Area Programmazione della mobilità
Area Programmazione della mobilità
Servizio Pianificazione strategica della mobilità e PUMS
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
Affidamento del servizio per il completamento del processo di redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), comprensivo delle relative attività connesse al processo di valutazione ambientale strategica e al percorso partecipato, e l’aggiornamento del Piano generale del traffico urbano (PGTU).
CUP: B62H18000280006 CIG: 7744844F70
ART. 1 - ENTE COMPETENTE
L’ENTE COMPETENTE per l’affidamento e la gestione del contratto che scaturirà dalla presente procedura di affidamento è il Comune di Napoli.
L’Affidatario dovrà rapportarsi con il Responsabile Unico del Procedimento (RUP), con il Gruppo di Lavoro Interdisciplinare incaricato della redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile e con il Gruppo di Lavoro Interdisciplinare incaricato della redazione del Piano generale del traffico urbano.
ART. 2 – QUADRO DI RIFERIMENTO
Dalla seconda metà degli anni ‘90 il comune di Napoli si è dotato di diversi strumenti di pianificazione dei trasporti che hanno costituito il riferimento per la progettazione e la realizzazione degli interventi per la mobilità: in primo luogo le linee della metropolitana. Negli anni, in particolare, l’Amministrazione si è dotata dei seguenti strumenti:
- Piano comunale dei trasporti con cui è stata definita una visione di lungo periodo della mobilità in città e sono stati individuati gli interventi sulla rete metropolitana per servire l'area urbana di Napoli;
- Programma urbano parcheggi con cui sono state dettagliate le scelte inerenti le varie tipologie di sosta in struttura;
- Piano della rete stradale primaria con cui sono stati individuati gli interventi di completamento e di riqualificazione della rete stradale;
- Piano generale del traffico urbano con cui sono state definite le misure tattiche finalizzate alla riduzione del traffico veicolare privato;
- Piano delle 100 stazioni con cui sono state proposte le stazioni da realizzare per ciascuna delle linee metropolitane;
- Piano comunale dei trasporti con cui sono stati definiti gli interventi finalizzati al miglioramento dell'accessibilità alle stazioni della rete metropolitana.
Gli strumenti di pianificazione suddetti rispondevano a un approccio tecnico – amministrativo per “comparti”, ovvero ciascuno strumento focalizzava l’attenzione solo una parte del sistema di mobilità. Ad oggi dobbiamo registrare, inoltre, che l'effettiva realizzazione delle opere inserite in questi Piani sta procedendo, sia per la complessità delle opere che per la difficoltà a reperire le necessarie risorse economiche, con tempi più lunghi di quelli all’epoca previsti.
Le mutate condizioni economiche del Paese e il nuovo scenario di riferimento nazionale, sia normativo che strategico, le questioni inerenti la qualità dell’aria e complessivamente dell’ambiente urbano nelle città hanno posto la necessità di cambiare radicalmente l’approccio alla pianificazione della mobilità.
Occorre, in primo luogo, una visione di area metropolitana. È necessario, inoltre, assumere come criterio fondamentale per la definizione e la scelta degli interventi il principio della sostenibilità ambientale ed economica, sia in termini di costi di investimento che di gestione.
I riferimenti di carattere normativo per questo nuovo approccio alla pianificazione sono rappresentati dalla legge 340/2000, con la quale il legislatore ha istituito i Piani urbani della mobilità (PUM) "al fine di soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l'abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l'aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell'uso individuale dell'automobile privata e la moderazione del traffico, l'incremento della capacità di trasporto, l'aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi anche con soluzioni di car pooling e car sharing e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane".
Nel 2014, sono state pubblicate da parte dell'Unione europea le "Linee guida per sviluppare e attuare un Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS)" con cui è stato posto l'accento sulla necessità di garantire la sostenibilità delle scelte di piano, dal punto di vista sia ambientale che economico. Con le linee guida, inoltre, viene introdotto il concetto di partecipazione e di condivisione dei contenuti e delle scelte del Piano, prevedendo il coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders nelle principali fasi decisionali.
A partire dagli strumenti di pianificazione dei trasporti già approvati, l'Amministrazione comunale ha avviato nel 2015 la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), con l'obiettivo di definire, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, gli interventi necessari a soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, contribuire alla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico, contenere i consumi energetici, aumentare i livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, riorganizzare la distribuzione delle merci in città.
La Giunta comunale, con deliberazione n. 434 del 30 maggio 2016, ha approvato il livello direttore del PUMS, visionabile sul sito internet del Comune di Napoli (xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxx/xx/xxxxx/XxxxxXXXX.xxx/X/XX/XXXxxxxx/00000), che si compone di due parti, la prima relativa all’analisi del sistema di mobilità e la seconda relativa alla definizione degli obiettivi strategici da perseguire. Il livello direttore ha definito 7 obiettivi:
- incentivare l’uso del trasporto collettivo, orientando gli utenti verso l’utilizzo di modalità di trasporto più consone alle caratteristiche della città e meno impattanti in termini di uso di spazio, inquinamento e incidentalità;
- migliorare la sicurezza della mobilità, riducendo i fattori comportamentali di rischio e migliorando la sicurezza intrinseca delle nostre infrastrutture stradali;
- incentivare la mobilità ciclo-pedonale, rendendo più semplice e sicuro l’uso della bicicletta, con interventi sui percorsi e per la sosta;
- restituire qualità agli spazi urbani, modificando l’approccio alla progettazione delle nostre strade, non più arterie per far muovere e sostare le auto, ma spazi fruibili da tutti per molteplici funzioni;
- ridurre le emissioni inquinanti, superando il paradigma della proprietà dell’auto e incentivando il rinnovo del parco circolante;
- riorganizzare il sistema della sosta, migliorando l’interscambio, sia in area metropolitana che in area urbana, con il trasporto collettivo e riducendo la sosta su strada;
- rendere intelligente il sistema di mobilità, diffondendo l’uso di tecnologie e modalità operative per i pagamenti dei servizi di mobilità e per l’infomobilità.
Oltre alla definizione degli obiettivi strategici, il suddetto livello direttore opera le principali scelte relative alle infrastrutture da realizzare, ai servizi da offrire, alle azioni di carattere gestionale da intraprendere e agli strumenti di comunicazione da attivare.
La definizione degli obiettivi strategici e le conseguenti scelte relative alle azioni da intraprendere nel settore della mobilità sono stati supportati da una prima fase di incontro/confronto con cittadini e stakeholder già a partire dal 2015.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha predisposto, con decreto n. 397 del 4 agosto 2017, le linee guida per la redazione dei Piani urbani di mobilità sostenibile, ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del d.lgs. 257/2016.
Il documento di PUMS approvato con la citata deliberazione n. 434/2016, oltre a essere liberamente consultabile sul sito internet del Comune di Napoli, è stato sottoposto, già a partire dal 2015, a una prima fase di confronto attraverso convegni e seminari nel corso dei quali sono stati presentati i contenuti e i target del PUMS, gli obiettivi strategici, le politiche per la mobilità sostenibile nella città e gli interventi previsti.
Le principali attività svolte hanno riguardato in primo luogo l’individuazione degli stakeholders, sostanzialmente riconducibili alle seguenti tipologie:
- istituzionali, ovvero gli Enti sovraordinati (Regioni, Ministeri) o che operano su parti del territorio del PUMS con prerogative similari a quelle dell’Ente che sviluppa il PUMS (es. Autorità di sistema portuale);
- gestori di sistemi di trasporto a servizio dell’area. Rientrano in questa tipologia, per esempio, i gestori di reti o tronchi autostradali, di aeroporti, come anche di servizi di car sharing o di altre tipologie di servizi di mobilità condivisa;
- comunità locali, ovvero associazioni di cittadini e di city users, associazioni di categoria, operatori economici.
Individuati gli stakeholders si è proceduto a organizzare incontri tematici, riunioni tecniche ed eventi di presentazione. Dall’avvio del processo a oggi sono stati effettuati oltre 20 incontri pubblici, documentati sulla pagina del sito web istituzionale del Comune di Napoli dedicata al PUMS (xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxx/xx/xxxxx/ ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/28525).
In particolare si sono tenuti diversi convegni, seminari e conferenze sulle linee generali del PUMS, sulla sicurezza stradale, sulla logistica urbana, sul sistema ciclo-pedonale, sulle tecnologie telematiche per la distribuzione delle merci nella città di Napoli, sui sistemi telematici per il controllo e la gestione della mobilità, sul sottosistema della sosta e sul trasporto pubblico locale.
Sono stati, presentati, inoltre, gli interventi previsti nei programmi Patto per Napoli e PON Metro 2014-2020 Città Metropolitane, nell'ambito degli obiettivi strategici definiti all'interno del PUMS.
Il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) rappresenta lo strumento di pianificazione e di gestione della mobilità della città negli aspetti più direttamente legati al traffico, in termini di inquinamento acustico e atmosferico, di occupazione di spazi pubblici da parte delle auto, di barriere alla mobilità e alla socialità.
Il Comune di Napoli ha approvato il Piano generale del traffico urbano con deliberazione di Consiglio comunale n. 263 del 9 settembre 1997. Il documento è stato aggiornato per il triennio 2002-2004.
Parte integrante del PGTU è il Regolamento viario, ai sensi dell'art. 36, comma 4, delle Direttive per la redazione e l'attuazione dei PGTU (D.lgs. 285/1992). Il Regolamento provvede a:
- classificare le strade ricadenti nel territorio del Comune di Napoli ai sensi dell'art. 2 del D.lgs. citato;
- indicare l'uso prevalente a cui sono destinate le diverse tipologie di strade;
- definire le funzioni e gli usi consentiti per le varie tipologie di strada;
- indicare le regole di allestimento, l'occupazione del suolo pubblico, la trasformazione e gli adeguamenti delle strade esistenti e per l'esecuzione di nuove strade;
- indicare i modi per perseguire contestualmente obiettivi di riduzione dell'impatto dell'ambiente stradale sul territorio servito e le attività che vi si svolgono e di ottimizzazione delle sue vocazioni e potenzialità.
Il Comune di Napoli intende procedere al completamento del percorso per la redazione del PUMS fino alla sua definitiva approvazione in Consiglio comunale.
La redazione del PGTU deve prendere a riferimento uno scenario di breve termine del PUMS.
ART. 3 - OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO
L'affidamento concerne il completamento del processo di redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), comprensivo delle relative attività connesse al processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e al percorso partecipato. All’interno del PUMS dovrà essere sviluppato l’aggiornamento del piano generale del traffico urbano (PGTU).
In particolare, l’Affidatario dovrà eseguire un approfondimento, a diversi livelli, del documento direttore comprensivo delle risultanze del processo di confronto e partecipazione e della VAS.
Il PUMS dovrà riportare, in appendice, una trattazione dei seguenti tematismi:
- trasporto pubblico;
- riorganizzazione del sistema di distribuzione e trasporto delle merci;
- mobilità ciclistica, con particolare attenzione al biciplan;
- mobilità pedonale, con particolare attenzione alla mobilità delle persone con disabilità;
- mobilità privata motorizzata;
- mobilità elettrica e piano generale per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica;
- mobilità turistica, con particolare attenzione ai servizi offerti e da proporre;
- sistema della sosta;
- sistemi di Intelligent Transport Systems (ITS), ovvero delle tecnologie e degli strumenti a servizio della mobilità in termini di informazione, regolamentazione e controllo.
In appendice al PUMS si dovrà inoltre sviluppare uno studio approfondito sulla riorganizzazione del sistema di distribuzione e trasporto delle merci in un’ottica di sostenibilità ambientale, al fine di ridurre gli impatti negativi che essi generano, sia in ambito urbano che metropolitano.
L’incarico prevede anche il supporto e la redazione di tutti i materiali utili per l’adozione e l’approvazione del PUMS, con le relative appendici, e del PGTU (documenti preliminari, deduzioni, documenti controdedotti, documenti finali e relative tavole, ecc.), nonché tutti i materiali delle procedure necessarie alla valutazione ambientale strategica (VAS, d.lgs. 152/2006).
Inoltre nei termini e nei modi richiesti dall’iter approvativo, l’Affidatario dovrà valutare le osservazioni e opposizioni pervenute e predisporre le controdeduzioni al fine dell’accoglimento, totale o parziale, o del rigetto delle stesse.
Sono comprese nell'appalto tutte le prestazioni necessarie per dare il servizio completamente compiuto e secondo le condizioni stabilite dal presente Capitolato speciale d'appalto.
Le principali azioni comprese nel presente appalto sono:
- Prestazione principale – Completamento PUMS e aggiornamento PGTU
- Prestazione secondaria – Elaborazione e realizzazione di un percorso partecipato
3. COMPLETAMENTO DEL PUMS Quadro conoscitivo
Il quadro conoscitivo del sistema di mobilità cittadino è stato già ricostruito all’interno del livello direttore del piano. In particolare, è stata definita l’offerta di trasporto relativa al sistema ferroviario, al sistema stradale, alle reti e ai servizi di trasporto pubblico, il sistema della sosta, la mobilità ciclabile, le aree pedonali e le zone a traffico limitato e i sistemi telematici per la gestione della mobilità. Per l'analisi della domanda di mobilità nell’area metropolitana di Napoli, sono stati utilizzati i dati disponibili dal Censimento ISTAT della popolazione 2011 e, con lo scopo di mettere in evidenza le dinamiche della mobilità, gli stessi sono stati confrontati con i dati rilevati nel censimento del 2001 (vedasi il documento allegato PUMS – Analisi).
Per la fase di completamento del PUMS è necessario approfondire e aggiornare il quadro conoscitivo del sistema della mobilità attraverso l’acquisizione delle informazioni atte a descrivere la domanda e l’offerta della mobilità, nelle sue diverse componenti e modalità. In particolare, in collaborazione con gli uffici, e rispetto a quanto inserito nel volume “Analisi del sistema di mobilità” del livello direttore di piano, è necessario:
- aggiornare l’inquadramento territoriale, pianificatorio, progettuale e legislativo;
- redigere le matrici O/D e lo split modale, anche tramite campagne di indagine integrative (per esempio sui flussi di traffico, sulla sosta e sull'utilizzo del trasporto pubblico, sulla distribuzione delle merci);
- approfondire e aggiornare i dati su trasporto pubblico, mobilità ciclistica, mobilità pedonale, mobilità privata, mobilità condivisa e a chiamata, sicurezza, qualità dell’aria, impatto acustico, sosta, distribuzione delle merci e logistica urbana;
- aggiornare i dati sui servizi esistenti, sull’organizzazione dei sistemi della sosta urbana e sulla regolamentazione del traffico.
Alle attività sopraindicate si potranno aggiungere ulteriori approfondimenti di altri aspetti legati alla mobilità necessari per una attenta e dettagliata ricostruzione del quadro conoscitivo.
Tutte le informazioni dovranno essere integrate dall’Affidatario, raccogliendole direttamente presso altri enti, organismi e soggetti che detengono i dati, anche per il tramite del Comune di Napoli, o rilevandoli direttamente sul territorio, attraverso analisi integrative ritenute opportune, quali, per esempio, rilevamento dei flussi di traffico, indagini demoscopiche, indagini o questionari on line, ecc. al fine di raccogliere le opinioni dei cittadini. Xxxxxx in capo all’Affidatario la scelta di effettuare
indagini integrative e le relative modalità e tipologie. Il costo per le indagini è da intendersi compreso nell’ambito dell’importo posta a base di gara.
Approfondimento delle politiche e delle azioni strategiche
Il livello direttore del PUMS ha definito la visione strategica del piano, individuando gli obiettivi strategici e le azioni da attivare per perseguirli, intese non solo come interventi infrastrutturali ma soprattutto come miglioramento della gestione e dei servizi. In particolare, sono stati individuati interventi realizzabili in 5-10 anni (cfr. PUMS – Obiettivi strategici e interventi).
Con l’emanazione del D.M. del 4 agosto 2017 sono state definite 4 aree di interesse e i relativi macro- obiettivi. Al fine di allineare il PUMS del Comune di Napoli alle linee guida, gli obiettivi strategici andranno associati ai macro-obiettivi definiti nell’allegato 2 del suddetto decreto ministeriale.
In base quindi alle analisi del quadro conoscitivo, e in stretta relazione con le attività di partecipazione, comunicazione e VAS, l’Affidatario dovrà:
- approfondire gli obiettivi specifici del piano e la loro priorità;
- aggiornare le strategie – con le relative politiche e azioni – e i progetti necessari al conseguimento degli obiettivi e che definiranno lo senario finale di piano da sottoporre ad approvazione.
Nella costruzione dello scenario dovrà essere tenuta in considerazione la sostenibilità tecnica, economica e ambientale. Le valutazioni, a diversa scala, dovranno avvalersi di un adeguato modello di simulazione e di analisi benefici/costo in modo da quantificare gli effetti sul sistema di mobilità e supportare il processo decisionale.
Il modello di simulazione, opportunamente calibrato, dovrà essere reso disponibile alla Piattaforma di Integrazione dei Sottosistemi per la Mobilità (PISM) in fase di realizzazione all’interno del progetto Infrastrutture e tecnologie intelligenti per la gestione dei flussi di traffico: Semafori, nell’ambito del PON METRO 2014-2020 – MOBILITÀ SOSTENIBILE E ITS.
Il modello dovrà essere in grado di riprodurre i comportamenti e le ripartizioni modali, i punti di interscambio e fornire elementi utili per la valutazione di impatto ambientale.
Oltre alle tematiche affrontate nel livello direttore dovranno ancora approfondirsi, con riferimento al sistema della sosta, aspetti legati alla regolazione, razionalizzazione e integrazione.
Per quanto riguarda la mobilità elettrica si dovrà ideare un programma di sviluppo.
Si dovrà affrontare anche il tema della mobilità turistica, con particolare attenzione della regolamentazione degli accessi in città, ecc.
Valutazione ambientale strategica
L’Affidatario dovrà elaborare i documenti necessari ai fini della valutazione ambientale strategica (Rapporto preliminare e Rapporto ambientale), secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dovrà seguire direttamente e integralmente le fasi dei procedimenti.
La documentazione dovrà contenere in particolare studi relativi alle emissioni climalteranti, all'inquinamento acustico e atmosferico dello scenario di piano, elaborati con l'ausilio di idonei modelli e basati sui dati trasportistici.
La documentazione dovrà essere conforme al d.lgs. 152/2006, allegato IV, e alle normative regionali, e contenere le indicazioni che scaturiranno dalla fase di consultazione, la Sintesi non tecnica, lo Studio di incidenza e il piano di monitoraggio.
Ḗ richiesta, in particolare, l’elaborazione dei seguenti documenti:
a. documento di scoping (rapporto preliminare) sulla base del livello direttore di piano approvato con l’aggiornamento eventuale dei dati statistici forniti dalla stazione appaltante;
b. rapporto ambientale;
c. rapporto di sintesi;
d. programma di monitoraggio.
Dovranno essere fornite, inoltre, le seguenti prestazioni a supporto del processo partecipativo:
1. supporto tecnico nella definizione delle fasi operative del processo di valutazione e nello svolgimento delle attività di consultazione e di partecipazione;
2. supporto alla formulazione delle controdeduzioni in materia ambientale;
3. adeguamento del rapporto ambientale sulla base dei risultati delle consultazioni;
4. supporto nella messa a disposizione, del pubblico e delle autorità interessate, delle informazioni sulle decisioni prese.
Nel rapporto ambientale debbono essere individuati, descritti e valutati i possibili impatti significativi sull'ambiente, in particolare quelli relativi alla popolazione, alla salute umana, al suolo, al paesaggio, all'aria, ai fattori climatici, all’energia e al rumore. Trattandosi di un piano relativo al settore dei trasporti dovranno essere valutati anche aspetti legati alla mobilità, alla sicurezza e incidentalità.
La valutazione ambientale dovrà contenere, anche, la valutazione di incidenza relativa ai siti della rete Natura 2000 (SIC, ZPS) individuati all’interno del Comune di Napoli qualora si valuti che il piano possa avere incidenze significative su di essi. La valutazione d'incidenza viene disciplinata dall'art. 6 del D.P.R. 120/2003 e norme regionali. Ai fini della valutazione di incidenza deve essere presentato uno studio volto a individuare e valutare i principali effetti che il piano può avere sul sito interessato.
Lo studio per la valutazione di incidenza deve essere redatto secondo gli indirizzi dell'allegato G al
D.P.R. 357/1997 e delle Linee Guida regionali. Tale allegato, prevede che lo studio per la valutazione di incidenza debba contenere:
- una descrizione dettagliata del piano che faccia riferimento, in particolare, alla tipologia delle azioni e/o delle opere, alla dimensione, alla complementarietà con altri piani e/o progetti, all'uso delle risorse naturali, alla produzione di rifiuti, all'inquinamento e al disturbo ambientale, al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate;
- un'analisi delle interferenze del piano col sistema ambientale di riferimento, che tenga in considerazione le componenti biotiche, abiotiche e le connessioni ecologiche.
La VAS deve essere redatta anche in conformità alla normativa regionale di settore:
- Legge Regionale n. 16 del 22 dicembre 2004, Norme sul governo del territorio;
- Regolamento n. 5 del 4 agosto 2011, Regolamento di attuazione per il governo del territorio;
- Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n.17 del 18 dicembre 2009, Regolamento di attuazione della valutazione ambientale strategica (VAS) in Xxxxxxx Xxxxxxxx;
- X.X.X. x. 000 del 5/3/2010 Indirizzi Operativi e Procedurali per lo svolgimento della V.A.S. in Regione Campania;
- Regolamento n. 1 del 2010, Disposizioni in materia di procedimento di Valutazione di Incidenza;
- Circolare n. 765763 dell’11 ottobre 2011, Circolare esplicativa in merito all'integrazione della valutazione di incidenza nelle VAS di livello comunale alla luce delle disposizioni del Regolamento Regionale n. 5/2011;
- D.G.R. n. 167 del 31/3/2015 Approvazione delle "Linee Guida e Criteri di Indirizzo per l'effettuazione della Valutazione di Incidenza in regione Campania" ai sensi dell'art. 9, comma 2 del Regolamento Regionale n. 1/2010 e della D.G.R. 62 del 23/02/2015.
Percorso partecipativo
L’Affidatario dovrà organizzare, realizzare e gestire un percorso di confronto e di consultazione che, a partire dal livello direttore del PUMS approvato in Giunta comunale, accompagni tutto il processo di approfondimento e completamento del PUMS, di redazione della VAS e fino alla definitiva approvazione del piano.
L’obiettivo di tale percorso dovrà essere, innanzitutto, un approfondimento degli obiettivi strategici individuati nel livello direttore di piano, eventualmente implementandoli, con conseguente definizione delle azioni da intraprendere a essi collegate. In particolare, quindi, una prima fase di consultazione dovrà essere dedicata agli obiettivi del Piano e all’individuazione delle priorità, integrando/modificando o confermando quanto già stabilito nel livello direttore di piano.
Dovranno essere curate dall’Affidatario anche le fasi di pubblicazione e raccolta delle osservazioni presso gli altri Enti, predisponendo anche le relative controdeduzioni, fino all’approvazione del piano in Consiglio comunale.
L’individuazione dei portatori di interesse (stakeholder) e cittadini da coinvolgere nei tavoli di partecipazione dovrà essere proposta dall’Affidatario e condivisa dall’Amministrazione sulla scorta anche della prima fase di incontro/confronto già attuata dall’Amministrazione.
La partecipazione dei singoli cittadini andrà prevista anche attraverso una pagina web dedicata predisposta sul sito istituzionale del Comune di Napoli o appositamente creata e gestita dall’Affidatario, in accordo con gli strumenti già in possesso dell’Ente.
Inoltre nei termini e nei modi richiesti dall’iter approvativo, l’Affidatario dovrà valutare le osservazioni e opposizioni pervenute e predisporre le controdeduzioni al fine dell’accoglimento, totale o parziale, o del rigetto delle stesse.
L’Affidatario dovrà anche provvedere alla redazione di presentazioni sintetiche con commenti, atte all’illustrazione del piano durante i momenti partecipativi e di confronto con la cittadinanza e gli organi istituzionali, i meeting, gli incontri virtuali, ecc.
Il percorso partecipativo e di comunicazione dovrà essere coordinato e integrato con l’attività di consultazione e di partecipazione prevista per la VAS e riguardare, quindi, anche gli aspetti ambientali adempiendo all’attività di consultazione e informazione richiesta per la VAS ai sensi del titolo II del d.lgs. 152/2006.
Sono comprese nell’importo dell’appalto tutte le prestazioni accessorie necessarie alla realizzazione del servizio stesso quali: ideazione grafica e stampa di tutto il materiale necessario per le pubblicazioni, gli eventi di partecipazione e comunicazione, slide o altro materiale quali verbali, foto, report di sintesi da mostrare durante tutti i momenti di confronto, partecipazione e comunicazione.
In sintesi l’Affidatario dovrà:
- organizzare e gestire gli eventi di partecipazione pubblici e con le istituzioni: almeno quindici incontri pubblici e tutti gli incontri tecnico-politici previsti;
- redigere i verbali degli incontri (sintesi, foto e scopi raggiunti) e divulgarli;
- valutare le osservazioni e opposizioni pervenute (sia in merito agli aspetti trasportistici che ambientali) e predisporre le controdeduzioni;
- preparare e stampare il materiale necessario ai vari momenti di incontro, partecipazione e comunicazione;
- redigere una sintesi complessiva di tutto il processo partecipativo;
- curare la pagina web;
- realizzare eventuali indagini o questionari on line con successiva valutazione dei risultati.
Definizione della proposta definitiva di piano
In base all’analisi del quadro conoscitivo, alla definizione partecipata delle azioni e delle politiche per ogni strategia da adottare e alle risultanze del processo di VAS, l’Affidatario dovrà sviluppare lo scenario definitivo di piano che insieme al rapporto ambientale e a una sintesi non tecnica dovranno essere proposti alla Giunta comunale per l’approvazione definitiva del piano.
La valutazione della proposta definitiva di piano, a piccola e a grande scala, deve necessariamente avvalersi di un modello adeguato di simulazione, sviluppato con un software che operi in macro e in micro-simulazione dinamica, che permetta di “simulare” gli scenari di evoluzione del sistema di trasporto con l’obiettivo di fornire supporto al processo decisionale.
L’Affidatario dovrà definire un modello di simulazione aggiornato del traffico veicolare e dell'utenza del trasporto pubblico locale (zonizzazione, grafo della rete multimodale, schematizzazione delle intersezioni, definizione dei coefficienti modellistici, ecc.) e relativa calibrazione all’anno base sull'intera rete in relazione almeno alle due fasce orarie di punta del mattino e della sera e a un’ora di morbida. Il modello di simulazione potrà avere degli approfondimenti per le altre modalità di trasporto.
Il modello dovrà avere una rappresentatività adeguata alla scala territoriale e alle tematiche proprie del PUMS e dovrà prevedere: la riproduzione di una rete multimodale e intermodale (ad esempio: auto+bus, auto+treno, auto+bus+treno, auto+bicicletta, bus+treno, ecc.), in quanto nell’area in esame l’integrazione dei diversi sistemi di trasporto e la configurazione/regolazione dei punti di
interscambio diventano un aspetto rilevante dell’offerta di trasporto da riprodurre nel modello di simulazione.
Al fine di garantire la piena affidabilità dei risultati ottenuti, l'applicazione modellistica deve essere accompagnata da un rapporto di calibrazione che documenti in dettaglio tutti i passaggi seguiti nella costruzione, calibrazione e applicazione del modello, in modo che possano essere perfettamente riproducibili da parte di terzi, e in particolare da parte degli enti committenti, senza assistenza successiva da parte del consulente. Lo strumento deve inoltre consentire l'esportabilità dei dati per eventuali successivi utilizzi anche con software diversi.
Lo scenario di Piano dovrà prevedere un cronoprogramma degli interventi da attuare a breve termine (es. 5 anni) e a lungo termine (10 anni).
Il modello di simulazione dovrà definire, in sintesi:
- uno scenario base (SB) riferito alla situazione attuale;
- uno scenario di riferimento (SR) ossia lo scenario che si configurerebbe qualora non fossero attuate le strategie del PUMS. In altre parole lo SR è lo scenario che si verifica per la naturale evoluzione della domanda e dell’offerta per effetto degli interventi realizzati sul sistema dei trasporti e della mobilità, ossia tutti gli interventi in corso di realizzazione o già finanziati, che saranno completati entro l’orizzonte temporale considerato nel PUMS;
- uno scenario definitivo di breve termine (SD5) riferito agli interventi che si intendono attuare a breve termine (5 anni);
- uno scenario definitivo di lungo termine (SD10) riferito agli interventi che si intendono attuare a lungo termine (10 anni).
Al fine di determinare le azioni e strategie da attuare a breve e lungo termine l’Amministrazione si riserva la possibilità di richiedere la simulazione di diverse alternative di Piano in base alle risultanze dell’aggiornamento del quadro conoscitivo, del processo di VAS e del percorso partecipato.
Nel documento definitivo di Piano dovrà essere compresa anche una stima dei relativi costi di realizzazione e delle possibili coperture finanziarie e l’elenco degli interventi prioritari, indicando gli eventuali lotti funzionali.
Definizione indicatori e sistema di monitoraggio
L’Affidatario dovrà individuare e definire, per ciascuno degli obiettivi specifici del PUMS e delle conseguenti strategie, degli indicatori di raggiungimento dei risultati e il relativo sistema di monitoraggio, nonché di raccolta dei dati.
Dovranno individuarsi diversi set di indicatori, che consentano di valutare sia l'esecuzione dell'azione o dell'intervento (indicatori di realizzazione) sia il perseguimento degli obiettivi propri del PUMS (indicatori di risultato) legati all'efficacia ed all'efficienza del funzionamento dell'intervento.
Per la definizione degli indicatori è possibile far riferimento alla tabella di cui all’allegato 2 del D.M. 4 agosto 2017.
Supporto nelle fasi di adozione e approvazione del piano
L’Affidatario dovrà supportare l’Amministrazione dalla definizione della proposta di piano fino alla sua approvazione.
In particolare, l’Affidatario dovrà predisporre tutta la documentazione necessaria per le varie fasi previste dall’iter di approvazione del piano, compresa VAS, e dovrà fornire l’assistenza tecnica necessaria agli uffici e ai referenti politici nella fase di pubblicazione del PUMS, partecipando, qualora richiesto, ai necessari incontri tecnico/politici interni agli Enti e a tutti gli incontri pubblici, approntando materiale esplicativo di sintesi e avvalendosi anche di presentazioni video e multimediali.
L’Affidatario inoltre dovrà esaminare le osservazioni pervenute e formulare le risposte, con il supporto degli uffici competenti, e redigere i documenti controdedotti e finali.
Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 16 del d.lgs. 152/2006 recante «Il piano o programma ed il rapporto ambientale, insieme con il parere motivato e la documentazione acquisita nell'ambito della consultazione, sono trasmessi all'organo competente all'adozione o approvazione del piano o programma», nonché dalla normativa regionale in materia di VAS, il procedimento consigliato ai fini dell'adozione e dell'approvazione del PUMS dal D.M. 4 agosto 2017 è il seguente:
1. adozione del PUMS in Giunta comunale;
2. pubblicazione per 30 giorni del PUMS e raccolta delle eventuali osservazioni;
3. controdeduzioni delle osservazioni e approvazione del PUMS in Consiglio comunale.
Nel caso specifico, la Giunta ha già approvato il livello direttore, quindi dovrà approvare la sua revisione a seguito delle risultanze del percorso partecipato e della VAS.
Sistema di distribuzione e trasporto delle merci
In appendice, occorrerà fare un focus particolareggiato sul sistema di distribuzione e trasporto delle merci e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci sul territorio. Le analisi saranno effettuate valutando il rapporto domanda/offerta e fornendo, in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale, criteri sulla sua regolazione, razionalizzazione e integrazione. Lo studio dovrà avere un approccio interdisciplinare e dovrà essere parte integrante e sostanziale del PUMS.
La ricostruzione del quadro conoscitivo relativo al sistema logistico e del trasporto delle merci si baserà sulla messa a sistema dei dati relativi alla domanda e all’offerta, nelle sue diverse modalità e la loro distribuzione territoriale. Potranno effettuarsi rilievi sul territorio, attraverso analisi integrative opportune, quali, ad esempio, rilevamento dei flussi di traffico, indagine demoscopica, indagini o questionari on line, ecc. Xxxxxx in capo all’Affidatario la scelta di effettuare indagini integrative e le relative modalità e tipologie. Il costo per le indagini è da intendersi compreso nell’ambito dell’importo posta a base di gara.
Dovrà essere prevista una fase di partecipazione ulteriore e settoriale in relazione alla tematica, anche attraverso il diretto coinvolgimento di portatori d’interesse della sosta e della logistica delle merci, appartenenti sia alla pubblica amministrazione che a imprese, operatori ed associazioni di categoria. In base alle analisi del quadro conoscitivo, e in stretta relazione con le attività di coinvolgimento dei portatori d’interesse, occorrerà:
- individuare gli obiettivi specifici per la tematica indicata (anche in accordo con gli obiettivi specifici indicati nell’allegato 2 del D.M. del 4 agosto 2017), e definire le loro priorità;
- selezionare le strategie – con le relative politiche e azioni/misure – e i progetti necessari al conseguimento degli obiettivi.
Per la definizione delle politiche si dovrà considerare non solo l’ambito infrastrutturale, ma anche quello localizzativo, territoriale, regolamentativi e gestionale, nonché l’utilizzo di tecnologie informatiche e telematiche per lo sviluppo di smart city. Sul tema della logistica sostenibile si dovranno proporre soluzioni finalizzate ad una riorganizzazione degli spostamenti dei mezzi pesanti all'interno del centro cittadino; potrà essere presa in considerazione e sviluppata anche una soluzione del tipo city logistics ed eventualmente mediante politiche tariffarie per l'accesso di mezzi di carico/scarico che premi un ultimo miglio ecosostenibile.
Aggiornamento PGTU
Sulla base di quanto indicato nei punti precedenti l’Affidatario dovrà provvedere alla selezione delle proposte finali di piano riferibili a uno scenario di breve termine da utilizzare per l’aggiornamento del Piano generale del traffico urbano (PGTU), anche con riferimento agli interventi sul sistema del traffico urbano individuati nelle parti II e III del XXXX 0000-0000, compatibili con quanto previsto nel PUMS.
I contenuti da sviluppare dovranno riguardare i seguenti ambiti fondamentali:
- classificazione funzionale della rete viaria;
- regolamento viario;
- interventi prioritari di risoluzione di criticità della circolazione;
- trasporto pubblico urbano;
- mobilità pedonale;
- mobilità ciclistica;
- mobilità elettrica;
- mobilità turistica;
- aree pedonali, zone a traffico limitato, zone a traffico moderato (zone 30, strade residenziali), ecc.;
- logistica urbana;
- sistema della sosta;
- smart mobility (ITS, shared mobility, etc.);
- abbattimento barriere architettoniche.
L’Affidatario dovrà, inoltre, predisporre tutta la documentazione necessaria per le varie fasi previste dall’iter di approvazione del piano, ivi inclusa la valutazione ambientale strategica se necessaria (fase preliminare di formazione del piano e del relativo Rapporto ambientale e fase di adozione dei medesimi elaborati) e dovrà fornire supporto tecnico agli uffici e ai referenti politici nella fase di pubblicazione, partecipando, qualora richiesto, ai necessari incontri tecnico/politici interni agli Enti e a tutti gli incontri pubblici, approntando materiale esplicativo di sintesi e avvalendosi anche di presentazioni video e multimediali.
L’Affidatario dovrà esaminare le osservazioni pervenute, sia in fase preliminare che in fase di adozione e formulare le risposte, con il supporto degli uffici competenti, e redigere i documenti controdedotti finali.
In sintesi, per quanto riguarda la redazione del PGTU, l’Affidatario dovrà almeno:
- redigere tutti i documenti e gli elaborati grafici necessari;
- raccogliere le osservazioni relative a tutte le fasi dell’iter procedurale e predisporre i relativi adeguamenti dei documenti;
- redigere le controdeduzioni e i documenti controdedotti;
- redigere tutti i documenti e gli elaborati grafici necessari alle fasi di adozione del piano;
- redigere tutti i documenti definitivi e gli elaborati grafici necessari all’approvazione.
ART. 4 - MODALITÀ DI ESPLETAMENTO DELL’AFFIDAMENTO
L’Affidatario espleterà il servizio in questione alle condizioni previste nel presente Capitolato, negli atti da questo richiamati, nonché nel rispetto di tutte le disposizioni normative vigenti per il servizio oggetto dell’affidamento.
La Stazione appaltante si impegna a fornire all’Affidatario, all’inizio del Servizio, tutte le informazioni e gli atti in suo possesso attinenti all’espletamento del Servizio stesso. L’Affidatario nell’espletamento del proprio incarico dovrà rapportarsi con il Responsabile Unico del Procedimento nonché con il gruppo interdisciplinare predisposto per la redazione del PUMS e del PGTU.
Nello svolgimento del Servizio l’Affidatario deve tener conto delle direttive e delle disposizioni che possono essere impartite dalla Stazione appaltante, che può fornire le indicazioni e informazioni specifiche.
L’Affidatario dovrà garantire la presenza ai momenti di confronto con gli organi rappresentativi, con le diverse amministrazioni e figure istituzionali, con la cittadinanza e con tutti i portatori di interesse. Tutti gli elaborati dovranno essere prodotti in 3 (tre) copie cartacee e su supporto digitale (in formato aperto), dovranno inoltre essere forniti i medesimi materiali sia in formato .pdf sia in formati editabili standard (ad esempio documenti Word o file Autocad, ecc.) e analogamente dovranno essere fornite le basi di dati raccolte ed elaborate (file Excel, database, .dbf, file shape, ecc.), e dovranno essere compatibili con i sistemi informativi in uso presso il Comune di Napoli. Dovranno fornirsi anche tutte le elaborazioni e il materiale prodotto durante l’intera prestazione, compresi gli scenari scartati.
L’Affidatario è obbligato, senza ulteriori compensi, a:
- relazionare periodicamente sulle operazioni svolte e sulle metodologie seguite, a semplice richiesta della Stazione appaltante;
- far presente alla Stazione appaltante, con la massima tempestività, evenienze o emergenze che si verifichino nell’esecuzione delle prestazioni e che rendano necessari interventi di adeguamento o razionalizzazione;
- partecipare alle riunioni indette dalla Stazione appaltante, a semplice richiesta della stessa nonché a ogni altra riunione indetta in ordine all’intervento.
Tutti gli elaborati, documenti e allegati devono essere redatti in lingua italiana. L’Amministrazione si riserva di chiedere la redazione di documenti in lingua inglese.
L’attività dovrà essere svolta dall’Affidatario presso le proprie strutture e con propri mezzi, fatti salvi gli incontri che saranno richiesti presso le sedi individuate dalla Stazione appaltante.
ART. 5 - TERMINI DI ESPLETAMENTO DELL’INCARICO
I termini per l’espletamento dell’incarico sono di n. 15 (quindici) mesi a decorrere dalla data di avvio dell’esecuzione del contratto e, comunque, fino alla definitiva approvazione dei piani, fatti salvi i tempi indicati dalla normativa per la pubblicazione del piano e per l’acquisizione di eventuali pareri degli Enti competenti.
Il Comune di Napoli si riserva di dare avvio alle attività anche nelle more della stipula del contratto. L’Affidatario è responsabile del rispetto dei termini per l’espletamento del Servizio.
Eventuale proroga potrà essere concessa dal Responsabile Unico del Procedimento solo per cause non imputabili all’Affidatario, previa motivata richiesta scritta formulata con congruo anticipo.
In ogni caso, qualunque sospensione delle prestazioni, per qualunque causa, anche di forza maggiore, deve essere comunicata tempestivamente, per iscritto, al Responsabile Unico del Procedimento.
L’Affidatario risponde dei maggiori oneri riconoscibili a qualunque soggetto in seguito a variazioni o sospensioni delle prestazioni o altri atti o comportamenti non autorizzati.
Le consegne sono indicativamente previste:
a) entro 15 giorni dalla data di avvio dell’esecuzione del contratto dovrà essere consegnato un Piano operativo dettagliato, che espliciti nei particolari il programma generale di tutta le attività da eseguirsi a opera dell’Affidatario e le modalità operative;
b) entro 30 giorni dalla data di avvio dell’esecuzione del contratto dovrà essere consegnato il rapporto preliminare, contenente anche i risultati della prima fase di partecipazione;
c) le restanti consegne saranno definite a seguito del piano operativo di cui al punto a) in contraddittorio con il Responsabile Unico del Procedimento. Il Piano operativo dovrà essere predisposto considerando le tempistiche dettate dal d.m. 397/2017 e dal d.lgs 152/2006:
Controdeduzioni osservazioni | 1 mese |
Redazione rapporto ambientale | 1 mese |
Controdeduzioni alle osservazioni e redazione proposta di piano (piano revisionato + rapporto ambientale + sintesi non tecnica) | 2 mesi |
Revisione del piano sulla base del parere motivato e delle consultazioni | 1 mese |
La stazione appaltante ha facoltà di prorogare o sospendere i termini sopraindicati, previa richiesta scritta, in caso di forza maggiore, o per giustificati motivi che non siano imputabili all’Affidatario, o per cause imputabili all’iter burocratico da seguire.
ART. 6 - COORDINAMENTO TECNICO – ORGANIZZATIVO DEL SERVIZIO
L’Affidatario è tenuto ad indicare alla Stazione appaltante il nominativo di un “coordinatore”, esperto pianificatore, con esperienza almeno decennale, laureato in Architettura o in Pianificazione urbanistica e territoriale, designato al coordinamento, in qualità di responsabile dei rapporti con il Responsabile Unico del Procedimento del Comune di Napoli.
L’Affidatario dovrà indicare, inoltre:
- un esperto per la redazione della VAS, con esperienza almeno decennale nel settore, laureato in Architettura o Ingegneria;
- un esperto in comunicazioni per l’elaborazione del percorso partecipativo, con esperienza almeno quinquennale, laureato in Scienze della comunicazione (o assimilabili);
- un esperto in pianificazione dei trasporti, con esperienza almeno decennale nel settore, laureato in Ingegneria;
- un esperto in progettazione di sistemi di trasporto, con esperienza almeno decennale nel settore, laureato Ingegneria;
Detti soggetti devono assumere il ruolo di componente del RTI concorrente o essere in rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato (rapporto di lavoro qualificabile come collaborazione coordinata e continuativa su base annua, oppure consulente, iscritto all’albo professionale e munito di partiva IVA, che abbia fatturato nei confronti del concorrente una quota superiore al cinquanta per cento del proprio fatturato annuo, risultante dall’ultima dichiarazione IVA, nei casi indicati dal d.m. 2 dicembre 2016, n. 263) con l'operatore economico che partecipa alla presente procedura. A tal fine l’operatore economico deve precisare il rapporto che intercorre con tali soggetti.
A tal fine l’operatore economico deve precisare il rapporto che intercorre con tali soggetti.
È possibile indicare uno stesso soggetto quale responsabile contemporaneamente di più competenze specialistiche, purché in possesso delle relative specializzazioni.
ART. 7 - CORRISPETTIVO E MODALITÀ DI PAGAMENTO
L’importo complessivo del corrispettivo calcolato è comprensivo di ogni attività necessaria allo svolgimento dell'incarico.
L’importo stimato posto a basa di gara per la prestazione in oggetto, comprensivo di tutte le spese e le prestazioni richieste è pari a € 124.000,00 (euro centoventiquattromila/00) oltre IVA e oneri previdenziali previsti dalla legge.
n. | Descrizione servizi/beni | CPV | P (principale) S (secondaria) | Importo oltre IVA |
1 | Completamento PUMS e aggiornamento PGTU | 71400000-2 | P | €110.000,00 |
2 | Elaborazione e realizzazione percorso partecipato | S | €14.000,00 | |
Importo complessivo a base di gara oltre IVA e oltre oneri | €124.000,00 |
A tale importo verrà applicato il ribasso percentuale offerto.
Non sono riconosciuti onorari, spese generali e compensi accessori per raccolta dati, sopralluoghi, incontri, riunioni ed ogni altra attività connessa allo svolgimento dell’incarico.
Il pagamento avverrà secondo le seguenti modalità stabilite dal piano di finanziamento:
− 20% dell'importo dovuto al netto del ribasso offerto in sede di gara alla consegna dei documenti preliminari relativi al PUMS;
− 30% dell'importo dovuto al netto del ribasso offerto in sede di gara alla consegna dei documenti necessari all’adozione del PUMS;
− 20% dell'importo dovuto al netto del ribasso offerto in sede di gara all’approvazione del PUMS;
− 30% dell'importo dovuto al netto del ribasso offerto in sede di gara al termine delle attività previste dal contratto sancito con l’approvazione di entrambi i piani in Consiglio comunale, a seguito di rilascio del certificato di verifica di conformità come da d.lgs. 50/2016.
La Stazione appaltante è estranea ai rapporti intercorrenti tra l’Affidatario e gli eventuali collaboratori delle cui prestazioni l’Affidatario intenda o debba avvalersi, qualora il ricorso a detti collaboratori non sia vietato da norme di legge, di regolamento o contrattuali.
L'incaricato non potrà espletare attività eccedenti a quanto pattuito o che comportino un compenso superiore a quello previsto prima di aver ricevuto l’autorizzazione a procedere dal Comune di Napoli. In mancanza di tale preventivo benestare, l’Amministrazione non riconoscerà l’eventuale pretesa di onorario aggiuntivo.
Sono a carico dell’Incaricato le spese di bollo del contratto e quelle dell’eventuale registrazione, tutte le imposte e tasse da esso derivanti, a norma delle leggi vigenti. Sono a carico dell’Amministrazione committente l’IVA e i contributi previsti per legge.
Il pagamento all’Incaricato del corrispettivo da parte del Committente per le prestazioni oggetto del presente contratto è subordinato all’acquisizione della regolarità contributiva.
La liquidazione sarà effettuata a 30 (trenta) giorni dalla data di presa in carico delle fatture salvo rifiuto motivato per riscontrata irregolarità o mancanza del documento di approvazione. La decorrenza dei termini di pagamento delle fatture è subordinata alle verifiche dei presupposti condizionanti l'esigibilità del pagamento.
È esclusa ogni possibilità di rivalutazione, revisione, indicizzazione del corrispettivo spettante all’Affidatario per la durata del contratto, anche in ipotesi di proroga concessa/imposta dalla Stazione appaltante.
ART. 8 - TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI
L’Affidatario assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari conseguenti alla sottoscrizione del contratto nelle forme e con le modalità previste dall’art. 3 della legge 136/2010. L’Affidatario, in particolare, si impegna a trasmettere alla Stazione appaltante, entro 7 (sette) giorni dall’accensione del/i conto/conti dedicato/i al contratto in oggetto, gli estremi del/i conto/i medesimo/i, nonché le generalità e il codice fiscale delle persone delegate alle operazioni sullo/gli stesso/i.
L’esecutore si impegna a comunicare, ai sensi e nei modi di cui all’articolo 3, comma 7, della legge 136/2010 e s.m.i., da riportare eventualmente nel contratto d’appalto:
a) le modalità di riscossione delle somme dovute secondo le norme che regolano la contabilità della Stazione appaltante;
b) i dati identificativi del Conto Corrente bancario o postale dedicato con gli estremi necessari per il bonifico bancario relativi al pagamento. Tali dati ai sensi dell’art. 3, comma 7, della legge 136/2010 e s.m.i. devono essere tali da garantire la tracciabilità dei pagamenti.
c) le generalità delle persone titolari del Conto Corrente e di quelle legittimate ad operare ed a riscuotere le somme ricevute in conto o a saldo anche per effetto di eventuali cessioni di credito preventivamente riconosciute dalla Stazione appaltante.
L’Affidatario si impegna, inoltre, a comunicare alla Stazione appaltante ogni vicenda modificativa che riguardi il/i conto/i in questione, entro 7 (sette) giorni dal verificarsi della stessa.
Il bonifico bancario o postale, in relazione a ciascuna transazione di pagamento, deve riportare il codice unico di progetto (CUP) o il CIG (Codice identificativo Gare) relativo all’investimento.
La Stazione appaltante verificherà, in occasione di ogni pagamento all’esecutore e con interventi di controllo ulteriori l’assolvimento, da parte dello stesso, degli obblighi relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari.
Nel caso in cui l’Affidatario non adempia agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui al punto precedente, la Stazione appaltante avrà facoltà di risolvere immediatamente il contratto mediante semplice comunicazione scritta da inviare a mezzo pec, salvo in ogni caso il risarcimento dei danni prodotti da tale inadempimento.
L’Affidatario si obbliga, inoltre, a introdurre, a pena di nullità assoluta, nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e con i subcontraenti un’apposita clausola con cui essi assumono gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 136/2010.
L’Affidatario si impegna a far sì che, nelle fatture o documenti equipollenti emessi nei confronti della Stazione appaltante per il pagamento in acconto o a saldo di quanto contrattualmente dovutogli, il/i conto/i indicato/i per il pagamento sia/siano sempre compreso/i tra quelli indicati al comma 1 del presente articolo. L’Affidatario si impegna altresì a effettuare sul/i conto/i di cui al medesimo comma 1 i pagamenti dovuti nei confronti dei subappaltatori e dei subcontraenti in relazione al contratto stipulato, salvo le deroghe concesse dalla legge 136/2010 ed eventuali s.m.i.
Ai sensi e per gli effetti della legge 244/2007 (finanziaria 2008) e dei successivi decreti attuativi l’aggiudicatario ha l’obbligo di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Le fatture in forma cartacea non potranno essere accettate da parte della Pubblica Amministrazione, né è possibile procedere al relativo pagamento. La trasmissione delle fatture avviene attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) con codice IPA che verranno comunicati dalla stazione appaltante.
Il mancato rispetto di tale disposizione renderà irricevibili le fatture presentate in forma diversa da quella ammessa dalla legge.
ART. 9 – GARANZIE
Cauzione definitiva
L’aggiudicatario, prima della stipula del contratto, è tenuto a prestare, a garanzia di tutti gli oneri ivi derivanti, una cauzione definitiva in misura pari al 10% dell’importo complessivo di aggiudicazione, con esclusivo riferimento alle prestazioni oggetto del presente incarico. La cauzione è prestata a garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall’eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse; a garanzia del rimborso delle somme che il Comune avesse sostenuto o da sostenere in sostituzione del soggetto inadempiente e dei connessi maggiori oneri a qualsiasi titolo sopportati, nonché a garanzia del rimborso delle somme pagate in più all'esecutore rispetto alle risultanze della liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno verso l'Affidatario. La garanzia cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio. La stazione appaltante può richiedere al soggetto aggiudicatario la reintegrazione della garanzia ove questa sia venuta meno in tutto o in parte. In caso di aggiudicazione con ribasso d’asta superiore al 10%, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20% l’aumento è di 2 punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%.
L'importo della garanzia, è ridotto del 50% per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO9000.
L'importo della garanzia è ridotto del 30 per cento, anche cumulabile con la riduzione di cui al primo periodo, per gli operatori economici in possesso di registrazione al sistema comunitario di eco- gestione e audit (EMAS), ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, o del 20 per cento per gli operatori in possesso di certificazione ambientale ai sensi della norma UNI ENISO14001.
L’importo della garanzia è ridotto del 20%, anche cumulabile con la riduzione di cui ai periodi primo e secondo, per gli operatori economici in possesso, in relazione ai beni o servizi che costituiscano almeno il 50% del valore dei beni e servizi oggetto del contratto stesso, del marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE) ai sensi del regolamento (CE) n. 66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009.
L'importo della garanzia è ridotto del 15 per cento per gli operatori economici che sviluppano un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-1 o un'impronta
climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/TS 14067. Per fruire delle riduzioni di cui al presente comma, l’operatore economico segnala, in sede di offerta, il possesso dei relativi requisiti e lo documenta nei modi prescritti dalle norme vigenti.
L’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 30%, non cumulabile con le riduzioni di cui ai periodi precedenti, per gli operatori economici in possesso del rating di legalità o
della attestazione del modello organizzativo, ai sensi del d.lgs. 231/2001 o di certificazione social accountability 8000, o di certificazione del sistema di gestione a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, o di certificazione OHSAS 18001, o di certificazione UNI CEI EN ISO 50001 riguardante il sistema di gestione dell'energia o UNI CEI 11352 riguardante la certificazione di operatività in qualità di ESC (Energy Service Company) per l'offerta qualitativa dei servizi energetici e per gli operatori economici in possesso della certificazione ISO 27001 riguardante il sistema di gestione della sicurezza delle informazioni.
Per fruire di tali benefici, l’operatore economico dovrà documentare in sede di offerta, il possesso del requisito allegando copia conforme all'originale della certificazione posseduta in corso di validità. Si precisa che:
− in caso di partecipazione in RTI orizzontale, o consorzio ordinario, il concorrente può godere del beneficio della riduzione della garanzia solo se tutti gli operatori economici che costituiscono il raggruppamento e/o il consorzio ordinario siano in possesso della predetta certificazione;
− in caso di partecipazione in RTI verticale, nel caso in cui solo alcune tra le imprese che costituiscono il raggruppamento verticale siano in possesso della certificazione, il raggruppamento stesso può beneficiare di detta riduzione, in ragione della parte delle prestazioni contrattuali che ciascun operatore economico raggruppato e/o raggruppando assume nella ripartizione dell'oggetto contrattuale all'interno del raggruppamento;
− in caso di partecipazione in consorzio il concorrente può godere del beneficio della riduzione della garanzia nel caso in cui la predetta certificazione sia posseduta dal consorzio.
La Garanzia può essere costituita, a scelta dell’offerente:
a) in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato depositati presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno, a favore della stazione appaltante; il valore deve essere al corso del giorno del deposito;
b) fermo restando il limite all’utilizzo del contante di cui all’articolo 49, comma l del d.lgs. 231/2007, con bonifico presso la Tesoreria del Banco di Napoli con le seguenti coordinate bancarie: IBAN XX00X0000000000000000000000 indicando come causale “Deposito cauzionale definitivo gara per l’affidamento del servizio per il completamento del processo di redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), comprensivo delle relative attività connesse al processo di valutazione ambientale strategica e al percorso partecipato, e l’aggiornamento del Piano generale del traffico urbano (PGTU) - CIG: 7744844F70.
c) fideiussione bancaria o assicurativa rilasciata da imprese bancarie o assicurative che rispondano ai requisiti di cui all’art. 93, comma 3 del Codice. In ogni caso, la garanzia fideiussoria è conforme allo schema tipo di cui all’art. 103, comma 9 del Codice.
In caso di prestazione della garanzia sotto forma di fideiussione, questa dovrà:
− essere conformi allo schema tipo approvato con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e previamente concordato con le banche e le assicurazioni o loro rappresentanze.
− essere prodotta in originale (sottoscritta in originale dal garante) con espressa menzione dell’oggetto e del soggetto garantito;
− le polizze con firma digitale del garante devono riportare l’autentica della sottoscrizione da parte di un notaio.
La garanzia deve prevedere espressamente:
− la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all’art. 1944 del Codice civile, volendo e intendendo restare obbligata in solido con il debitore;
− la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957 del Codice civile;
− l’operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
In caso di raggruppamenti temporanei le garanzie fideiussorie e le garanzie assicurative sono presentate, su mandato irrevocabile, dalla mandataria in nome e per conto di tutti i concorrenti ferma restando la responsabilità solidale tra le imprese.
La mancata costituzione della predetta garanzia determina la revoca dell’aggiudicazione da parte del Comune, che procederà all’affidamento dell’appalto al concorrente che segue in graduatoria.
Garanzia sul pagamento della rata di saldo
1. Il pagamento della rata di saldo è subordinato, ai sensi dell’art. 103, comma 6, del Codice dei contratti, alla prestazione di una specifica garanzia fidejussoria.
2. Detta garanzia fidejussoria, ai sensi dell’art. 103, comma 6, del Codice dei contratti, dovrà essere di entità pari all’importo della rata di saldo maggiorata del tasso di interesse legale applicato al periodo intercorrente tra la data di emissione della verifica di conformità e l’assunzione del carattere di definirà del medesimo ai sensi dell’art. 102, comma 3, del Codice dei contratti (24 mesi).
ART. 10 - RESPONSABILITÀ DELL’AGGIUDICATARIO
L’Aggiudicatario è responsabile della perfetta esecuzione dell’incarico, secondo quanto prescritto nel presente Capitolato, nonché nelle disposizioni non opposte, contenute negli ordini, istruzioni e precisazioni della Committente o del Responsabile del Procedimento.
L’Aggiudicatario dovrà correggere a proprie spese quanto eseguito in difformità alle disposizioni di cui sopra, o quanto non eseguito, comunque, a regola d’arte.
L’Aggiudicatario è responsabile civilmente e penalmente dei danni di qualsiasi genere che potessero derivare a persone, proprietà e cose nell’esecuzione dell’attività oggetto dell’incarico.
ART. 11 – OBBLIGO A CARICO DELL’AFFIDATARIO
L’Affidatario, nell’espletamento di tutte le operazioni affidate è tenuto al rispetto della documentazione di gara, degli obblighi assunti con l’offerta, del contratto e di tutte le disposizioni legislative, amministrative e regolamentari vigenti applicabili in costanza di contratto.
Tutte le fasi operative elencate sono ricomprese fra quelle remunerate dal corrispettivo di cui al punto
7. L’Affidatario provvederà a propria cura e spese all’acquisto dei materiali e dei beni necessari allo svolgimento delle prestazioni oggetto di affidamento, nonché alla retribuzione del personale e dei collaboratori necessari all’espletamento delle stesse.
L’Affidatario, con riferimento a tutte le attività affidate e in linea con gli obiettivi di principio, è inoltre tenuto a supportare la Stazione appaltante, rendendo disponibili i dati, le analisi svolte, le professionalità individuate per l’adempimento del contratto, nello svolgimento di analisi, ricerche o progetti relativi agli argomenti trattati in caso di richiesta esplicita anche oltre la data di scadenza del contratto.
L’Affidatario dovrà garantire la propria disponibilità, nella figura di almeno uno dei Responsabili individuati, per almeno un incontro a settimana per tutto il periodo contrattuale, presso la sede indicata dalla stazione appaltante per svolgere attività di confronto, verifica e lavoro congiunto. Dovrà inoltre garantire la propria disponibilità a prendere parte agli incontri di partecipazione politici e a presentare gli elaborati prodotti e le idee sviluppate durante l’attività. Sarà la stazione appaltante a convocare l’Affidatario, concordando preventivamente la data d’incontro.
ART. 12 - CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI
Ai sensi dell’art. 105, comma 1, del Codice è vietata la cessione anche parziale del contratto da parte dell’Affidatario fatto salvo quanto previsto dall’art. 106, comma 1, lettera d, punto 2, del Codice; ogni atto contrario è nullo di diritto.
Nei casi previsti dall’art. 106, comma 1, lettera d, punto 2, del Codice le cessioni di azienda e gli atti di trasformazione, fusione e scissione relativi ai soggetti esecutori di contratti pubblici non hanno singolarmente effetto nei confronti della stazione appaltante fino a che il cessionario, ovvero il soggetto risultante dall’avvenuta trasformazione, fusione o scissione, non abbia proceduto alle comunicazioni previste dall’art. 1 del d.P.C.M. 187/1991 e non abbia documentato il possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal codice dei contratti.
Nei sessanta giorni successivi la stazione appaltante può opporsi al subentro del nuovo soggetto nella titolarità del contratto, con effetti risolutivi sulla situazione in essere, laddove, non risultino sussistere
i requisiti di cui alla documentazione antimafia prevista dal d.lgs. 159/2011. Ferme restando le ulteriori previsioni legislative vigenti in tema di prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di pericolosità sociale, decorsi sessanta giorni senza che sia intervenuta opposizione, le cessioni di azienda e gli atti di trasformazione, fusione e scissione producono, nei confronti della Stazione Appaltante, tutti gli effetti loro attribuiti dalla legge.
È ammessa la cessione dei crediti, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 106, comma 13, del Codice dei contratti e della legge 52/1991, e alle condizioni di cui al presente articolo.
Ai fini dell'opponibilità alle stazioni appaltanti, le cessioni di crediti devono essere stipulate mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata e devono essere notificate alle amministrazioni debitrici. Fatto salvo il rispetto degli obblighi di tracciabilità, le cessioni dei crediti del presente appalto, sarà efficace e opponibile alla Stazioni appaltanti qualora questa non le rifiutino con comunicazione da notificarsi al cedente e al cessionario entro quarantacinque giorni dalla notifica della cessione.
Le cessioni di crediti possono essere effettuate esclusivamente a soggetti finanziari disciplinati dalle leggi in materia bancaria e creditizia, il cui oggetto sociale preveda l'esercizio dell'attività di acquisto di crediti di impresa.
La cessione da parte dell'esecutore di tutti o di parte dei crediti che devono venire a maturazione può avvenire esclusivamente mediante un apposito e separato atto contrattuale da sottoscriversi contestualmente al contratto d’appalto. La Stazione appaltante, tuttavia, si riserva la più ampia facoltà di accettare o non accettare tale tipologia di cessione a favore dell’esecutore, senza obbligo di motivazione.
In ogni caso la Stazione appaltante può opporre al cessionario tutte le eccezioni opponibili al cedente in base al contratto d’appalto, con questo stipulato.
ART. 13 - STIPULA DEL CONTRATTO E ONERI CONTRATTUALI
Il contratto sarà formalizzato e gestito dal Comune di Napoli. Tutte le spese inerenti il contratto saranno a carico dell’aggiudicatario senza alcuna possibilità di rivalsa.
Tali oneri sono: marche da bollo per la stesura del contratto, diritti di segreteria, imposta di registro a norma di legge e qualsiasi altra imposta e tassa secondo le leggi vigenti.
L’aggiudicatario dell’incarico con la firma del contratto accetta espressamente e per iscritto, a norma degli artt. 1341, comma 2, del Codice civile, tutte le clausole previste nel presente Capitolato prestazionale, nonché le clausole contenute in disposizioni di legge e regolamento nel presente atto richiamate.
L’interpretazione delle clausole contrattuali e delle disposizioni del presente capitolato deve essere fatta tenendo conto delle finalità perseguite con il contratto, secondo quanto previsto dal Codice Civile.
ART. 14 - RISERVATEZZA
L'Aggiudicatario ha l'obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni, ivi comprese quelle che transitano per le apparecchiature di elaborazione dati, di cui sia a conoscenza o in possesso durante l'esecuzione del Servizio, o comunque in relazione ad esso, e di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all'esecuzione del Servizio.
L'obbligo suddetto sussiste, altresì, relativamente a tutto il materiale originario, o predisposto, in esecuzione del Servizio.
L'Aggiudicatario è responsabile per l'esatta osservanza, da parte dei propri dipendenti, consulenti e collaboratori, nonché di tutti coloro che sono coinvolti, seppur a vario titolo, nell'esecuzione del Servizio, degli obblighi di segretezza anzidetta.
L'Aggiudicatario si impegna, altresì, al rispetto del d.lgs. 196/2003 e dei relativi regolamenti di attuazione, a pena di risoluzione del contratto. I dati, gli elementi e ogni informazione acquisita in sede di offerta sono utilizzati dalla Stazione appaltante esclusivamente ai fini della gara e della individuazione dell'Aggiudicatario, garantendo l'assoluta sicurezza e riservatezza, anche in sede di
trattamento dati con sistemi automatici e manuali. L’inadempimento costituirà causa di risoluzione contrattuale ai sensi del successivo articolo “inadempimento e risoluzione”.
ART. 15 - PENALI
Il ritardo nell’adempimento degli obblighi di cui sopra e/o assunti con l’offerta da parte dell’Affidatario può comportare l’applicazione di una penale di importo pari a 30,00 (trenta/00) euro per ogni giorno di ritardo riscontrato, in ogni adempimento.
La mancata presentazione, senza giustificato motivo, a un incontro di lavoro o relativo alle attività di comunicazione e consultazione convocate, nel rispetto degli accordi contrattuali, può comportare l’applicazione di una penale di importo pari a 100,00 (cento/00) euro.
Qualora si verificassero inadempienze, ritardi o difformità delle attività rispetto a quanto previsto nel presente capitolato e nell’offerta di gara, potranno essere previste penali fra un minimo di 500,00 (cinquecento/00) euro e un massimo di 5.000,00 (cinquemila/00) euro a seconda della gravità del fatto. Tali penali saranno quantificate dal Responsabile Unico del Procedimento in considerazione all’entità dell’inadempimento stesso.
L’applicazione della penale non esclude la responsabilità dell’Affidatario per eventuali maggiori danni subiti dalla Stazione appaltante.
Le penali sono trattenute in occasione del primo pagamento successivo alla loro applicazione. L’importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi precedenti non può superare il 10% (dieci per cento) dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale trova applicazione l’art. 108 del Codice dei contratti e il successivo art. 15, in materia di risoluzione del contratto.
È ammessa, su motivata richiesta dell’esecutore, la totale o parziale disapplicazione della penale, quando si riconosca che il ritardo non è imputabile all’impresa, oppure quando si riconosca che la penale è manifestatamente sproporzionata, rispetto all’interesse della Stazione appaltante. La disapplicazione non comporta il riconoscimento di compensi o indennizzi all’esecutore.
Sull’istanza di disapplicazione della penale decide la Stazione appaltante su proposta del Responsabile Unico del Procedimento, sentito il Direttore dell’esecuzione e l’Organo di collaudo, ove costituito.
ART. 16 - INADEMPIMENTO E RISOLUZIONE
È fatto obbligo all’Affidatario di accettare ogni verifica o richiesta di documentazione da parte della Stazione appaltante purché per attività inerenti il Servizio affidato.
Qualora l’Affidatario non ottemperi, nello svolgimento del Servizio, alle prescrizioni contenute nel presente Disciplinare, nei documenti di gara o alle indicazioni e direttive che possano essere impartite dal Comune di Napoli, quest'ultimo procede, a mezzo PEC, ad intimare il compimento di quanto necessario per il rispetto delle obbligazioni contrattuali entro un termine perentorio, sospendendo gli eventuali pagamenti in corso. In difetto, il Comune di Napoli potrà procedere alla risoluzione del contratto.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contratto, previa diffida ad adempiere ai sensi degli artt. 1453 e 1454 del Codice civile, in caso di grave inadempimento e di penali per un importo pari al 10% del valore del contratto, ovvero per gravi e/o reiterate violazioni degli obblighi contrattuali o per gravi e/o reiterate violazioni e/o inosservanze delle disposizioni legislative e regolamentari, ovvero qualora siano state riscontrate irregolarità non tempestivamente sanate che abbiano causato disservizio per l’Amministrazione, ovvero vi sia stato grave inadempimento dell’Aggiudicatario stesso nell’espletamento del servizio in parola mediante subappalto non autorizzato, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto.
Costituiscono motivi di risoluzione di diritto del contratto, ai sensi dell’art. 1456 del Codice civile (clausola risolutiva espressa) le seguenti fattispecie:
- sopravvenuta causa di esclusione di cui all’art. 80 del d.lgs. 50/2016;
- falsa dichiarazione o contraffazione di documenti nel corso dell’esecuzione delle prestazioni;
- interdizione, sulla base dell’informativa Antimafia emessa dalla Prefettura, per l’Aggiudicatario provvisorio o il contraente;
- accertamento dell’impiego di manodopera con modalità irregolari o del ricorso a forme di intermediazione abusiva per il reclutamento della stessa;
- inosservanza degli impegni di comunicazione alla Prefettura di ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità nonché offerta di protezione o ogni illecita interferenza avanzata prima della gara e/o dell’affidamento ovvero nel corso dell’esecuzione del servizio nei confronti di un proprio rappresentante, agente o dipendente, delle imprese subappaltatrici e di ogni altro oggetto che intervenga a qualsiasi titolo nello svolgimento della prestazione di cui lo stesso venga a conoscenza.
Qualora l’Affidatario non assolva agli obblighi previsti dall’art. 3 della legge 136/2010, relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari inerenti all’appalto, il contratto d’appalto si risolverà di diritto ai sensi del comma 8 del medesimo art. 3.
In caso di ripetute violazioni al Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 254 del 24 aprile 2014, si procede alla risoluzione del contratto.
Qualora il Direttore dell’esecuzione o il Responsabile Unico del Procedimento, ciascuno per le proprie competenze, accertino il verificarsi di una delle ipotesi sopraelencate (o altri casi per i quali l’inadempimento, l’irregolarità o il ritardo posto in essere dall’ esecutore possano compromettere la buona uscita del servizio) si procederà senza indugio alla risoluzione del contratto seguendo il procedimento di cui all’art. 108 del d.lgs. 50/2016.
Nei casi di risoluzione del contratto, la stessa avrà effetto dalla venuta a conoscenza all’Affidatario della decisione assunta dalla Stazione appaltante mediante raccomandata A.R. da parte del Responsabile Unico del Procedimento ovvero mediante ordine di servizio del Direttore dell’esecuzione.
Nelle ipotesi di cui sopra il contratto sarà risolto di diritto con effetto immediato a seguito della dichiarazione del Comune, in forma di lettera a raccomandata, di volersi avvalere della clausola risolutiva.
La risoluzione del contratto non pregiudica in ogni caso il diritto del Comune al risarcimento.
Per il ripetersi di gravi inadempienze, previe le contestazioni del caso, potrà darsi luogo alla risoluzione anticipata del contratto senza che alcun indennizzo sia dovuto all’Aggiudicatario salvo ed impregiudicato, invece, qualsiasi ulteriore diritto che il Comune possa vantare nei confronti dell’Aggiudicatario stesso.
All’aggiudicatario verrà corrisposto il prezzo contrattuale del servizio regolarmente effettuato prima della risoluzione, detratte le penalità, le spese e i danni.
In ognuna delle ipotesi sopra previste, la Committente non pagherà il corrispettivo delle prestazioni non eseguite, ovvero non esattamente eseguite, fatto salvo il diritto a pretendere il risarcimento dei maggiori danni subiti.
ART. 17 - RECESSO
La Stazione appaltante si riserva la facoltà di recedere dall’incarico in oggetto in qualsiasi momento, con provvedimento motivato, da inoltrarsi all’Affidatario a mezzo posta elettronica certificata (PEC) con 30 giorni di preavviso.
La Stazione appaltante si riserva, inoltre, la facoltà di recedere dall’incarico in oggetto in caso di inadempimento da parte dell’Aggiudicatario degli obblighi da lui assunti senza giustificato motivo con comunicazione a mezzo posta elettronica certificata (PEC) ad effetto immediato.
Il progettista, a comunicazione ricevuta, dovrà far pervenire entro 30 giorni tutte le informazioni e i risultati dell’attività svolta fino a quel momento. La Stazione appaltante dovrà liquidare al professionista tutte le prestazioni fino a quel momento svolte.
La Stazione appaltante ha inoltre facoltà di dichiarare esaurito l’incarico, senza possibilità di reclamo o di opposizione da parte del professionista, in qualunque fase delle prestazioni qualora ritenga di non dare seguito alle ulteriori fasi di affidamento. In tali casi al tecnico incaricato sarà corrisposto il compenso relativo alle prestazioni svolte, sempre che esse siano meritevoli di approvazione.
È fatto divieto all'Aggiudicatario di recedere dal contratto sottoscritto con la Stazione appaltante. Oltre ai casi di risoluzione del contratto espressamente previsti e quelli operanti ope legis, la Stazione appaltante ha la facoltà di recedere, in qualsiasi momento, dal contratto, in caso di violazione di una delle clausole di autotutela o al verificarsi dei presupposti di cui all'art. 11, comma 3, del d.P.R. 252/1998 e ss.mm.ii..
La Stazione appaltante, inoltre, si riserva ii diritto di recedere dal contratto a fronte di informazioni antimafia, anche atipiche, comunque ed in qualsiasi momento pervenute, che segnalino ii rischio di tentativi di infiltrazione nell'Aggiudicatario da parte della criminalità organizzata.
Qualora circostanze particolari impediscano temporaneamente la regolare esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto, il RUP ha la facoltà di sospendere l'esecuzione del contratto medesimo, indicando le ragioni e l'imputabilità delle medesime. Il RUP può, altresì, ordinare la sospensione dell'esecuzione del contratto.
ART. 18 - DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
Tutte le controversie derivanti dall’esecuzione e dall’interpretazione del contratto saranno devolute al giudice ordinario. Il foro competente è il Tribunale di Napoli.
ART. 19 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai sensi della normativa vigente, i dati forniti dalle società saranno trattati esclusivamente per le finalità connesse alla gara e per l’eventuale successiva stipulazione e gestione del contratto.
Il titolare del trattamento è il Comune di Napoli.
ART. 20 - ONERI E OBBLIGHI IN MATERIA DI TUTELA DEI LAVORATORI
Restano a carico dell’Affidatario gli oneri e gli obblighi relativi all’osservanza delle norme derivanti dalle leggi e dai regolamenti vigenti in materia di lavoro applicabili al settore oggetto di affidamento.
ART. 21 - SUBAPPALTO
Per la particolare tipologia dell’appalto in oggetto, è vietato il sub-appalto.
Non sono considerate sub-appalto le seguenti attività che pertanto l’Affidatario potrà acquistare da fornitori terzi e/o comunque mediante sub-contratti: eventuali indagini o attività propedeutiche alla redazione della VAS, il rilievo fotografico, le indagini sul campo eccetto l’organizzazione e il coordinamento, la stampa di materiale divulgativo e per la comunicazione, e in generale le attività prive di contenuto intellettuale, nonché altre eventuali attività individuate in sedi di chiarimenti forniti dalla stazione appaltante nella fase precedente la formulazione delle offerte.
Si applica comunque quanto disposto dall’art. 105 del d.lgs. 50/2016, in tema di sub-contratti.
ART. 22 - DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO – PROTOCOLLO DI LEGALITÀ - CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI NAPOLI – PATTO DI INTEGRITÀ
L’esecutore con la partecipazione alla gara, dichiara espressamente che tutte le clausole e condizioni previste nel contratto, nel presente capitolato e in tutti gli altri documenti che del contratto fanno parte integrante, hanno carattere di essenzialità.
La sottoscrizione del contratto da parte dell’Affidatario equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione anche dei suoi allegati, delle leggi, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici; equivale altresì a completa accettazione di tutte le disposizioni che regolano il presente appalto e di tutte le previsioni contenute nel progetto definitivo posto a base di gara per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione
L’Affidatario dà altresì atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta.
L’Affidatario non potrà quindi eccepire, durante l’esecuzione delle prestazioni, la mancata conoscenza di condizioni o sopravvenienza di elementi ulteriori, a meno che tali nuovi elementi appartengano alla categoria dei fatti non conoscibili con la normale diligenza o alle cause di forza maggiore.
Protocollo di Legalità
Nel partecipare alla gara l’Affidatario dichiara di conoscere e di accettare le condizioni inserite nel Protocollo di legalità sottoscritto dall’Amministrazione comunale e dall’U.T.G. territorialmente competente, in data 1 agosto 2007, recepite con delibera di Giunta comunale n. 3202 del 27 settembre 2007.
La Stazione appaltante, oltre all’osservanza del Codice dei contratti, del d.P.R. 252/1998, nonché delle disposizioni di cui alla legge regionale della Campania 3/2007 sugli appalti pubblici, si conforma alle procedure e agli obblighi di seguito indicati. Relativamente agli appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a €250.000,00, ovvero ai subappalti e/o subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a €100.000,00, alle prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a €50.000,00; tutte somme al netto di IVA, la Stazione appaltante:
a) assume l’obbligo, prima di procedere alla stipula del contratto d’appalto, ovvero all’autorizzazione ai subappalti e/o subcontratti, di acquisire dalla Prefettura di Napoli le informazioni antimafia di cui all’art. 10 del d.P.R. 252/1998 sul conto delle imprese interessate aventi sede legale anche al di fuori della provincia, fornendo, tassativamente, i dati di cui all’allegato 4 al d.lgs. 490/1994;
b) allo scopo di acquisire ogni utile elemento informativo, atto a individuare gli effettivi titolari delle imprese e verificare la sussistenza o meno di cointeressenze di soggetti legati ad associazioni criminali mafiose, si impegna a inserire nei bandi di gara l’obbligo per le imprese interessate di comunicare i dati relativi alle società e alle imprese chiamate a realizzare, a qualunque titolo, l’intervento, anche con riferimento ai loro assetti societari e a eventuali successive variazioni;
c) si impegna a richiamare nei bandi di gara l’obbligo, per le imprese esecutrici a vario titolo i lavori, servizi e forniture, dell’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza, di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale, specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d’asta, ponendo a carico della impresa aggiudicataria gli oneri finanziari per la vigilanza dei cantieri e procedendo, in caso di grave e reiterato inadempimento, alla risoluzione contrattuale e/o revoca dell’autorizzazione al subappalto; si considera, in ogni caso, inadempimento grave:
I. la violazione di norme che ha comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato dall’autorità giudiziaria;
II. l’inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi;
III. l’impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% (venti per cento) del totale dei lavoratori regolarmente occupati nel cantiere o nell’opificio;
decorso il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla richiesta di rilascio delle informazioni antimafia, ovvero, nei casi d’urgenza, anche immediatamente dopo la richiesta, procede alla stipula del contratto o all’autorizzazione al subappalto o al subcontratto, nelle more del rilascio del provvedimento prefettizio, previa acquisizione del certificato camerale delle imprese interessate, con la dicitura antimafia di cui all’art. 5 del d.P.R. 252/1998. Qualora, dalle verifiche eseguite dalla Prefettura, siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo, ovvero dovessero emergere ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d’interesse, si impegna a rendere operativa una specifica clausola che preveda espressamente la risoluzione immediata e
automatica del vincolo contrattuale ovvero a procedere alla revoca immediata dell’autorizzazione al subcontratto; in tal caso, a carico dell’impresa nei cui confronti siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo dovrà essere applicata anche una penale a titolo di liquidazione del danno - salvo comunque il maggior danno - nella misura del 10% (dieci per cento) del valore del contratto ovvero, quando lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; la Stazione appaltante potrà detrarre automaticamente l’importo delle predette dalle somme dovute in relazione alla prima erogazione utile;
d) fuori dalle ipotesi disciplinate dalla precedente lettera c), si obbliga a procedere alla risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero alla revoca immediata dell’autorizzazione al subcontratto quando gli elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, ovvero le ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d’interesse, dovessero emergere successivamente alla stipula del contratto, o all’autorizzazione al subcontratto;
e) si impegna a inserire nei bandi di gara la facoltà di non stipulare il contratto e di non autorizzare il subappalto o il subcontratto ovvero, se il contratto sia già stipulato o l’autorizzazione già concessa, di procedere alla risoluzione del vincolo contrattuale o alla revoca dell’autorizzazione al subappalto (clausola di gradimento), qualora vengano acquisiti elementi o indicazioni rilevanti ai fini delle valutazioni discrezionali ammesse dalla legge, così come previsto dall’art. 10, comma 9, del d.P.R. 252/1998;
f) si obbliga a non autorizzare subappalti a favore di imprese che abbiano partecipato alla procedura di aggiudicazione dell’appalto o della fornitura, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche;
si impegna, nel caso in cui vengano acquisite informazioni dal valore interdittivo nei confronti di imprese affidatarie di xxxxxxxxxx e/o subcontratti, a valutare la possibilità di concedere all’impresa aggiudicataria una proroga dei termini per il completamento dei lavori e/o per la fornitura dei servizi;
g) si impegna a inserire nei bandi di gara l’obbligo per le imprese interessate di:
I. accendere, dopo la stipula del contratto, uno o più conti contraddistinti dalla dicitura "protocollo di legalità con la Prefettura di Napoli" (nel seguito "conto dedicato") presso un intermediario bancario ed effettuare, attraverso tali conti ed esclusivamente mediante bonifico bancario, tutti gli incassi e i pagamenti superiori a tremila euro relativi ai contratti connessi con l’esecuzione dell’opera ovvero con la prestazione del servizio o della fornitura - ivi compresi il reperimento, effettuato in Italia e all’estero, delle necessarie risorse finanziarie ed il loro successivo rimborso, da effettuarsi anche per il tramite di terzi ai fini delle esigenze di finanziamento di cui all’art. 9, comma 12, del d.lgs. 190/2002 - con esclusione dei pagamenti a favore di dipendenti, enti previdenziali, assicurativi e istituzionali, prevedendo, in caso di inosservanza, senza giustificato motivo, l’applicazione di una penale nella misura del 10% (dieci per cento) dell’importo di ogni singola movimentazione finanziaria cui la violazione si riferisce, mediante detrazione automatica dell’importo dalla somme dovute in relazione alla prima erogazione utile; l’impresa dovrà, altresì, incaricare l’intermediario bancario di trasmettere, mensilmente, per via telematica, alla banca dati della Camera di Commercio di Napoli, di cui all’art 7 del presente protocollo, l’estratto conto relativo alle movimentazioni finanziarie connesse con la realizzazione dell’opera, delle quali dovrà essere specificata la causale, con indicazione, in caso di operazioni in accredito, del conto da cui proviene l’introito; fino alla costituzione della banca dati predetta, l’estratto conto sarà custodito a cura dell’impresa; il conto dedicato potrà essere estinto quando su di esso è transitato almeno i1 95% (novantacinque per cento) dell’importo del contratto;
II. comunicare alla Camera di commercio con modalità telematica e con sottoscrizione a firma digitale - non oltre il termine di 30 (trenta) giorni dall’accensione dei "conti dedicati" - i dati relativi agli intermediari bancari presso cui sono stati accesi i conti, comprensivi degli elementi identificativi del rapporto e delle eventuali successive modifiche nonché delle generalità e del codice fiscale dei soggetti delegati ad operare su detti conti;
h) si impegna a richiamare nei bandi di gara l’obbligo per le imprese, esecutrici a vario titolo di lavori, servizi e forniture, di avvalersi, per ogni movimentazione finanziaria (in entrata o in uscita), degli intermediari di cui al d.l. 143/1991, prevedendo, in caso di violazione, la risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto e/o al subcontratto e l’applicazione di una penale a titolo di liquidazione dei darmi salvo comunque il maggior danno - nella misura del 10% (dieci per cento) del valore del contratto o, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, delle prestazioni al momento eseguite; detta penale sarà applicata anche nel caso in cui tale violazione venga accertata dopo che il contratto sia stato eseguito integralmente, ma prima del collaudo dell’opera.
Le domande di partecipazione devono essere corredate dalle dichiarazioni di cui all’art. 8 del Protocollo di legalità.
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al Protocollo di legalità, sottoscritto in data 1 agosto 2007 dal Comune di Napoli con la Prefettura di Napoli e pubblicato sul sito xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xx, e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti e di essere disposto a sottoscrivere nel contratto d’appalto, in caso di aggiudicazione, tutte le clausole espresse contenute nel Protocollo stesso e riferite agli obblighi delle imprese (clausola n. 1). La sottoscritta impresa si impegna, nel rispetto del Protocollo di legalità, a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all’Autorità Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei propri confronti, nei confronti degli eventuali componenti la compagine sociale dell’impresa o dei rispettivi familiari (richiesta di tangenti, pressioni per indirizzare l’assunzione di personale o l’affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese, danneggiamenti, furti di beni personali o di cantiere) (clausola n. 2). La sottoscritta impresa si impegna, nel rispetto del Protocollo di legalità, a segnalare alla Prefettura l’avvenuta formalizzazione della denuncia di cui al precedente punto e ciò al fine di consentire, nell’immediato, da parte dell’Autorità di pubblica sicurezza, l’attivazione di ogni conseguente iniziativa (clausola n. 3).
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare, nel rispetto del Protocollo di legalità, la clausola espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto relativo ai lavori oggetto del presente appalto, ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto o subcontratto, informazioni interdittive di cui all’art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d’interesse e che, qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell’acquisizione delle informazioni del prefetto, sarà applicata a carico dell’impresa, oggetto dell’informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite e che le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della Stazione appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all’impresa in relazione alla prima erogazione utile (clausola n. 4).
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare, nel rispetto del Protocollo di legalità, la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con
riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza e di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale (clausola n. 5).
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza e accettare senza riserva alcuna, nel rispetto del Protocollo di legalità, il divieto per la Stazione appaltante di autorizzare subappalti a favore delle imprese partecipanti alla gara e non risultate aggiudicatarie (clausola n. 6).
Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli
La stazione appaltante informa la propria attività contrattuale secondo i contenuti di cui al Codice di Comportamento, quale dichiarazione dei valori, insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità, nei confronti dei portatori di interesse (dipendenti, fornitori, utenti, ecc.), approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 254 del 24 aprile 2014, così come integrato e modificato con Deliberazione di G.C. n. 217 del 29/04/2017.
Tutte le imprese fornitrici di beni e servizi, quali soggetti terzi, sono tenute, nei rapporti con la stazione appaltante, ad uniformare la loro condotta nel rispetto delle norme definite nel Codice di Comportamento come dallo stesso previsto all'art. 2 comma 3.
In caso di violazioni delle norme di cui al Codice di Comportamento da parte dell'impresa aggiudicataria si applicheranno le sanzioni previste dal Patto di Integrità adottato dall'Ente, così come disposto all'art. 20 comma 7 di detto Xxxxxx.
In caso di gravi e reiterati violazioni del Codice di Comportamento, la Stazione appaltante risolverà unilateralmente il contratto.
Patto di integrità
La Deliberazione di Giunta comunale n. 797 del 3 dicembre 2015 “Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017 e Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2015-2017: Approvazione del Patto di Integrità per l'affidamento di commesse” approva il documento denominato “Patto di Integrità” recante regole comportamentali tra Comune di Napoli e operatori economici volte a prevenire il fenomeno corruttivo ed affermare i principi di lealtà, trasparenza e correttezza nell'ambito delle procedure di affidamento di commesse e nella esecuzione dei relativi contratti. Il suddetto documento, pertanto, deve essere obbligatoriamente sottoscritto e presentato dal concorrente nella “Documentazione Amministrativa”.