ACCORDO PER IL RAFFORZAMENTO DELLA LEGALITA', DELLA SICUREZZA E DELLA COESIONE SOCIALE IN CAMPANIA
ACCORDO PER IL RAFFORZAMENTO DELLA LEGALITA', DELLA SICUREZZA E DELLA COESIONE SOCIALE IN CAMPANIA
Avviso per l’individuazione di interventi finalizzati al riuso e alla ri-funzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata
nell'ambito dell'Accordo in materia di sicurezza,
legalità e coesione sociale in Campania Napoli, 20 dicembre 2017 Salerno, 29 novembre 2017
Caserta, 5 dicembre 0000
Xxxxxx, 6 dicembre 2017
Elementi caratterizzanti dell’intervento
L’intervento in questione trova collocazione nell’ambito dei seguenti atti presupposti:
Programma Regionale Sicurezza e Legalità
Accordo per il rafforzamento della legalità, della sicurezza e della coesione sociale in Campania Protocollo di Intesa per la realizzazione di azioni nei settori della legalità, sicurezza e coesione sociale
Il Protocollo d’Intesa, nell’ambito dell’Accordo, prevede azioni congiunte Regione Campania – Ministero dell’Interno tra cui la realizzazione di interventi di recupero e di ri-funzionalizzazione di immobili confiscati alla criminalità organizzata volte a dare attuazione alle politiche per il rafforzamento della legalità e sicurezza in Campania.
In tal senso, entrambi i Programmi Operativi POR FESR Campania 2014-2020 (Asse 8 - Inclusione Sociale) e PON Legalità 2014-2020 a titolarità del Ministero dell’Interno (Asse 3 - Favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero dei patrimoni confiscati) prevedono la realizzazione di “interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la ri- funzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie” tesi all’attuazione delle politiche di:
▪ promozione sociale, culturale, ambientale, della legalità e della sicurezza;
▪ creazione di opportunità di sviluppo e di lavoro, al fine di combattere il disagio sociale, l'emarginazione e la disoccupazione.
Sintesi del dispositivo di finanziamento
Quadro generale
Finalità
L’Avviso è diretto all’individuazione, mediante una procedura valutativa, di proposte progettuali tese al riuso e alla valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata.
Soggetti ammessi a presentare le proposte progettuali
Comuni rientranti nell’ambito territoriale di riferimento (cfr. Allegato 1 e 1 bis), al cui patrimonio indisponibile siano stati trasferiti e acquisiti i beni immobili confiscati a seguito dell’espletamento delle ordinarie procedure di assegnazione effettuate ai sensi della normativa di settore.
Fonti di finanziamento
Per il finanziamento delle iniziative di riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, sono state complessivamente stanziate risorse pari a € 34.194.224,91, di cui:
• € 16.200.000,00 a valere sull’Asse 3 del PON Legalità;
• € 17.994.224,91 a valere sull’Asse 8 del POR Campania.
Le proposte progettuali dovranno prevedere un fabbisogno finanziario a valere sui fondi del presente Avviso non superiore a 1,5 mln di euro.
Sintesi del dispositivo di finanziamento
Operazioni ammissibili
a) Centri per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati regolari e dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, umanitaria e sussidiaria
b) Centri per donne vittime di violenza
c) Centri per minori non accompagnati
d) Strutture di servizio, in aree caratterizzate da alti tassi di dispersione scolastica e carenze di servizi a favore della comunità, per gli Istituti scolastici finalizzati alla formazione e alla creazione di alcune professionalità (es. palestre, laboratori linguistici o informatici, aziende agricole, aziende alberghiere, convitti, ecc.), d’intesa con il MIUR
e) Interventi che prevedono la riduzione dei fitti passivi a carico delle Pubbliche Amministrazioni (sedi istituzionali, scuole, servizi sanitari, servizi socio-sanitari) attraverso l’utilizzo istituzionale di beni confiscati
f) Interventi che soddisfino i fabbisogni rilevati dalla comunità locale (presa in carico dell’infanzia, immigrazione, emergenza abitativa, inclusione e aggregazione sociale, violenza di genere, promozione culturale etc.). Le eventuali proposte progettuali per l’emergenza abitativa dovranno essere localizzate nelle zone ad alto disagio abitativo individuate in ambito regionale con deliberazione di Giunta della Regione Campania n. 572 del 2010
Le c.d. città medie possono presentare proposte progettuali solo per gli interventi di cui ai punti a), b), c) e d). Ogni Ente proponente potrà presentare una sola proposta progettuale
Sintesi del dispositivo di finanziamento
Modalità di presentazione delle proposte progettuali
Ai fini della partecipazione, gli Enti proponenti dovranno, a pena di esclusione, utilizzare i format
“Modello di Domanda” (Allegato 2) e
“Modello per la presentazione dei progetti PON Legalità” (Allegato 3) oppure, in alternativa
“Modello per la presentazione dei progetti - POR Campania” (Allegato 4)
I modelli devono recare la firma digitale del legale rappresentante, o soggetto delegato, e devono essere spediti, congiuntamente agli allegati, tramite posta elettronica certificata (PEC) agli indirizzi: xx00@xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx - xxxxx.xxxxxxxxxxx.xxxx@xxxxx.xxxxxxx.xx.
La mail dovrà indicare in oggetto la dicitura : “POR FESR Campania e PON “Legalità” - Avviso per l’individuazione di interventi finalizzati al riuso e alla rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata
Le domande dovranno pervenire ai suddetti indirizzi entro e non oltre il 15 gennaio 2018
Sintesi del dispositivo di finanziamento
Documentazione da allegare (1/2)
Almeno due fotografie del bene immobile
Stralcio del piano regolatore generale e/o del piano urbanistico generale o attuativo, sul quale è indicata la localizzazione dell’intervento da realizzare e la destinazione d’uso dell’immobile
Elaborati grafici e planimetria dell’intervento comprendenti lo stato attuale e futuro del bene immobile interessato relativo allo stato attuale e futuro
Computo metrico-estimativo di massima con prezzi unitari ricavati da prezziari o dai listini ufficiali vigenti nella Regione interessata
Descrizione della tipologia di ristrutturazione che si intende realizzare (cfr. art. 3, lett. d) del DPR n. 380/2001)
Sintesi del dispositivo di finanziamento
Documentazione da allegare (2/2)
Delibera di Giunta attestante l’assunzione dell’impegno a sostenere l’onere derivante dalla manutenzione e la gestione dell’impianto per almeno i 5 anni successivi alla conclusione del progetto
Decreto di trasferimento dell’immobile effettuato ai sensi della normativa di settore
Documentazione attestante l’affidamento del bene mediante procedura ad evidenza pubblica a soggetti terzi, o dichiarazione di impegno ad affidare il bene mediante procedura ad evidenza pubblica, nel caso non sia stato ancora affidato
Atto di validazione del RUP e/o atto amministrativo che attesti il livello di progettazione, ai sensi del D. Lgs. n. 50/2016.
In caso di carenza di elementi nella domanda e/o nella documentazione allegata, la Commissione potrà assegnare all'ente richiedente, un termine di 10 (dieci) giorni per la regolarizzazione/integrazione
Sintesi del dispositivo di finanziamento
Ammissibilità e Classificazione
La verifica di ammissibilità eseguita da una Commissione mista avverrà secondo i seguenti criteri:
Conformità della proposta progettuale
Ammissibilità del soggetto proponente
Localizzazione dell’intervento
Cfr. Allegato 1 e 1 bis
• Aree con alto tasso di criminalità
▪ Aree target (buffer zone; litorale domizio-flegreo; area nord Napoli)
▪ Presenza sul territorio interessato di un numero di beni confiscati assegnati non inferiore a 4
Ammissibilità della proposta progettuale
La verifica di ammissibilità si conclude con la classificazione delle proposte progettuali in 3 elenchi distinti:
a) elenco delle proposte progettuali inammissibili;
b) elenco delle proposte progettuali ammissibili al PON Legalità;
c) elenco delle proposte progettuali ammissibili al POR Campania
▪ Eleggibilità, ammissibilità e coerenza con la normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento
▪ Ammissibilità della procedura di affidamento utilizzabile per la realizzazione del progetto
▪ Assenza di altre fonti di finanziamento attive a copertura delle stesse opere
▪ Presenza di un livello di progettazione già definita ai sensi del D. Lgs. n. 50/2016
▪ Conformità alla strumentazione urbanistica vigente e alla finalità di destinazione, ai sensi del D. Lgs. n. 159 del 6 settembre 2011
▪ Beni immobili oggetto dell'intervento liberi da ipoteche, atti di pignoramento e qualsiasi altra annotazione pregiudizievole
Sintesi del dispositivo di finanziamento
Valutazione
Le proposte progettuali considerate ammissibili saranno sottoposte a due distinte procedure di valutazione secondo le modalità previste dal Sistema di Gestione e Controllo del PON Legalità e dal Manuale di Attuazione del POR Campania. La valutazione delle proposte progettuali avverrà utilizzando le “Griglie di Valutazione” elaborate per ciascun Programma (All.5 e All. 6 dell’Avviso).
Le procedure di valutazione si concluderanno con l’approvazione e successiva pubblicazione di due distinte graduatorie per l'ammissione a finanziamento dei Programmi Operativi, sulla base dei punteggi attributi a ciascuna proposta progettuale cui concorrono anche diversi criteri di premialità.
Criteri di premialità validi per tutte le tipologie di operazioni ammissibili (PON-POR):
▪ grado di coerenza delle modalità di ristrutturazione degli immobili con i principi di sviluppo sostenibile, quali miglioramento dell’efficienza energetica e contenimento dell’inquinamento;
▪ riqualificazione di beni c.d. emblematici o ad alto potenziale
A parità di punteggio le domande saranno ordinate secondo il criterio della cronologia di presentazione
Sintesi del dispositivo di finanziamento
Premialità
Tipologia di operazioni ammissibili PON Legalità
a) Centri per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati regolari e dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, umanitaria e sussidiaria
b) Centri per donne vittime di violenza
c) Centri per minori non accompagnati
d) Strutture di servizio, in aree caratterizzate da alti tassi di dispersione scolastica e carenze di servizi a favore della comunità, per gli Istituti scolastici finalizzati alla formazione e alla creazione di alcune professionalità, d’intesa con il MIUR
e) Interventi che prevedono la riduzione dei fitti passivi a carico delle Pubbliche Amministrazioni (sedi istituzionali, scuole, servizi sanitari, servizi socio-sanitari) attraverso l’utilizzo istituzionale di beni confiscati
f) Interventi che soddisfino i fabbisogni rilevati dalla comunità locale (presa in carico dell’infanzia, immigrazione, emergenza abitativa, inclusione e aggregazione sociale, violenza di genere, promozione culturale etc.)
POR FESR
Campania
Criteri di premialità
▪ presenza di comprovati fenomeni di flussi migratori
▪ stato di avanzamento della progettualità degli interventi
▪ grado di coinvolgimento del partenariato istituzionale, economico-sociale e delle organizzazioni presenti sul territorio nel processo di riconversione del bene confiscato
▪ presenza di comprovati fenomeni di marginalizzazione sociale
▪ stato di avanzamento della progettualità degli interventi
▪ grado di coinvolgimento del partenariato istituzionale, economico-sociale e delle organizzazioni presenti sul territorio nel processo di riconversione del bene confiscato
▪ presenza di comprovati fenomeni di rischio devianza
▪ stato di avanzamento della progettualità degli interventi
▪ grado di coinvolgimento del partenariato istituzionale, economico-sociale e delle organizzazioni presenti sul territorio nel processo di riconversione del bene confiscato
▪ capacità della proposta progettuale di soddisfare i fabbisogni sociali rilevati dalla comunità locale, comprovati in particolare dalla presenza di fenomeni di marginalizzazione sociale, flussi migratori e rischio devianza nell’area territoriale su cui è ubicato il bene oggetto di riqualificazione
▪ capacità amministrativa del proponente nella gestione di attività/servizi per il riutilizzo dei beni confiscati nella strategia comunale e comprensoriale
Ammissione a finanziamento a valere sul PON Legalità
A seguito della pubblicazione delle graduatorie, il Ministero dell’Interno provvederà a darne tempestiva comunicazione all’Ente proponente e a trasmettere:
il “Modello di convenzione per la concessione del finanziamento”, che disciplina gli impegni, gli obblighi e gli adempimenti in capo ai soggetti firmatari;
le “Linee guida per l’Attuazione”, disponibili anche all’url xxxxx://xxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xxx.xx/xxxxxx e contenenti le condizioni specifiche per il finanziamento, le attività di competenza dei Beneficiari, gli adempimenti da porre in essere, le tempistiche di realizzazione, nonché gli step procedurali caratterizzanti le diverse fasi di sviluppo del progetto.
L’Ente proponente dovrà successivamente produrre la seguente documentazione:
❑ Convenzione per la concessione del finanziamento opportunamente sottoscritta;
❑ Prova dell’avvenuta acquisizione del Codice Unico di Progetto (schermata acquisizione CUP e corredo informativo);
❑ Organigramma e nominativi dei soggetti coinvolti nella governance del progetto;
❑ Atto con il quale è stato disposto l’affidamento dei singoli incarichi ai dipendenti interni nella governance del progetto;
❑ Estremi del conto corrente di contabilità speciale su cui effettuare l’erogazione della quota di prefinanziamento e delle successive quote intermedie di finanziamento.
Alla ricezione della suddetta documentazione, il Ministero provvederà ad emanare il provvedimento di ammissione al finanziamento del progetto, con il quale sarà formalmente impegnata la relativa somma a valere sulle risorse del PON
Ammissione a finanziamento a valere sul POR FESR Campania
A seguito della pubblicazione delle graduatorie, il Responsabile di Obiettivo Specifico provvederà a notificare all’Ente beneficiario il Decreto di ammissione a finanziamento con il quale, tra l’altro:
❑ viene approvato lo schema di Convenzione;
❑ viene definito il quadro economico dell’operazione (Cap. 7 Manuale di attuazione disponibile sul sito xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx)
❑ viene riportato il cronoprogramma procedurale dell’operazione, con evidenza delle singole fasi di attività previste.
L’ammissione a finanziamento prevede:
❑ la sottoscrizione della Convenzione tra il Responsabile di Obiettivo Specifico ed il rappresentante legale del Beneficiario contenente gli obblighi tra parti e le condizioni di erogazione del finanziamento a cui devono essere allegati i cronoprogrammi procedurali e di spesa relativi all’operazione ammessa a finanziamento;
❑ la comunicazione del CUP (Codice Unico di Progetto) da parte del Beneficiario;
❑ la comunicazione, da parte del Beneficiario, delle coordinate bancarie del conto corrente dedicato, nei casi previsti per legge.
In seguito, il Responsabile di Obiettivo Specifico emette e notifica al Beneficiario il Decreto di impegno contabile e di liquidazione di una prima anticipazione pari al 10% del costo dell’intervento ammesso a finanziamento per consentirgli di avviare tempestivamente le procedure di gara.
Contatti e info utili per i Beneficiari
Responsabili del Procedimento
Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx 06-46535002 xxxxx.xxxxxxxxx@xxxxxxx.xx
Le richieste di chiarimento possono essere inviate via mail al seguente indirizzo: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xx
È prevista la pubblicazione di FAQ sul sito xxxxx://xxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xxx.xx/ reperibili nella sezione dedicata al presente avviso.
Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx 081-7968347 xxxxx.xxxxxxx@xxxxxxx.xxxxxxxx.xx
Le richieste di chiarimento possono essere inviate via mail al seguente indirizzo: xx00@xxxxxxx.xxxxxxxx.xx
È prevista la pubblicazione di FAQ sul sito xxx.xxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx reperibili nella sezione dedicata (link Opportunità e Bandi).
Accompagnamento all’attuazione
Al fine di favorire il buon andamento degli interventi progettuali, in sede di attuazione sarà istituito uno sportello di accompagnamento congiunto (PON-POR) per i beneficiari presso la Regione Campania con modalità di funzionamento che saranno definite dopo la pubblicazione delle graduatorie dei progetti.