Confcommercio—Trattativa per il rinnovo del contratto nazionale Esito incontri 23 e 28 gennaio
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Confcommercio—Trattativa per il rinnovo del contratto nazionale Esito incontri 23 e 28 gennaio
Il 23 e 28 gennaio negli incontri per il rinnovo del contratto nazionale del terziario, la delega- zione Confcommercio ha esposto le proprie richieste, sottolineando l’importanza del tema del Mercato del Lavoro, per il rinnovo del Contratto Nazionale. Affrontato anche il tema della Classificazione del personale .
Le proposte di Confcommercio:
Apprendistato: adeguare la percentuale di conferma oggi prevista nel contratto nazionale del terziario all’80%. La Legge Fornero ha introdotto l’obbligo di una percentuale di conferma notevolmente più bassa ( 30 % fino a giugno 2015 e poi 50%) e affidato una efficacia sanziona- toria alla percentuale di conferma stessa. Questi due fattori creano differenze insostenibili e forti penalizzazioni per le aziende del commercio rispetto ai concorrenti .
Contratto di inserimento: proposta di un contratto da introdurre in maniera strutturale nel CCNL, - affine con il precedente contratto di inserimento — della durata di 24 mesi con sotto inquadramento da definire e che sia escluso da particolari istituti e norme di legge (mutuare quanto già previsto in tal senso dall’’apprendistato). In caso di conferma si prevede, per ulteriori 12 mesi, il mantenimento del sotto in- quadramento. Contratto “agevolato” rivolto a soggetti che non hanno una occupazione retribuita da alme- no 6 mesi; prevista una formazione di 16 ore a carico delle aziende e il pagamento della previdenza inte- grativa come per gli apprendisti.
Part time: estendere part time 8 ore ai disoccupati oltre i 45 anni.
Contratto a termine: eliminazione dell’intervallo nel caso di contratti a termine attivati con la causale sostituzione.
Passaggio di alcune figure dal V Liv al IV Liv rallentare il passaggio dagli attuali 18 a 24 mesi. Classificazione del personale. Aggiornamento con nuove figure professionali nelle aree ICT, distri- buzione del farmaco, il mondo dell’auto e servizi.
La posizione della Filcams:
♦ Nuovo contratto di inserimento: non si comprende la volontà di costruire forme agevolate in presenza di strumenti previsti già dalla legislazione vigente per le assunzioni di particolari categorie di lavorato- ri (mobilità, disoccupati, cassa in deroga, etc.); la proposta inoltre non tiene conto del fatto che non esiste più una legge di supporto cui il contratto nazionale può fare riferimento.
Le proposte relative al “nuovo contratto di inserimento” e al prolungamento del passaggio da V a IV livello mettono in evidenza solo il rischio per il lavoratore di non uscire mai dalla situazione di sotto inquadramento.
E’ evidente come, partendo sempre dalla situazione di crisi, si stanno delineando interventi peggiora- tivi da inserire in maniera strutturale nel Contratto
♦ Classificazione: la formulazione è ancora generica per poter esprimere una posizione. Le direttrici su cui sarebbe utile affrontare la problematica sono: pensare alla classificazione ed ai livelli di inquadra- mento non cercando il permanente demansionamento delle figure professionali; evitare di creare un effetto dumping con altre sfere contrattuali con cui esistono già punti di contatto; discutere delle figu- re e dei vari settori affrontando contestualmente il problema delle terziarizzazioni, appalti, esternaliz- zazioni, etc.
La FILCAMS CGIL ha invitato Confcommercio ad una discussione più serrata, dove approfondire tutti i singoli argomenti e rispondere alle proposte sindacali per essere in condizione, in tempi rapidi, di poter avere un quadro di insieme utile ad esprimere un giudizio di merito
completo.
Filcams Cgil