ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO PER I MIGRANTI RICHIEDENTI ASILO OSPITATI NELLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA TEMPORANEA PRESENTI NEL TERRITORIO REGIONALE TRA: REGIONE BASILICATA PREFETTURA DI POTENZA PREFETTURA DI MATERA ANCI...
ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO PER I MIGRANTI RICHIEDENTI ASILO OSPITATI NELLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA TEMPORANEA PRESENTI NEL TERRITORIO REGIONALE
TRA:
REGIONE BASILICATA
PREFETTURA DI POTENZA
PREFETTURA DI MATERA
ANCI BASILICATA
UPI BASILICATA
PREMESSO CHE:
Gli importanti flussi migratori che stanno interessando l’Italia hanno determinato una significativa presenza di cittadini stranieri extracomunitari ospitati su tutto il territorio nazionale;
Che sono stati accolti in questo territorio regionale, sulla base del piano di riparto nazionale, numerosi migranti ospitati in strutture di accoglienza temporanea attivate dalle Prefetture di Potenza e Matera, ubicate nei territori di alcuni comuni della Basilicata;
VISTO CHE:
sono in corso le procedure di rito per ottenere il riconoscimento della protezione internazionale presso la competente Commissione Territoriale;
RITENUTO CHE:
nelle more della definizione della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale, è necessario, anche in un’ottica di massima integrazione, costruire percorsi finalizzati a superare la condizione di “inattività” dei migranti, attraverso attività volontarie di pubblica utilità in favore delle collettività ospitanti;
PRESO ATTO CHE:
la necessità di avviare progetti di attività volontarie di pubblica utilità è stata ampiamente condivisa nella riunione del “Tavolo di Coordinamento Regionale per la gestione dei flussi migratori non programmati e l’ottimizzazione dei sistemi di accoglienza di richiedenti e/o beneficiari di protezione” convocata dal Prefetto di Potenza in data 21 luglio 2015;
i rappresentanti dei territori interessati dalla presenza dei cittadini stranieri hanno espresso, anche attraverso l’ANCI di Basilicata, l’intenzione di individuare servizi ed attività utili alla collettività e realizzabili attraverso attività di mero volontariato;
VISTI:
gli artt. 14 e ss. del codice civile recanti disposizioni sulle associazioni, riconosciute e non, sulle fondazioni e sui comitati;
la legge 11 agosto 1991, n.266: “Legge-quadro sul volontariato” e successive modifiche;
il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286: “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” e successive modifiche e ii.;
il D.P.R. 31 Agosto 1999, n.394 “Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286”;
la legge 8 novembre 2000, n. 328 concernente “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e successive modifiche;
il decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251, recante attuazione della direttiva 2004/83/CE recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta;
il d.lgs. 21 febbraio 2014, n.18: ”Attuazione della direttiva 2011/95/UE recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta”;
il decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 2015, n. 21 “Regolamento relativo alle procedure per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale a norma dell'articolo 38, comma 1, del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25”;
il decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 142 “Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonche' della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale”;
VISTE
la L.R. 13/04/1996, n. 21 “Interventi a sostegno dei Migranti in Basilicata ed istituzione della Commissione Regionale dell’Immigrazione”.
la L.R. N. 50 DEL 09-12-1997 “Disposizioni di principio e disciplina generale per la cooperazione”
la L.R. 14 febbraio 2007, n. 4 “Rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale”;
la L.R.n.1 del 12.01.2000 “Nuove norme per la promozione del volontariato”;
VISTA :
la circolare del Ministero dell’Interno-Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione prot. 14290 del 27 novembre 2014 con cui è stato espressamente puntualizzato che le attività di volontariato dei richiedenti asilo devono rispondere ai seguenti requisiti:
1) devono essere svolte esclusivamente su base volontaria e gratuita;
2) devono essere finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e non lucrativo;
3) devono essere svolte previa un’adeguata copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e contro gli infortuni, con oneri non a carico dell’Amministrazione dell’Interno;
4) deve essere assicurata una formazione adeguata alle attività che saranno svolte dai migranti volontari;
5) gli stranieri devono aderire, in maniera libera e volontaria, ad un’associazione e/o ad un’organizzazione di volontariato;
TUTTO CIO’ PREMESSO
LE PARTI SOTTOSCRIVONO E CONVENGONO QUANTO SEGUE
ARTICOLO 1
Finalità
Le parti concordano sulla necessità di attivare rapporti di collaborazione permanente al fine di sviluppare progetti di accoglienza volti a superare la condizione di “inattività” dei migranti richiedenti asilo, ospitati nel territorio regionale.
ARTICOLO 2
Oggetto
Le parti concordano sulla fondamentale importanza di definire percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati che permettano a quest’ultimi di conoscere il contesto sociale anche attraverso attività di volontariato a favore della collettività ospitante e che promuovano la formazione di una coscienza della partecipazione.
ARTICOLO 3
Requisiti
Le parti concordano che le attività di cui all’art.2 potranno essere eventualmente svolte dai cittadini stranieri che:
hanno presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale;
abbiano sottoscritto il patto di volontariato, allegato A che costituisce parte integrante del presente Accordo;
abbiano richiesto l’adesione ad un’associazione o ad un’ organizzazione operante nell’ambito del territorio ospitante secondo le regole indicate dagli Statuti e dagli atti organizzativi interni delle stesse.
ARTICOLO 4
Adesione all’associazione
L’adesione del migrante ad uno degli enti od organismi di volontariato disciplinati dalla legge 11 agosto 1991, n. 266 nonché dalla legge regionale 14 febbraio 2008, n.1, LIBERA, VOLONTARIA E GRATUITA, comporta l’impegno per il migrante di rendere una o più prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppi, per il perseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale dell’organizzazione cui aderisce e secondo le indicazioni del Comune ospitante;
ARTICOLO 5
Compiti dei Comuni nell’attivazione del progetto
Il Sindaco del Comune ospitante d’intesa con le associazioni di volontariato e i soggetti gestori, individua le attività di volontariato che possono essere svolte dai cittadini stranieri, dandone comunicazione alla Prefettura.
I Comuni, dopo l’individuazione dei migranti disponibili ad effettuare le attività di volontariato, definiscono con i soggetti gestori e le associazioni i propri rapporti di collaborazione attraverso la sottoscrizione di un'apposita Convenzione, secondo il modello allegato B al presente Accordo.
Ai migranti coinvolti nella progettualità verrà assicurata:
la formazione necessaria affinché possano attendere alle attività previste;
gli eventuali strumenti, attrezzature e dispositivi di protezione individuale per l’esercizio delle attività al fine di ridurre al minimo qualsivoglia rischio per la propria e per l’altrui incolumità;
un’adeguata copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e contro gli infortuni;
la dotazione, nell’ambito delle attività svolte, di idonei strumenti di riconoscimento dell’attività di volontariato.
Le attività cui potrà attendere il migrante dovranno principalmente inserirsi nel contesto delle attività di carattere civile e dei servizi alla collettività che non richiedono specializzazione e comunque secondo le capacità, attitudini, professionalità e intenzioni del migrante. Tali attività e prestazioni dovranno essere rese sempre con la supervisione di un educatore o di un tecnico al fine di garantire la massima realizzazione delle potenzialità educative – formative del progetto approvato.
ARTICOLO 6
Compiti delle Prefetture
La Prefettura dà adeguata comunicazione delle attività di cui al presente Accordo ai responsabili delle strutture affinchè, attraverso l’ausilio dei mediatori culturali, forniscano puntuali informazioni ai migranti ospitati nelle strutture sui progetti avviati dalle Amministrazioni comunali.
Tale attività non comporta oneri economici né per le Prefetture , né per il Ministero dell’Interno;
ARTICOLO 7
Compiti della Regione
La Regione Basilicata si impegna a garantire ai Comuni le risorse finanziarie connesse all'attuazione delle attività di volontariato oggetto del presente Accordo, nei limiti delle proprie capacità di bilancio.
Le somme appositamente stanziate saranno erogate a titolo di rimborso delle spese, previa rendicontazione delle medesime, ai Comuni che attiveranno la realizzazione dei progetti di inserimento sociale dei cittadini stranieri temporaneamente presenti sul territorio, per le coperture assicurative e per gli eventuali strumenti, attrezzature e dispositivi di protezione individuale necessari.
L'impegno e l'erogazione delle risorse da parte della Regione, sono comunque subordinati al rispetto dei vincoli derivanti dalle norme in materia di pareggio di bilancio, nonchè delle disposizioni operative stabilite dalla Giunta regionale in materia.
ARTICOLO 8
Monitoraggio
Il monitoraggio e la verifica dell'attuazione del presente Accordo, nonché il confronto e lo scambio di informazioni sia per la promozione di strategie di intervento congiunte che per la valorizzazione e la definizione di buone prassi sono svolte nell'ambito del “Tavolo di coordinamento regionale per la gestione dei flussi migratori”, istituito presso la Prefettura di Potenza . La Prefetture, la Regione ed i Comuni potranno assumere ogni iniziativa finalizzata al monitoraggio nonché alla corretta applicazione del presente atto.
ARTICOLO 9
Durata
La durata dell’Accordo è concordemente stabilita in anni uno, tacitamente rinnovabile per uguale durata, a decorrere dalla data di sottoscrizione.
ARTICOLO 10
Modifiche ed integrazioni
Eventuali modifiche al presente Accordo saranno concordate tra le parti sottoscrittrici attraverso l'approvazione e la sottoscrizione di un successivo atto integrativo.
Potenza, …… ottobre 2015
Regione_________________________________________________________________________________
Prefettura diPotenza_______________________________________________________________________
Prefettura di Matera_______________________________________________________________________
ANCI Basilicata___________________________________________________________________________
UPI Basilicata_____________________________________________________________________________
ALLEGATO “A”
PATTO DI VOLONTARIATO
Io sottoscritto ________________________ nato in ____________ il _________________ attualmente ospitato presso la struttura sita in ____________________________________
con l’assistenza di un mediatore culturale
D I C H I A R O
di aver presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale in data ______________ o di essere in attesa della definizione del ricorso in caso di impugnativa della decisione negativa della competente Commissione Territoriale
di voler proseguire un percorso di integrazione al fine di conoscere questo contesto sociale, anche attraverso un’attività di volontariato da rendere a favore della collettività che mi ospita;
di aver deciso di aderire, in maniera LIBERA e VOLONTARIA, ad un’associazione e/o organizzazione di volontariato;
di impegnarmi a rendere una o più prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppi, secondo le indicazioni che mi saranno date dall’associazione e/o organizzazione cui ho aderito e dall’educatore e/o dal tecnico che seguirà il corretto svolgimento delle attività che mi saranno richieste;
di esser consapevole che l’attività svolta non costituisce attività lavorativa e pertanto non comporta compensi né diretti né indiretti.
D I C H I A R O
Altresì, in piena consapevolezza e libertà, di sottoscrivere il presente patto di volontariato.
Lì, _______________
Il DICHIARANTE _______________________
Il mediatore culturale
(nome e cognome) ___________________
ALLEGATO “B”
CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA' DI VOLONTARIATO NELL'AMBITO DI PROGETTI DI INSERIMENTO SOCIALE PER I MIGRANTI NEL COMUNE DI ___________
L’anno …………………… il giorno …..… del mese di ………….………, in ….......
TRA
Il Comune di_____________________, rappresentato da _______________________
e
il Soggetto gestore della struttura di accoglienza _________________________________
e
l’Associazione di Volontariato
___________________________________________________ , con sede in
_________________________, n. ___ , iscritta al Registro Regionale del Volontariato
C.F.____________ nella persona del Sig. ____________________________ in qualità di _______________l’Associazione di Volontariato
___________________________________________________ , con sede in
_________________________, n. ___ , iscritta al Registro Regionale del Volontariato
C.F. nella persona del Sig. ____________________________ in qualità di _______________
dell’Associazione a ciò autorizzato in forza delle norme statutarie
o
l’Associazione di Promozione Sociale
_____________________________________________, con sede in
_________________________, n. ___ , iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di
Promozione Sociale, C.F. __________________ nella persona del Sig.
__________________ in qualità di _______________ dell’Associazione a ciò autorizzato in
forza delle norme statutarie
Visti
- gli articoli 14 e ss del Codice civile recanti disposizioni sulle associazioni, fondazioni e comitati;
- la legge 11 agosto 1991 n. 266 “Legge quadro sul volontariato”;
- la legge 8 novembre 1991, n. 381"Disciplina delle cooperative sociali"
- la legge 7 dicembre 2000, n.383 “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”
Legge Regionale 13 novembre 2009 n. 40 Disciplina delle Associazioni di Promozione Sociale;
- le legge 8 novembre 2000 n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
- il decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286 “ Testo unico delle disposizioni concernenti disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”;
- il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999 n. 394 “Regolamento recante norme di attuazione del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione”;
- il decreto legislativo 28 gennaio 2008 n. 25 “Attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure applicate negli stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato;
- il decreto legislativo 21 febbraio 2014 n. 18 “Attuazione della direttiva 2011/95/UE recante norme sull'attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta;
- il Decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 2015, n. 21 “Regolamento relativo alle procedure per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale a norma dell'articolo 38, comma 1, del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25”.
- il decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 142 “Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonchè della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale”.
- la L.R. 13/04/1996, n. 21 “Interventi a sostegno dei Migranti in Basilicata ed istituzione della Commissione Regionale dell’Immigrazione”.
- la L.R. N. 50 DEL 09-12-1997 “Disposizioni di principio e disciplina generale per la cooperazione”
- la Legge regionale 14 febbraio 2007, n. 4 “Rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale”;
- la L.R.n.1 del 12.01.2000 “Nuove norme per la promozione del volontariato”;
PREMESSO CHE
- la promozione dei diritti di cittadinanza e dell’inclusione sociale dei cittadini stranieri e di tutti coloro che si trovano a vivere condizioni di marginalità o di esclusione rappresenta un valore guida per le politiche nazionali, dell’Amministrazione regionale, dell’Amministrazione Comunale e degli Enti Locali del territorio della Basilicata da realizzarsi attraverso il contributo e la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali, del mondo del lavoro e del Terzo settore presenti sul territorio;
- attraverso lo sviluppo di adeguati processi di integrazione si favorisce la crescita della coesione sociale e si contribuisce alla prevenzione e al superamento delle cause dei conflitti e al miglioramento generale delle condizioni della sicurezza pubblica;
- l’evoluzione dei fenomeni migratori connessa anche ai mutamenti nello scenario internazionale richiede il continuo adeguamento delle strategie di accoglienza da sviluppare nei territori;
CONSIDERATO CHE
- sul territorio regionale è in atto un costante e consistente flusso di migranti per i quali è talvolta necessario attivare immediate forme di accoglienza;
- la misura del fenomeno ha determinato la necessità di attivare azioni di carattere straordinario ed urgente al fine di predisporre strutture capaci di assicurare assistenza umanitaria alle persone arrivate in condizioni di assoluta precarietà;
- sul territorio comunale sono presenti migranti ospiti delle seguenti strutture di accoglienza_______________;
RICHIAMATA
- la deliberazione di Giunta regionale_________________ con la quale è stato approvato l’Accordo per la realizzazione di attività di volontariato per i migranti ospiti nelle strutture di accoglienza presenti nel territorio regionale e la presente Convenzione;
RICHIAMATO- l'atto comunale n. _______ del ___________ con il quale si è provveduto ad approvare lo schema di “Convenzione per la realizzazione di attività di volontariato nell'ambito di progetti di inserimento sociale per i migranti”.
Tutto ciò premesso, si conviene e stipula quanto segue
ART. 1 - OGGETTO DELLA CONVENZIONE
La presente convenzione regola i rapporti che si instaurano tra il Comune di_____________________, _il Soggetto Gestore________________e l’Associazione _________________________________________, per la realizzazione di un progetto di inserimento sociale che attraverso attività di volontariato svolta in ambiti di utilità sociale e di pubblico interesse possa arricchire la conoscenza del territorio e migliorare l’integrazione nella comunità dei migranti che abbiano:
a) presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale o siano in attesa della definizione del ricorso in caso di impugnativa della decisione negativa della competente Commissione territoriale;
b) sottoscritto il Patto di volontariato;
c) richiesto liberamente e volontariamente l'adesione ad un'associazione di volontariato o di promozione sociale .
Le attività di volontariato proposte ai migranti sono quelle contenute nel PROGETTO , allegato A alla presente convenzione quale sua parte integrante e sostanziale, che l’Associazione si impegna a realizzare.
Il progetto intende favorire percorsi di accompagnamento e inclusione sociale e si pone quale obiettivo da raggiungere_____________________________________________
ART. 2 – SOGGETTI DESTINATARI DEL SERVIZIO
Il servizio è rivolto ai cittadini stranieri provvisoriamente ospiti della struttura di accoglienza temporanea ________________________nel Comune di________________________ in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1.
Il presente progetto si esplica a favore di:
____________________ nato a ____________________ il ___________________
____________________ nato a ____________________ il ___________________
____________________ nato a ____________________ il ___________________
____________________ nato a ____________________ il ___________________
____________________ nato a ____________________ il ___________________
Eventuali integrazioni o modifiche dei soggetti coinvolti nel progetto che si rendano necessarie nel corso della presente convenzione saranno proposte con lettera dell'Associazione al Comune di ______, che, qualora ne sussistano le condizioni, comunicherà il proprio assenso.
ART. 3 – MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Il servizio dovrà essere svolto con le modalità ed entro i termini previsti dal progetto presentato dall’Associazione. L’Associazione dovrà quindi svolgere esclusivamente le attività previste dal progetto allegato alla presente convenzione, astenendosi dall’effettuare altre prestazioni non previste. Dovranno essere rispettati gli orari di inizio e fine attività previsti dal progetto e le date di inizio e fine progetto. E’ necessario che siano condivise con il volontario le finalità dell’attività svolta e descritta al volontario affinché il medesimo sia informato, prima dell'inizio, sulle attività da effettuare. Dovrà essere garantito da parte dell’Associazione un monitoraggio costante del percorso intrapreso.
L’Associazione concorderà con il gestore della struttura di accoglienza modalità e orari delle attività di volontariato degli ospiti.
E’ facoltà delle parti interrompere in qualsiasi momento l’attività concordata di cui al progetto allegato con le modalità di cui al successivo articolo 12.
Nel caso di sospensioni dell’attività dovute a qualsiasi causa, l’Associazione è tenuta a darne immediata comunicazione al soggetto gestore del centro di accoglienza ed al Comune.
L’attività è prevista in una fascia oraria massima dalle ore 8.00 alle ore 18.00. Rimane facoltà dell’Associazione, previo accordo con il Comune, concordare altre fasce orarie che dovranno comunque essere motivate e comunicate al Comune, al soggetto gestore e all’ospite.
Le parti si impegnano a fornire reciprocamente le informazioni necessarie al corretto svolgimento delle attività. L'Associazione si impegna altresì a comunicare eventuali cambiamenti sulle modalità di svolgimento delle attività stesse.
ART. 4 – OBBLIGHI DELL’ASSOCIAZIONE
Per lo svolgimento delle attività oggetto della presente convenzione l’Associazione si impegna a:
a) organizzare le attività proposte nel progetto;
b) affiancare un referente al soggetto volontario che coordini lo svolgimento dell’attività, garantendo inoltre adeguata formazione al soggetto volontario per lo svolgimento delle attività previste dal progetto;
c) redigere un report finale contenente il resoconto dell’attività svolta da trasmettere al comune ed alla Prefettura;
d) provvedere alle copertura assicurative del migrante volontario contro infortuni e responsabilità civile verso terzi, ove non già previste, sollevando il Comune di _________________da qualsiasi responsabilità per danni conseguenti l’attività oggetto della presente convenzione così come previsto dall’art. 4 comma 1 e art. 7 comma 3, della legge n. 266/1991 e dall'articolo 30 della legge 383/2000;
e) mettere a disposizione del volontario eventuali strumenti, attrezzature e dispositivi di protezione individuale per l’esercizio delle attività al fine di ridurre al minimo qualsivoglia rischio per la propria e per l’altrui incolumità;
f) garantire la disponibilità di altri volontari/collaboratori per lo svolgimento delle attività previste dalla presente convenzione;
g) svolgere l’attività di cui alla presente convenzione con piena autonomia organizzativa e gestionale e a conformare le proprie attività a tutte le normative e disposizioni nazionali e regionali del settore.
ART. 5 - GLI OBBLIGHI DEL COMUNE
Il Comune si impegna a:
a. attivarsi con tutti i soggetti, istituzionali e non, coinvolti nel progetto promuovendo la reciproca collaborazione;
b. assicurare il monitoraggio complessivo della realizzazione di quanto previsto dalla presente convenzione e a trasmettere alla Regione Basilicata ed alla Prefettura competente i dati inerenti il numero dei profughi impegnati in attività di volontariato, nonché la tipologia di attività svolta.
ART. 6 PRIVACY
Il Comune di _________ comunica i dati personali dei soggetti ospiti del centro di accoglienza e disponibili allo svolgimento di attività di volontariato all'Associazione, che è tenuta ad osservare gli obblighi imposti dal Codice di protezione dei Dati personali di cui al D. Lgs 196/2003. Il personale ed i volontari dell'Associazione sono tenuti a non divulgare notizie, fatti e circostanze di cui sono venuti a conoscenza nell’ambito delle attività da loro svolte con i migranti coinvolti nel progetto.
I dati comunicati dal Comune sono affidati alla persona che in base all’organizzazione delle Associazioni ha le funzioni di Titolare ai sensi del Codice, il quale è tenuto a trattare i dati nel rispetto delle norme del Codice stesso, con particolare riferimento ai seguenti obblighi:
a. Il Titolare ha l’obbligo di trattare i dati in modo lecito e con correttezza; deve darsi un’organizzazione interna per garantire che le operazioni di trattamento siano svolte da persone nominate per iscritto ed istruite, nonché per garantire il rispetto delle misure minime di sicurezza previste dal Codice;
b. I dati comunicati non possono essere diffusi o comunicati a terzi, salvo per operazioni che rientrino nell’attività stessa;
c. I dati non devono essere manipolati illegittimamente. Se necessario debbono essere aggiornati. Debbono essere custoditi in maniera tale da ridurre al minimo i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, di accesso non autorizzato o non conforme
alle finalità del trattamento. Possono essere trattati solo con mezzi informatici e cartacei e solo per le finalità di cui alla presente convenzione. Debbono essere trattati in modo da garantire all’interessato la tutela e l’esercizio dei suoi diritti previsti dal Codice. Debbono essere conservati nelle forme previste dal Codice stesso;
d. L’Associazione deve inoltre garantire il rispetto dei principi previsti dal Codice di protezione dei dati personali, quali adeguatezza, completezza e non eccedenza rispetto alle finalità previste nella presente Convenzione.
ART. 7 – SPESE RIMBORSABILI
Il Comune riconosce, a titolo di rimborso, la copertura delle spese complessivamente sostenute per l'attività di volontariato di cui alla presente Convenzione svolta dai migranti. In particolare per le spese di cui all'articolo 4, lettere d) ed e) della presente convenzione (spese assicurative contro infortuni e responsabilità civile verso terzi, ove non già previste, spese per eventuali strumenti, attrezzature e dispositivi di protezione individuale, per la partecipazione ad eventuali attività di formazione necessarie), nonché ogni altra spesa direttamente connessa alla realizzazione dei progetti di cui alla presente Convenzione, nella misura massima di euro 100,00 a persona.
ART. 8 – PAGAMENTI E CONTROLLI
La richiesta di rimborso dovrà essere effettuata da parte dell'Associazione sulla base delle spese sostenute di cui all'articolo 4, lettere d) ed e) della presente convenzione, supportate da documentazione giustificativa dei costi.
Il rimborso sarà effettuato dal Comune di_________________ entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta di rimborso da parte dell’Associazione e previa verifica, se dovuta, della regolarità contributiva e assicurativa accertata tramite D.U.R.C. (Documento Unico Regolarità Contributiva). L’Associazione s’impegna a trasmettere al Comune di_____________________ i dati utili agli enti previdenziali per il rilascio del D.U.R.C. (Documento Unico Regolarità Contributiva), previsto dalla seguente normativa: L. n. 266/2002, Circolare INAIL n. 7/2008, Circolare del Ministero del lavoro n. 5/2008 e determina dell’Autorità dei Contratti Pubblici n. 1 2010.
ART. 9 – DURATA
La presente convenzione ha decorrenza a partire dalla sottoscrizione e avrà validità fino al____________________ e potrà essere rinnovata o prorogata nei termini di legge.
ART. 10 – INADEMPIENZE E RECESSO
Il Comune di_______________ procederà alla verifica e vigilanza sullo svolgimento delle attività oggetto della presente convenzione, segnalando eventuali rilievi alle Associazioni le quali dovranno adottare i necessari interventi.
Eventuali contestazioni e/o osservazioni relative ad inadempienze devono essere comunicate dal Comune di __________________per iscritto entro 15 giorni dalla verifica, fissando un termine entro il quale l’Associazione adotti i provvedimenti necessari. Trascorso tale termine, per il perdurare di situazioni difformi dal presente atto o comunque incompatibili per il proseguimento della collaborazione, il Comune di_________________ ha la facoltà di recedere dalla convenzione, comunicandolo per iscritto all’Associazione stessa. Per seri e comprovati motivi di forza maggiore l’Associazione potrà recedere dalla presente convenzione con un preavviso di almeno 15 giorni a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Il recesso cancella gli eventuali diritti per servizi non ancora erogati e non estingue gli oneri eventualmente contratti in forza della stessa convenzione.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Comune di _____________________________________________
Ente Gestore struttura di accoglienza_______________________
Associazione di volontariato ____________________