CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE INERENTE UN ACCORDO QUADRO CON UN UNICO OPERATORE ECONOMICO AI SENSI DELL’ART. 54 COMMA 3 DEL D.LGS. 50/2016 AVENTE AD OGGETTO IL SERVIZIO DI FACILITAZIONE E CONDUZIONE DEI PROCESSI PARTECIPATIVI CON...
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE INERENTE UN ACCORDO QUADRO CON UN UNICO OPERATORE ECONOMICO AI SENSI DELL’ART. 54 COMMA 3 DEL D.LGS. 50/2016 AVENTE AD OGGETTO IL SERVIZIO DI FACILITAZIONE E CONDUZIONE DEI PROCESSI PARTECIPATIVI CON RIFERIMENTO AD INTERVENTI DEL COMUNE DI CARPI
Premessa
Si tratta di attivare percorsi partecipativi a sostegno di progetti di varia natura in cui sono coinvolti diversi soggetti con necessità e aspettative specifiche. Per questo si tratta di recuperare un insieme di informazioni progettuali, storico e ambientali e di creare, al contempo, una partecipazione dal basso che inneschi una cocreazione e coprogettazione per la riqualificazione e la reinterpretazione degli spazi urbani, in termini di vivibilità sociale, accessibilità e mobilità ambientalmente sostenibile e di riqualificazione in termini di valorizzazione degli spazi verdi, della loro fruibilità, in termini di fruibilità dei servizi che caratterizzano l’area a livello puntuale e più in generale l’ambito urbano.
In sintesi si tratta di fissare un metodo di approccio alla comunicazione e partecipazione dei cittadini e di tutte le categorie coinvolte (commercianti, operatori, sevizi sociali, rappresentanti di categoria, ecc), affinché vengano ascoltate e guidate in un percorso di conoscenza e condivisione del progetto.
Per tale progetto il Comune di Carpi fa riferimento alle “Linee guida per la progettazione di un processo partecipativo” aggiornate al 2013 che si basano sui seguenti atti:
- LR n. 3/2010 15/2018
- Relazione del Nucleo Tecnico di Integrazione con le Autonomie Locali (NTI) Anno 2011
In tale quadro, l’Amministrazione comunale intende avvalersi delle competenze e della conoscenza di un soggetto esterno esperto di processi partecipativi in grado di assicurare la massima inclusività delle procedure, nonché la neutralità e imparzialità della gestione del processo partecipativo, attraverso l’utilizzo di una comunicazione trasparente dei risultati prodotti nelle diverse fasi di partecipazione mediante la pubblicazione sui principali canali di informazione del Comune.
Art. 1 – OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO
L’Ente intende affidare il servizio di “facilitazione e conduzione dei processi partecipativi” relativamente a vari interventi, compresi quelli ammessi e che verranno eventualmente candidati ed ammessi in futuro, sulle linee di finanziamento PNRR, ai sensi dell’art. 54 comma 3 del D.Lgs. 50/2016 e dell’art. 1 comma 2 lett. a) del D.L. 76/2020 e s.m.i., mediante conclusione di un accordo quadro con un unico fornitore da effettuarsi sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) messo a disposizione da Consip S.p.A., nel Bando “Servizi”, previa raccolta e confronto tra più preventivi / offerte.
L’Ente intende affidare un servizio di “facilitazione e conduzione dei processi partecipativi” per i progetti che richiedono per la loro implementazione e realizzazione, di una fase di partecipazione, condivisione e accettazione delle scelte progettuali da parte di tutti i soggetti interessati Si tratta quindi di individuare e attivare di volta in volta, la metodologia più adeguata a seconda della tipologia dell’intervento e del grado di impatto che questo potrà avere sul tessuto urbano.
Orientativamente le principali aree tematiche interessate saranno:
Abitare, Muoversi, Lavorare, Sostenibilità Ambientale, Cultura, Sicurezza, Salute, mentre le progettualità che le contengono potrebbero rientrare in queste categorie:
- Piani urbanistici di settore (PUG, PGTU, PEBA, Biciplan, ecc);
- Piani particolareggiati di riorganizzazione della circolazione stradale (apertura o chiusura strade o infrastrutture viarie, depotenziamento o declassamento di assi viari, ecc);
- Piani particolareggiati di rigenerazione urbana che riguardano la riqualificazione e la reinterpretazione degli spazi urbani in termini di vivibilità sociale, accessibilità e mobilità ambientalmente sostenibile (progettazione di Isole Ambientali, valorizzazione degli spazi verdi in termini di accessibilità, ecc);
- Progetti per il recupero di aree di interesse storico e di particolare pregio artistico, architettonico, sociale e commerciale (recupero e valorizzazione del centro storico, valorizzazione di aree storiche esterne al centro abitato, ecc)
- Progetti di nuovi servizi sul territorio o di infrastrutture di particolare impatto socio ambientale (aperture di nuovi poli scolastici, impianti sportivi, spostamento del polo sanitario,ecc;)
La metodologia di approccio deve essere valutata dal gruppo di lavoro in relazione alle caratteristiche del progetto affinché la scelta risulti intersettoriale e faccia riferimento a sistemi interdisciplinari che attingendo dall’esperienza dell’urbanistica, inneschi un percorso anche innovativo e di sperimentazione, in grado di mantenere alta la partecipazione di tutti i soggetti interessati.
Il presente capitolato contiene le norme inerenti la disciplina generale del servizio in oggetto ed in particolare le caratteristiche minime richieste per l’espletamento del servizio.
Art. 2 - ENTITA’ E DURATA DELL’AFFIDAMENTO
L’importo massimo per il servizio di cui al presente avviso è fissato in 38.000,00 Euro (Euro trentottomila/00) esclusa IVA. La durata massima dell’accordo quadro è stabilita in quattro anni, ai sensi dell’art. 54 comma 1 del D.Lgs. 50/2016.
Art. 3 – VALUTAZIONE DEI SINGOLI PROCESSI PARTECIPATIVI
Lo schema di sviluppo del processo di facilitazione prevede una prima fase di analisi del progetto, propedeutica alla scelta degli interlocutori e della metodologia più idonea da adottare, a cui segue la fase operativa in cui si applicano le tecniche comunicative e di partecipazione finalizzate alla conoscenza e comprensione del progetto fino ad una eventuale simulazione e/o co-progettazione. Infine il procedimento prevede una fase conclusiva di restituzione dei risultati e di eventuali proposte/integrazioni/modifiche al progetto.
Ai fini della valutazione dell’importo delle prestazioni derivanti dal presente accordo quadro ed inerenti i singoli progetti oggetto dell’attività di facilitazione, di seguito sono stimati i costi per tre diverse tipologie di incontri che opportunamente scelti o combinati insieme, rappresentano il progetto del processo partecipativo:
FASE DI ANALISI (Analisi del progetto, valutazione del grado di complessità/conflitto, valutazione del contesto, individuazione degli interlocutori, impostazione del percorso partecipativo e programmazione degli incontri e del materiale informativo) 800,00 euro
INCONTRO BASE ( 1 incontro con n. 2 professionisti per 3 ore, comprensivo del materiale informativo e di quant'altro necessario al corretto svolgimento dell'incontro ): 1.400,00 euro
INCONTRO PARTECIPATO CON SIMULAZIONE (1 o più incontri con n. 2/3 professionisti per complessive 5 ore, comprensivo del materiale necessario per il corretto svolgimento dell'incontro, delle simulazioni o dei tavoli partecipativi): 2.200,00 euro
INCONTRO PARTECIPATO CON COPROGETTAZIONE (1 o più incontri con n. 3 professionisti per complessive 7 ore, comprensivo del materiale necessario per il corretto svolgimento dell'incontro, delle simulazioni o dei tavoli partecipativi): 3.000,00 EURO
FASE CONCLUSIVA (restituzione dei dati e delle conclusioni raccolte ed eventuali alternative progettuali da proporre ai progettisti): 400 euro
Si riportano degli esempi solo a titolo esemplificativo e non esaustivo:
Nel caso di progetti semplici il processo partecipativo potrebbe limitarsi ad un solo incontro, informativo e partecipativo, per complessivi:
800,00 (fase di analisi) +1400,00 (incontro base) +400,00 (fase conclusiva) = 2600,00 euro
Nel caso di progetti più complessi come ad esempio un'isola ambientale, il processo partecipativo potrebbe comporsi diiù incontri, e variare in funzione del tipo di incontri programmati:
800,00 (fase di analisi)+ 1.400,00 (incontro base) + 2.200,00 (incontro partecipato con simulazione) + 400,00 (fase conclusiva) = 4.800,00 euro
Art. 4 - ORDINE DI PRESTAZIONE E APPALTI SPECIFICI
Per attivare l’Appaltatore, il Comune di Carpi emetterà, per ognuno dei contratti discendenti dall’Accordo quadro, un Ordine di Prestazione (ODP) – con cui preciserà l’oggetto esatto delle prestazioni, le specifiche modalità di esecuzione degli stessi, i tempi di esecuzione (data inizio, data fine e data delle attività intermedie).
All’Ordine di Prestazione sarà allegato, dal Comune di Carpi, lo schema di contratto per l’Appalto Specifico che indicherà, almeno:
- l'oggetto dell’appalto;
- il dettaglio delle attività necessarie alla realizzazione dell’appalto;
- gli elaborati tecnici della Stazione appaltante riferiti all’intervento oggetto del processo partecipativo;
- l'importo del singolo appalto, calcolato come indicato negli articoli 3 e 5;
- i termini di fatturazione e i termini di pagamento;
- il nominativo del Responsabile Tecnico di Riferimento;
- l’Ordine di Prestazione;
- documentazione fornita dall’Appaltatore necessaria per stipulare il contratto d’appalto specifico (polizze, dichiarazione inerente le prestazioni da subappaltare, indicazione della ripartizione delle percentuali di esecuzione delle prestazioni riferite ai componenti del raggruppamento esecutore, attestazione di presa visione e accettazione della documentazione necessaria ad avviare il processo partecipativo ecc.);
L'esecuzione delle prestazioni ha inizio dopo la stipulazione del contratto generale di accordo quadro e del/i contratto/i avente/i ad oggetto l’Appalto/i Specifico/i, in seguito a consegna, risultante da apposito verbale.
Il termine per l'ultimazione delle prestazioni è stabilito nel contratto d’appalto specifico in giorni naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna delle attività e relativo cronoprogramma.
I servizi dovranno essere espletati nel rispetto di tutte le disposizioni vigenti in materia all'atto dell'emissione dell’Ordine di Prestazione, nel rispetto dei principi di correttezza deontologica e di buona fede contrattuale, con l’obiettivo di garantire nel modo migliore l’assolvimento di tutte le
prestazioni commissionate, nessuna esclusa ed eccettuata. La normativa generale e speciale inerente le prestazioni richieste si intende come integralmente richiamata nell'Ordine di Prestazione anche se non riportata esplicitamente.
Sono applicabili la normativa italiana e le direttive comunitarie (UE); sono altresì applicabili le norme UNI, EN, CEI in vigore al momento dell'esecuzione della prestazione.
Durante l'espletamento dei servizi, l'Aggiudicatario dovrà fare riferimento alla struttura del RUP.
Art. 5 – ATTIVITÀ E PRESTAZIONI RICHIESTE
Il servizio in oggetto consiste nell’organizzazione, coordinamento e facilitazione dei processi partecipativi finalizzati alla condivisione degli interventi individuati di volta in volta dalla stazione appaltante.
Il processo partecipativo prevede il coinvolgimento della comunità e dei portatori di interesse in merito ai temi sociali, urbanistici, ambientali e delle opere pubbliche.
La struttura proponente dovrà altresì dimostrare di essere in grado di gestire processi in diversi ambiti, in particolare quello sociale, urbanistico e ambientale, opere pubbliche e di aver acquisito competenze per facilitazione di processi di gruppo, trasformare conflitti, stimolare l’intelligenza collettiva. Tale grado di interdisciplinarietà potrà essere comprovato attraverso titoli di studio, corsi di specializzazione, eventuali certificazioni acquisite ed esperienze pregresse.
La struttura proponente dovrà dimostrare di poter trasferire e condurre processi partecipati in modalità mista o completamente in remoto, a seconda delle necessità e della contingenza. In particolare si dovrà dimostrare di avere esperienza nell’uso di piattaforme digitali di comunicazione e collaborative sulle quali trasferire le attività.
Oltre ad alcune tematiche che si ritengono comuni alle diverse progettualità da affrontare, si rimanda ad una fase di approfondimento specifico, da concordare con l’Amministrazione comunale nella figura del RUP del Progetto, che terrà conto delle caratteristiche che caratterizzano ciascuno dei progetti oggetto del processo partecipativo.
Le fasi di approccio comuni ai progetti e da concordare con il RUP possono essere così sintetizzate:
analisi preliminare del contesto territoriale interessato dall’intervento, individuazione di tutti i soggetti portatori di interesse (stakeholders), valutazione delle fragilità progettuali e dei punti di forza
scelta delle metodologie di comunicazione e partecipazione più adeguate (organizzazione, coordinamento, facilitazione),
definizione del cronoprogramma delle attività nel rispetto dei tempi di realizzazione dell’intervento, scelta del percorso e preparazione dei rapporti pre- e post-incontri (comunicazione cartacea o digitale, inviti, report periodici da condividere con il RUP, ecc) modalità di incontro (in presenza, on line, quando, e quante volte),
attivazione del percorso guidato sul/i temi del progetto
eventuale attivazione di una fase propositiva che potrebbe essere recepita all’interno della progettazione e da sottoporre al RUP
restituzione dei risultati ottenuti (report) e analisi conclusiva da condividere con stakeholder coinvolti, i Responsabili interni dei progetti (RUP) del Comune di Carpi e con eventuali progettisti esterni incaricati dall’Amministrazione,
valutazione finale sulla risoluzione delle conflittualità e grado di accettazione del progetto, sulla base di indicatori scelti (numero e tipo di partecipanti coinvolti, numero di incontri e tipologia di comunicazione adottata, patti, accordi e proposte alternative sviluppate)
Soggetti coinvolti nel processo partecipativo
In generale, il processo partecipativo deve essere rivolto a tutti coloro che abitano, usufruiscono e/o sono coinvolti a diverso titolo dall’intervento (residenti, commercianti, associazioni di categoria, operatori economici, associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, associazioni sportive, associazioni culturali, categorie di lavoratori, amministrazioni ed enti locali, ecc).
Finalità
Per ciascuno dei progetti/interventi che necessitano di un processo partecipativo, l’obiettivo è duplice:
informare (dare una comunicazione guidata e trasparente ai soggetti che direttamente e indirettamente sono coinvolti),
attivare il processo di facilitazione per arrivare alla massima condivisione delle scelte progettuali (organizzazione del processo partecipativo).
In generale, l’obiettivo è quello di trovare risposte, attraverso una risposta partecipata e condivisa, a condizioni di fragilità e conflitto che potrebbero emergere dalla realizzazione della proposta progettuale. Le tecniche operative scelte devono essere volte al rafforzamento del senso di comunità, del legame con gli spazi pubblici, del senso di appartenenza e rispetto del bene comune. Nel caso di progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana il processo partecipativo si porrà l’obiettivo di restituire ai cittadini gli spazi come luogo di relazione e rispetto di tutti i soggetti e attività presenti, valorizzando il concetto di accessibilità e sicurezza dei luoghi.
Di seguito si riporta un esempio di svolgimento per fasi di un percorso partecipativo: Fase 1 - Informativa
Sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità e dei portatori di interessi (stakeholders) nella
realizzazione di un progetto di co-creazione che comporti l’assunzione da parte della cittadinanza di ruoli attivi di definizione e di individuazione dei propri bisogni e aspettative.
Scelta documenti divulgativi che in termini semplici e con rappresentazioni grafiche chiare sappiano illustrare i contenuti di massima degli incontri per i temi oggetto del processo partecipativo e se necessario, scelta di sistemi informativi digitali (piattaforma web e canali social dedicati per garantire piena trasparenza a tutto il processo così come per comunicare le attività e le iniziative programmate).
Fase 2 – Ascolto attivo e valutazione criticità e conflittualità
Utilizzo di tecniche dell’ascolto attivo, al fine di sondare le problematiche, i bisogni e le necessità rispetto all’intervento proposto. Per esempio attraverso
Interviste/questionari a testimoni privilegiati; Punti di ascolto (in numero minimo di 3);
Passeggiate esplorative nei luoghi interessati
organizzazione di “focus group” e tavoli di concertazione guidata (workshop) Simulazioni
Fase 3 - Traduzione dell’ascolto.
Il materiale raccolto, rielaborato anche tramite linguaggi innovativi e sperimentali, rafforza il senso di comunità e genera interesse per lo spazio pubblico.
Fase 4 - Fase di co-progettazione.
Si tratta di avviare la fase di coinvolgimento attivo nella progettazione partecipata attraverso la comprensione guidata della visione del progetto e degli obiettivi che lo caratterizzano, con riferimento anche ai futuri scenari inerenti la fruizione e gestione delle opere e degli interventi posti in essere dall’amministrazione.
Fase 5 - Traduzione performativa della co-creazione / co-progettazione.
L’attività di co-progettazione potrebbero essere affiancata da esperienze performative di urbanistica tattica, documentazione e informazione finalizzata a coinvolgere la collettività con interventi temporanei (interim use) di occupazione temporanea dei luoghi. I percorsi di utilizzo temporaneo degli spazi hanno lo scopo di attivare la creatività, l’immaginazione e l’espressività nella sfera pubblica, esplorando le relazioni con lo spazio pubblico e la comunità, creando momenti di riscoperta e fruizione degli spazi non solo dagli abitanti coinvolti, ma da tutta la città.
Fase trasversale – Comunicazione e coordinamento metodologico.
Infine, durante tutto lo svolgimento del processo deve essere garantita una costante attività di coordinamento metodologico e di comunicazione dello stato di avanzamento dei lavori, al fine di garantire la massima trasparenza delle azioni intraprese.
Art. 6 - REQUISITI DI PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA SELETTIVA
Possono partecipare al bando organizzazioni, associazioni, raggruppamenti di liberi professionisti nella forma di ATI associazione temporanee di imprese o altre entità dotate di personalità giuridica, regolarmente iscritte nel mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA); le strutture candidate dovranno poter intervenire di volta in volta con un numero congruo di facilitatori sulle attività progettate.
Nello specifico, la struttura candidata dovrà indicare le figure professionali di cui si avvarrà per l’esecuzione dei servizi, e i relativi requisiti professionali che dovranno essere specificati in appositi curricula.
Lo “Staff di base” impiegato dovrà essere composto almeno dalle seguenti figure professionali:
- una con esperienza nel campo della partecipazione,
- una con esperienza nel campo della comunicazione,
- una con esperienza nel campo dei lavori pubblici,
- una con esperienza nell’ambito della pianificazione urbana e territoriale.
e dovrà essere in grado di intervenire con tempestività alle richieste dell’Ente sulla base delle tempistiche richieste dalla progettazione stessa.
La stazione appaltante può richiedere, oltre al numero minimo di facilitatori che costituiscono lo “Staff di base”, la partecipazione di ulteriori figure professionali specifiche qualora l’intervento progettuale sia tale da richiederne il contributo.
Competenze ed Esperienza
Competenze ed Esperienza dovranno essere documentate attraverso i curricula vitarum degli esperti componenti il team ed eventualmente la presentazione della struttura . Si dovrà altresì dimostrare di aver condotto negli ultimi 10 anni almeno 5 processi partecipati dalla fase iniziale di progettazione fino allo svolgimento ed alla restituzione dei risultati. Si dovrà altresì descrivere l’approccio adottato e le metodologie applicate.
Art. 7 - PENALI
In caso di ritardata esecuzione delle prestazioni, si procederà all'applicazione di una penale giornaliera pari allo 1,00 per mille dell'importo dell'Ordine di Prestazione, fatto salvo il diritto al risarcimento del maggior danno a termini di legge.
Le penali applicate verranno trattenute sul corrispettivo spettante e/o sull'acconto immediatamente successivo al verificarsi dell'inadempienza e non potranno comunque superare, complessivamente, il 10% (dieci per cento) dell'importo dell'Ordine di Prestazione (contratto attuativo); in tal caso il Comune di Carpi ha facoltà di risolvere il contratto attuativo.
Art. 8 – REVISIONE PREZZI, CORRISPETTIVO E MODALITÀ DI PAGAMENTO
Ai sensi del combinato disposto dell’art. 29 comma 1 lett. a) del D.L. n. 4/2022 convertito in legge
n. 25/2022 e dell’art. 106 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 50/2016,si applica al presente accordo quadro e ai relativi contratti d’appalto di servizi derivati la revisione dei prezzi ai sensi e con le modalità previste dall’art. 1664 del codice civile.
Il Comune può accettare solo ed esclusivamente fatture trasmesse in formato elettronico secondo il formato di cui all'Allegato A “Formato della fattura elettronica” del Decreto Ministeriale n. 55 del 3 aprile 2013 che ha fissato, unitamente al successivo art. 25 del D.L. n. 66/2014, la decorrenza degli obblighi di fatturazione elettronica nei rapporti con la Pubblica Amministrazione ai sensi della Legge n. 244/2007, art. 1, commi da 209 a 214.
Le fatture elettroniche dovranno essere compilate e inviate secondo le leggi vigenti, redatte in lingua italiana ed essere intestate al COMUNE DI CARPI.
Ai fini della fatturazione elettronica, il Responsabile del Procedimento comunicherà all'Appaltatore i seguenti dati da inserire in fattura:
• Codice IPA
• CIG
• CUP
• Codice Intervento
• Impegno
• Codice beneficiario.
Le fatture, intestate al Comune di Carpi, dovranno necessariamente contenere:
• l’indicazione del numero di conto corrente bancario (istituto, agenzia, codice ABI, codice CAB) o postale dedicato - ai sensi della L. n. 136/2010 e ss.mm.ii. - come meglio esplicitato di seguito nel presente articolo;
• gli estremi della copertura finanziaria, come previsto dall’art. 191, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii., che verrà comunicata a cura dell’Amministrazione.
In base a quanto disposto dall’art. 1, comma 629, lettera b), della Legge di Stabilità che modifica il
D.P.R. n. 633/72 introducendo l’art. 17-ter, si applicherà lo “split payment”, ossia il versamento dell’IVA, da parte degli enti pubblici, direttamente all’Erario. Il Comune, perciò, pagherà all’Appaltatore il solo corrispettivo (imponibile) della prestazione o cessione di beni, mentre la quota di IVA verrà versata all’Erario.
Il pagamento verrà effettuato dalla Tesoreria comunale, a mezzo di mandato, entro il termine di 30 giorni dalla data di ricevimento delle singole fatture, da emettersi nel rispetto delle condizioni indicate nel presente articolo in epigrafe. Tale termine potrà essere sospeso nel periodo di fine anno (indicativamente dal 15 al 31 dicembre) per le esigenze connesse alla chiusura dell’esercizio finanziario. L'eventuale importo per gli interessi di mora sarà determinato in base al tasso di riferimento BCE, periodicamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, a cui verrà aggiunta una maggiorazione di 8 (otto) punti percentuali.
Sono a carico dell’Appaltatore le spese derivanti da specifiche richieste relative a particolari modalità di pagamento, come accrediti in c/c bancari o postali.
Al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari, prevista dall'art. 3 della Legge n. 136 del 13/08/2010 e ss.mm.ii., l'Appaltatore deve utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la Società Poste Italiane S.p.A, dedicati, anche non in via esclusiva, alle commesse pubbliche. Tutti i movimenti finanziari relativi all'oggetto contrattuale dovranno essere effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale, ovvero altri strumenti di incasso o di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, riportando l’indicazione del codice identificativo di gara C.I.G. e del codice unico di progetto CUP. A tal fine, l’Appaltatore si impegna a comunicare alla Stazione appaltante gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati entro 7 (sette) giorni dalla loro accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, dalla loro prima utilizzazione, nonché nello stesso termine, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi.
L’Appaltatore si assume, inoltre, l’onere di inserire nei contratti di subappalto la clausola di tracciabilità dei pagamenti.
L’Appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che ha notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui all’art. 3 della Legge n. 136/2010 e ss.mm.ii., ne dà immediata comunicazione alla Stazione appaltante e alla Prefettura-Ufficio territoriale del Governo della provincia in cui ha sede la Stazione appaltante.
Il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni costituisce causa di risoluzione di diritto del contratto.
Art. 9. - GARANZIE E COPERTURE ASSICURATIVE
L’Aggiudicatario, in relazione agli obblighi assunti con l’accettazione del presente capitolato e/o derivanti dal contratto, solleva la Stazione appaltante, per quanto di rispettiva competenza, da qualsiasi responsabilità in caso di infortuni o danni eventualmente subiti da persone o cose della suddetta Stazione appaltante e/o del professionista stesso e/o di terzi in occasione dell’esecuzione del presente accordo quadro.
L’Aggiudicatario si impegna espressamente a sollevare e tenere indenne il Comune di Carpi da tutte le conseguenze derivanti dall’eventuale inosservanza delle norme e prescrizioni tecniche, di sicurezza, di igiene e sanitarie vigenti. In ogni caso, nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali, l’Aggiudicatario si obbliga ad osservare tutte le norme e tutte le prescrizioni tecniche e di sicurezza in vigore, nonché quelle che dovessero essere successivamente emanate.
L’Aggiudicatario si impegna ad effettuare - a sua cura e spese - tutti gli interventi di assistenza necessari per eliminare errori, incompletezze e non rispondenze alle prescrizioni del presente capitolato e alle clausole contrattuali.
A garanzia del corretto adempimento delle obbligazioni assunte con l’Accordo quadro e con i singoli contratti applicativi, all’atto della sottoscrizione dell’Accordo quadro, l’Aggiudicatario dovrà costituire apposita garanzia definitiva, che sarà calcolata sull’importo massimo stimato del presente Accordo quadro, secondo le misure e le modalità previste dall’art. 103 del Codice. La garanzia definitiva è progressivamente svincolata, proporzionalmente ed in conseguenza della regolare esecuzione dei singoli contratti applicativi, nel limite massimo del 80% dell'iniziale importo garantito. Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità del benestare del committente, con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell'Aggiudicatario, dei certificati di regolare esecuzione dei contratti applicativi. L'ammontare residuo, pari al 20% (venti per cento) dell'iniziale importo garantito, deve permanere fino alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione relativo all’ultimo contratto applicativo utilmente stipulato. Sono nulle le eventuali pattuizioni contrarie o in deroga. Il mancato svincolo nei 15
(quindici) giorni dalla consegna dei certificati di regolare esecuzione, costituisce inadempimento del garante nei confronti dell'impresa per la quale la garanzia è prestata.
All’atto della sottoscrizione dei singoli contratti discendenti dall’Accordo quadro, l’Aggiudicatario presenta, altresì, la polizza di responsabilità civile professionale prevista dall’art. 24, comma 4, del Codice. Qualora l’Aggiudicatario sia una società, trasmette la polizza di assicurazione di cui all’art. 1, comma 148, della L. 4 agosto 2017 n. 124.
L’anzidetta polizza deve prevedere un massimale di garanzia non inferiore a Euro 1.000.000,00 (unmilione\00) per sinistro.
Ogni successiva variazione alla citata polizza deve essere comunicata alla Stazione appaltante ai sensi dell’art. 5 del d.p.r. 7 agosto 2012 n. 137.
La polizza si estende anche alla copertura dei danni causati da collaboratori, dipendenti e praticanti.
La polizza delle associazioni di professionisti prevede espressamente la copertura assicurativa anche degli associati e dei consulenti.
Si precisa che, essendo ricomprese nell’oggetto dell’Accordo quadro attività di progettazione, la polizza professionale dovrà coprire i rischi di cui all’art. 106, commi 9 e 10, del Codice, nonché i rischi derivanti da errori od omissioni nella redazione del progetto che possano determinare a carico della Stazione appaltante nuove spese di progettazione e/o maggiori costi.
Art. 10 - CESSIONE DEL CONTRATTO E SUBAPPALTO
All’affidatario è fatto divieto di cedere in tutto o in parte eccedente al 50% di quanto affidato, ai sensi dell’art. 105 comma 1 del D.Lgs. 50/2016, pena l’immediata revoca dell’affidamento e conseguente rivalsa dei danni subiti o mancata autorizzazione al subappalto.
Art. 11 – INCOMPATIBILITÀ
L'Aggiudicatario non deve incorrere in nessuno dei casi di incompatibilità espressamente individuati dalla legge vigente in materia e deve essere in possesso di tutti i requisiti per l'espletamento dei servizi oggetto di Accordo quadro.
L'Aggiudicatario si impegna a segnalare tempestivamente l'eventuale insorgere di cause di incompatibilità o di conflitto di interesse o di cessazione delle condizioni legittimanti l'espletamento dei servizi, sia per sé medesimo sia per i suoi collaboratori.
Art. 12 – INTERVENTI FINANZIATI MEDIANTE RISORSE PNRR e PNC
Gli interventi oggetto dei servizi di facilitazione e conduzione dei processi partecipativi discendenti dal presente accordo quadro potranno rientrare tra quelli finanziati mediante fondi provenienti dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e Piano Nazionale per gli investimenti Complementari (PNC) ai sensi del Regolamento (UE) 2021/241 e del D.L. n. 59/2021 convertito con modificazioni dalla L. n. 101/2021, con la conseguente applicazione ai medesimi contratti derivati delle disposizioni normative e regolamentari disciplinanti gli interventi rientranti nell’ambito del PNRR e PNC.
Art.13. - CODICE DI COMPORTAMENTO
L’Appaltatore è, altresì, tenuto al rispetto delle disposizioni contenute nel Codice di Comportamento del Personale del Comune di Carpi, approvato con Delibera di Giunta n. 10 del 20.01.2014, scaricabile/visualizzabile sul profilo del committente al seguente link: xxxxx://xxx.xxxxxx.xxxxx.xx.xx/xxxxx/xxxxxxxxx/xxxxxxxxxxx/xxxxxx_xxxxxxxx/xxxxxx_xxxxxxx
amento_dipendenti_carpi.pdf, finalizzato ad assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico.
L’applicazione di tale Codice è richiamata nelle disposizioni finali del Codice stesso, anche per i “lavoratori e collaboratori a qualsiasi titolo di soggetti, anche imprenditoriali, fornitori di beni, servizi od opere che svolgono la loro attività a favore del Comune di Carpi ovvero nelle strutture del Comune di Carpi per i quali, nei relativi bandi e contratti, sono previste disposizioni specifiche di rispetto del medesimo Codice, nonché clausole di risoluzione e decadenza del contratto stipulato in caso di inosservanza.
Art. 14 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
La risoluzione del contratto di Accordo quadro è disciplinata dall'art. 108, commi 1 e 2, del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii..
La Stazione appaltante ha, inoltre, il diritto di risolvere il contratto di Accordo quadro per inadempimenti derivanti dagli obblighi previsti dai singoli Appalti Specifici e dal presente Accordo quadro.
Inoltre, deve considerarsi grave inadempimento, che potrà dar luogo, a discrezione del Comune di Carpi, alla risoluzione di diritto dell’Accordo quadro ai sensi dell’art. 1456 del Codice civile, nei confronti dell’Appaltatore inadempiente:
- la mancata risposta entro il termine stabilito dall’Ordine di Prestazione per la comunicazione delle informazioni necessarie per la stipulazione del contratto avente ad oggetto l’Appalto Specifico;
- il rifiuto espresso di eseguire un Appalto Specifico;
- quando si verifichi la risoluzione di un contratto di Appalto Specifico;
Nel caso di rifiuto ad eseguire un Appalto Specifico, il responsabile del procedimento escuterà la garanzia di cui al precedente articolo 9 costituita dall’Appaltatore che oppone il rifiuto.
In tutti i casi di risoluzione, non sarà riconosciuto al Professionista nessun altro compenso o indennità di sorta con l'esclusione di quanto dovuto per le prestazioni già assolte al momento della risoluzione del contratto; al compenso dovuto al Professionista saranno comunque detratte le penali e/o l'ammontare delle spese sostenute e/o sostenende dal Comune di Carpi in conseguenza dell'inadempimento.
Art. 15 – RECESSO
La Stazione appaltante ha il diritto di recedere in qualunque momento dal contratto, previo il pagamento delle prestazioni eseguite, oltre al decimo dell’importo delle prestazioni non eseguite, come stabilito dall'art. 109, commi 1 e 2, del Codice.
L’esercizio del diritto di recesso avverrà attraverso formale comunicazione all’Appaltatore, con preavviso di almeno 20 giorni.