RUMMO S.P.A.
RUMMO S.P.A.
Sede in XXXXXXXX XXXXX XXXXXXXXX - XXX 00000 XXXXX’ XXXXXXXXX
Capitale sociale Euro 32.305.810,00 i.v.
Cod. Fiscale 01418030621
Iscritta al Registro delle Imprese di Benevento al n.01418030621 n. R.E.A. 118763
Relazione sulla Gestione
al bilancio di esercizio al 31/12/2017
Premessa
Signori Azionisti,
nel presente documento, conformemente a quanto previsto dall'art. 2428 del Codice Civile e dal Decreto Legislativo n. 254/2016 (commentato in appresso), Vi forniamo le notizie attinenti la situazione della Vostra società e le informazioni sull'andamento della gestione. La presente relazione, redatta con valori espressi in unità di Euro, viene presentata a corredo del bilancio d’esercizio al fine di fornire informazioni reddituali, patrimoniali, finanziarie e gestionali della società corredate, ove possibile, di elementi storici e valutazioni prospettiche.
Il decreto legislativo n. 254/2016, pubblicato il 10 gennaio 2017 nella Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 25 gennaio 2017, recepisce la direttiva 2014/95/UE riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità nella composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo di imprese e gruppi di grandi dimensioni.
Le sue disposizioni si applicano, con riferimento alle dichiarazioni e relazioni relative, agli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2017 e quindi sono state recepite dal presente documento.
Storia della società e profilo del Gruppo
La Rummo SpA è un’azienda italiana del settore alimentare, produttrice di pasta di semola di grano duro.
La storia inizia nel 1846, quando il fondatore Xxxxxxx Xxxxx costruì il primo molino per la macinazione del grano, nella città di Benevento, e subito dopo iniziò a produrre pasta con semola di grano duro. Nel corso degli anni, Xxxxxxx e Xxxxxx Xxxxx, costruiscono altri molini, lungo i fiumi Calore e Sabato.
Nel 1935 l'azienda si trasforma in società per azioni e successivamente, l'attività del molino viene dismessa e l'azienda concentra il proprio business sulla sola produzione di pasta.
Nel 1991 viene inaugurato il nuovo pastificio nella zona industriale di Benevento, attuale sede della società.
Tra il 1997 ed il 2002, il pastificio Rummo vive un’ascesa economica e produttiva ed acquisisce le più importanti certificazioni internazionali.
Nel 2010, viene premiata da Legambiente con il «Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente - Green Life, dai territori la costruzione dell’economia del futuro.
Nel gennaio 2011, la Rummo SpA, riceve dal Presidente della Repubblica Xxxxxxx Xxxxxxxxxx il premio Xxxxxxxx Qualità Italia “per l'innovazione di qualità nei prodotti, combinata con una forte proiezione internazionale, commerciale e produttiva Nell’ottobre 2015 lo stabilimento produttivo di Benevento, in cui sono ubicati anche la sede legale della società e gli uffici amministrativi, è stato gravemente danneggiato da
un’esondazione di eccezionale portata del fiume attiguo. Per effetto di tale calamità naturale, gli impianti produttivi, i magazzini e gli uffici amministrativi hanno riportato notevoli danni consistiti, in sintesi, in significative perdite di capacità produttiva, di scorte di magazzino e di dati contabili.
L’alluvione ha comportato danni consistenti non solo nell’immediato, ma anche successivamente in termini di perdita di fatturato e contrazione dell’avviamento, oltre alla perdita di quote di mercato connessa alla lunga interruzione dell’attività produttiva e alla conseguente, e necessaria, produzione in outsourcing. Ciò ha comportato notevoli difficoltà nel far fronte alla richiesta del mercato e, soprattutto, alle nuove opportunità, che la società non ha potuto cogliere a causa dei costi elevati di produzione all’esterno.
Questa situazione ha fatto sì che la società, nel luglio 2016, abbia fatto ricorso per l’ammissione alla domanda di concordato preventivo in continuità. Nei paragrafi successivi viene riportata l’analisi della situazione attuale e l’evoluzione della procedura.
Per quanto concerne il profilo del Gruppo, si riporta in calce la sua composizione alla data del 31/12/2017:
Xxxxx Xxxxxx
2%
Xxxxx Xxxxxxx
21,81%
Xxxxx Xxxxxx
21,81%
Rummo S.p.A. Molino e Pastificio
24,56%
Rummo S.p.A. Molino e Pastificio
DIETETIC RA SRL
99,98%
100,00%
0,02%
Rummo Spa
PASTA CASTIGLIONI SRL
31,8
Il Gruppo opera nel settore della produzione e commercializzazione di pasta secca alimentare di grano duro, biologica, integrale e senza glutine, in Italia e all’estero.
Il marchio Rummo Lenta Lavorazione rappresenta l’extra- premium del mercato ed è distribuito nella ristorazione più qualificata, nei negozi gourmet e nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO) sia in Italia che all’estero.
Al fine di completare l’offerta con un prodotto che copra una fascia di mercato più competitiva l’azienda ha deciso di mantenere il marchio Castiglioni, storico brand fondato a Magenta, Milano, nel 1912 posizionato nel segmento premium e preferibilmente dedicato al canale lungo (ristorazione commerciale e dettaglio tradizionale). La pasta Castiglioni è trafilata al bronzo ed ha un assortimento che è dedicato al retail e alla ristorazione.
Con l’importante crescita del marchio Rummo e la riduzione della capacità produttiva la divisione Private Label è concentrata sulla gestione degli attuali clienti con un forte ruolo strategico di lungo periodo. All’interno di questa nuova visione l’azienda continua lo sviluppo sui mercati internazionali e sui prodotti Biologici e Senza Glutine.
Fatti rilevanti che hanno caratterizzato l’esercizio 2017
Nel corso del 2017 la società ha continuato il forte sviluppo del marchio Rummo Lenta Lavorazione sia in Italia che all’estero. Sul lato Private Label si è concentrata sul consolidamento delle posizioni acquisite.
La crescita del Brand e la ripresa produttiva (del 70% dei volumi “pre-allluvione”) hanno permesso alla Rummo SpA di procedere con l’uscita definitiva dal concordato preventivo in continuità depositato nel luglio 2016, avvenuto nel dicembre 2017.
Il 2017 si è chiuso con un fatturato di Euro 74,8 milioni in crescita del 17 %. Il risultato è stato positivamente influenzato dal tasso di crescita della marca che si è rilevato superiore alle previsioni.
Il marchio Rummo Lenta Lavorazione ha visto, infatti, una crescita del 40% nel 2017 grazie ad un’ottima performance di vendita nel canale retail e presso i migliori ristoranti italiani e internazionali.
L’azienda nel 2017 ha continuato con un forte focus di ampiamento distributivo e di gamma.
Anche la linea Gluten Free a marchio Rummo (prodotta tramite la controllata Pasta Castiglioni Srl nello Stabilimento di Sozzago), ha realizzato importanti tassi di crescita nel 2017 grazie all’allargamento della distribuzione in Italia e all’estero sia sul canale GDO che negli specializzati. Inoltre, la gamma si è allargata con 2 nuove referenze per offrire più scelta ad un segmento di consumo sempre più evoluto e alla ricerca di prodotti di qualità. Il prodotto si caratterizza per le sue unicità come l’eccezionale tenuta alla cottura, la leggerezza, la digeribilità e l’esclusiva trafilatura al bronzo.
Andamento del settore
Si riepiloga sotto una breve analisi sull’andamento del settore in Italia e all’estero.
1. Scenario di settore Italia
Nel 2017 il mercato ha registrato un calo del 1,5% a valore. I consumi sono stati sostenuti dal segmento del 500g (+0,7% a Volume), mentre il segmento del 1kg ha subito un forte calo (- 5,6% a Volume, -9,4% a valore).
Tra i canali solo i super registrano un lieve aumento a volume rispetto al 2016 (+1,2%) mentre tutte le altre superfici perdono sia a volume che a valore (Fonte: IRI).
Il calo dei consumi è concentrato sui marchi di fascia bassa e sulle Private Label che registrano perdite importanti.
Il segmento premium fa riscontrare una buona crescita con qualche eccezione per qualche brand minore che perde vendite e distribuzione.
2. Scenario di settore Export
Le nuove abitudini dei consumatori che mostrano un crescente interesse per il benessere e un approccio sostenibile nei confronti dell’alimentazione premiano a livello mondiale la pasta e i prodotti a base di cereali e legumi. Tali trend trainano, quindi, i consumi del mercato, con una forte crescita nei paesi più strategici. Lo afferma uno studio di The Xxxxxxx Company presentato in occasione di un board dell’IPO (International Pasta Organization), l’Associazione che riunisce i pastai di tutto il mondo. Secondo Xxxxxxx Xxxxx, Global Business Partner di Nielsen, “Stiamo assistendo ad un incremento delle vendite globali della pasta, pari al +2,3%, in quanto i consumatori cercano prodotti green e bio e come la pasta biologica, che sta crescendo a due zeri in alcuni paesi.”
L’Italia si conferma il principale paese esportatore di pasta nel mondo con oltre il 50% della produzione venduta sui mercati esteri (circa 1,9 milioni di tonnellate). L’Europa rappresenta la principale area geografica di esportazione della pasta secca italiana nel mondo, con la Germania in testa. Positivo anche il trend di crescita dell’export verso la Russia dove la pasta italiana è prima nella sua categoria con oltre 20 milioni di dollari anno.
Andamento della gestione
Il 2017 si è chiuso con un fatturato aziendale di circa Euro 74,8 milioni con il marchio Rummo Lenta Lavorazione che ha fatto
registrare una crescita molto importante confermandosi come il focus principale per l’azienda. Ottima la crescita anche dei clienti (già in portafoglio) della Private Label per effetto della produzione attiva internamente per tutto l’anno 2017 verso un 2016 con solo 6 mesi per linee produttive in fase di ricostruzione per effetto dell’alluvione del 2015 (produzione esternalizzata nella parte iniziale dell’anno 2016).
La perfomance del brand Rummo Lenta Lavorazione, che ha chiuso il 2017 con un +40% verso il 2016, è stata positivamente influenzata dall’aumento distributivo della linea “Le Classiche”, dalla crescita del segmento senza glutine e dal segmento delle bio integrali.
Anche per il 2018 si prevede una crescita ulteriore del brand per effetto dell’allargamento distributivo (sia in Italia che all’estero) e alla crescita dei prodotti e delle gamme offerte al mercato. In particolare saranno lanciate: 1) una nuova gamma prodotti nel segmento salutistico e senza glutine con legumi; 2) nuove referenze della gamma bio integrale; 3) nuovi formati della tradizione nella gamma de “Le Classiche”.
Per la divisione delle Private Label si prevede nel 2018 un dato in leggera crescita rispetto al 2017 dovuta ad una revisione di gamma dei clienti attuali. Non si prevede un allargamento del parco clienti per una scelta strategica aziendale che punta al consolidamento dei clienti al fine di fornire un servizio unico e distintivo.
Per una migliore visione della situazione gestionale, si fornisce di seguito la riclassificazione del Conto Economico e la sintesi dello Stato Patrimoniale per l’esercizio in chiusura al 31/12/2017 correlata dagli indici più significativi.
Rummo SpA - | CONTI ECONOMICI | |||
(Euro) | Eserc. 2017 | incid % | Eserc. 2016 | incid % |
Ricavi vendite | 74.783.062 | 100,0% | 59.572.847 | 100,0% |
XXXXXX XXXXX | -74.783.062 | 100,0% | 59.572.847 | 100,0% |
Acquisti | -42.957.493 | -57,4% | -38.617.201 | -64,8% |
Variazione rimanenze | 553.767 | 0,7% | 1.564.116 | 2,6% |
Altri costi industriali | -5.453.404 | -7,3% | -5.090.125 | -8,5% |
COSTI DI PRODUZIONE | -47.857.130 | -64,0% | -42.143.210 | -70,7% |
MARGINE INDUSTRIALE | -26.925.932 | 36,0% | 17.429.637 | 29,3% |
Costi per servizi | -16.464.866 | -22,0% | -17.159.640 | -28,8% |
Costi commerciali | -221.173 | -0,3% | -45.595 | -0,1% |
Costi amministrativi e generali | -149.064 | -0,2% | -117.238 | -0,2% |
Costi personale | -6.855.223 | -9,2% | -6.470.899 | -10,9% |
Altri costi struttura | -2.456.556 | -3,3% | -3.148.751 | -5,3% |
COSTI DI STRUTTURA | -26.146.882 | -35,0% | -26.942.123 | -45,2% |
REDDITO OPERATIVO | 779.050 | 1,0% | -9.512.486 | -16,0% |
Altri proventi/oneri | 411.887 | 0,6% | 1.343.652 | 2,3% |
Oneri/proventi finanziari | -548.060 | -0,7% | -2.029.171 | -3,4% |
UTILE ANTE IMPOSTE | 642.877 | 0,9% | -10.547.075 | -17,7% |
Imposte | -888.735 | -1,2% | -287.222 | -0,5% |
UTILE NETTO | -245.858 | -0,3% | -10.834.296 | -18,2% |
Poste le suddette riclassificazioni, vengono calcolati i seguenti indici di bilancio che, visto la situazione di perdita significativa del 2016, non danno informazioni utili ai fini del confronto con il dato comparativo.
INDICATORI DELLA SITUAZIONE ECONOMICA | 2017 | 2016 |
ROE | -1,62% | -70,20% |
ROI | 0,80% | -9,73% |
ROS | 1,04% | -15,97% |
Si fornisce di seguito la sintesi dello Stato patrimoniale al 31/12/2017
Rummo SpA - STATO PATRIMONIALE
(Euro) | 31/12/2017 | incid. % | 31/12/2016 | incid. % |
Immobilizzi materiali | 34.887.332 | 35,7% | 39.813.263 | 40,7% |
Immobilizzi immateriali | 6.465.356 | 6,6% | 7.368.452 | 7,5% |
IMMOBILIZZI TECNICI NETTI | 41.352.688 | 42,3% | 47.181.715 | 48,6% |
Partecipazioni | 6.326.817 | 6,5% | 6.328.761 | 6,5% |
Crediti | 3.930.617 | 4,0% | 3.927.857 | 4,0% |
Altri | 266.875 | 0,3% | 266.875 | 0,3% |
IMMOBILIZZI FINANZIARI | 10.524.309 | 10,8% | 10.523.493 | 10,8% |
ATTIVO FISSO NETTO | 51.876.997 | 53,0% | 57.705.208 | 59,0% |
Magazzino | 9.920.774 | 10,1% | 9.367.005 | 9,6% |
Crediti clienti netti | 22.107.675 | 22,6% | 16.617.030 | 17,0% |
Crediti gruppo | 17.805.662 | 18,2% | 17.792.071 | 18,2% |
Altri crediti | 8.975.006 | 9,2% | 12.282.851 | 12,6% |
Ratei/Risconti attivi | 58.813 | 0,1% | 311.276 | 0,3% |
Debiti fornitori | -13.581.484 | -13,9% | -14.454.850 | -14,8% |
Debiti gruppo | 0 | -0,0% | 0 | -0,0% |
Altri debiti e fondi | -5.934.549 | -6,1% | -4.914.025 | -5,0% |
Ratei/Risconti passivi | -5.743 | -0,0% | 0 | -0,0% |
Debiti tributari | -592.416 | -0,6% | -444.486 | -0,5% |
CAPITALE CIRCOL. OPERAT. | 38.753.738 | 39,6% | 36.556.872 | 37,4% |
LIQUIDITA' | 7.216.407 | 7,4% | 3.484.310 | 3,6% |
CAPITALE INVESTITO | 97.847.142 | 100,0% | 97.746.390 | 100,0% |
Capitale Sociale | 32.305.810 | 33,0% | 32.305.810 | 33,1% |
Riserve | -16.873.034 | -17,2% | -6.038.741 | -6,2% |
Risultato d'Esercizio | -245.858 | -0,3% | -10.834.297 | -11,1% |
PATRIMONIO NETTO | 15.264.826 | 15,6% | 15.432.773 | 15,8% |
Banche | 0 | 0,0% | 23.955.135 | 24,5% |
Finanziamenti gruppo/soci | 0 | 0,0% | 0 | 0,0% |
Finanziamenti a M/L | 0 | 0,0% | 0 | 0,0% |
PASSIVO FINANZ. A M/L | 0 | 0,0% | 23.955.135 | 24,5% |
TFR | 654.641 | 0,7% | 640.721 | 0,7% |
Banche | 58.559.229 | 59,8% | 34.258.314 | 35,0% |
Finanziamenti gruppo | 0 | 0,0% | 13.094 | 0,0% |
Finanziamenti a breve | 23.446.354 | 24,0% | 23.446.354 | 24,0% |
PASSIVO FINANZ. A BREVE | 82.005.583 | 83,8% | 57.717.762 | 59,0% |
FONTI DI FINANZIAMENTO | 97.847.142 | 100,0% | 97.746.390 | 100,0% |
INDICATORI DELLA SITUAZ. PATRIM. E FINANZ. | 2017 | 2016 |
INDICE DI INDEBITAMENTO TOTALE | 0,15 | 0,15 |
QUOZIENTE DI DISPONIBILITA’ | 0,65 | 0,77 |
QUOZIENTE DI LIQUIDITA’ SECONDARIA | 0,55 | 0,65 |
INDICE DI AUTONOMIA FINANZIARIA | 0,27 | 0,27 |
POSISIONE FINANZIARIA NETTA €/mil | -71.721 | -71.266 |
L’indice di indebitamento totale (rapporto tra capitale netto su passività) rappresenta il tasso di indebitamento dell'azienda come del rapporto tra il totale di risorse e il capitale proprio. L’indice da un’idea di quello che è il rischio finanziario strutturale dell'azienda, evidenziando quanto del capitale investito è finanziato da debiti e quanto, invece, è finanziato da capitale proprio. E' ovvio che l'azienda è tanto più rischiosa finanziariamente quanto più alto è il livello di indebitamento, rispetto al capitale proprio.
Il quoziente di disponibilità/liquidità (rapporto tra attivo circolante e passivo corrente), esprime la capacità di far fronte ai debiti a breve utilizzando le disponibilità a breve (magazzino, disponibilità, liquidità) e quindi ha l’obbiettivo di misurare la solvibilità a breve termine e, quindi, la sua "rischiosità" finanziaria a breve.
In questo caso il quoziente, essendo inferiore a 1, evidenzia problemi a livello di solvibilità nel breve periodo. Detto quoziente risente del fatto che tutto l’indebitamento della società è stato riclassificato a breve termine in quanto “scaduto” in virtu’ della procedura di concordato preventivo alla quale era stata ammessa per poi rinuciarvi. E’ in corso di formalizzazione l’accordo di ristrutturazione che prevede il rimborso in più anni dell’indebitamento. A seguito dell’omologa i debiti verranno nuovamente riclassificati a medio/lungo termine a seconda di quanto previsto dall’accordo.
Il quoziente di liquidità secondaria (rapporto tra attivo corrente senza considerare le scorte di magazzino e passivo corrente).
Anche in questo caso, è considerato soddisfacente un indice vicino ad 1 che la società con l’indebitamento tutto a breve non può certo raggiungere
L’indice di autonomia finanziaria (rapporto tra capitale proprio e dal totale delle passività più il patrimonio netto) esprime il rapporto tra capitale netto e totale finanziamenti. L’autonomia finanziaria aumenta con l’aumentare del capitale netto. La società evidenzia una bassa autonomia finanziaria e una struttura finanziaria pesante.
La posizione finanziaria netta (disponibilità liquide e crediti finanziari e verso altri – passività finanziarie) risulta pesantemente negativa per entrambi gli esercizi. La PFN individua l'indebitamento netto della società ed esprime, in maniera sintetica, il saldo tra fonti ed investimenti di natura finanziaria. In questo caso l’indicatore risulta fortemente negativo.
Investimenti
Lo stabilimento produttivo di Benevento, prima dell’evento alluvionale del 2015, era dotato di sette impianti di produzione della pasta e nello specifico due per la pasta lunga, quattro per la pasta corta ed uno per le paste speciali. In seguito alla calamità naturale, è stato possibile ripristinare unicamente due impianti di pasta corta ed uno di pasta lunga. La potenzialità, fino a quella data, risultava di circa 95.000 tonnellate di pasta per anno.
Nel corso del 2017, la spesa per investimenti di beni strumentali è stata di circa Euro 700.000, con un’incidenza sul fatturato pari all’1%.
Gli investimenti finalizzati al ripristino della capacità produttiva dello stabilimento hanno avuto inizio nel 2016, stanno proseguendo (presumibilmente per i successivi quattro anni), con l’obbiettivo di arrivare a ripristinare la potenzialità ante alluvione.
Nell’ambito del reparto produzione si è proceduto al ripristino di ulteriori due tranciatrici necessarie per la produzione delle farfalle (entrate in esercizio a marzo 2018). Ciò ha consentito un raddoppio della capacità produttiva sul formato farfalle.
Si è inoltre proceduto all’installazione della nuova caldaia per la produzione di acqua surriscaldata necessaria all’essiccazione della pasta, ottimizzando contestualmente la distribuzione dei fluidi tecnologici al fine di migliorare il rendimento degli impianti. Ciò ha consentito di ridurre i consumi di metano (è atteso un risparmio di circa 40.000 Euro/anno rispetto all’impiego
delle precedenti caldaie) e di incrementare la capacità produttiva delle linee di produzione.
Anche nell’ambito della rete di distribuzione dell’energia si è intervenuto acquistando tre nuovi trasformatori di media tensione (1 da 1.250kVA e 2 da 2.500kVA), la cui messa in esercizio è avvenuta tra febbraio e marzo 2018.
Personale
In merito a questo punto, si precisa che le informazioni rese hanno l’intento di far comprendere le modalità con cui si esplica il rapporto tra la società e le persone con le quali si collabora.
La Rummo SpA, leader nel segmento premium nel settore merceologico della pasta in Europa e con un ampio respiro verso i mercati intercontinentali, punta sulla qualità dei prodotti ed inevitabilmente sulla qualità degli uomini.
L’anno 2017 si è chiuso con un organico di n. 139 dipendenti, coordinati da un management di forte esperienza in tale settore merceologico che consente all’azienda di orientarsi verso la creazione di valore nello sviluppo del business con implementazione di piani crescita, supportata in questo anche dalle maggiori società di consulenza strategica.
L’organico annovera n.4 risorse in meno al 31/12/2017 rispetto a quelle del 31/12/2016. Ciononostante, il costo del personale della Rummo S.p.A. nell’anno 2017 registra una variazione in aumento in valore assoluto verso l’anno 2016, dovuta ad una serie di fattori.
In primis, bisogna tener conto del significativo ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per un totale di circa 24.700 ore non lavorate fino ad ottobre 2017, periodo in cui è terminato tale ammortizzatore sociale, quindi, non potendone usufruire per i mesi di novembre e dicembre.
Tale dato positivo va confrontato con l’utilizzo della cassa integrazione per l’anno 2016. Infatti nel 2016, oltre al ricorso alla cassa integrazione per l’intero anno, va aggiunto anche il fatto che una serie di dipendenti erano stati distaccati presso altre società (minor costo distaccamento circa Euro 240.000).
Il costo del personale anno 2017 registra anche il pagamento di una festività in più rispetto al 2016 e degli aumenti dei minimi tabellari previsti dal CCNL applicato (importo complessivo circa Euro 90.000).
Inoltre, nell’anno 2017 è stato sostenuto un costo per le maggiorazioni domenicali e notturne lavorate superiore rispetto all’anno 2016, in quanto nel primo semestre del 2016 non erano
ancora ripartite le linee di produzione nello stabilimento limitando, se non azzerando, l’impiego del personale nei festivi e nei notturni (l’importo è di circa Euro 60.000).
Di seguito è riportato un prospetto riepilogativo di quanto sopra esposto:
Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
Ore CIGO/CIGS | 24.742 | 16.867 |
Ore Distaccati | 0 | 13.056 |
Assunzioni | 2 | 9 |
Cessazioni | 6 | 3 |
Si fornisce il dettaglio dell’organico medio della società Rummo SpA nel corso del presente esercizio:
Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
Dirigenti | 5 | 5 |
Quadri | 10 | 9 |
Impiegati | 44 | 50 |
Operai | 79 | 78 |
Altri dipendenti | 1 | 1 |
Totale | 139 | 143 |
Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello degli addetti all'industria alimentare.
Documento programmatico sulla sicurezza
Ai sensi dell'Allegato B, comma 26, del D.Lgs. 30 giugno 2003,
n.196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), e alla luce delle disposizioni del disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza, si rende noto che nel corso dell’esercizio è stato aggiornato ed adeguato il documento programmatico sulla sicurezza ed è avvenuta la regolare nomina dell’amministratore del sistema.
Rapporti con parti correlate
Le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nella normale gestione delle attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono generalmente
regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati e delle situazioni contingenti in cui tali operazioni sono poste in essere.
Rapporti con Imprese del Gruppo e con le parti ad esse correlate
Le società del Gruppo hanno adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall’art. 2497-bis, indicando la propria soggezione all’altrui attività di direzione e coordinamento negli atti e nella corrispondenza; ai sensi del comma 4 dell'art. 2497- bis C.C. nella nota integrativa delle singole società controllate è stato esposto un prospetto riepilogativo dei dai essenziali dell’ultimo bilancio della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento.
Rapporti con altre imprese controllanti e con le parti ad esse correlate
Alla data del 31/12/2017 le società del Gruppo presentano rapporti sia patrimoniali che economici con altre società del Gruppo come meglio evidenziato nella tabella riportata in calce. Si evidenzia come i rapporti siano stati oggetto di elisione nella predisposizione del bilancio consolidato.
Informazioni di carattere non finanziario: gestione del personale
Per quanto concerne la formazione e lo sviluppo delle competenze, l’Azienda pianifica e realizza interventi su tutta la gamma dei fattori necessari per implementare ed integrare le competenze ed i profili professionali dei propri dipendenti. In particolare sono volti a
-elevare il grado di sicurezza nei posti di lavoro;
-prevenire la formazione di patologie connesse all’attività lavorativa;
-adottare buone misure individuali e nei reparti;
-garantire formazione tecnico professionale specifica;
-effettuazione di corsi orizzontali di implementazione nell’utilizzo di sistemi gestionali ed operativi;
-adeguamento continuo delle professionalità individuali e di gruppo per sfruttare le potenzialità derivanti dall’innovazione tecnologica sia di prodotto che di processo.
Per prevenire i rischi legati alla salute ed alla sicurezza del personale, la società ha svolto le seguenti attività formative:
-Corso di Primo soccorso;
-Formazione sicurezza generale e specifica in adempimento al d. Lgs. 81/08;
-Formazione “Back School” per la prevenzione e cura del mal di schiena provocato da scorrette posture in ambito lavorativo;
-corso Atex (atmosfere esplosive);
-corso prevenzione incendi;
-corso formazione carrelli elevatori e piattaforme aeree.
La società presta inoltre grande attenzione ed assume molteplici iniziative finalizzate al rinnovamento delle capacità individuali dei lavoratori, cercando di fare in modo che vi sia una pronta ed adeguatala capacità di risposta complessiva ai mutamenti tecnologici e di processo con una valorizzazione costante del suo capitale umano.
In questo ambito pianifica ed alimenta un processo di formazione continua attraverso specifiche politiche e strumenti dedicati. Si tratta di formazione tecnico-professionale, ma anche di iniziative che riguardano la dimensione più propriamente manageriale e di profili di responsabili operativi aziendali.
Le attività di sviluppo e formazione svolte nell’ambito 2017 sono state molteplici ed hanno riguardato prevalentemente gli operatori addetti ai reparti del ciclo produttivo più fortemente attraversati da innovazione tecnologica.
Nello specifico:
-corso specializzato PES-PAV-PEI per gli operatori nell’area manutentiva;
-corso base ed avanzato di elettrotecnica per gli operatori meccanici;
-corsi specifici nell’area produzione quali Food Defense, Pest Control, corso HACCP – BRC, PCQI Preventive Control Qualified Individual;
-formazione on the job per utilizzo nuovi macchinari confezionamento;
-formazione per nuovo software gestionale per l’area logistica;
-corso Yard Management System per gestione movimentazione nell’area logistica;
-formazione operatori per nuovo impianto pallettizzatore.
Informazioni di carattere non finanziario: tutela diritti umani
La filosofia produttiva della società è quella di combinare in maniera costante il rispetto dell’ecosistema agricolo, la sicurezza dei controlli preventivi delle materie prime, la qualità del prodotto finito con riferimento alle esigenze, anche diversificate, di natura nutritiva specifica dei potenziali utenti.
In questo senso, sia nel risparmio e nell’ottimizzazione dell’utilizzo di tutte le forme di energie interne, sia nella scelta degli imballaggi, sia nelle modalità operative della logistica, la società si muove in sintonia con il rispetto dei consumatori e dell’ambiente.
Allo stesso modo è impegnata a rispettare i diritti umani di tutti coloro che entrano a far parte del ciclo produttivo inteso in senso lato ed a superare ogni fenomeno di dumping sociale o di limitazione/negazione dei diritti fondamentali della persona anche per quanto riguarda tutti i fornitori.
Sul piano interno agisce perché la sicurezza ed il benessere dei propri dipendenti e, quindi, la salute in senso lato, sia un parametro di riferimento fondamentale delle proprie scelte.
La società ancora fa della correttezza e buona fede delle sue scelte e comportamenti un punto irrinunciabile all’interno del proprio codice etico che non tollera compromissioni di sorta con pratiche corruttive né esterne né interne.
Informazioni di carattere non finanziario: lotta alla corruzione
La corruzione non rappresenta una grave minaccia per le attività di Rummo SpA, ma la società lo stesso ne promuove il contrasto facendo proprio un impegno alla non tolleranza nei confronti della corruzione sotto qualsiasi forma.
Rummo Spa ha sempre operato con la massima attenzione ai temi della responsabilità sociale e in tale ottica ha ritenuto di adottare
un proprio Codice Etico ed un proprio Modello organizzativo, gestione e controllo conforme ai requisiti previsti dal d.lgs. 231/2001 in coerenza con il contesto normativo e regolamentare di riferimento e con i principi già radicati nella propria cultura di governance.
Questi strumenti di cultura aziendale sono tesi ad evitare comportamenti ambigui o scorretti mediante l’individuazione chiara delle principali regole da rispettare e con l’avvertenza che comportamenti difformi potranno essere sanzionati.
La mappatura dei rischi ai fini del Modello 231, il sistema disciplinare, l'elaborazione di una serie di protocolli relativi alla gestione delle attività a rischio adottati insieme alla costituzione di un Organismo di Vigilanza costituiscono tasselli importanti in tema di prevenzione del rischio di corruzione.
Informazioni di carattere non finanziario: ambiente salute e sicurezza
Tenuto conto del ruolo sociale che la società possiede, come evidenziato anche dal documento sulla relazione sulla gestione del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili, si ritiene opportuno fornire le seguenti informazioni attinenti all'ambiente e al personale, così come richiesto dal comma 2 dell'art. 2428 del Codice civile.
I principali aspetti ambientali che sono al centro dell’operatività e della strategia della società sono:
• produzione da fonti rinnovabili e sviluppo dell’efficienza energetica nella catena del valore,
• mitigazione del cambiamento climatico e riduzione delle emissioni,
L’attenzione verso la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e di tutte le persone che operano per garantire lo svolgimento delle attività del Gruppo è un valore centrale integrato nelle strategie di sviluppo ed in ogni attività della società.
In continuità con gli anni passati, si è promossa, con approccio globale ed integrato, la cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, in ottica di prevenzione e promozione diffusa della cultura sulla sicurezza, tenendo conto sia del personale della società che di quello dei fornitori.
I principali rischi connessi alla salute e alla sicurezza dei dipendenti della società e delle imprese terze riguardano invece il normale svolgimento delle attività lavorative. Le attività di formazione del personale interno ed esterno ed il costante monitoraggio in campo messo in atto dai responsabili di reparto e
dagli audit del responsabile del servizio di prevenzione e protezione consentono di mantenere il sistema sicurezza sempre attivo ed efficace.
Il rischio con maggior impatto ambientale si configura nella possibilità che accada un incidente industriale. Nell’ipotesi di un evento simile, si è ipotizzato che, in circostanze molto improbabili, ma teoricamente possibili, possa verificarsi un impatto ambientale con responsabilità di tipo civile e penale e un grave danno di immagine per l’azienda.
In coerenza con la Politica sopra descritta, la gestione degli aspetti ambientali, di salute e sicurezza si basa sull’applicazione del concetto di valutazione e gestione del rischio che, mediante un approccio sistemico, determina la messa a punto di procedure di sistema che attuino tutte le misure preventive e correttive possibili.
La società ha ottenuto inoltre le seguenti certificazioni:
-Certificato ISO 9001 per il sistema di gestione della Qualità, rilasciato dall’ente Bureau Veritas;
-Certificato BRC per la sicurezza alimentare, rilasciato dall’ente Bureau Veritas;
-Certificato IFS per la sicurezza alimentare, rilasciato dall’ente Bureau Veritas (è il corrispettivo del BRC per i paesi dell’area centro-europea);
-Certificato Kosher Parve per la conformità del prodotto ai requisiti della religione ebraica, rilasciato dall’ente Federation of Synagogues;
-Certificato di conformità al Regolamento CE n°834/2007 per le produzioni biologiche, rilasciato dall’ente CCPB;
-Certificato di conformità al disciplinare di produzione Rummo rev.5 per le caratteristiche qualitative della pasta Lenta Lavorazione, rilasciato dall’ente Bureau Veritas;
Per quanto concerne Efficienza energetica e emissioni inquinanti Rummo S.p.A. ha in essere un ampio progetto di efficientamento energetico dello stabilimento, in parte già messo in atto. L’acquisto di una nuova caldaia a vapore diretto ha consentito un significativo risparmio nel consumo di metano, così come tutti i gli impianti per la gestione dei fluidi tecnologici (acqua calda e fredda, aria compressa, vuoto) sono ad altissimo rendimento energetico e dotati di un sistema di monitoraggio dei consumi. Ulteriori asset di miglioramento sono stati già individuati e sono allo studio misure di ottimizzazione dei consumi.
Descrizioni dei principali rischi e incertezze cui la società è esposta
Ai sensi dell'art. 2428 n. 1 del Codice Civile i principali rischi cui la società sono esposte, sono riconducibili alle seguenti macro categorie :
- rischi operativi: si ritiene che i rischi di tale natura e cioè di perdite derivanti da inefficienze di persone, processi e sistemi, compreso il rischio di frode e di errori dei dipendenti e degli outsourcer, siano limitati dal sistema di procedure e controlli interni posto in essere, sistema allineato alle direttive del Gruppo Rummo. Inoltre le società del Gruppo sono dotate di una struttura adeguata al corretto adempimento di tutti gli obblighi connessi alle propria attività e tutte le decisioni rilevanti sono oggetto di verifica e approvazione da parte dei diversi livelli gerarchici e di responsabilità.
Non si ravvedono altri rischi significativi al di fuori dei rischi finanziari meglio specificati nel paragrafo seguente.
Obiettivi e politiche per la gestione del rischio finanziario
La Società, nell’ordinario svolgimento delle proprie attività operative, risulta esposta a rischi finanziari che vengono fronteggiati mediante la definizione di linee guida cui deve essere ispirata la gestione operativa.
In relazione ai rischi finanziari legati al mercato, la società deve gestire:
- rischio di prezzo (di acquisto e vendita), a fronte del quale la società ricorre a specifiche operazioni di copertura; il rischio è infatti gestito, nel normale corso dell’attività, attraverso un’attenta gestione degli approvvigionamenti ed una coerente politica commerciale e mediante contratti di fornitura di semola con prezzi bloccati.
- rischio di credito: la società non presenta alcuna esposizione significativa in termini di crediti di natura finanziaria. Il rischio di credito connesso all’attività commerciale deriva dalla normale attività commerciale e non risulta significativo trattandosi spesse volte di controparti della GD e della GDO.
Viene inoltre prestata attenzione particolare alla gestione del recupero del credito: il monitoraggio svolto dalla funzione di tesoreria centralizzata è rivolto a valutare, su base continuativa, il merito di credito delle controparti e il livello di concentrazione dei rischi. Il processo operativo di gestione del credito nonché il
modello organizzativo sono, nella loro interezza, disciplinati da manuali interni.
-rischio di liquidità e solvibilità: il rischio a cui è esposta la società è cambiata significativamente a seguito dell’alluvione che l’ha colpita nell’ottobre 2015. Come evidente dagli ultimi bilanci presentati, la società presenta uno squilibrio tra indebitamento corrente ed attivo corrente in quanto i debiti sono stati considerati scaduti in virtu’ dell’ammissione al concordato preventivo (anche se ritirata successivamente). La PFN evidenzia un indebitamento finanziario pesante che ha caratterizzato gli ultimi esercizi posta alluvione.
In merito ai rischi di liquidità e solvibilità occorre concludere che gli stessi sono ad oggi presenti perché la chiusura del bilancio si colloca in un arco temporale intermedio (tra rinuncia al concordato preventivo e non formalizzazione accordo di ristrutturazione) che si definirà a breve con il deposito dell’istanza per l’omologa dell’accordo di ristrutturazione dei debiti. A quel punto parte dell’indebitamento verrà portato nuovamente a lungo termine.
-rischio di concorrenza: un punto di debolezza della società è rappresentato dal mercato della pasta dove la concorrenza risulta forte. Per contro, l’alta concorrenza comporta il ribasso dei prezzi e la lotta per l’occupazione delle fette di mercato. La società fronteggia questo rischio sfruttando e cercando di accrescere la differenziazione che presenta sul mercato, in termini di qualità, rispetto a tutti gli altri concorrenti.
-rischio ambientale legato alla collocazione geografica dell’azienda: la società è ubicata a diversi chilometri rispetto alle regioni nelle quali si realizzano le maggiori vendite pertanto necessita di azioni mirate per recuperare il gap con i principali competitors e implementare strategie logistiche che le consentano di ridurre l’incidenza del costo dei trasporti sul fatturato per poter essere competitiva sul mercato.
Attività di ricerca e sviluppo
Nell’anno solare 2017 nessuna attività di Xxxxxxx e Sviluppo è stata avviata. In bilancio figurano i costi residui relativi ai progetti per i quali la società ha ottenuto dei contributi come meglio riportato in calce.
I costi di sviluppo sono relativi ai bandi pubblici “Por Campania XXXX 0000-0000” e “Pon Ricerca e Competitività”.
In particolare, nei costi di sviluppo del Bando Campus Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale sono confluiti questi costi relativi al progetto “Introduzione e Valorizzazione di alimenti salutistici e razionalizzazione produttiva nelle filiere tradizionali della Regione Campania”, in cui la società partecipa a mezzo ATS costituita con altre imprese locali.
Per quanto concerne i costi di sviluppo del Programma Operativo Nazionale “Ricerca & Competitività” 2007-2013, questi attengono alla partecipazione a detto bando, di cui al D.D. n. 1/Ric. del 18/01/2010, con il progetto denominato “Innovazione di processo e di prodotto nella produzione di ingredienti e di paste alimentari di grano duro, di paste funzionali (nutraceutiche), di paste speciali, e di prodotti secchi da forno funzionali”, cui la Rummo ha partecipato in qualità di capofila.
Entrambi i progetti si sono conclusi nell’esercizio 2015 ed i relativi contributi risultano in parte ancora da incassare.
Azioni proprie e azioni/quote di società controllanti
La società non detiene azioni o quote della società controllante.
Informazioni relative al “fair value” degli strumenti finanziari
Ai sensi dell'art. 2428, comma 5 del Codice Civile, si precisa che al 31 dicembre 2017 la società non ha in essere contratti di copertura finanziaria né contratti di natura speculativa.
Fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio
La Rummo SpA, in data 17 febbraio 2017, ha depositato la domanda di concordato preventivo in continuità ex art. 186-bis
L.F. ottenendo l’ammissione con provvedimento del tribunale del 16 marzo 2017.
In data 12 dicembre 2017 la società ha depositato in Tribunale la rinuncia al ricorso R.G. 13/2016, riservandosi di presentare domanda di omologazione di un Accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bisL.F.
Il tribunale di Benevento, con decreto del 12/12/2017 depositato in cancelleria il 13/12/2017, ha dichiarato estinta la procedura.
Come meglio commentato in nota integrativa, successivamente alla rinuncia è stato definito con le banche un piano industriale che prevede il rimborso dell’intero debito in 9 anni con gli interessi mentre con i fornitori sono stati raggiunti accordi singoli. Presumibilmente l’accordo di ristrutturazione ex art 182 bis sarà depositato, corredato da asseverazione, nei mesi di maggio/giugno per la richiesta dell’omologa.
Sono in corso di perfezionamento due operazione propedeutiche al deposito dell’accordo di ristrutturazione ovvero:
-la cessione delle azioni dal socio di minoranza al socio di maggioranza, Xxxxx XxX Xxxxxx & Pastificio che verrà a detenere il 100% delle azioni della Rummo SpA;
-la fusione inversa per incorporazione della Rummo Molino & Pastificio (società controllante e incorporata) nella Rummo SpA (società controllata e incorporante).
Evoluzione prevedibile della gestione
Per la divisione “brand” si prevede per il 2018 una crescita ulteriore per effetto dell’allargamento distributivo (sia in Italia che all’estero) e alla crescita dei prodotti e delle gamme offerte al mercato. In particolare saranno lanciate: 1) una nuova gamma prodotti nel segmento salutistico e senza glutine con legumi; 2) nuove referenze della gamma bio integrale; 3) nuovi formati della tradizione nella gamma de “Le Classiche”.
Per la divisione delle Private Label si prevede nel 2018 un dato in leggera crescita rispetto al 2017 dovuta ad una revisione di gamma dei clienti attuali. Non si prevede un allargamento del parco clienti per una scelta strategica aziendale che punta al consolidamento dei clienti al fine di fornire un servizio unico e distintivo.
Per quanto concerne i risultati del primo trimestre 2018, questi confermano il trend positivo in particolare per quanto concerne le vendite di prodotti a marchio “Lenta Lavorazione”.
Sedi secondarie
Ai sensi del comma 4 dell'art. 2428 Cod. Civ., si segnala che le società non opera con sedi secondarie.
Destinazione del risultato dell'esercizio
Signori Azionisti,
riteniamo che nella presente Relazione e nella Nota integrativa, che costituisce parte integrante del bilancio, sia contenuto un quadro sufficientemente chiaro ed esauriente dell’andamento gestionale dell’esercizio chiuso il 31/12/2017, nonché della situazione patrimoniale e finanziaria della Società.
Vi invitiamo ad approvare il bilancio al 31/12/2017 formato dallo Stato patrimoniale, dal Conto Economico, dalla Nota integrativa, dal Rendiconto Finanziario, unitamente alla presente Relazione sulla Gestione, così come Vi è stata presenta.
Si porta all’attenzione il fatto che in sede di approvazione del bilancio 2016, la società risultava aver perso più di un terzo del capitale sociale ma non era tenuta a quanto previsto dall’art. 2446 del Codice Civile in quanto in procedura di concordato preventivo.
La stessa situazione si ripropone al 31/12/2017 ma, avendo la società rinunciato alla proceduta di concordato preventivo, è tenuta a rispettare quanto previsto dal Codice Civile.
Pertanto, concludiamo la nostra esposizione proponendo di riportare a nuovo la perdita dell’esercizio di Euro -245.858 e di convocare l’assemblea per gli opportuni provvedimenti art. 2446 bis del C.C..
Benevento, 29/03/2018
Il Presidente del CdA Dr. Xxxxxx Xxxxx
IL PRESIDENTE DEL CDA DICHIARA CHE I DOCUMENTI CORRISPONDONO AGLI ORIGINALI CONSERVATI PRESSO LA SOCIETA’IMPOSTA DI BOLLO ASSOLTA IN MANIERA VIRTUALE TRAMITE L’AUTORIZZAZIONE DELLA
C.C.I.A.A. DI BENEVENTO N. 20627 DEL 29/11/1986 ESTESA CON N. 110029 DEL 20.09.2001
XXXX. XXXXXX XXXXX
Relazione del Collegio Sindacale all’assemblea degli azionisti Premessa
Il collegio sindacale, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, ha svolto sia le funzioni previste dagli artt. 2403 e ss. c.c. sia quelle previste dall’art. 2409-bis c.c.
La presente relazione unitaria contiene nella sezione A) la “Relazione del revisore indipendente ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n.39” e nella sezione B) la “Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2, C.C.”. Il Collegio sindacale, avendo ricevuto il progetto di bilancio regolarmente comunicato, redige la presente relazione ai sensi dell'art. 2429 del C.C. ed ai sensi dell'art. 14 del DLgs. 39/2010.
Lo Stato Patrimoniale 2017, con confronto con l’esercizio precedente, si riassume nei seguenti valori:
STATO PATRIMONIALE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 |
Crediti verso soci per versamenti dovuti | - | - |
Immobilizzazioni | 51.876.997 | 57.705.208 |
Attivo circolante | 66.025.524 | 59.543.268 |
Ratei e risconti | 58.813 | 311.276 |
Totale Attività | 117.961.334 | 117.559.752 |
Patrimonio netto | 15.186.918 | 15.432.773 |
Fondi per rischi e oneri | 3.402.352 | 2.791.664 |
Trattamento di fine rapporto subordinato | 654.641 | 640.721 |
Debiti | 98.711.680 | 98.694.594 |
Ratei e risconti | 5.743 | - |
Totale Passività | 117.961.334 | 117.559.752 |
Il Conto Economico evidenzia una perdita di esercizio di Euro -245.858 e presenta, in sintesi, i seguenti valori:
CONTO ECONOMICO | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
Valore della produzione | 76.610.445 | 61.600.682 |
Costi della produzione | -75.372.318 | -69.769.515 |
Differenza | 1.238.127 | -8.168.833 |
Proventi e oneri finanziari | -593.306 | -2.029.171 |
Rettifiche di valore di attività finanziarie | -1.944 | -349.070 |
Imposte sul reddito | -888.735 | -287.222 |
Utile (perdita) dell'esercizio | -245.858 | -10.834.296 |
Parte Prima
Relazione ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della società Rummo SpA, costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal rendiconto finanziario per l’esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali ISA Italia. Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità del revisore per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio.
Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della società o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Abbiamo la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell’informativa finanziaria della società. I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo complesso non contenga errori
significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali ISA Italia individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d’esercizio.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali ISA Italia, abbiamo esercitato il giudizio professionale ed abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile.
Inoltre:
• abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
• abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della società;
• abbiamo valutato l’appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
• abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo complesso, inclusa l’informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
• abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
• siamo giunti ad una conclusione sull’appropriatezza dell’utilizzo da parte degli amministratori
del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento.
A tal proposito richiamiamo l’attenzione sulla circostanza riportata in nota integrativa: “La società ha presentato nel dicembre 2017 la rinuncia alla procedura di concordato preventivo e si è riservata di presentare domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti EX art 182 bis L.F..Il Tribunale, con decreto del 12/12/2017 ha quindi dichiarato estinta la procedura. Successivamente al 31/12/2017 è stato definito con gli uffici ristrutturazione delle banche e con il loro legale un piano industriale che prevede il rimborso dell’intero debito in 9 anni con gli interessi. E’ stato altresì affidato l’incarico ad un professionista di Verona di gradimento delle banche per l’attestazione del piano. Con tutti i fornitori sono stati invece raggiunti accordi singoli. Presumibilmente l’accordo di ristrutturazione ex art 182 bis sarà depositato, corredato da asseverazione, nei mesi di maggio/giugno per la richiesta dell’omologa. Conseguentemente allo stato non esistono dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei risultati 2017 e dei risultati dei primi 3 mesi del 2018”.
Il nostro giudizio non contiene rilievi con riferimento a tale aspetto sopra richiamato.
Gli amministratori della Rummo SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione della società 31/12/2017, incluse la sua coerenza con il relativo bilancio d’esercizio e la sua conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione SA Italia n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d’esercizio della Rummo SpA al 31/12/2017 e sulla conformità della stessa alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi. A nostro giudizio, la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d’esercizio della Rummo SpA al 31/12/2017 ed è redatta in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, comma 2, lett. e), del D.Lgs. 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Parte Seconda
Relazione sull’attività di vigilanza ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c.
La presente relazione riassume, quindi, l’attività concernente l’informativa prevista dall’art. 2429, comma 2, c.c. e più precisamente, quella:
- sui risultati dell’esercizio sociale;
- sull’attività svolta nell’adempimento dei doveri previsti dalla norma;
- sulle osservazioni e le proposte in ordine al bilancio, con particolare riferimento all’eventuale utilizzo da parte dell’organo di amministrazione della deroga di cui all’art. 2423, comma 4, c.c.;
- sull’eventuale ricevimento di denunce da parte dei soci di cui all’art. 2408 c.c.
Nel corso dell’esercizio la nostra attività è stata ispirata alle disposizioni di legge e alle Norme di comportamento del collegio sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel rispetto delle quali abbiamo effettuato l’autovalutazione, con esito positivo, per ogni componente il collegio sindacale.
Abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.
Abbiamo partecipato alle assemblee dei soci ed alle riunioni del consiglio di amministrazione, in relazione alle quali, sulla base delle informazioni disponibili, non abbiamo rilevato violazioni della legge e dello statuto, né operazioni manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale.
Abbiamo acquisito dal Presidente del consiglio di amministrazione, durante le riunioni svolte, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e dalle sue controllate e, in base alle informazioni acquisite, non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo della società, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dai
responsabili delle funzioni e l’esame dei documenti aziendali, e a tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
Non sono pervenute denunzie dai soci ex art. 2408 c.c. e non si Non si è dovuto intervenire per omissioni dell’organo di amministrazione ai sensi dell’art. 2406 C.C.
Nel corso dell’esercizio non sono stati rilasciati dal collegio sindacale pareri previsti dalla legge. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi altri fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione.
Il progetto di bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 è stato approvato dall’organo di amministrazione ed è composto da Stato patrimoniale, Conto economico, Rendiconto finanziario e Nota integrativa. L’organo di amministrazione ha altresì predisposto la Relazione sulla gestione di cui all’art. 2428 C.C. Come Collegio Sindacale abbiamo preso atto del fatto che l’organo di amministrazione ha predisposto il bilancio in formato digitale e nel rispetto della tassonomia integrata XBRL, naturalmente procedendo anche alla conversione in formato immediatamente leggibile. Tali documenti ci sono stati consegnati in tempo utile per il deposito presso la sede della società, corredati dalla presente relazione.
Abbiamo quindi esaminato il progetto di bilancio, in merito al quale riferiamo di aver posto l’attenzione all’impostazione data allo stesso, alla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura, non avendo nulla da rilevare.
I criteri di valutazione delle poste dell’attivo e del passivo sono stati controllati e sono risultati conformi al disposto dell’art. 2426 C.C., come modificato dal D. Lgs. 139/2015, tenuto anche conto delle deroghe disposte dall’art. 12 del citato decreto.
Per quanto a ns. conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno fatto ricorso alla deroga alle norme di legge prevista dall’art. 2423, c. 4 C.C.
I risultati della revisione legale del bilancio da noi svolta sono contenuti nella sezione A) della presente relazione.
Considerando le risultanze dell’attività da noi svolta, proponiamo all'Assemblea di approvare il bilancio d'esercizio chiuso il 31/12/2017, così come redatto dagli Amministratori.
Il collegio concorda con la proposta di destinazione del risultato d’esercizio fatta dagli amministratori in nota integrativa e invita l’assemblea a prendere quanto prima i provvedimenti di cui all’art 2446 del Codice Civile.
Benevento, 12 aprile 2018
Il Collegio Sindacale
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx Presidente del Collegio Sindacale
Dott. Xxxxxxx Xxxx’Xxxxxx Xxxxxxx Effettivo
Dott. Xxxx Xxxxxxx Sindaco Effettivo
IL PRESIDENTE DEL CDA DICHIARA CHE I DOCUMENTI CORRISPONDONO AGLI ORIGINALI CONSERVATI PRESSO LA SOCIETA’IMPOSTA DI BOLLO ASSOLTA IN MANIERA VIRTUALE TRAMITE L’AUTORIZZAZIONE DELLA C.C.I.A.A. DI BENEVENTO N. 20627 DEL 29/11/1986 ESTESA CON N. 110029 DEL 20.09.2001
XXXX. XXXXXX XXXXX
Verbale di Assemblea Ordinaria
L'anno duemiladiciotto, il giorno 30 aprile, alle ore 17,00 presso la sede sociale della RUMMO SpA in Benevento alla c/da Ponte Valentino si è riunita in prima convocazione l'Assemblea generale ordinaria della Società.
E’ presente in qualità di azionista la società Rummo SpA Molino e Pastificio, nella persona dell’Amministratore Unico dr. Xxxxxx Xxxxx, che detiene n. 3.230.581 azioni da Euro 10,00 cadauna, e quindi la totalità del capitale sociale.
E’ presente il Consiglio di Amministrazione nelle persone di:
🙣 dr. Xxxxxx Xxxxx, Presidente;
🙣 dr. Xxxxxxx Xxxxx, Consigliere;
🙣 sig.ra Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Consigliere;
Sono intervenuti i Sindaci:
🙣 dr. Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Presidente;
🙣 dr. Xxxx Xxxxxxx, Sindaco effettivo;
🙣 dr. Xxxxxxx Xxxx’Xxxxxx, Sindaco effettivo;
Assume pertanto la presidenza, ai sensi dell'art. 13.1 dello statuto, il Presidente del consiglio di Amministrazione dr. Xxxxxx Xxxxx, il quale, rilevata la regolarità della convocazione, la presenza dell'intero capitale sociale, dell’intero organo amministrativo e dei componenti del Collegio Sindacale, dichiara validamente costituita l'assemblea e chiama alle funzioni di segretario il rag. Xxxxxxxx Xxxxx che accetta.
Passa quindi all'esame dell'ordine del giorno il quale reca:
1) Approvazione bilancio al 31/12/2017 e relazioni allegate;
2) Nomina Collegio Sindacale per fine mandato;
3) Varie ed eventuali
Il Presidente introduce la discussione informando i presenti che con atto di cessione azioni del 5 aprile 2018, la società Rummo SpA Molino & Pastificio è diventata unica azionista della Rummo SpA. Successivamente a detto atto, la società ha depositato in Camera di Commercio il progetto di fusione inversa per incorporazione della sua controllante Rummo Spa Molino & Pastificio. A seguito di tale fusione si verranno ad originare azioni proprie per le quali l’assemblea deciderà in merito al loro annullamento, mediante riduzione del capitale sociale, ovvero alla loro riassegnazione agli azionisti.
Il Presidente prosegue poi informando i presenti del fatto che sono in fase avanzata le trattative con il ceto bancario propedeutiche al deposito dell’accordo di ristrutturazione dei debiti ex art 182 bis L.F. per il quale si prevede il deposito entro i prossimi due mesi. Passa poi alla lettura della nota integrativa e della relazione sulla gestione evidenziando come i risultati raggiunti dalla società siano risultati superiori, in termini di Ebitda, a quanto previsto nel piano industriale inizialmente redatto per il deposito della domanda di concordato preventivo.
Passa poi la parola al Presidente del collegio sindacale, il dr. Xxxxxxxx Xxxxxxxx, il quale legge a sua volta la relazione dei sindaci al bilancio in chiusura.
Segue ampia disamina e discussione su tutte le poste in bilancio l’Assemblea quindi, come innanzi costituita, all’unanimità
delibera
-di approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 così come redatto dall’organo amministrativo;
-di riportare a nuovo la perdita dell’esercizio di Euro 245.857,99;
-di rimandare a data successiva la convocazione dell’assemblea che dovrà prendere gli opportuni provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 del Codice Civile, anche in considerazione sia della fusione a farsi, che dei brillanti risultati raggiunti nei primi mesi del 2018. Tra l’altro tali risultati non potranno che essere confermati, in considerazione del prezzo bloccato della materia prima, dei contratti chiusi con i clienti e delle attività commerciali programmate. Pertanto è prevedibile che l’esercizio in corso potrà dare un risultato, da destinare a riserva di patrimonio netto, che consentirà di superare le criticità ex art.
2446 Codice Civile
Si passa quindi al secondo punto dell’ordine del giorno il quale reca: “Nomina Collegio Sindacale per fine mandato”.
Il Presidente Xxxxxx Xxxxx propone all’Assemblea la riconferma, per il prossimo triennio e quindi fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio sociale in chiusura al 31/12/2020, del Presidente e dei Sindaci effettivi, i quali presenti accettano, e la riconferma del dr. Xxxxxx Xxxxxxxxx nonché la nomina del dr. Xxxxxx Xxxxxxxx, quali Sindaci supplenti, i quali faranno pervenire formale accettazione dell’incarico.
L’Assemblea, all’unanimità,
delibera
di nominare, per il prossimo triennio, quali componenti del Collegio Sindacale:
🙣 dr. Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Presidente;
🙣 dr. Xxxx Xxxxxxx, Sindaco effettivo;
🙣 dr. Xxxxxxx Xxxx’Xxxxxx , Sindaco effettivo;
🙣 dr. Xxxxxx Xxxxxxxxx, Sindaco supplente.
🙣 dr. Xxxxxx Xxxxxxxx, Sindaco supplente;
Confermando altresì gli attuali compensi:
✓ Euro 12.480,00 al Presidente del Collegio Sindacale
✓ Euro 8.320,00 a ciascuno dei membri effettivi.
Non essendo altro a deliberare, previa lettura e sottoscrizione del presente verbale, il Presidente dichiara tolta la seduta e sono le ore 18,55.
Il Segretario Il Presidente
rag. Xxxxxxxx Xxxxx dr. Xxxxxx Xxxxx
IL PRESIDENTE DICHIARA CHE I DOCUMENTI CORRISPONDONO AGLI ORIGINALI CONSERVATI PRESSO LA SOCIETA’IMPOSTA DI BOLLO ASSOLTA IN MANIERA VIRTUALE TRAMITE L’AUTORIZZAZIONE DELLA C.C.I.A.A. DI BENEVENTO N. 20627 DEL 29/11/1986 ESTESA CON N. 110029 DEL 20.09.2001
XXXX. XXXXXX XXXXX
RUMMO S.P.A.
Bilancio di esercizio al 31-12-2017
Dati anagrafici | |
Sede in | X.X. XXXXX XXXXXXXXX XXXX XXX, XXX - XXXXXXXXX (XX) 00000 |
Codice Fiscale | 01418030621 |
Numero Rea | BN 118763 |
P.I. | 01418030621 |
Capitale Sociale Euro | 32.305.810 i.v. |
Forma giuridica | Societa' per azioni |
Settore di attività prevalente (ATECO) | 107300 |
Società in liquidazione | no |
Società con socio unico | si |
Società sottoposta ad altrui attività di direzione e coordinamento | si |
Denominazione della società o ente che esercita l'attività di direzione e coordinamento | SOCIETA' SOGGETTA AD ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DA PARTE DELLA RUMMO S.P.A. MOLINO E PASTIFICIO |
Stato patrimoniale
31-12-2017 31-12-2016
Stato patrimoniale
Attivo
B) Immobilizzazioni
I - Immobilizzazioni immateriali | ||
2) costi di sviluppo | 191.008 | 353.225 |
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 6.070.084 | 6.831.487 |
7) altre | 204.264 | 183.740 |
Totale immobilizzazioni immateriali | 6.465.356 | 7.368.452 |
II - Immobilizzazioni materiali | ||
1) terreni e fabbricati | 19.503.240 | 19.981.817 |
2) impianti e macchinario | 14.922.744 | 19.088.268 |
3) attrezzature industriali e commerciali | 18.413 | 27.809 |
4) altri beni | 306.107 | 361.169 |
5) immobilizzazioni in corso e acconti | 136.828 | 354.200 |
Totale immobilizzazioni materiali | 34.887.332 | 39.813.263 |
III - Immobilizzazioni finanziarie | ||
1) partecipazioni in | ||
a) imprese controllate | 6.078.841 | 6.078.841 |
d-bis) altre imprese | 247.976 | 249.920 |
Totale partecipazioni | 6.326.817 | 6.328.761 |
2) crediti | ||
a) verso imprese controllate | ||
esigibili oltre l'esercizio successivo | 3.663.990 | 3.663.990 |
Totale crediti verso imprese controllate | 3.663.990 | 3.663.990 |
d-bis) verso altri | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 159.750 | 156.950 |
esigibili oltre l'esercizio successivo | 106.877 | 106.917 |
Totale crediti verso altri | 266.627 | 263.867 |
Totale crediti | 3.930.617 | 3.927.857 |
3) altri titoli | 266.875 | 266.875 |
Totale immobilizzazioni finanziarie | 10.524.309 | 10.523.493 |
Totale immobilizzazioni (B) | 51.876.997 | 57.705.208 |
C) Attivo circolante | ||
I - Rimanenze | ||
1) materie prime, sussidiarie e di consumo | 2.942.872 | 3.757.410 |
4) prodotti finiti e merci | 6.977.902 | 5.609.595 |
Totale rimanenze | 9.920.774 | 9.367.005 |
II - Crediti | ||
1) verso clienti | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 22.107.675 | 16.617.030 |
Totale crediti verso clienti | 22.107.675 | 16.617.030 |
2) verso imprese controllate | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 123.549 | 109.959 |
Totale crediti verso imprese controllate | 123.549 | 109.959 |
4) verso controllanti | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 17.682.113 | 17.682.113 |
Totale crediti verso controllanti | 17.682.113 | 17.682.113 |
5-bis) crediti tributari | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 6.174.216 | 5.640.198 |
Totale crediti tributari | 6.174.216 | 5.640.198 |
5-quater) verso altri | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 2.800.790 | 6.642.653 |
Totale crediti verso altri | 2.800.790 | 6.642.653 |
Totale crediti | 48.888.343 | 46.691.953 |
IV - Disponibilità liquide | ||
1) depositi bancari e postali | 7.199.522 | 3.389.073 |
3) danaro e valori in cassa | 16.885 | 95.237 |
Totale disponibilità liquide | 7.216.407 | 3.484.310 |
Totale attivo circolante (C) | 66.025.524 | 59.543.268 |
D) Xxxxx e risconti | 58.813 | 311.276 |
Totale attivo | 117.961.334 | 117.559.752 |
Passivo | ||
A) Patrimonio netto | ||
I - Capitale | 32.305.810 | 32.305.810 |
IV - Riserva legale | 73.124 | 73.124 |
VI - Altre riserve, distintamente indicate | ||
Varie altre riserve | 37.961.526 | 37.961.523 |
Totale altre riserve | 37.961.526 | 37.961.523 |
VIII - Utili (perdite) portati a nuovo | (54.907.684) | (44.073.388) |
IX - Utile (perdita) dell'esercizio | (245.858) | (10.834.296) |
Totale patrimonio netto | 15.186.918 | 15.432.773 |
B) Fondi per rischi e oneri | ||
2) per imposte, anche differite | 2.822.489 | 2.088.474 |
4) altri | 579.863 | 703.190 |
Totale fondi per rischi ed oneri | 3.402.352 | 2.791.664 |
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 654.641 | 640.721 |
D) Debiti | ||
4) debiti verso banche | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 58.559.229 | 34.258.314 |
esigibili oltre l'esercizio successivo | - | 23.955.135 |
Totale debiti verso banche | 58.559.229 | 58.213.449 |
5) debiti verso altri finanziatori | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 23.446.354 | 23.446.354 |
Totale debiti verso altri finanziatori | 23.446.354 | 23.446.354 |
7) debiti verso fornitori | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 13.581.484 | 14.454.850 |
Totale debiti verso fornitori | 13.581.484 | 14.454.850 |
9) debiti verso imprese controllate | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | - | 13.094 |
Totale debiti verso imprese controllate | - | 13.094 |
12) debiti tributari | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 592.416 | 444.486 |
Totale debiti tributari | 592.416 | 444.486 |
13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 513.962 | 689.760 |
Totale debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 513.962 | 689.760 |
14) altri debiti | ||
esigibili entro l'esercizio successivo | 2.018.235 | 1.432.601 |
Totale altri debiti | 2.018.235 | 1.432.601 |
Totale debiti | 98.711.680 | 98.694.594 |
E) Ratei e risconti | 5.743 | - |
Totale passivo | 117.961.334 | 117.559.752 |
Conto economico | ||
31-12-2017 | 31-12-2016 | |
Conto economico | ||
A) Valore della produzione | ||
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni | 74.783.062 | 59.572.847 |
2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti | 1.368.306 | 684.182 |
5) altri ricavi e proventi | ||
altri | 459.077 | 1.343.653 |
Totale altri ricavi e proventi | 459.077 | 1.343.653 |
Totale valore della produzione | 76.610.445 | 61.600.682 |
B) Costi della produzione | ||
6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci | 42.957.493 | 38.617.201 |
7) per servizi | 16.464.866 | 17.159.640 |
8) per godimento di beni di terzi | 149.064 | 117.238 |
9) per il personale | ||
a) xxxxxx e stipendi | 4.679.698 | 4.438.667 |
b) oneri sociali | 1.569.862 | 1.537.209 |
c) trattamento di fine rapporto | 374.675 | 354.925 |
e) altri costi | 230.988 | 140.098 |
Totale costi per il personale | 6.855.223 | 6.470.899 |
10) ammortamenti e svalutazioni | ||
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 994.733 | 981.079 |
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 5.453.404 | 5.090.125 |
d) svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide | 221.173 | 45.595 |
Totale ammortamenti e svalutazioni | 6.669.310 | 6.116.799 |
11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 814.539 | (879.934) |
12) accantonamenti per rischi | - | 647.806 |
14) oneri diversi di gestione | 1.461.823 | 1.519.866 |
Totale costi della produzione | 75.372.318 | 69.769.515 |
Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) | 1.238.127 | (8.168.833) |
C) Proventi e oneri finanziari | ||
16) altri proventi finanziari | ||
d) proventi diversi dai precedenti | ||
altri | 4.161 | 73.944 |
Totale proventi diversi dai precedenti | 4.161 | 73.944 |
Totale altri proventi finanziari | 4.161 | 73.944 |
17) interessi e altri oneri finanziari | ||
altri | 550.277 | 1.870.146 |
Totale interessi e altri oneri finanziari | 550.277 | 1.870.146 |
17-bis) utili e perdite su cambi | (47.190) | (232.969) |
Totale proventi e oneri finanziari (15 + 16 - 17 + - 17-bis) | (593.306) | (2.029.171) |
D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie | ||
19) svalutazioni | ||
a) di partecipazioni | 1.944 | 349.070 |
Totale svalutazioni | 1.944 | 349.070 |
Totale delle rettifiche di valore di attività e passività finanziarie (18 - 19) | (1.944) | (349.070) |
Risultato prima delle imposte (A - B + - C + - D) | 642.877 | (10.547.074) |
20) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate | ||
imposte correnti | 154.720 | 635.242 |
imposte relative a esercizi precedenti | 734.015 | 305.128 |
proventi (oneri) da adesione al regime di consolidato fiscale / trasparenza fiscale | - | 653.148 |
Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate | 888.735 | 287.222 |
21) Utile (perdita) dell'esercizio | (245.858) | (10.834.296) |
Rendiconto finanziario, metodo indiretto | ||
31-12-2017 | 31-12-2016 | |
Rendiconto finanziario, metodo indiretto | ||
A) Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa (metodo indiretto) | ||
Utile (perdita) dell'esercizio | (245.858) | (10.834.296) |
Imposte sul reddito | 888.735 | 287.222 |
Interessi passivi/(attivi) | 546.116 | 1.796.202 |
1) Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus /minusvalenze da cessione Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto | 1.188.993 | (8.750.872) |
Accantonamenti ai fondi | 2.253.968 | 1.156.896 |
Ammortamenti delle immobilizzazioni | 6.448.137 | 6.071.204 |
Altre rettifiche in aumento/(in diminuzione) per elementi non monetari | 0 | 1.591.859 |
Totale rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel 0 8.904.094 capitale circolante netto | ||
2) Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto | 9.891.098 | 153.222 |
Variazioni del capitale circolante netto | ||
Decremento/(Incremento) delle rimanenze | (1.476.000) | (1.459.739) |
Decremento/(Incremento) dei crediti verso clienti | (4.109.117) | (3.629.340) |
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori | (873.366) | (6.295.392) |
Decremento/(Incremento) dei ratei e risconti attivi | 252.463 | (128.540) |
Incremento/(Decremento) dei ratei e risconti passivi | 5.743 | (79.401) |
Altri decrementi/(Altri Incrementi) del capitale circolante netto | 2.950.192 | 20.990.167 |
Totale variazioni del capitale circolante netto | (3.250.085) | 9.397.755 |
3) Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto | 6.641.013 | 9.550.977 |
Altre rettifiche | ||
Interessi incassati/(pagati) | (546.116) | (1.147.316) |
(Utilizzo dei fondi) | (2.086.711) | (2.768.464) |
Totale altre rettifiche | (2.632.827) | (3.915.780) |
Flusso finanziario dell'attività operativa (A) | 4.008.186 | 5.635.197 |
B) Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento | ||
Immobilizzazioni materiali | ||
(Investimenti) | (1.017.171) | (7.876.525) |
Disinvestimenti | 489.698 | - |
Immobilizzazioni immateriali | ||
(Investimenti) | (91.637) | (133.285) |
Immobilizzazioni finanziarie | ||
(Investimenti) | (2.800) | (2.816.838) |
Disinvestimenti | 40 | 157.389 |
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) | (621.870) | (10.669.259) |
C) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento | ||
Mezzi di terzi | ||
Incremento/(Decremento) debiti a breve verso banche | 345.781 | 0 |
Accensione finanziamenti | - | 6.652.983 |
(Rimborso finanziamenti) | - | (474.192) |
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) | 345.781 | 6.178.791 |
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C) | 3.732.097 | 1.144.729 |
Disponibilità liquide a inizio esercizio | ||
Depositi bancari e postali | 3.389.073 | 2.268.294 |
Assegni | 0 | - |
Danaro e valori in cassa | 95.237 | 71.287 |
Totale disponibilità liquide a inizio esercizio | 3.484.310 | 2.339.581 |
Disponibilità liquide a fine esercizio | ||
Depositi bancari e postali | 7.199.522 | 3.389.073 |
Danaro e valori in cassa | 16.885 | 95.237 |
Totale disponibilità liquide a fine esercizio | 7.216.407 | 3.484.310 |
Informazioni in calce al rendiconto finanziario
Il rendiconto permette di valutare:
a. le disponibilità liquide prodotte/assorbite dall'attività operativa e le modalità di impiego/copertura;
b. la capacità della società di affrontare gli impegni finanziari a breve termine;
c. la capacità della società di autofinanziarsi.
I flussi finanziari presentati nel rendiconto finanziario derivano dall'attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di finanziamento. La somma algebrica dei suddetti flussi finanziari rappresenta l’incremento o il decremento delle disponibilità liquide avvenuto nel corso dell’esercizio.
I flussi finanziari dall'attività operativa comprendono i flussi che derivano dall’acquisizione, produzione e distribuzione di beni e dalla fornitura di servizi e gli altri flussi non ricompresi nell’attività di investimento e di finanziamento.
Il flusso finanziario derivante dall'attività operativa è determinato con il metodo indiretto, mediante il quale l’utile (o la perdita) dell’esercizio è rettificato per tenere conto di tutte quelle variazioni, (ammortamenti di immobilizzazioni, accantonamenti ai fondi rischi e oneri, accantonamenti per trattamento di fine rapporto, svalutazioni per perdite durevoli di valore, variazioni di rimanenze, variazioni di crediti verso clienti e di debiti verso fornitori, variazioni di ratei e risconti attivi/passivi, plusvalenze o minusvalenze derivanti dalla cessione di attività), che hanno lo scopo di trasformare i componenti positivi e negativi di reddito in incassi e pagamenti (cioè in variazioni di disponibilità liquide).
I flussi finanziari dell’attività di investimento comprendono i flussi che derivano dall’acquisto e dalla vendita delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e delle attività finanziarie non immobilizzate. Sono stati quindi rappresentati distintamente i principali incassi o pagamenti derivanti dall’attività di investimento, distinguendoli a seconda delle diverse classi di immobilizzazioni (immateriali, materiali e finanziarie).
Dall'analisi dei prospetto del rendiconto "metodo indiretto" si evince come la società abbia generato liquidità nel corso dell'esercizio 2017 per complessivi Euro 3.732.097.
Detta liquidità trae origine dall'attività operativa per Euro 4.008.186 e viene erosa dall'attività di investimento per Euro -621.870 e dall'attività di finanziamento per Euro 345.781.
La liquidità viene generata, nell'ambito dell'attività operativa, principalmente dai costi non monetati per Euro
8.702.105 (quali ammortamenti e accantonamenti ai fondi del passivo) e viene in parte erosa dall'impatto negativo del circolante per Euro -3.250.085. A fronte della liquidità generata, si contrappone la liquidità assorbita per gli investimenti pari a circa Euro 621.870 e dall'incremento dei debiti bancari per Euro 345.781.
Nota integrativa al Bilancio di esercizio chiuso al 31-12-2017
Nota integrativa, parte iniziale
Il bilancio d’esercizio della Rummo SpA (nel seguito anche ‘società’), redatto in conformità alle norme contenute negli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile, interpretate ed integrate dai principi contabili emanati dall’ Organismo Italiano di Contabilità (i ‘principi contabili OIC’), si compone dei seguenti documenti: Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario e Nota Integrativa.
Introduzione
Il bilancio dell'esercizio chiuso il 31/12/2017, di cui la presente Nota integrativa costituisce parte integrante ai sensi dell'art. 2423, c.1, C.C., è stato predisposto in ipotesi di funzionamento e di continuità aziendale e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute. E’ redatto nel rispetto del principio della chiarezza e con l'obiettivo di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell'esercizio.
Qualora gli effetti derivanti dagli obblighi di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa siano irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta non verranno adottati ed il loro mancato rispetto verrà evidenziato nel prosieguo della presente nota integrativa.
La citazione delle norme fiscali è riferita alle disposizioni del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR) DPR 917
/1986 e successive modificazioni e integrazioni.
Per effetto degli arrotondamenti degli importi all’unità di euro, può accadere che in taluni prospetti, contenenti dati di dettaglio, la somma dei dettagli differisca dall’importo esposto nella riga di totale.
La presente Nota integrativa è redatta nel rispetto dei vincoli posti dalla tassonomia XBRL attualmente in vigore.
Principi generali di redazione del bilancio
Ai sensi dell’art. 2423, c. 2, C.C. il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio.
Nella redazione del bilancio d'esercizio sono stati osservati i seguenti postulati generali:
la valutazione delle voci è stata fatta:
secondo prudenza. A tal fine sono stati indicati esclusivamente gli utili realizzati alla data di
chiusura dell’esercizio, mentre i rischi e le perdite di competenza dell’esercizio sono stati rilevati anche se conosciuti dopo la chiusura di questo;
e nella prospettiva della continuazione dell'attività, quindi tenendo conto del fatto che l’azienda costituisce un complesso economico funzionante destinato, almeno per un prevedibile arco temporale futuro, alla produzione di reddito (la società ha rinunciato al concordato preventivo e il Tribunale ha decretato l'estinzione della procedura);
la rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto;
si è tenuto conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla data dell'incasso o del pagamento;
la valutazione delle componenti del bilancio è stata effettuata nel rispetto del principio della “costanza nei criteri di valutazione”, vale a dire che i criteri di valutazione utilizzati non sono stati modificati rispetto a quelli adottati nell’esercizio precedente;
la rilevanza dei singoli elementi che compongono le voci di bilancio è stata giudicata nel contesto
complessivo del bilancio tenendo conto degli elementi sia qualitativi che quantitativi;
si è tenuto conto della comparabilità nel tempo delle voci di bilancio; pertanto, per ogni voce dello Stato patrimoniale e del Conto economico è stato indicato l'importo della voce corrispondente dell'esercizio precedente;
il processo di formazione del bilancio è stato condotto nel rispetto della neutralità del redattore.
La struttura dello Stato patrimoniale e del Conto economico è la seguente:
lo Stato patrimoniale ed il Conto economico riflettono le disposizioni degli articoli 2423-ter, 2424 e 2425 del Codice Civile;
per ogni voce dello Stato patrimoniale e del Conto economico è stato indicato l'importo della voce corrispondente dell'esercizio precedente;
l'iscrizione delle voci di Stato patrimoniale e Conto economico è stata fatta secondo i principi degli artt. 2424-bis e 2425-bis del Codice Civile;
non vi sono elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci.
Il Rendiconto finanziario è stato redatto in conformità all’art. 2425-ter del Codice Civile e nel rispetto di quanto disciplinato nell’OIC 10 “Rendiconto finanziario”.
La Nota integrativa, redatta in conformità agli artt. 2427 e 2427-bis del Codice Civile e alle altre norme del Codice Civile diverse dalle precedenti, nonché in conformità a specifiche norme di legge diverse dalle suddette, contiene, inoltre, tutte le informazioni complementari ritenute necessarie per fornire la rappresentazione veritiera e corretta della situazione economica, finanziaria e patrimoniale, anche se non richieste da specifiche disposizioni di legge.
Criteri di valutazione
I criteri di valutazione adottati sono quelli previsti specificamente nell’art. 2426 e nelle altre norme del C.C..
Per la valutazione di casi specifici non espressamente regolati dalle norme sopra richiamate si è fatto ricorso ai principi contabili nazionali predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).
Conversioni in valuta estera
Nel corso dell'esercizio le operazioni in valuta estera sono state convertite al tasso di cambio a pronti alla data di effettuazione dell’operazione. Le poste in valuta sono "monetarie" e rappresentate da crediti e debiti dell’attivo circolante, contabilizzate nel corso dell’esercizio ai cambi in vigore alla data di effettuazione dell’operazione e quindi iscritte al tasso di cambio a pronti di fine esercizio.
Gli adeguamenti delle poste in valuta hanno comportato la rilevazione delle “differenze” (Utili o perdite su cambi) a Conto economico, nell’apposita voce “C17-bis utili e perdite su cambi”, per complessivi Euro -47.190, nel dettaglio così composta:
Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
Perdite su cambi | -80.833 | -132.103 |
Utili su cambi | 26.707 | 40.553 |
Perdite su cambi non realizzata da conversione di attività e passività in valuta non ancora regolate alla data di chiusura dell'esercizio | -312.570 | -260.536 |
Utile su cambi “presunto” da conversione a fine esercizio da conversione di attività e passività in valuta non ancora regolate alla data di chiusura dell'esercizio | 319.506 | 119.117 |
Totale C 17-bis utili e perdite su cambi | -47.190 | -232.969 |
A seguito della conversione delle poste in valuta al cambio a pronti a fine esercizio, emerge un utile netto su cambi di Euro 6.936 risultante dai conti di bilancio che includono anche il rigiro della scrittura dell'anno precedente.
Nessuna riserva è stata vincolata vista l'esiguità dell'importo in questione.
Nota integrativa, attivo
Nella presente sezione della Nota integrativa si fornisce, secondo l’articolazione dettata dalla tassonomia XBRL e nel rispetto delle disposizioni dell’articolo 2427 C.C., il commento alle voci che, nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017, compongono l’Attivo di Stato patrimoniale.
Immobilizzazioni
Le immobilizzazioni immateriali sono esposte in bilancio alla voce B.I. dell'attivo dello Stato patrimoniale e ammontano, al netto dei fondi, ad Euro 6.465.356 rispetto ad un saldo di Euro 7.368.452 dell'esercizio precedente.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono esposte in bilancio alla voce B.I. dell'attivo dello Stato patrimoniale e ammontano, al netto dei fondi, ad Euro 6.465.356 rispetto ad un valore di Euro 7.368.452 del precedente esercizio.
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Le immobilizzazioni immateriali della società comprendono: oneri pluriennali rappresentati dai costi di sviluppo;
beni immateriali rappresentati dalle concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
altre immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte, previo consenso del Collegio Sindacale laddove previsto, al costo d’ acquisto o di produzione e sono esposte al netto degli ammortamenti e delle eventuali svalutazioni. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili e gli altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile, relativi al periodo di produzione e fino al momento dal quale l’immobilizzazione può essere utilizzata. Le immobilizzazioni immateriali sono ammortizzate sistematicamente e la quota di ammortamento imputata a ciascun esercizio si riferisce alla ripartizione del costo sostenuto sull’intera durata di utilizzazione. L’ammortamento decorre dal momento in cui l’immobilizzazione è disponibile e pronta per l’uso. La sistematicità dell’ammortamento è funzionale alla correlazione dei benefici attesi. In presenza, alla data di bilancio, di indicatori di perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali si procede alla stima del loro valore recuperabile. Qualora il loro valore recuperabile, inteso come il maggiore tra il valore d’uso e il suo fair value, al netto dei costi di vendita, è inferiore al corrispondente valore netto contabile si effettua la svalutazione delle immobilizzazioni. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di una singola immobilizzazione tale analisi è effettuata con riferimento alla cosiddetta “unità
generatrice di flussi di cassa” (nel seguito “UGC”), ossia il più piccolo gruppo identificabile di attività che include l’ immobilizzazione oggetto di valutazione e genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Ammortamento
L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali è stato effettuato con sistematicità e in ogni esercizio, in relazione alla residua possibilità di utilizzazione economica futura di ogni singolo bene o costo. Il costo delle immobilizzazioni in oggetto, infatti, è stato ammortizzato sulla base di un “piano” che si ritiene assicuri una corretta ripartizione dello stesso nel periodo di vita economica utile del bene cui si riferisce, periodo che, per i costi pluriennali, non è superiore a cinque anni. Il piano di ammortamento verrà eventualmente riadeguato solo qualora venisse accertata una vita economica utile residua diversa da quella originariamente stimata. Il piano di ammortamento applicato, “a quote costanti”, non si discosta da quello utilizzato per gli esercizi precedenti. Le aliquote applicate alle varie categorie di immobilizzazioni immateriali sono state riepilogate in tabella:
Aliquote % ammortamento | |
Costi di sviluppo legati a contributi | 20,0% |
Marchi | 5,5% |
Altre immobilizzazioni immateriali | 20,0% |
Svalutazioni e ripristini
Alla data di riferimento del bilancio la società non ha rilevato, sulla base degli esiti dell''impaiment test" la presenza di indicatori di perdite durevoli delle immobilizzazioni.
Per quanto concerne il valore dei marchi di Euro 6.070.084 (su un valore immobilizzazioni immateriali di Euro 6.465.356), si evidenzia come non vi siano indicatori di una possibile svalutazione: la società ha infatti
abbandonato le vendite a
private label
concentrandosi invece sulle vendite
brand (a marchio proprio)
raggiungendo una penetrazione di mercato, soprattutto al centro nord Italia, decisamente soddisfacente. Maggiori informazioni sull'andamento sono riportate in apposito paragrafo della relazione sulla gestione redatta dal Consiglio di Amministrazione.
Per quanto concerne le singole voci, si sottolinea che sono state iscritte nell’attivo dello Stato patrimoniale sulla base di una prudente valutazione della loro utilità pluriennale e si forniscono i dettagli che seguono.
Costi di sviluppo
I costi di sviluppo rilevati nella voce B.I.2 dello Stato patrimoniale, con il consenso del Collegio Sindacale, per E uro191.008 sono attinenti ai progetti PON e CAMPUS e sono in possesso delle specifiche caratteristiche previste dall'OIC 24 paragrafo ai fini delle capitalizzazione. Si segnala inoltre che sono oggetto di rendicontazione e a fronte di questi sono stati rilevati i relativi contributi nel corso dei precedenti esercizi. Detti contributi sono stati in parte incassati e in parte risultano da incassare e trovano rilevazione nei crediti diversi dell'attivo circolante ai quali si rimanda per approfondimenti.
I costi di sviluppo, sono iscritti quando è dimostrata la loro utilità futura, esiste una correlazione oggettiva con i relativi benefici futuri di cui godrà la società ed è stimabile con ragionevole certezza la loro recuperabilità.
L'ammortamento dei costi di sviluppo viene effettato in n. 5 anni e quindi con un'aliquota del 20%.
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono iscritti nell’attivo dello Stato patrimoniale, alla voce B.I.4, per Euro 6.070.084 e sono ammortizzati in quote costanti in un arco temporale di 18 anni, secondo un'aliquota del 5,55%.
I costi per concessioni licenze e marchi ricomprendono esclusivamente i marchi acquisiti a titolo oneroso (in sede di operazioni straordinarie) ed in particolare il marchio "Rummo Lenta Lavorazione” e altri marchi minori quali "Spiga di Puglia" e "Mugnaio Via dei Mulini", che identificano i prodotti dell’impresa sul mercato di riferimento.
Il marchio principale, Rummo Lenta Lavorazione, è distribuito principalmente nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO), nel dettaglio tradizionale e nel canale della ristorazione commerciale, sia in Italia che all’ estero. Il marchio Mugnaio Via dei Mulini, rappresenta un marchio che contraddistingue i prodotti destinati prevalentemente al mercato estero, in particolare americano.
Altre Immobilizzazioni Immateriali
I costi iscritti in questa voce residuale, classificata nell’attivo di Stato patrimoniale alla voce B.I.7 per Euro 204.264, sono ritenuti produttivi di benefici per la società lungo un arco temporale di più esercizi e sono caratterizzati da una chiara evidenza di recuperabilità nel futuro. La voce ricomprende i software che vengono ammortizzati su un arco temporale di n. 5 anni all'aliquota del 20%.
Movimenti delle immobilizzazioni immateriali
B I - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Saldo al 31/12/2017 | 6.465.356 |
Saldo al 31/12/2016 | 7.368.452 |
Variazioni | -903.096 |
Nel prospetto che segue sono evidenziate le movimentazioni delle immobilizzazioni immateriali iscritte nella voce
B.I dell’attivo.
Costi di impianto e di ampliamento | Costi di sviluppo | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno | Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | Avviamento | Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti | Altre immobilizzazioni immateriali | Totale immobilizzazioni immateriali | |
Valore di inizio esercizio | ||||||||
Costo | - | 811.085 | - | 13.718.986 | - | - | 519.717 | 15.049.788 |
Xxxxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | 0 |
Ammortamenti (Fondo ammortamento) | - | (457.860) | - | (6.887.499) | - | - | (335.977) | (7.681.336) |
Xxxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | 0 |
Valore di bilancio | - | 353.225 | - | 6.831.487 | - | - | 183.740 | 7.368.452 |
Variazioni nell'esercizio | ||||||||
Incrementi per acquisizioni | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 91.637 | 91.637 |
Riclassifiche (del valore di bilancio) | - | - | - | - | - | - | - | 0 |
Decrementi per alienazioni e dismissioni (del valore di bilancio) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxx xxxx'xxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | 0 |
Ammortamento dell'esercizio | 0 | (162.217) | 0 | (761.403) | 0 | 0 | (71.113) | (994.733) |
Xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxx xxxx'xxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | 0 |
Altre variazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Totale variazioni | 0 | (162.217) | 0 | (761.403) | 0 | 0 | 20.524 | (903.096) |
Valore di fine esercizio | ||||||||
Costo | - | 811.085 | - | 13.718.986 | - | - | 611.354 | 15.141.425 |
Xxxxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | 0 |
Ammortamenti (Fondo ammortamento) | - | (620.077) | - | (7.648.902) | - | - | (407.090) | (8.676.069) |
Xxxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - | 0 |
Valore di bilancio | - | 191.008 | - | 6.070.084 | - | - | 204.264 | 6.465.356 |
Movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio 2017
Le movimentazioni delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio sono relative a nuovi investimenti per Euro 91.637 e ad ammortamenti dell'esercizio per Euro 000.000.Xx calce si riporta l'analisi delle movimentazioni che hanno interessato le singole categorie.
Le voci "costi si sviluppo" e "concessioni, licenze, marchi e diritti simili" non registrano incrementi o decrementi nel corso del 2017 ad eccezione della rilevazione dell'ammortamento dell'esercizio.
La voce "altre immobilizzazioni immateriali" si è incrementa di Euro 91.637 a fronte di incrementi nei software e si decrementa per la rilevazione degli ammortamenti dell'esercizio. Gli incrementi hanno riguardato l'implementazione del sistema di controllo dati relativi all'area confezionamento, l’automazione del flusso del ciclo passivo, l'implementazione del sistema di raccolta automatico degli ordini da parte degli agenti di vendita tramite portale, l’acquisto di un sistema antivirus e l'implementazione di un sistema di automazione sull'impianto di produzione e semole.
Misura e motivazioni delle riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni immateriali (art. 2427 c. 1 n. 3- bis C.C.)
Si precisa che nessuna delle immobilizzazioni immateriali esistenti in bilancio è stata sottoposta a svalutazione, in quanto nessuna di esse esprime perdite durevoli di valore. Infatti, risulta ragionevole prevedere che i valori contabili netti iscritti nello stato patrimoniale alla chiusura dell’esercizio potranno essere recuperati tramite l’uso ovvero tramite la vendita dei beni o servizi cui essi si riferiscono.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte nell’attivo dello Stato patrimoniale alla sotto-classe B.II per complessivi Euro 34.887.332, rispetto ad Euro 39.813.263 del precedente esercizio.
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente alla data in cui è avvenuto il trasferimento della proprietà, in coincidenza con la data di trasferimento dei rischi e benefici relativi al bene acquisito, e sono scritte al costo di acquisto o di produzione maggiorato dei relativi oneri accessori direttamente imputabili.
Le immobilizzazioni materiali rispecchiano la seguente classificazione:
1) terreni e fabbricati;
2) impianti e macchinario;
3) attrezzature industriali e commerciali;
4) altri beni;
5) immobilizzazioni in corso e acconti.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, rettificato dei rispettivi ammortamenti accumulati e delle eventuali svalutazioni. Il costo di acquisto è il costo effettivamente sostenuto per l’acquisizione del bene ed include anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i costi diretti e i costi generali di produzione, per la quota ragionevolmente imputabile all’immobilizzazione, relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato.
Gli ammortamenti sono calcolati in modo sistematico e costante, sulla base della residua possibilità di utilizzazione dei cespiti, come meglio sotto specificato.
In caso di presenza di indicatori di perdita durevole di valore alla data di bilancio, vale quanto detto per le immobilizzazioni immateriali.
Processo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali
Si evidenzia come il metodo di ammortamento applicato per l’esercizio chiuso al 31/12/2017 non si discosti da quello utilizzato per gli ammortamenti degli esercizi precedenti.
Gli ammortamenti sono calcolati in modo sistematico e costante, sulla base della residua possibilità di utilizzazione dei cespiti. L’ammortamento decorre dal momento in cui l’immobilizzazione è disponibile e pronta per l’uso. In applicazione del principio della rilevanza di cui all’art. 2423, comma 4, del Codice Civile, e di quanto
previsto dal principio contabile di riferimento, nel primo esercizio di ammortamento le aliquote sono ridotte della metà. L’ammortamento è calcolato anche sui cespiti temporaneamente non utilizzati.
I terreni non sono oggetto di ammortamento, salvo i casi in cui essi abbiano una utilità destinata ad esaurirsi nel tempo; se il valore dei fabbricati incorpora anche quello dei terreni sui quali insistono, il valore del fabbricato è scorporato, anche in base a stime, per determinarne il corretto ammortamento. Il valore da ammortizzare è la differenza tra il costo dell’immobilizzazione e, se determinabile, il valore residuo al termine del periodo di vita utile che viene stimato nel momento della redazione del piano di ammortamento e rivisto periodicamente al fine di verificare che la stima iniziale sia ancora valida. L’ammortamento viene interrotto se, in seguito all’aggiornamento della stima, il presumibile valore residuo risulta pari o superiore al valore netto contabile.
Sulla base della residua possibilità di utilizzazione, i coefficienti adottati nel processo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali sono i seguenti:
Categoria di immobilizzazioni | Aliquota ammortamento |
Terreni | 0,0% |
Fabbricati | 3,0% |
Impianti specifici | 14,0% |
Impianti generici | 7,5% |
Attrezzatura varia e minuta | 40,0% |
Automezzi e autovetture | 25,0% |
Mobili e macchine ufficio | 12,0% |
Macchine ufficio elettroniche e computer | 20,0% |
Movimenti delle immobilizzazioni materiali
B II - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Saldo al 31/12/2017 | 34.887.332 |
Saldo al 31/12/2016 | 39.813.263 |
Variazioni | -4.925.931 |
Nel prospetto che segue sono evidenziate le movimentazioni delle immobilizzazioni materiali iscritte nella voce B. II dell’attivo.
Xxxxxxx e fabbricati | Impianti e macchinario | Attrezzature industriali e commerciali | Altre immobilizzazioni materiali | Immobilizzazioni materiali in corso e acconti | Totale Immobilizzazioni materiali | |
Valore di inizio esercizio | ||||||
Costo | 34.825.482 | 53.140.437 | 35.263 | 1.376.798 | 354.200 | 89.732.180 |
Xxxxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | 0 |
Ammortamenti (Fondo ammortamento) | (3.904.169) | (23.222.990) | (7.454) | (1.015.629) | - | (28.150.242) |
Svalutazioni | (10.939.496) | (10.829.179) | - | - | - | (21.768.675) |
Valore di bilancio | 19.981.817 | 19.088.268 | 27.809 | 361.169 | 354.200 | 39.813.263 |
Variazioni nell'esercizio | ||||||
Incrementi per acquisizioni | 176.460 | 447.008 | 5.886 | 65.491 | 136.828 | 831.673 |
Riclassifiche (del valore di bilancio) | - | 50.000 | - | - | (50.000) | 0 |
Decrementi per alienazioni e dismissioni (del valore di bilancio) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Terreni e fabbricati | Impianti e macchinario | Attrezzature industriali e commerciali | Altre immobilizzazioni materiali | Immobilizzazioni materiali in corso e acconti | Totale Immobilizzazioni materiali | |
Xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxx xxxx'xxxxxxxxx | - | - | - | - | - | 0 |
Ammortamento dell'esercizio | (655.037) | (4.662.532) | (15.282) | (120.553) | 0 | (5.453.404) |
Xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxx xxxx'xxxxxxxxx | - | - | - | - | - | 0 |
Altre variazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | 304.200 | (304.200) |
Totale variazioni | (478.577) | (4.165.524) | (9.396) | (55.062) | (217.372) | (4.925.931) |
Valore di fine esercizio | ||||||
Costo | 35.001.942 | 53.637.445 | 41.149 | 1.442.289 | 136.828 | 90.259.653 |
Xxxxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | 0 |
Ammortamenti (Fondo ammortamento) | (4.559.206) | (27.885.522) | (22.736) | (1.136.182) | - | (33.603.646) |
Svalutazioni | (10.939.496) | (10.829.179) | - | - | - | (21.768.675) |
Valore di bilancio | 19.503.240 | 14.922.744 | 18.413 | 306.107 | 136.828 | 34.887.332 |
Movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel corso dell'esercizio 2017
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel corso dell'esercizio è relativa a nuovi investimenti per Euro 694.845 (incrementi senza considerare gli acconti su immobilizzazioni pari ad Euro 136.828), ammortamenti dell'esercizio per Euro 5.453.404 e altre movimentazioni per la differenza. In calce si riporta l'analisi delle movimentazioni che hanno interessato le singole categorie.
La voce "terreni e fabbricati" si è incrementata per Euro 176.460 a seguito di interventi che hanno interessato il ripristino di alcuni pannelli sulla struttura del magazzino automatico, la fornitura e posa in opera di quadri elettrici e altri incrementi Il solo fabbricato è stato ammortizzato per Euro 655.037 mentre il terreno non è stato assoggettato ad ammortamento.
La voce "impianti e macchinari" si è incrementata per Euro 497.008 a seguito di nuovi investimenti che hanno riguardato l’acquisto di una linea di confezionamento per pasta corta DFQ, l’acquisto di due cartonatrici automatiche per pasta lunga, un upgrade sull’impianto semole per il gruppo pesatura vitamine e aggiornamento impianto di dosaggio filtrazione e l'acquisto di alcuni condizionatori. L'ammortamento di Euro 4.662.532 è stato rilevato applicando l'aliquota del 14% al costo storico dei beni rettificato dalla svalutazione.
La voce "attrezzature industriali e commerciali" si è incrementa di Euro 5.886 a fronte di attrezzatura varia di importo non significativo. L'ammortamento dell'esercizio è stato di Euro 15.282.
La voce "altre immobilizzazioni immateriali" si è incrementa di Euro 65.491 a fronte di incrementi nelle sottocategorie delle macchine ufficio elettroniche per Euro 15.676 e dei mezzi di sollevamento per Euro 49.815. Gli incrementi sono relativi principalmente all'acquisto di personal computers ed all'acquisto di una piattaforma semoventer articolata per il magazzino. L'ammortamento dell'esercizio relativo alla categoria in oggetto è stato di Euro 120.553.
La voce "immobilizzazioni materiali in corso ed acconti" si è incrementa di Euro 136.828 a fronte di acconti ricevuti dai fornitori di cespiti. Il saldo del precedente esercizio di Euro 354.200 è stato capitalizzato tra gli impianti e macchinari per Euro 50.000 ed è stato stornato per complessivi Euro 304.200 a fronte di note credito ricevute da Altopack per resi impianti cartonatrici. Le immobilizzazioni in corso non sono state assoggettate ad ammortamento.
Misura e motivazioni delle riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni materiali (art. 2427 c. 1 n. 3- bis C.C.)
Si precisa che nessuna delle immobilizzazioni materiali esistenti in bilancio è stata sottoposta a svalutazione nel corso dell'esercizio 2017 in quanto non vi sono stati indicatori di perdite durevoli di valore.
Il costo storico dei beni svalutati in occasione dell'alluvione del 2015 è riportato in tabella:
Costo storico | Svalutaz. rilevata nel 2015 | |
Fabbricati | 31.975.429 | -10.939.496 |
Impianti e macchinari | 16.598.443 | -10.829.179 |
Totale | 48.573.872 | -21.768.675 |
Le svalutazioni permangono in bilancio in quanto:
-la parte della palazzina danneggiata non è stata ad oggi ripristinata: è stato sgomberato il fango ma non sono stati fatti interventi di ripristino delle strutture;
-la parte degli impianti e macchinari è relativa a impianti non funzionanti ma ancora presenti in azienda in attesa di definire il loro futuro (ripristino o vendita/rottamazione).
Operazioni di locazione finanziaria
La società non ha in essere, alla data di chiusura dell’esercizio, alcuna operazione di locazione finanziaria.
Immobilizzazioni finanziarie
B III - IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Nello Stato patrimoniale del bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017, le immobilizzazioni finanziarie sono iscritte ai seguenti valori:
Saldo al 31/12/2017 | 10.524.309 |
Saldo al 31/12/2016 | 10.523.493 |
Variazioni | 816 |
Esse risultano composte da partecipazioni, crediti immobilizzati e titoli destinati a permanere durevolmente nell’ economia dell’impresa.
Nel bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31/12/2017 non sono presenti strumenti finanziari derivati attivi, né sono stati scorporati dai contratti aziendali strumenti finanziari aventi i requisiti di derivati.
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Le partecipazioni e i titoli di debito destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa, per effetto della volontà della direzione aziendale e dell’effettiva capacità della società di detenerle per un periodo prolungato di tempo, vengono classificate nelle immobilizzazioni finanziarie. Diversamente, vengono iscritte nell’ attivo circolante. Il cambiamento di destinazione tra attivo immobilizzato e attivo circolante, o viceversa, è rilevato secondo i criteri valutativi specifici del portafoglio di provenienza. La classificazione dei crediti tra le immobilizzazioni finanziarie e l’attivo circolante è effettuata in base al criterio della destinazione degli stessi rispetto all’attività ordinaria e pertanto, indipendentemente dalla scadenza, i crediti di origine finanziaria sono classificati tra le immobilizzazione finanziarie mentre quelli di origine commerciale sono classificati nell’attivo circolante.
I criteri di valutazione di o di valutazione delle partecipazioni, dei crediti immobilizzati e dei titoli è esposto nel prosieguo.
Partecipazioni
Le partecipazioni immobilizzate sono iscritte nella voce B.III.1, per Euro 6.326.817, al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori.
Nel caso in cui le partecipazioni abbiano subito alla data di bilancio perdite di valore ritenute durevoli, il loro valore di iscrizione viene ridotto al minor valore recuperabile, che è determinato in base ai benefici futuri che si prevede affluiranno alla società, fino all’azzeramento del valore di carico. Nei casi in cui la società sia obbligata a farsi carico delle copertura delle perdite conseguite dalle partecipate può rendersi necessario un accantonamento al passivo per poter far fronte, per la quota di competenza, alla copertura del deficit patrimoniale delle stesse. Qualora negli esercizi successivi vengano meno i motivi della svalutazione effettuata, il valore della partecipazione viene ripristinato fino a concorrenza, al massimo, del costo originario.
La società detiene sia partecipazioni in imprese controllate (così come identificate in base alla definizione di controllo data dall'art. 2359 C.C.) e partecipazioni in altre imprese. In relazione alle partecipazioni possedute in società controllate si precisa che non viene redatto il bilancio consolidato in quanto lo stesso viene presentato dalla controllante Rummo SpA Molino & Pastificio.
Per quanto riguarda l’elenco delle società controllate e collegate e il confronto tra il valore di iscrizione in bilancio e la corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato della Società controllata, si rimanda a quanto riportato nel prosieguo della presente Nota integrativa alle sezioni dedicate alle informazioni sulle partecipazioni in imprese controllate e collegate.
Crediti vs. imprese controllate, collegate, controllanti, sottoposte al controllo delle controllanti e altri
I crediti in esame, classificati nelle immobilizzazioni finanziarie, sono iscritti alla voce B.III.2 per Euro 3.930.617 e rappresentano effettivamente un’obbligazione di terzi verso la società. Il saldo ricomprende i crediti verso la controllata Pasta Castiglioni Srl per Euro 3.663.990 e crediti verso altri per Euro 266.627.L’art. 2426 c. 1 n. 8) C.
C. dispone che i crediti siano rilevati in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e del valore di presumibile realizzo. Si precisa che la società non ha proceduto alla valutazione dei crediti immobilizzati al costo ammortizzato, nonché all’attualizzazione degli stessi, in quanto i costi di transazione e le commissioni sono di scarso rilievo ed inoltre il tasso di interesse effettivo non è risultato significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato.
Titoli immobilizzati
I titoli immobilizzati sono stati iscritti alla voce B.III.3 per Euro 266.875 e sono inizialmente iscritti al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo dei costi accessori. I costi accessori sono rappresentati dai costi di transazione, vale a dire i costi marginali direttamente attribuibili all’acquisizione. I titoli di debito sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, salvo i casi in cui gli effetti derivanti dall’applicazione di tale criterio non siano rilevanti o i flussi di liquidità prodotti dai titoli non siano determinabili. In considerazione del fatto che i titoli sono destinati ad essere detenuti durevolmente ma i costi di transazione, i premi/scarti di sottoscrizione o negoziazione e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo, gli stessi sono stati valutati al costo di acquisto anziché al costo ammortizzato.
I titoli includono le polizze assicurative destinate ad essere mantenute nel patrimonio aziendale quale investimento durevole sino alla loro naturale scadenza. La composizione della voce non è variata rispetto all'esercizio precedente.
Le polizze in questione risultano essere polizze a corresponsione o ad accumulo, in cui la società beneficiaria, alla scadenza prevista, matura sempre il diritto di percepire una somma di denaro, indipendentemente dal verificarsi di un evento. In tal caso, i premi vengono versati proprio per acquisire il diritto alla percezione delle somme alla scadenza.
I costi accessori sono rappresentati dai costi di transazione, vale a dire i costi marginali direttamente attribuibili all’ acquisizione. I titoli di debito sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, salvo i casi in cui gli effetti derivanti dall’applicazione di tale criterio non siano rilevanti o i flussi di liquidità prodotti dai titoli non siano determinabili. In considerazione del fatto che i titoli sono destinati ad essere detenuti durevolmente ma i costi di transazione, i premi/scarti di sottoscrizione o negoziazione e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo, gli stessi sono stati valutati al costo di acquisto anziché al costo ammortizzato. Il valore contabile dei titoli immobilizzati viene rettificato se il titolo alla data di chiusura dell’esercizio risulta durevolmente di valore inferiore, vale a dire quando il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, ridotti degli importi che si stima di non incassare, determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo originario è inferiore al valore contabile dei titoli. Qualora vengano meno le ragioni che avevano indotto a rettificare il valore di libro dei titoli, si procede al ripristino di valore del titolo nei limiti del costo ammortizzato determinato in assenza della svalutazione precedentemente apportata.
Movimenti di partecipazioni, altri titoli e strumenti finanziari derivati attivi immobilizzati
Nel prospetto che segue sono evidenziate le movimentazioni delle immobilizzazioni finanziarie iscritte nella sottoclasse B.III dell’attivo alle voci 1) Partecipazioni e 3) Altri titoli.
Partecipazioni in imprese controllate | Partecipazioni in imprese collegate | Partecipazioni in imprese controllanti | Partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle controllanti | Partecipazioni in altre imprese | Totale Partecipazioni | Altri titoli | Strumenti finanziari derivati attivi | |
Valore di inizio esercizio | ||||||||
Costo | 7.698.344 | - | - | - | 370.954 | 8.069.298 | 266.875 | - |
Svalutazioni | (1.619.503) | - | - | - | (121.034) | (1.740.537) | - | - |
Valore di bilancio | 6.078.841 | - | - | - | 249.920 | 6.328.761 | 266.875 | - |
Variazioni nell'esercizio | ||||||||
Svalutazioni effettuate nell'esercizio | - | - | - | - | (1.944) | (1.944) | - | - |
Totale variazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (1.944) | (1.944) | 0 | 0 |
Valore di fine esercizio | ||||||||
Costo | 7.698.344 | - | - | - | 370.954 | 8.069.298 | 266.875 | - |
Svalutazioni | (1.619.503) | - | - | - | (122.978) | (1.742.481) | - | - |
Valore di bilancio | 6.078.841 | - | - | - | 247.976 | 6.326.817 | 266.875 | - |
Composizione delle partecipazioni in imprese controllate ed in altre imprese e commento alle movimentazioni
Le "partecipazioni in imprese controllate" ammontano ad Euro 6.078.841 e risultano invariate, rispetto al saldo del precedente esercizio.
Sotto si riporta l'elenco delle partecipazioni in imprese controllate con alcune informazioni a corredo:
i) Partecipazione del 100% detenuta nella società "Pasta Castiglioni Srl", iscritta in bilancio per Euro 7.678.344 e svalutata nel corso degli esercizi precedenti per Euro 1.619.503. In sede di predisposizione del bilancio 2017 (in linea con il 2016), la partecipazione non è stata allineata al minor valore del patrimonio netto di spettanza in quanto la svalutazione che ne sarebbe conseguita, pari ad Euro 2.972.490, è stata ritenuta non durevole. Detta considerazione scaturisce dal fatto che, con la risoluzione a fine 2016 del contratto di affitto del ramo d'azienda alla Dietetic RA Srl, la società ha riacquisito il patrimonio conferito in fitto e ha avviato la produzione della pasta " gluten free" che ha una marginalità superiore a quella tradizionale. Si evidenzia inoltre come la perdita potenziale scaturisca da una riduzione del patrimonio netto della controllata scaturente dall'incapacità dell'affittuaria Dietetic RA Srl di pagare regolarmente il canone di fitto pattuito.
ii) Partecipazione del 100% detenuta nella società "Aliproject srl", iscritta in bilancio per Euro 20.000. La società risulta inattiva ed ha un patrimonio netto esiguo e comunque superiore al valore di iscrizione della partecipazione, pertanto nessuna svalutazione è stata rilevata nell'esercizio in chiusura e nei precedenti.
Le "partecipazioni in altre imprese" ammontano ad Euro 247.976 rispetto ad un valore di Euro 249.920 del precedente esercizio e sono state oggetto di svalutazione nel corso del 2017.
Alla data del 31/12/2017 le partecipazioni detenute in altre imprese risultano dettagliate in tabella:
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | |
C.E.R.T.A. soc consortile | 3.500 | 3.500 | 0 |
XX.XX Sud | 250 | 250 | 0 |
Banco Popolare - BPN | 109.579 | 109.579 | 0 |
Banco Popolare di Bari | 197.629 | 197.629 | 0 |
Monte dei Paschi di Siena | 50.000 | 50.000 | 0 |
Banca Popolare Xxxxxx Xxxxxxx - BPER | 9.995 | 9.995 | 0 |
Fondo svalutazione titoli Banco Popolare - BPN | -89.703 | -89.703 | 0 |
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | |
Fondo svalutazione Banca Popolare di Bari | -29.341 | -29.341 | 0 |
Fondo svalutazione BPER | -3.298 | -1.989 | -1.309 |
Fondo svalutazione MPS | -635 | 0 | -635 |
totale | 247.976 | 249.920 | -1.944 |
Nel valore delle partecipazioni in altre imprese figurano:
-Partecipazione in C.E.R.T.A. società consortile a R.L. – Centri Regionali per le Tecnologie Agroalimentari, pari al 3,5% del capitale sociale, valorizzata ad Euro 3.500;
-Partecipazione nella XX.XX Sud, intermediario finanziario erogatore di garanzie nel Mezzogiorno, rilevata in contabilità al costo di acquisto di Euro 250.
-Azioni in numero di 8.672 della Banca Popolare di Novara, iscritte in bilancio per Euro 19.876. Detto valore è costituito dal costo di sottoscrizione di Euro 109.579, rettificato dal fondo svalutazione titoli per Euro 89.703 rilevato nei precedenti esercizio
-Azioni della Banca Popolare di Bari iscritte in bilancio per Euro 97.644 e svalutate nel corso degli esercizi precedenti per Euro 29.341.
-Obbligazioni della Banca Popolare di Bari, iscritte in bilancio per Euro 40.128 nel corso degli esercizi precedenti e mantenute in bilancio allo stesso valore, in quanto non presenti indicatori di perdita durevole di valore;
-Titoli della Banca Popolare di Bari CUM BONUS SHS, iscritti in bilancio per Euro 59.857 nel corso degli esercizi precedenti e mantenuti in bilancio allo stesso valore, in quanto non presenti indicatori di perdita durevole di valore;
-Azioni della banca Monte Paschi di Siena sottoscritte nel corso degli esercizi precedenti e svalutate nel corso del 2017 per complessivi Euro 635;
-titoli BPER Banca Popolare dell'Xxxxxx Xxxxxxx per Euro 9.995 e svalutate per Euro 1.990 nel corso degli esercizi precedenti e per Euro 1.308 nel corso del 2017.
Le svalutazioni dei titoli rilevate per complessivi Euro 1.944, sono state rilevate alla linea D19a) del conto economico tra le svalutazioni delle partecipazioni e sono relative ai titoli MPS per Euro 635 ed ai titoli BPER per Euro 1.309. Non vi sono altri movimenti al di fuori di quelli che hanno interessato il fondo svalutazione.
Composizione dei crediti immobilizzati e commento alle movimentazioni
La voce crediti immobilizzati ammonta ad Euro 3.930.617 rispetto ad un saldo di Euro 3.927.857 dell'esercizio precedente.
Il saldo dei crediti è costituito da:
-Euro 3.663.990 di crediti verso la controllata Pasta Castiglioni Srl, invariati rispetto al saldo del precedente esercizio;
-Euro 266.627 di crediti verso altri rispetto ad un saldo di Euro 263.867 del precedente esercizio: l'incremento di Euro 2.760 è imputabile ai depositi cauzionali.
Composizione dei titoli immobilizzati e commento alle movimentazioni
La voce titoli delle immobilizzazioni finanziarie ammonta ad Euro 266.875 e non presenta variazioni rispetto all’ esercizio precedente.
Il saldo include:
-Polizza Unicredit Uniplan 5 per Euro 206.875 che è stata iscritta all’atto dei pagamenti dei premi relativamente a tre contratti di assicurazione stipulati con la CNP Unicredit vita, avente quale assicurato il Xxxx. Xxxxxx Xxxxx e quale beneficiario l’investitore contraente ovvero la Rummo Spa.
-Polizza Eurovita per Euro 60.000 che è stata iscritta all’atto dei pagamenti dei premi, avente quale assicurato il Xxxx. Xxxxxx Xxxxx e quale beneficiario l’investitore contraente ovvero la Rummo Spa.
Variazioni e scadenza dei crediti immobilizzati
Nel seguente prospetto della tassonomia XBRL sono indicati, distintamente per ciascuna voce, i totali dei crediti immobilizzati nonché l’eventuale ammontare scadente oltre i cinque anni. Nella determinazione della scadenza si è tenuto conto delle condizioni contrattuali e, ove del caso, della situazione di fatto.
Valore di inizio esercizio | Variazioni nell'esercizio | Valore di fine esercizio | Quota scadente entro l'esercizio | Quota scadente oltre l'esercizio | |
Crediti immobilizzati verso imprese controllate | 3.663.990 | 0 | 3.663.990 | - | 3.663.990 |
Crediti immobilizzati verso imprese collegate | - | 0 | - | - | - |
Crediti immobilizzati verso imprese controllanti | - | 0 | - | - | - |
Crediti immobilizzati verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti | - | 0 | - | - | - |
Crediti immobilizzati verso altri | 263.867 | 2.760 | 266.627 | 159.750 | 106.877 |
Totale crediti immobilizzati | 3.927.857 | 2.760 | 3.930.617 | 159.750 | 3.770.867 |
Natura dei debitori e analisi composizione della voce B.III.2.d-bis)
Sulla base delle indicazioni fornite dall’OIC 15, di seguito si riporta la natura dei debitori e la composizione della voce B.III.2.d-bis) “c ”, iscritta nell’attivo di Stato patrimoniale per complessivi Euro 266.627.Nella voce sono ricompresi i crediti per depositi cauzionali rilasciati a favore di intestatari dei contratti di utenza, rilasciati all'Agenzia delle Dogane ed all'Agenzia delle Entrate, ai locatari di contratti di locazione e i depositi monetari versati a fornitori a garanzia del pagamento delle forniture. La domanda di concordato è stata ritirata il 12/12/2017 pertanto i depositi a garanzia delle forniture risultano ancora in bilancio.
L'incremento di Euro 2.760 nel saldo dei crediti è imputabile all'incremento di un deposito cauzionale versato ad un fornitore.
I crediti per depositi cauzionali Xxxxxxx xxxxx Xxxxxx xx Xxxx 00.000 (xxxx ad USD 99.963) rappresentano depositi cauzionali fatti all’assicurazione che copre la società per il pagamento dei dazi della merce in entrata in USA. Detto deposito verrà mantenuto fino quando la società esporterà in USA.I crediti per depositi cauzionali all'Agenzia delle Dogane di Euro 7.378 rappresentano un deposito cauzionale a garanzia delle accise e delle addizionali sui consumi di energia elettrica acquistati/autoprodotti. Per quanto concerne la classificazione, i depositi cauzionali di Euro 106.917 che l'anno scorso erano stati esposti erroneamente a breve termine, sono stati riclassificati a lungo termine ai fini di assicurare la comparabilità. I nuovi depositi cauzionali a garanzia degli adempimenti nei confronti dei fornitori, sono stati classificati a breve termine.
31/12/2017 | 31/12/2016 | |
Deposito cauzionale Agenzia delle Dogane | 7.378 | 7.378 |
Deposito cauzionale Dogana USA | 88.141 | 88.141 |
Deposito cauzionale contratti di locazione | 9.980 | 9.980 |
Altri depositi cauzionali minori | 1.378 | 1.418 |
Totale depositi cauzionali diversi | 106.877 | 106.917 |
Depositi cauzionali a fornitori | 159.750 | 156.950 |
Totale depositi cauzionali fornitori | 159.750 | 156.950 |
totale crediti immobilizzati verso altri | 266.626 | 263.867 |
Dettagli sulle partecipazioni immobilizzate in imprese controllate
In ossequio al disposto dell’art. 2427 c. 1 n. 5 C.C., sono di seguito forniti i dettagli relativi al valore di iscrizione e alle eventuali variazioni intervenute in ordine alle partecipazioni possedute in imprese controllate, sulla base della situazione alla data dell’ultimo bilancio ad oggi approvato.
Denominazione | Città, se in Italia, o Stato estero | Codice fiscale (per imprese italiane) | Capitale in euro | Utile (Perdita) ultimo esercizio in euro | Patrimonio netto in euro | Quota posseduta in euro | Quota posseduta in % | Valore a bilancio o corrispondente credito |
Pasta castiglioni Srl | Sozzago (NO) | 02246890038 | 6.000.000 | (372.535) | 3.086.351 | 3.086.351 | 100,00% | 6.058.841 |
Aliproject Srl | Benevento (BN) | 01277490627 | 10.000 | (619) | 25.711 | 25.711 | 100,00% | 20.000 |
Totale | 6.078.841 |
In tabella son stati riportati:
-il risultato ed il patrimonio netto della Pasta Castiglioni Srl alla data del 31/12/2017, ancora non approvato
-il risultato ed il patrimonio netto della Aliprojetc Srl al 31/12/2016
Si evidenzia come il valore della partecipazione totalitaria in Pasta Castiglioni Srl sia stato svalutato in ottica prudenziale nel corso degli esercizi precedenti. Dal confronto tra il valore di carico della partecipazione di Euro 6.058.841 e la corrispondente frazione di patrimonio netto posseduta pari ad Euro 3.086.351 emerge un minusvalore pari ad Euro 2.972.490 che, tuttavia, non è stato considerato durevole alla luce dei positivi risultati futuri previsti dal piano industriale redatto dalla società controllata
Si evidenzia inoltre come la riduzione il patrimonio netto della società controllata, rispetto al suo valore di carico, derivi principalmente dal fatto che negli esercizi precedenti (2014-2016) Pasta Xxxxxxxxxxx abbia dato in fitto il ramo d'azienda alla Dietetic RA Srl, partner che si è rivelato non in grado di pagare regolarmente il canone pattuito. La società si è inoltre accollata parte dei costi di riconversione della produzione del sito di Novara da pasta normale a pasta gluten free.
Dettagli sulle partecipazioni immobilizzate in imprese collegate
La società non detiene partecipazioni in imprese collegate.
Suddivisione dei crediti immobilizzati per area geografica
In relazione a quanto disposto dall’ultima parte del n. 6 c. 1 dell’art. 2427 C.C., in riferimento all’indicazione della ripartizione per aree geografiche dei crediti, si precisa che tutti i crediti immobilizzati presenti in bilancio sono riferibili a soggetti residenti in Italia.
Crediti immobilizzati relativi ad operazioni con obbligo di retrocessione a termine
Non esistono, alla data di chiusura dell’esercizio, operazioni che prevedono l’obbligo per l’acquirente di retrocessione a termine.
Valore delle immobilizzazioni finanziarie
In ossequio al disposto dell’art. 2427-bis c. 1, n. 2 C.C., si segnala che non sono presenti nel patrimonio immobilizzazioni finanziarie iscritte ad un valore superiore al loro fair value.
Partecipazioni in imprese comportanti responsabilità illimitata
Ai sensi di quanto disposto dall'art. 2361 c. 2 C.C., si segnala che la società non ha assunto partecipazioni comportanti la responsabilità illimitata in altre imprese.
Attivo circolante
Voce C – Variazioni dell’Attivo Circolante
L'Attivo circolante raggruppa, sotto la lettera "C", le seguenti sottoclassi della sezione "Attivo" dello Stato patrimoniale:
Sottoclasse I - Rimanenze; Sottoclasse II - Crediti;
Sottoclasse IV - Disponibilità Liquide
Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla vendita.
L'ammontare dell’Attivo circolante al 31/12/2017 è pari ad Euro 66.025.524 rispetto ad Euro 59.543.268 del precedente esercizio.
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | Variaz. % | |
Rimanenze | 9.920.774 | 9.367.005 | 553.769 | +5,9% |
Crediti | 48.888.343 | 46.691.953 | 2.196.390 | +4,7% |
Disponibilita' liquide | 7.216.407 | 3.484.310 | 3.732.097 | +107,1% |
Totale attivo circolante | 66.025.524 | 59.543.268 | 6.482.256 | +10,9% |
L'incremento di Euro 6.482.256 è imputabile in parte all'incremento della liquidità per Euro 3.732.097, all'incremento nei crediti per Euro 2.196.390 ed all'incremento delle rimanenze per Euro 553.769.
Di seguito sono forniti, secondo lo schema dettato dalla tassonomia XBRL, i dettagli (criteri di valutazione, movimentazione, ecc.) relativi a ciascuna di dette sottoclassi e delle voci che le compongono.
Rimanenze
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino sono costituite dai beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella normale attività della società e sono valutate in bilancio al minore fra il costo di acquisto o di produzione e il valore di realizzazione desumibile dal mercato.
Per costo di acquisto si intende il prezzo effettivo di acquisto più gli oneri accessori. Il costo di acquisto dei materiali include, oltre al prezzo del materiale, anche i costi di trasporto, dogana, altri tributi e gli altri costi direttamente imputabili a quel materiale. I resi, gli sconti commerciali, gli abbuoni e premi sono portati in diminuzione dei costi.
Per costo di produzione si intendono tutti i costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto relativa al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato, considerati sulla base della capacità produttiva normale. Il costo di produzione non comprende i costi generali e amministrativi, i costi di distribuzione e i costi di ricerca e sviluppo. Il valore di realizzazione desumibile dall’ andamento del mercato è pari alla stima del prezzo di vendita delle merci e dei prodotti finiti nel corso della normale gestione, al netto dei presunti costi di completamento e dei costi diretti di vendita. Ai fini della determinazione del valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, si tiene conto, tra l’altro, del tasso di obsolescenza e dei tempi di rigiro del magazzino.
Il valore delle materie prime, degli imballaggi, del cellophane e dell'altro materiale in rimanenze è costituito dal costo medio ponderato 2017 di acquisto. Il costo medio ponderato non è soggetto a forti fluttuazioni se non per quanto concerne la semola che risente della volatilità dei mercati finanziari e che rappresenta la principale materia prima. La valorizzazione della semola, proprio per la volatilità del suo prezzo, viene effettuata al costo medio ponderato su base trimestrale e non annuale. Si evidenzia come la società, proprio per ridurre il rischio di innalzamento del prezzo, abbia stipulato con alcuni fornitori contratti di acquisto della semola a prezzi bloccati, in alcuni casi, fino al dicembre 2019.
La valorizzazione dei prodotti commercializzati viene effettuata all'ultimo costo di acquisto.
La valorizzazione dei prodotti finiti oggetto di produzione da parte della società viene effettuata al costo medio ponderato che include, oltre alle materie prime, anche gli ammortamenti degli impianti di produzione, la manodopera diretta, la forza motrice in base alle varie distinte base.
La società ha cambiato il metodo di valutazione delle rimanenze di magazzino rispetto all'esercizio precedente, per quanto concerne il solo magazzino ricambi ma, non ritenendo l'impatto significativo, non ha proceduto ad applicare retroattivamente il cambiamento di principio contabile come previsto dall’OIC 29.
Voce CI - Variazioni delle Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono iscritte nella sezione “attivo” dello Stato patrimoniale alla sottoclasse “C.I” per un importo complessivo di Euro 9.920.774.
Il prospetto che segue espone il dettaglio delle variazioni intervenute nell’esercizio chiuso al 31/12/2017 nelle voci che compongono la sottoclasse Rimanenze.
Valore di inizio esercizio | Variazione nell'esercizio | Valore di fine esercizio | |
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 3.757.410 | (814.538) | 2.942.872 |
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | - | 0 | - |
Lavori in corso su ordinazione | - | 0 | - |
Prodotti finiti e merci | 5.609.595 | 1.368.307 | 6.977.902 |
Acconti | - | 0 | - |
Totale rimanenze | 9.367.005 | 553.769 | 9.920.774 |
Composizione
Per quanto riguarda la composizione delle rimanenze si evidenzia quanto segue:
-nelle rimanenze nette di materie prime sussidiarie di consumo e merci ammontanti ad Euro 2.942.872, sono incluse le rimanenze di pedane per Euro 911.204, le rimanenze di materiale di manutenzione per Euro 874.072, le rimanenze di cellophane e cartoni per Euro 948.912 e le rimanenze di altro materiale per Euro 208.684 (semola, polvere di pomodoro, etichette etc).
-nelle rimanenze nette di prodotto finiti di Euro 6.977.902 sono incluse le rimanenze della pasta per Euro 6.852.701 e le rimanenze di sughi per Euro 125.201;
La società non ha prodotti in corso di lavorazione iscritti tra le rimanenze finali di magazzino.
Svalutazioni
Per quanto concerne la svalutazione delle rimanenze, si evidenzia come per alcuni beni siano state operate delle riduzioni di valore che hanno interessato:
- le giacenze incluse nel magazzino ricambi: in particolare il materiale di manutenzione che non si è movimentato negli ultimi 12 mesi ma che risulta non obsoleto quindi utilizzabile in futuro. Sono stati esaminati tutti gli articoli ed è stata assegnata loro una percentuale di utilizzo, negli anni successivi, pari al 10%, al 40% e al 70%. La svalutazione è stata rilevata interamente nell’esercizio 2017, alla riga B11) del conto economico, per complessivi Euro 901.311.
-le giacenze di pasta: in particolare sono stati svalutati gli articoli per i quali il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato è risultato inferiore al relativo valore contabile. Tale minor valore è stato riflesso mediante rilevazione di un fondo svalutazione prodotti finiti di Euro 59.462, di cui Euro 38.540 stanziati nel precedente esercizio ed Euro 20.921 nel corso del 2017. La svalutazione è stata rilevata alla riga A 2) del conto economico, tra la variazione delle rimanenze, per complessivi Euro 20.922.
Si evidenzia come siano stati portati inoltre a conto economico, sempre tra la variazione delle rimanenze ma alla riga B11), tutti quegli articoli del magazzino ricambi il cui valore unitario sia risultato inferiore ad Euro 100, per un valore complessivo di Euro 872.111.
Si evidenzia come alcuni beni risultati non più utilizzabili, siano stati valorizzati ad un valore prossimo allo zero e stoccati in area diversa dal magazzino, in attesa di essere venduti in blocco/smaltiti. In caso di eventuale smaltimento, la società non sarà tenuta ad accollarsi alcun ulteriore costo in quanto la valorizzazione tiene conto anche di questo onere.
In calce è stata riepilogata la movimentazione del fondo svalutazione rimanenze per l'esercizio 2017:
Mater. di manutenzione | Prodotti finiti | |
Fondo svalutazione rimanenze 01/01/2017 | 0 | 38.540 |
Accantonamento voce A2 del conto economico | 0 | 20.922 |
Accantonamento voce B11 del conto economico | 901.311 | 0 |
Utilizzo | 0 | 0 |
Fondo svalutazione rimanenze 31/12/2017 | 901.311 | 59.462 |
Crediti iscritti nell'attivo circolante
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017, la sottoclasse dell’Attivo C.II Crediti accoglie le seguenti voci:
1) verso clienti
2) verso imprese controllate
4) verso imprese controllanti 5-bis) crediti tributari
5-quater) verso altri
La classificazione dei crediti nell’Attivo circolante è effettuata secondo il criterio di destinazione degli stessi rispetto all’attività ordinaria di gestione.
Per quanto concerne l'iscrizione in bilancio, i crediti rappresentano diritti ad esigere, ad una scadenza individuata o individuabile, ammontari fissi o determinabili di disponibilità liquide da clienti o da altri soggetti. I crediti originati dalla vendita di beni e prestazioni di servizi sono rilevati secondo i requisiti indicati nel paragrafo di commento relativo ai ricavi. I crediti che si originano per ragioni differenti dallo scambio di beni e servizi sono iscrivibili in bilancio se sussiste “titolo” al credito, vale a dire se essi rappresentano effettivamente un’obbligazione di terzi verso la Società.
Per quanto concerne i criteri di valutazione, l’art. 2426 c. 1 n. 8) C.C.dispone che i crediti siano rilevati in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e del valore di presumibile realizzo.
Si precisa che la società non ha proceduto alla valutazione dei crediti scadenti oltre i 12 mesi al costo ammortizzato, in quanto i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono assenti/di scarso rilievo. Inoltre, non si è effettuata alcuna attualizzazione in quanto il tasso di interesse effettivo non è risultato significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato. Di conseguenza, i crediti commerciali, di cui alla voce C.II.1, sono stati iscritti in bilancio al valore presumibile di realizzazione, che corrisponde alla differenza tra il valore nominale e il fondo svalutazione crediti costituito nel corso degli esercizi precedenti, del tutto adeguato ad ipotetiche insolvenze ed incrementato della quota accantonata nell'esercizio. Con riferimento al valore di presumibile realizzo, il valore contabile dei crediti è rettificato tramite un fondo svalutazione per tenere conto della probabilità che i crediti abbiano perso valore. A tal fine sono considerati indicatori, sia specifici sia in base all’esperienza e ogni altro elemento utile, che facciano ritenere probabile una perdita di valore dei crediti. La stima del fondo svalutazione crediti avviene tramite l’analisi dei singoli crediti individualmente significativi e a livello di portafoglio per i restanti crediti, determinando le perdite che si presume si dovranno subire sui crediti in essere alla data di bilancio.
Variazioni e scadenza dei crediti iscritti nell'attivo circolante
Voce CII - Variazioni dei Crediti
L'importo totale dei Crediti è collocato nella sezione "attivo" dello Stato patrimoniale alla sottoclasse "C.II" per un importo complessivo di Euro 48.888.343 rispetto ad Euro 46.691.953 del precedente esercizio.
Il prospetto che segue fornisce il dettaglio delle variazioni intervenute nel corso dell’esercizio oggetto del presente bilancio nelle singole voci che compongono i crediti iscritti nell’attivo circolante.
Valore di inizio esercizio | Variazione nell'esercizio | Valore di fine esercizio | Quota scadente entro l'esercizio | |
Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante | 16.617.030 | 5.490.645 | 22.107.675 | 22.107.675 |
Crediti verso imprese controllate iscritti nell'attivo circolante | 109.959 | 13.590 | 123.549 | 123.549 |
Crediti verso imprese collegate iscritti nell'attivo circolante | - | 0 | - | - |
Crediti verso imprese controllanti iscritti nell'attivo circolante | 17.682.113 | 0 | 17.682.113 | 17.682.113 |
Crediti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti iscritti nell'attivo circolante | - | 0 | - | - |
Crediti tributari iscritti nell'attivo circolante | 5.640.198 | 534.018 | 6.174.216 | 6.174.216 |
Attività per imposte anticipate iscritte nell'attivo circolante | - | 0 | - | |
Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante | 6.642.653 | (3.841.863) | 2.800.790 | 2.800.790 |
Totale crediti iscritti nell'attivo circolante | 46.691.953 | 2.196.390 | 48.888.343 | 48.888.343 |
Non esistono crediti iscritti nell’Attivo Circolante aventi durata residua superiore a cinque anni.
Suddivisione dei crediti iscritti nell'attivo circolante per area geografica
Al fine di evidenziare il “rischio Paese”, sono distintamente indicati, nel prospetto sottostante, i crediti presenti nell’ attivo circolante riferibili alle aree geografiche nelle quali opera la società.
Area geografica | ITALIA | USA | XXXXXXX | XXXXXXXX | GIAPPONE | CANADA | ISRAELE | SVIZZERA |
Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante | 16.278.440 | 2.796.365 | 1.014.904 | 860.661 | 434.744 | 341.297 | 191.073 | 163.064 |
Crediti verso controllate iscritti nell'attivo circolante | 123.549 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Crediti verso controllanti iscritti nell'attivo circolante | 17.682.113 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Crediti tributari iscritti nell'attivo circolante | 6.174.216 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante | 2.800.790 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Totale crediti iscritti nell'attivo circolante | 48.743.013 | 2.796.365 | 1.014.904 | 860.661 | 434.744 | 341.297 | 191.073 | 163.064 |
Area geografica | XXXXXX | XXXXXX | AUSTRALIA | RUSSIA | ALTRE | SVAL CRED | ADEGUM CAMBI | Totale |
Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante | 161.405 | 130.630 | 95.014 | 89.895 | 309.101 | (565.464) | (193.454) | 22.107.675 |
Crediti verso controllate iscritti nell'attivo circolante | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 123.549 |
Crediti verso controllanti iscritti nell'attivo circolante | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 17.682.113 |
Crediti tributari iscritti nell'attivo circolante | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6.174.216 |
Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2.800.790 |
Totale crediti iscritti nell'attivo circolante | 161.405 | 130.630 | 95.014 | 89.894 | 309.101 | (565.464) | (193.454) | 48.888.343 |
Crediti iscritti nell'attivo circolante relativi ad operazioni con obbligo di retrocessione a termine
Operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione (art. 2427 n. 6-ter C. C.)
Non esistono, alla data di chiusura dell’esercizio, operazioni che prevedono l’obbligo per l’acquirente di retrocessione a termine.
Commento alla voce crediti del circolante
Il saldo dei crediti del circolante di complessivi Euro 48.888.343 risulta interamente esigibile entro l'esercizio successivo. In calce si riporta l'analisi della composizione delle singole voci ed il commento alle principali movimentazioni del periodo.
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | Variaz. % | |
Crediti verso clienti | 22.107.675 | 16.617.030 | 5.490.645 | 33,0% |
Crediti verso controllate | 123.549 | 109.959 | 13.590 | 12,4% |
Crediti verso controllanti | 17.682.113 | 17.682.113 | 0 | 0,0% |
Crediti tributari | 6.174.216 | 5.640.198 | 534.018 | 9,5% |
Crediti verso altri | 2.800.790 | 6.642.653 | -3.841.863 | -57,8% |
Totale crediti del circolante | 48.888.343 | 46.691.953 | 2.196.390 | 4,7% |
La voce “crediti verso clienti” ammonta ad Euro 22.107.675 ed ha registrato un incremento di Euro 5.490.645 (+33,0%) rispetto al saldo dell'esercizio precedente. La voce include i crediti fatturati per Euro 23.241.487, note credito da emettere per Euro -56.667, il differenziale sull'adeguamento cambi di Euro -193.454, anticipi da clienti per Euro -318.226 e il fondo svalutazione crediti per Euro -565.465.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del 2017 è riportata in tabella:
tassato | dedotto | totale | |
Fondo svalutazione crediti al 01/01/2017 | 1.876.964 | 70.028 | 1.946.992 |
Accantonamento 2017 | 106.145 | 114.957 | 221.102 |
Utilizzo 2017 | -1.602.629 | 0 | -1.602.629 |
Altri movimenti | 0 | 0 | 0 |
Fondo svalutazione crediti al 31/12/2017 | 380.480 | 184.985 | 565.465 |
L'accantonamento è stato rilevato alla linea B10) d) del conto economico per Euro 221.102.
Non sono state rilevate perdite su crediti a conto economico perché, anche in assenza di uno specifico accantonamento al fondo, si è utilizzato il fondo esistente. Fanno eccezione le perdite su crediti diversi relative ai contributi per la R&S progetto PON e CAMPUS che sono state contabilizzate a conto economico a seguito di un minor riconoscimento successivo in base alle rendicontazioni (importo iniziale rilevato per competenza).
L'ammontare delle perdite su contributi risulta pari ad Euro 158.017.
La voce “crediti verso controllate” ammonta ad Euro 123.549 rispetto ad un saldo di Euro 109.959 dell'esercizio precedente. L’incremento di Euro 13.590 è imputabile ai normali fatti di gestione.
La voce “crediti verso controllanti” ammonta ad Euro 17.682.113 e risulta invariata rispetto al saldo del 2016. Il credito Il credito in questione, oltre alla componente di natura fiscale, si è generato per effetto di operazioni di natura straordinaria e di anticipazioni di vario genere e verrà chiuso nel corso del 2018 in occasione della fusione tra la Capogruppo e la Controllata. Si rimanda al paragrafo degli eventi successivi per un maggior dettaglio dell’ operazione.
La voce “crediti tributari” ammonta ad Euro 6.174.216 rispetto ad un saldo di Euro 5.640.198 dell'esercizio precedente. L'incremento di Euro 534.018 è imputabile all’incremento del credito IVA di Euro 649.278, parzialmente compensato dall'azzeramento del credito IRAP sorto in esercizi precedenti e portato a riduzione del debito 2017.
Il saldo IVA del 2017 di Euro 6.174.135 include rispettivamente il credito iva risultante dalle liquidazioni periodiche per Euro 1.349.278 e il credito IVA chiesto a rimborso nell'esercizio 2017 per Euro 4.824.857 e si prevede verrà incassato nei primo semestre 2018.
Dell’importo di Euro 1.349.278, la somma di Euro 649.277 sarà chiesta a rimborso con la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2017 il 30/04/2018, mentre Euro 700.000 sarà oggetto di compensazione orizzontale mediante F24 con altri tributi.
Nel corso dell'esercizio 2017 la società non ha incassato alcun rimborso IVA come anche nel primo trimestre 2018. Nessuna compensazione iva è stata fatta successivamente alla chiusura dell'esercizio in quanto occorre attendere la presentazione della Dichiarazione IVA.
La voce “crediti verso altri” ammonta ad Euro 2.800.790 rispetto ad un saldo di Euro 6.642.653 dell'esercizio precedente. La voce include:
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | Variaz. % | |
Crediti per contributi PON e CAMPUS | 538.090 | 696.107 | -158.017 | -22,7% |
Crediti verso società di factoring | 815.006 | 4.793.038 | -3.978.032 | -83,0% |
Crediti per interessi bancari non dovuti | 718.919 | 182.055 | 536.864 | 294,9% |
Crediti verso dipendenti | 198.930 | 124.193 | 74.737 | 60,2% |
Altri crediti | 529.845 | 847.260 | -317.415 | -37,5% |
Totale crediti verso altri | 2.800.790 | 6.642.653 | 3.841.863 | -57,8% |
Il decremento di Euro 3.841.863 è quasi interamente imputabile alla riduzione dei crediti verso le società di factoring per Euro 3.978.032.
I "crediti verso le società di factoring" sono relativi alle cessioni di credito effettuate dalla società (prima pro solvendo e successivamente alla presentazione della domanda di concordato, al dopo incasso). Con la cessione al dopo incasso, il credito viene riclassificato dai crediti verso clienti ai crediti verso altri. Nel corso del 2017 il credito si è abbattuto perché la società non effettua più cessioni al factoring, se non per due clienti non significativi a livello di fatturato.
Il saldo dei crediti diversi include anche i crediti per i contributi che presentano una riduzione di Euro 158.017 a seguito della rilevazione di perdite su crediti connessi al minor riconoscimento del contributo rispetto a quanto contabilizzato negli anni precedenti per competenza, come sotto meglio analizzato.
I "crediti per contributi PON e CAMPUS" sono connessi con i bandi pubblici “Por Campania XXXX 0000-0000- Bando Campus Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale” e “Pon Ricerca e Competitività 2007- 2013”.
In particolare, nei costi di sviluppo del Bando Campus Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale sono confluiti questi costi relativi al progetto “Introduzione e Valorizzazione di alimenti salutistici e razionalizzazione produttiva nelle filiere tradizionali della Regione Campania”, in cui la società partecipa a mezzo ATS costituita con altre imprese locali. Il progetto si è concluso nel 2015. In sede di chiusura del bilancio 2017 la società ha proceduto a portare a perdita la parte del credito non riconosciuta dalla Regione all’atto della verifica dell’ultimo SAL rendicontato dalla società. Il credito residuo da incassare ammonta al 31/12/2017 ad Euro 138.090.
Per quanto concerne i costi di sviluppo del Programma Operativo Nazionale “Ricerca & Competitività 2007-2013”, questi attengono alla partecipazione a detto bando, di cui al D.D. n. 1/Ric. del 18/01/2010, con il progetto denominato “Innovazione di processo e di prodotto nella produzione di ingredienti e di paste alimentari di grano duro, di paste funzionali (nutraceutiche), di paste speciali, e di prodotti secchi da forno funzionali”, cui la Rummo ha partecipato in qualità di capofila. Anche questo progetto si è concluso nel 2015. In sede di chiusura del bilancio 2017 la società ha proceduto a portare a perdita la parte del credito non riconosciuta dal MIUR. Il credito residuo da incassare ammonta al 31/12/2017 ad Euro 400.000.
I "crediti per interessi bancari non dovuti" derivano dalla sospensione nei crediti (in luogo dalle rilevazione di interessi a conto economico) degli interessi sui rapporti bancari chirografi per i quali si ha la sospensione nel periodo di vigenza del concordato. Gli interessi sono andati a conto economico per il periodo dal 13 dicembre al 31 dicembre 2017 ovvero dalla data di rinuncia alla procedura. All'attivo figurano solo gli interessi che solo alcune banche hanno continuato erroneamente ad addebitare sugli E/C bancari. Gli interessi sui rapporti privilegiati hanno continuato ad essere rilevati a conto economico.
I "crediti verso dipendenti" sono relativi ad anticipazioni erogate agli stessi.
I " crediti verso altri " residuali includono rispettivamente gli anticipi a fornitori, i crediti per anticipi su provvigioni, i crediti INPS e INAIL, i crediti per anticipazione spese viaggi e soggiorni dipendenti e altri minori.
Disponibilità liquide
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Le disponibilità liquide, esposte nella sezione "attivo" dello Stato patrimoniale alla sottoclasse “C.IV per Euro
7.216.407 rispetto ad Euro 3.484.310 del precedente esercizio.
Il saldo include le giacenze sui conti correnti intrattenuti presso le banche e alle liquidità esistenti nelle casse sociali alla chiusura dell'esercizio, entrambe valutate al valore nominale.
Non vi sono giacenze in valuta diversa dall'Euro.
Il prospetto che segue espone il dettaglio dei movimenti delle singole voci che compongono le Disponibilità liquide.
Valore di inizio esercizio | Variazione nell'esercizio | Valore di fine esercizio | |
Depositi bancari e postali | 3.389.073 | 3.810.449 | 7.199.522 |
Assegni | - | 0 | - |
Denaro e altri valori in cassa | 95.237 | (78.352) | 16.885 |
Totale disponibilità liquide | 3.484.310 | 3.732.097 | 7.216.407 |
Nelle disponibilità liquide è stato incluso, a partire dagli esercizi precedenti, il conto INTL FC Stone Ltd di originari Euro 500.000. Detto conto, trasferito alla Rjobrien, rappresenta un conto acceso presso un istituto londinese a garanzia delle transazioni finanziarie connesse alle coperture di grano e dollaro USA. Detto conto è stato oggetto di parziale svalutazione nel corso degli esercizi precedenti per complessivi Euro 477.886 connessa al minor prezzo pagato per la semola, trattandosi di un conto a garanzia delle oscillazioni sul prezzo della materia prima. Alla data del 31/12/2017, il valore di tale conto e' pari ad Euro 22.043 rispetto ad un valore di Euro 22.115 dell'esercizio precedente. Nel corso del 2017 la svalutazione di Euro 72 è stata rilevata nel conto economico alla linea B10) d) unitamente alle svalutazioni dei crediti del circolante.
In calce si riporta la tabella riepilogativa della svalutazione:
31/12/2017 | 31/12/2016 | |
INTL FC Stone | 500.000 | 500.000 |
Fondo svalutazione | -477.957 | -477.885 |
totale | 22.043 | 22.115 |
Le disponibilità liquide, diverse dall’INTL FC STONE LTD e dalla disponibilità sul conto della Banca Popolare di Novara, risultano libere da vincoli di sorta. La somma di Euro 315.669 giacente sul conto della Banca Popolare di Novara è vincolata a garanzia del mutuo concesso in occasione dell’acquisizione della controllata Pasta Castiglioni Srl.
Commento alla variazione delle disponibilità liquide
L’incremento delle disponibilità liquide di Euro 3.732.097 è dovuto in parte al risultato economico 2017, avendo l’ azienda realizzato un EBITDA di circa Euro 8 milioni. Logicamente non tutto il margine operativo si è tradotto in liquidità in quanto una parte è stata assorbita dall’aumento dei crediti verso clienti (stretta conseguenza dell’ aumento del fatturato), dal pagamento degli investimenti sulle immobilizzazioni materiali effettuati nel corso dell’ anno, dall’aumento del credito IVA (acquisti con aliquote del 4 e 22% contro vendite quasi interamente con aliquota del 4%), dalla diminuzione del debito verso fornitori e da un lieve incremento delle rimanenze.
Inoltre, nel mese di dicembre, la società ha incassato la prima tranche del contributo relativo al Bando Alluvionati per Euro 750.000 a fronte di un Decreto emesso per complessivi Euro 3.500.000.
Ratei e risconti attivi
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Nella classe D. "Ratei e risconti", esposta nella sezione "attivo" dello Stato patrimoniale sono iscritti proventi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi e costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio, ma di competenza di esercizi successivi. In particolare sono state iscritte solo quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi, l'entità delle quali varia in ragione del tempo.
I ratei ed i risconti attivi iscritti nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 ammontano ad Euro 58.813 rispetto ad Euro 311.276 del precedente esercizio. Rispetto al passato esercizio si riscontrano le variazioni esposte nel seguente prospetto.
Valore di inizio esercizio | Variazione nell'esercizio | Valore di fine esercizio | |
Ratei attivi | - | 0 | - |
Risconti attivi | 311.276 | (252.463) | 58.813 |
Totale ratei e risconti attivi | 311.276 | (252.463) | 58.813 |
La voce ratei e risconti attivi 2017 è composta principalmente dai risconti dei costi relativi ai canoni di locazione, alla assicurazioni, ai canoni di manutenzione e ad altri costi a cavallo di esercizio.
Le variazioni intervenute sono relative al fatto che nel saldo 2016 erano ricompresi costi per Euro 250.000 relativi all'energia elettrica, fatturati anticipatamente a fine dicembre 2016 ma di competenza del 2017 e quindi rinviati mediante il risconto attvo.
Composizione della voce Ratei e risconti attivi (art. 2427 c. 1 n. 7 C.C.)
La composizione delle voci “Ratei e risconti attivi” risulta essere la seguente:
Risconti attivi | 31/12/2017 | 31/12/2016 |
Risconti attivi su spese energetiche | 0 | 250.000 |
Risconti attivi su assicurazioni | 0 | 19.220 |
Risconti attivi su affitti passivi | 13.614 | 13.586 |
Risconti attivi su canoni di manutenzione | 20.400 | 8.490 |
Risconti attivi su esposizioni fiere | 11.504 | 9.303 |
Risconti attivi diversi | 13.295 | 10.677 |
TOTALE | 58.813 | 311.276 |
Il decremento di Euro 252.463 è imputabile principalmente al decremento dei risconti su spese energetiche per Euro 250.000 e al decremento dei risconti su assicurazioni per Euro 19.220, parzialmente compensato dall'incremento nelle altre voci di risconti attivi.
Durata ratei e risconti attivi
Di seguito viene riportata la ripartizione dei ratei e risconti attivi aventi durata entro ed oltre l’esercizio nonché oltre i cinque anni:
Descrizione | Importo entro l'esercizio | Importo oltre l'esercizio | Importo oltre cinque anni |
Ratei attivi | 0 | 0 | 0 |
Risconti attivi | 58.813 | 0 | 0 |
Oneri finanziari capitalizzati
Oneri finanziari capitalizzati
Nel corso dell'esercizio non sono stati imputati oneri finanziari a valori iscritti nell'attivo dello Stato patrimoniale.
Nota integrativa, passivo e patrimonio netto
Nella presente sezione della Nota integrativa si fornisce, secondo l’articolazione dettata dalla tassonomia XBRL e nel rispetto delle disposizioni dell’articolo 2427 C.C., il commento alle voci che, nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017, compongono il Patrimonio netto e il Passivo di Stato patrimoniale.
Patrimonio netto
Il patrimonio netto è la differenza tra le attività e le passività di bilancio. Le voci del patrimonio netto sono iscritte nel passivo dello Stato patrimoniale alla classe A “Patrimonio netto” con la seguente classificazione:
I — Capitale
IV — Riserva legale
VI — Altre riserve, distintamente indicate VIII — Utili (perdite) portati a nuovo
IX — Utile (perdita) dell’esercizio
Variazioni nelle voci di patrimonio netto
Voce A – Variazioni del Patrimonio Netto
Il patrimonio netto ammonta ad Euro 15.186.918 ed evidenzia una variazione in aumento di Euro 245.855 i mputabile alla rilevazione del risultato 2017 ed agli arrotondamenti all'unità di Euro.
Di seguito si evidenziano le variazioni intervenute nella consistenza delle voci del patrimonio netto, come richiesto dall’art. 2427 c.4 C.C. , nonché la composizione della voce "Varie Altre riserve".
Valore di inizio esercizio | Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | Altre variazioni | Risultato d'esercizio | Valore di fine esercizio | |
Attribuzione di dividendi | Incrementi | ||||
Capitale | 32.305.810 | - | - | 32.305.810 | |
Riserva legale | 73.124 | - | - | 73.124 | |
Altre riserve | |||||
Varie altre riserve | 37.961.523 | - | 3 | 37.961.526 | |
Totale altre riserve | 37.961.523 | - | 3 | 37.961.526 | |
Utili (perdite) portati a nuovo | (44.073.388) | (10.834.296) | - | (54.907.684) | |
Utile (perdita) dell'esercizio | (10.834.296) | 10.834.296 | - | (245.858) | (245.858) |
Totale patrimonio netto | 15.432.773 | 0 | 3 | (245.858) | 15.186.918 |
Dettaglio delle varie altre riserve
Descrizione | Importo |
Riserva straordinaria | 30.733.662 |
Riserva da fusione Rummo Lenta Lavorazione | 7.227.860 |
Riserva arrotondamento unità di Euro | 3 |
Totale | 37.961.526 |
Le variazioni del patrimonio netto hanno riguardato la copertura della perdita dell'esercizio 2016 come da delibera assembleare e la rilevazione della perdita dell'esercizio 2017.
Disponibilità e utilizzo del patrimonio netto
Le riserve del patrimonio netto possono essere utilizzate per diverse operazioni a seconda dei loro vincoli e della loro natura. La nozione di distribuibilità della riserva può non coincidere con quella di disponibilità. La disponibilità riguarda la possibilità di utilizzazione della riserva (ad esempio per aumenti gratuiti di capitale), la distribuibilità riguarda invece la possibilità di erogazione ai soci (ad esempio sotto forma di dividendo) di somme prelevabili in tutto o in parte dalla relativa riserva. Pertanto, disponibilità e distribuibilità possono coesistere o meno.
L’origine, la possibilità di utilizzazione e la distribuibilità, nonché l’avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, relativamente a ciascuna posta del patrimonio netto contabile, risultano di seguito evidenziate.
Importo | Origine / natura | Possibilità di utilizzazione | Quota disponibile | |
Capitale | 32.305.810 | capitale | - | |
Riserva legale | 73.124 | utili | B | - |
Altre riserve | ||||
Varie altre riserve | 37.961.526 | - | ||
Totale altre riserve | 37.961.526 | utili e capitale | ABC | - |
Totale | 70.340.460 | 32.378.934 | ||
Quota non distribuibile | 37.961.526 |
Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci D: per altri vincoli statutari E: altro
Origine, possibilità di utilizzo e distribuibilità delle varie altre riserve
Descrizione | Importo | Origine / natura | Possibilità di utilizzazioni | Quota disponibile | Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi per copertura perdite | Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi per altre ragioni |
Straordinaria | 30.733.663 | utili | ABC | 30.733.663 | 0 | 0 |
Fusione | 7.227.861 | capitali | ABC | 7.227.861 | 0 | 0 |
Arrotondamenti | 2 | utili | - | 0 | 0 | 0 |
Totale | 37.961.526 |
Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci D: per altri vincoli statutari E: altro
Le riserve della società includono le riserva straordinaria, la riserva da fusione per incorporazione della Rummo Lenta Lavorazione SpA e la riserva per arrotondamento all'unità di Euro.
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | |
Riserva straordinaria | 30.733.663 | 30.125.214 | 608.449 |
Riserva da fusione | 7.227.860 | 7.227.860 | 0 |
Riserva arrotondamento all'unità di Euro | 3 | 0 | 3 |
Riserva per contributi POR 2000-2006 | 0 | 608.449 | -608.449 |
Totale altre riserve | 37.961.526 | 37.961.523 | 3 |
Le riserve che erano state appostate e vincolate da bandi per contributi 2000-2006 sono state girocontate alla riserva straordinaria.
Riserva da arrotondamento all’unità di euro
Al solo fine di consentire la quadratura dello Stato patrimoniale, nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 è stata iscritta una Riserva da arrotondamento pari ad Euro 3. Non essendo esplicitamente contemplata dalla tassonomia XBRL relativa allo Stato patrimoniale, detta riserva è stata inserita nella sotto-voce Varie altre riserve.
Fondi per rischi e oneri
Fondi per rischi ed oneri
I “Fondi per rischi e oneri”, esposti nella classe B della sezione “Passivo” dello Stato patrimoniale, accolgono, nel rispetto dei principi della competenza economica e della prudenza, gli accantonamenti effettuati allo scopo di coprire perdite o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, il cui ammontare o la cui data di sopravvenienza sono tuttavia indeterminati.
L’entità dell’accantonamento è misurata con riguardo alla stima dei costi alla data del bilancio, ivi incluse le spese legali, determinate in modo non aleatorio ed arbitrario, necessarie per fronteggiare la sottostante passività certa o probabile. Nella valutazione dei rischi e degli oneri il cui effettivo concretizzarsi è subordinato al verificarsi di eventi futuri, si sono tenute in considerazione anche le informazioni divenute disponibili dopo la chiusura dell’ esercizio e fino alla data di redazione del presente bilancio.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri relativi all’attività finanziaria sono iscritti nella classe C o D del Conto economico mentre gli accantonamenti di competenza dell’esercizio in esame a fondi rischi diversi da quelli summenzionati, sono stati iscritti nella voce B.12 ed alla voce B.13.
Nel bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31/12/2017 non sono presenti strumenti finanziari derivati passivi, né sono stati scorporati dai contratti aziendali strumenti finanziari aventi i requisiti di derivati.
Nel prospetto che segue è fornito il dettaglio dei movimenti intervenuti nel corso dell’esercizio oggetto del presente bilancio nelle poste della voce fondi per rischi e oneri. Si evidenzia come nel corso del 2017 il fondo rischi fiscale sia stato riclassificato dalla voce B4 altri fondi rischi, alla voce B2 fondi per imposte anche differite. Per garantire la comparabilità dei dati, si è proceduto a riclassificare anche il saldo comparativo del 2016.
Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili | Fondo per imposte anche differite | Strumenti finanziari derivati passivi | Altri fondi | Totale fondi per rischi e oneri | |
Valore di inizio esercizio | - | 2.088.474 | - | 703.190 | 2.791.664 |
Variazioni nell'esercizio | |||||
Totale variazioni | 0 | 734.015 | 0 | (123.327) | 610.688 |
Valore di fine esercizio | - | 2.822.489 | - | 579.863 | 3.402.352 |
Prospetto di dettaglio della voce B "Fondi per rischi ed oneri" del passivo
I fondi per rischi ed oneri includono il fondo per imposte di Euro 2.822.489 e gli altri fondi rischi per Euro 579.863. Il fondo per imposte è costituito principalmente da passività derivanti da accertamenti per i quali pende giudizio e in minima parte da cartelle Equitalia notificate nel corso del 2018. L'accantonamento effettuato nel corso del 2017 recepisce la passività probabile sull'accertamento IRAP 2015.
Gli altri fondi includono rispettivamente:
-Euro 135.801 relativo al fondo rischi per contenziosi legali;
-Euro 155.000 relativo al fondo rischi per contenziosi con ex dipendenti;
-Euro 289.062 relativo alle passività probabili derivanti da contenziosi con clienti (Euro 233.678) e fornitori (Euro 55.384)
Nella tabella in calce si riporta la composizione dei fondi per rischi ed oneri del 2017 con il comparativo 2016.
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | Accant. | Utilizzi | |
B2) Fondo rischi contenziosi fiscali | 2.822.489 | 2.088.474 | 734.015 | 734.015 | 0 |
B3) Fondo rischi contenziosi legali | 135.801 | 140.585 | -4.784 | 0 | -4.784 |
B3) Fondo rischi vertenze ex dipendenti | 155.000 | 273.543 | -118.543 | 0 | -118.543 |
B3) Fondo rischi controversie clienti/fornitori | 289.062 | 289.062 | 0 | 0 | 0 |
Totale fondi per rischi ed oneri | 3.402.352 | 2.791.664 | 610.688 | 734.015 | -123.327 |
Sotto sono dettagliati gli accantonamenti e gli utilizzi dei fondi nel corso del 2017.
Fondo imposte | Altri fondi rischi | |
Altri ricavi e proventi A5) CE | -77.040 | |
Esborsi monetari SP | -46.287 | |
Accantonamento imposte 20) CE | 734.015 | |
Totale | 734.015 | - 123.327 |
L'accantonamento al fondo imposte di Euro 734.015 riflette principalmente la passività probabile connessa all'avviso di accertamento dell'Agenzia delle Entrate, notificato in data 21/06/2017, relativo all' irap per l'anno di imposta 2015.
L'utilizzo del fondo per passività derivanti da contenziosi legali per Euro 4.784 è relativo ad un effettivo pagamento corrispondente a quanto stanziato nel fondo;
L'utilizzo del fondo per vertenze con i dipendenti per Euro 118.543, stanziato nel 2016 a fronte di rivendicazioni retributive di alcuni ex dipendenti, è imputabile a:
-Euro 41.503 in contropartita a quanto effettivamente erogato ad alcuni dipendenti reintegrati;
-Euro 77.040 in contropartita agli altri ricavi e proventi per la parte del fondo che, a seguito del reintegro, è stata ritenuta eccedente.
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Trattamento fine rapporto
Il trattamento di fine rapporto rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità alla legge e al contratto di lavoro vigente, ai sensi dell’art. 2120 C.C.. Costituisce onere retributivo certo iscritto in ciascun esercizio con il criterio della competenza economica e corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati.
Avendo la società piu' di 50 dipendenti ai sensi della L. 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007):
le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 sono rimaste in azienda;
le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007, a scelta del dipendente, sono state destinate a forme di previdenza complementare o sono state mantenute in azienda, la quale provvede periodicamente a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria, gestito dall’INPS.
Si evidenziano:
a. nella classe C del passivo le quote mantenute in azienda, al netto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del T.F.R., per Euro 654.641;
b. nella voce D.14 del passivo i debiti relativi alle quote non ancora versate al 31/12/2017. Si precisa che le quote versate ai suddetti fondi non sono state rivalutate in quanto la rivalutazione è a carico dei Fondi di previdenza (o al Fondo di Tesoreria).
Il relativo accantonamento è effettuato nel Conto economico alla sotto-voce B.9 c) per Euro 374.675.
Nel prospetto che segue è fornito il dettaglio dei movimenti intervenuti nel Trattamento di fine rapporto nel corso dell’esercizio oggetto del presente bilancio.
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | |
Valore di inizio esercizio | 640.721 |
Variazioni nell'esercizio | |
Accantonamento nell'esercizio | 374.675 |
Utilizzo nell'esercizio | (7.779) |
Altre variazioni | (352.976) |
Totale variazioni | 13.920 |
Valore di fine esercizio | 654.641 |
Negli utilizzi di Euro 7.779 riportati in tabella sono inclusi i pagamenti a dipendenti fuoriusciti dall'azienda. Gli altri movimenti di Euro 352.976 sono relativi ai trasferimenti ai fondi di previdenza ed in particolare:
- per Euro 207.349 si tratta di versamento TFR ai diversi Fondi di Previdenza Complementare;
- per Euro 145.627 si tratta di versamento TFR al Fondo di Tesoreria INPS.
Debiti
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Iscrizione in bilancio
I debiti sono passività di natura determinata ed esistenza certa che rappresentano obbligazioni a pagare ammontare fissi o determinabili di disponibilità liquide a finanziatori, fornitori e altri soggetti.
I debiti originati da acquisti di beni sono rilevati quando il processo produttivo dei beni è completato e si è verificato il passaggio sostanziale del titolo di proprietà assumendo quale parametro di riferimento il trasferimento di rischi e benefici mentre i debiti relativi a servizi sono rilevati quando i servizi sono ricevuti, vale a dire quando la prestazione è stata effettuata.
I debiti di finanziamento e quelli sorti per ragioni diverse dall’acquisizione di beni e servizi sono rilevati quando sorge l’obbligazione della società al pagamento verso la controparte. I debiti per gli acconti da clienti sono iscritti quando sorge il diritto all’incasso dell’acconto.
I debiti sono eliminati in tutto o in parte dal bilancio quando l’obbligazione contrattuale e/o legale risulta estinta per adempimento o altra causa, o trasferita.
Valutazione
L’art. 2426 c. 1 n. 8 C.C., prescrive che i debiti siano rilevati in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale.
Il criterio del costo ammortizzato allinea, in una logica finanziaria, il valore iniziale della passività al suo valore di pagamento a scadenza.
Ciò vuol dire che, in sede di rilevazione iniziale, vengono rilevate insieme al debito anche le altre componenti riferibili alla transazione (onorari, commissioni, tasse, ecc.).
Per l’applicazione del criterio del costo ammortizzato si rende necessario utilizzare il metodo del tasso di interesse effettivo: in sintesi i costi di transazione sono imputati lungo la vita utile dello strumento e l’interesse iscritto nel conto economico è quello effettivo e non quello nominale derivante dagli accordi negoziali.
Inoltre, per tener conto del fattore temporale, è necessario “attualizzare” i debiti che, al momento della rilevazione iniziale, non sono produttivi di interessi (o producono interessi secondo un tasso nominale significativamente inferiore a quello di mercato).
Si precisa che la società non ha proceduto alla valutazione di detti debiti al costo ammortizzato né all’ attualizzazione degli stessi in quanto hanno scadenza inferiore a 12 mesi; sono pertanto stati valutati al loro valore nominale.
Variazioni e scadenza dei debiti
L'importo totale dei debiti è collocato nella sezione "passivo" dello Stato patrimoniale alla classe "D" per un importo complessivo di Euro 98.711.680 rispetto ad un valore di Euro 98.694.594 del precedente esercizio.
Il decremento di Euro 17.086 è imputabile principalmente alla rilevazione del debito per la tranche di contributo incassata, parzialmente compensato dal decremento dei debiti verso fornitori e, in misura minore, dei debiti previdenziali.
Il prospetto che segue fornisce il dettaglio delle variazioni intervenute nel corso dell’esercizio oggetto del presente bilancio nelle singole voci che compongono la classe Debiti.
Valore di inizio esercizio | Variazione nell'esercizio | Valore di fine esercizio | Quota scadente entro l'esercizio | |
Obbligazioni | - | 0 | - | - |
Obbligazioni convertibili | - | 0 | - | - |
Debiti verso soci per finanziamenti | - | 0 | - | - |
Debiti verso banche | 58.213.449 | 345.780 | 58.559.229 | 58.559.229 |
Debiti verso altri finanziatori | 23.446.354 | 0 | 23.446.354 | 23.446.354 |
Acconti | - | 0 | - | - |
Debiti verso fornitori | 14.454.850 | (873.366) | 13.581.484 | 13.581.484 |
Debiti rappresentati da titoli di credito | - | 0 | - | - |
Debiti verso imprese controllate | 13.094 | (13.094) | - | - |
Debiti verso imprese collegate | - | 0 | - | - |
Debiti verso controllanti | - | 0 | - | - |
Debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti | - | 0 | - | - |
Debiti tributari | 444.486 | 147.930 | 592.416 | 592.416 |
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 689.760 | (175.798) | 513.962 | 513.962 |
Altri debiti | 1.432.601 | 585.634 | 2.018.235 | 2.018.235 |
Totale debiti | 98.694.594 | 17.086 | 98.711.680 | 98.711.680 |
Si evidenzia come anche i debiti originariamente a lungo termine risultino ad oggi scaduti e pertanto sono stati classificati a breve termine.
Suddivisione dei debiti per area geografica
In relazione a quanto disposto dall’ultima parte del n. 6 c. 1 dell’art. 2427 C.C., al fine di evidenziare il “rischio Paese”, sono distintamente indicati, nel prospetto sottostante, i debiti della società riferibili alle aree geografiche nelle quali essa opera.
Area geografica | Italia | Svizzera | Xxxxxxx | Xxxxxxx | Repub. Ceca | Belgio | Altri paesi | Totale |
Debiti verso banche | 58.559.229 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 58.559.229 |
Debiti verso altri finanziatori | 23.446.354 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 23.446.354 |
Debiti verso fornitori | 13.252.925 | 61.380 | 61.056 | 47.937 | 40.767 | 36.780 | 80.639 | 13.581.484 |
Debiti tributari | 592.416 | 0 | 0 | 0 | 0 | - | - | 592.416 |
Area geografica | Italia | Svizzera | Xxxxxxx | Xxxxxxx | Repub. Ceca | Belgio | Altri paesi | Totale |
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 513.962 | 0 | 0 | 0 | 0 | - | - | 513.962 |
Altri debiti | 2.018.235 | 0 | 0 | 0 | 0 | - | - | 2.018.235 |
Debiti | 98.383.121 | 61.380 | 61.056 | 47.937 | 40.767 | 36.780 | 80.639 | 98.711.680 |
Si evidenzia come tutti i debiti siano contratti in Euro pertanto sul ciclo passivo non esiste il rischio valutario. Essendo il saldo fornitori di Euro 13.581.484 rappresentato per il 90,2% da controparti italiane, anche il rischio paese risulta ridotto al minimo.
Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali
I debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali risultano essere i seguenti:
Debiti assistiti da garanzie reali | Xxxxxx non assistiti da garanzie reali | Totale | |
Totale debiti assistiti da garanzie reali | |||
Debiti verso banche | 9.843.437 | 48.715.792 | 58.559.229 |
Debiti verso altri finanziatori | - | 23.446.354 | 23.446.354 |
Debiti verso fornitori | - | 13.581.484 | 13.581.484 |
Debiti tributari | - | 592.416 | 592.416 |
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | - | 513.962 | 513.962 |
Altri debiti | - | 2.018.235 | 2.018.235 |
Totale debiti | - | - | 98.711.680 |
Nel rispetto delle informazioni richieste dal principio contabile OIC 19, si evidenzia come i debiti verso banche assistiti da garanzia reale sui beni sociali risultino i seguenti:
Creditore | Tipologia di debito | Scadenza | Durata residua capitale finanziato superiore ai 5 anni (SI-NO) | Garanzia r e a l e prestata | Debito residuo al 31 /12/2017 | Debito originario |
MPS Merchant /MCC SpA | Mutuo f o n d . ipotecario | Scaduto | NO | Ipoteca vol 1° | 2.117.275 | 11.000.000 |
Banca MPS Merchant - BLPR SpA | Mutuo ipotecario | Scaduto | NO | Ipoteca vol 2° | 3.514.386 | 6.000.000 |
Banca Intesa Mediocredito SpA | Mutuo ipotecario | Scaduto | NO | Ipoteca vol 3° | 2.336.776 | 4.000.000 |
Banca Popolare di Novara SpA | Mutuo ipotecario | Scaduto | NO | Ipoteca vol 4° | 1.875.000 | 5.000.000 |
Si evidenzia come il debito residuo per quota capitale sia rimasto invariato rispetto al saldo del 31/12/2016.
Debito ipotecario MPS Merchant/M.C.C. SpA:
Rappresenta il debito della società derivante dal contratto di Mutuo Fondiario ex D.Lgs 385/1993, sottoscritto con gli istituti di credito (ciascuno per il 50%) nel marzo 2003, dell'importo originario di Euro 00.000.000.Xx debito è garantito da iscrizione ipotecaria volontaria di 1° grado in favore per metà della MPS Merchant / Banca per le piccole e medie imprese SpA e per metà del Mediocredito Centrale SpA, iscritta su tutti gli immobili siti in Benevento. Il debito residuo al 31/12/2017, per la sorta capitale, ammonta ad Euro 2.117.275.
Debito ipotecario di MPS Merchant - Banca per le Piccole e Medie Imprese SpA:
Rappresenta il debito della società derivante dal contratto di Mutuo Fondiario ex D. Lgs 385/1993 sottoscritto con l'istituto di credito nel dicembre 2006, dell'importo originario di Euro 6.000.0000. Il debito è garantito da iscrizione ipotecaria volontaria di 2° grado iscritta su tutti gli immobili siti in Benevento. Il debito residuo al 31/12/2017, per la sorta capitale, ammonta ad Euro 3.514.386. Il debito è altresì garantito da privilegio speciale ai sensi dell'art. 46 del T.U. n. 385/93 su taluni beni mobili analiticamente descritti nell'allegato "F" del contratto. Anche in questo caso, ai fini dell'opponibilità ai terzi del suddetto privilegio, si precisa, che l'atto è stato trascritto nel Registro indicato nel 2° comma dell'art. 1524 c.c. presso la Cancelleria del Tribunale di Benevento.
Debito ipotecario di Banca Intesa Mediocredito SpA:
Rappresenta il debito della Rummo SpA derivante dal contratto di Mutuo sottoscritto con l'istituto di credito nel dicembre 2006, dell'importo originario di Euro 0.000.000.Xx debito è garantito da iscrizione ipotecaria volontaria di 3° grado iscritta su tutti gli immobili siti in Benevento. Il debito residuo al 31/12/2017, per la sorta capitale, ammonta ad Euro 2.336.776.
Debito ipotecario di Banca Popolare di Novara SpA:
Rappresenta il debito della società derivante da contratto di Mutuo sottoscritto con l'istituto di credito nel luglio 2010, dell'importo originario di Euro 5.000.000. Il debito è garantito da iscrizione ipotecaria volontaria di 4° grado iscritta su tutti gli immobili siti in Benevento. Il debito residuo al 31/12/2017, per la sorta capitale, ammonta ad Euro 0.000.000.Xx debito è, altresì, garantito da pegno, ai sensi degli artt. 2784 e segg. c.c., sul 100% delle quote rappresentative del capitale sociale della controllata Pasta Castiglioni Srl.
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Debiti relativi ad operazioni con obbligo di retrocessione a termine
Non esistono, alla data di chiusura dell’esercizio, operazioni che prevedono l’obbligo per l’acquirente di retrocessione a termine.
Finanziamenti effettuati da soci della società
Finanziamenti effettuati dai soci alla società (Art. 2427 c. 1 n. 19-bis C.C.)
La società non ha raccolto alcun tipo di finanziamento presso i propri soci.
Commento ai debiti del passivo
L'importo totale dei debiti è collocato nella sezione "passivo" dello Stato patrimoniale alla voce "D" per un importo complessivo di Euro 98.711.680 rispetto ad un saldo di Euro 98.694.594 dell'esercizio precedente.
L'incremento di Euro 17.086 è imputabile principalmente al decremento dei debiti verso le banche per Euro 345.780, ai debiti verso i fornitori per Euro 873366, ai debiti verso istituti previdenziali per Euro 175.798, parzialmente compensato dall’incremento dei debiti diversi per Euro 585.634 e degli altri debiti residuali.
Si evidenzia come i debiti verso banche siano stati riclassificati da debiti oltre l'esercizio successivo a debiti entro l'esercizio successivo in quanto considerati debiti "scaduti" in virtù della presentazione della domanda di concordato preventivo (anche in presenza della rinuncia alla stessa). In occasione del perfezionamento dell'accordo di ristrutturazione del debito (presumibilmente entro il primo semestre 2018), la società riclassificherà nuovamente i debiti a medio lungo termine sulla base di quanto previsto dall'accordo.
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | Var % | |
D4) Debiti verso banche | 58.559.229 | 58.213.449 | -345.780 | 0,6% |
D5) Debiti verso altri finanziatori | 23.446.354 | 23.446.354 | 0 | 0,0% |
D7) Debiti verso fornitori | 13.581.484 | 14.454.850 | -873.366 | -6,0% |
D9) Debiti verso imprese controllate | 0 | 13.094 | -13.094 | -100,0% |
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | Var % | |
D12) Debiti verso erario | 592.416 | 444.486 | 147.930 | 33,3% |
D13) Debiti verso istituti di prev. e sic. sociale | 513.962 | 689.760 | -175.798 | -25,5% |
D14) Debiti verso altri | 2.018.235 | 1.432.601 | 585.634 | 40,9% |
Totale debiti | 98.711.680 | 98.694.594 | 17.086 | -0,0% |
Si riporta sotto l'incidenza dei singoli debiti sul totale della debitoria, sia alla data del 31/12/2017 che alla data del 31/12/2016:
31/12/2017 | incid % 2017 | 31/12/2016 | incid % 2016 | |
D4) Debiti verso banche | 58.559.229 | 59,3% | 58.213.449 | 59,0% |
D5) Debiti verso altri finanziatori | 23.446.354 | 23,8% | 23.446.354 | 23,8% |
D7) Debiti verso fornitori | 13.581.484 | 13,8% | 14.454.850 | 14,6% |
D9) Debiti verso imprese controllate | 0 | 0,0% | 13.094 | 0,0% |
D12) Debiti verso erario | 592.416 | 0,6% | 444.486 | 0,5% |
D13) Debiti verso istituti di prev. e sic. sociale | 513.962 | 0,5% | 689.760 | 0,7% |
D14) Debiti verso altri | 2.018.235 | 2,0% | 1.432.601 | 1,5% |
Totale debiti | 98.711.680 | 100,0% | 98.694.594 | 100,0% |
Commento alla composizione e variazione della voce Debiti del passivo
La voce "debiti verso banche” accoglie il saldo dei conti correnti e dei mutui/finanziamenti concessi alla società dagli istituti di credito. L’indebitamento verso gli istituti di credito ha registrato un decremento rispetto all’esercizio precedente di Euro 345.780 dovuto principalmente alla rilevazione degli interessi passivi ed all'adeguamento dei debiti in valuta al cambio del 31/12/2017.
Si evidenzia come gli interessi passivi bancari siano stati stanziati, ove non addebitati dagli istituti di credito, differentemente a seconda del privilegio che assiste i debiti:
-sui mutui ipotecari e sui finanziamenti concessi su fondi BEI/SACE sono stati stanziati gli interessi maturati dall’1
/1/2017 al 31/12/2017, in quanto dovuti.
-sui conti correnti, sui finanziamenti, sugli anticipi di autoliquidante, tutti chirografi, sono stati stanziati gli interessi dal 12/12/2017 (data di rinuncia alla procedura del concordato preventivo) al 31/12/2017. Detti interessi, nel periodo di vigenza della domanda, non risultano dovuti.
Si evidenzia inoltre come la quota di interessi non dovuti ma comunque addebitati dalle banche sugli E/C correnti per il periodo dal 01/01/2017 al 12/12/2017, siano stati stornati dal conto economico e sospesi tra gli altri crediti dell'attivo. L’importo degli interessi sospesi nel corso del 2017 ammonta ad Euro 536.863.
Non vi sono state erogazioni di nuova liquidità o rimborso di finanziamenti nel corso del 2017. L'adeguamento dei saldi in valuta delle banche ammonta ad Euro 319.506 di utile su cambi da valutazione.
La voce "debiti verso altri finanziatori" ammonta ad Euro 23.446.354, invariato rispetto al saldo del 2016. Il saldo rappresenta quella parte di debito verso fornitori che è stato fattorizzato dal fornitore e a fronte del quale la Rummo SpA ha negoziato con la società di factoring un allungamento dei termini di pagamento rispetto alla scadenza originaria.
Il debito verso fornitori viene riclassificato nel debito verso altri finanziatori alla scadenza del debito originario verso fornitore perché è proprio in quel momento che diventa un debito da finanziamento.
L'importo degli interessi stanziati per il periodo dal 12/12/2017 al 31/12/2017 è stato classificato all'interno dei debiti verso banche per circa Euro 11 mila.
La voce "debiti verso fornitori" ammonta ad Euro 13.581.484 rispetto ad un saldo di Euro 14.454.850 dell'esercizio precedente. Il saldo include debiti verso fornitori per Euro 10.768.358, da debiti per fatture da ricevere di Euro
2.863.724, da minori debiti per note di credito da ricevere di Euro -00.000.Xx decremento è imputabile ad un mero sfasamento temporale dei pagamenti a cavallo di esercizio.
La voce "debiti verso controllate" passa da un valore di Euro 13.094 del precedente esercizio ad un valore nullo dell’esercizio in corso. Il decremento è imputabile a normali fatti di gestione.
La voce “debiti tributari” ammonta ad Euro 592.416 rispetto ad un saldo di Euro 444.486 dell'esercizio precedente. I debiti tributari includono debiti per ritenute su lavoro autonomo e dipendente per Euro 405.055 (Euro 298.997 nel 2016), debiti verso Equitalia per Euro 46.317 (Euro 46.136 nel 2016), debiti IMU per Euro 88.457 (Euro
88.457 nel 2016), debiti IRAP per Euro 41.593 (Euro 0 nel 216) e altri debiti minori per Euro 10.994 (Euro 10.895 nel 2016).
La voce “debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale” ammonta ad Euro 513.962 rispetto ad un saldo di Euro 689.760 dell'esercizio precedente. La voce include i debiti verso enti di Previdenza Complementare (quali Previndai, Fasi, Alleanza assicurazione, MPS previdenza complementare etc) per Euro 113.593 (Euro 103.685 nel 2016), i debiti INPS per Euro 360.655 (Euro 565.033 nel 2016), i debiti verso Enasarco per Euro 26.437(Euro
21.041 nel 2016) e i debiti verso INAIL per Euro 13.277 (Euro 0 nel 2016).
La voce "Debiti verso altri" ammonta ad Euro 2.018.235 rispetto al saldo del precedente esercizio di Euro 1.432.601. Il saldo include i debiti per l'acconto sul contributo bando alluvionati di Euro 750.000 (Euro 0 nel 2016) incassato nel corso del 2017, i debiti verso dipendenti per Euro 369.831(Euro 397.465 del 2016), i debiti verso il personale dipendente per ratei ferie e mensilità aggiuntive di Euro 742.602 (Euro 909.193 del 2016), i debiti verso ex dipendenti per Euro 53.000 (Euro 0 nel 2016) e altri debiti minori per Euro 102.802 (Euro 125.943 del 2016).
Ratei e risconti passivi
CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO
Nella classe E."Ratei e risconti" sono iscritti costi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi e proventi percepiti entro la chiusura dell'esercizio, ma di competenza di esercizi successivi.
In particolare sono state iscritte solo quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi, l'entità delle quali varia in ragione del tempo.
I ratei ed i risconti passivi iscritti nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 ammontano ad Euro 5.743 rispetto ad un saldo nullo del 2016.
Rispetto al passato esercizio si riscontrano le variazioni esposte nel prospetto che segue.
Variazione nell'esercizio | Valore di fine esercizio | |
Ratei passivi | 5.743 | 5.743 |
Risconti passivi | 0 | - |
Totale ratei e risconti passivi | 5.743 | 5.743 |
Per quanto concerne la composizione dei ratei e risconti passivi (art 2427 c.1. n.7 C.C.) si evidenzia come il saldo dei risconti passivi sia rappresentato da ricavi di competenza di esercizi futuri.
In particolare il saldo include i ricavi nei confronti di Fastweb per Euro 5.743 relativi ad una scrittura privata quale corrispettivo per l'utilizzo del suolo di proprietà della società (servitù).
Dell'importo di Euro 6.000 da scrittura privata, Euro 5.743 è stato rinviato agli esercizi successivi ed Euro 257 rilevato nei ricavi diversi.
Di seguito viene riportata la ripartizione dei ratei e risconti passivi aventi durata entro ed oltre l’esercizio nonché oltre i cinque anni:
Descrizione | Importo entro l'esercizio | Importo oltre l'esercizio | Importo oltre cinque anni |
Ratei passivi | 0 | 0 | 0 |
Risconti passivi | 400 | 400 | 4.943 |
Nota integrativa, conto economico
Introduzione
Nella presente sezione della Nota integrativa si fornisce, secondo l’articolazione dettata dalla tassonomia XBRL e nel rispetto delle disposizioni dell’articolo 2427 C.C., il commento alle voci che, nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 compongono il Conto economico.
L’eliminazione della distinzione tra attività ordinaria e attività straordinaria prevista dal D.lgs. n. 139/2015 ha comportato anche un riesame della distinzione tra attività caratteristica ed accessoria. In linea con l’OIC 12, si è di mantenuta tale distinzione, non espressamente prevista dal codice civile, per permettere, esclusivamente dal lato dei ricavi, di distinguere i componenti che devono essere classificati nella voce A.1) “Ricavi derivanti dalla vendita di beni e prestazioni di servizi” da quelli della voce A.5) “Altri ricavi e proventi”. In particolare, nella voce A.1) sono stati iscritti i ricavi derivanti dall’attività caratteristica o tipica, mentre nella voce A.5) sono stati iscritti quei ricavi che, non rientrando nell’attività caratteristica o finanziaria, sono stati considerati come aventi natura accessoria.
Diversamente, dal lato dei costi tale distinzione ha comportato la classificazione dei soli oneri legati alla gestione accessoria nella voce nel conto economico B) 14 “Oneri diversi di gestione”.
I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi, nel rispetto dei principi di competenza e di prudenza. I ricavi per operazioni di vendita di beni sono rilevati quando il processo produttivo dei beni è stato completato e lo scambio è già avvenuto, ovvero si è verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà assumendo quale parametro di riferimento il trasferimento di rischi e benefici. I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati quando il servizio è reso, ovvero la prestazione è stata effettuata.
Valore della produzione
Valore della produzione
Il valore della produzione ammonta ad Euro 76.610.445 rispetto ad un valore di Euro 61.600.682 dell'esercizio precedente (+25,6%). Il valore della produzione include i ricavi delle vendite e delle prestazioni, la variazione delle rimanenze di prodotti finiti e gli altri ricavi e proventi.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono stati indicati al netto dei resi, degli sconti di natura commerciale, di abbuoni e premi e la prestazione dei servizi e ammontano ad Euro 74.783.062 rispetto ad un valore di Euro 59.572.847 dell'esercizio precedente (+25,5%).
La variazione delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati risulta positiva di Euro 1.368.306 rispetto ad un valore positivo di Euro 684.124 dell'esercizio precedente.
Gli altri ricavi e proventi ammontano ad Euro 459.077 rispetto ad un saldo di Euro 1.343.653 dell'esercizio precedente. Gli altri ricavi includono rispettivamente:
-Euro 154.706 premi di anni precedenti non piu' corrisposti alla grande distribuzione e quindi rilevati a conto economico;
-Euro 81.793 relativo al ribaltamento ai clienti dei costi di trasporto e noleggi;
-Euro 77.042 rilascio fondo contenziosi con i dipendenti per la quota eccedente l'importo dell'accordo raggiunto;
-Euro 103.054 relativo al rimborso dazi importazione in USA a seguito dell'applicazione retroattiva della % del dumping
-Euro 35.321 utilizzo del fondo svalutazione crediti tassato;
per la differenza sono posizioni nette che includono costi e ricavi aventi competenza negli anni precedenti.
2017 | 2016 | Variazione | Variaz % | |
A1 - Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 74.783.062 | 59.572.847 | 15.210.215 | 25,5% |
A2 - Variaz.delle rimanenze di prodotti in corso di lavoraz., semilavorati e finiti | 1.368.306 | 684.182 | 684.124 | 100,0% |
A5 - Altri ricavi e proventi | 459.077 | 1.343.653 | -884.576 | -65,8% |
2017 | 2016 | Variazione | Variaz % | |
totale valore della produzione | 76.610.445 | 61.600.682 | 15.009.763 | 24,4% |
Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per categoria di attività
Come richiesto dall’art. 2427 c. 1 n. 10 C.C., la ripartizione dei ricavi per categorie di attività è evidenziata nel seguente prospetto.
Categoria di attività | Valore esercizio corrente |
Vendita pasta normale | 52.889.062 |
Vendita pasta "bio" | 8.965.984 |
Vendita pastina, nidi, pasta forno | 7.546.489 |
Vendita pasta "gluten free" | 4.020.536 |
Vendita semola sfusa | 2.497.392 |
Vendita pasta "speciale" | 2.787.450 |
Vendita sughi, pedane, cellophane e cartoni e altro | 1.684.541 |
Vendita pasta all'uovo | 831.518 |
Contributi promo e premi su vendite | (2.577.493) |
Premi su vendite | (3.862.417) |
Totale | 74.783.062 |
In realtà in tabella è stato indicato un dettaglio per natura delle vendita in quanto l'attività della società è la produzione e vendita di pasta.
Sul totale delle vendite lorde (ovvero senza considerare premi a clienti e contributi promozionali), l'incidenza percentuali delle vendite rimane pressochè costante.
2017 | 2016 | Variazione | Var.% | Incid % 2017 | Incid % 2016 | |
Vendita pasta | 77.041.039 | 61.879.399 | 15.161.640 | 25% | 95% | 96% |
Vendita semola | 2.497.392 | 1.997.157 | 500.235 | 25% | 3% | 3% |
Vendita materiale diverso | 1.684.541 | 821.591 | 862.950 | 105% | 2% | 1% |
Totale vendite "lorde" | 81.222.972 | 64.698.147 | 16.524.825 | 26% | 100% | 100% |
Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per area geografica
Come richiesto dall’art. 2427 c. 1 n. 10 C.C., la ripartizione dei ricavi per aree geografiche di destinazione è esposta nel prospetto seguente.
Area geografica | Valore esercizio corrente |
Italia | 55.311.042 |
Germania | 3.777.555 |
Francia | 3.327.277 |
USA | 2.034.170 |
Giappone | 2.020.182 |
Australia | 1.085.444 |
Area geografica | Valore esercizio corrente |
Olanda | 1.011.057 |
Svizzera | 690.355 |
Spagna | 519.021 |
Turchia | 488.849 |
Russia | 460.351 |
Canada | 423.806 |
Israele | 387.929 |
Ungheria | 312.823 |
Finlandia | 291.201 |
Danimarca | 289.805 |
Xxxxxx | 000.000 |
Xxxxxxxxxx | 254.756 |
Xxxxxxx | 000.000 |
Xxxxx. Xxxx | 171.686 |
Nuova Zelanda | 163.916 |
Malta | 163.667 |
Messico | 160.973 |
Regno Unito | 138.454 |
Norvegia | 117.538 |
Altri minori | 728.937 |
Totale | 74.783.062 |
Come evidente in tabella, gran parte del fatturato si concentra nei primi 7 paesi rappresentando il 91,7% del totale complessivo. Andando poi a considerare solo il fatturato Italia, quest'ultimo rappresenta il 74,0% del totale.
La società, nel corso dell'esercizio precedente ha abbandonato quasi totalmente le vendite a marchio "private label" (ad eccezione del cliente Sainsbury's), concentrandosi sulle vendite a marchio proprio e cercando la penetrazione in nuovi mercati, soprattutto esteri. Questa scelta, come evidente dall'incremento del fatturato, ha dato i suoi frutti già a partire dall'esercizio 2017 che ha registrato una maggiore marginalità rispetto alla media degli anni precedenti.
Costi della produzione
Analisi principali costi della produzione
Nel complesso, i costi della produzione di competenza dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 ammontano ad Euro
75.372.318 rispetto ad Euro 69.769.515 del precedente esercizio.
I costi e gli oneri della classe B del Conto economico, classificati per natura, sono stati indicati al netto di resi, sconti di natura commerciale, abbuoni e premi, mentre gli sconti di natura finanziaria sono stati rilevati nella voce c.16, costituendo proventi finanziari.
I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci includono anche i costi accessori di acquisto (trasporti, assicurazioni, carico e scarico, ecc.) qualora il fornitore li abbia inclusi nel prezzo di acquisto delle materie e merci. In caso contrario, sono stati iscritti tra i costi per servizi (voce B.7).
Si precisa che l’IVA non recuperabile è stata incorporata nel costo d’acquisto dei beni. Sono stati imputati alle voci B.6, B.7 e B.8 non solo i costi di importo certo risultanti da fatture ricevute dai fornitori, ma anche quelli di importo stimato non ancora documentato, per i quali sono stati effettuati appositi accertamenti.
Si precisa che, dovendo prevalere il criterio della classificazione dei costi “per natura”, gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri sono stati iscritti fra le voci dell’attività gestionale a cui si riferisce l’operazione, diverse dalle voci B. 12 e B.13.
2017 | 2016 | Variazione | Variaz % | |
B6 - Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo | 42.957.493 | 38.617.201 | 4.340.292 | 11,2% |
B7 - Costi per servizi | 16.464.866 | 17.159.640 | -694.774 | -4,0% |
B8 - Costi per godimento di beni di terzi | 149.064 | 117.238 | 31.826 | 27,1% |
B9 - Costi per il personale | 6.855.223 | 6.470.899 | 384.324 | 5,9% |
B10 -Ammortamenti e svalutazioni | 6.669.310 | 6.116.799 | 552.511 | 9,0% |
B11 - Variazione delle rimanenze di xxx.xxxxx, sussid. e di consumo | 814.539 | -879.934 | 1.694.473 | -192,6% |
B12 - Accantonamento per rischi | - | 647.806 | -647.806 | -100,0% |
B14 - Oneri diversi di gestione | 1.461.823 | 1.519.866 | -58.043 | -3,8% |
Totale costi della produzione | 75.372.318 | 69.769.515 | 5.602.803 | 8,0% |
Analisi delle variazioni nei costi della produzione
Le principali variazioni dei costi risultano analizzate di seguito:
I "costi per materie prime sussidiarie di consumo e merci" presentano un incremento del 11,2% rispetto ad un incremento del fatturato del 25,5%. L’incremento meno che proporzionale di questi costi ha garantito il raggiungimento di una maggiore marginalità.
2017 | 2016 | Variazione | Variaz % | |
Acquisti semola | 26.548.561 | 23.270.412 | 3.278.149 | 14,1% |
Acquisti pasta | 8.037.691 | 8.444.490 | -406.799 | -4,8% |
Acquisti cellophane | 3.620.114 | 3.085.396 | 534.718 | 17,3% |
Acquisto cartoni | 2.637.961 | 1.944.644 | 423.297 | 21,8% |
Acquisto pedane in legno | 886.232 | 703.030 | 183.202 | 26,1% |
Acquisto sughi | 525.978 | 304.847 | 221.131 | 72,5% |
Costo dei trasporti sugli acquisti | 358.640 | 303.365 | 55.275 | 18,2% |
Altri acquisti minori | 612.316 | 560.997 | 51.319 | 9,1% |
Totale costi per acquisti mat. prime, di consumo e merci | 42.957.493 | 38.617.201 | 4.340.292 | 11,2% |
Come evidente in tabella, l'incremento del costo delle materie prime risulta imputabile principalmente all'incremento degli acquisti della semola rispetto all'esercizio 2016.
Nel corso del 2017 sono state acquistate circa 67.800 tonnellate rispetto a 55.000 tonnellate circa del 2016, quindi con un incremento del 22% sulla quantità. Il prezzo medio di acquisto della semola si è decrementato del 6,7% rispetto al 2016.
All'interno degli acquisti di semola, l'incremento è rilevante per quanto concerne la semola super speciale per la quale sono stati acquistati 33.500 tonnellate nel 2017 rispetto a 25.500 tonnellate del 2016, con un incremento del 31% circa. Per quanto concerne il prezzo medio di acquisto della semola super speciale, questo ha registrato un incremento del 4,5% rispetto al 2016.
I "costi per servizi" presentano invece una riduzione di Euro 694.774 rispetto al saldo del 2016 ed hanno interessato in particolare i costi di cui alla tabella allegata:
2017 | 2016 | Variazione | Variaz % | |
Costi di trasporto su vendite, navettaggio, dogana | 2.997.988 | 3.280.582 | -282.594 | -8,6% |
Costi per manutenzioni | 1.079.653 | 1.101.006 | -21.453 | -1,9% |
Costi per utenze | 2.638.700 | 1.806.799 | 831.901 | 46,0% |
2017 | 2016 | Variazione | Variaz % | |
Listing ed attività promo | 3.721.108 | 2.815.756 | 905.352 | 32,2% |
Costi per consulenze e spese legali/notarili | 1.510.034 | 1.671.107 | -161.073 | -9,6% |
Costi per facchinaggio e pulizia | 959.821 | 824.469 | 135.352 | 16,4% |
Provvigioni | 733.704 | 699.567 | 34.137 | 4,9% |
Xxxxxxxx viaggi e trasferte | 333.633 | 444.598 | -110.965 | -25,0% |
Compensi amministratori e sindaci | 186.285 | 186.285 | 0 | 0,0% |
Smaltimento rifiuti e pulizia straordinaria post alluvione | 0 | 1.141.802 | -1.141.802 | -100,0% |
Altri costi per servizi residuali | 2.303.940 | 3.187.569 | -883.629 | -27,7% |
Totale costi per servizi | 16.464.866 | 17.159.640 | -694.774 | -4,0% |
Le variazioni piu' significative sono imputabili all'azzeramento del costo per lo smaltimento rifiuti e pulizia straordinaria nel corso del 2017. Si evidenzia come nell'esercizio 2016 detto costo, pari ad Euro 1.141.802, includeva i costi relativi alla fase finale della pulizia post alluvione dell'ottobre 2015.
In controtendenza ci sono l'incremento dei costi per utenze per Euro 831.901 (imputabili per Euro 550.912 all'incremento del costo dell'energia) e l'incremento dei costi di listing e contributi promozionali per Euro 905.352 (+32,0% rispetto ad incremento del fatturato del 25,5%).
I "costi per godimento di beni di terzi" presentano un incremento del 27% pari ad Euro 31.826 ed include i costi dei fitti relativi ai locali uso foresteria. L'incremento è imputabile al fitto del nuovo capannone dove vengono depositati i macchinari/attrezzature alluvionate ed al fitto per i nuovi uffici di Milano che era presente nel conto economico 2016 per soli 6 mesi.
La voce "costi per il personale dipendente" comprende l'intera spesa per il personale dipendente ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria e gli accantonamenti previsti dalla legge e dai contratti collettivi nazionali. La voce presenta un incremento di Euro 384.324 pari al 5,9% rispetto al saldo del precedente esercizio. La società ha registrato un incremento nonostante abbia fatto ricorso all’ammortizzatore sociale della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per il periodo ottobre 2015- ottobre 2016 (con rinnovo ogni 13 settimane) e Straordinaria per il periodo ottobre 2016 – ottobre 2017 e nonostante l'organico medio si sia ridotto di n. 3 rispetto al 2016. Tale incremento è imputabile principalmente al minore utilizzo della Cassa Integrazione guadagni (minori ore cig usufruite nel 2017 circa 4000 rispetto al 2016) ed all'aumento del CCNL che ha determinato un aumento del costo. Per maggiori dettagli si rimanda alla parte del personale inclusa in relazione sulla gestione.
I "costi per ammortamenti e svalutazioni" presentano un incremento di Euro 552.511 di circa il 9% rispetto al saldo del precedente esercizio. Detto incremento è imputabile per Euro 376.934 agli ammortamenti delle immobilizzazioni e per Euro 175.578 all'incremento delle svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide.
La "variazione delle rimanenze" risulta un costo di Euro 814.539 rispetto ad un beneficio del precedente esercizio di Euro -879.934. Nella variazione delle rimanenze è ricompresa la svalutazione del materiale di manutenzione per Euro 901.311.
La voce "accantonamento per rischi" risulta nulla rispetto ad un valore di Euro 647.806 del precedente esercizio. Detta accantonamento includeva la passività ritenuta probabile scaturente da vertenze con i dipendenti e da una richiesta danni da parte di un cliente.
Il saldo della voce “oneri diversi di gestione” ammonta ad Euro 1.461.823 rispetto ad un saldo di Euro 1.519.866 dell’esercizio precedente. Il dettaglio della voce è riportato nella tabella in calce.
2017 | 2016 | Variazione | Variaz % | |
Costi legati alla procedura | 897.528 | 228.800 | 668.628 | -292,3% |
2017 | 2016 | Variazione | Variaz % | |
Perdite su crediti | 158.017 | 100.747 | 57.270 | 56,8% |
Sopravvenienze passive | 12.072 | 729.744 | -717.672 | -98,3% |
IMU | 176.914 | 176.914 | 0 | 0% |
Altri oneri minori | 217. 292 | 283.661 | -66.370 | -23,4% |
Totale costi per servizi | 1.461.823 | 1.519.866 | -58.043 | -3,8% |
Nella tabella in calce viene poi riportata l'incidenza dei singoli costi della produzione sul totale dei costi della produzione e l'incidenza dei singoli costi della produzione sui ricavi tipici, per entrambi gli esercizi a confronto:
2017 | 2016 | Incid % 2017 | Incid % 2016 | Incid% ricavi 2017 | Incid% ricavi 2016 | |
B6 - Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo | 42.957.493 | 38.617.201 | 57,0% | 55,3% | 57,4% | 64,8% |
B7 - Costi per servizi | 16.464.866 | 17.159.640 | 21,8% | 24,6% | 22,0% | 28,8% |
B8 - Costi per godimento di beni di terzi | 149.064 | 117.238 | 0,2% | 0,2% | 0,2% | 0,2% |
B9 - Costi per il personale | 6.855.223 | 6.470.899 | 9,1% | 9,3% | 9,2% | 10,9% |
B10 - Ammortamenti e svalutazioni | 6.669.310 | 6.116.799 | 8,8% | 8,8% | 8,9% | 10,3% |
B11 - Variaz. delle rimanenze di materie prime, sussid. e di consumo | 814.539 | -879.934 | 1,1% | -1,3% | 1,1% | -1,5% |
B12 - Accantonamento per rischi | - | 647.806 | 0,0% | 0,9% | 0,0% | 1,1 % |
B14 - Oneri diversi di gestione | 1.461.823 | 1.519.866 | 1,9% | 2,2% | 2,0% | 2,6% |
Totale costi della produzione B) | 75.372.318 | 69.769.515 | 100,0% | 100,0% | ||
Totale ricavi A1) | 74.783.062 | 59.572.847 | 100,8% | 117,1% |
L'incidenza dei singoli costi di produzione sul totale dei costi è rimasta pressochè allineata all'esercizio precedente a meno di piccole variazioni quali l'incremento dell'incidenza dei costi per materie prime e di consumo del 1,6% (da 55,3% a 57,0%) e la riduzione dell'incidenza dei costi per servizi del -2,8% (da 24,6% a 21,8%) L'incidenza dei costi della produzione sui ricavi tipici è passata dal 117% del 2016 al 100% del 2017 evidenziando un andamento positivo anche se si dovrebbe tendere ad un valore inferiore al 100%.
Proventi e oneri finanziari
Nella classe C del Conto economico sono stati rilevati tutti i componenti positivi e negativi del risultato economico d’esercizio connessi con l’attività finanziaria dell’impresa, caratterizzata dalle operazioni che generano proventi, oneri, plusvalenze e minusvalenze da cessione, relativi a titoli, partecipazioni, conti bancari, crediti iscritti nelle immobilizzazioni e finanziamenti di qualsiasi natura attivi e passivi, e utili e perdite su cambi.
I proventi e oneri di natura finanziaria sono stati iscritti in base alla competenza economico-temporale.
Ripartizione degli interessi e altri oneri finanziari per tipologia di debiti
Gli interessi e altri oneri finanziari sono iscritti alla voce C.17 di Conto economico sulla base di quanto maturato nell’esercizio al netto dei relativi risconti.
Nella tabella in calce viene riportata la ripartizione degli interessi affluiti alla voce C17 del conto economico.
2017 | 2016 | Variazione | |
Interessi passivi su conti correnti ordinari e conti anticipi | 59.418 | 372.361 | -312.943 |
Interessi passivi su mutui | 336.748 | 798.827 | -462.079 |
Interessi passivi di factoring | 12.109 | 212.384 | -200.275 |
Oneri a commissioni bancarie | 128.726 | 267.188 | -138.462 |
Oneri e commissioni di factoring | 11.946 | 60.546 | -48.600 |
Perdita su partecipazioni | - | 157.389 | -157.389 |
Altri oneri finanziari | 1.330 | 1.451 | -121 |
Totale C17) oneri finanziari | 550.277 | 1.870.146 | -1.319.869 |
Il decremento di Euro 1.319.869 è imputabile principalmente:
-alla sospensione nell'attivo patrimoniale (e non quindi nel conto economico) degli interessi sui debiti non privilegiati, cosa che era avvenuta anche nel corso del 2016 ma per soli 6 mesi (gli altri 6 erano andati a conto economico);
-alla mancata rilevazione nel 2017 di perdite su partecipazioni: le perdite del 2016 avevano riguardato valori di partecipazioni in effetti non piu' detenute;
-la riduzione delle commissioni su factoring che risultano decisamente inferiori in virtu' del ridotto volume delle cessioni che tra l'altro non sono piu' pro soluto e pro solvendo ma al dopo incasso;
Si fornisce il dettaglio degli utili/perdite netti/e iscritti/e alla voce C.17-bis di Conto economico per Euro -47.190.
Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
Perdite su cambi | -80.833 | -132.103 |
Utili su cambi | 26.707 | 40.553 |
Perdite su cambi “presunta” da conversione a fine esercizio | -312.570 | -260.536 |
Utile su cambi “presunto” da conversione a fine esercizio | 319.506 | 119.117 |
Totale C 17-bis utili e perdite su cambi | -47.190 | -232.969 |
Si evidenzia come le perdite su cambi da valutazione pari ad Euro 312.570 siano relativi all'adeguamento al cambio del 31/12/2017 per quanto concerne il saldo dei clienti in valuta mentre gli utili su cambi da valutazione per Euro 319.506 siano relativi all'adeguamento al cambio del 31/12/2017 per quanto concerne il saldo del finanziamento BNL in USD.
Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie
La voce di Conto economico D.19 “Svalutazioni” comprende la svalutazione per perdita durevole di valore delle partecipazioni in banche.
La svalutazione ha riguardato i titoli BPER ed MPS che sono stati rettificati per perdite durevoli di valore.
31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazione | |
C.E.R.T.A. soc consortile | 3.500 | 3.500 | 0 |
XX.XX Sud | 250 | 250 | 0 |
Banco Popolare - BPN | 109.579 | 109.579 | 0 |
Banco Popolare di Bari | 197.629 | 197.629 | 0 |
Monte dei Paschi di Siena | 50.000 | 50.000 | 0 |
Banca Popolare Xxxxxx Xxxxxxx - BPER | 9.995 | 9.995 | 0 |
Fondo svalutazione titoli Banco Popolare - BPN | -89.703 | -89.703 | 0 |
Fondo svalutazione Banca Popolare di Bari | -29.341 | -29.341 | 0 |
Fondo svalutazione BPER | -3.298 | -1.989 | -1.309 |
Fondo svalutazione MPS | -635 | 0 | -635 |
totale | 247.976 | 249.920 | -1.944 |
Come evidente in tabelle, altri titoli sono stati oggetto di svalutazione nel corso degli esercizi precedenti.
Imposte sul reddito d'esercizio, correnti, differite e anticipate
Le imposte correnti sono calcolate sulla base di una realistica previsione del reddito imponibile dell’ esercizio, determinato secondo quanto previsto dalla legislazione fiscale, e applicando le aliquote d’imposta vigenti alla data di bilancio.
Il relativo debito tributario è rilevato nello stato patrimoniale al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d’imposta compensabili e non richiesti a rimborso; nel caso in cui gli acconti versati, le ritenute ed i crediti eccedano le imposte dovute viene rilevato il relativo credito tributario.
La società ha aderito al regime del consolidato fiscale nazionale la cui capogruppo risulta la controllante Rummo SpA Molino & Pastificio. Nello stato patrimoniale sono pertanto iscritti i crediti e i debiti verso la società consolidante derivanti dalla quantificazione dei vantaggi fiscali attribuiti e ricevuti, relativamente alla sola IRES.
Determinazione imposte a carico dell’esercizio
I debiti per IRES e IRAP dell'esercizio, iscritti alla voce D.12 del passivo di Stato patrimoniale (IRAP) e alla voce C. 4 dell'attivo (a riduzione per IRES), sono indicati in misura corrispondente ai rispettivi ammontari rilevati nella
voce E.20 di Conto economico, relativamente all'esercizio chiuso al 31/12/2017, tenuto conto della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione IRAP che la società dovrà presentare entro il termine stabilito dalle norme vigenti. Il carico fiscale dell'esercizio risulta il seguente:
2017 | 2016 | Variazione | |
IRES corrente esercizio 2017 | 0 | -635.242 | 635.242 |
IRAP corrente esercizio 2017 | -154.720 | 0 | -154.720 |
Provento da consolidamento - cessione perdita fiscale IRES | 0 | 653.148 | -653.148 |
Accantonamento fondo imposte per rischi fiscali | -734.015 | -2.088.474 | 1.354.459 |
Utilizzo fondo imposte differite passive | 0 | 1.783.346 | -1.783.346 |
Totale imposte | -888.735 | -287.222 | -601.513 |
La società presenta un imponibile fiscale positivo ai soli fini IRAP mentre ai fini IRES la società risulta in perdita fiscale.
Per quanto concerne l'IRAP la società rileva il carico fiscale nel conto economico con contropartita il debito verso l'erario mentre ai fini IRES, in presenza di imponibile fiscale, rileva il carico contributivo con contropartita il debito verso la controllante (e capofila del consolidato fiscale) Rummo SpA Molino & Pastificio.
Si evidenzia come a fronte della perdita fiscale del 2017, nessun provento da consolidamento sia stato rilevato in quanto il risparmio non è stato utilizzato in consolidato (essendo tutte le società aderenti in perdita fiscale).Si procede con la rilevazione solo se il beneficio viene utilizzato altrimenti si rimanda la rilevazione ad esercizi futuri in cui verrà goduto.
La società non ha rilevato imposte differite o anticipate.
Nota integrativa, altre informazioni
Con riferimento all’esercizio chiuso al 31/12/2017, nella presente sezione della Nota integrativa si forniscono, secondo l’articolazione dettata della tassonomia XBRL e nel rispetto delle disposizioni dell’art. 2427 C.C. nonché di altre disposizioni di legge, le seguenti informazioni:
- Dati sull’occupazione
- Compensi, anticipazioni e crediti concessi ad amministratori e sindaci e impegni assunti per loro conto
- Categorie di azioni emesse dalla società
- Titoli emessi dalla società
- Informazioni sugli altri strumenti finanziari emessi dalla società
- Impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo Stato patrimoniale
- Informazioni sui patrimoni e finanziamenti destinati ad uno specifico affare
- Informazioni sulle operazioni con parti correlate
- Informazioni sugli accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale
- Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
- Imprese che redigono il bilancio consolidato dell’insieme più grande/piccolo di imprese di cui si fa parte in quanto impresa controllata
- Informazioni relative agli strumenti derivati ex art. 2427-bis C.C.
- Prospetto riepilogativo del bilancio della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento
- Proposta di destinazione degli utili o copertura delle perdite
Dati sull'occupazione
Numero medio dei dipendenti ripartito per categorie (art. 2427 c. 1 n. 15 C.C.)
Il numero medio dei dipendenti, ripartito per categoria, è evidenziato nel seguente prospetto:
Numero medio | |
Dirigenti | 5 |
Quadri | 10 |
Impiegati | 46 |
Operai | 78 |
Altri dipendenti | 1 |
Totale Dipendenti | 140 |
Nella determinazione del numero dei dipendenti occupati, sono stati compresi anche i rapporti di collaborazione organizzata dal committente, disciplinati dal X.Xxx. n. 81/2015.
Rispetto all'esercizio precedente, il numero medio di dipendenti si è ridotto di n. 3 unità passando da n.143 unità del 2016 a n.140 unità del 2017.
Compensi, anticipazioni e crediti concessi ad amministratori e sindaci e impegni assunti per loro conto
Ammontare complessivo dei compensi, delle anticipazioni e dei crediti concessi ad amministratori e sindaci e degli impegni assunti per loro conto (art. 2427 c. 1 n. 16 C.C.)
I compensi spettanti, le anticipazioni e i crediti concessi agli Amministratori e ai Sindaci nel corso dell'esercizio in commento, nonché gli impegni assunti per loro conto per effetto di garanzie di qualsiasi tipo prestate, risultano dal seguente prospetto:
Amministratori | Sindaci | |
Compensi | 156.000 | 30.285 |
I compensi spettanti agli amministratori sono stati attribuiti sulla base dell’apposita delibera di assemblea degli azionisti e risultano invariati rispetto all'esercizio precedente.
Si precisa che nell’esercizio in commento nessuna anticipazione e nessun credito sono stati concessi ad amministratori e ai sindaci, come pure non sono state prestate garanzie o assunti impegni nei confronti dei medesimi amministratori e dei sindaci. Si evidenzia come l'attività di revisione legale sia demandata al collegio sindacale.
Categorie di azioni emesse dalla società
Numero e valore nominale di ciascuna categoria di azioni della società e delle nuove azioni sottoscritte (art.2427 c. 1 n. 17 C.C.)
Il capitale sociale, pari ad Euro 32.305.810, è rappresentato da 3.230.581 azioni ordinarie di nominali Euro 10,00 cadauna. Si precisa che al 31/12/2017 non sono presenti azioni di categorie diverse da quelle ordinarie e che nel corso dell’esercizio non sono state emesse nuove azioni da offrire in opzione agli azionisti né da collocare sul mercato. Il capitale sociale è detenuto per il 99,98 % dalla Rummo SpA Molino & Pastificio e per il rimanente 0.02% da Xxxxx Xxxxxxx. Alla data di redazione del presente documento è in corso di formalizzazione la cessione dalla quota dello 0,02% da parte dell'azionista di minoranza all'azionista di maggioranza Rummo SpA Molino & Pastificio che si troverà così a detenere il 100% del capitale sociale della Rummo SpA.
Titoli emessi dalla società
La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili, titoli o altri valori similari.
Dettagli sugli altri strumenti finanziari emessi dalla società
Numero e caratteristiche degli altri strumenti finanziari emessi dalla società (art. 2427 c. 1 n. 19 C.C.)
La società non ha emesso alcun tipo di strumento finanziario.
Impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale
Impegni
Gli impegni non risultanti dallo Stato patrimoniale rappresentano obbligazioni assunte dalla società verso terzi con effetti obbligatori certi, ma non ancora eseguiti. La società ha contratto i impegni per quanto concerne acquisti a termine di semola ad un prezzo prefissato.
Garanzie
Le garanzie non risultanti dallo Stato patrimoniale comprendono le garanzie prestate dalla società, ossia garanzie rilasciate dalla società con riferimento a un’obbligazione propria o altrui.
Le garanzie sono rappresentate da fideiussioni e risultano le seguenti:
-Fideiussione di Euro 3.069.264 rilasciata dalla Rummo SpA a favore di Xxxxxxxxx;
-Fideiussione di Euro 41.691 rilasciata dalla Rummo SpA a favore della Dogana Usa;
-Fideiussione di Euro 300.000 rilasciata dalla Rummo SpA a favore dell'ex Direttore Finanziario.
Passività potenziali
Non vi sono passività potenziali connesse a situazioni già esistenti alla data di bilancio, ma con esito pendente in quanto si risolveranno in futuro, il cui ammontare non può essere determinato se non in modo aleatorio ed arbitrario.
Informazioni sui patrimoni e i finanziamenti destinati ad uno specifico affare
Patrimoni destinati a uno specifico affare (art. 2427 c. 1 n. 20-21 C.C.)
La società non ha costituito patrimoni destinati a uno specifico affare, nè ha in essere, alla data di chiusura dell’ esercizio in commento, contratti di finanziamento destinati a uno specifico affare.
Informazioni sulle operazioni con parti correlate
Operazioni realizzate con parti correlate (art. 2427 c. 1 n. 22-bis C.C.)
Ai fini di quanto previsto dalle vigenti disposizioni, si segnala che nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali che per significatività e/o rilevanza possano dare luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale ed alla tutela degli azionisti di minoranza, né con parti correlate né con soggetti diversi dalle parti correlate.
In relazione sulla gestione, alla quale si rimanda, sono riportate le relazioni tra le singole società.
Informazioni sugli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale
Natura e obiettivo economico di accordi non risultanti dallo stato patrimoniale (art. 2427 c. 1 n. 22-ter C.C.)
Non sussistono accordi non risultanti dallo Stato patrimoniale dotati dei requisiti di cui al n. 22-ter dell’art. 2427 C. C.
Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio (art. 2427 c. 1 n. 22-quater C.C.)
Sulla scorta delle indicazioni fornite dal principio contabile OIC 29, si riportano di seguito sinteticamente i fatti di rilievo, diversi da quelli di cui all’art. 2427 c. 1 n. 6-bis C.C., avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
Accordo di ristrutturazione ex art 182 bis L.F.
La società ha presentato nel dicembre 2017 la rinuncia alla procedura di concordato preventivo e si è riservata di presentare domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti EX art 182 bis L.F.. Il Tribunale, con decreto del 12/12/2017, ha dichiarato estinta la procedura.
Successivamente al 31/12/2017 è stato definito, con gli uffici ristrutturazione delle banche e con il loro legale, un piano industriale che prevede il rimborso dell’intero debito in 9 anni con gli interessi.
E’ stato altresì affidato l’incarico ad un professionista di Verona di gradimento delle banche per l’attestazione del piano. Con tutti i fornitori sono stati invece raggiunti accordi singoli.
Presumibilmente l’accordo di ristrutturazione ex art 182 bis sarà depositato, corredato da asseverazione, nei mesi di maggio/giugno per la richiesta dell’omologa.
Conseguentemente, allo stato, non esistono dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei risultati 2017 e dei risultati dei primi 3 mesi del 2018 che sono risultati migliori di quanto previsto dal piano industriale predisposto dallo Studio Porcaro Commercialisti ed Avvocati ed al vaglio dell’attestatore.
Cessione quote e Fusione inversa
Le due operazioni di cessione quote e successiva fusione sono state previste nell'accordo di ristrutturazione ex art 182 bis L.F.
In particolare risultano in corso di perfezionamento due operazioni che rientrano nell'accordo di ristrutturazione:
-la cessione delle azioni dal socio di minoranza al socio di maggioranza, Rummo SpA Molino & Pastificio la quale acquisirà il controllo del 100% delle azioni della Rummo SpA;.
-la fusione inversa per incorporazione della Rummo Rummo Molino & Pastificio (società controllante e incorporata) nella Rummo SpA (società controllata e incorporante);
A seguito delle fusione il capitale sociale di Euro 32.305.810 (invariato) verrà assegnato ai soci della incorporata nelle stesse % di possesso della società fusa. Successivamente i soci decideranno se annullare le azioni proprie venute ad emergere in sede di fusione, ovvero di mantenerle il bilancio. In caso di annullamento il capitale sociale si ridurrà di Euro 7.935.371.
Ricorso al TAR per contributo
Si evidenzia come in data 21/03/2018 il Tar Campania abbia sospeso la graduatoria e l'erogazione dei fondi per le aziende sannite alluvionate nell'ottobre del 2015 ed inserite nella lista della linea A (che comprende la concessione di contributi per Grandi, Medie, Piccole e Micro Imprese danneggiate dagli eventi calamitosi del 14
/20 ottobre 2015 – della Regione Campania). Contro detta graduatoria, una società presente nella lista ma non finanziabile per mancanza di fondi, ha presentato il ricorso al Tar di Napoli contro la Regione Campania e le prime tre aziende in graduatoria (tra cui Rummo SpA) il quale ha accolto il riscorso ed ha per ora sospeso la graduatoria e l'erogazione dei fondi fino al 17 luglio 2018 quando ci sarà l'udienza per la trattazione del giudizio nel merito. Una eventuale diversa rimodulazione impatterà eventualmente sulle erogazioni future ma non il bilancio in chiusura dove è stato rilevato tra i debiti diversi la sola tranche di contributo in c/capitale incassata per Euro
750.000 e non l'intero importo del finanziabile (circa Euro 3.500.000).
Eventuali effetti significativi delle variazioni nei cambi valutari verificatesi successivamente alla chiusura dell’esercizio (art. 2427 c. 1 n. 6-bis C.C.)
Successivamente alla chiusura dell’esercizio non si sono rilevate variazioni nei cambi valutari tali da ingenerare effetti significativi sulle attività e passività in valuta, anche tenendo presente che l'esposizione in valuta della società non risulta tale per importo da poter generare una passività significativa.
Imprese che redigono il bilancio dell'insieme più grande/più piccolo di imprese di cui si fa parte in quanto controllata
La capogruppo Rummo SpA Molino & Pastificio predispone il bilancio consolidato includendo nel perimetro di consolidamento:
-la società Rummo SpA controllata direttamente per il 99,98%
-la società Pasta Castiglioni Sr controllata indirettamente al 99,98% (controllata a sua volta al 100% dalla Rummo SpA).
A partire dal 2018, il bilancio consolidato verrà redatto dalla Rummo SpA a seguito della fusione inversa per incorporazione della Rummo SpA Molino & Pastificio.
Informazioni relative agli strumenti finanziari derivati ex art. 2427-bis del Codice Civile
Informazioni relative al valore equo “fair value” degli strumenti finanziari derivati (art.2427-bis c.1 n.1 C.C.)
Alla data di chiusura dell’esercizio non risultano utilizzati strumenti finanziari derivati, né sono stati scorporati dai contratti aziendali strumenti finanziari aventi i requisiti di derivati.
Prospetto riepilogativo del bilancio della società che esercita l'attività di direzione e coordinamento
Informazioni sulla società o l’ente che esercita l’attività di direzione e coordinamento (art. 2497-bis C.C.)
La società è stata soggetta alla direzione e al coordinamento da parte della società Rummo SpA Molino & Pastificio la quale in forza del controllo ai sensi dell’articolo 2359 C.C., realizzato mediante il possesso di una partecipazione al capitale sociale della medesima pari al 99,98%, imprime un’attività di indirizzo alla società, influendo sulle decisioni prese dalla medesima.
Ai fini di una maggiore trasparenza in merito all’entità del patrimonio posto a tutela dei creditori e degli altri soci della società, nell’eventualità che dall’attività di direzione e coordinamento della società Rummo SpA Molino & Pastificio derivi un pregiudizio all’integrità del patrimonio della società, ovvero alla redditività e al valore della partecipazione sociale, si riportano di seguito i prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato della società Rummo SpA Molino e Pastificio riferito all'esercizio 2016, comparato con l'esercizio 2015.
Prospetto riepilogativo dello stato patrimoniale della società che esercita l'attività di direzione e coordinamento
Ultimo esercizio Esercizio precedente
Data dell'ultimo bilancio approvato | 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti | 0 | 0 | |
B) Immobilizzazioni | 22.256.476 | 27.580.736 | |
C) Attivo circolante | 755.662 | 623.109 | |
D) Ratei e risconti attivi | 0 | 6.600 | |
Totale attivo | 23.012.138 | 28.215.568 | |
A) Patrimonio netto | |||
Capitale sociale | 12.291.951 | 12.291.951 | |
Riserve | (2.692.198) | 44.038.716 | |
Utile (perdita) dell'esercizio | (5.157.846) | (46.730.914) | |
Totale patrimonio netto | 4.441.908 | 9.599.753 | |
B) Fondi per rischi e oneri | 0 | 0 | |
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 0 | 0 | |
D) Debiti | 18.537.153 | 18.597.334 | |
E) Ratei e risconti passivi | 33.077 | 18.841 | |
Totale passivo | 23.012.138 | 28.215.568 |
Prospetto riepilogativo del conto economico della società che esercita l'attività di direzione e coordinamento
Ultimo esercizio | Esercizio precedente | |
Data dell'ultimo bilancio approvato | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
A) Valore della produzione | 414 | 25.930 |
B) Costi della produzione | (99.121) | (1.403.079) |
C) Proventi e oneri finanziari | (48.301) | (83.166) |
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie | (5.043.651) | (42.649.934) |
Imposte sul reddito dell'esercizio | 32.813 | (2.620.665) |
Utile (perdita) dell'esercizio | (5.157.846) | (46.730.914) |
Come meglio commentato al paragrafo degli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio, nel corso del 2018 verrà effettuata dalla Rummo SpA la fusione inversa per incorporazione della controllante Rummo SpA Molino & Pastificio. Quest'ultima pertanto cesserà di esistere e di esercitare direzione e coordinamento.
Proposta di destinazione degli utili o di copertura delle perdite
Proposta di destinazione dell’utile di esercizio
Sulla base di quanto esposto si propone di riportare a nuovo la perdita di esercizio, ammontante a complessivi Euro -245.858 riservandosi di convocare l'assemblea ai sensi dell'art. 2446 del Codice Civile.
Benevento, 29 marzo 2018
Dichiarazione di conformità del bilancio
Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico, Nota integrativa e Rendiconto Finanziario, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.