifica e al personale tecnico amministrativo e ispettori di volo, le quali sono state trasmesse al Collegio dei revisori dei conti, unitamente alle rispettive relazioni illustrative e tecnico- finanziarie, in data 20 luglio 2021. La positiva certificazione da parte dell’organo di controllo, prevista dall’articolo 40-bis, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001, con gli effetti di cui al comma 1 della stessa disposizione, è intervenuta in data 30 luglio 2021 (allegato 1 al verbale n. 8/2021). L’ipotesi di CCNI relativa all'anno 2020 per il personale dirigente e la correlata ipotesi di accordo di ripartizione del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato sono state sottoscritte in data 5 agosto 2021 e quindi trasmesse al Collegio dei revisori dei conti, unitamente alle rispettive relazioni illustrative e tecnico-finanziarie, il 7 ottobre 2021. L’organo di controllo ha rilasciato certificazione positiva il 28 ottobre 2021.
3.7 Misurazione e valutazione della performance
In materia di performance, l’ENAC ha adottato i seguenti documenti in attuazione del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150:
- il Sistema di misurazione e valutazione della performance, edizione 5, anno 2020 (deliberazione del Cda n. 4 del 28 gennaio 2020);
- il Piano della performance 2020-2022 (deliberazione del Cda n. 5 del 28 gennaio 2020), sulla base degli obiettivi specifici dell’Ente per il triennio 2020-2022, definiti con precedente deliberazione n. 25 del 17 dicembre 2019;
- il Sistema di misurazione e valutazione della performance, edizione 6, anno 2021 (provvedimento d’urgenza del Direttore generale n. 22 del 26 febbraio 2021, ratificato con deliberazione del Cda n. 4 del 14 settembre 2021);
- il Piano della performance 2021-2023 (provvedimento d’urgenza del Direttore generale n. 7 del 29 gennaio 2021 ratificato con deliberazione del Cda n. 5 del 14 settembre 2021);
- il Piano della performance 2022-2024 (deliberazione del Cda n. 5 del 21 febbraio 2022).
A chiusura del ciclo della performance per l’anno 2020 è intervenuta la relazione sulla performance 2020, prevista dall’art. 10, comma 1, lett. b), d.lgs. n. 150 del 2009, adottata dal Direttore generale con provvedimento d’urgenza n. 57 del 25 giugno 2021, successivamente
validata dall’OIV in data 6 luglio 2021, ai sensi dell’art. 14, comma 1, lett. c) e comma 6, d.lgs.
n. 150 del 2009 e, infine, oggetto di ratifica con deliberazione del Cda n. 7 del 14 settembre 2021. Tutti i documenti menzionati sono pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale dell’Ente.
4. L’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE
4.1 Quadro d’insieme
Le principali attribuzioni assegnate all’ENAC si svolgono nelle seguenti aree di intervento: la sicurezza del volo e dei passeggeri trasportati, sia durante le operazioni aeronautiche che a terra, in ambito aeroportuale, e secondo la duplice accezione di safety e di security; la qualità dei servizi aeroportuali e di trasporto aereo; la pianificazione degli interventi infrastrutturali aeroportuali; la regolazione economica; la regolazione dello spazio aereo; l’ambiente; l’attività internazionale. Per ciascuno di tali settori, nei successivi paragrafi si forniscono alcuni elementi di specificazione dell’attività istituzionale di competenza dell’Ente.
Per quanto concerne le varie azioni concretamente realizzate dagli organi e delle strutture dell’Ente nel 2020, si rinvia alla precedente relazione sulla gestione dell’ENAC approvata da questa Sezione con deliberazione n. 46 del 20 maggio 2021, che comprendeva un’Appendice tecnica contenente le relative informazioni di carattere prettamente specialistico.
In questa sede, l’analisi di dettaglio sarà circoscritta agli sviluppi intervenuti sul piano delle sottoscrizioni dei contratti di programma con i soggetti gestori dei servizi aeroportuali, che saranno considerati in chiusura del presente capitolo.
Si evidenzia che il quadro degli interventi attuati, del relativo stato di avanzamento e dei risultati conseguiti, è compiutamente illustrato nel bilancio sociale annualmente predisposto dall’ENAC e pubblicato sul sito web istituzionale.
Va ancora considerato che ad indirizzare l’azione dell’Ente nei settori strategici di competenza concorre la definizione, da parte del Consiglio di amministrazione mediante piani triennali, degli obiettivi specifici dell’Ente stesso, in coerenza con le priorità politiche espresse negli atti di indirizzo del MIT e tenendo presente la missione dell’ENAC e le risultanze dell’analisi del contesto esterno e interno. Detti piani triennali ed obiettivi specifici confluiscono nei piani annuali della performance approvati dal Cda.
In argomento, un documento di preminente valenza programmatoria è quello già menzionato e denominato “Dal Trasporto aereo al Comparto aerospaziale” approvato dal Consiglio di amministrazione dell’ENAC con la deliberazione n. 1 del 14 settembre 2021 e contenente l’esposizione di n. 21 linee di azione costituenti le aree di intervento strategiche e prioritarie per l’Ente nel prossimo futuro.
4.2 La Sicurezza del volo – Safety
La safety si identifica con l’insieme delle forme di tutela dell’incolumità delle persone e dell’integrità dei beni contro i rischi derivanti dalle attività aeronautiche.
Nel sistema italiano la materia è governata, rispettivamente, da:
- lo State Safety Programme (SSP), ovvero il documento programmatico dello Stato italiano che racchiude le politiche, le misure e gli obiettivi tesi al raggiungimento e al mantenimento di un accettabile livello di safety, in adempimento dell’obbligo previsto dall’annesso 19 della Convenzione di Chicago, predisposto dall’ICAO;
- il Safety Plan dell’ENAC, che rappresenta il programma delle azioni predisposte dall’Ente, in attuazione degli obiettivi definiti nello State Safety Programme (SSP), allo scopo di orientare alla safety tutti gli ambiti di competenza istituzionale.
Le attività di safety comprendono la certificazione e il controllo della conformità degli aeromobili, delle infrastrutture aeroportuali e dei sistemi aeronautici ai requisiti di sicurezza stabiliti dall’Unione europea e dall’EASA, l'organo di controllo del settore aeronautico dell'Unione europea. Rientrano in questo campo anche: la funzione di conservatoria dei registri degli aeromobili civili immatricolati in Italia, attraverso la tenuta del Registro aeronautico nazionale (RAN) e del Registro delle costruzioni; la regolamentazione (ex art. 743 cod. nav.) delle attività condotte con sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR, tra cui i droni); la definizione del quadro regolatorio del trasporto commerciale suborbitale in Italia.
In funzione di realizzazione degli obiettivi di safety, l’ENAC partecipa, inoltre, all’attuazione dei programmi di sorveglianza sugli aeromobili, sulle organizzazioni certificate, sugli aeroporti e sui servizi di navigazione aerea, nonché dei programmi internazionali di sorveglianza sui vettori aerei.
In particolare, l’Ente è ordinariamente impegnato in un programma di controlli e verifiche a campione sullo stato di navigabilità della flotta nazionale, secondo le indicazioni contenute nel programma Aircraft Continuing Airworthiness Monitoring (ACAM). In base ad un programma nazionale di sorveglianza sulle imprese certificate, l’ENAC compie attività di audit e di ispezione su assetti organizzativi, infrastrutture, personale, attrezzature, documentazione, procedure e prodotti di imprese del settore. Riguardo agli aeroporti, la sorveglianza è svolta dalle strutture territoriali dell’Ente secondo la disciplina comunitaria ed è finalizzata al mantenimento nel tempo dei requisiti considerati ai fini del rilascio delle certificazioni di
aeroporto. Oggetto di sorveglianza da parte dell’Ente, oltre che di certificazione, sono anche i fornitori di servizi di navigazione aerea (Air navigation service provider - ANSP) quali sono, tra gli altri, i servizi di traffico aereo, di meteorologia aeronautica, di informazioni aeronautiche, di formazione del personale impiegato in tali servizi (controllori di volo, meteorologi, ecc.). Relativamente ai vettori aerei esteri, infine, in base a programmi elaborati dall’EASA e attraverso ispezioni di rampa, vengono monitorate le condizioni di efficienza degli aeromobili in transito sugli aeroporti nazionali.
Costituiscono esplicazione della funzione di safety, anche i procedimenti di valutazione dell’idoneità di operatori aerei, personale di volo, personale tecnico o addetto alla manutenzione, volti a garantire la sicurezza della progettazione, della costruzione, della manutenzione e dell’esercizio degli aeromobili.
Infine, l’ENAC partecipa all’attuazione delle raccomandazioni di sicurezza emesse dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV), effettua la raccolta delle segnalazioni relative agli eventi aeronautici, svolge inchieste sugli incidenti paracadutistici e sugli Wildlife strike (impatto violento tra un aeromobile e volatili o altre specie di fauna selvatica).
4.3 La Security
La security è l’insieme delle misure volte a prevenire e contrastare atti di interferenza illecita che possono essere compiuti nei confronti del sistema di aviazione civile, sia all’interno degli aeroporti che a bordo degli aeromobili.
Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 21 luglio 2009, l‘ENAC è stato designato quale unica autorità responsabile del coordinamento e del monitoraggio dell’attuazione delle norme fondamentali comuni relative a tale aspetto della sicurezza.
Il Presidente dell’Ente presiede il Comitato interministeriale per la sicurezza del trasporto aereo e degli aeroporti (CISA), organo deputato alla elaborazione delle politiche in materia; redige, attua ed aggiorna il Programma nazionale per la sicurezza dell’aviazione civile (PNS), che, come detto, definisce le diverse competenze in tema di security degli operatori aeroportuali; approva il Programma nazionale dei controlli di qualità nel settore della sicurezza dell’aviazione civile (PNCQ), che definisce la struttura organizzativa, le competenze, le risorse, le procedure e le metodologie necessarie a garantire il costante monitoraggio della
corretta applicazione delle misure di security; esamina i programmi di sicurezza delle compagnie aeree nazionali ed estere.
All’ENAC compete, inoltre, l’attività di certificazione degli addetti alla sicurezza e dei vari operatori aeroportuali (agenti, handler, istruttori, ispettori), nonché la cura dei rapporti con l’industria nazionale ed internazionale per favorire l’adeguamento dei sistemi di sicurezza alle nuove tecnologie.
4.4 La qualità dei servizi aeroportuali e di trasporto aereo
Per garantire il rispetto degli standard qualitativi e dei diritti del passeggero, l’ENAC cura la definizione e la verifica dei parametri di qualità dei servizi aeroportuali e di trasporto aereo. L’Ente è l’organismo responsabile della corretta applicazione dei regolamenti comunitari in materia di diritti del passeggero e ha il potere di irrogare sanzioni amministrative nei confronti dei soggetti inadempienti. Qualità e tutela dei servizi sono perseguite anche attraverso lo svolgimento di attività di certificazione, formazione e riqualificazione professionale del personale.
4.5 La regolazione economica
Varie attribuzioni sono esercitate dall’ENAC nell’ambito della regolazione degli aspetti economici del sistema del trasporto aereo.
Rientra tra le sue competenze il rilascio delle licenze di esercizio alle imprese di trasporto aereo nazionali, nonché la vigilanza sulle medesime.
Relativamente al traffico aereo, l’Ente conduce, su delega del Ministero vigilante, i negoziati per la conclusione degli accordi bilaterali con i Paesi extracomunitari, volti alla regolazione delle modalità e delle quantità dei collegamenti aerei da e verso destinazioni esterne all’UE9. Sulla base di tali accordi, poi, l’Ente rilascia le autorizzazioni operative e i diritti di traffico in favore dei vettori aerei.
Riferite allo stesso campo di intervento si menzionano anche le attività dell’ENAC volte a garantire i servizi aerei essenziali in caso di sciopero e quelle relative alla salvaguardia del
9 Va ricordato che i collegamenti aerei all’interno dell’Unione europea sono invece svolti liberamente dai vettori comunitari, ai sensi del Regolamento (CE) 1008/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 settembre 2008 recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella Comunità.
principio di continuità territoriale, a tutela del diritto alla mobilità di tutti i cittadini. Sotto quest’ultimo aspetto l’Ente seleziona i vettori aerei che operano, in regime di esclusiva e con compensazione finanziaria, sulle rotte di collegamento nazionali su cui sono imposti oneri di servizio pubblico, nonché vigila sul corretto svolgimento dei servizi effettuati dai medesimi. All’ENAC spettano inoltre compiti di vigilanza sulla regolazione tariffaria dei servizi di navigazione aerea, in particolare attraverso lo svolgimento dell’istruttoria relativa all’aggiornamento annuale delle tariffe e il conseguente monitoraggio periodico.
Venendo alle competenze riguardanti i profili economici delle gestioni aeroportuali, va anzitutto evidenziato che l’ENAC è titolare dell’istruttoria volta all’affidamento in concessione delle strutture e dei servizi aeroportuali, attività che viene effettuata sulla base del livello di affidabilità, efficienza e competitività dei soggetti economici ed imprenditoriali coinvolti. Tali servizi sono assegnati con provvedimento concessorio adottato dal Mims, di concerto con il Mef, e, limitatamente agli aeroporti militari aperti al traffico civile, con il Ministero della difesa, nel limite massimo di durata di 40 anni, su proposta dell’ENAC all’esito di una selezione effettuata con procedura di gara ad evidenza pubblica e subordinata alla sottoscrizione di una convenzione tra gestore ed ENAC stesso.
Quale Autorità tecnica unica di settore, all’ENAC spetta poi la cura dell’istruttoria e la stipulazione con le società di gestione dei sistemi aeroportuali dei contratti di programma con cui sono disciplinati, tra l’altro, i piani di investimento, il piano economico e finanziario, le previsioni di traffico e gli obiettivi in termini di qualità e di tutela ambientale. Tale competenza è prevista, sia dall’articolo 1, comma 11, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, con riferimento ai rapporti con i gestori della generalità degli aeroporti di interesse nazionale di cui all'articolo 698 del codice della navigazione10, sia dal già menzionato art. 17, comma 34-bis, d.l. n. 78 del 2009, relativamente ai cd. contratti di programma in deroga, conclusi con i gestori dei sistemi aeroportuali di Roma, Milano e con lo scalo di Venezia.
Al fine di adempiere a tale competenza, l’Ente provvede ad elaborare uno schema di contratto di programma da porre a base delle negoziazioni con i gestori. Per maggiori ragguagli in
10 I contratti di programma in questione sono approvati con decreto del Mims da adottarsi entro centottanta giorni, di concerto col Mef, che deve esprimersi improrogabilmente entro trenta giorni. Il termine di centottanta giorni, di cui al primo periodo, decorre dalla data di stipulazione dei suddetti contratti.
ordine a tale profilo e allo stato delle contrattazioni in essere, si è ritenuto opportuno dedicare un approfondimento specifico, per il quale si rinvia al paragrafo 4.8.
Le funzioni di Autorità nazionale di vigilanza sui contratti di programma sono invece oggi tutte accentrate in capo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), dopo che la legge 3 maggio 2019, n. 37 ha trasferito a tale istanza la relativa titolarità anche con riferimento ai contratti di programma in deroga precedentemente soggetti alle competenze regolatorie dell’ENAC, con ciò risolvendo una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea in relazione alla incompleta attuazione della direttiva 2009/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2009, concernente i diritti aeroportuali.
In ogni caso, ancora nel 2020, l’ENAC ha continuato a svolgere il duplice ruolo di autorità di vigilanza dei contratti di programma in deroga, ai sensi della direttiva 2009/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2009 concernente i diritti aeroportuali, e di autorità tecnica di settore tenuta a curare la stipula dei contratti di programma11.
Va infine menzionata l’attività dell’ENAC volta alla razionalizzazione del sistema di accesso al mercato di servizi di assistenza a terra negli aeroporti italiani (handling), tra cui si registra la competenza al rilascio della certificazione di prestatore di tali servizi, ai sensi del decreto legislativo 13 gennaio 1999, n. 18.
4.6 La pianificazione degli interventi infrastrutturali aeroportuali
Sostanzialmente connessi con gli aspetti economici delle gestioni aeroportuali, ma considerati in modo specifico in relazione al ruolo strategico della dotazione infrastrutturale aeroportuale per la crescita dell’intero Paese, sono i compiti che l’ENAC esercita nel campo della pianificazione e del monitoraggio degli investimenti nel sistema aeroportuale nazionale e che sono finalizzati a dotare ogni scalo aperto al traffico commerciale di uno strumento di programmazione delle opere, aggiornato e in linea con gli indirizzi strategici di settore, ed in particolare con il Piano nazionale degli aeroporti.
A tal fine l’Ente elabora proposte di piani di sviluppo aeroportuali ed effettua l’esame di quelli (Master plan), redatti dai gestori in adempimento degli obblighi convenzionali al fine di
11 In conformità a quanto ribadito dall’art. 6 del già citato Atto di indirizzo del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 267 del 5 agosto 2016.
definire gli standard obbligatori di capacità, di safety e di qualità dei servizi e di individuare gli interventi infrastrutturali da realizzare in funzione delle previsioni di crescita del traffico.
Gli interventi in corso di realizzazione sulle infrastrutture aeroportuali sono sottoposti dall’ENAC ad un sistema informatico di monitoraggio (MIA) volto alla verifica della conformità del relativo avanzamento temporale ed economico, rispetto agli impegni assunti dalle società di gestione nei contratti di programma. Gli esiti di tale attività sono trasmessi all’Autorità di regolazione dei trasporti, al fine di consentire gli adempimenti di competenza in ordine all’aggiornamento tariffario.
Nel campo in esame, l’ENAC provvede alla gestione e all’attuazione dei programmi di investimento finanziati da fondi pubblici nazionali e comunitari, finalizzati al potenziamento delle infrastrutture aeroportuali, alla creazione dei collegamenti intermodali e al miglioramento dell’accessibilità degli aeroporti.
4.7 La regolazione dello spazio aereo. L’ambiente. L’attività internazionale
Sono altresì demandati all’ENAC compiti di regolazione tecnica, controllo, certificazione e rilascio di licenze aventi l’obiettivo di garantire che le attività riguardanti lo spazio aereo italiano e la fornitura dei servizi di navigazione aerea siano rivolte alla sicurezza del volo e all’efficienza delle operazioni.
Per la regolazione e la gestione dello spazio aereo nazionale è necessario un insieme di complesse attività che sono assicurate dall’Ente in collaborazione con l’Aeronautica militare, gli utenti/richiedenti, i service provider nazionali e/o le altre Amministrazioni dello Stato (ad es. Prefettura e Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria).
L’Ente, inoltre, rilascia le autorizzazioni per l’utilizzo nelle zone prossime agli aeroporti dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR), tra cui i droni.
L’ENAC, in coordinamento con l’ENAV, svolge alcune attività anche in materia di navigazione satellitare.
Nell’ottica della tutela dell’ambiente, l’Ente partecipa a varie iniziative, anche internazionali, e provvede all’attuazione di circolari e regolamenti aventi le finalità di limitare l’impatto ambientale dei sedimi aeroportuali e ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico prodotto dalle attività aeronautiche.
Nell’azione di contenimento delle emissioni di CO2, l’ENAC ha pubblicato il documento denominato “Italy’s Action Plan on CO2 emissions reduction”, la cui versione aggiornata ha beneficiato della partecipazione dei vettori di Assaeroporti, dei gestori aeroportuali di alcuni tra i principali scali, dell’ENAV, dell’ACARE (Advisory Council for Aviation Research and Innovation in Europe), dell’industria, di università ed enti di ricerca. L’Ente, inoltre, è impegnato insieme all’ENAV in uno studio finalizzato alla definizione delle modalità di monitoraggio delle emissioni prodotte dagli aeromobili dell’aviazione civile.
L’ENAC, in ottemperanza al proprio mandato istituzionale, rappresenta l’Italia nelle maggiori organizzazioni internazionali operanti nel settore dell’aviazione civile quali ICAO, UE, ECAC, EASA ed Eurocontrol, con le quali collabora per la migliore attuazione della propria attività di regolazione e controllo nonché di promozione del settore del trasporto aereo. In tali consessi l’Ente sostiene le posizioni nazionali concernenti varie tematiche di interesse strategico come la sicurezza - nelle due accezioni di safety e security - l’ambiente, la politica delle relazioni estere dell’UE, la regolazione economica, lo spazio aereo, la gestione delle crisi, lo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali, la protezione dei diritti del passeggero e la qualità dei servizi.
4.8 Stato dei contratti di programma per le gestioni aeroportuali
Di seguito si procede all’aggiornamento della situazione relativa a sottoscrizioni, scadenze e proroghe di contratti di programma per le gestioni aeroportuali.
Nel corso del 2019 l’ENAC ha sottoscritto, in qualità di autorità tecnica di settore e ai sensi del citato d.l. n. 133 del 2014, il contratto di programma con la società di gestione dell’aeroporto di Parma, che costituisce così il primo scalo di piccole dimensioni ad aver concluso positivamente l’iter procedurale finalizzato a tale stipulazione per il periodo regolatorio 2018-2021.
Nello stesso anno sono venuti a scadenza i contratti di programma con i gestori degli aeroporti di Napoli, Bologna, Torino, Trieste, Genova, Verona, Cagliari, Palermo e Lamezia, che si aggiungono ai contratti con gli aeroporti di Pisa, Firenze e Olbia già scaduti nel 2018.
Al termine del 2020, infine, sono venuti a scadenza anche i contratti stipulati con gli aeroporti di Catania e di Bergamo.
Per nessuno di tali contratti risulta intervenuto il decreto interministeriale di approvazione, non essendo stata, peraltro, perfezionata la sottoscrizione con l’ENAC del rinnovo contrattuale.
Vengono in rilievo al riguardo le vicende contenziose che hanno interessato lo schema di contratto di programma, deliberato dal Consiglio di amministrazione dell’Ente il 2 ottobre 2018, avverso il quale sono stati promossi, da più gestori aeroportuali, ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica.
Il comune motivo di lamentela dei ricorrenti è rappresentato dalla clausola di rinuncia al contenzioso inserita dall’ENAC, in linea con gli indirizzi espressi da tutte le Amministrazioni di settore, nell’articolo 19 che così recita: “La società, con la sottoscrizione del presente contratto, vista la continuità del presente contratto con gli obblighi precedentemente vigenti in materia di concessione e/o di contratto di programma, rinuncia ad ogni diritto e/o pretesa, di tipo anche tariffario, connessi allo stesso ovvero alla concessione, nonché alle azioni proposte nei giudizi pendenti relative al quadro normativo e regolamentare in applicazione del quale le parti hanno proceduto all’elaborazione del presente contratto e dei relativi allegati”.
A fronte di tale contestazione, sostanzialmente consistente nella ritenuta vessatorietà della clausola di rinuncia al contenzioso, l’allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha richiesto (in particolare nell’ambito del ricorso presentato dalla società di gestione dell’aeroporto di Napoli) l’ausilio consultivo al Consiglio di Stato.
Nel parere reso a seguito dell’adunanza del 18 novembre 2020, tale consesso ha affermato che siffatta disposizione eccede i limiti fisiologici entro i quali la rinuncia al contenzioso può dirsi legittima, pronunciandosi a favore di una riformulazione della medesima in termini maggiormente aderenti ai principi dell’ordinamento.
Raccogliendo tale indicazione, l'ENAC, con deliberazione del CdA n. 12 del 28 marzo 2022, ha approvato un nuovo schema-tipo di contratto di programma. Le innovazioni apportate sono volte a recepire gli esiti delle riunioni tenutesi nei mesi di febbraio e marzo 2022 presso il Mims, allo scopo di consolidare un documento condiviso, dalle diverse Amministrazioni coinvolte (ENAC, Mims e MEF). In particolare, sulla scorta degli esiti delle già citate controversie promosse dai gestori sul precedente schema-tipo, si è provveduto alla revisione della clausola di rinuncia al contenzioso (art. 20). Sulla base di tale schema sono stati già avviati gli iter per la sottoscrizione dei contratti di programma per gli aeroporti di Bologna, Napoli e Bergamo. In ogni caso, nella situazione di incertezza che si era creata e che ha comportato il mancato perfezionamento dei rinnovi contrattuali, l’Ente, nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali di regolazione, vigilanza e controllo, ha comunque avviato e concluso, per tutti gli
aeroporti con un contratto di programma scaduto (ad eccezione degli scali di Lamezia e di Napoli), le attività istruttorie propedeutiche al rinnovo, consistenti nell’approvazione tecnica, del piano degli interventi - inclusivo del piano degli investimenti, delle Previsioni di traffico e del piano economico e finanziario - e dei piani della qualità e della tutela ambientale. Analogo stato di avanzamento si registra con riferimento agli aeroporti di Puglia, Treviso ed Ancona che, ad oggi, non hanno mai stipulato un contratto di programma con ENAC.
Purtroppo, le conseguenze della crisi pandemica sul settore del trasporto aereo si riverberano anche sull’attività di regolazione tecnico-economica del settore, in quanto la perseverante incertezza che caratterizza le proiezioni dei flussi di traffico, a livello sia nazionale che internazionale, rende particolarmente difficoltose le attività di pianificazione tecnica ed economica dei gestori, nonché, a seguire, le valutazioni di competenza dell’ENAC.
Stante lo scenario attuale, l’Ente ha pertanto accordato ad alcuni gestori il posponimento temporale delle attività finalizzate al rinnovo del contratto di programma ed ha, altresì, accolto la proposta, pervenuta da altri aeroporti, di rimodulare i contenuti di piani tecnici già approvati, per tener conto, in particolare, dei mutati scenari prospettici di sviluppo del traffico aereo.
Per quanto concerne i contratti di programma in deroga, si segnala che quello relativo al sistema aeroportuale milanese è venuto a scadenza alla fine del 2020, mentre quelli stipulati con il sistema aeroportuale romano e con l’aeroporto di Venezia sono scaduti nel 2021.
In linea con il mutato assetto normativo, in base al quale, come detto, le funzioni di Autorità nazionale di vigilanza, e con esse le competenze in tema di regolazione tariffaria, sono tutte trasferite in capo all’Autorità di regolazione dei trasporti, i nuovi modelli regolatori delle tariffe per gli aeroporti disciplinati da contratti di programma in deroga, approvati da ART con delibera n. 136/2020 del 16 luglio 2020, hanno subordinato (nelle disposizioni transitorie e finali) l’inizio della propria applicabilità alla sottoscrizione di atti aggiuntivi.
L’Ente ha, pertanto, avviato le attività istruttorie finalizzate alla stesura di tali atti, volti ad armonizzare ed integrare le vigenti misure di regolazione economica contenute nei contratti di programma in deroga con la disciplina regolatoria dei modelli tariffari, nel rispetto dei principi declinati dagli articoli da 71 a 82 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, di recepimento della direttiva 2009/12/CE.
4.9 Effetti principali della pandemia da Covid-19 sull’attività e sulla gestione finanziaria dell’Ente
L’attività amministrativa e la gestione finanziaria dell’ENAC, nell’esercizio 2020, come detto, sono state notevolmente influenzate dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid- 19, soprattutto in riferimento alla conseguente crisi del settore del trasporto aereo. Nel periodo, infatti, si è registrata una drastica riduzione del trasporto passeggeri con pesanti riflessi sull’ammontare delle entrate proprie dell’Ente, in particolare dei canoni di concessione aeroportuale e delle entrate per prestazione di servizi, che hanno subito riduzioni, rispettivamente, del 28,5 per cento e del 10 per cento rispetto al 2019.
Nel corso dell’anno 2020, l’ENAC ha intrapreso varie iniziative a sostegno dell’economia del settore dell’aviazione civile nazionale e per supportare il rilancio del trasporto aereo in maniera coordinata e in piena sicurezza. In particolare, ha provveduto:
- alla sospensione, in accordo con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del versamento dei canoni relativi alle concessioni aeroportuali, in scadenza nel mese di luglio, consentendo il pagamento in un’unica soluzione entro il 31 gennaio 2021 delle due rate del canone dovuto per l’anno 2020, nonché del conguaglio del canone di concessione relativo all’anno 2019, termine ulteriormente prorogato al 30 aprile 2021;
- alla proroga al 31 luglio del 2020 del pagamento della quota annuale di iscrizione all'Albo gente dell'Aria;
- alla sospensione, fino alla data del 15 ottobre 2020, dell'emissione delle fatture per prestazioni di servizi e della riscossione di quelle in scadenza, pur garantendo comunque l’effettuazione di tutte le prestazioni richieste con le modalità in vigore prima dello stato di emergenza;
- alla pubblicazione delle “Linee Guida per la ripresa del traffico negli aeroporti, a partire dalla Fase 2”, a supporto del rilancio del trasporto aereo in maniera coordinata e in piena sicurezza.
Si segnala, infine, che l’Ente, per dare attuazione alle misure per emergenza Covid, ha sostenuto spese per un importo di euro 825.386,67, in relazione all’acquisto di attrezzature e software per smart working, acquisto dispositivi di protezione, servizi di sanificazione e servizi sanitari.
5. ANALISI DI ALCUNI PROFILI DELLA GESTIONE
5.1 L’attività contrattuale. La centralizzazione delle committenze
In attuazione dell’articolo 21 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), l’Amministrazione ha adottato il programma biennale degli acquisti di beni e servizi per gli anni 2019/2020, con il provvedimento del Direttore generale n. 36 del 28 novembre 2018 mentre per il biennio 2020/2021 analogo documento è stato adottato con il provvedimento del Direttore generale n. 17 del 14 aprile 2020.
Ai sensi della normativa vigente, i programmi sono stati pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito web istituzionale dell’Ente, sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (oggi Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) e nell’Osservatorio dell’ANAC.
Il Programma triennale (2018-2020) per i lavori da eseguire sugli aeroporti a gestione diretta è stato approvato dal Consiglio di amministrazione con delibera n. 16 del 19 giugno 2018.
In ottemperanza all’articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190, l’Ente ha altresì pubblicato nel sito web istituzionale le tabelle riassuntive relative ai procedimenti di scelta del contraente per l'affidamento di forniture e servizi e alle modalità di selezione prescelta, comprensive delle indicazioni riguardanti: la struttura proponente; l'oggetto del bando; l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l'aggiudicatario; l'importo di aggiudicazione; i tempi di completamento del servizio o fornitura; l'importo delle somme liquidate.
In ordine all’attività negoziale svolta nel 2020, sulla base degli elementi forniti dall’Ente, è stata redatta la seguente tabella nella quale sono esposti il numero delle procedure eseguite e il totale delle somme impegnate in relazione alle forniture di beni e servizi, distinguendo le operazioni effettuate mediante i diversi strumenti di acquisto centralizzati previsti dalla normativa vigente a fini di razionalizzazione della spesa pubblica e in relazione a varie tipologie di beni, e quelle invece realizzate con le procedure previste dal Codice dei contratti di cui al d.lgs. n. 50 del 2016.
Tabella 4 – procedure di acquisto
Acquisizioni lavori, servizi e forniture (d.lgs. n. 50/2016) | Numero totale contratti | di cui | Importo aggiudicazione, esclusi oneri di legge | Spesa sostenuta nel 2020 | ||
Utilizzo Consip | Utilizzo Mepa | Extra Consip e Mepa | ||||
Procedura aperta (art. 60) | 7 | 7 | 1.132.411 | 90.478 | ||
Affidamento diretto (art.36, c.2 lett.a)) | 61 | 1 | 21 | 39 | 1.743.649 | 1.049.603 |
Procedura negoziata previa consultazione di più operatori economici (art. 36, c. 2, lett. b), c) e c bis) | 19 | 15 | 4 | 1.274.417 | 804.473 | |
Procedure negoziata previa pubblicazione del bando (art. 36, co. 9) | 9 | 9 | 2.223.043 | 798.464 | ||
Affidamento diretto in adesione ad accordo quadro/convenzione (art.3, comma 1, lett. c) | 9 | 9 | 598.506 | 330.402 | ||
Totale complessivo | 105 | 17 | 36 | 52 | 6.972.026 | 3.073.420 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
In base ai dati esposti, risulta la seguente scomposizione degli importi aggiudicati:
per beni e servizi di categoria indifferenziata, sono stati effettuati acquisti ex art. 1, commi 449 e 450, della l. 27 dicembre 2006, n. 296, complessivamente per euro 1.876.183,10;
per beni e servizi rientranti nella categoria riferiti ad energia elettrica, gas, carburanti rete, carburanti extra rete, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa, telefonia mobile e buoni pasto, le forniture operate ex articolo 1, c. 7, del d. l. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni, dalla l. 7 agosto 2012, n. 135, sono valse in totale euro 240.000;
per i beni e servizi informatici sopra soglia, cui si riferisce l’art. 1, c. 512, della l. 28 dicembre 2015, n. 208, le spese di acquisto sono state pari a euro 1.173.398,58;
la spesa per le forniture effettuate in autonomia, in quanto relative a beni e servizi non presenti nella piattaforma Consip, è stata pari a euro 3.682.445,07.
5.2 Il contenzioso
Il contenzioso in cui l’ENAC è coinvolto si caratterizza per l’ampiezza e la varietà delle materie e comprende, in particolare, giudizi nel campo giuslavoristico, giudizi di opposizione a ordinanze-ingiunzioni (sanzioni), impugnazione di atti (anche regolamentari) e provvedimenti nei diversi settori di competenza dell’Ente, azioni volte al risarcimento dei
danni a titolo di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, anche esercitate in sede penale.
Nell’esperienza concreta si annoverano anche i casi in cui l’Ente è parte attrice o ricorrente, spesso agendo al fine di tutelare proprie attribuzioni e ambiti di competenza oppure crediti derivanti da prestazioni soggette a tariffa in base a specifici regolamenti.
In generale, a parte i riflessi connessi alle spese proprie dell’attività giudiziaria (corrispettivi CTU, contributo unificato, ecc.) o derivanti da eventuali condanne al pagamento delle spese legali, gli esiti del contenzioso possono avere impatti significativi in termini negativi sul bilancio dell’Ente nei casi esclusi dalle coperture assicurative per responsabilità civile (RC) da rischi aeronautici/non aeronautici e per RC patrimoniale, come possono essere quelli relativi a pretese basate su responsabilità diversa da quella extracontrattuale (ad esempio responsabilità contrattuale, arricchimento senza giusta causa, richiesta di indennizzo per occupazioni illegittime o indennità di esproprio) o comunque per quegli importi in franchigia ovvero in quei casi in cui la pretesa è stata azionata prima della stipulazione dei contratti assicurativi.
Allo scopo di offrire un quadro rappresentativo degli effetti finanziari derivanti dal relativo contenzioso, l’Ente ha fornito alcune articolate tabelle ove sono riportati, per gli anni 2020 e 2021, le spese sostenute e gli importi versati a terzi, aggregati per tipologia. I dati così raccolti possono essere sintetizzati nella seguente tabella.
Tabella 5 – Contenzioso
TIPOLOGIA SPESA | 2020 | 2021 |
anticipo o rimborso spese legali - dipendente Enac sottoposto a procedimento penale | 20.404,19 | 17.961,70 |
ctp | - | 25.651,27 |
ctu | - | 2.969,50 |
importo da condanne | - | 417.825,03 |
spese legali liquidate in sentenza | 18.424,89 | 52.835,50 |
spese legali transazione | 3.509,06 | - |
spese avvocatura dello stato | 2.749,50 | 76.039,28 |
spese avvocatura dello stato - domiciliatario | - | 654,63 |
spese conciliazione | - | 585,60 |
spese di giustizia (cu - marche da bollo - registrazione sentenza) | 1.100,55 | 10.737,36 |
spese pct | - | 133,97 |
spese procedure esecutive | - | 6.000,00 |
transazioni | - | 404.452,00 |
TOTALE | 46.188,19 | 1.015.845,84 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Considerata la crescita registrata nel 2021 delle spese derivanti dall’andamento del proprio contenzioso, si ravvisa la necessità che, a garanzia della tenuta degli equilibri finanziari e patrimoniali, l’Ente finalizzi un congruo importo dell’avanzo di amministrazione, da iscrivere anche tra le passività dello Stato patrimoniale, a copertura di un Fondo rischi da contenzioso idoneo a neutralizzare in futuro i potenziali effetti negativi derivanti dagli esiti della generalità delle controversie pendenti. Ciò in aggiunta agli euro 8.000.000 già destinati alla copertura dello specifico contenzioso relativo al trattamento di liquidazione dei dipendenti ex D.G.A.C. Quanto allo stato del contenzioso già in essere nel corso del 2019 e già considerato nella relazione dello scorso anno, l’Ente ha segnalato i seguenti aggiornamenti relativi agli sviluppi delle controversie di maggior rilievo:
- opposizione avverso le 145 ordinanze-ingiunzione di pagamento adottate dall’ENAC nei confronti del vettore aereo Ryanair per mancata assistenza dei passeggeri dei voli cancellati a seguito dell’eruzione del vulcano islandese Eyjafjöll. Il vettore aereo ha in parte provveduto al pagamento satisfattivo delle pretese sanzionatorie; per altra parte (circa 100 ordinanze-ingiunzione di pagamento), ha promosso ricorso alla Corte di cassazione contro le decisioni favorevoli all’Ente emesse in sede di appello;
- assegnazione dei diritti di traffico Italia–Ucraina W2018-2019/S2019. Il TAR Lazio ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato da Ryanair per sopravvenuta carenza di interesse alla definizione del giudizio, avendo la ricorrente conseguito l’assegnazione di 56 rotte in forza di un nuovo accordo fra Italia e Ucraina;
- risarcimento dei danni conseguenti al decesso di un passeggero nell’incidente di Verona Villafranca del 1995. Il ricorso in appello del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili contro la condanna in primo grado è stato rigettato; pertanto, la relativa responsabilità è stata confermata in base agli accertamenti avvenuti in sede penale. Si è invece estinto, per mancata comparizione delle parti, un parallelo giudizio instaurato con oggetto il medesimo incidente. Allo stato, pertanto, è da ritenersi esaurito il contenzioso sorto per il risarcimento dei danni derivanti dall’incidente in questione.
5.3 Partecipazioni societarie
In tema di partecipazioni societarie, con riferimento alla data del 31 dicembre 2020 l’ENAC ha comunicato al Dipartimento del Tesoro, con nota dell’11 maggio 2022, di non detenere partecipazioni pubbliche né di avere rappresentanti in organi di governo di società ed enti.
Con delibera del Consiglio di amministrazione n. 22 dell’11 novembre 2019, l’Ente ha provveduto ad istituire la società a responsabilità limitata unipersonale denominata “ENAC servizi s.r.l.”, al fine di affidare alla medesima, secondo il modello in house, lo svolgimento delle seguenti attività:
- gestione di aeroporti di aviazione generale e dell’aeroporto di Pantelleria, attualmente in regime di gestione diretta da parte dell’Ente;
- partecipazione all’attività di gestione degli aeroporti di preminente interesse turistico e sociale ovvero strategico-economico, ai sensi dell’art. 2, lett. g), del decreto istitutivo dell’ENAC;
- formazione sia di personale ENAC che di soggetti esterni nel campo dell’aviazione civile, anche con lo scopo di realizzare la diffusione della cultura aeronautica;
- partecipazione alle attività internazionali legate alla propria attività.
Con successiva delibera n. 24 del 17 dicembre 2019, sono stati approvati l’atto costitutivo e lo statuto della società, nei quali tra l’altro si stabilisce:
a) l’ammontare del capitale sociale nell’importo di un milione di euro, interamente sottoscritto e versato dall’ENAC quale socio unico;
b) l’individuazione dell’amministratore unico nella persona del Direttore generale dell’ENAC per il solo periodo necessario ad avviare la società, non superiore a sei mesi;
c) l’oggetto sociale, corrispondente alle attività sopra evidenziate.
La situazione in cui si è inserita la determinazione di istituzione della società in house in questione vedeva l’ENAC nel ruolo di gestore diretto di n. 20 aeroporti, di cui n. 19 di aviazione generale e n. 1 di aviazione commerciale (ovvero lo scalo di Pantelleria). Le procedure volte alla concessione della gestione di siffatti aeroporti a soggetti terzi (privati o pubblici) hanno evidenziato esiti negativi.
L’Ente, riconoscendo a tali scali un ruolo strategico per le comunità locali e per il tessuto economico del territorio di riferimento, ha comunque sempre ravvisato l’interesse a conservarne l’operatività, assumendone pertanto in via diretta la relativa gestione. Con la decisione di proseguire tali gestioni mediante l’affidamento in house ad una società di diritto privato, l’Ente si è proposto di favorire lo sviluppo e il potenziamento degli scali stessi, nonché la valorizzazione dei relativi beni del demanio aeroportuale in uso all’Ente (ai sensi dell’articolo 8, comma 2, della legge istitutiva) in ottica di un ricollocamento sul mercato.
Lo scalo di Pantelleria aperto al traffico commerciale rappresenta poi un caso connotato di specialità, posto che l’EASA, nell’ambito del pendente procedimento di certificazione dell’aeroporto, ha formulato rilievo in relazione al conflitto di interessi insistente sull’ENAC, in quanto avente la doppia veste di gestore dell’aeroporto vigilato e di Autorità di vigilanza. L’affidamento della gestione alla nuova società, in quanto soggetto terzo, è stato individuato come soluzione idonea al superamento di tale osservazione impeditiva.
La società “Enac Servizi s.r.l. unipersonale” è stata effettivamente costituita in data 16 luglio 2021, con sede in Roma presso l’aeroporto Roxx Xxxx, xxx Xxxxxxx x. 000, è stata poi registrata all’Agenzia delle entrate ed iscritta alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma in data 27 luglio 2021.
Con delibera n. 31 del 26 novembre 2021 il Cda dell’ENAC ha adottato le linee guida per la definizione del contratto di programma tra l’Ente stesso e la società ENAC Servizi s.r.l.
Fino alla fine dell’anno 2021 la società non ha svolto alcuna attività.
5.4 Incarichi a soggetti esterni
Per quanto riguarda l’esercizio in esame l’ENAC ha comunicato di non aver assunto impegni di spesa sul capitolo “incarichi libero professionali di studi, ricerca e consulenza”.
L’incarico di portavoce del Presidente dell’Ente, conferito ad un soggetto esterno dal Direttore generale con decreto n. 19 del 20 maggio 2019, è cessato per dimissioni a decorrere del 31 ottobre 202012. Tale incarico era stato disposto per una durata di due anni rinnovabili e con la previsione di un compenso annuo lordo pari a euro 96.250, determinato mediante commisurazione col trattamento economico fondamentale, comprensivo di retribuzione di posizione, previsto per i dirigenti di fascia C dal relativo contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL).
12 Come conseguenza necessaria delle dimissioni presentate dal Presidente dell’Ente.
6. I RISULTATI DELLA GESTIONE
6.1 Introduzione
In vix xxxxxxxxxxx xx xicordato che l’ENAC rientra nella categoria degli enti pubblici non economici che utilizzano la contabilità finanziaria ed i cui bilanci sono redatti per competenza e cassa.
In conformità alla normativa vigente, l’ENAC ha adottato il piano dei conti integrato, secondo i criteri di contabilizzazione comuni a tutte le amministrazioni pubbliche in regime di contabilità finanziaria. In particolare, la contabilità dell’esercizio 2020 risulta conformata all’aggiornamento del piano dei conti di cui al d.m. 6 marzo 2017 e ha recepito il successivo aggiornamento di cui al d.m. 25 gennaio 2019. Occorre comunque precisare che gli schemi dei conti finanziari, economici e patrimoniali che compongono i bilanci di previsione e i bilanci consuntivi dell’Ente rispondono sempre ai modelli previsti dal d.p.r. n. 97 del 2003.
6.2 La fase previsionale
Il bilancio di previsione per l’esercizio 2020 è stato adottato con delibera del Consiglio di amministrazione n. 2 del 28 gennaio 2020. La successiva approvazione da parte dell’allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il MEF, prevista dagli articoli 9 e 11 del d.lgs. n. 250 del 1997, è avvenuta con decreto interministeriale del 12 agosto 2020, n. 345. Il bilancio di previsione è formato dall’insieme dei seguenti distinti documenti contabili: il preventivo finanziario; il quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria; il preventivo economico. Ne costituiscono allegati: il bilancio pluriennale di previsione (triennio 2019-2021); la tabella dimostrativa del presunto risultato di amministrazione; la relazione del Collegio dei revisori dei conti sullo stesso bilancio di previsione.
Il preventivo finanziario oggetto di approvazione da parte del Consiglio di amministrazione è quello “decisionale”, in cui sia le entrate che le spese sono ripartite in unità previsionali di base (UPB) corrispondenti ai centri di responsabilità amministrativa di primo livello. Questi ultimi
sono stati individuati dall’Ente sulla base del modello organizzativo adottato dall’ENAC con le delibere n. 9/2013, n. 46/2014, n. 12/2015 e n. 26/201513.
Il preventivo finanziario è introdotto da una nota preliminare contenente la descrizione dei criteri adottati per la formulazione delle previsioni, nonché informazioni dettagliate e distinte per ciascun centro di responsabilità sulle principali voci di entrata e di spesa. Esso è altresì corredato da un prospetto riepilogativo delle spese per missioni e programmi e dalla dotazione organica del personale.
Lo schema originario del bilancio di previsione 2020 è stato oggetto di una prima variazione compensativa, adottata in via d’urgenza con provvedimento del Direttore generale n. 23 del 17 giugno 2020, ratificato con deliberazione del Cda n. 14 del 14 luglio 2020, e diretta a integrare, per complessivi euro 162.800 con prelievo dal fondo di riserva, le disponibilità dei capitoli di spesa gravati dalle azioni intraprese per il contrasto della diffusione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, relative in particolare alla sanificazione degli ambienti di lavoro, alla dotazione di dispositivi di protezione individuale per i dipendenti e alla rilevazione della temperatura corporea all’ingresso delle proprie sedi.
L’assestamento del bilancio di previsione, previsto dall’art. 20, comma 1, del d.p.r. n. 97 del 2003 e dall’art. 21, comma 3, del reg. amm. cont. Enac, è stato approvato con la delibera del Consiglio di amministrazione n. 23 del 21 ottobre 2020, previo parere favorevole rilasciato dal Collegio dei revisori dei conti in pari data.
Il provvedimento di assestamento è corredato da una relazione del Direttore generale in cui vengono illustrate le variazioni non compensative (aventi incidenza sulla consistenza dei risultati di gestione) oggetto di necessaria specifica approvazione, nonché le più significative variazioni compensative operate direttamente dai centri di responsabilità amministrativa in corso di gestione. In questa sede, l’avanzo finanziario presunto di competenza dell’esercizio viene rideterminato in euro 6.756.483, a fronte del dato originario di euro 72.842.198.
13 Precisamente, i centri di responsabilità amministrativa di primo livello dell’ENAC sono:
- la direzione generale;
- la direzione centrale sviluppo organizzativo;
- la direzione centrale economia e vigilanza aeroporti;
- la direzione centrale vigilanza tecnica;
- la direzione centrale regolazione aerea.
6.3 Il bilancio consuntivo dell’esercizio 2020
L’Ente ha approvato il bilancio consuntivo dell’esercizio 2020 con delibera del Consiglio di amministrazione n. 20 del 25 ottobre 2021, quindi dopo il termine del 30 giugno 2020
eccezionalmente stabilito dall’articolo 107, comma 1, lett. a), del decreto-legge 17 marzo 2020,
n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27. In precedenza, lo schema di bilancio consuntivo proposto aveva ottenuto il motivato parere favorevole del Collegio dei revisori, espresso con apposita relazione del 20 ottobre 2021.
Sul consuntivo il MEF-RGS ha formulato parere favorevole (con raccomandazioni) con nota n. 7131 del 14 gennaio 2022. La successiva approvazione del consuntivo è stata disposta con decreto interministeriale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di concerto con il MEF n. 34 del 15 febbraio 2022.
Il bilancio consuntivo in esame è composto dai seguenti documenti: il conto del bilancio; il conto economico; lo stato patrimoniale; la nota integrativa. Esso è accompagnato dalla relazione sulla gestione del Direttore generale, dal prospetto della situazione amministrativa e dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti.
Come già accennato, gli schemi e i criteri contabili seguiti nella redazione di tutte le parti che compongono il documento complessivo sono conformi ai modelli previsti dalla normativa vigente e, in particolare, dal d.p.r. n. 97 del 2003.
In particolare, il conto del bilancio assume la struttura del rendiconto finanziario decisionale e, in coerenza con il bilancio di previsione dello stesso esercizio, tiene conto della ripartizione delle entrate e delle spese in UPB corrispondenti ai diversi centri di responsabilità amministrativa di primo livello.
La nota integrativa espone i criteri di valutazione e l’analisi delle più significative voci finanziarie, economiche e patrimoniali rappresentate nelle diverse parti che compongono il bilancio consuntivo.
Completano la documentazione sottoposta all’esame del Consiglio di amministrazione ai fini dell’approvazione anche: la situazione dei residui attivi e passivi preesistenti all’inizio dell’esercizio 2020 e distinti per capitoli di bilancio e anno di provenienza; l’indicatore della tempestività dei pagamenti per l’anno 2020 (pari a 3,83 giorni); un quadro riepilogativo della dotazione organica e della situazione del personale in servizio alla data del 31 dicembre 2020; il prospetto riepilogativo delle spese per missioni e programmi.
Riguardo a tale ultimo documento, la classificazione delle voci di spesa rispecchia l’individuazione effettuata dall’Ente nel dicembre 2014, come successivamente modificata a seguito delle osservazioni formulate in una nota della Ragioneria generale dello Stato del 21 febbraio 2017. La relativa elaborazione sconta alcuni limiti in conseguenza della mancata attivazione di un sistema di contabilità analitico-gestionale (ad esempio, le spese concernenti il personale vengono tutte collocate all’interno del programma “Servizi generali” anziché essere ripartite in base alle diverse aree di attività dell’Ente).
6.4 La gestione finanziaria di competenza
6.4.1 I dati aggregati e i risultati generali
Nel seguente prospetto viene rappresentato il quadro generale della gestione finanziaria di competenza dell’ENAC nell’esercizio 2020, con indicazione del risultato finanziario complessivo e con distinta evidenziazione, sia per le entrate che per le spese, dei titoli riferiti alla gestione corrente e alla gestione in conto capitale, per ognuna delle quali viene altresì riportato il risultato specifico. Tutti i dati, inoltre, vengono posti in comparazione con le analoghe risultanze relative al precedente esercizio 2019.
Tabella 6– Gestione finanziaria di competenza
ENTRATE | 2019 | 2020 | var. % |
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa Trasferimenti correnti Entrate extratributarie Totale entrate correnti Entrate in c/capitale Entrate da riduzione di attività finanziarie Totale entrate in c/capitale Entrate per conto terzi e partite di giro Totale | 906.394 40.459.180 160.500.570 | 819.334 42.299.832 120.360.833 | -9,6 4,5 -25,0 |
201.866.144 | 163.479.999 | -19,0 | |
17.890.455 3.483 | 24.293.870 690.722 | 35,8 19.731,2 | |
17.893.938 | 24.984.592 | 39,6 | |
52.936.433 | 36.678.119 | -30,7 | |
52.936.433 | 36.678.119 | -30,7 | |
TOTALE ENTRATE | 272.696.516 | 225.142.709 | -17,4 |
USCITE | 2019 | 2020 | var. % |
Uscite correnti | 113.698.452 | 131.783.506 | 15,9 |
Uscite in c/capitale | 25.739.854 | 30.217.849 | 17,4 |
Uscite per conto terzi e partite di giro | 52.936.433 | 36.678.119 | -30,7 |
TOTALE USCITE | 192.374.739 | 198.679.474 | 3,3 |
avanzo/disavanzo finanziario | 80.321.777 | 26.463.235 | -67,1 |
avanzo/disavanzo gestione corrente | 88.167.693 | 31.696.492 | -64,0 |
avanzo/disavanzo gestione in c/capitale | -7.845.916 | -5.233.257 | 33,3 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Il conto del bilancio 2020 espone un avanzo finanziario di competenza pari ad euro 26.463.235 (euro 80.321.777 nel 2019).
Il risultato della gestione complessiva, in decremento del 67,1 per cento rispetto a quello dell’esercizio precedente, scaturisce dal saldo positivo tra l’avanzo della gestione di parte corrente (euro 31.696.492, in flessione del 64,0 per cento rispetto al 2019) e il disavanzo della gestione in conto capitale (euro 5.233.257, in miglioramento del 33,3 per cento rispetto al 2019). Le partite di giro non influiscono invece su tale risultato, in quanto correttamente trovano esatta corrispondenza tra entrate ed uscite nell’importo di euro 36.678.119.
Nel 2020, le entrate totali definitivamente accertate, considerando soltanto quelle effettive e quindi al netto delle partite di giro, ammontano ad euro 188.464.590, con un decremento del 14,2 per cento sul dato dell’esercizio precedente (euro 219.760.083).
La maggior parte delle entrate dell’Ente sono di parte corrente e risultano dalla sommatoria dei primi tre titoli per un totale di euro 163.479.999, con un decremento del 19,0 per cento rispetto al 2019.
Le entrate in conto capitale, considerate anche quelle da riduzione di attività finanziarie, sono invece pari a euro 24.293.870, complessivamente in aumento del 35,8 per cento rispetto al 2019. Le spese effettive complessivamente impegnate nell’esercizio, escluse quindi analogamente le partite di giro, ammontano ad euro 162.001.355 e sono in significativo aumento in confronto all’esercizio precedente (euro 139.438.306).
Anche dal lato della spesa si registra una prevalenza delle uscite di parte corrente, pari ad euro 131.783.506 e in chiara espansione sul dato del 2019 (+ 15,9 per cento), rispetto alle uscite in conto capitale, pari ad euro 30.217.849 e anch’esse superiori a quelle del 2019 (+ 17,4 per cento). Sulla base dei dati finanziari esposti sono possibili le seguenti considerazioni di carattere generale.
Anzitutto, la gestione finanziaria dell’ENAC si conferma nuovamente come generatrice di risultati contabili positivi che, come si vedrà in seguito, continuano ad accumularsi nella situazione amministrativa di fine esercizio.
L’Ente, inoltre, si caratterizza per dar luogo ad un’attività finanziaria preminentemente di parte corrente, i cui saldi positivi costantemente registrati negli esercizi vengono in buona misura impiegati, anche in questo caso come si vedrà in seguito, per alimentare azioni di investimento attraverso i provvedimenti di destinazione dell’avanzo di amministrazione.
6.4.2 Analisi delle entrate
Di seguito si illustrano gli elementi maggiormente significativi riguardanti l’andamento della gestione delle entrate nell’esercizio 2020.
Si inizia con le entrate di parte corrente dei primi tre titoli, per le quali la tabella sotto riportata espone alcune evidenze di maggior dettaglio.
Tabella 7 – Entrate correnti
2019 | 2020 | var. % | |
TITOLO I - ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA | |||
Contributi sociali e premi a carico del datore di lavoro e dei lavoratori | 906.394 | 819.334 | -9,6 |
TOTALE TITOLO I | 906.394 | 819.334 | -9,6 |
TITOLO II - TRASFERIMENTI CORRENTI | |||
Trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche | 40.459.180 | 42.299.832 | 4,5 |
TOTALE TITOLO II | 40.459.180 | 42.299.832 | 4,5 |
TITOLO III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE | |||
Vendita di beni | 0 | 0 | 0,0 |
Entrate dalla vendita e dalla erogazione di servizi | 31.888.834 | 28.676.527 | -10,1 |
Proventi derivanti dalla gestione dei beni | 126.972.451 | 90.773.869 | -28,5 |
Entrate derivanti da controllo e repressione e irregolarità ed illeciti | 1.318.525 | 732.091 | -44,5 |
Interessi attivi da mutui e altri finanziam. a medio/lungo termine | 8.426 | 7.622 | -9,5 |
Altri interessi attivi | 81.161 | 8.913 | -89,0 |
Rimborsi in entrata | 231.172 | 161.811 | -30,0 |
TOTALE TITOLO III | 160.500.570 | 120.360.833 | -25,0 |
Titolo I - Entrate correnti | 906.394 | 819.334 | -9,6 |
Titolo II - Trasferimenti correnti | 40.459.180 | 42.299.832 | 4,5 |
Titolo III - Entrate extratributarie | 160.500.570 | 120.360.833 | -25,0 |
TOTALE | 201.866.145 | 163.479.999 | -19,0 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Gli accertamenti iscritti al titolo I (euro 819.334) afferiscono ai contributi e diritti versati dagli iscritti all'Albo della gente dell'aria.
Sul titolo II, e in particolare sulla voce relativa ai trasferimenti correnti provenienti da amministrazioni pubbliche (euro 42.299.832), si registra nel 2020 un incremento del 4,5 per cento rispetto al precedente esercizio.
I trasferimenti correnti da parte dello Stato sono pari ad euro 37.294.986 e sono relativi: per euro 988.100 al contributo di funzionamento ai sensi del d.lgs. n. 250 del 1997 con una riduzione di euro 18.000.000 rispetto al 2019, per euro 3.623 ad accertamenti medico legali, per euro 25.000.000, per il rimborso ai vettori del minor prezzo praticato ai residenti della Regione Sicilia per i biglietti da e per Palermo e Catania ai sensi dell’art. 1 commi 124, 125 e 126 della legge n.160 del 2019 legge di bilancio 2020, per euro 3.000.000 al finanziamento degli oneri di servizio pubblico Crotone di cui all’art. 1, c. 133, l. n.145 del 2018 (legge di bilancio 2019), per euro 8.286.574 al finanziamento PO infrastrutture FSC 2014-2020 delibera Cipe n. 54/2016 per il rafforzamento dei collegamenti dei nodi secondari rete TEN-T continuità territoriale Siciliana
e per euro 16.689 per trasferimento da MiTE per il progetto di cooperazione per la realizzazione delle attività inerenti l’implementazione della normativa EU Emissions Trading System nel settore del trasporto aereo e la realizzazione delle attività derivanti dal sistema CORSIA.
I trasferimenti da parte delle regioni pari ad euro 4.969.243 sono relativi al cofinanziamento della Regione Sicilia euro 4.717.860 nella misura di un terzo, delle rotte onerate e al cofinanziamento da parte della Regione Toscana per i collegamenti in regime di oneri di servizio pubblico da e per l’isola d’Elba per euro 251.383. I trasferimenti correnti del Titolo II comprendono infine euro 35.602,50 relativi ad un finanziamento proveniente dalla organizzazione intergovernativa EUROCONTROL per il progetto ECHO-European Concept of operations for Higher airspace Operations.
Gli accertamenti del titolo III, pari ad euro 120.360.833, registrano una diminuzione complessiva (-25 per cento rispetto al dato del 2019 euro 160.500.570) ascrivibile in massima parte alla voce “entrate per canoni sulle gestioni aeroportuali” (pari ad euro 90.678.600, con un decremento del 28,5 per cento rispetto all’esercizio precedente) caratterizzata dalla riduzione, causa l’emergenza sanitaria, del traffico aereo preso a riferimento nella modalità di calcolo tramite il Work Load Unit - o unità di carico corrispondente ad un passeggero o ad un quintale di merce o posta - dell'aeroporto gestito. La riduzione è solo parzialmente compensata dalla quantificazione dei canoni dovuti dai gestori aeroportuali quale saldo anno 2019 a definizione dei dati di traffico.
Altra voce di rilievo è costituita dalle “Entrate dalla vendita e dalla erogazione di servizi” pari ad euro 28.676.527 e in diminuzione del 10,1 per cento rispetto a euro 31.888.834 del 2019. Le entrate derivanti dalle prestazioni di servizi afferiscono principalmente allo svolgimento di attività di certificazione per euro 23.412.902. Al fine di fornire un quadro completo delle entrate derivanti dalle prestazioni effettuate si riporta la seguente tabella di raffronto suddivisa per categorie di fatturato.
Tabella 8 – Fatturazione relativa ad entrate derivanti da prestazione di servizi
2019 | 2020 | var. % | |||
Importi | % sul tot. | Importi | % sul tot. | ||
Diritti sorveglianza delle costruzioni aeronautiche | 3.559.040 | 12,9 | 2.913.803 | 12,0 | -18,1 |
Diritti per prestazioni per conto EASA | 866.341 | 3,1 | 554.090 | 2,3 | -36,0 |
Diritti sorveglianza di costruzione ed esercizio di aeroporti e relative infrastrutture | 5.106.924 | 18,5 | 5.790.678 | 23,9 | 13,4 |
Diritti sorveglianza sugli aeromobili in esercizio | 8.768.276 | 31,8 | 6.282.600 | 25,9 | -28,3 |
Diritti per licenze e certificazione imprese e personale | 3.042.024 | 11,0 | 4.379.261 | 18,1 | 44,0 |
Diritti sulle importazioni | 1.653.226 | 6,0 | 586.728 | 2,4 | -64,5 |
Diritti accessori | 1.797.645 | 6,5 | 1.292.892 | 5,3 | -28,1 |
Diritti sulla sorveglianza imprese di assistenza a terra negli aeroporti | 368.558 | 1,3 | 145.261 | 0,6 | -60,6 |
Diritti sulla sorveglianza delle imprese per controlli di sicurezza | 843.457 | 3,1 | 417.680 | 1,7 | -50,5 |
Diritti sulle attività relative allo spazio aereo | 19.316 | 0,1 | 30.732 | 0,1 | 59,1 |
Diritti sulle attività relative alla medicina aeronautica | 6.300 | 0,0 | 2.400 | 0,0 | -61,9 |
Articolo 7 (spese e diritti accessori) | 1.533.814 | 5,6 | 1.836.110 | 7,6 | 19,7 |
TOTALE | 27.564.921 | 100,0 | 24.232.235 | 100,0 | -12,1 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Gli altri proventi da servizi comprendono: la quota di euro 4.684.307 (euro 4.449.926 nel 2019) di diritti tariffari di spettanza dell’ENAC e trasferiti dall’ENAV ai sensi del decreto-legge 8 settembre 2004, n. 237, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2004, n. 265 “Interventi urgenti nel settore dell’aviazione civile”; le entrate connesse al servizio antincendio nell’aeroporto di Roma Urbe e ai servizi di controllo di sicurezza nell’aeroporto di Pantelleria (ex d.m. 13 luglio 2005), le quali offrono copertura ai costi sostenuti per l’effettuazione dei servizi ed imputati nella parte spesa.
Infine, le sanzioni irrogate per violazione a regolamenti dell’Unione europea e al Codice della navigazione (euro 732.091 a fronte di euro 1.318.525 nel 2019) costituiscono entrate che vengono riversate al bilancio dello Stato, ad eccezione dell'aggio di riscossione del 20 per cento a favore dell'ENAC.
Si ritiene interessante offrire evidenza al rapporto esistente tra le diverse fonti delle entrate correnti, i cui dati relativi al 2020 e al 2019 sono riepilogati nel riquadro seguente.
Tabella 9 – Fonte delle entrate correnti
2019 | 2020 | var. % | |||
importo | % sul tot. | importo | % sul tot. | ||
trasferimenti correnti | 40.459.180 | 20,0 | 42.299.832 | 25,9 | 4,5 |
entrate proprie | 161.406.964 | 80,0 | 121.180.167 | 74,1 | -24,9 |
TOTALE entrate correnti | 201.866.144 | 100,0 | 163.479.999 | 100,0 | -19,0 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Risulta quindi che i trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche (statali e regionali) nel 2020 incidono per il 25,9 per cento del totale delle entrate correnti, mentre le entrate proprie (comprensive delle entrate extratributarie e di quelle di natura tributaria, contributiva e perequativa) rappresentano il 74,1 per cento del totale, assicurando in tal modo all’ENAC un buon margine di indipendenza e autonomia finanziaria.
Passando alle entrate in conto capitale, anzitutto si propone la seguente tabella di dettaglio.
Tabella 10 – Entrate in conto capitale
2019 | 2020 | var. % | |
TITOLO IV - ENTRATE IN CONTO CAPITALE | |||
Contributi agli investimenti da xxx.xx pubbliche | 17.269.315 | 24.222.071 | 40,3 |
Contributi agli investimenti dalla U.E. e dal resto del mondo | 0 | 0 | |
Altri trasferimenti in conto capitale da xxx.xx pubbliche | 314.928 | 9.347 | -97,0 |
Altre entrate in conto capitale | 306.212 | 62.452 | -79,6 |
TOTALE TITOLO IV | 17.890.455 | 24.293.870 | 35,8 |
TITOLO V - ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE | |||
Riscossione crediti medio-lungo termine a tasso agevolato | 3.483 | 690.722 | 19.731,2 |
TOTALE TITOLO V | 3.483 | 690.722 | 19.731,2 |
Titolo IV - Entrate in conto capitale | 17.890.455 | 24.293.870 | 35,8 |
Titolo V - Entrate da riduzione attività finanziarie | 3.483 | 690.722 | 19.731,2 |
TOTALE | 17.893.938 | 24.984.592 | 39,6 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
I contributi agli investimenti ricevuti nel 2020 (euro 24.222.071) sono esclusivamente costituiti da trasferimenti dello Stato, nello specifico afferenti a:
– euro 15.000.000 assegnati con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 37 del 27 ottobre 2020, per interventi infrastrutturali sugli aeroporti nell’ambito delle azioni intraprese in base alla legge 1° agosto 2002, n.166;
– finanziamento di euro 3.992.547 disposto in attuazione del Piano azione e coesione (PAC) per la realizzazione di infrastrutture aeroportuali sugli aeroporti di Lamezia Terme e Bari;
– euro 5.229.524 derivanti dalla messa all’asta delle quote di emissione del settore aereo per attività destinate a finanziare iniziative contro i cambiamenti climatici e disposti con decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n 43 e n. 44 del 7 dicembre 2020.
Gli altri trasferimenti in conto capitale pari ad euro 9.347 fanno riferimento a quote di trattamento di fine rapporto trasferite da altre Amministrazioni. Desta perplessità l’appostazione di questo importo tra le spese in conto capitale.
Le altre entrate in conto capitale pari ad euro 62.452 sono relative al rimborso accertato a seguito della richiesta del Dipartimento della protezione civile ad ENAC di provvedere all’approvvigionamento di termoscanner richiesti dai gestori aeroportuali di Ancona e Pescara, ponendo i relativi costi a carico della gestione emergenziale.
Infine, per quanto concerne le entrate per conto terzi e per partite di giro, stante la già segnalata perfetta coincidenza degli importi con quelli imputati al corrispondente titolo VII della spesa e l’assenza di criticità rilevate, si ritiene sufficiente di seguito riportare la relativa tabella di dettaglio.
Tabella 11 - Entrate per conto terzi e partite di giro
2019 | 2020 | var. % | |
TITOLO IX - ENTRATE CONTO TERZI E PARTITE DI GIRO | |||
Altre ritenute | 5.696.804 | 4.080.726 | -28,4 |
Ritenute su redditi da lavoro dipendente | 17.926.467 | 17.110.487 | -4,6 |
Ritenute su redditi da lavoro autonomo | 50.000 | 70.000 | 40,0 |
Altre entrate per partite di giro | 28.824.329 | 14.992.801 | -48,0 |
Totale entrate per partite di giro | 52.497.600 | 36.254.014 | -30,9 |
Trasferimenti da Equitalia | 438.834 | 424.106 | -3,4 |
Totale entrate per conto terzi | 438.834 | 424.106 | -3,4 |
TOTALE | 52.936.433 | 36.678.120 | -30,7 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
6.4.3 Analisi delle spese
Anche per la parte spesa del bilancio consuntivo dell’Ente si procede distintamente a seconda della diversa natura ed iniziando con le uscite di parte corrente, di cui la tabella seguente espone i dati di dettaglio.
Tabella 12 – Spese correnti
TITOLO I - USCITE CORRENTI | 2019 | 2020 | var. % |
Redditi da lavoro dipendente | 49.957.947 | 50.909.800 | 1,9 |
Retribuzioni lorde | 39.589.367 | 40.362.852 | 2,0 |
Contributi sociali a carico dell'Ente | 10.368.580 | 10.546.948 | 1,7 |
Imposte e tasse a carico dell'Ente | 4.486.314 | 4.436.145 | -1,1 |
Acquisto di beni e servizi | 41.496.623 | 34.605.099 | -16,6 |
Acquisto di beni | 187.460 | 351.302 | 87,4 |
Acquisto di servizi | 41.309.163 | 34.253.797 | -17,1 |
Trasferimenti correnti | 9.364.253 | 6.221.742 | -33,6 |
Trasferimenti correnti ad xxx.xx pubbliche | 3.193.253 | 2.653.742 | -16,9 |
Trasferimenti correnti a famiglie | 6.171.000 | 3.568.000 | -42,2 |
Xxxxxxxx e poste correttive | 4.304.111 | 29.196.748 | 578,3 |
Rimborsi spese personale (comando, distacco, fuori ruolo ecc..) | 4.038.500 | 4.010.000 | -0,7 |
Altri di parte corrente di somme non dovute o incassate in eccesso | 265.611 | 25.186.748 | 9.382,6 |
Altre spese correnti | 4.089.204 | 6.413.972 | 56,9 |
Premi di assicurazione | 1.505.400 | 1.378.416 | -8,4 |
Spese dovute a sanzioni, risarcimenti e indennizzi | 2.583.804 | 5.035.556 | 94,9 |
TOTALE | 113.698.453 | 131.783.506 | 15,9 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Nell’ambito del totale delle spese correnti (euro 131.783.506 nel 2020) si possono enucleare quelle che propriamente attengono al funzionamento dell’Ente, che ammontano complessivamente a euro 89.951.044 (euro 95.940.884 nel 2019) e sono così suddivise:
- euro 50.909.800 (euro 49.957.948 nel 2019) per spese del personale in attività di servizio, pari al 38,6 per cento del totale delle spese correnti;
- euro 34.605.099 (euro 41.496.623 nel 2019) per l'acquisto di beni di consumo e di servizi, pari al 26,3 per cento del totale delle spese correnti;
- euro 4.436.145 (euro 4.486.314 nel 2019) per imposte e tasse comprensive di IRAP.
La spesa relativa alla gestione del personale, interamente imputata alla UPB Direzione centrale sviluppo organizzativo, è stata già analizzata nel paragrafo 3.5 del presente referto.
Per quanto concerne gli acquisti per beni di consumo e servizi, la nota integrativa del bilancio consuntivo 2020 espone con ampio dettaglio i vari tipi di spese cui si riferiscono. Di seguito si segnalano le poste più importanti o significative:
- euro 2.613.985 (euro 2.638.037 nel 2019), relativi alla locazione di alcune sedi dell'Ente;
- euro 1.932.148 (euro 3.605.467 nel 2019), relativi a rimborsi di viaggio e di trasloco;
- euro 3.438.471 (euro 5.046.909 nel 2019) per spese di funzionamento del sistema informatico;
- euro 18.505.817 (euro 21.467.457 nel 2019) per oneri di servizio pubblico, di cui euro
13.004.434 per la continuità territoriale con la Sicilia così ripartito: euro 4.717.860 per l’annualità di cofinanziamento regionale, euro 8.286.574 al finanziamento PO infrastrutture FSC 2014-2020 delibera CIPE n. 54/2016 rafforzamento collegamenti nodi secondari rete TEN-T continuità territoriale siciliana, euro 3.000.000 per il finanziamento oneri servizio pubblico Crotone di cui all’art. 1, c. 133, l. n.145 del 2018 (legge di bilancio 2019), euro
2.501.383 per la continuità territoriale con l’isola d’Elba di cui euro 2.250.000 già finalizzati in avanzo di amministrazione con delibere del Cda n. 1 del 18 gennaio 2017 e n. 21 del 2 ottobre 2018 ed euro 251.383 per cofinanziamento regione;
- euro 501.926 (euro 603.879 nel 2019) per gli organi istituzionali.
Tra le altre uscite di questa categoria sono comprese spese di varia natura (illuminazione, acqua e riscaldamento; manutenzione di mobili, macchine per ufficio, impianti ed immobili; servizi di pulizia e vigilanza, eccetera) sostenute in relazione sia alle sedi dell’Ente che agli aeroporti a gestione diretta.
In tale categoria, inoltre, rientrano pressoché interamente le spese sottoposte dalla legislazione vigente ai vincoli di contenimento che saranno considerati in un successivo paragrafo.
Alle considerate spese di funzionamento dell’Ente si aggiungono:
- euro 6.221.742 (euro 9.364.253 nel 2019), per trasferimenti correnti;
- euro 29.196.748 (euro 4.304.111 nel 2019), per rimborsi e poste correttive delle entrate;
- euro 6.413.972 (euro 4.089.203 nel 2019), per altre spese correnti.
Tra le uscite per trasferimenti correnti, oltre ai rimborsi e versamenti dovuti allo Stato a vario titolo, spicca in particolare l’importo di euro 3.200.000 (euro 5.780.000 nel 2019) per le liquidazioni per fine rapporto di lavoro, il quale è stato determinato sulla base del personale cessato dal servizio.
I rimborsi e le poste correttive delle entrate riguardano, in particolare, gli oneri pari a euro
4.010.000 (euro 4.038.500 nel 2019), per il personale comandato dall'Aeronautica militare e da altre amministrazioni;
Le altre spese correnti sono rappresentate da:
- euro 1.378.416 (euro 1.505.400 nel 2019), per premi di assicurazione;
- euro 5.035.556 (euro 2.583.804 nel 2019), da oneri per contenzioso.
Venendo alle spese in conto capitale, complessivamente pari a euro 30.217.849, la tabella seguente evidenzia una ripartizione maggiormente analitica.
Tabella 13 - Spese in conto capitale
TITOLO II - USCITE IN CONTO CAPITALE | 2019 | 2020 | var. % |
Tributi in conto capitale a carico dell'Ente | 0 | 0 | |
Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni | 8.164.328 | 5.924.144 | -27,4 |
Beni materiali | 524.827 | 814.823 | 55,3 |
Beni immateriali | 7.639.501 | 5.109.321 | -33,1 |
Contributi agli investimenti | 17.575.527 | 24.222.071 | 37,8 |
Altre spese in conto capitale | 0 | 71.634 | 100,0 |
TOTALE | 25.739.855 | 30.217.849 | 17,4 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
L’importo di euro 24.222.071 dei contributi agli investimenti comprende la finalizzazione di spesa dei finanziamenti statali assegnati all’ENAC e relativi per euro 15.000.000 al rifinanziamento degli interventi di cui alla legge n. 166 del 2002 e per euro 3.992.547 agli interventi negli aeroporti di Lamezia Terme e di Bari a cui va aggiunta la quota di euro
5.229.524 trasferita dallo Stato in relazione ai proventi derivanti dalla messa all’asta delle quote di emissione del settore aereo, destinato a finanziare iniziative contro i cambiamenti climatici.
6.5 La gestione dei residui
Come già accennato, in conformità all’art. 40 del d.p.r. n. 97 del 2003 e all’art. 59 del regolamento amministrativo contabile Enac, il bilancio consuntivo dell’esercizio 2020 reca in allegato la situazione dei residui attivi e passivi relativi agli esercizi anteriori a quello di competenza, distinti per capitoli ed esercizi di provenienza. Essa, tuttavia, non risulta accompagnata dalla nota del Collegio dei revisori dei conti che, in base alle suddette norme, dovrebbe esprimersi sulla fondatezza dei residui medesimi. Tale valutazione dell’organo di controllo non si rinviene neanche nel corpo della relazione presentata sul bilancio consuntivo dell’esercizio.
Occorre sottolineare che il consuntivo è stato predisposto in assenza dell’emanazione di un preventivo provvedimento di riaccertamento dei residui. Si raccomanda pertanto un impegno
da parte dell’Ente per una prossima adozione di tale provvedimento stesso al fine di effettuare una complessiva revisione dello stato dei residui.
Per alcune specifiche situazioni creditorie nei confronti di utenti per le quali sono state attivate procedure di riscossione o di insinuazione in passivi fallimentari, l’Ente ha richiesto all’Avvocatura generale dello Stato, con note del 16 ottobre 2019 e 31 gennaio 2020, peraltro rimaste prive di riscontro, pareri in ordine alla possibilità di procedere alla cancellazione dei relativi residui attivi.
Residui attivi
L’evoluzione nel 2020 del complesso dei residui attivi è rappresentata nella tabella che segue.
Tabella 14 - Gestione dei residui attivi
RESIDUI ATTIVI | 2019 | 2020 | var. % |
Residui al 1° gennaio | 222.464.414 | 226.394.495 | 1,8 |
Residui eliminati | 0 | 0 | 0,0 |
Residui riscossi | 16.244.607 | 9.507.493 | -41,5 |
Risultato gestione residui | 206.219.807 | 216.887.002 | 5,2 |
Residui esercizio | 20.174.687 | 51.147.822 | 153,5 |
Residui al 31 dicembre | 226.394.494 | 268.034.824 | 18,4 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
I residui attivi al termine dell’esercizio, pari a euro 268.034.824, risultano in aumento del 18,4 per cento sul dato del 2019 (euro 226.394.494) a causa del minor volume di residui riscossi e al notevole volume dei residui formati nel corso dell’esercizio.
Tra le voci più significative dei residui attivi esistenti al termine del 2020, si segnalano le seguenti:
– euro 86.839.299, per trasferimenti di parte corrente da parte dello Stato, in cui è compresa la parte più rilevante dei residui di nuova formazione nel 2019, relativa ai finanziamenti statali trasferiti sul finire del 2019 per gli oneri di servizio pubblico finalizzati ad assicurare la continuità territoriale degli scali della Sicilia e di Crotone;
– euro 76.079.447, per trasferimenti in conto capitale da parte dello Stato (di cui euro 2.957.460 relativi al finanziamento nazionale PON e PAC);
– euro 8.552.882, per trasferimenti correnti dalle Regioni, relativi principalmente al cofinanziamento degli oneri di servizio pubblico da parte della Regione siciliana;
– euro 49.383.523 quali residui relativi alle fatture per prestazioni di servizio di cui euro 11.391.990 relativi a crediti di difficile riscossione verso soggetti per i quali sono state attivate procedure di ingiunzione pagamento o fallimentari con insinuazione nei rispettivi riparti. Nel corso del 2019, per alcune specifiche situazioni, è stata interessata l’Avvocatura dello Stato in merito al parere sulla possibilità di procedere alla cancellazione dei residui. A seguito dei provvedimenti assunti da Enac a sostegno dell’economia del settore aereo nel periodo emergenziale, dal 30 marzo al 15 ottobre 2020 sono state sospese le attività di fatturazione e riscossione delle fatture in scadenza;
– euro 26.481.270 per canoni di concessione in relazione alla proroga della scadenza per il versamento delle rate dovute dai gestori aeroportuali nel 2020, quale misura adottata da Enac a sostegno del settore in crisi per l’emergenza sanitaria;
– euro 3.676.188 per riscossione di mutui al personale.
Le informazioni sui residui attivi sono completate dalla seguente tabella che mostra la suddivisione dei residui iscritti in bilancio al 31 dicembre 2020 per ciascun titolo ed in base all’anno di formazione.
Tabella 15 - Situazione dei residui attivi al 31 dicembre 2020
TITOLI/ANNO | 2016 e anni precedenti | 0000 | 0000 | 0000 | 0000 | TOTALE |
titolo I - entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa | 367 | 367 | ||||
titolo II - trasferimenti correnti | 91.033.630 | 119.838 | 892.633 | 3.346.081 | 95.392.182 | |
titolo III - entrate extratributarie | 17.474.045 | 3.869.511 | 4.641.344 | 8.389.940 | 46.744.393 | 81.119.233 |
titolo IV - entrate in conto capitale | 76.081.180 | 62.452 | 76.143.632 | |||
titolo V - entrate da riduzione di attività finanziarie | 2.994.323 | 681.865 | 3.676.188 | |||
titolo IX - entrate per conto terzi e partite di giro | 6.634.692 | 686.903 | 1.242.734 | 2.825.860 | 313.032 | 11.703.221 |
TOTALE | 194.218.237 | 4.676.252 | 5.884.078 | 12.108.434 | 51.147.823 | 268.034.823 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Residui passivi
L’andamento del complesso dei residui passivi nel 2020 è riassunto nel seguente prospetto.
Tabella 16 - Situazione residui passivi
RESIDUI PASSIVI | 2019 | 2020 | var. % |
Residui al 1° gennaio | 495.154.403 | 528.852.281 | 6,8 |
Residui eliminati | 0 | 0 | 0,0 |
Residui pagati | 34.363.977 | 46.687.987 | 35,9 |
Risultato gestione residui | 460.790.426 | 482.164.294 | 4,6 |
Residui esercizio | 68.061.854 | 89.515.877 | 31,5 |
Residui al 31 dicembre | 528.852.280 | 571.680.171 | 8,1 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
I residui passivi al termine dell’esercizio, pari a euro 571.680.171, risultano in aumento dell’8,1 per cento sul dato del 2019 (euro 528.852.280) a causa del consistente volume dei residui formati nel corso dell’esercizio.
Le voci maggiormente significative dei residui passivi, al termine del 2020, attengono a:
- euro 33.106.344 per oneri in favore del personale. Di tale importo una parte è in corso di liquidazione ed è riferita a tutte quelle operazioni a cavallo dei due esercizi (pagamenti previdenziali e liquidazioni di competenze del mese di dicembre), la parte maggiormente rilevante si riferisce ad oneri accessori per il personale;
- euro 75.963.555 per spese relative all’acquisto di beni e di servizi fra cui euro 41.558.166 per oneri di servizio pubblico (come noto, le convenzioni attivate nel corso degli anni attengono alla continuità territoriale tra gli scali della regione Sicilia, lo scalo aeroportuale di Crotone, di Reggio Calabria, dell’isola d’Elba e gli altri aeroporti nazionali); euro 2.936.527 sono relativi a servizi di manutenzione, pulizia e vigilanza; euro 7.476.929 a spese per l’informatizzazione dell’Ente; euro 12.900.398 per la esternalizzazione o implementazione di alcuni servizi, di cui euro 10.000.000 per l’esternalizzazione di attività di alta vigilanza durante l’esecuzione di opere di manutenzione straordinaria e di nuova costruzione sugli aeroporti. Al riguardo si osserva che l’Ente, a seguito del ricorso presentato dal personale professionista, non attiverà tale percorso, pertanto, l’importo sarà inserito nel provvedimento di cancellazione dei residui di prossima emanazione; la restante parte afferisce a impegni di spesa per acquisto di beni, servizi e utenze. Va rilevato che, solitamente, una parte significativa di detti importi,
trattandosi di obbligazioni che maturano al termine dell’esercizio, è normalmente liquidata alla riapertura contabile dell’esercizio successivo;
- euro 4.326.798 per rimborsi spese per personale comandato, nei primi mesi del 2021 è stato rimborsato all’Aeronautica Militare l’importo di euro 3.015.914 per annualità pregresse;
- euro 3.909.000 per restituzione dei contributi in conto opera di previdenza trattenuti ai dipendenti dell’ENAC ex D.G.A.C.;
- euro 1.351.425 per premi di assicurazione per la copertura assicurativa dei rischi della responsabilità civile aeronautica, della responsabilità civile generale e della responsabilità civile verso terzi per perdite patrimoniali;
- euro 1.788.854 per trattamento di fine rapporto e indennità di anzianità al personale liquidato nei primi mesi del 2021;
- euro 5.134.032 per spese per liti ed arbitraggi, risarcimento ed accessori, tale somma è destinata, in relazione a quanto disposto dall’art. 8, comma 3 del d.lgs. n. 250 del 1997, ai contenziosi ancora in atto alla data del 31 dicembre 2020;
- euro 25.037.495 per rimborsi, di cui 25 mln per rimborso ai vettori del minor prezzo praticato ai residenti nella regione Sicilia per i biglietti da e per Palermo e Catania - legge n. 160 del 2019 art. 1, cc. 124, 125 126 - a seguito del trasferimento statale pervenuto al termine dell’esercizio finanziario;
- euro 120.284.699 per spese in conto capitale relative all’acquisizione di beni di uso durevole e per interventi infrastrutturali su aeroporti a gestione diretta, di cui 51 milioni di euro finalizzati all’acquisto della proprietà dello stabile di via Gaeta in Roma attualmente in locazione, 8,2 milioni di euro per ristrutturazione della sede di Xxxxxx Pretorio, sempre in Roma, e 56,8 milioni di euro per il finanziamento dei piani triennali di investimento su aeroporti a gestione diretta;
- euro 270.051.781 per impegni correlati ai finanziamenti per le opere infrastrutturali sugli aeroporti;
- euro 11.385.296 per la concessione di mutui al personale;
- euro 16.869.533 per conto terzi e partite di giro.
Le informazioni sui residui passivi sono completate dalla seguente tabella che mostra la suddivisione dei residui iscritti in bilancio al 31 dicembre 2020 per ciascun titolo ed in base all’anno di formazione.
Tabella 17 – Situazione dei residui passivi al 31 dicembre 2020
TITOLI/ANNO | 2016 e anni precedenti | 0000 | 0000 | 0000 | 0000 | TOTALE |
titolo I - spese correnti | 64.022.978 | 4.096.471 | 4.127.574 | 20.411.256 | 59.606.000 | 152.264.279 |
titolo II - spese in c/capitale | 319.060.259 | 12.922.535 | 15.898.324 | 16.955.196 | 25.500.766 | 390.337.080 |
titolo III - spese per incremento attività finanziarie | 11.385.296 | 11.385.296 | ||||
titolo IV - uscite per conto terzi e partite di giro | 7.981.195 | 1.263.662 | 907.778 | 3.131.772 | 4.409.112 | 17.693.519 |
TOTALE | 402.449.728 | 18.282.668 | 20.933.675 | 40.498.224 | 89.515.878 | 571.680.171 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Conclusivamente nel rilevare, come dato critico, la conservazione nella contabilità dell’Ente di partite attive e passive risalenti ad anni piuttosto remoti, si richiama la necessità che l’Ente medesimo prosegua nell’attività di verifica della permanenza delle condizioni per il mantenimento dei residui nelle scritture contabili e nel conto del bilancio, al fine di contenerne l’ammontare entro limiti fisiologici idonei ad evitare l’insorgere di patologie gestionali.
6.6 Alcuni indicatori sintetici di bilancio
Ulteriori valutazioni sui risultati della gestione sono possibili grazie a taluni indicatori sintetici, elaborati correlando i dati contabili in conto competenza estratti dai rendiconti finanziari degli esercizi 2019 e 2020.
Tabella 18 – Indicatori di bilancio (valori percentuali)
Indicatore | Valori considerati | 2019 | 2020 |
Dipendenza finanziaria | trasferimenti correnti/entrate correnti | 20,04 | 25,87 |
Rapporto di parte corrente | spese correnti/entrate correnti | 56,32 | 80,61 |
Spese di funzionamento | spese di funzionamento/spese correnti | 84,38 | 68,26 |
Tasso smaltimento dei residui attivi | riscossioni in conto residui/residui attivi iniziali | 7,30 | 4,20 |
Tasso smaltimento dei residui passivi | pagamenti in conto residui/residui passivi iniziali | 6,94 | 8,83 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Dall’analisi degli esposti indici si traggono le seguenti informazioni.
Il tasso di dipendenza finanziaria evidenzia che l’Ente dispone di ingenti entrate proprie, seppure in decremento, costituite prevalentemente dai ricavi per l’erogazione di servizi forniti a privati e dai proventi dei beni in concessone. Le maggior parte delle entrate correnti statali sono rappresentate dal contributo di funzionamento di cui al d.lgs. n. 250 del 1997, e dai finanziamenti provenienti dalle regioni interessate, per il pagamento degli oneri di servizio pubblico.
Il rapporto di parte corrente denota che le entrate correnti dell’Ente sono in gran parte assorbite dalla gestione corrente.
Le spese di funzionamento costituiscono la parte prevalente delle spese correnti.
Il tasso di smaltimento dei residui attivi non risulta soddisfacente. Occorre al riguardo tener conto, tuttavia, che i medesimi sono costituiti per la maggior parte dalle seguenti voci: trasferimenti correnti da parte dello Stato per euro 86.839.299, trasferimenti in conto capitale da parte dello Stato per euro 76.079.447 e trasferimenti correnti da parte delle regioni per euro 8.552.882.
Anche il tasso di smaltimento dei residui passivi si rivela analogamente insufficiente, tuttavia occorre segnalare che gran parte di tali residui consiste in poste in conto capitale relative ad investimenti in infrastrutture aeroportuali.
6.7 La situazione della liquidità e la situazione amministrativa
La tabella seguente evidenzia la situazione amministrativa nell’esercizio in esame e nel 2019 come confronto.
Tabella 19 - Situazione amministrativa
Consistenza cassa inizio esercizio Riscossioni c/competenze c/residui Pagamenti c/competenze c/residui Consistenza cassa fine esercizio Residui attivi: degli esercizi precedenti dell'esercizio Residui passivi: degli esercizi precedenti dell'esercizio | 2019 | 2020 | var. % | ||
565.069.971 | 675.159.545 | 19,5 | |||
252.521.828 | 173.994.887 | ||||
16.244.607 | 268.766.435 | 9.507.493 | 183.502.380 | -31,7 | |
124.312.884 | 109.163.598 | ||||
34.363.977 | 158.676.861 | 46.687.987 | 155.851.585 | -1,8 | |
675.159.545 | 702.810.340 | 4,1 | |||
206.219.807 | 216.887.002 | ||||
20.174.687 | 226.394.494 | 51.147.822 | 268.034.824 | 18,4 | |
460.790.426 | 482.164.294 | ||||
68.061.854 | 528.852.280 | 89.515.877 | 571.680.171 | 8,1 | |
Avanzo/disavanzo d'xxx.xx | 372.701.759 | 399.164.994 | 7,1 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
La consistenza di cassa al 31 dicembre 2020, pari ad euro 702.810.340, risulta in aumento del 4,1 per cento rispetto al 2019 (euro 675.159.545).
L’indicatore di tempestività dei pagamenti per l’esercizio in esame, calcolato con il sistema contabile dell’Ente, è pari a n. 3,83 giorni, mentre l’indicatore determinato dalla Piattaforma dei Crediti Commerciali di cui all’articolo 1, comma 861, legge 30 dicembre 2018 n. 145 è di n. 3 giorni. Il Collegio dei revisori, con verbale del 20 ottobre 2021, ha preso atto che l’Ente ha attuato le disposizioni di cui all’art. 33, comma 1, del d.lgs. n. 33 del 2013, calcolando l’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti secondo le disposizioni di cui all’articolo 9 del d.p.c.m. 22 settembre 2014.
Al conto del bilancio non risulta allegato alcun prospetto attestante l’importo dei pagamenti effettuati oltre i termini prescritti dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, né la nota integrativa attesta il mancato verificarsi di siffatte fattispecie.
Il risultato di amministrazione al termine del 2020 registra un avanzo pari ad euro 399.164.994 in aumento del 7,1 per cento sul dato del 2019 (euro 372.701.759).
Una parte di tale avanzo, pari a euro 11.391.990, è riferita al fondo crediti di difficile riscossione (per i citati residui attivi derivanti essenzialmente da prestazioni fatturate a soggetti per i quali sono state attivate procedure fallimentari con insinuazione nei rispettivi riparti)
conseguentemente l’avanzo di amministrazione disponibile di finalizzazione viene rideterminato in euro 387.773.004 su cui risultano essere già state assunte dal Consiglio di amministrazione le seguenti deliberazioni di vincolo:
euro 46.412.434 al trattamento di fine rapporto;
euro 3.676.188 al credito accertato per mutui erogati ai dipendenti;
euro 103.400.000 al fondo interventi infrastrutturali e recupero patrimonio immobiliare; euro 10.039.209 al fondo per il finanziamento di attività di studio e di ricerca;
euro 8.000.000 al contenzioso per trattamento di liquidazione dipendenti ex D.G.A.C.; euro 2.617.174 al fondo rinnovo contrattuale;
euro 20.110.951 al disavanzo previsione 2021.
In relazione ai citati crediti vantati dall’Ente a fronte dei quali sono in corso procedure fallimentari in capo ai soggetti debitori per i quali, pertanto, si prevede una difficile riscossione, si ritiene opportuno che l’Ente istituisca un apposito fondo per rischi al fine di una migliore veridicità e attendibilità delle risultanze economico-patrimoniali di bilancio.
L’avanzo di amministrazione disponibile per nuove finalizzazioni è pari a euro 193.517.048, importo che il Direttore ha proposto di allocare nel fondo interventi infrastrutturali e recupero del patrimonio immobiliare per il successivo finanziamento di piani di investimento.
Va infine rimarcato che, come anche risulta dalle stesse relazioni di accompagnamento al bilancio consuntivo, la rilevazione di un consistente ammontare di avanzo di amministrazione, generato dai vari avanzi finanziari di competenza accumulatisi nei vari esercizi, è anche il portato dei vincoli di contenimento della spesa imposti, anche all’ENAC in quanto pubblica amministrazione, dalla legislazione di finanza pubblica del recente periodo, peraltro rispettate dall’Ente anche nell’esercizio 2020, come certificato dal Collegio dei revisori dei conti.
6.8 Limiti di spesa previsti da disposizioni di finanza pubblica
L’ENAC è soggetto alle seguenti norme di contenimento della spesa pubblica: d.l. 25 giugno 2008, n. 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, il d.l. 31 maggio
2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il d.l. 24 aprile 2014
n. 66 convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014 n. 89 e la legge n.160 del 27 dicembre 2019.
Per quanto riguarda il rispetto del limite di spese per autovetture (limite del 30 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2011 ex art. 15, c.1, del decreto-legge n. 66 del 2014) il Collegio dei revisori rileva che nei competenti capitoli per spese di esercizio (carburante, noleggio, manutenzione) delle autovetture presso la Direzione generale, è stato impegnato l’importo di euro 15.542, a fronte di un limite di spesa di euro 19.326 (30 per cento di euro 64.420). Permane la spesa di esercizio delle autovetture e degli automezzi speciali (carburante, noleggio, manutenzione) di euro 90.110 presenti negli aeroporti per le specifiche finalità operative e di sicurezza pubblica in relazione all’esclusione dall’ambito applicativo delle norme di contenimento previsto per le autovetture i cui servizi operativi sono rivolti alla tutela dell’ordine, sicurezza pubblica, salute, incolumità.
Per quanto riguarda la contrattazione integrativa il Collegio, nel prendere atto della predisposizione del fondo nel rispetto dei limiti di legge, rileva la previsione della prescritta riduzione del 10 per cento e verifica il versamento annuale effettuato nel mese di ottobre (art. 67, c. 6, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112).
Il Collegio ha verificato il rispetto dell’articolo 1, comma 597, della legge n. 160 del 2019, relativo all’inserimento nella nota integrativa al bilancio consuntivo di un'apposita sezione riguardante le modalità attuative delle disposizioni di cui ai commi da 590 a 600.
Per quanto riguarda le misure di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica previste dai richiamati commi della legge di bilancio per l’anno 2020, e in particolare di quello disposto dal comma 591, ai sensi del quale gli enti “non possono effettuare spese per l'acquisto di beni e servizi per un importo superiore al valore medio sostenuto per le medesime finalità negli esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018, come risultante dai relativi rendiconti o bilanci deliberati”, il Collegio evidenzia che la media di spesa del triennio di riferimento del limite, pari ad euro 17.323.451, incrementata, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 1, comma 593, della citata legge n. 160 del 2019 di euro 4.414.699, si attesta ad euro 21.738.150. Dal limite di spesa sono considerate escluse, ai sensi delle circolari Mef-Rgs n. 26 del 14 dicembre 2020 e n. 11 del 9 aprile 2021, anche ulteriori spese, impegnate in euro 825.387, che afferiscono all’acquisto di materiale DPI, servizi sanitari, e altri mezzi per l’attuazione delle misure di prevenzione dal contagio da Covid-19. Pertanto, complessivamente, le somme impegnate della categoria per acquisto beni e servizi, al netto delle spese per oneri di servizio pubblico e per spese esenti dal contenimento, è pari ad euro 15.273.895, importo inferiore al limite di contenimento.
Nell’ambito del predetto complessivo limite, le disposizioni di cui ai commi 610 e 611 dell’articolo 1 della legge n. 160 del 2019, prevedevano il contenimento della spesa per la gestione corrente del settore ICT assicurando, anche tramite il ricorso al riuso dei sistemi e degli strumenti ITC, un risparmio di spesa annuale pari al 10 per cento della spesa annuale media sostenuta nel biennio 2016 – 2017. In proposito l’Ente rappresenta che rispetto al limite di spesa pari ad euro 2.587.961 la spesa corrente del settore ITC è stata di euro 3.639.487 e che la maggiore spesa di euro 1.051.525 è stata determinata da oneri derivanti da contratti pluriennali perfezionati negli anni precedenti il cui inadempimento avrebbe comportato un danno per l’Ente per penalità o eventuali azioni legali oltre ai maggiori oneri per sicurezza informatica sostenuti a seguito dell’intervento di pirateria informatica di cui l’Ente è stato oggetto. Il Collegio rileva ad ogni buon conto che i commi 610 e 611 in questione sono stati abrogati dall'art. 53, comma 6, lett. b), del d.l. 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con
modificazioni, dalla L. 29 luglio 2021, n. 108.
L’Ente ha provveduto ad effettuare i seguenti versamenti al bilancio dello Stato per il contenimento della spesa pubblica per un importo complessivo di euro 1.986.308 di cui:
- euro 491.662 ex art. 1 c. 594 legge n. 160 del 2019 e legge n. 122 del 2010 in data 8 giugno 2020;
- euro 1.494.646 ex art. 67 c.6 d.l. n. 112 del 2008 in data 13 ottobre 2020.
6.9 Il conto economico
In via preliminare occorre precisare che l’Enac non è ancora dotato di un sistema di scritture contabili dedicato alle rilevazioni di natura economica e patrimoniale dei fatti gestionali. Pertanto, sia il conto economico che lo stato patrimoniale non sono il prodotto automatico di registrazioni contabili operate in corso d’esercizio, ma vengono invece compilati desumendone gli elementi dai dati finanziari di gestione.
Nella tabella di seguito esposta, si riportano in sintesi (ovvero senza riportare le sottovoci con valore nullo) le risultanze del conto economico.
Tabella 20 - Conto economico
2019 | 2020 | var. % | |
A) VALORE DELLA PRODUZIONE - proventi e corrispettivi per produzione prestaz. e/o servizi - altri ricavi e proventi TOTALE | 73.211.234 128.645.932 | 71.765.536 91.705.806 | -2,0 -28,7 |
201.857.166 | 163.471.342 | -19,0 |
B) COSTI DELLA PRODUZIONE - per materie prime, sussidiarie ecc. - per servizi - per godimento beni di terzi - per il personale - ammortamenti e svalutazioni - oneri diversi di gestione | TOTALE | 878.346 | 917.436 | 4,5 |
34.493.279 | 28.807.291 | -16,5 | ||
2.757.715 | 3.376.593 | 22,4 | ||
60.762.310 | 59.901.300 | -1,4 | ||
2.095.992 | 2.148.332 | 2,5 | ||
6.840.930 | 33.514.465 | 389,9 | ||
107.828.572 | 128.665.417 | 19,3 | ||
Differenza valore e costi di produzione | 94.028.594 | 34.805.925 | -63,0 | |
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI - altri proventi finanziari - interessi ed altri oneri finanziari | TOTALE | 8.979 | 8.656 | -3,6 |
87.552 | 92.302 | 5,4 | ||
78.573 | 83.646 | 6,5 |
Risultato prima delle imposte | 93.950.021 | 34.722.280 | -63,0 |
Imposte dell'esercizio | 4.486.314 | 4.436.145 | -1,1 |
Avanzo/Disavanzo economico | 89.463.707 | 30.286.135 | -66,1 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Il conto economico, al termine dell’esercizio in esame, presenta un avanzo di euro 30.286.135, inferiore del 66,1 per cento rispetto al risultato del 2019 (euro 89.463.707).
La notevole diminuzione dell’avanzo è ascrivibile al saldo della gestione caratteristica che registra un valore di euro 34.805.925 di gran lunga inferiore ad euro 94.028.594 registrato nel 2019. Il saldo della gestione caratteristica è conseguenza diretta dell’avanzo accertato nella parte corrente del rendiconto finanziario di competenza ed evidenzia la copertura dei costi di gestione, compresi gli ammortamenti e l’accantonamento al fondo trattamento di fine rapporto, con i relativi proventi.
In attesa dell’introduzione di un sistema di contabilità economico-patrimoniale, sono stati computati, come costi, gli impegni assunti nell’anno per spese correnti ad esclusione delle liquidazioni per fine rapporto di lavoro, e come ricavi gli accertamenti di entrate correnti, ivi incluso i trasferimenti dello Stato, comprensivi anche della quota per il finanziamento delle rotte sociali.
Il costo del lavoro di competenza economica del 2020 è pari ad euro 59.901.300. Tra i costi di produzione è ricompresa la somma di euro 18.505.817 per oneri di servizio pubblico e di euro
2.445.481 per spese di funzionamento e manutenzione aeroporti a gestione diretta.
Le informazioni sulla situazione economica sono completate dal quadro di riclassificazione dei risultati economici che si riporta di seguito.
Tabella 21 - Quadro di riclassificazione dei risultati economici
2019 | 2020 | var. % | |
A) Ricavi | 201.857.166 | 163.471.342 | -19,0 |
B) Valore della produzione tipica | 201.857.166 | 163.471.342 | -19,0 |
Consumi materie prime e servizi esterni | 38.129.340 | 33.101.320 | -13,2 |
C) Valore aggiunto | 163.727.826 | 130.370.022 | -20,4 |
Costo del lavoro | 60.762.310 | 59.901.300 | -1,4 |
D) Margine operativo lordo | 102.965.516 | 70.468.722 | -31,6 |
Ammortamenti | 2.095.992 | 2.148.332 | 2,5 |
Stanziamenti a fondi rischi ed oneri | 0 | 0 | 0,0 |
Xxxxx proventi ed oneri diversi | 6.840.930 | 33.514.465 | 389,9 |
E) Risultato operativo | 94.028.594 | 34.805.926 | -63,0 |
Proventi ed oneri finanziari | 78.573 | 83.646 | 6,5 |
Rettifiche valore di attività finanziarie | 0 | 0 | 0,0 |
F) Risultato prima dei componenti straord. e delle imposte | 93.950.021 | 34.722.280 | -63,0 |
G) Risultato prima delle imposte | 93.950.021 | 34.722.280 | -63,0 |
Imposte di esercizio | 4.486.314 | 4.436.145 | -1,1 |
H) Avanzo/disavanzo economico | 89.463.707 | 30.286.135 | -66,1 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
6.10 Lo stato patrimoniale
Come già evidenziato nei precedenti referti, il patrimonio dell’ENAC comprende, tra l’altro, i beni acquisiti dall’Ente al momento della costituzione ed i beni che facevano parte dei patrimoni, rispettivamente, dell’Ente nazionale della gente dell’aria e del Registro aeronautico italiano. La consistenza patrimoniale netta dell’ENAC al 31 dicembre 2020 è pari a euro 542.688.533 ed incorpora in aumento il sopra evidenziato avanzo economico dell’esercizio.
Le attività dello stato patrimoniale sono riepilogate nella seguente tabella.
Tabella 22 - Stato patrimoniale: attivo
ATTIVITA' | 2019 | 2020 | var. % |
A) CREDITI verso Stato ed altri enti pubblici per la partecipazione al patrimonio iniziale | 0 | 0 | |
B) IMMOBILIZZAZIONI I. Immobilizzazioni immateriali 2) Costi di ricerca, di sviluppo e pubblicità 3) Diritti brevetto e utilizzazione opere d'ingegno 8) Manutenzioni straordinarie e migliorie beni di terzi Totale II. Immobilizzazioni materiali 1) Xxxxxxx e fabbricati 4) Automezzi e motomezzi 5) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altri beni Totale III. Immobilizzazioni finanziarie 2) Crediti d) verso altri Totale TOTALE B) | 10.600.000 | 10.600.000 | 0,0 |
2.399.597 | 2.934.020 | 22,3 | |
80.220.391 | 84.622.220 | 5,5 | |
93.219.988 | 98.156.240 | 5,3 | |
23.949.466 | 23.584.757 | -1,5 | |
0 | 0 | 0,0 | |
51.000.000 | 51.000.000 | 0,0 | |
1.722.519 | 1.886.002 | 9,5 | |
76.671.985 | 76.470.759 | -0,3 | |
12.448.128 | 11.757.406 | -5,5 | |
12.448.128 | 11.757.406 | -5,5 | |
182.340.101 | 186.384.405 | 2,2 | |
C) ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze II. Residui attivi, con separata indicazione degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo 1) Crediti verso utenti, clienti ecc. 2) Crediti verso iscritti, soci e terzi 4) Crediti verso lo Stato e altri soggetti pubblici 5) Crediti verso altri Totale III. Attività finanziarie non costituenti immobilizzazioni IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali TOTALE C) | 0 | 0 | |
38.278.886 | 49.481.193 | 29,3 | |
369 | 367 | -0,5 | |
171.813.824 | 171.471.628 | -0,2 | |
16.301.416 | 47.081.636 | 188,8 | |
226.394.495 | 268.034.824 | 18,4 | |
0 | 0 | ||
675.159.545 | 702.810.340 | 4,1 | |
901.554.040 | 970.845.164 | 7,7 | |
D) RATEI E RISCONTI | 0 | 0 | |
Impegni non inventariati | 4.694.623 | 3.744.591 | -20,2 |
TOTALE ATTIVO | 1.088.588.763 | 1.160.974.160 | 6,6 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, inclusi gli oneri accessori. La categoria “Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere di ingegno” pari a euro 2.934.020 comprende il costo di acquisto di prodotti software applicativi acquistati a titolo di proprietà o di licenza d’uso a tempo indeterminato al netto della quota di ammortamento pari ad euro 987.278.
Le manutenzioni straordinarie e le migliorie su beni di terzi pari a euro 84.622.220 riguardano prevalentemente interventi infrastrutturali sugli aeroporti a gestione diretta in relazione ai piani triennali degli investimenti deliberati; l’incremento relativo al 2020, è riferito ad interventi di riqualificazione delle infrastrutture dell’aeroporto di Pantelleria, di risanamento conservativo di alloggi di servizio e a minuti interventi sugli aeroporti minori nonché ad interventi per adeguamento antincendio degli archivi delle sedi in locazione della direzione generale e presso l’aeroporto di Ciampino.
Le spese di ricerca e sviluppo pari ad euro 10.600.000 sono finalizzate a progetti volti a garantire lo sviluppo e l’innovazione del settore dell’aviazione civile anche in ambito di riduzione dell’impatto ambientale in relazione al Piano della ricerca di cui alla delibera n. 31 del 20 dicembre 2017 e al Piano operativo studi e ricerche 2018 e 2019.
Le voci della categoria “immobilizzazioni materiali” subiscono in generale le riduzioni conseguenti alle quote di ammortamento dell’esercizio, determinate applicando le aliquote stabilite dal decreto MEF 22 aprile 2005, relativo al “Manuale dei principi e delle regole contabili del sistema unico di contabilità economica delle pubbliche amministrazioni”. La voce “immobilizzazioni in corso e acconti”, pari ad euro 51.000.000, è riferita all’accantonamento per l’acquisto della sede di Roma.
La voce “Altri beni” si riferisce all'acquisto di macchinari, mobilio e arredi per ufficio.
Le immobilizzazioni finanziarie sono costituite dalla quota capitale finalizzata a mutui per il personale dipendente al netto dei rimborsi già introitati e del credito accertato nei confronti di dipendenti per i mutui erogati pari ad euro 3.676.188 nonché dai depositi cauzionali presso terzi per la locazione delle sedi dell’Ente.
L’attivo circolante è costituito dalle disponibilità liquide pari a euro 702.810.340 quale saldo risultante a credito alla data di chiusura dell’esercizio sul conto corrente bancario presso la Banca d’Italia e da crediti per euro 268.034.824. L’importo dei crediti per il 64 per cento circa è relativo a crediti verso lo Stato e regioni per trasferimenti da ricevere, mentre il 18 per cento circa si riferisce a crediti verso utenti e clienti per prestazioni di servizio, di cui il 23 cento circa sono relativi a crediti verso società oggetto di procedure concorsuali (fallimento, amministrazione straordinaria, ecc.) seguite dalla Direzione analisi giuridiche e contenzioso. Di seguito si riporta lo schema della passività dello stato patrimoniale.
Tabella 23 - Stato patrimoniale: passivo
PASSIVITA' | 2019 | 2020 | var. % | |
A) PATRIMONIO NETTO | ||||
I. Fondo di dotazione | ||||
VIII. Avanzi (disavanzi) economici portati a nuovo | 422.938.691 | 512.402.398 | 21,2 | |
IX. Avanzo (disavanzo) economico d'esercizio | 89.463.707 | 30.286.135 | -66,1 | |
Totale A) | 512.402.398 | 542.688.533 | 5,9 | |
B) CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE | 0 | 0 | 0,0 | |
C) FONDI PER RISCHI E ONERI | 193.024 | 193.024 | 0,0 | |
D) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO | 47.141.061 | 46.412.434 | -1,5 | |
E) RESIDUI PASSIVI, con separata indicazione di importi | ||||
esigibili oltre l'esercizio | ||||
2) verso banche | 12.303 | 34.314 | 178,9 | |
5) debiti verso i fornitori | 151.534.588 | 153.365.043 | 1,2 | |
8) debiti tributari | 4.660.297 | 5.123.206 | 9,9 | |
9) debiti verso istituti previdenza | 13.581.593 | 13.902.051 | 2,4 | |
10)debiti verso iscritti, soci, terzi per prestazioni dovute | 96.923.854 | 117.817.881 | 21,6 | |
11) debiti verso Stato e altri soggetti pubblici | 599 | 599 | 0,0 | |
12) debiti diversi | 262.139.046 | 281.437.077 | 7,4 | |
Totale E) | 528.852.280 | 571.680.171 | 8,1 | |
F) RATEI E RISCONTI | 0 | 0 | 0,0 | |
TOTALE PASSIVO e NETTO | 1.088.588.763 | 1.160.974.160 | 6,6 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ente
Il fondo rischi e oneri futuri, pari a euro 193.024, è relativo al fondo residui perenti istituito negli scorsi esercizi finanziari. Si osserva al riguardo che tale accantonamento viene iscritto soltanto nello stato patrimoniale, mentre invece non viene operato nel conto del bilancio a titolo di quota sottratta all’avanzo di amministrazione disponibile.
Il fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato, pari a euro 46.412.434 è allineato alla quota vincolata nell’avanzo di amministrazione; ricomprende la quota di accantonamento 2020 imputata a conto economico pari a euro 2.442.320 nonché euro 19.706 destinati al fondo di previdenza complementare Perseo/Sirio.
L’ammontare dei debiti pari a euro 571.680.171 risulta composto prevalentemente:
per il 49 per cento circa da debiti diversi in relazione, principalmente, ai trasferimenti aventi vincolo di destinazione degli stanziamenti del capitolo 7740 del bilancio dello Stato “Trasferimenti a favore di Enac e dei fondi PON e PAC iscritti in capitoli di spesa in conto
capitale del bilancio dell’Ente”, con riferimento al diverso oggetto della spesa o alla diversa legge di finanziamento;
per il 21 per cento circa da debiti verso iscritti, soci e terzi per prestazioni dovute di cui la posta più significativa afferisce ai residui per oneri di servizio pubblico e per i rimborsi ai vettori del minor prezzo praticato ai residenti nella regione Sicilia per i biglietti da e per Palermo e Catania;
per il 27 per cento circa da debiti verso fornitori per spese di funzionamento dell’Ente, di cui una parte rilevante viene regolarizzata nei primi mesi dell’esercizio successivo, per manutenzione e sicurezza delle infrastrutture aeroportuali e per interventi di manutenzione straordinaria sugli aeroporti a gestione diretta.
7. CONCLUSIONI
L’ENAC è la massima istituzione pubblica nazionale nel campo dell’aviazione civile, con funzioni e compiti assai numerosi e di varia natura.
L’Ente è sottoposto alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili con il quale, tra l’altro, è tenuto a stipulare un contratto di programma, da sottoscrivere anche dal Ministro dell’economia e delle finanze e, per quanto di competenza, dal Ministro della difesa. Posto che l’ultima edizione di tale fondamentale documento programmatorio è quella risalente alla delibera di approvazione del Comitato interministeriale programmazione economica n. 117 del 9 novembre 2007, questa Corte ribadisce l’avviso già espresso in passato affinché si pervenga al relativo aggiornamento, in aderenza al dettato normativo che ne prevede il rinnovo con cadenza triennale.
Relativamente agli organi dell’Ente, si osserva in particolare che, dopo le dimissioni dall’incarico del precedente Presidente, intervenute nel mese di ottobre del 2020, il successore è stato nominato con d.p.r. 1° luglio 2021.
Anche il Consiglio di amministrazione ha registrato nel corso del 2020 le dimissioni di due dei quattro membri che lo compongono. I due nuovi componenti in sostituzione dei dimissionari sono stati nominati con d.p.c.m. 12 febbraio 2021. Per un certo periodo, pertanto, per l’effetto della concomitante vacanza del Presidente l’organo in questione si è trovato nell’impossibilità di operare. Il nuovo Cda dell’Ente è stato nominato con d.p.c.m. del’11 aprile 2022.
Questa Corte segnala l’esigenza che i Ministeri vigilanti e le altre istituzioni competenti provvedano con la necessaria tempestività a dare attuazione alle procedure relative al conferimento della nuova titolarità dell’organo, al fine di assicurare la continuità di questa importante funzione.
Sul piano delle innovazioni normative che hanno interessato l’organizzazione o l’attività dell’Ente, il rilievo maggiore è anzitutto ancora da attribuire alle disposizioni contenute nella legge di bilancio 2021 che, per il biennio 2021-2022, hanno autorizzato l’ENAC, in aggiunta alle facoltà assunzionali ordinarie, a bandire procedure concorsuali straordinarie ai fini dell’assunzione di complessive n. 378 unità di personale, con conseguente incremento della dotazione organica vigenti.
Altra specifica segnalazione merita il recente coinvolgimento dell’ENAC nell’attuazione del Regolamento Delegato (UE) 2019/945 relativo ai sistemi aeromobili senza equipaggio e agli operatori di paesi terzi di sistemi aeromobili senza equipaggio, posto che, nel corso dell’anno corrente, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha designato l’Ente nei ruoli sia di Autorità di notifica sia di Autorità di vigilanza di mercato del settore in questione. Nell’ambito dell’attività istituzionale concretamente svolta dall’Ente nel 2020 un focus speciale va riservato alla problematica del mancato rinnovo dei contratti di programma per le gestioni aeroportuali, di cui l’ENAC, cura l’istruttoria e la stipulazione con le società concessionarie e che disciplinano gli impegni assunti da queste ultime riguardo ai piani di investimento, al piano economico e finanziario, alle previsioni di traffico e agli obiettivi in termini di qualità e di tutela ambientale.
Ciò in quanto lo schema di contratto di programma deliberato dall’Ente (nel Cda del 2 ottobre 2018) è stato oggetto di vari contenziosi promossi da gestori aeroportuali, nonché di un parere del Consiglio di Stato (del 18 novembre 2020) che ha sostanzialmente considerato vessatoria una clausola di rinuncia al contenzioso ivi inserita, pronunciandosi a favore di una riformulazione della medesima in termini maggiormente aderenti ai principi dell’ordinamento.
Tale protratta situazione di incertezza ha comportato che, nonostante l’esistenza di contratti scaduti o di prossima scadenza, ad oggi nessun rinnovo contrattuale relativo a gestioni aeroportuali è giunto a perfezionamento. Lo scenario si è poi aggravato a causa delle conseguenze della crisi pandemica sul settore del trasporto aereo, che ha determinato l’Ente ad accordare ad alcuni gestori una dilazione del termine delle attività finalizzate al rinnovo del contratto di programma e ad accogliere le proposte di altri per la rimodulazione dei Piani tecnici già approvati, per tener conto, dei mutati scenari prospettici di sviluppo del traffico aereo. Recentemente, l’Ente, con deliberazione del CdA n. 12 del 28 marzo 2022, ha approvato un nuovo schema-tipo di contratto di programma, recante innovazioni volte a recepire gli esiti delle controversie promosse dai gestori sul precedente schema-tipo, provvedendo in particolare alla revisione della clausola di rinuncia al contenzioso.
Venendo alle risultanze contabili dell’esercizio 2020, occorre preliminarmente evidenziare che la gestione finanziaria dell’esercizio è stata notevolmente influenzata dagli effetti dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, soprattutto in riferimento alla
conseguente crisi del settore del trasporto aereo. Nel periodo, infatti, si è registrata una drastica riduzione del trasporto passeggeri con pesanti riflessi sull’ammontare delle entrate proprie dell’Ente, in particolare dei canoni di concessione aeroportuale e delle entrate per prestazione di servizi, che hanno subito riduzioni, rispettivamente, del 28,5 per cento e del 10 per cento rispetto al 2019.
Ciò, tuttavia, non ha impedito all’Ente di chiudere anche la gestione finanziaria di competenza dell’esercizio 2020 con un avanzo pari a euro 26.463.234, per quanto inferiore al risultato di euro 80.321.777 conseguito nell’esercizio 2019.
Nel 2020, le entrate totali definitivamente accertate, al netto delle partite di giro, ammontano ad euro 18.846.459, con un decremento del 14,2 per cento sul dato dell’esercizio precedente. La maggior parte delle entrate dell’Ente sono di parte corrente, che sono pari a euro 163.479.998, in flessione del 19 per cento rispetto al 2019.
Le spese effettive complessivamente impegnate nell’esercizio, con analoga esclusione delle partite di giro, ammontano ad euro 162.001.355 e sono in significativo aumento in confronto all’esercizio precedente (euro 139.438.306), nonché prevalentemente costituite dalle uscite di parte corrente, che sono pari ad euro 131.783.506 e in evidente espansione sul dato del 2019 (+ 15,9 per cento). Tra queste ultime, si rilevano, in particolare, quelle relative agli oneri per il personale, pari a euro 57.646.066 e in leggero calo rispetto al 2019 (euro 58.785.612).
L’Ente, pertanto, si caratterizza per lo svolgimento di un’attività finanziaria preminentemente di parte corrente, i cui saldi positivi costantemente registrati negli esercizi vengono in buona misura impiegati per alimentare azioni di investimento attraverso i provvedimenti di destinazione dell’avanzo di amministrazione.
A proposito di quest’ultima grandezza finanziaria, la relativa situazione al 31 dicembre 2020 evidenzia un dato positivo per euro 399.164.994.
A determinare tale valore contabile ha concorso anche la gestione dei residui la quale, con riferimento all’esercizio 2020, così come per il 2019, risulta caratterizzata dalla mancata effettuazione dell’operazione annuale di riaccertamento, nonostante l’accertata esistenza di consistenti partite creditorie e debitorie riferite ad esercizi piuttosto remoti.
Da tale rilievo consegue, pertanto, l’invito per l’Ente affinché prosegua nell’attività di verifica della permanenza dei presupposti giuridici necessari al mantenimento dei residui nelle
scritture contabili e nel bilancio, al fine sia di contenerne l’ammontare entro limiti fisiologici sia di assicurare la piena attendibilità dei risultati finanziari generali.
I dati essenziali sopra evidenziati offrono la rappresentazione di condizioni di particolare solidità finanziaria dell’ENAC, confermata anche dalla relativa situazione della liquidità, che registra una giacenza di cassa al termine del 2020 di euro 702.810.340 e indici di tempestività dei pagamenti, sostanzialmente in linea con le prescrizioni normative.
Come anche risulta dalle stesse relazioni di accompagnamento al bilancio consuntivo, la rilevazione di un consistente ammontare di avanzo di amministrazione, generato dai vari avanzi finanziari di competenza accumulatisi nei vari esercizi, è anche il portato dei vincoli di contenimento della spesa imposti, anche all’ENAC in quanto pubblica amministrazione, dalla legislazione di finanza pubblica del recente periodo, peraltro rispettate dall’Ente anche nell’esercizio 2020, come certificato dal Collegio dei revisori dei conti.
Con riferimento, infine al conto economico e allo stato patrimoniale, si registrano un avanzo economico pari a euro 30.286.135 (euro 89.463.707 nel 2019), determinato quasi interamente dalla differenza tra valore e costi della produzione, nonché un patrimonio finale netto al 31 dicembre 2020 di euro 542.688.532 (euro 512.402.398 al termine dell’esercizio precedente).
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI