CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO/SCHEMA DI CONTRATTO PER IL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE SCENOGRAFIE DEL NUOVO MUSEO DEL DELTA ANTICO DI COMACCHIO
Allegato 1
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO/SCHEMA DI CONTRATTO PER IL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE SCENOGRAFIE DEL NUOVO MUSEO DEL DELTA ANTICO DI COMACCHIO
CIG Z52194DDE2 INDICE
Art. 1 Oggetto e ammontare dell'appalto p. 1
Art. 2 Contenuti e allestimento del nuovo museo p. 2
Art. 3 Specifiche tecniche per l'esecuzione del servizio p. 2
Art. 4 Coordinamento delle varie fasi del progetto p. 4
Art. 5 Cronoprogramma e termine dei lavori p- 4
Art. 6 Esecuzione del servizi p. 5
Art. 7. Penali in caso di ritardo dei lavori p. 5
Art. 8 Risoluzione p. 5
Art. 9 Pagamenti p. 5
Art. 10 Proprietà degli elaborati p. 5
Art. 11 Subappalto p. 5
Art. 12 Spese contrattuali p. 6
Art. 13 Controversie p. 6
Art. 1 - Oggetto e ammontare dell'appalto
Obiettivo del presente appalto, è la realizzazione di alcune scenografie per il nuovo Museo del Delta Antico sito a Comacchio in xxx Xxxxxxxxxx 0 nell'edificio del Settecentesco Ospedale degli Infermi. In particolare si richiede la ricostruzione di ambienti e di oggetti, il loro montaggio in sede e, concordando insieme al Comitato e al gruppo di progettazione le migliori metodologie, la predisposizione delle adeguate condizioni per la collocazione nelle scenografie di reperti originali.
Le norme del presente capitolato si riferiscono pertanto alla progettazione, produzione, realizzazione, trasporto e montaggio nelle sale del museo di n. 5 scenografie articolate, meglio specificate nell'art.3.
IMPORTO PER L'ESECUZIONE DEL SERVIZIO E' DI € 17.931 iva esclusa
L'amministrazione si riserva, in caso di necessità legate all'allestimento e in accordo con le competenti Soprintendenze (archeologica e architettonica), di variare in aumento gli apparati di comunicazione oggetto del servizio fino ad un massimo pari al 5% del valore di aggiudicazione, senza che la ditta possa pretendere alcunché in proposito in termini economici.
Art.2 - Contenuti e allestimento del nuovo museo
La sede del Museo del Delta Antico, l'Ospedale degli Infermi di Comacchio, è una bellissima testimonianza dello stile e della politica sociale del Neoclassicismo. Eretto tra il 1778 e il 1784, venne costruito dal Comune di Comacchio su impulso di Xxxx Xxxxxxxx XXX. L'Ospedale fu concepito come un vero tempio della salute, eretto per aiutare la "sofferente umanità" – così si legge nella lapide affissa sulla porta dell'ingresso principale -, su progetto dell'architetto Xxxxxxx Xxxxxxxx (1741-1813), e dell'architetto Xxxxxxx Xxxxx (1750-1837). Oggi, dopo un pregevole restauro che ne ha recuperato gli antichi valori architettonici, l'antico Ospedale viene destinato a sede museale. L'esposizione e i servizi per il pubblico si articolano al piano terra e al piano nobile del palazzo.
I contenuti storico-scientifici del museo, la scelta dei materiali da esporre e degli argomenti da rappresentare e approfondire, sono già stati stabiliti dal Comitato Scientifico incaricato, che è composto da funzionari della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Xxxxxx Xxxxxxx e del Comune di Comacchio – che hanno anche funzione di presidenza e coordinamento -, nonché da studiosi delle Università di Ferrara e di Venezia. Il progetto di allestimento e la responsabilità del cantiere sono del gruppo di progettazione “RTP NMC Comacchio” di Bologna e il progetto di comunicazione integrata è di Teseo Editore di Roma.
Si tratta di un museo a carattere sostanzialmente storico-archeologico. Il museo illustrerà l'evoluzione del territorio e gli insediamenti umani che hanno caratterizzato la storia dell'antico delta del Po. Sarà organizzato in diverse sezioni corrispondenti ai relativi periodi storici: dalle prime tracce di civiltà rinvenute, che risalgono al periodo del bronzo/ferro, all'età classica segnata dalla presenza della città etrusca di Spina, all'epoca romana, con la sezione monografica dedicata al carico del relitto di Valle Ponti, sino al medioevo, che ha visto la nascita di Comacchio. Una sezione trasversale è costituita dallo studio e rappresentazione dell'evoluzione dell'ambiente e del territorio, dalla formazione della Pianura Padana sino ai giorni nostri.
L'allestimento del museo sarà caratterizzato da strutture leggere che utilizzeranno l'elemento del legno, a richiamare l'edilizia antica tipica di queste zone dal terreno mobile e instabile, e un forte richiamo evocativo all'acqua, che è stata l'elemento centrale della storia di quest'area. I reperti esposti saranno più di 1.500, collocati all'interno di teche, disposti su pedane e podi o azzancati alle pareti. E, in alcuni casi, sistemati all’interno delle ambientazioni scenografiche, oggetto del presente contratto.
I percorsi, l'organizzazione dell'esposizione e le zone dedicate agli apparati didascalici, alle proiezioni e alle scenografie sono dettagliati nell'allegato progetto di allestimento (ALLEGATI PE01 e PE02).
Il periodo romano e il carico della nave di Valle Ponti – di età augustea – sono collocati al piano terra (Sale da A1 a A4e); il periodo del Ferro, incentrato sulla città di Spina, al piano nobile nelle sale (sezioni C e D) alla sinistra dell'atrio (Sala B); il medioevo, incentrato sulla città di Comacchio, al piano nobile nelle sale (sezione E) alla destra dell'atrio. Nell'atrio del piano nobile (Sala B) verrà proiettato un documentario sull'evoluzione del territorio. Sono previste aule didattiche per esperienze sensoriali, interattive e laboratori.
Art. 3 - Specifiche tecniche per l'esecuzione del servizio
Il servizio in oggetto si riferisce alle seguenti scenografie (per la loro collocazione nel museo cfr. ALLEGATI PESP01, PESP02, PEAM01, PEAM02, PEAM04, PEAM05):
1 riproduzione dello scavo archeologico di una parte del cosiddetto Dosso D della necropoli etrusca di Valle Pega, con diverse tipologie di tombe. Piano primo, sezione D, sala D2c;
2 allestimento di una scenografia evocativa dell'antico porto di Spina (VI-III secolo a.C.) con la creazione di una silhouette di nave e la collocazione di alcuni reperti autentici: un'àncora in pietra, da allestire con cime e altro eventuale materiale, e n.5 anfore da porre in un cassone in legno esistente rivestito in doghe di legno come la pedana prevista nel percorso museale. Piano primo, sezione D, sala D1b;
3 ricostruzione realistica/evocativa di una banchina del porto alto medievale di Comacchio, con l'allestimento di alcuni materiali (sacchi di sale, cumuli di sale, balle di stoffa, contenitori con spezie, barilotti di pesce marinato), tra cui anfore globulari alto medievali (due tipologie) non originali da ricostruire. Piano primo, sezione E, sala E2;
4 riproduzione evocativa di un recinto presbiteriale di una chiesa alto medievale. La struttura deve essere bifrontale, con una eventuale decorazione limitata ad uno dei due fronti, e deve costituire un punto di passaggio per il pubblico. Piano primo, sezione E, sala E5;
5 Riproduzione di coppi e tegole di tipo romano antico per il completamento dell’allestimento della tomba “alla cappuccina”. Piano terra, sezione A, sala A3.
Tale programma può essere suscettibile di proposte alternative/integrative e migliorative.
Il servizio deve prevedere:
• il coordinamento stretto con il Comitato Scientifico e i gruppi di progettazione per tutto il materiale da produrre: pur nella specificità delle esigenze di ogni scenografia, il progetto dovrà essere armonico e uniforme e deve essere in equilibrio con l'intero progetto di allestimento;
• incontri e riunioni per la definizione del progetto in tutte le sue parti con il Comitato Scientifico (nelle figure dei curatori delle sezioni in cui sono previste le scenografie oggetto del seguente contratto) e i progettisti;
• il rilievo dei reperti da ricostruire (es. anfore globulari), laddove necessario, e relativa ricostruzione tridimensionale;
• eventuali sopralluoghi prima e durante il cantiere per la misurazione precisa degli spazi in cui effettuare le scenografie;
• il montaggio e l'allestimento delle scenografie negli spazi definiti;
• l'assistenza al personale tecnico preposto per la collocazione dei materiali originali nelle scenografie stesse, previo accordo con la Soprintendenza di riferimento;
• la progettazione deve tenere conto della protezione degli oggetti originali collocati nelle scenografie e inoltre gli elementi delle scenografie stesse non dovranno essere suscettibili di arrecare danno di alcun tipo ai beni archeologici. A tale fine dovrà essere valutata la compatibilità dei materiali con le esigenze di conservazione e tutela dei beni archeologici, sia nell'immediato che a lungo termine;
• le scenografie dovranno essere autoportanti e strutturalmente conformi alle norme anti infortunistiche. Nel caso siano previste parti calpestabili, esse dovranno rispondere ai requisiti di sicurezza e portata previsti dalle normative vigenti e dovranno essere fruibili da tutti i visitatori;
• le scenografie non devono altresì danneggiare pareti e pavimenti originali;
• i manufatti forniti dovranno essere conformi alle vigenti norme e requisiti in materia anti infortunistica e sicurezza (conformità di resistenza la fuoco, UNI EN 13163; D.Lgs. 81/2008 ecc.);
• i manufatti forniti dovranno essere realizzati con materiali conformi alla classe antincendio idonea per musei. Si richiede, inoltre, la collaborazione con il tecnico preposto alla disposizione del certificato antincendio di tutto il progetto di allestimento, attraverso l’elenco specifico e puntuale dei materiali utilizzati per la realizzazione dei manufatti. Se necessario, saranno forniti anche gli schemi di montaggio degli stessi con evidenziate le differenze di materiali tra le parti costituenti i manufatti stessi;
• i materiali, le vernici e i colori utilizzati dovranno essere stabili nel tempo ed essere privi di emissioni volatili nocive per persone e cose;
• le opere realizzate dovranno in ogni caso rispondere a tutte le normative nazionali ed europee attualmente in vigore per il tipo di manufatti da realizzare, anche se non espressamente richiamate nel presente schema di contratto;
• molte delle specifiche tecniche citate e maggiori informazioni, quali caratteristiche delle sale, misure dei reperti e spunti per la realizzazione delle scenografie, sono contenute nell'allegato documento tecnico (ALLEGATO 2).
Art. 4 - Coordinamento delle varie fasi del progetto
I contenuti scientifici preliminari delle scenografie sono già stati concordati dal competente Comitato scientifico, dalla Soprintendenza sulla base di modalità concordate con il Comune, e il gruppo di progettazione. La progettazione definitiva ed esecutiva delle scenografie sarà condotta con la dovuta autonomia creativa per quanto di competenza, ma sarà necessaria una continua interazione e accordo con il suddetto Comitato, il gruppo di progettisti della parte allestitiva e le Soprintendenze archeologica e architettonica per arrivare ad un risultato finale concordato fra i diversi attori del processo di progettazione delle scenografie, ognuno per la propria competenza.
Il progetto esecutivo delle opere dovrà essere avvallato, mediante parere informale scritto, dal Comitato scientifico - unicamente per i referenti delle sezioni interessate -, le Soprintendenze (archeologica e architettonica, ciascuna per le parti di loro competenza), il gruppo di progettazione architettonica e il Comune di Comacchio.
La ditta dovrà inoltre relazionarsi con i responsabili della sicurezza e della direzione del cantiere, in capo al gruppo “RTP MNC Comacchio” per la redazione dei piani di sicurezza del cantiere in conformità al D.Lgs:81/2008 e s.m.i.
Art. 5 - Cronoprogramma e termine dei lavori
Compatibilmente con l'avanzamento dei lavori del museo e in coordinamento con le altre tipologie di intervento, il cronoprogramma si può configurare indicativamente con le seguenti scadenze:
1) entro il 31 ottobre 2016: progettazione e creazione degli elementi scenografici in laboratorio;
2) entro il 3 novembre 2016: trasporto nel museo
3) entro il 6 novembre: montaggio e predisposizione per accogliere i reperti;
4) entro il 15 dicembre: collocazione dei reperti (previo accordo con la Soprintendenza archeologica) e completamento finale.
Il cronoprogramma definitivo verrà concordato con la direzione lavori del cantiere.
La ditta si impegna sin d'ora a espletare la fase di montaggio (terza fase sopra indicata) nel giro di una settimana lavorativa, con la possibilità, qualora la ditta lo ritenga necessario, di ottenere l’autorizzazione a lavorare al di fuori dei normali orari di lavoro, quali la fascia serale e/o notturna o i giorni festivi, al fine di rispettare il cronoprogramma stabilito.
Inoltre si richiede di interfacciarsi con la Soprintendenza per predisporre le condizioni migliori per
la collocazione dei reperti originali che andranno inseriti all’interno delle scenografie (sale D2c e D1b).
Art. 6 - Esecuzione del servizio
L’esecuzione del servizio ha inizio dopo la stipula del formale contratto, in seguito a consegna, risultante da apposito verbale redatto ai sensi dell’art. 304 del D.p.R. 207/2010 da effettuarsi previa convocazione dell’appaltatore. L’impresa deve procedere con diligenza alla predisposizione e consegna di tutta la documentazione necessaria alla stipula del contratto, entro i termini indicati all’art. 11, D.Lgs. 163/2006; il ritardo o la consegna parziale della documentazione entro detto termine saranno valutabili dall'Amministrazione quale grave inadempimento, con le conseguenze di legge.
L’impresa dovrà altresì fornire tutte le informazioni necessarie per redigere la dovuta documentazione per i piani di sicurezza del cantiere in conformità al D.Lgs. 81/2008 e successivi.
E’ facoltà della Stazione appaltante autorizzare in via d’urgenza l’esecuzione del servizio anche nelle more della stipulazione formale del contratto, ai sensi dell’art. 302 comma 2 del D.P.R. 207/2010.
Art. 7 - Penali in caso di ritardo nell’esecuzione del servizio
In caso di mancato rispetto del termine stabilito, una volta concordato il cronoprogramma definitivo dei lavori, per ogni giornata naturale consecutiva di ritardo verrà applicata una penale pari all'1 per mille dell'importo contrattuale netto.
Art. 8 – Risoluzione
E’ causa di risoluzione contrattuale a discrezione della Stazione appaltante, a seguito di formale messa in mora dell’appaltatore e con pagamento delle prestazioni svolte sino ad allora, tenendo conto dell’applicazione delle penali:
• il ritardo del termine di esecuzione del servizio superiore a 30 giorni naturali consecutivi, imputabile all’appaltatore;
• la difformità fra il servizio eseguito e i contenuti dell’offerta tecnica oggetto di aggiudicazione, se non previamente concordata con la stazione appaltante.
Sono dovuti dall’appaltatore i danni subiti dalla Stazione appaltante in seguito alla risoluzione del contratto.
Art. 9 - Pagamenti
Il pagamento del servizio verrà effettuato, anche per due/tre acconti successivi relativi a stati di avanzamento dei lavori da stabilire, indicativamente uno all'approvazione del progetto e uno/due alla realizzazione delle scenografie, con rimessa diretta a mezzo di mandato bancario entro 60 (sessanta) giorni dalla presentazione di regolare fattura, corredata dalla documentazione di legge attestante la regolarità contributiva, e a seguito di verifica della regolare esecuzione del contratto.
Art. 10 - Proprietà degli allestimenti
Sono proprietà materiale della Stazione Appaltante tutti gli allestimenti, gli elaborati, i documenti, gli atti, comunque formati e su qualunque supporto, prodotti dall’appaltatore.
Art. 11- Subappalto
Su autorizzazione del Comune di Comacchio e in conformità all'art.118 del D.Lgs.163/06 e s.m.i. e
solo se l'impresa avrà indicato in sede d'offerta detta intenzione, è consentito subappaltare una parte del servizio.
Art. 12 - Spese contrattuali
La ditta affidataria del servizio si assumerà ogni onere inerente e conseguente al servizio stesso, nessuno escluso.
Art. 13 - Controversie
In caso di controversie il foro competente è quello di Ferrara.
Allegati (agli atti del Servizio Cultura)
• PE01 e PE02 piante generali del progetto di allestimento;
• PESP01, PESP02, PEAM01, PEAM02, PEAM04, PEAM05 piante e sezioni relative al progetto di allestimento delle sezioni D ed E, interessate dalle scenografie;
• 2 specifiche tecniche con immagini evocative di riferimento.