SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
2021
Determinazione del 22 giugno 2023, n. 73
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
2021
Relatore: Consigliere Xxxxx Xxxxxx X’Xxxx
Ha collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati la dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxx
Determinazione n. 73/2023
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell’adunanza del 22 giugno 2023;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214;
viste le leggi 21 marzo 1958 n. 259 e 14 gennaio 1994 n. 20;
visto il d.p.r. in data 3 ottobre 1990, con il quale l’Istituto nazionale di statistica (Istat) è stato sottoposto al controllo della Corte dei conti, con le modalità di cui all’art. 12 della predetta legge n. 259 del 1958;
visto l’art. 14, secondo comma, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, che ha confermato che l’esercizio del controllo con le modalità previste dall’art. 12 della legge n. 259 del 1958;
visto il bilancio consuntivo dell’Ente suddetto, relativo all’esercizio finanziario 2021, nonché le annesse relazioni del Presidente e del Collegio dei revisori, trasmessi alla Corte in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Consigliere Xxxxx Xxxxxx X’Xxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti e agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente per l’esercizio finanziario 2021;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, comunicare alle dette Presidenze, il conto consuntivo - corredato delle relazioni degli organi di amministrazione e di controllo - e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;
P.Q.M.
comunica, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio consuntivo dell’esercizio 2021 - corredato delle relazioni degli organi di amministrazione e di controllo – dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), l’unita relazione con la quale la Corte dei conti riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente stesso.
RELATORE | PRESIDENTE |
Xxxxx Xxxxxx X’Xxxx firmato digitalmente | Xxxxxx Xxxxxxx firmato digitalmente |
DIRIGENTE |
Xxxxx Xxxxxx |
Depositato in segreteria |
INDICE
1. IL QUADRO ORDINAMENTALE E NORMATIVO 2
1.1 Potestà statutaria e regolamentare 3
3. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E IL PERSONALE 9
3.2 L’articolazione territoriale dell’Istat e il SISTAN 10
3.3 La collaborazione inter-istituzionale 11
3.5 Controlli, trasparenza e valutazione 16
4. L’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 18
4.1 Gli obiettivi strategici 18
4.1.1 Il Programma Statistico Nazionale 20
4.2 La ricognizione delle amministrazioni pubbliche 26
6. LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI ISTAT 29
6.1 Ancitel S.p.a. in liquidazione 29
8. I RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE 32
8.2 Il rendiconto finanziario 34
8.3 La gestione dei residui 37
8.5 La tempestività dei pagamenti 41
8.6 Le misure di contenimento delle spese 42
8.7 La situazione amministrativa 44
8.8 La situazione patrimoniale 46
9. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 53
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 - Spese per compensi ad organi, Oiv e altri organismi 8
Tabella 2 - Dotazione organica e consistenza del personale 12
Tabella 3 - Personale assunto a tempo indeterminato 13
Tabella 4 - Spesa del personale 13
Tabella 5 - Costo medio del personale 14
Tabella 6 - Programmi strategici 18
Tabella 7 - Fabbisogno spese censuarie e relativa copertura finanziaria - Anni 2018-2021 . 25 Tabella 8 - Fabbisogno spese censuarie e relativa copertura finanziaria - Anni 2022-2024 . 25 Tabella 9 - Attività negoziale 27
Tabella 10 - Principali risultati di bilancio 33
Tabella 11 - Rendiconto finanziario 34
Tabella 12 - Risultato della gestione di competenza 34
Tabella 15 - Consistenza e composizione dei residui attivi al 31 dicembre 2021 39
Tabella 16 - Consistenza e composizione dei residui passivi al 31 dicembre 2021 40
Tabella 17 - Limite di spesa anno 2021 (art. 1, commi 590-602, legge 160 del 2019) 42
Tabella 18 - Limite di spesa anno 2021 (art. 15, comma 1 d.l. n. 66 del 2014) 43
Tabella 19 - Versamenti ai sensi dell’art. 1 comma 594, della legge di bilancio n. 160 del 2019
Tabella 20 - Situazione amministrativa 44
Tabella 21 - Specificazione della quota indisponibile dell’avanzo di amministrazione 45
Tabella 22 - Stato patrimoniale – attività 46
Tabella 23 - Stato patrimoniale esercizio – passività 49
Tabella 24 - Conto economico 52
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1 - Organigramma al 31 dicembre 2021 10
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento, ai sensi dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, sul risultato del controllo eseguito, con le modalità di cui all’art. 12 della stessa legge, sulla gestione finanziaria dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) per l’esercizio 2021, nonché sugli eventi di maggior rilievo successivamente verificatisi.
La precedente relazione della Corte, relativa all’esercizio 2020, è stata deliberata da questa Sezione con determinazione 14 luglio 2022, n. 92 ed è pubblicata in Atti Parlamentari, XVIII Legislatura, doc. XV, doc. n. 606.
1. IL QUADRO ORDINAMENTALE E NORMATIVO
L’Istituto nazionale di statistica, di seguito in breve “Istat”, è un ente pubblico di ricerca, la
cui finalità istituzionale è il rilevamento e la diffusione dei dati statistici.
L’Ente, già “Istituto centrale di statistica” (legge 9 luglio 1926, n. 1162), è stato poi regolato dal decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, recante “Norme sul sistema statistico nazionale e sulla riorganizzazione dell’Istituto nazionale di statistica, ai sensi dell’art. 24 della legge 23 agosto 1988, n. 400”, che ne ha modificato la denominazione in “Istituto nazionale di statistica” e ne ha specificato i compiti e disciplinato gli organi.
Per il conseguimento dei propri scopi istituzionali l’Istat svolge i compiti ed esercita le funzioni affidate dalla normativa europea e nazionale in materia di statistica ufficiale e di ricerca, ampiamente richiamate nelle precedenti relazioni alle quali si rinvia per completezza.
Nel biennio 2020-2021 sono intervenute diverse norme1 che hanno attribuito all’Istat compiti specifici, allo scopo di fornire agli organi di governo informazioni statistiche per la gestione della fase dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Inoltre, nel corso dell’anno 2021, nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia, l’Istat ha proseguito, in attuazione della normativa nazionale e nel rispetto degli obblighi comunitari in materia di produzione dei dati, nonché delle indicazioni fornite da Eurostat, nello svolgimento delle azioni necessarie a sopperire alle difficoltà oggettive riscontrate dalle unità di rilevazione per fornire i dati statistici nei tempi e secondo le modalità richieste. Infine si segnala che tra gli investimenti inclusi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato il 13 luglio 2021 con Decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione Europea, relativamente alla Transizione Digitale è stata individuata una linea di investimento specifica per la componente dati e interoperabilità tra le Pubbliche Amministrazioni, denominata Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), che prevede la realizzazione di un Catalogo Nazionale Dati (NDC), finalizzata a favorire lo scambio, l’armonizzazione e la comprensione delle informazioni tra le amministrazioni pubbliche nell’ambito della PDND. Con apposito accordo sottoscritto nel mese di marzo 2022 tra l’Istat e la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la trasformazione digitale,
1 Art. 1 decreto-legge 10 maggio 2020, n. 30, convertito con modificazioni dalla legge 2 luglio 2020, n. 72; art. 13 decreto-
legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77; art. 11 bis decreto-legge 31
maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108.
l’Istituto, in virtù delle proprie competenze tecniche e metodologiche, è stato individuato quale soggetto attuatore del progetto Catalogo Nazionale Dati (Progetto NDC), fornendo anche servizi di formazione e di supporto per accompagnare le pubbliche amministrazioni nel percorso di transizione digitale.
Nell’ottica di un rafforzamento della sicurezza nella PA, in termini di cybersecurity e di maggiore efficienza e accessibilità dei servizi, per l’attuazione del Catalogo è previsto un lavoro di mappatura delle banche dati e dei flussi informativi, di documentazione di schemi di dati e distribuzione del catalogo.
1.1 Potestà statutaria e regolamentare
Lo statuto stabilisce che l’Istat è dotato di autonomia scientifica, statutaria e regolamentare, nonché organizzativa, finanziaria, patrimoniale e contabile.
Nelle precedenti relazioni si è già riferito circa l’adozione del regolamento del personale, del regolamento di organizzazione e del regolamento di amministrazione, finanza e contabilità, nei modi e termini indicati dall’art. 8, comma 8, lett. a, dello statuto approvato nella seduta del Consiglio di Istituto del 7 dicembre 2017 e successivamente modificato con deliberazione del Consiglio d’istituto del 13 dicembre 2019.
Con il regolamento di amministrazione, finanza e contabilità l’Istituto ha previsto la modifica integrale del proprio sistema contabile, con applicazione della disciplina civilistica a decorrere dall’esercizio 2022.
2. GLI ORGANI
L’art. 6 dello statuto definisce gli organi dell’Istat, che sono: a) il Presidente; b) il Consiglio;
c) il Comitato per l’indirizzo e il coordinamento dell’informazione statistica; d) il Collegio dei revisori dei conti.
Il Presidente e il Consiglio, quali organi di governo dell’Istat, esercitano le funzioni di indirizzo tecnico, scientifico, amministrativo e ogni altra funzione ad essi attribuita da disposizioni di legge, secondo le rispettive attribuzioni.
Il Presidente
Il Presidente, ai sensi dell’art. 7 dello statuto, è il rappresentante legale dell’Istituto, sovrintende al suo andamento e ne assicura il coordinamento tecnico scientifico, cura i rapporti istituzionali e con le organizzazioni internazionali, verifica l’attuazione degli indirizzi espressi dal Consiglio, cui riferisce periodicamente.
Il Presidente, scelto, ai sensi dell’art. 16, c. 1, del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, tra i professori ordinari in materie statistiche, economiche ed affini, viene nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio, previa deliberazione del Consiglio dei ministri e previo parere favorevole delle competenti Commissioni parlamentari espresso a maggioranza dei due terzi dei componenti.
Attualmente il mandato del precedente Presidente, nominato per un quadriennio con d.p.r. 4 febbraio 2019, è scaduto. Le funzioni di ordinaria amministrazione dell’Istat sono svolte, conformemente allo statuto, dal componente più anziano del Consiglio di amministrazione.
Il Consiglio
L’art. 8 dello statuto indica le funzioni e i compiti di tale organo: in particolare, il Consiglio delibera lo statuto, i regolamenti di organizzazione, di amministrazione e contabilità, del personale e le modifiche agli stessi; delibera, altresì, le linee fondamentali di organizzazione e la costituzione delle strutture dirigenziali con le relative competenze.
Esso ha durata quadriennale ed è composto dal Presidente dell’Istat, che lo presiede, da un membro designato tra i propri componenti dal Comitato per l’indirizzo e il coordinamento dell’informazione statistica, da due membri nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri scelti tra professori ordinari oppure direttori di istituti di statistica o di ricerca statistica e da un ricercatore o da un tecnologo eletto secondo le modalità disciplinate
dall’art. 10, commi 1 e 1bis2, del regolamento di organizzazione.
I componenti del Consiglio, ad eccezione del Presidente già che vi siede “ratione officii”, sono stati nominati con il d.p.c.m. 30 aprile 2020. Ad integrazione della composizione del Consiglio, con d.p.c.m. del 29 ottobre 2020 è stata disposta la nomina del rappresentante eletto dei ricercatori o tecnologi. Successivamente, con il d.p.c.m. del 30 marzo 2022 è stata disposta la sostituzione di un componente.
Il Comitato d’indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat)
Il Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat) esercita le funzioni direttive dell’Istat nei confronti degli enti di informazione statistica e degli uffici di statistica facenti parte del Sistema statistico nazionale ai sensi del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 3223.
Esso è composto: a) dal Presidente dell’Istat che lo presiede; b) da due membri in rappresentanza del Ministero dell’economia e finanze e da quattro membri in rappresentanza di altre amministrazioni statali, individuati dal Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Presidente dell’Istat; c) da tre rappresentanti delle regioni e degli enti locali, designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano di cui all’art.8 del d.lgs. 28 agosto 1997, n. 281; d) da un rappresentante designato dal Presidente dell’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; e) da due rappresentanti di enti pubblici tra quelli dotati dei più complessi sistemi di informazione; f) da due esperti scelti tra i professori ordinari di ruolo di prima fascia in materie statistiche, economiche ed affini.
Il Comitato può essere integrato, su proposta del Presidente, da rappresentanti di altre amministrazioni statali competenti per specifici oggetti di deliberazione.
Con d.p.c.m. del 9 agosto 2019 è stata rinnovata la composizione del Comitato. Con d.p.c.m. 4 maggio 2021 è stata disposta la sostituzione di un componente. Il mandato ha una durata di quattro anni.
2 Modificato dal Consiglio dell’Istituto con deliberazione n. CDXCVI del 13 dicembre 2019, per assicurare piena tutela al diritto di rappresentanza dei ricercatori e tecnologi.
3 L’art. 9 dello statuto prevede che il Comstat può emanare direttive e atti di indirizzo in materia statistica, ai sensi del d.lgs. n. 322 del 1989, in ordine a: a) atti di esecuzione del programma statistico nazionale; b) iniziative per l’attuazione del predetto programma; c) criteri organizzativi e per la funzionalità degli uffici di statistica delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, nonché degli enti e degli uffici facenti parte del sistema statistico nazionale; d) criteri e modalità per l’interscambio dei dati indicati dall’art. 6 del d.lgs. n. 322 del 1989 fra gli uffici di statistica delle amministrazioni e degli enti facenti parte del sistema statistico nazionale.
Il Collegio dei revisori
A norma degli articoli 10 dello statuto e 41 del Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità, il Collegio dei revisori dei conti accerta la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza del bilancio consuntivo alle risultanze dei libri e delle scritture contabili, verifica i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi, esamina le giustificazioni fornite dall’Istituto in merito ad eventuali scostamenti. Inoltre, il Collegio esercita, altresì, le funzioni ad esso attribuite dalla legge con particolare riferimento al decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123.
Esso è composto da un magistrato amministrativo con funzione di Presidente e due membri, designati rispettivamente dal Ministero dell’economia e delle finanze e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, nominati per un triennio con d.p.c.m.. Con il medesimo decreto sono nominati due membri supplenti.
Il libro dei verbali del Collegio dei revisori è custodito presso l’Istituto ed in merito alla sua tenuta si applicano le disposizioni di cui all’art. 2421 del codice civile.
Il Collegio dei revisori in carica nel triennio 2019-2021 è stato nominato con d.p.c.m. del 28 gennaio 2019. Con d.p.c.m. del 10 marzo 2022 sono stati nominati il nuovo Presidente ed i componenti, titolari e supplenti, del Collegio dei revisori per il triennio 2022-2024.
2.1 I compensi
L’importo dell’indennità di carica del Presidente dell’Istituto, stabilito in euro 300.000 lordi annui dal d.p.c.m. 4 agosto 2009, è stato dapprima ridotto del 10 per cento, come previsto dall’art. 6, c. 3, del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e poi rideterminato, a decorrere dal 1° maggio 2014 ed ai sensi dall’art. 13, comma 1, del d.l. 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23
giugno 2014, n. 89, in euro 240.000 annui lordi.
In quanto in quiescenza a decorrere dal 1° novembre 2019, ai sensi dell’art. 5, comma 9, del
d.l. 6 luglio 2012 n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135 al
Presidente compete4 esclusivamente il rimborso delle spese di viaggio, di alloggio (consistenti nelle spese connesse alla locazione di un appartamento in Roma) e di vitto, riconosciute dal Consiglio5.
I compensi individuali annui lordi dei componenti degli organi come fissati con d.p.c.m. 27 gennaio 1992 e nel tempo decurtati in base alle specifiche norme di contenimento, per l’anno 2021 sono rimasti commisurati come segue: euro 10.039,80 a ciascuno dei quattro membri del Consiglio; euro 7.530 a ciascuno dei tre componenti il Collegio dei revisori dei conti; euro 5.019,96 a ciascuno dei quattordici membri del Comstat. 6
Anche il gettone di presenza è stato assoggettato alla riduzione prevista dalla legge 23 dicembre 2005, n. 266 e ulteriormente ridotto del 10 per cento, come previsto dall’art. 6, comma 3, del d.l. n. 78 del 2010; è determinato nella misura di euro 83,66 lordi per la partecipazione a ciascuna seduta, fermo restando che, ai sensi del punto 12 dell’art. 11 dello statuto, la partecipazione alle sedute del Comitato scientifico non comporta la corresponsione di alcun compenso, indennità o gettone di presenza.
La seguente tabella riporta le spese, relative all’esercizio 2021, per gli organi nonché per l’Oiv e gli altri organismi.
4 Ai sensi dell’art. 5, comma 9 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012,
n. 135, come modificata dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, è consentito alle pubbliche amministrazioni il conferimento a titolo gratuito, a personale in quiescenza, di incarichi di studio, consulenza, dirigenziali e direttivi, nonché di cariche negli organi di governo dell’amministrazione stessa o in enti o società da essa controllati, salva la corresponsione di eventuali rimborsi spese nei limiti fissati dall’organo competente dell’amministrazione interessata e debitamente rendicontati. L’art. 8, comma 13, del d. l. 24 febbraio 2023 n. 13 ha disposto che fino al 31 dicembre 2026 la norma da ultimo citata non trovi più applicazione per gli incarichi di vertice presso enti e istituti di carattere nazionale.
5 Deliberazione n. 8 del 26 giugno 2020. Con la determinazione della Sezione n. 12 del 4 febbraio 2021 la Sezione ha chiarito la necessarietà di una verifica puntuale e documentata sia sulla effettiva presenza sia sulle esigenze derivanti dall’espletamento delle funzioni attribuite con la carica di Presidente, che non possono essere presunte evidenziando, altresì, che “la rimborsabilità delle spese connesse all’espletamento del mandato prescinde dalla sopravvenuta gratuità del medesimo, e quindi non può essere connotata da contenuti diversi ed ulteriori rispetto a quelli per il periodo di onerosità dell’incarico, anche al fine di non eludere lo scopo di contenimento della spesa pubblica della disposizione recata dal citato art. 5, comma 9 del decreto-legge
n. 95 del 2012”. Il Consiglio dell’Istituto in data 16.03.2021, nel prendere atto della determinazione della Sezione n. 12 del 4 febbraio 2021, ha approvato i limiti di spesa ed i criteri di rendicontazione fissati nella deliberazione n. 159 del 13 marzo 2021 della Direzione generale.
6 Il d.p.c.m. 27 gennaio 1992 ha determinato l’ammontare dei compensi da corrispondere ai componenti degli organi
dell’Istituto. Detti importi, convertiti in euro, sono stati ridotti del 10% ai sensi dell'art. 1, comma 58, L. 23 dicembre 2005
n. 266 ed ulteriormente del 10% ai sensi dell'art. 6, comma 3, D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito con X. 30 luglio 2010 n. 122.
Tabella 1 - Spese per compensi ad organi, Oiv e altri organismi
Impegni 2020 | Impegni 2021 | Variazione % | Erogato 2021 | |
Spese per la presidenza dell’Istat | 30.425 | 34.052 | 11,92 | 30.864 |
Indennità per il Consiglio dell’Istat | 27.664 | 42.528 | 53,73 | 28.765 |
Indennità per il Collegio dei revisori dei conti | 22.943 | 22.590 | -1,54 | 16.942 |
Indennità per il Comstat (comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica) | 71.846 | 71.370 | -0,66 | 51.434 |
Rimborso diarie e spese di viaggio agli organi dell’Istituto | 12.793 | 1.652 | -87,09 | 1.652 |
Compensi e oneri di funzionamento delle commissioni, gruppi di studio e di lavoro, di cui: | 10.239 | 6.717 | -34,40 | 1.207 |
Compensi e oneri di funzionamento delle commissioni, gruppi di studio e di lavoro | 7.739 | 6.717 | -13,21 | 1.208 |
Compensi e oneri di funzionamento delle commissioni, gruppi di studio e di lavoro per l’attività censuaria | 2.500 | 0 | -100,00 | 0 |
Compensi e oneri di funzionamento dell’organismo indipendente di valutazione (art. 14, d.lgs. n. 150 del 2009) | 35.000 | 36.016 | 2,90 | 31.131 |
Gettoni di presenza ai componenti di consigli, comitati e commissioni varie e agli organi collegiali, di cui: | 10.293 | 11.410 | 10,85 | 7.450 |
gettoni di presenza ai componenti di organi istituzionali dell’amministrazione | 4.507 | 4.030 | -10,58 | 2.864 |
gettoni di presenza ai componenti di organi istituzionali di revisione, controllo ed altri incarichi istituzionali dell’amministrazione | 5.786 | 7.380 | 27,55 | 4.586 |
Oneri riflessi su competenze a componenti degli organi dell’Istituto, di cui: | 12.331 | 9.702 | -21,32 | 9.269 |
oneri riflessi su competenze ai componenti di organi istituzionali dell’amministrazione | 3.261 | 3.917 | 20,13 | 3.917 |
oneri riflessi su competenze ai componenti di organi istituzionali di revisione, di controllo e altri incarichi istituzionali dell’amministrazione | 9.070 | 5.785 | -36,22 | 5.352 |
TOTALE SPESE ORGANI | 233.534 | 236.037 | 1,07 | 178.714 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
L’aumento delle spese per il Consiglio rispetto al 2020 è dovuto alla nomina del membro eletto dal personale dell’Istituto avvenuta con d.p.c.m. del 29 ottobre 2020.
3. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E IL PERSONALE
3.1 Organizzazione interna
L’organizzazione dell’Ente nella prima fase dell’esercizio è rimasta inalterata rispetto a quella già descritta nel precedente referto. Nel corso del 2021, sono intervenute due revisioni parziali degli assetti interni.
La prima, deliberata dal Consiglio nella seduta del 25 febbraio 2021 ed entrata in vigore il 1° aprile 2021, è stata espressamente finalizzata a razionalizzare l’azione dell’Istituto in particolare sul piano dei suoi rapporti nell’ambito del Sistan e delle relazioni esterne. La stessa è caratterizzata dalla soppressione della Direzione per il coordinamento della rete territoriale (DCRT) e dalla costituzione della Direzione centrale per i rapporti esterni, le relazioni internazionali, l’ufficio stampa e il coordinamento del Sistan (DCRE), quale struttura organizzativa autonoma in aderenza alla configurazione offerta dalle disposizioni dell’art. 12, comma 4, del vigente Statuto. All’interno della neo-nata Direzione è stato costituito, tra gli altri, il Servizio “Protezione dei dati personali, monitoraggio dei sistemi di sicurezza e rapporti con gli interessati”. Tale riorganizzazione è avvenuta nel rispetto dei vincoli statutari, regolamentari e di bilancio, e non ha comportato oneri aggiuntivi a quelli previsti per la spesa del personale.
La seconda modifica organizzativa, deliberata dal Consiglio nella seduta del 9 giugno 2021 ed entrata in vigore il 1° settembre 2021, ha riguardato la ridefinizione dell’articolazione degli Uffici territoriali, allo scopo di valorizzarne la polifunzionalità, anche mediante il rafforzamento delle attività di relazioni istituzionali, il potenziamento delle attività di analisi dei fenomeni territoriali e di promozione della cultura statistica sul territorio7.
Si riporta di seguito il funzionigramma attualizzato con le richiamate modifiche.
7 In particolare, è stata disposta una riduzione del numero degli Uffici Territoriali e la costituzione di Servizi centrali per il coordinamento tematico delle seguenti attività svolte a livello territoriale: raccolta dati; produzione di statistiche territoriali; promozione della cultura statistica; comunicazione e diffusione dei dati statistici ufficiali.
Figura 1 - Organigramma al 31 dicembre 2021
Fonte: Istat
3.2 L’articolazione territoriale dell’Istat e il SISTAN
L’Istat dispone di una rete territoriale formata da sedi regionali, con compiti di sostegno alla produzione statistica, diffusione dell’informazione e promozione della cultura statistica, nonché di assistenza e formazione degli organi locali del sistema statistico nazionale. In ogni sede territoriale e negli uffici delle due province autonome di Trento e Bolzano è presente un Centro di informazione statistica, cui gli interessati - privati cittadini, studenti, ricercatori, operatori economici e della pubblica amministrazione - possono rivolgersi per avere informazioni sulla statistica ufficiale, per ricevere assistenza e per consultare le banche dati.
Gli uffici di statistica delle Province autonome di Trento e Bolzano fanno parte del Sistema statistico nazionale ai sensi dell’art. 10, comma 2, d.p.r. n. 1017 del 1978, modificato dall’art. 1, d.lgs. 6 luglio 1993, n. 290. Con legge provinciale 23 ottobre 2014, n. 9 è stato istituito l’Ispat, Istituto di Statistica della provincia di Trento; mentre con legge provinciale 22
maggio 1996, n. 12 sono state individuate le funzioni ed i compiti dell’Astat per la provincia di Bolzano.
Il d.lgs. n. 322 del 1989, istitutivo del Sistan8, ha regolato le attività di rilevazione, elaborazione, analisi e diffusione e archiviazione dei dati statistici svolte dagli enti e organismi pubblici di informazione statistica, al fine di realizzare l’unità di indirizzo, l’omogeneità organizzativa e la razionalizzazione dei flussi informativi a livello centrale e locale. Lo stesso decreto, all’art. 10 comma 3, ha precisato che presso la sede centrale dell’Istat in Roma, presso le sedi regionali dell’Istat, nonché presso gli uffici di statistica delle prefetture, sono costituiti uffici di collegamento del Sistema statistico nazionale con il pubblico; gli altri uffici di statistica possono costituire uffici di collegamento del Sistema statistico nazionale col pubblico, dandone comunicazione all’Istat.
3.3 La collaborazione inter-istituzionale
Nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, l’Istat intrattiene rapporti di collaborazione con altri soggetti del sistema statistico nazionale e della P.A. per la comune finalità di produzione statistica ufficiale.
Nel corso degli anni, l’Istat ha avviato numerosi rapporti di collaborazione con soggetti terzi, sia pubblici che privati, mediante la stipula di atti aventi caratteristiche differenti a seconda della natura dei soggetti coinvolti e dei profili oggettivi delle intraprese iniziative. L’Istat partecipa attivamente anche a collaborazioni in ambito internazionale. Rientrano, infatti, in tale ambito gli accordi di cooperazione internazionale e gli accordi bilaterali stipulati con Istituzioni nazionali e internazionali per il rafforzamento della capacità statistica dei paesi meno avanzati.
Inoltre, vi sono gli accordi con l’Unione Europea, che prevedono delle sovvenzioni da parte dell’UE per lo svolgimento di attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi eurounitari, lo sviluppo di metodologie e standard e lo scambio di esperienze.
Sul fronte della ricerca internazionale finanziata dai fondi europei per la Ricerca e Innovazione, l’Istat stipula accordi privati (Consortium Agreement) con Istituzioni, nazionali e internazionali, facenti parte dei consorzi beneficiari dei grant europei.
8 Il sistema statistico nazionale (Sistan) è la rete di soggetti pubblici e privati che fornisce al Paese e agli organismi internazionali l’informazione statistica ufficiale, che comprende, oltre l’Istat, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp), gli uffici di statistica delle amministrazioni dello Stato e di altri enti pubblici, degli Uffici territoriali del Governo, delle Regioni e Province autonome, delle Province, delle Camere di commercio (Cciaa), dei Comuni, singoli o associati, e gli uffici di statistica di altre istituzioni pubbliche e private che svolgono funzioni di interesse pubblico.
3.4 Il personale
La tabella che segue indica la consistenza del personale effettivo in servizio a tempo indeterminato al 31/12/2021 presso l’Ente, in raffronto comparativo rispetto ai dati del 2020.
Il dato, pari a 1.899 unità, al netto dei dipendenti in posizione di comando o fuori ruolo presso altri enti, presenta un decremento di 93 unità rispetto all’esercizio precedente.
Tabella 2 - Dotazione organica e consistenza del personale
PROFILO/LIVELLO ECONOMICO | Dota- zione organica | Presenti al 31 dicembre | Var. % 2021/ 2020 | |||
2020 | 2021 | Var. 2021/ 2020 | ||||
Dirigenza | Dirigente I fascia | 3(*) | 2 | 2 | 0 | 0,00 |
Dirigente II fascia | 8 | 8 | 8 | 0 | 0,00 | |
Totale Dirigenti | 11 | 10 | 10(***) | 0 | 0,00 | |
Personale Ricercatore e Tecnologo | I - Dirigente di ricerca | 75 | 40 | 47 | 7 | 17,50 |
II - Primo ricercatore | 156 | 139 | 124 | -15 | -10,79 | |
III - Ricercatore | 315 | 291 | 292 | 1 | 0,34 | |
Totale Ricercatori | 546 | 470 | 463 | -7 | -1,49 | |
I - Dirigente tecnologo | 50 | 19 | 18 | -1 | -5,26 | |
II - Primo tecnologo | 141 | 133 | 124 | -9 | -6,77 | |
III - Tecnologo | 225 | 220 | 213 | -7 | -3,18 | |
Totale tecnologi | 416 | 372 | 355 | -17 | -4,57 | |
Totale Ricercatori e Tecnologi | 962 | 842 | 818(****) | -24 | -2,85 | |
Personale Tecnico Amministra tivo | IV - Collaboratore tecnico E.R. | 000 | 000 | 000 | -25 | -5,76 |
V - Collaboratore tecnico E.R. | 236 | 233 | 250 | 17 | 7,30 | |
VI - Collaboratore tecnico E.R. | 442 | 302 | 239 | -63 | -20,86 | |
Totale Collaboratori tecnici E.R. | 1.230 | 969 | 898 | -71 | -7,33 | |
VI - Operatore tecnico | 51 | 25 | 22 | -3 | -12,00 | |
VII - Operatore tecnico | 13 | 7 | 8 | 1 | 14,29 | |
VIII - Operatore tecnico | 11 | 13 | 13 | 0 | 0,00 | |
Totale Operatori tecnici | 75 | 45 | 43 | -2 | -4,44 | |
VI –ATS | 4 | 1 | 1 | 0 | 0,00 | |
VIII - Ausiliario tecnico | 1 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | |
Totale Personale ad esaurimento | 5 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | |
IV - Funzionario di amministrazione | 21 | 15 | 18 | 3 | 20,00 | |
V - Funzionario di amministrazione | 25 | 5 | 17 | 12 | 240,00 | |
Totale Funzionari di amministrazione | 46 | 20 | 35 | 15 | 75,00 | |
V - Collaboratore di amministrazione | 33 | 24 | 23 | -1 | -4,17 | |
VI - Collaboratore di amministrazione | 10 | 18 | 17 | -1 | -5,56 | |
VII - Collaboratore di amministrazione | 30 | 6 | 11 | 5 | 83,33 | |
Totale Collaboratori di amministrazione | 73 | 48 | 51 | 3 | 6,25 | |
VII - Operatore di amministrazione | 55 | 52 | 38 | -14 | -26,92 | |
VIII - Operatore di amministrazione | 36 | 5 | 5 | 0 | 0,00 | |
Totale Operatori di amministrazione | 91 | 57 | 43 | -14 | -24,56 | |
Totale Personale Tecnico ed Amministr.vo | 1.520 | 1.140 | 1.071(****) | -69 | -6,05 | |
Totale generale | 2.493 | 1.992(**) | 1.899 | -93 | -4,67 | |
Note: | ||||||
(*) Direzioni centrali giuridiche e amministrative a cui va aggiunto il Direttore generale | ||||||
(**) Escludendo n. 2 Dirigenti Amministrativi esterni, n. 3 comandati in Istat da altre P.A., e n. 10 dipendenti Istat in collocamento Xxxxx Xxxxx. |
(***) Escludendo n. 1 Dirigente Amministrativo di I Fascia con contratto a termine. |
(****) Escludendo n. 4 comandati in Istat da altre P.A. (n. 1 Funzionario Amministrativo, di IV l.p, e n. 3 Collaboratori di Amministrazione di VI l.p.), n. 5 dirigenti tecnici con contratto a termine (n. 3 Dirigenti Tecnologi e n. 2 Dirigenti di Ricerca), e n. 11 dipendenti Istat in collocamento Xxxxx Xxxxx (n. 3 Dirigenti di Ricerca, n. 2 Primi Ricercatori, n. 3 Ricercatori, n. 2 Collaboratori Tecnici, di VI l.p. e un Funzionario di Amministrazione di IV l.p.). |
Fonte: Istat
Complessivamente, come si evince dalla tabella a seguire, il personale assunto nel corso del 2021 è pari a 5 unità (erano 13 unità nel 2020).
Tabella 3 - Personale assunto a tempo indeterminato
PROFILO/LIVELLO ECONOMICO | 2020 | 2021 | |
Dirigenza | Dirigente di II fascia | 1 | 1 |
Personale Ricercatore e Tecnologo | I – Dirigente di Ricerca | 0 | 2 |
I – Dirigente Tecnologo | 0 | 1 | |
TOTALE PERSONALE RICERCATORE E TECNOLOGO | 0 | 3 | |
Personale Tecnico Amministrativo | V - Funzionario di Amministrazione | 5 | 1 |
VI - Collaboratore Tecnico Enti Ricerca | 2 | 0 | |
VII – Collaboratore di amministrazione | 5 | 0 | |
TOTALE PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO | 12 | 1 | |
TOTALE GENERALE | 13 | 5 |
Fonte: Istat
L’entità e la composizione della spesa di personale impegnata nel 2021 è riportata nella successiva tabella, in raffronto comparativo con i dati del precedente esercizio.
Tabella 4 - Spesa del personale
2020 | 2021 | Inc. % su totale spesa personale | Incidenza % sulla spesa corrente | Var. % | |
Xxxxxxxx ed altri assegni fissi lordi | 72.733.121 | 71.340.776 | 59,92 | 28,99 | -1,91 |
Compensi accessori, miglioramento efficienza e retribuzione di risultato dei dirigenti | 17.713.221 | 17.577.996 | 14,76 | 7,14 | -0,76 |
Spese per indennità di missione | 79.290 | 41.932 | 0,04 | 0,02 | -47,12 |
Oneri previdenziali e assistenziali | 21.755.852 | 21.658.766 | 18,19 | 8,80 | -0,45 |
Spese per attività assistenziali, sociali e culturali | 944.300 | 1.498.381 | 1,26 | 0,61 | 58,68 |
Formazione ed aggiornamento del personale | 66.630 | 107.616 | 0,09 | 0,04 | 61,51 |
Buoni pasto | 1.419.671 | 339.744 | 0,29 | 0,14 | -76,07 |
Indennità di fine servizio | 7.600.000 | 6.500.000 | 5,46 | 2,64 | -14,47 |
Totale spesa per il personale | 122.312.085 | 119.065.211 | 100,00 | 48,38 | -2,65 |
Totale spesa corrente | 223.705.612 | 246.125.102 | 100,00 | 10,02 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
Nel complesso gli impegni diminuiscono nel 2021 del 2,65 per cento rispetto al 2020.
L’incidenza della spesa per il personale sulla spesa corrente, relativamente all’anno 2021, è pari al 48,38 per cento.
Benché il costo del personale risulti in flessione dell’1,20 per cento rispetto al 2020, il suo costo medio, pari ad euro 61.244 lordi, registra un incremento del 3,53 per cento, per effetto della cessazione di 93 unità rispetto all’esercizio precedente.
Tabella 5 - Costo medio del personale
(migliaia di euro)
2020 | 2021 | |||||||
Costo totale | Unità personale | Costo medio | Costo totale | Unità personale | Costo medio | Var. % costo medio 2021/2020 | ||
(consistenza media) | (consistenza media) | |||||||
salari e stipendi | 90.446 | 88.919 | ||||||
oneri sociali | 21.756 | 21.659 | ||||||
accantonamento al fondo trattamento di fine rapporto | 6.008 | 6.706 | ||||||
altri costi (al netto Irap) | 2.510 | 1.988 | ||||||
Totale | 120.720 | 2.041 | 59,15 | 119.272 | 1.947,5 | 61,24 | 3,53 |
Fonte: Istat
L’importo destinato alla contrattazione collettiva integrativa, ai sensi dell’art. 68, comma 4, lettera j) del CCNL relativo al triennio 2016-2018, certificato dal Collegio dei revisori, è stato determinato dalla Direzione generale nel giugno del 2021, per gli anni 2020 e 20219, rispettivamente, in complessivi euro 919.581,56 ed euro 1.496.181,07 (per il 2019 in euro 933.433,89).
Il Direttore generale
Il Direttore generale, che non è un organo dell’Istituto, è scelto e preposto all’incarico, secondo l’art. 13 del vigente statuto, con procedura comparativa, in conformità alle disposizioni di cui all’art. 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 166 del 2010, in base alle quali gli incarichi dirigenziali di prima fascia di cui alla lettera “b” del comma 1 e gli incarichi dirigenziali tecnici di cui alla lettera “c” sono conferiti dal Presidente dell’Istituto, sentito il Consiglio nel caso dell’incarico di Direttore generale, e, in quanto compatibili, all’articolo 19 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e successive modifiche ed
9 Per il solo anno 2021 si è tenuto conto di quanto disposto dall’art. 1, comma 870 della legge 30 dicembre 2020, n. 78 il quale dispone che, in considerazione del periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19, i risparmi derivanti dai buoni pasto non erogati nell’anno 2020, previa certificazione da parte dei competenti organi di controllo, possono finanziare nell’anno successivo, nell’ambito della contrattazione integrativa, in deroga alle disposizioni sul contenimento dei fondi, anche gli istituti del welfare integrativo.
integrazioni.
Le sue funzioni concernono: il coordinamento, per gli aspetti di natura giuridica e amministrativa, delle attività dell’Ente, nonché il coordinamento delle attività assegnate alle strutture afferenti alla Direzione generale; la gestione, attraverso i propri uffici, dei compiti assegnatigli direttamente dalla normativa vigente, dal Consiglio e dal Presidente, al fine di assicurare il conseguimento degli obiettivi e dei risultati stabiliti, l’ottimizzazione dei processi e dei procedimenti, nonché la semplificazione delle procedure.
La retribuzione annua lorda ammonta ad euro 189.417 (di cui: stipendio tabellare euro 55.397; indennità di posizione parte fissa euro 36.300; indennità di posizione parte variabile euro 70.211; retribuzione di risultato euro 27.509).
L’attuale Direttore generale, nominato in data 19 aprile 2019, per un triennio è stato riconfermato dal Consiglio nella seduta del 22 aprile 2022 per il triennio 2022–2024.
Al fine di migliorare le attività di pianificazione e programmazione, sia strategica sia operativa, in data 18 febbraio 2020 è stato costituito il Comitato di Programmazione Operativa (CPO)10, presieduto dal Direttore generale e composto dai Direttori dei dipartimenti unitamente ai Direttori centrali della Direzione generale e dei Dirigenti del servizio bilancio, programmazione e della Presidenza.
Inoltre, il Direttore generale è componente del Comitato direttivo della Conferenza permanente dei Direttori generali degli Enti pubblici di ricerca (CODIGER)11, associazione senza scopo di lucro che ha la finalità di proporsi come concreto strumento operativo a servizio dell’intero settore e quale supporto tecnico della Consulta dei Presidenti degli enti pubblici di ricerca (ConPRE).
10 Il CPO sovraintende alle seguenti funzioni: validazione, controllo di uniformità e monitoraggio dei programmi operativi in coerenza con il Piano triennale di attività e performance dell’Ente; validazione e condivisione della programmazione annuale delle iniziative e dei relativi aggiornamenti; monitoraggio dell’impiego delle risorse umane e finanziarie in relazione ai programmi operativi; validazione e condivisione del catalogo dei servizi tecnici e amministrativi; monitoraggio della performance operativa e gestione delle criticità; indirizzo e monitoraggio della trasformazione digitale; definizione e aggiornamento delle policy; condivisione dei risultati di progetti specifici rilevanti. Il Comitato di Programmazione Operativa (CPO) è stato costituito con deliberazione n. 1/PRES del 13 gennaio 2017, ricostituito con deliberazione DOP/183/2020 del 18 febbraio 2020 e successivamente modificato e integrato con deliberazioni DOP/855/2020 del 6 ottobre 2020 e DOP/171/2021 del 23 febbraio 2021.
11 Il CODIGER si propone di individuare specifiche linee guida su specifiche tematiche in ordine alla interpretazione ed applicazione della normativa inerente gli Enti pubblici di ricerca, al fine di perseguire una omogeneità operativa tra i diversi Enti anche attraverso il lavoro propositivo Nel corso dell’anno 2020 presso il CODIGER è stato costituito un tavolo tecnico per l’analisi delle problematiche legate all’introduzione ed adozione a regime della contabilità economico patrimoniale, in attuazione del d.lgs. n. 218/2016, con particolare riferimento ai principi contabili da applicare agli enti di ricerca.
3.5 Controlli, trasparenza e valutazione
La Commissione per la garanzia della qualità dell’informazione statistica (Cogis) Nell’ambito dei controlli sull’attività dell’ISTAT, va menzionata la presenza di un’apposita Commissione, istituita dall’art. 12 del d.lgs. n. 322 del 1989, nel testo poi modificato dal d.l.
18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012,
n. 221, quale organo collegiale indipendente, chiamato, tra l’altro, a vigilare su imparzialità, completezza e qualità dell’informazione statistica prodotta dal sistema statistico nazionale, oltre che sulla conformità dell’informazione statistica con i regolamenti, le direttive e le raccomandazioni degli organismi internazionali e comunitari.
L’organismo12 si compone di cinque membri che durano in carica per cinque anni e non possono essere riconfermati alla scadenza del mandato. La partecipazione ai lavori è gratuita, fatti salvi eventuali rimborsi spese.
L’Organismo indipendente di valutazione della performance (Oiv)
Ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, come modificato dal d.lgs. 25 maggio 2017, n. 74, l’Oiv dell’Istat è composto da tre membri esterni, con i seguenti compensi lordi: al Presidente euro 57.096; i due componenti sono retribuiti, uno per euro 38.064; l’altro per euro 30.00013.
L’OIV che ha operato nell’esercizio 2020 è scaduto il 14 febbraio 2021 ed è stato rinnovato per il successivo triennio.
La Relazione sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni per l’esercizio 2020 è stata pubblicata il 26 marzo 2021 sul sito web dell’Istituto.
Il Piano triennale di attività e performance 2021-23 è stato adottato dal Consiglio d’Istituto il 28 gennaio 2021.
La Relazione sulla performance relativa alle attività dell’Istituto svolte nel 2021 è stata approvata dal Consiglio il 17 giugno 2022 e successivamente validata dall’Organismo Indipendente di Valutazione il 28 giugno 2022.
12 La Commissione, nominata nell’assetto attuale e per la durata di 5 anni con d.p.r. 27 marzo 2019, redige dettagliati rapporti annuali sull’attività dell’Istat e degli enti operanti nel Sistan. Nello statuto dell’Istat, la Cogis è richiamata all’art. 3, comma 3, laddove è stabilito che le attività di produzione e di diffusione delle statistiche ufficiali svolte dall’Istat sono sottoposte alla vigilanza e al controllo esercitati, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, dalla Commissione europea - Eurostat e dalla Cogis, e all’art. 9, comma 7, ove è prescritto che il Presidente della Cogis partecipa alle riunioni del Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat).
13 Al Presidente euro 57.096,00 (euro 45.000,00 + contributo di rivalsa del 4% + IVA); i due componenti sono retribuiti, uno
per euro 38.064,00 (euro 30.000,00 +contributo di rivalsa del 4% +IVA), l’altro per euro 30.000,00 lordi.
Ai sensi dell’art. 14, comma 4, lett. g), del d.lgs. n. 150 del 2009 e delle delibere Anac n. 1310 del 2016 e n. 294 del 2021, l’Organismo ha effettuato il monitoraggio sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione al 31 maggio 2021, con attestazione positiva pubblicata sul sito dell’Istituto.
Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Istat, nominato con deliberazione del Consiglio del 5 ottobre 2015. ai sensi dell’art. 1, c 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190, è stato sostituito con deliberazione n. 900 del 2 dicembre 2021.
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022 è stato approvato dal Consiglio nella seduta dell’11 giugno 2020 e pubblicato sul sito dell’Istituto il 30 giugno 2020. Risultano altresì pubblicate sul medesimo sito le precedenti relazioni di questa Sezione sulla gestione finanziaria dell’Istat.
4. L’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
4.1 Gli obiettivi strategici
L’Istat, sulla base della propria missione istituzionale, del contesto delle relazioni con gli altri soggetti incaricati di funzioni in materia statistica e tenendo conto dei vincoli finanziari, individua linee d’indirizzo che determinano le strategie dell’Istituto per il triennio successivo.
Il Piano triennale di attività e performance (triennio 2021-2023) esplicita le suddette linee di indirizzo, attuate attraverso obiettivi di miglioramento/mantenimento e di innovazione da realizzarsi nell’ambito del triennio di riferimento.
Il Piano offre una tabella di sintesi, che si riporta di seguito, che espone gli obiettivi dei vari Programmi strategici dell’Istituto (Obiettivi di innovazione).
Tabella 6 - Programmi strategici
PROGRAMMA STRATEGICO | OBIETTIVI ANNUALI DI INNOVAZIONE |
Portare a coerenza i risultati del primo ciclo quadriennale del Censimento della | |
popolazione | |
PG1.2021 SISTEMA DEI CENSIMENTI | Definire il disegno per la messa a regime del nuovo ciclo del Censimento permanente della popolazione a partire dal 2022 |
Realizzazione del censimento delle istituzioni pubbliche aggiornato nel questionario per cogliere le innovazioni legate anche gli effetti dell’emergenza Covid-19 | |
Completare il 7° Censimento dell’agricoltura | |
PERMANENTI | |
Definire il disegno per la messa a regime del nuovo ciclo del Censimento permanente dell’agricoltura a partire dal 2022 | |
Progettazione e realizzazione del censimento del non profit (edizione censuaria di | |
benchmark) anche utilizzando la nuova lista del Registro Unico Nazionale del Terzo | |
Settore (RUNTS). | |
Progettazione, realizzazione e rilascio del Censimento permanente delle imprese | |
Pervenire a un sistema di integrazione per la coerenza tra registri statistici e | |
PG2.2021 | indagini dirette |
Valorizzare il potenziale informativo del sistema dei registri statistici | |
SVILUPPO DEL | Sviluppo del Registro base degli individui, famiglie e convivenze |
Sviluppo del Registro base dei luoghi | |
SISTEMA | |
Sviluppo del Registro tematico sui Redditi | |
INTEGRATO DEI | |
Sviluppo del Registro base delle Aziende agricole | |
REGISTRI | Sviluppo de Registro statistico esteso delle principali variabili economiche delle |
unità istituzionali delle Amministrazioni pubbliche (FRAME PA) | |
Pervenire ad una integrazione delle informazioni sulla disabilità | |
Pervenire ad una integrazione delle informazioni su istruzione e formazione | |
PG3.2021 | Ampliare l’offerta di informazione statistica attraverso canali sperimentali |
Sviluppare nuove misurazioni sulle caratteristiche del territorio | |
RILEVANTI AMPLIAMENTI CONOSCITIVI | Sviluppare nuove misurazioni che integrino le dimensioni ambientali ed economiche, nell’ottica del monitoraggio della sostenibilità e dei rischi |
Sviluppare le attività di analisi per la corretta rappresentazione dei fenomeni legati alla globalizzazione nelle statistiche economiche e nei conti nazionali |
PROGRAMMA STRATEGICO | OBIETTIVI ANNUALI DI INNOVAZIONE |
PG4.2021 NUOVE FONTI DI DATI | Costituzione e messa in esercizio del Centro per le TSS e dei relativi processi di governance |
Sperimentare e realizzare prototipi in ambito Big Data | |
Realizzazioni di studi di fattibilità per supportare la produzione statistica basata sulle nuove fonti di dati | |
Avanzamento nella messa in produzione delle nuove fonti | |
PG5.2021 CONSOLIDAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE STATISTICHE | Progettare e realizzare il nuovo Sistema unico dei metadati referenziali e strutturali |
Progettare il nuovo CED in ambito sede unica | |
Progettare strumenti per la privacy by design | |
Realizzare la nuova infrastruttura tecnologica in ottica cloud | |
Progettare la nuova organizzazione del Sistan | |
Armonizzazione delle soluzioni ITC per i sistemi di diffusione ivi compresi gli output dei registri | |
Nuovo SIM | |
Messa in sicurezza delle infrastrutture di calcolo e delle basi dati della Contabilità Nazionale | |
PG6.2021 NUOVI SISTEMI DI DIFFUSIONE E COMUNICAZIONE | Soluzione IT di conservazione, rilascio e diffusione dei macrodati/microdati |
Realizzare un progetto di comunicazione a contenuto statistico | |
Costruire alleanze strategiche tramite Digital PR e pubbliche relazioni | |
Promuovere il Censimento generale dell’Agricoltura | |
Offrire, ad un pubblico di non esperti, strumenti per comprendere la statistica ufficiale e i dati prodotti dall’Istituto | |
Profilazione degli utilizzatori dell’informazione statistica | |
Riprogettare il framework di rilascio dei microdati in ottica di data protection | |
Implementazione di una piattaforma web publishing | |
PG7.2021 DIGITALIZZAZION E DEI DATI E DEI PROCESSI | Realizzare un sistema per l’organizzazione, la strutturazione e la condivisione della documentazione organizzativa |
Configurare i sistemi gestionali su piattaforma ERP | |
Realizzare il sistema di conservazione dei dati per le fasi del ciclo (working, longitudinale, storica) | |
Sviluppare piattaforme gestionali integrate per il controllo interno | |
PG8.2021 SVILUPPO DELLE COMPETENZE, NUOVE FORME ORGANIZZATIVE E RESPONSABILITA’ SOCIALE | Promuovere misure per il miglioramento delle politiche di benessere del personale |
Realizzare il sistema di responsabilità sociale di Istituto e Integrare il sistema nel ciclo di pianificazione di Istituto | |
Promuovere e sviluppare la formazione e l’apprendimento organizzativo e incrementare la pervasività dell’attività formativa | |
Rilevazione delle competenze tecnico-specialistiche del personale (possedute, carenti o attese) attraverso la Banca dati competenze | |
Promuovere nuove strategie a supporto dello smart working | |
Accrescere le competenze digitali (erogazione delle iniziative formative) | |
PG9.2021 POLO STRATEGICO NAZIONALE | Collaborazione nella progettazione della nuova organizzazione del Sistan attraverso la proposta d’inserimento di servizi (infrastrutturali, software, consulenze tematiche) da offrire agli Enti Sistan |
Stimolare l’ecosistema di riferimento attraverso un adeguato supporto tecnico e di expertise a progetti già in essere quali l’Hub della statistica pubblica e comunicazione del ruolo Istat come PSN | |
Creare una offerta base di servizi secondo i requisiti, organizzativi e tecnico/funzionali, dettati da AgID. Rendere disponibili i servizi attraverso un catalogo |
PROGRAMMA STRATEGICO | OBIETTIVI ANNUALI DI INNOVAZIONE |
Rendere disponibile un catalogo di servizi (infrastrutture, software, expertice, capacity building) da cui gli enti SISTAN potranno attingere | |
Fornire supporto e competenze in termini di prodotti e qualità dei processi |
Fonte: elaborazione Istat su dati dei sistemi informativi di pianificazione
4.1.1 Il Programma Statistico Nazionale
Il Programma statistico nazionale (Psn) è l’atto normativo che, in base all’art. 13 del d.lgs. n.
322 del 1989 e successive integrazioni, stabilisce le rilevazioni statistiche di interesse pubblico affidate al sistema statistico nazionale e i relativi obiettivi informativi.
I lavori inseriti nel Psn sono classificati in tre differenti tipologie: Statistiche (da indagini; da fonti amministrative e da nuove fonti di dati; derivate o rielaborazioni), Studi progettuali (Stu) e Sistemi informativi statistici (Sis).
Le linee di indirizzo del Psn sono definite dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat) all’inizio di ogni triennio.
La programmazione è a ciclo triennale, con aggiornamenti annuali nei due anni successivi al primo. Il processo della programmazione prevede l’affiancamento al Psn di un ulteriore strumento, lo Stato di attuazione (Sda), che consente il monitoraggio dei lavori programmati. Lo Stato di attuazione è predisposto annualmente secondo quanto stabilito dall’art. 24, c. 1 del d.lgs. n. 322 del 1989 ed è parte integrante della Relazione al Parlamento. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Psn assolve alla funzione di “informativa” ai soggetti interessati sul trattamento dei dati personali, nei casi previsti dall’art. 6, comma 2, delle “Regole deontologiche per i trattamenti a fini statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale”.
Le rilevazioni statistiche a carico dell’Istat e degli Enti Sistan che concorrono al Psn, sono dettagliatamente indicate nel decreto del Presidente della Repubblica di approvazione del Programma statistico nazionale, ai sensi dell’art. 13, comma 3, del d.lgs. n. 322 del 1989.
Per il triennio 2020-2022 l’attività svolta ha trovato riscontro nel Psn approvato con d.P.R. 9 marzo 2022 e pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 20 alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 122 del 26 maggio 2022, che comprende 811 lavori, di cui 316 di titolarità Istat e 495 di titolarità di altri Enti del Sistema.
4.1.2 I censimenti
Come riferito nelle precedenti relazioni, a partire dal 2018 l’Istat attua un nuovo sistema di rilevazioni ed elaborazioni statistiche non più basate sui censimenti decennali, bensì su censimenti permanenti, con l’introduzione di modelli metodologici più evoluti e utilizzo di registri statistici basati sull’integrazione di fonti amministrative e rilevazioni dirette. L’obiettivo è anche quello di aumentare la granularità e la continuità delle stime prodotte nonché di ridurre i costi complessivi della produzione statistica ufficiale rispetto ai censimenti decennali.
I censimenti permanenti sono basati sull’utilizzo integrato di fonti amministrative e di altre fonti di dati utili anche a fini censuari e sullo svolgimento di rilevazioni periodiche. Ferme restando ulteriori previsioni nel Psn, gli enti, le amministrazioni e gli organismi titolari delle basi di dati14 sono tenuti a metterle a disposizione dell’Istat, secondo le modalità e i tempi stabiliti nei Piani generali di censimento.
Di seguito si riportano aggiornamenti sulle principali rilevazioni censuarie, la cui metodologia è stata illustrata nella precedente relazione.
Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni
Il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni è stato previsto dall’art. 3 del decreto-legge n. 179 del 2012, e dal decreto di attuazione del Presidente del Consiglio dei ministri 12 maggio 201615. Come indicato dall’art. 1, c. 231, della l. n. 205 del 2017, il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni è previsto nel Psn 2017-2019. In base al comma 233 dell’art. 1 della stessa legge n. 205 del 2017, fra le finalità del Censimento rientra il confronto tra censimento e anagrafe, svolto dall’Istituto mediante integrazione e validazione annuale nell’ambito del Registro base degli individui (RBI) delle
14 Le basi di dati sono rappresentate da: archivi su lavoratori e pensionati dell’Inps; archivio delle comunicazioni obbligatorie del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; anagrafe nazionale degli studenti e anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati delle università del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca; archivi sui flussi migratori del Ministero dell’interno; sistema informativo integrato di Acquirente unico S.p.A., sui consumi di energia elettrica e gas, previa stipulazione di un protocollo d’intesa tra l’Istat e l’Acquirente unico S.p.A., sentiti l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il settore idrico, il Garante per la protezione dei dati personali e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato; archivi amministrativi sulle aziende agricole e dati geografici di Agea; anagrafe tributaria, archivi dei modelli fiscali, catasto edilizio, catasto terreni e immobili, comprensivi della componente geografica, archivi sui contratti di locazione e compravendita dei terreni e degli immobili dell’Agenzia delle entrate.
15Il Censimento è inserito nell’elenco delle rilevazioni con obbligo di risposta e nell’elenco delle rilevazioni per le quali la mancata risposta è oggetto di sanzione, ai sensi degli artt. 7 e 11 del d.lgs. n. 322 del 1989.
indagini (areale e da lista)16. L’attività di revisione anagrafica è, invece, di competenza dei Comuni17.
Altra principale finalità del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, ai sensi dell’art. 1, c. 236, della l. n. 205 del 2017, è la determinazione della popolazione legale, che deve essere resa pubblica mediante decreto del Presidente della Repubblica, predisposto sulla base dei risultati del Censimento e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni ha preso avvio nell’ottobre 2018, con una rilevazione a cadenza annuale e non più decennale, al fine di ottenere informazioni continue e tempestive sulle principali caratteristiche socio-economiche della popolazione dimorante abitualmente in Italia.
A seguito dell’esperienza tematica, metodologica, tecnica e organizzativa maturata nei primi quattro anni di Censimento permanente, l’Ente ha avviato la progettazione di un nuovo ciclo di raccolta dei dati e un nuovo impianto metodologico, con la finalità di ottimizzare la qualità dei risultati e di ridurre l’onere organizzativo a carico dei Comuni e il “fastidio statistico” sui cittadini.
Il 3 ottobre 2022 è partito il Censimento permanente per l’anno 202218, le cui operazioni sono terminate il 22 dicembre 2022.
Censimento permanente delle istituzioni pubbliche
Il Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche è disciplinato dall’art. 1, c. 227, lett. b), della l. n. 205 del 2017. Tenute all’obbligo di risposta sono le Istituzioni pubbliche e le unità locali presenti sul territorio nazionale o residenti all’estero ma presenti in Italia che risultino attive alla data del 31 dicembre di ciascun anno di riferimento.
La rilevazione censuaria è condotta dall’Istituto attraverso i propri uffici territoriali presso i quali operano i responsabili Istat territoriali, che hanno compiti di assistenza tecnica alle unità istituzionali, monitoraggio e supervisione. Trattandosi di rilevazione interamente
16 La Rilevazione Areale è un’indagine annuale che coinvolge tutte le unità che fanno riferimento al campo di osservazione del Censimento e che sono presenti all’interno delle aree di rilevazione campionate: tali aree vengono estratte dal Registro Base dei Luoghi e corrispondono in alcuni casi a sezioni di Censimento (porzioni di territorio comunale), in altri casi a specifici indirizzi. Per la rilevazione da Lista, l’unità finale di campionamento è costituita dalle famiglie estratte dal Registro Base degli Individui; nelle occasioni di indagine in cui è necessario aggiornare anche i dati sulle convivenze, si estrae sempre dallo stesso registro la lista delle convivenze anagrafiche. Cfr. al riguardo i dati di dettaglio nel “Piano generale del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni”, approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 26 marzo 2018 con deliberazione n. CDLIII, previa intesa con la Conferenza Unificata del 21 marzo 2018.
17 In base all’art. 46 del regolamento anagrafico (d.p.r. n. 223 del 1989), i Comuni sono chiamati ad aggiornare e revisionare
le proprie anagrafi sulla base delle risultanze censuarie.
18Ad inizio 2022 è partita la fase di organizzazione del primo anno del nuovo ciclo che coinvolge circa 2.500 comuni e
900.000 famiglie per l’indagine “L” da lista e circa 300.000 famiglie per l’indagine “A” areale.
svolta via web, non sono stati previsti organi intermedi di rilevazione, ma è possibile, come in passato, chiedere il supporto degli enti a carattere nazionale.
Nel 2021 è stata avviata e completata la terza edizione della rilevazione prevista dal Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche, la cui realizzazione è stata posticipata di circa un anno per problemi connessi con l’emergenza sanitaria Covid-19.
La rilevazione censuaria ha coinvolto circa 13 mila istituzioni pubbliche e oltre 100 mila unità locali, con lo scopo di verificare la copertura del registro statistico delle istituzioni pubbliche e di aggiornare le informazioni con una particolare attenzione al dettaglio territoriale tramite la rilevazione dei dati a livello delle singole unità locali presso cui operano le istituzioni attive al 31 dicembre 2020, anno di riferimento dell’indagine. I risultati preliminari sono stati pubblicati dall’Istat a dicembre 2021.
Da aprile a settembre 2023 è in programma la fase di rilevazione della quarta edizione del Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche, che riprende la sua periodicità dopo i problemi dovuti alla emergenza sanitaria.
Censimento permanente delle imprese
Come già illustrato nelle precedenti relazioni di questa Sezione, i censimenti economici forniscono un quadro della dimensione e delle caratteristiche del sistema economico nazionale con un dettaglio territoriale per area e microarea.
Il Censimento permanente delle imprese, introdotto dall’art. 1, c. 227, lett. b) della citata l.
n. 205 del 2017 ed inserito originariamente nel Programma statistico nazionale 2017-2019, è di tipo campionario, con restituzione dei dati ottenuti di tipo censuario.
L’avvio della prossima edizione della rilevazione sul campo è programmato nel periodo che va dal 21 novembre 2022 al 31 marzo 2023 e risulta in corso di svolgimento.
Censimento permanente delle Istituzioni “non profit”
Il Censimento permanente delle Istituzioni “non profit”, anch’esso previsto dall’art. 1, comma 227, lett. b), della legge n. 205 del 2017 ed inserito nel Psn 2017-2019, mira alla diffusione annuale di informazioni aggiornate sulla consistenza e le caratteristiche strutturali di queste unità, utilizzando tutte le fonti amministrative e statistiche disponibili, oltre alla nuova lista del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Sulla base di rilevazioni campionarie, si prevede, inoltre, la realizzazione con frequenza triennale di approfondimenti tematici finalizzati a misurare aspetti particolarmente rilevanti per i
cittadini e i principali stakeholders di settore.
A seguito delle difficoltà connesse con l’emergenza sanitaria Covid-19, la rilevazione sul campo, inizialmente prevista per il secondo semestre 2021, è iniziata il 10 marzo 2022 e terminata il 23 novembre dello stesso anno.
Censimento generale dell’Agricoltura
Il 7° Censimento dell’agricoltura rappresenta, ai sensi dell’art. 1, comma 227, lett. c) e d) della legge n. 205 del 2017, l’ultimo Censimento generale dell’agricoltura con cadenza decennale, a cui sono chiamate a partecipare le aziende agricole presenti in Italia, con l’obiettivo di fornire un quadro informativo statistico sulla struttura del sistema agricolo e zootecnico a livello nazionale, regionale e locale.
Questa rilevazione è stata inserita nel Psn 2017-2019.
A seguito delle difficoltà generate dall’emergenza sanitaria da Covid-19, l’Istat ha completato la progettazione del 7° Censimento generale dell’agricoltura nel 2020, ma ha avviato la rilevazione sul campo solo a partire dai primi giorni di gennaio 2021. La raccolta dati, che ha coinvolto circa 1,7 milioni di unità di rilevazione, si è conclusa il 30 luglio 2021 con un importante risultato complessivo in termini di copertura e con una significativa partecipazione degli operatori agricoli, mentre, al fine di rispettare le scadenze imposte dai regolamenti statistici comunitari, l’Ente ha comunicato che le attività di validazione dei dati e la produzione delle stime sono state completate nel primo semestre del 2022.
È stata, inoltre, avviata nel 2021 ed è in corso di valutazione da parte delle strutture dell’Istituto la progettazione del Censimento permanente dell’agricoltura, che si baserà su un sistema di rilevazioni campionarie integrate con il registro delle imprese agricole ed una nuova rete di rilevazione, costituita dai Centri di assistenza agricola che hanno attivamente partecipato al Censimento generale del 2021.
L’equilibrio fra risorse e impieghi per le attività censuarie.
Il comma 237 dell’art. 1 della legge n. 205 del 2017 ha quantificato il fabbisogno necessario per lo svolgimento di tutti i Censimenti permanenti e per il Censimento generale dell’agricoltura nel quadriennio 2018-2021 in complessivi euro 281.864.000, con una media di circa 70 mln annui.
Per le attività dei Censimenti permanenti che si svolgono a decorrere dall’esercizio 2022, il
legislatore ha preventivato un fabbisogno annuo di spesa pari a euro 26.881.600, il che comporta una necessaria riduzione degli oneri derivanti dallo svolgimento dell’attività censuaria.
Rispetto alle autorizzazioni di spesa relative al quadriennio 2018-2021, come quantificate ex lege n. 205 del 2017, nell’esercizio 2021 risultano impiegati, in base ai dati consuntivi, euro 220.489.500, generando una quota di avanzo vincolato al 31 dicembre 2021 pari a euro 61.374.500, come da tabella che segue.
Tabella 7 - Fabbisogno spese censuarie e relativa copertura finanziaria - Anni 2018-2021
Autorizzazioni di spesa 2018-2021 | 281.864.000 |
Spesa 2018-2021 sostenuta come accertato dal consuntivo 2021 | 220.489.500 |
Avanzo vincolato consuntivo 2021 | 61.374.500 |
Fonte: Istat
La previsione del fabbisogno, come emerge dal Budget economico annuale 2022 e triennale 2022-2024 approvato nella seduta del Cda del 25 novembre 2021, non risulta coerente con le risorse a regime, talché la copertura finanziaria per gli esercizi 2022 e 2023 viene assicurata mediante applicazione dell’avanzo vincolato, mentre il primo anno di ipotizzata riduzione della spesa censuaria, con dimensionamento della stessa in corrispondenza del contributo ordinario a regime, pari ad euro 26.881.600, risulta essere il 2024.
Tabella 8 - Fabbisogno spese censuarie e relativa copertura finanziaria - Anni 2022-2024
Risorse disponibili anni 2022-2024 | Fabbisogno finanziario 2022-2024 | ||
Avanzo vincolato consuntivo 2021 | 61.374.500 | Fabbisogno 2022 | 81.696.742 |
Somme da riaccertamento straordinario | 26.599.553 | ||
Autorizzazioni 2022 | 26.881.600 | ||
Autorizzazioni 2023 | 26.881.600 | Fabbisogno 2023 | 35.634.230 |
Autorizzazioni 2024 | 26.881.600 | Fabbisogno 2024 | 26.881.600 |
168.618.853 | 144.212.572 |
Fonte: Istat (f22-ciclo di pianificazione 2022-2024)
La mancata riduzione dei fabbisogni deriva, secondo l’Ente, dal rallentato stato di avanzamento della progettazione dei censimenti permanenti dell’agricoltura e della non ancora ultimata riprogettazione del censimento permanente della popolazione, che ha corrispondentemente generato l’avanzo di amministrazione vincolato. Al riguardo, si
richiama l’attenzione sulla necessità sia di una adeguata programmazione gestionale che di una accelerazione circa l’ultimazione della innovanda progettazione delle rilevazioni, con la finalità di assicurare sia la sostenibilità prospettica di bilancio sia gli standard quali- quantitativi delle rilevazioni programmate.
4.2 La ricognizione delle amministrazioni pubbliche
Ai sensi dell’art. 1, comma 3, della legge n. 196 del 2009, l’Istat individua, mediante ricognizione annuale, l’elenco delle unità istituzionali che fanno parte del settore delle amministrazioni pubbliche (Settore S13), sulla base del sistema europeo dei conti (Sec 2010), definito dal regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 549 del 2013 e delle interpretazioni del Sec stesso fornite nel Manual on Government Deficit and Debt, pubblicato da Eurostat.
L’inserimento nel predetto elenco comporta per i destinatari l’obbligo di concorrere al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e di osservare le misure di contenimento della spesa prescritte dal legislatore. L’elenco ha cadenza annuale e l’Istat è tenuto, con proprio provvedimento, a pubblicarlo sulla Gazzetta Ufficiale.
Avverso l’elenco Istat delle Amministrazioni pubbliche, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
n. 324 del 30 settembre 2021, sono stati azionati davanti alla Corte dei conti a Sezioni Riunite in speciale composizione giurisdizionale un totale di 6 ricorsi.
In ordine ai predetti ricorsi, nelle more della pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) sulle questioni interpretative pregiudiziali proposte con le ordinanze nn. 5/2021/RIS e 6/2021/RIS, ai sensi dell’art. 267 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), la Corte dei conti ha disposto la sospensione del giudizio di merito e il rigetto delle istanze cautelari avanzate dalle controparti.
Parimenti, in attesa della predetta pronuncia del Giudice eurounitario, la Corte dei conti ha disposto la sospensione del giudizio di merito anche per i ricorsi avverso l’inclusione nell’elenco pubblicato dall’Istat nel 2020 (in G.U. n. 242 del 2020 e rettificato in G.U. n. 274 del 2020) azionati da 13 unità.19
Allo stato si attende la pubblicazione della sentenza della CGUE.
19 Per il dettaglio dei contenziosi menzionati nel presente paragrafo si vedano note nn. 1 e 2 inserite nell’Elenco S13
pubblicato in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 229 del 30 settembre 2022.
5. L’ATTIVITÀ NEGOZIALE
L’attività negoziale è regolata dal d.lgs. n. 50 del 2016, dal regolamento di amministrazione e contabilità e dal relativo manuale di contabilità, dalle Linee guida Anac, nonché dai decreti attuativi emanati dai Ministeri competenti per materia.
L’Istat procede alla pubblicazione dei bandi di gara e della documentazione connessa, oltre che delle informative ad avvenuta aggiudicazione, al fine di garantire la trasparenza delle procedure. Risulta inserita sul sito istituzionale la documentazione relativa alle procedure di affidamento aperte e ristrette (bandi, avvisi ed esiti di gara) e gli avvisi riguardanti le procedure espletate mediante il MePA.
Inoltre, l’Istituto adempie agli obblighi di comunicazione all’Osservatorio dei contratti pubblici, di contribuzione verso l’Anac e di tracciabilità dei flussi finanziari.
L’Istat effettua la rotazione degli inviti dei fornitori, a norma dell’art. 36, comma 1 del d.lgs.
n. 50 del 2016 e adotta il programma triennale dei lavori pubblici e il programma biennale degli acquisti di beni e servizi di cui all’art. 21 del d.lgs. 50 del 2016.
L’attività negoziale dell’Istituto nel biennio 2020–2021 relativa alle acquisizioni di lavori, servizi e forniture è indicata, nel dettaglio delle procedure previste dal d.lgs. n. 50 del 2016, nella tabella che segue.
Tabella 9 - Attività negoziale
Acquisizioni lavori, servizi e forniture (d. lgs n. 50 del 2016) | n. contratti | Utilizzo Consip | Utilizzo MePA | Extra Consip e MePA | Importo di aggiudica- zione esclusi oneri di legge | Spesa sostenuta nel 2021 |
Procedura aperta (art. 60) | 26 | 8 | 0 | 18 | 62.884.079 | 12.809.122 |
Procedura ristretta (art. 61) | 1 | 0 | 0 | 1 | 1.192.885 | 684.262 |
Procedura negoziata previa pubblicazione del bando | 1 | 0 | 0 | 1 | 758.808 | 732.805 |
Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando (art. 63) | 36 | 2 | 19 | 15 | 9.617.984 | 1.692.666 |
Sistema dinamico di acquisizione (art. 55) | 8 | 2 | 0 | 6 | 12.205.879 | 3.044.713 |
Affidamento in economia - Cottimo fiduciario | 32 | 0 | 31 | 1 | 3.020.755 | 872.671 |
Affidamento diretto (art. 36, comma 2 lett.a) | 114 | 1 | 69 | 44 | 1.694.874 | 764.482 |
Affidamento in economia - Affidamento diretto | 1 | 1 | 0 | 0 | 27.000 | - |
Affidamento diretto previo in adesione ad accordo quadro/convenzione | 55 | 53 | 0 | 2 | 59.389.852 | 6.553.483 |
Acquisizioni lavori, servizi e forniture (d. lgs n. 50 del 2016) | n. contratti | Utilizzo Consip | Utilizzo MePA | Extra Consip e MePA | Importo di aggiudica- zione esclusi oneri di legge | Spesa sostenuta nel 2021 |
Procedura negoziata previa consultazione di più operatori economici (art. 36 comma 2 lett.b) c), c bis) e d) | 47 | 0 | 45 | 2 | 2.424.130 | 856.725 |
Totale complessivo | 321 | 67 | 164 | 90 | 153.216.245 | 28.010.929 |
Fonte: Istat
L’Istat ricorre, nei casi previsti dalla legge, al sistema centralizzato per l’acquisizione di beni e servizi aderendo al sistema delle Convenzioni stipulate da Consip e utilizza, per i beni e servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria, il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePA).
Il valore degli acquisti sostenuti nell’anno 2021 relativo ai contratti ancora in essere o chiusi durante l’anno, è stato pari a euro 28.010.929 (euro 30.921.592 nel 2020), mentre l’importo di aggiudicazione ammonta complessivamente a 153.216.245 euro. Nel 2021 erano attivi n. 321 contratti, di cui n. 67 attraverso l’utilizzo di convenzioni Consip, n. 164 attraverso l’utilizzo della piattaforma MePA e n. 90 con procedure diverse dalle precedenti (extra Consip e MePA).
Si richiama l’attenzione dell’Istat ad una sempre maggiore programmazione in tema di acquisti di beni e servizi, al fine di ridurre il ricorso alla proroga tecnica ai soli casi di assoluta straordinarietà e motivate necessità, in coerenza con la ratio dell’art. 106, co. 11, del d.lgs. n. 50 del 2016 e s.m.i. e di evitare la parcellizzazione delle procedure acquisitive, che, anche ove non si traducano in artificiosa frammentazione degli appalti, rischiano di comportare un aumento della spesa a carico dell’Istituto.
6. LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI ISTAT
6.1 Ancitel S.p.a. in liquidazione
Con deliberazioni del Direttore generale n. 842 e 844 del 28 dicembre 2021 l’Istat ha proceduto alla revisione periodica delle partecipazioni20 ed è stata aggiornata la relazione sull’attuazione del piano di razionalizzazione, adottato con deliberazione del Direttore generale n. 814 del 14 dicembre 2018, con riferimento allo stato di avanzamento della procedura di liquidazione di Ancitel S.p.a., confermando come data di conclusione della stessa l’11 settembre 202221.
Tuttavia, la procedura di liquidazione risulta ancora in corso alla data della rilevazione.
6.2 – 3-I S.p.a.
Ai sensi dell’art. 28, del d.l. 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazione dalla legge n. 79 del 29 giugno 2022, recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” è stata autorizzata la costituzione della società 3-I S.p.a., a capitale interamente pubblico, al fine di conseguire gli obiettivi indicati nella Missione 1 del PNRR di cui al regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 e per lo svolgimento delle attività di sviluppo, manutenzione e gestione di soluzioni software e di servizi informatici.
La società svolge le proprie attività a favore dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e delle altre pubbliche amministrazioni centrali indicate nell’elenco pubblicato ai sensi dell’articolo 1, commi 2 e 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, fermo restando quanto stabilito dall’articolo 33-septies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
Ai sensi del comma 1 del sopradetto art. 28, il capitale sociale della società, pari a euro 45.000.000, è interamente sottoscritto e versato, in tre rate annuali, dall’INPS, dall’INAIL e dall’ISTAT, nella misura del 49 per cento per l’INPS, pari euro 22.050.000, del 30 per cento
20 Trasmesse periodicamente a questa Sezione.
21 In data 19 ottobre 2022, la Società ha reso noto di voler costituire un elenco di avvocati di comprovata esperienza dal quale attingere per il conferimento d’incarichi di assistenza e rappresentanza in giudizio nell’attività di recupero crediti, negli eventuali giudizi di opposizione e/o nella fase esecutiva verso i clienti, nella specie in prevalenza costituiti da Enti locali e, in alcuni casi, da forme associative tra enti o da enti sovraterritoriali.
per l’INAIL, pari a euro 13.500.000, e del 21 per cento per l’ISTAT, pari a euro 9.450.000. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 agosto 2022, registrato presso la Corte dei conti in data 2 settembre 2022, è stato approvato lo statuto della società 3-I S.p.a., adottato con deliberazione congiunta dei Presidenti degli Istituti.
L’iter della costituzione risulta concluso alla data del 12 dicembre 2022.
7. LA NUOVA SEDE
In relazione alla nota vicenda della nuova sede Istat, a febbraio 2020 era stato istituto un gruppo di lavoro tra Istat e Inail per sviluppare uno studio di fattibilità tecnico-economica per condividere il Data Center coadiuvato dall’AgId - Agenzia per l’Italia digitale.
Il 21 ottobre 2021, la Direzione Centrale per le Tecnologie Informatiche (DCIT) dell’Istat, con ulteriore comunicazione alla Direzione Centrale Amministrazione e Patrimonio, ha relazionato sull’esistenza di una ulteriore nuova policy delineata dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rendendosi così necessario un ultimo aggiornamento del quadro esigenziale del futuro Centro Elaborazione Dati da realizzare presso la Sede Unica Istat, al fine di garantire piena aderenza agli standard prospettati ed al conseguente dimensionamento “giuridico e fisico” degli spazi ad uso IT. È stato così redatto un ulteriore specifico documento, che ha recepito le nuove variazioni necessarie per soddisfare le modificate esigenze funzionali e che è stato presentato al Consiglio di Istituto del 25 novembre 2022.
A tal proposito si evidenzia che nello scenario della sede unica, si inserisce un elemento nuovo di grande rilevanza, la costituzione della società 3-I S.p.a., che potrebbe modificare in modo significativo i fabbisogni e il quadro esigenziale del futuro Centro Elaborazione Dati da realizzare presso la Sede Unica Istat.
8. I RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE
Per il 2021, come anticipato al paragrafo 1.1, l’Istat continua ad applicare il previgente regolamento di gestione e contabilità (approvato con d.p.c.m. 11 novembre 2002), utilizzando gli schemi di bilancio previsti dal d.p.r. 27 febbraio 2003, n. 97.
L’Istituto ha adottato dal 2015 il piano dei conti integrato, in attuazione del regolamento concernente le modalità di applicazione del piano medesimo contenuto nel d.p.r. n. 132 del 2013, secondo la matrice di transizione pubblicata sul sito istituzionale della Ragioneria generale dello Stato. Inoltre, ha allegato al rendiconto il prospetto riepilogativo della spesa per missioni e programmi, di cui all’allegato 6 del d.m. 1° ottobre 2013.
Si prende atto che, con la chiusura dell’esercizio finanziario 2021, si conclude il periodo transitorio previsto dall’art. 44 del Regolamento di amministrazione, finanza e contabilità con l’abbandono definitivo del regime di contabilità finanziaria. L’esercizio finanziario 2022 rappresenta, infatti, il primo anno in cui viene adottata la contabilità economico patrimoniale secondo la disciplina civilistica, dando piena attuazione alle disposizioni del suddetto Regolamento.
Nel 2021 inoltre, l’ISTAT ha avviato il percorso per l'adozione del nuovo sistema unico di contabilità economico-patrimoniale “Accrual”, che costituisce obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), da attuarsi per la generalità degli enti pubblici entro l’anno 2026. A quest’ultimo riguardo, trattandosi di obiettivi attualmente in fase di studio presso il Mef, la Sezione si riserva di esprime le proprie valutazioni, non potendosi escludere che da tale adozione possano discendere ulteriori modifiche al modello contabile adottato.
8.1 Il conto consuntivo
Il Consiglio dell’Istituto ha approvato il consuntivo 2021, con delibera n. 11, in data 17 giugno 2022, corredato dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti che, nella seduta in pari data, ha espresso parere favorevole.
La struttura del conto consuntivo relativo alla gestione dell’anno finanziario 2021, secondo l’articolazione per missioni e programmi, adottata a partire dall’esercizio 2017, è la seguente:
- “Ricerca e innovazione”, missione 17 del bilancio statale;
- “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, missione 032 del bilancio
statale;
- “Fondi da ripartire”, missione 33 del bilancio statale, destinata ad accogliere risorse che, in
sede di previsione non siano riconducibili a specifiche finalità, in quanto l’attribuzione delle stesse è demandata ad atti e provvedimenti che saranno adottati in corso di gestione;
- “Servizi per conto terzi e partite di giro”, missione 099, come da indicazione della circolare
Mef-Rgs n.23 del 2013.
La tabella che segue espone il quadro riepilogativo dei principali risultati della gestione finanziaria ed economico-patrimoniale per l’esercizio 2021 (a fini comparativi è riportato anche l’esercizio 2020).
Tabella 10 - Principali risultati di bilancio
(migliaia di euro)
2020 | 2021 | Var. assolute | Var. % | |
Avanzo/disavanzo finanziario | 3.863 | -23.970 | -27.833 | -720,50 |
di parte corrente | 20.220 | 4.484 | -15.736 | -77,82 |
di parte capitale | -16.357 | -28.454 | -12.097 | -73,96 |
Consistenza finale di cassa | 429.524 | 432.681 | 3.157 | 0,73 |
Avanzo di amministrazione | 286.079 | 275.492 | -10.587 | -3,70 |
di cui indisponibile | 125.925 | 100.824 | -25.101 | -19,93 |
Avanzo/disavanzo economico | 96.900 | -34.820 | -131.720 | -135,93 |
Patrimonio netto | 231.365 | 196.545 | -34.820 | -15,05 |
Fonte: Rielaborazione Corte dei conti su dati Istat
Rispetto all’esercizio precedente, che presentava un avanzo finanziario di 3,86 mln, l’esercizio 2021 si chiude con un disavanzo di competenza pari a 23,97 mln, con un saldo negativo di parte capitale di 28,45 mln, dovuto all’acquisizione di risorse informatiche, ed un saldo positivo di parte corrente di soli 4,48 mln, dovuto alla crescita delle spese per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati statistici.
La consistenza di cassa finale è stabile, pari a 432,68 mln, in aumento di 0,73 per cento rispetto al 2020 (429,52 mln).
L’avanzo di amministrazione segna una leggera flessione, passando da 286,08 mln nel 2020 a 275,49 mln nel 2021, di cui 100,82 mln costituiscono la quota vincolata e 174,67 mln quella disponibile.
Il dato contabile evidenzia quanto già segnalato al paragrafo 4.1 circa il rallentamento rispetto alla ultimazione della attività di riprogettazione delle rilevazioni censuarie.
Il risultato economico presenta un disavanzo di 34,82 mln, rispetto al 2020, che invece aveva chiuso con un avanzo di 96,90 mln.
Conseguentemente, il patrimonio netto passa da 231,36 mln nel 2020 a 196,54 mln nel 2021, con un decremento del 15,05 per cento (-34,82 mln in valore assoluto).
8.2 Il rendiconto finanziario
La tabella che segue espone gli accertamenti e gli impegni di parte corrente e di parte capitale con indicazione delle partite di giro.
Tabella 11 - Rendiconto finanziario
(migliaia di euro)
2020 | 2021 | Var. % | |
ENTRATE | |||
- Correnti | 243.926 | 250.609 | 2,74 |
- In conto capitale | 0 | 0 | 0,00 |
- Per partite di giro | 51.459 | 51.090 | -0,72 |
Totale entrate | 295.385 | 301.699 | 2,14 |
SPESE | |||
- Correnti | 223.706 | 246.125 | 10,02 |
- In conto capitale | 16.357 | 28.454 | 73,96 |
- Per partite di giro | 51.459 | 51.090 | -0,72 |
Totale spese | 291.522 | 325.669 | 11,71 |
Avanzo/Disavanzo finanziario (+/-) | 3.863 | -23.970 | -720,50 |
Fonte: Rielaborazione Corte dei conti su dati Istat
Nonostante la crescita delle entrate correnti (+2,74 per cento), il risultato di competenza chiude in negativo (-23.970 mln) per effetto del contestuale aumento della spesa corrente (+22,42 mln) e di quella in conto capitale (+12,10 mln).
La tabella che segue espone la struttura della gestione di competenza e i relativi risultati
finanziari dell’esercizio.
Tabella 12 - Risultato della gestione di competenza
(migliaia di euro)
2020 | 2021 | ||||||
Gestione ordinaria | Gestione censuaria | Totali | Gestione ordinaria | Gestione censuaria | Progetti finanzia- mento esterno | Totali | |
Accertamenti | 248.504 | 46.881 | 295.385 | 249.817 | 51.882 | 0 | 301.699 |
Impegni | 234.552 | 56.970 | 291.522 | 236.331 | 88.182 | 1.156 | 325.669 |
Risultato della gestione di competenza | 13.952 | -10.089 | 3.863 | 13.486 | -36.300 | -1.156 | -23.970 |
Fonte: Rielaborazione Corte dei conti su dati Istat
In particolare, il risultato negativo della gestione di competenza deriva dal disavanzo della gestione censuaria, pari a 36,30 mln, come risultante dalla contabilità analitica dell’ente; la gestione di competenza ordinaria chiude, invece, con un avanzo pari a 13,49 mln.
La tabella che segue espone le entrate dell’Istituto nell’esercizio 2021, secondo la
classificazione per categorie.
Tabella 00 - Xxxxxxx
(xxx di euro)
2020 | 2021 | Var. % | |
Trasferimenti da parte dello Stato | 231,90 | 236,87 | 2,14 |
Trasferimenti da parte di altri enti | 5,96 | 2,37 | -60,23 |
Vendita di beni e prestazione di servizi | 0,10 | 0,13 | 30,00 |
Poste correttive e altre entrate | 5,96 | 11,24 | 88,59 |
Totale entrate correnti | 243,92 | 250,61 | 2,74 |
Entrate in conto capitale | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
Entrate aventi natura di partite di giro | 51,46 | 51,09 | -0,72 |
TOTALE ENTRATE | 295,38 | 301,70 | 2,14 |
Fonte: Rielaborazione Corte dei conti su dati Istat
Va evidenziato che, nel corso del 2021, le entrate totali accertate sono pari a 301,70 mln (+2,14 per cento rispetto al 2020), di cui 250,61 mln da riferirsi ad entrate correnti e 51,09 mln a partite di giro.
Come detto, nel 2021 le entrate correnti registrano un incremento del +2,74 per cento rispetto all’esercizio precedente, passando da 243,92 mln a 250,61 mln a causa dell’aumento (+2,14 per cento) dei trasferimenti dello Stato, che ammontano a 236,87 mln (compreso il trasferimento per la copertura delle attività censuarie di 51,88 mln); invece, si riducono quelli degli altri enti pubblici, che passano da 5,96 mln a 2,37 mln. Complessivamente le entrate da trasferimenti costituiscono la quasi totalità delle entrate correnti.
Nell’ambito delle entrate proprie, la categoria “vendita di beni e prestazioni di servizi” (costituita da entrate per contratti e convenzioni, per vendite di pubblicazioni, per forniture di dati e altri proventi) aumenta del 28,71 per cento, il cui valore complessivo passa da 0,10 mln, nel 2020, a 0,13 mln nel 2021.
La voce “poste correttive e altre entrate” passa da 5,96 mln nel 2020 a 11,24 mln nel 2021 (+88,59 per cento) e comprende soprattutto entrate relative a proventi da sanzioni amministrative, per 8,57 mln (2,19 mln nel 2020), destinate alla copertura degli oneri per le rilevazioni previste dal programma statistico nazionale (PSN).
Per le partite di giro, si evidenzia un decremento dello 0,72 per cento, passando da 51,46 mln nel 2020 a 51,09 mln nel 2021.
Come nel precedente esercizio, nel 2021 non vi sono entrate in conto capitale. La tabella che segue analizza le spese dell’Istituto nel 2021.
Tabella 00 - Xxxxx
(xxx di euro)
2020 | 2021 | Var. % | |
Funzionamento | |||
Spese per gli organi dell’Istituto | 0,23 | 0,24 | 4,35 |
Oneri per il personale in attività di servizio | 122,31 | 119,07 | -2,65 |
Spese per il personale non dipendente | 0 | 0 | 0 |
Spese per acquisto di beni di consumo e di servizi | 32,49 | 26,33 | -18,96 |
Interessi passivi, oneri finanziari e tributari | 8,44 | 8,71 | 3,20 |
Altre spese | 2,18 | 2,21 | 1,38 |
Totale spese di funzionamento | 165,65 | 156,56 | -5,49 |
Interventi | |||
Spese per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati statistici | 56,68 | 88,69 | 56,47 |
Spese per la promozione della diffusione dei prodotti e dell’immagine dell’Istituto | 1,37 | 0,88 | -35,77 |
Totale spese per interventi | 58,05 | 89,57 | 54,30 |
Totale spese correnti | 223,7 | 246,13 | 10,03 |
Investimenti | |||
Acquisizione risorse informatiche | 13,95 | 27,20 | 94,98 |
Altre immobilizzazioni materiali | 2,41 | 1,25 | -48,13 |
Totale spese per investimenti | 16,36 | 28,45 | 73,90 |
Altre spese in conto capitale | 0 | 0 | 0,00 |
Totale spese in conto capitale | 16,36 | 28,45 | 73,90 |
Totale spese effettive | 240,06 | 274,58 | 14,38 |
Uscite aventi natura di partite di giro | 51,46 | 51,09 | -0,72 |
TOTALE SPESE | 291,52 | 325,67 | 11,71 |
Fonte: Rielaborazione Corte dei conti su dati Istat
Nel 2021 il totale degli impegni di competenza, al lordo delle partite di giro, risulta quantificato in 325,67 mln (+11,71 per cento rispetto al 2020).
Le spese correnti ammontano a 246,13 mln (+10,03 per cento rispetto al 2020), quelle in conto capitale, invece, sono pari a 28,45 mln (+73,90 per cento rispetto al 2020); le partite di giro ammontano a 51,09 mln.
Le spese di funzionamento, pari a 156,56 mln, diminuiscono del 5,49 per cento rispetto al 2020, e risultano in prevalenza costituite dalle spese per il personale in servizio, pari a 119,07 mln (-2,65 per cento rispetto al 2020) e dalla spesa per l’acquisizione di beni di consumo e di servizi, che risulta quantificata in 26,33 mln, con un decremento del 18,96 per cento rispetto al 2020.
Le altre spese, pari a 2,21 mln (+1,38 per cento rispetto al 2020), includono le spese per oneri vari straordinari, le spese legali, gli oneri derivanti da disposizioni di finanza pubblica.
Le spese per interventi ammontano a 89,57 mln (+54,30 per cento rispetto al 2020), tra cui rilevano quelle per la raccolta ed elaborazione dei dati statistici, di 88,69 mln.
Nell’ambito della spesa in conto capitale, quella relativa agli investimenti, pari a 28,45 mln, aumenta rispetto all’esercizio precedente (+73,90 per cento); in particolare, tra le spese per
investimenti sono aumentati del 94,98 per cento gli impegni per l’acquisizione di risorse informatiche (27,20 mln).
Le spese per partite di giro ammontano a 51,09 mln, in linea con le corrispondenti entrate.
8.3 La gestione dei residui
L’Istat ha proseguito nel 2021 l’attività di revisione dei residui pregressi iniziata negli esercizi precedenti con una apposita task force, giusta deliberazione della Direzione generale
n. 215 del 13 dicembre 2017 e successive integrazioni. Infatti, il Consiglio, viste la relazione del Collegio dei revisori e la determina della Direzione generale DAC/312/2022 del 16 giugno 2022, concernente il riaccertamento ordinario dei residui derivanti dagli esercizi dell’anno 2020 e precedenti, ha approvato, con provvedimento n. 10 del 17 giugno 2022, la radiazione dei residui attivi e passivi. Il Collegio dei revisori, con proprio verbale del 17 giugno 2022, ha preso atto che, con la predetta operazione di riaccertamento dei residui, l’Istituto ha inteso dare avvio al nuovo modello contabile della contabilità economico patrimoniale, imperniato, sostanzialmente, sulla competenza economica collegata ad un’adeguata operazione di riallineamento e verifica dei residui, che dovrebbe sortire l’effetto, in prospettiva, di un tendenziale ridimensionamento delle poste in conto residui, da collegare ai crediti e ai debiti dell’Ente connotati da esigibilità.
Il valore complessivo dei residui attivi alla fine del 2021 ammonta a 19,58 mln, di cui a 9,05 mln provenienti dalla gestione in conto residui e 10,53 mln da quella di competenza; la consistenza totale dei residui passivi ammonta a 176,77 mln, di cui 70,34 mln riaccertati e la restante parte formata da impegni di competenza non pagati.
Circa le attività di riaccertamento straordinario e ordinario, si precisa che nel 2021 sono stati cancellati residui attivi relativi ad esercizi pregressi per 10,00 mln, con considerevole abbattimento di quelli iscritti in contabilità al 1° gennaio (da 21,97 mln a 11,96 mln)22; l’entità dei residui riaccertati a fine esercizio, poi, è a sua volta diminuita per effetto delle riscossioni effettuate nel xxxxx xxx 0000 (xxxx a 2,91 mln).
Circa la composizione dei residui attivi totali alla fine del 2021, si osserva che una quota consistente, pari a 6,52 mln, è relativa ai crediti derivanti da contributi da enti pubblici e privati. I contributi provenienti dallo Stato risultano, invece, integralmente riscossi.
Migliora sensibilmente l’indice complessivo di smaltimento dei residui attivi, pari al 24,3
22 A seguito di riaccertamento.
per cento (17,6 per cento nel 2020).
L’indice relativo alla formazione dei nuovi residui attivi è pari al 53,8 per cento (39,1 per cento nel 2020).
Nel 2021 l’eliminazione dei residui passivi pregressi ammonta a 22,99 mln, sicché il loro ammontare, pari a 142,42 mln al 1° gennaio 2021, passa, a fine esercizio, a 176,77 mln, a sua volta diminuito per effetto dei pagamenti disposti nel xxxxx xxx 0000 (xxxx a 72,08 mln), ed aumentato a seguito dei nuovi residui di competenza (pari a 106,43 mln).
I residui passivi totali, al 31 dicembre 2021 ammontano – come detto - a 176,77 mln (al lordo delle partite di giro), di cui 143,03 mln di parte corrente, costituiti da quelli derivanti dagli anni precedenti (56,88 mln) e dai residui passivi formati nell’anno 2021 (86,15 mln).
La quota più consistente di tali residui è formata da spese di funzionamento legate in massima parte alle attività censuarie, pari a 66,55 mln (di cui 47,66 mln relativi a spese per il personale) e da spese per interventi, pari a 76,48 mln, mentre la quota minore riguarda i residui inerenti alle spese in conto capitale, di 32,26 mln.
Il tasso di smaltimento dei residui passivi totali risulta del 50,6 per cento (47,1 per cento nel 2020), quello relativo alle spese in conto capitale è pari al 42,9 per cento (29,6 per cento nel 2020); quello relativo alle spese correnti, invece, raggiunge il 51,7 per cento (52,2 per cento nel 2020). L’indice relativo alla formazione dei nuovi residui passivi è pari al 60,2 per cento (56,00 per cento nel 2020).
Le seguenti tabelle illustrano la composizione dei residui complessivi nell’esercizio 2021.
Tabella 15 - Consistenza e composizione dei residui attivi al 31 dicembre 2021
Residui complessivi al 31/12/2020 | Variazioni | Residui iniziali rettificati | Riscossioni nel 2021 | Residui anni precedenti | Residui di competenza 2021 | Residui complessivi al 31/12/2021 | Indice % di formazione dei residui | Indice % di smaltimento dei residui | |
RESIDUI ATTIVI | |||||||||
ENTRATE CORRENTI | |||||||||
Trasferimenti da parte dello Stato | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0 | 0,0 |
Trasferimenti enti pubblici e privati | 11.036.896 | -5.207.974 | 5.828.922 | 1.231.976 | 4.596.946 | 1.921.209 | 6.518.155 | 29,5 | 21,1 |
Entrate derivanti dalla vendita di beni e dalla prestazione di servizi | 1.334.792 | -1.090.363 | 244.429 | 26.019 | 218.410 | 84.374 | 302.784 | 27,9 | 10,6 |
Redditi e proventi patrimoniali | 83 | -66 | 17 | 17 | 0 | 0 | 0 | 0,0 | 100,0 |
Poste correttive e compensative | 3.176.862 | -1.943 | 3.174.919 | 1.348.526 | 1.826.393 | 7.093.726 | 8.920.119 | 79,5 | 42,5 |
Altre entrate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0 | 0,0 |
TOTALE CORRENTI | 15.548.633 | -6.300.346 | 9.248.287 | 2.606.538 | 6.641.749 | 9.099.309 | 15.741.058 | 57,8 | 28,2 |
ENTRATE IN CONTO CAPITALE | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0 | 0,0 |
TOTALE RESIDUI EFFETTIVI | 15.548.633 | -6.300.346 | 9.248.287 | 2.606.538 | 6.641.749 | 9.099.309 | 15.741.058 | 57,8 | 28,2 |
Entrate aventi natura di partite di giro | 6.418.748 | -3.703.194 | 2.715.554 | 302.066 | 2.413.488 | 1.427.447 | 3.840.935 | 37,2 | 11,1 |
TOTALE RESIDUI ATTIVI | 21.967.381 | -10.003.540 | 11.963.841 | 2.908.604 | 9.055.237 | 10.526.756 | 19.581.993 | 53,8 | 24,3 |
Composizione rispetto al totale | 46,24% | 53,76% | 100,00 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
Tabella 16 - Consistenza e composizione dei residui passivi al 31 dicembre 2021
Residui complessivi al 31/12/2020 | Variazioni | Residui iniziali rettificati | Pagamenti nel 2021 | Residui anni precedenti | Residui di competenza 2021 | Residui complessivi al 31/12/2021 | Indice % di formazione dei residui | Indice % di smaltimento dei residui | |
RESIDUI PASSIVI | |||||||||
SPESE CORRENTI | |||||||||
Funzionamento | 68.480.208 | -5.786.707 | 62.693.501 | 23.599.918 | 39.093.583 | 27.455.358 | 66.548.941 | 41,3 | 37,6 |
Organi dell’Istituto | 73.103 | -7.092 | 66.011 | 59.705 | 6.306 | 57.323 | 63.629 | 90,1 | 90,4 |
Personale in servizio | 43.035.673 | -1.418.649 | 41.617.024 | 10.676.105 | 30.940.919 | 16.720.242 | 47.661.161 | 35,1 | 25,7 |
Acqu. di beni di consumo e servizi | 22.291.083 | -3.695.135 | 18.595.948 | 12.264.864 | 6.331.084 | 9.811.349 | 16.142.433 | 60,8 | 66,0 |
Interessi passivi, oneri finanziari e trib. | 3.050.239 | -665.831 | 2.384.408 | 598.207 | 1.786.201 | 766.007 | 2.552.208 | 30,0 | 25,1 |
Altre spese correnti | 30.110 | 0 | 30.110 | 1.037 | 29.073 | 100.437 | 129.510 | 77,6 | 3,4 |
Interventi | 62.809.885 | -7.785.133 | 55.024.752 | 37.238.284 | 17.786.468 | 58.692.153 | 76.478.621 | 76,7 | 67,7 |
Raccolta, elab. e diffusione dati statistici | 61.116.198 | -6.733.979 | 54.382.219 | 36.781.854 | 17.600.365 | 58.318.690 | 75.919.055 | 76,8 | 67,6 |
Promozione della diffusione dei prodotti e dell’immagine dell’Istituto | 1.677.560 | -1.051.154 | 626.406 | 441.481 | 184.925 | 373.463 | 558.388 | 66,9 | 70,5 |
Spese relative ai censimenti | 14.949 | 0 | 14.949 | 14.949 | 0 | 0 | 0 | 0,0 | 100,0 |
Spese relative ad indagini finanziate con assegnazione a specifica destinazione | 1.178 | 0 | 1.178 | 0 | 1.178 | 0 | 1.178 | 0,0 | 0,0 |
TOTALE CORRENTI | 131.290.093 | -13.571.840 | 117.718.253 | 60.838.202 | 56.880.051 | 86.147.511 | 143.027.562 | 60,2 | 51,7 |
SPESE IN CONTO CAPITALE | 0 | ||||||||
Investimenti | 29.304.994 | -5.725.573 | 23.579.421 | 10.122.865 | 13.456.556 | 18.806.125 | 32.262.681 | 58,3 | 42,9 |
Acquisizione di risorse informatiche | 8.667.607 | -33.187 | 8.634.420 | 7.174.857 | 1.459.563 | 17.656.116 | 19.115.679 | 92,4 | 83,1 |
Altre immobilizzazioni materiali | 20.637.387 | -5.692.386 | 14.945.001 | 2.948.008 | 11.996.993 | 1.150.009 | 13.147.002 | 8,7 | 19,7 |
TOTALE | 160.595.087 | -19.297.413 | 141.297.674 | 70.961.067 | 70.336.607 | 104.953.636 | 175.290.243 | 59,9 | 50,2 |
Uscite aventi natura di partite di giro | 4.817.061 | -3.693.316 | 1.123.745 | 1.121.291 | 2.454 | 1.478.217 | 1.480.671 | 99,8 | 99,8 |
TOTALE RESIDUI PASSIVI | 165.412.148 | -22.990.729 | 142.421.419 | 72.082.358 | 70.339.061 | 106.431.853 | 176.770.914 | 60,2 | 50,6 |
Composizione rispetto al totale | 39,79% | 60,21% | 100,00 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
8.4 Il servizio di cassa
La consistenza finanziaria di cassa dell’Istituto, a fine anno 2021, presenta una disponibilità di 432,68 mln, di cui 432,27mln presso il Cassiere BNL, euro 399.351,04 nei 17 conti economali aperti presso le filiali periferiche BNL, euro 11.880,57 nella cassa presso i singoli uffici regionali.
Il saldo presente sul x/x xxxxxxxxxxxx xxxxxx x’Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxx x xxxx ad euro 1.827,01, da riversare nell’apposito conto di contabilità speciale di tesoreria intestato all’Ente.
Il saldo rilevato al 31 dicembre 2021 dalle scritture del servizio Ragioneria Istat per euro 432.268.148,48, unitamente alle riscossioni effettuate da Banca d’Italia ma non contabilizzate dal tesoriere di 70 euro, risulta coincidente con le risultanze dell’Istituto Cassiere e corrisponde, a seguito di conciliazione, a quello della Banca d’Italia di euro 432.268.218,48. Sono in corso le procedure per l’espletamento della gara per il l’affidamento dei servizi di Cassa e Tesoreria e di Partner tecnologico PagoPA dell’Istituto Nazionale di Statistica.
Dal 1° marzo 2021 l’Istat, seguendo la normativa prevista del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) di cui al d.lgs. n. 82 del 2005, permette ai cittadini di effettuare in modalità elettronica i propri pagamenti, attraverso il sistema PagoPA, usufruendo dell’apposito servizio messo a disposizione dall’Istituto Cassiere.
L’Istituto ha depositato nel 2021, presso le Sezioni giurisdizioni regionali della Corte dei conti competenti per territorio, diciassette conti relativi agli agenti contabili, economi cassieri, operanti nelle sedi territoriali, corrispondenti a diciassette capoluoghi di regione, (con esclusione del Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e del Lazio), in cui è presente la figura del cassiere ed ha provveduto a presentare il conto giudiziale del Tesoriere, fornendo tutta la documentazione giustificativa dell’operato di tale agente contabile.
8.5 La tempestività dei pagamenti
In ordine all’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti, di cui all’art. 9 del d.p.c.m. 22 settembre 2014 e all’art. 33 del d.lgs. n. 33 del 2013, l’Istituto ha indicato in nota integrativa un valore, per l’anno 2021, pari a -12,59 giorni (rispetto ai +26,56 giorni del 2020).
Le motivazioni dei precorsi ritardi dei pagamenti oltre i termini previsti dal d.lgs. n. 231 del 2002, derivano da cause interne all’Istituto, e riguardano circa il 90 per cento delle fatture pagate, principalmente, per problemi del visto di conformità da parte del Rup, propedeutico
per procedere alle successive liquidazioni.
In tale contesto, nel corso del 2021, l’Istituto ha svolto un’analisi ed una revisione dei processi interessati ad un nuovo sistema contabile integrato SAP, con particolare riferimento all’attività di rilascio del nulla osta, al fine di assicurare una gestione ottimale dei processi amministrativo-contabili a partire da gennaio del 2022.
L’obiettivo, che l’Ente si propone di raggiungere quando il sistema sarà operativo a pieno regime, è l’ottimizzazione dei tempi di gestione e, di conseguenza, il miglioramento delle performance di pagamento dell’intero ciclo di gestione della spesa.
8.6 Le misure di contenimento delle spese
La legge di bilancio n. 160 del 27 dicembre 2019 ha introdotto alcune disposizioni finalizzate al riordino e alla semplificazione delle norme di contenimento della spesa per consumi intermedi23.
Il calcolo della spesa media per beni e servizi, registrata negli anni finanziari dal 2016 al 2018, costituisce parametro di contenimento, escludendo dal computo della stessa la spesa censuaria in quanto coperta da specifiche entrate di natura vincolata (legge 205 del 2017), le spese relative a progetti a finanziamento esterno e le spese sostenute per l’emergenza Covid-19. Le seguenti tabelle illustrano il raffronto fra il livello di spesa ammissibile e gli impegni assunti nel 2021 sulle voci assoggettate a contenimento della spesa pubblica previste dalla normativa vigente in materia di acquisti di beni e servizi (art. 1, comma 590 e ss. della legge n. 160 del 2019) e gestione delle autovetture (art. 15, comma 1, del decreto-legge n. 66 del 2014).
Tabella 17 - Limite di spesa anno 2021 (art. 1, commi 590-602, legge 160 del 2019)
Totale spese | Spesa complessiva beni e servizi | Ordinarie | Spese COVID | Censimenti e progetti a finanziamento esterno | |
Media 2016-2018 | 250.114.217 | 51.001.262 | 40.432.635 | 10.568.627 | |
Impegnato 2021 | 274.579.054 | 68.233.402 | 32.405.640 | 1.509.192 | 34.318.570 |
Margine scostamento dal limite nell’anno 2021 | -8.026.995 |
Fonte: Istat
23 In particolare, le disposizioni dell’art. 1, commi da 590 a 602, della citata legge, hanno previsto la cessazione dell’applicazione di una serie di disposizioni, adottate per il contenimento di varie tipologie di spesa delle pubbliche amministrazioni, stabilendo un tetto unico sulla macrocategoria “acquisto di beni e servizi” all’interno della quale è possibile, con ragionevole margine di manovra, stabilire come ripartire le risorse fra le diverse singole voci di spesa, in ossequio al principio di autonomia organizzativa e gestionale. Alla luce della circolare MEF-RGS n. 9 del 21 aprile 2020 le voci di spesa per l’acquisto di beni e servizi, per gli enti che adottano la contabilità finanziaria, devono essere individuate con riferimento alle corrispondenti voci, rilevate in conto competenza, del piano dei conti integrato di cui al d.p.r. del 4 ottobre 2013, n. 132 e successive modificazioni.
Tabella 18 - Limite di spesa anno 2021 (art. 15, comma 1 d.l. n. 66 del 2014)
Rendiconto 2011 | Spesa complessiva gestione autovetture | |
Limite di spesa (30% spese 2011) | 107.827,00 | 32.348,10 |
Impegnato 2021 | 6.214,00 |
Fonte: Istat
La nota del Mef del 22 luglio 2022 ad esito della verifica sul rendiconto medesimo dà atto del rispetto dei limiti posti dalle norme di contenimento delle spese e dei versamenti eseguiti al bilancio dello Stato per la somma complessiva di 2.077.765 euro, calcolati secondo la nuova normativa della legge di bilancio del 2020 in base alle previgenti disposizioni di contenimento, con maggiorazione del 10 per cento rispetto all’importo dovuto nel 2018.
La tabella che segue riporta analiticamente l’entità dei versamenti in argomento.
Tabella 19 - Versamenti ai sensi dell’art. 1 comma 594, della legge di bilancio n. 160 del 2019 Allegato A
Importo dovuto nel 2018 | Maggiorazione del 10% | Versamento | |
Art. 61, comma 1, d.l. n. 112/2008 conv. dalla l. n. 133 del 2008 (spese per organi) | 26.700,00 | 2.670,00 | 29.370,00 |
Art. 61, comma 5, d.l. n. 112 del 2008 conv. dalla l. n. 133 del 2008 riduzione del 50% delle spese relative alle relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza rispetto alla spesa 2007 | 119.450,00 | 11.945,00 | 131.395,00 |
Art. 6, comma 8, d.l. n. 78 del 2010 conv. dalla l. n. 122 del 2010 riduzione pubblicità e rappresentanza dell’80% rispetto alla spesa 2009 | 88.782,40 | 8.878,24 | 97.660,64 |
Art. 6, comma 14, d.l. n. 78 del 2010 conv. dalla l. n. 122 del 2010 riduzione spese auto del 20% rispetto alla spesa 2009 | 28.667,54 | 28.667,54 | |
Art. 67, comma 6, d.l. n. 112 del 2008 conv. dalla l. n. 133 del 2008 (fondo contrattazione integrativa personale) | 743.074,48 | 743.074,48 | |
Art. 6, comma 12, d.l. n. 78 del 2010 conv. dalla l. n. 122 del 2010 riduzione spese per missioni del 50% rispetto alla spesa 2009 | 571.000,00 | 57.100,00 | 628.100,00 |
Art. 6, comma 13, d.l. n. 78 del 2010 conv. dalla l. n. 122 del 2010 riduzione spese per formazione del 50% rispetto alla spesa 2009 | 138.580,32 | 13.858,03 | 152.438,35 |
Art. 6, comma 1, d.l. n. 78 del 2010 conv. dalla l. n. 122 del 2010, riduzione spese per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture, nonché per acquisto di buoni taxi del 70% rispetto alla spesa 2011 | 187.800,00 | 187.800,00 | |
Art. 6, comma 3, d.l. n. 78 del 2010 conv. dalla l. n. 122 del 2010, riduzione del 10% delle spese per indennità, gettoni e retribuzioni organi rispetto alla spesa 2010 | 44.780,98 | 4.478,10 | 49.259,08 |
Art. 23-ter, comma 4, d.l. n. 201 del 2011 conv. dalla l. n. 214 del 2011 riduzione del compenso per il Presidente dell’Istituto | 30.000,00 | 30.000,00 | |
TOTALE VERSAMENTI | 2.077.765,09 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
8.7 La situazione amministrativa
La gestione di tesoreria registra nel 2021 un incremento di 2,76 mln, risultante da riscossioni per 294,08 mln e pagamenti per 291,32 mln. Pertanto, la consistenza finale di cassa a fine esercizio 2021 passa da 429,51 mln a 432,27 mln rispetto al 31 dicembre del 2020, al netto del saldo del conto postale e dei conti economali di euro 413.058.
L’Istituto, infatti, espone come consistenza di cassa iniziale la sola consistenza di tesoreria, ottenuta depurando la consistenza di cassa finale dell’esercizio precedente del saldo del conto postale e dei conti economali.
L’esercizio 2021 si chiude con un avanzo di amministrazione di 275,49 mln, ottenuto partendo dalla disponibilità complessiva di cassa finale di 432,68 mln, sommando il totale dei residui attivi finali di 19,58 mln e sottraendo i residui passivi finali di 176,77 mln.
Nell’esercizio in esame tale risultato di amministrazione è diminuito del 3,70 per cento, rispetto al precedente esercizio, come si evince dalla seguente tabella.
Tabella 20 - Situazione amministrativa
2020 | 2021 | |||
Consistenza di tesoreria ad inizio esercizio | 404.251.268 | 429.507.238 | ||
Riscossioni | ||||
- in conto competenza | 285.049.147 | 291.171.932 | ||
- in conto residui | 3.154.610 | 2.908.604 | ||
288.203.757 | 294.080.536 | |||
Pagamenti | ||||
- in conto competenza | 196.899.062 | 219.237.267 | ||
- in conto residui | 66.048.726 | 72.082.358 | ||
262.947.788 | 291.319.625 | |||
Consistenza di tesoreria a fine esercizio | 429.507.238 | 432.268.149 | ||
Saldo c/c postale e conti economali | 16.965 | 413.058 | ||
Disponibilità complessiva di cassa a fine esercizio | 429.524.203 | 432.681.207 | ||
Residui attivi | ||||
- degli esercizi precedenti | 11.631.402 | 9.055.237 | ||
- dell’esercizio | 10.335.978 | 10.526.756 | ||
21.967.380 | 19.581.993 | |||
Residui passivi | ||||
- degli esercizi precedenti | 70.788.669 | 70.339.061 | ||
- dell’esercizio | 94.623.479 | 106.431.853 | ||
165.412.148 | 176.770.914 | |||
Avanzo d’amministrazione | 286.079.435 | 275.492.286 | ||
di cui | ||||
Quota indisponibile | 125.924.813 | 100.823.515 | ||
Quota disponibile | 160.154.622 | 174.668.771 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
Nella relazione al consuntivo 2021 si dà conto dell’intento dell’Istituto di destinare parte dell’avanzo disponibile, pari a 174,67 mln, alla realizzazione della sede unica di Pietralata, al programma di modernizzazione dell’Istat e Sistan, nonché a garantire l’equilibrio patrimoniale tenuto conto del debito verso dipendenti per l’ammontare dei trattamenti di fine rapporto.
Relativamente alla quota indisponibile, pari a complessivi 100,82 mln, l’Istituto rappresenta che una parte di essa è costituita dalle somme non ancora utilizzate per 61,37 mln rispetto al vincolo posto dalle disposizioni dell’art. 1, comma 237, della legge n. 205 del 2017, con cui si provvede alla copertura dei fabbisogni censuari per gli anni 2018-2021. La quota indisponibile dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2021 risulta dettagliata nella seguente tabella.
Tabella 21 - Specificazione della quota indisponibile dell’avanzo di amministrazione
Utilizzo nel Nuovi Consuntivo corso del vincoli Totale 2020 2021 apposti nel 2021 | ||||
QUOTA INDISPONBILE, a copertura spese progetti a finanziamento esterno | 4.517.500 | 0 | 0 | 4.517.500 |
QUOTA INDISPONIBILE a seguito della diversa finalizzazione degli stanziamenti già autorizzati da precedenti disposizioni di legge e destinata alla copertura dei censimenti permanenti - art. 1, comma 237, legge 205 del 2017 | 52.792.535 | 36.300.033 | 4.019.190 | 20.511.692 |
QUOTA INDISPONIBILE a seguito operazione di riaccertamento straordinario e destinata alla copertura dei censimenti permanenti art. 1, comma 237, legge 205 del 2017 | 40.862.808 | 0 | 0 | 40.862.808 |
QUOTA INDISPONIBILE sulla base di quanto stabilito dall’art. 51, c.4 e art. 61, c.2 del CCNL 2000- 2001, sulla formazione e aggiornamento del personale | 280.795 | 0 | 0 | 280.795 |
QUOTA INDISPONIBILE per rinnovi contrattuali | 4.436.735 | 0 | 4.633.670 | 9.070.405 |
QUOTA INDISPONBILE, come da vincolo agli obblighi comunitari 2013 e 2014 e non destinata alla copertura dei censimenti permanenti | 1.906.077 | 0 | 0 | 1.906.077 |
QUOTA INDISPONIBILE per crediti di dubbia esigibilità | 0 | 0 | 2.716.389 | 2.716.389 |
QUOTA INDISPONIBILE per passività potenziali | 21.128.363 | 170.514 | 0 | 20.957.849 |
TOTALE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE VINCOLATO | 125.924.813 | 36.470.547 | 11.369.249 | 100.823.515 |
Fonte: Istat
La quota vincolata del suddetto avanzo è formata da 4,52 mln a copertura di spese per progetti a finanziamento esterno, dalla somma di 1,91 mln relativa ai precedenti vincoli posti all’utilizzo degli avanzi di amministrazione per gli anni 2013 e 2014, ai fini della
realizzazione degli obblighi comunitari e non successivamente destinati alla copertura delle spese dei censimenti permanenti per gli anni 2018-2021, da 9,07 mln di euro per rinnovi contrattuali per il triennio 2019-2021 (per euro 4.436.735 non ancora utilizzate, a cui si aggiunge la quota stanziata e non impegnata, per l’anno 2021, per complessivi euro 4.633.670), da 61,37 mln per la copertura dei fabbisogni censuari ai sensi dell’art. 1, comma 237, della legge n. 205 del 2017, e da 0,28 mln da utilizzare per la formazione e aggiornamento del personale ai sensi dell’art. 51, comma 4, e art. 61, comma 2, del c.c.n.l. Enti pubblici di ricerca 2000-200124, da 20,96 mln per la copertura degli oneri derivanti dall’eventuali transazioni in corso (passività potenziali), quota risultante dall’importo accantonato nel 2020 di 21,13 mln, diminuito dalla quota utilizzata nell’anno in corso (euro 170.514) per pagamenti effettuati.
8.8 La situazione patrimoniale
I prospetti dello stato patrimoniale utilizzati dell’Ente sono quelli di cui alle schede allegate al d.p.r. n. 97 del 2003.
La tabella che segue espone il quadro delle attività patrimoniali al 31 dicembre 2021, posto a raffronto con quello dell’esercizio precedente.
Tabella 22 - Stato patrimoniale – attività
ATTIVITÀ | 2020 | 2021 | Valore assoluto | Var % |
A) CREDITI VERSO LO STATO ED ALTRI ENTI PUBBLICI PER LA PARTECIPAZIONE AL PATRIMONIO INIZIALE | 0 | 0 | 0 | 0 |
B) IMMOBILIZZAZIONI | ||||
I. Immobilizzazioni immateriali | ||||
3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 8.030.347 | 12.258.823 | 4.228.476 | 52,66 |
6) Immobilizzazioni in corso e acconti | 7.434.365 | 670.458 | -6.763.907 | -90,98 |
9) Altre | 949.593 | 949.593 | 0 | 0,00 |
TOTALE | 16.414.305 | 13.878.874 | -2.535.431 | -15,45 |
II. Immobilizzazioni materiali | ||||
1) Terreni e fabbricati | 14.756.840 | 14.756.840 | 0 | 0 |
2) Impianti e macchinari | 639.069 | 889.615 | 250.546 | 39,20 |
5) Immobilizzazioni in corso e acconti | 24.239.988 | 5.838.050 | -18.401.938 | -75,92 |
6) Diritti reali di godimento | 0 | 0 | 0 | 0 |
7) altri beni | 22.828.173 | 23.611.587 | 783.414 | 3,43 |
TOTALE | 62.464.070 | 45.096.092 | -17.367.978 | -27,80 |
III. Immobilizzazioni finanziarie con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l’esercizio |
24 I fondi finalizzati alla formazione e aggiornamento, ove non utilizzati nel corso dell’esercizio finanziario di riferimento, restano vincolati alla stessa finalizzazione nei successivi esercizi finanziari. Alle somme già accantonate nell’anno 2018 pari a euro 246.552, vanno sommati i nuovi vincoli posti nel 2019 per euro 34.342.
ATTIVITÀ | 2020 | 2021 | Valore assoluto | Var % |
successivo | ||||
1) Partecipazioni in: | ||||
e) altri enti | 57.120 | 57.120 | 0 | 0,00 |
2) Crediti | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE | 57.120 | 57.120 | 0 | 0,00 |
Totale immobilizzazioni (B) | 78.935.495 | 59.032.086 | -19.903.409 | -25,21 |
C) ATTIVO CIRCOLANTE | ||||
I. Rimanenze | ||||
4) prodotti finiti e merci | 36.549 | 81.489 | 44.940 | 122,96 |
TOTALE | 36.549 | 81.489 | 44.940 | 122,96 |
II. Residui attivi, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo | ||||
1) crediti verso utenti, clienti ecc. | 15.555.098 | 14.603.064 | -952.034 | -6,12 |
4) crediti verso lo Stato ed altri soggetti pubblici | 2.739.081 | 1.921.177 | -817.904 | -29,86 |
4-bis) crediti tributari | 2.739.081 | 1.921.177 | -817.904 | -29,86 |
4-ter) imposte anticipate | 0 | 0 | 0 | 0 |
5) crediti verso altri | 3.673.200 | 1.921.823 | -1.751.377 | -47,68 |
TOTALE | 21.967.379 | 18.446.064 | -3.521.315 | -16,03 |
III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni | 0 | 0 | 0 | 0 |
IV. Disponibilità liquide | ||||
1) depositi bancari e postali | 429.524.203 | 432.681.207 | 3.157.004 | 0,74 |
TOTALE | 429.524.203 | 432.681.207 | 3.157.004 | 0,74 |
Totale attivo circolante(C) | 451.528.131 | 451.208.760 | -319.371 | -0,07 |
D) RATEI E RISCONTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE ATTIVO | 530.463.626 | 510.240.846 | -20.222.780 | -3,81 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
Il totale dell’attivo, nel 2021, pari a 510,24 mln presenta un decremento, rispetto all’anno precedente (530,46 mln), del 3,81 per cento, principalmente, per effetto della riduzione delle immobilizzazioni (-25,21 per cento), che passano da 78,94 mln a 59,03 mln, e del decremento dei crediti (-16,03 per cento), che passano da 21,97 mln a 18,45 mln.
Riguardo al patrimonio immobiliare, il terreno acquisito dal Comune di Roma e situato presso il comprensorio di Pietralata per la costruzione di una nuova sede dell’Istituto, immutato rispetto all’esercizio precedente, risulta iscritto in bilancio nel 2021 per un importo complessivo di 13,93 mln di euro.
Le immobilizzazioni materiali comprendono, altresì, due immobili di proprietà destinati a sede ausiliaria dell’Istituto per una superficie complessiva di oltre 10 mila mq, il cui valore, inserito in bilancio al costo iniziale, è pari a 0,83 mln. Per le voci “impianti e macchinari” e “altri beni”, i valori iscritti sono complessivamente pari a 24,50 mln, in misura superiore rispetto al 2020 di 1,03 mln.
La voce “immobilizzazioni in corso e acconti”, pari a 5,84 mln, diminuita del 75,92 per cento rispetto al 2020, concerne il valore di beni mobili in corso di acquisizione.
Con riguardo alle immobilizzazioni immateriali, il valore dei diritti di brevetto industriale
e utilizzazione opere ingegno, costituito principalmente dai software, al netto del relativo fondo di ammortamento, ammonta a 12,26 mln, aumentato del 52,66 per cento rispetto al 2020. Mentre la voce “immobilizzazioni immateriali in corso e acconti”, pari a 0,67 mln, diminuita del 90,98 per cento rispetto al 2020, concerne il valore di prodotti software di base e licenze a tempo indeterminato in corso di acquisizione.
Il valore totale delle partecipazioni, possedute dall’Istat al 31 dicembre 2021, ammonta a euro 57.120, di cui l’importo di euro 48.082 è costituito da un numero identico di 48.082 azioni del valore nominale di euro 1 (uno) nell’Ancitel S.p.A., mentre la residua partecipazione, per un valore complessivo di euro 9.038, è quella nell’Ente senza scopo di lucro Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni)25.
Relativamente all’attivo circolante, rimasto invariato rispetto all’esercizio precedente, le rimanenze per prodotti finiti e merci al 31 dicembre 2021 sono pari ad euro 81.489, rispetto ad euro 36.549 a fine esercizio 2020. Il totale dei residui attivi è pari a 18,45 mln di euro, diminuito di 3,52 mln di euro rispetto al 2020. Tale flessione è compensata dal parallelo incremento delle disponibilità liquide.
Le passività dello stato patrimoniale sono rappresentate nella seguente tabella.
25 Il Consorzio Mipa (Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni), ente senza fini di lucro, è stato costituito su impulso dell’Istat nel 1997 a partire dall’esperienza maturata nell’ambito del Progetto finalizzato del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) sull’organizzazione e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni: Quota fondo consortile: euro 18.076. Percentuale di partecipazione: 100%. Percentuale diritto soci: 50%. Durata dell’impegno: fino al 31 dicembre 2045 (art. 31 Statuto). (fonte Istat)
Tabella 23 - Stato patrimoniale esercizio – passività
PASSIVITÀ | 2020 | 2021 | Valore assoluto | Var % |
A) PATRIMONIO NETTO | ||||
VII. Altre riserve distintamente indicate | 100.359.715 | 96.963.085 | -3.396.630 | -3,38 |
VIII. Avanzi (disavanzi) economici portati a nuovo | 34.105.340 | 134.401.917 | 100.296.577 | 294,08 |
IX. Avanzo (disavanzo) economico d’esercizio | 96.899.947 | -34.820.452 | -131.720.399 | -135,93 |
Totale Patrimonio netto (A) | 231.365.002 | 196.544.550 | -34.820.452 | -15,05 |
B) CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE | ||||
1) per contributi a destinazione vincolata | 0 | 36.760.026 | 36.760.026 | 100,00 |
Totale contributi in conto capitale(B) | 0 | 36.760.026 | 36.760.026 | 100,00 |
C) FONDO PER RISCHI ED ONERI | ||||
3) per altri rischi ed oneri futuri | 25.565.098 | 32.744.643 | 7.179.545 | 28,08 |
Totale Fondi rischi ed oneri futuri (C) | 25.565.098 | 32.744.643 | 7.179.545 | 28,08 |
D) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO | 108.121.379 | 108.327.731 | 206.352 | 0,19 |
E) RESIDUI PASSIVI, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo | ||||
2) verso le banche | 1550 | 0 | -1.550 | -100,00 |
5) debiti verso fornitori | 113.830.238 | 65.906.350 | -47.923.888 | -42,10 |
8) debiti tributari | 6.162.730 | 4.994.114 | -1.168.616 | -18,96 |
9) debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 5.517.473 | 4.848.596 | -668.877 | -12,12 |
10) debiti verso iscritti, soci e terzi per prestazioni dovute | 0 | 0 | 0 | 0 |
11) debiti verso lo Stato ed altri soggetti pubblici | 29.072 | 62.749 | 33.677 | 115,84 |
12) debiti diversi | 39.871.085 | 42.619.022 | 2.747.937 | 6,89 |
Totale debiti (E) | 165.412.147 | 118.430.831 | -46.981.316 | -28,40 |
F) RATEI E RISCONTI | ||||
1) ratei passivi | 0 | 0 | 0 | 0 |
2) risconti passivi | 0 | 17.433.065 | 17.433.065 | 100,00 |
Totale ratei e risconti (F) | 0 | 17.433.065 | 17.433.065 | 100,00 |
TOTALE PASSIVO | 530.463.626 | 510.240.846 | -20.222.780 | -3,81 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
La situazione patrimoniale, al 31 dicembre 2021, presenta un patrimonio netto di 196,54 mln, che registra un decremento del 15,05 per cento rispetto all’esercizio 2020, a seguito del disavanzo economico (34,82 mln), nonché al decremento del 3,38 per cento rispetto al 2020 delle risorse vincolate inserite nella voce “altre riserve distintamente indicate”, pari a 96,96 mln, per effetto del transito di 3,40 mln negli avanzi portati a nuovo riferiti agli esercizi precedenti, pari a 134,40 mln, aumentati contestualmente di 96,90 mln relativi all’avanzo del 2020.
I contributi in conto capitale aumentano di 36,76 mln per effetto sia della sospensione dei ricavi per l’anno 2021 sia della sopravvenienza passiva rilevata a fronte degli investimenti sostenuti negli anni precedenti ed i cui valori risultano ancora da ammortizzare.
Il “Fondo per rischi e oneri” risulta al 31 dicembre 2021 pari a 32,74 mln, tenuto conto: del Fondo per rinnovi contrattuali di 9,07 mln; del Fondo oneri per passività potenziali, destinato ad accogliere i possibili oneri futuri legati al contenzioso dell’Istituto, pari a 20,96
mln; del Fondo per crediti di dubbia esigibilità di 2,72 mln.
Si registra al 31 dicembre 2021 un incremento (+0,19 per cento rispetto al 2020) del fondo di trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato da 108,12 mln a 108,33 mln.
I debiti iscritti a stato patrimoniale, pari a 118,43 mln, derivano dai residui passivi contabilizzati in contabilità finanziaria pari a 176,77 mln, a cui sono stati sottratti gli impegni che non costituiscono effettivi debiti nella contabilità economico-patrimoniale. Nello specifico, sono stati sottratti 47,45 mln per l’operazione di riaccertamento straordinario e 10,89 mln per impegni in conto capitale di formazione nell’anno per i quali si è manifestata la sola obbligazione giuridica.
I debiti iscritti subiscono nel 2021 un decremento del 28,40 per cento, dovuto principalmente alla riduzione dei debiti verso fornitori (-42,10 per cento) pari a 65,91 mln, e dei debiti diversi (-6,89 per cento) pari a 42,62 mln.
Nel 2021, risulta contabilizzata la voce dei risconti passivi, ammontante a 17,43 mln, riferiti a ricavi sospesi per impegni di spesa da riprogrammare negli esercizi successivi.
8.9 II conto economico
Il conto economico è redatto in forma scalare secondo le disposizioni contenute nell’art. 2425 c.c., nonché secondo le raccomandazioni emanate dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, per quanto applicabili.
L’Ente ha contabilizzato nel conto economico i proventi e gli oneri straordinari, secondo il nuovo schema contabile previsto dall’art. 2425 c.c., attuando la loro soppressione e la conseguente allocazione per natura nelle varie macro-classi.
Il risultato della gestione economica relativa all’esercizio 2021 presenta un disavanzo di 34,82 mln, rispetto al 2020, che invece aveva chiuso con un avanzo di 96,90 mln.
Dall’analisi delle componenti si evidenzia un valore della produzione pari a complessivi 248,29 mln, nel 2021, rispetto a 357,74 mln nel 2020, con un decremento di 109,45 mln di euro (-30,59 per cento). Esso è dato dalla somma dei proventi e corrispettivi per la produzione delle prestazioni di servizi (euro 129.795), dalle entrate correnti derivanti da trasferimenti da parte dello Stato e di altri enti (208,53 mln di euro), da altri ricavi e proventi relativi a poste correttive, fitti attivi, dalla variazione positiva nel valore delle rimanenze di prodotti finiti (euro 44.940) e dalle altre entrate depurate dai proventi di natura finanziaria (39,59 mln di euro). La voce altri ricavi e proventi comprende anche le sopravvenienze attive per
le variazioni dei residui passivi (27,78 mln di euro) oltre alle variazioni intervenute sui saldi del c/c postale e dei conti economici (euro 396.093).
La flessione dei ricavi rispetto al precedente esercizio è dovuta, in parte, al rallentamento dell’attività di spesa finanziata da risorse vincolate che ha generato, che ha determinato ricavi sospesi, per complessivi 54,2 mln, rinviati agli esercizi futuri e confluiti nel passivo patrimoniale alle voci “risconti passivi” e “contributi in conto capitale” per il principio di corrispondenza dei ricavi ai costi.
I costi della produzione nel 2021 ammontano a 274,40 mln (+8,72 per cento rispetto al 2020); le voci di costo più rilevanti sono: “il costo del personale” pari a 119,27 mln (-1,20 per cento rispetto al 2020); “il costo per servizi” per 91,22 mln (+14,24 per cento rispetto al 2020). È da evidenziare, altresì, che tutti i costi di funzionamento sono in flessione, mentre crescono i costi di servizi per interventi (+14,88 mln).
Si rileva che l’accantonamento relativo al fondo rinnovi contrattuali, pari a 7,35 mln, risulta aumentato rispetto al 2020 di 4,93 mln.
La differenza tra valore e costi della produzione determina un risultato negativo della gestione caratteristica di -26,11 mln rispetto al 2020, che invece ha chiuso in positivo (+105,34 mln di euro).
I proventi ed oneri finanziari presentano un saldo negativo di euro 1.106, rispetto al saldo negativo del 2020 (euro 1.492).
Il risultato economico prima delle imposte è pari a -26,11 mln, le imposte ammontano a 8,71 mln, pertanto, l’esercizio in esame chiude con un disavanzo economico pari a 34,82 mln.
La seguente tabella illustra la composizione del conto economico nell’esercizio 2021, e, a fini di raffronto, nell’esercizio 2020.
Tabella 24 - Conto economico
2020 | 2021 | Valore assoluto | Var % | |
A) VALORE DELLA PRODUZIONE | ||||
1) proventi e corrispettivi per la produzione delle prestazioni e/o servizi | 127.393 | 129.795 | 2.402 | 1,89 |
2) assegnazione dello Stato e altri contributi da enti pubblici e privati | 237.807.275 | 208.528.245 | -29.279.030 | -12,31 |
3) variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti | 13.953 | 44.940 | 30.987 | 222,08 |
5) altri ricavi e proventi | 119.789.000 | 39.585.812 | -80.203.188 | -66,95 |
Totale valore della produzione (A) | 357.737.621 | 248.288.792 | -109.448.829 | -30,59 |
B) COSTI DELLA PRODUZIONE | 0 | |||
6) per materie prime, sussidiarie, consumo e merci | 1.558.407 | 756.238 | -802.169 | -51,47 |
a) per spese di funzionamento | 674.900 | 436.841 | -238.059 | -35,27 |
b) per interventi | 883.507 | 319.397 | -564.110 | -63,85 |
7) per servizi | 79.846.819 | 91.219.576 | 11.372.757 | 14,24 |
a) per spese di funzionamento | 22.679.016 | 19.176.219 | -3.502.797 | -15,45 |
b) per interventi | 57.167.803 | 72.043.357 | 14.875.554 | 26,02 |
8) per godimento beni di terzi | 9.194.978 | 5.446.771 | -3.748.207 | -40,76 |
9) per il personale | 120.720.307 | 119.271.563 | -1.448.744 | -1,20 |
a) xxxxxx e stipendi | 90.446.342 | 88.918.772 | -1.527.570 | -1,69 |
b) oneri sociali | 21.755.852 | 21.658.766 | -97.086 | -0,45 |
c) accantonamento al fondo trattamento di fine rapporto | 6.008.221 | 6.706.352 | 698.131 | 11,62 |
d) trattamento di quiescenza e simili | 0 | 0 | 0 | 0,00 |
e) altri costi | 2.509.892 | 1.987.673 | -522.219 | -20,81 |
10) ammortamenti e svalutazioni | 8.547.890 | 13.171.602 | 4.623.712 | 54,09 |
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 2.790.935 | 9.918.088 | 7.127.153 | 255,37 |
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 5.756.955 | 3.253.514 | -2.503.441 | -43,49 |
11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 0 | 0 | 0 | 0,00 |
12) accantonamenti per rischi | 20.776.224 | 0 | -20.776.224 | -100,00 |
13) accantonamenti ai fondi per oneri (fondo rinnovi contrattuali) | 2.420.420 | 7.350.059 | 4.929.639 | 203,67 |
14) oneri diversi di gestione | 9.329.971 | 37.182.801 | 27.852.830 | 298,53 |
Totale costi della produzione (B) | 252.395.016 | 274.398.610 | 22.003.594 | 8,72 |
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) | 105.342.605 | -26.109.818 | -131.452.423 | -124,79 |
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI | ||||
15) proventi da partecipazioni | 0 | 0 | 0 | 0,00 |
16) altri proventi finanziari | 1.049 | 30 | -1.019 | -97,14 |
d) proventi diversi dai precedenti (interessi attivi) | 1.049 | 30 | -1.019 | -97,14 |
17) interessi passivi e altri oneri finanziari | 2.541 | 1.136 | -1.405 | -55,29 |
Totale proventi ed oneri finanziari (15+16-17) (C) | -1.492 | -1.106 | 386 | 25,87 |
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE | 0 | 0 | 0 | 0 |
Risultato prima delle imposte (A-B+C+D) | 105.341.113 | -26.110.924 | -131.452.037 | -124,79 |
Imposte dell’esercizio | -8.441.166 | -8.709.528 | -268.362 | -3,18 |
Avanzo/Disavanzo Economico | 96.899.947 | -34.820.452 | -131.720.399 | -135,93 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Istat
9. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
L’Istituto nazionale di statistica è un ente pubblico di ricerca, la cui finalità istituzionale è il rilevamento e la diffusione dei dati statistici.
Nel corso dell’anno 2021, nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia, l’Istat ha proseguito, in attuazione della normativa nazionale e nel rispetto degli obblighi comunitari in materia di produzione dei dati, nonché delle indicazioni fornite da Eurostat, nello svolgimento delle azioni necessarie a sopperire alle difficoltà oggettive riscontrate dalle unità di rilevazione per fornire i dati nei tempi e secondo le modalità richieste.
Tra gli investimenti inclusi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato il 13 luglio 2021 con Decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione Europea, è stata individuata una linea di investimento relativa alla Transizione Digitale specifica per la componente dati e interoperabilità tra le Pubbliche Amministrazioni, denominata Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), che prevede la realizzazione di un Catalogo Nazionale Dati (NDC) per favorire lo scambio, l’armonizzazione e la comprensione delle informazioni tra le amministrazioni pubbliche nell’ambito della PDND e l’Istat è stato individuato quale soggetto attuatore del progetto Catalogo Nazionale Dati.
I compensi individuali annui lordi dei componenti degli organi sono i seguenti: euro 10.040 a ciascuno dei quattro membri del Consiglio; 7.530 euro a ciascuno dei tre componenti il Collegio dei revisori dei conti; 5.020 euro a ciascuno dei quattordici membri del Comstat.
In quanto in quiescenza a decorrere dal 1° novembre 2019, ai sensi dell’art. 5, comma 9, del
d.l. 6 luglio 2012 n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135, il Presidente dell’Istat ha percepito nell’esercizio 2021 unicamente il rimborso spese. L’attuale Direttore generale, nominato in data 19 aprile 2019, per un triennio è stato riconfermato dal Consiglio nella seduta del 22 aprile 2022 per il triennio 2022–2024.
Benché il costo del personale risulti in flessione dell’1,20 per cento rispetto al 2020, il suo costo medio, pari ad euro 61.244 lordi, registra un incremento del 3,53 per cento, per effetto della cessazione di 93 unità rispetto all’esercizio precedente.
Il comma 237 dell’art. 1 della legge n. 205 del 2017 ha quantificato il fabbisogno necessario per lo svolgimento di tutti i Censimenti permanenti e per il Censimento generale dell’agricoltura nel quadriennio 2018-2021 in complessivi euro 281.864.000, con una media di circa 70 mln annui, mentre a decorrere dall’ esercizio 2022, il legislatore ha preventivato un fabbisogno annuo di spesa pari a euro 26.881.600, il che comporta una necessaria
riduzione degli oneri derivanti dallo svolgimento dell’attività censuaria.
Al riguardo, si richiama l’attenzione sulla necessità sia di una adeguata programmazione gestionale che di una accelerazione circa l’ultimazione della innovanda progettazione delle rilevazioni, con la finalità di assicurare sia la sostenibilità prospettica di bilancio sia gli standard quali-quantitativi delle rilevazioni programmate
Il valore degli acquisti sostenuti nell’anno 2021 relativo ai contratti ancora in essere o chiusi durante l’anno, è stato pari a euro 28.010.929 (euro 30.921.592 nel 2020), mentre l’importo di aggiudicazione ammonta complessivamente a 153.216.245 euro. Nel 2021 erano attivi n. 321 contratti, di cui n. 67 attraverso l’utilizzo di convenzioni Consip, n. 164 attraverso l’utilizzo della piattaforma MePA e n. 90 con procedure diverse dalle precedenti (extra Consip e MePA).
Il procedimento di costituzione della società 3-I S.p.A., a capitale interamente pubblico, partecipata da INPS, INAIL e ISTAT e finalizzata allo svolgimento delle attività di sviluppo, manutenzione e gestione di soluzioni software e di servizi informatici, conclusosi in data 12 dicembre 2022, potrebbe modificare in modo significativo i fabbisogni e il quadro esigenziale del futuro Centro Elaborazione Dati da realizzare presso la Sede Unica Istat.
Venendo all’esame dei dati di bilancio, rispetto all’esercizio precedente, che presentava un avanzo finanziario di 3,86 mln, l’esercizio 2021 si chiude con un disavanzo di competenza pari a 23,97 mln, con un saldo negativo di parte capitale di 28,45 mln ed un saldo positivo di parte corrente di soli 4,48 mln, dovuto alla crescita delle spese per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati statistici. La consistenza di cassa finale è stabile, pari a 432,68 mln, in aumento di 0,73 per cento rispetto al 2020 (429,52 mln).
L’avanzo di amministrazione segna una leggera flessione, passando da 286,08 mln nel 2020 a 275,49 mln nel 2021, di cui 100,82 mln costituiscono la quota vincolata e 174,67 mln quella disponibile. Il risultato economico presenta un disavanzo di 34,82 mln, rispetto al 2020, che, invece, aveva chiuso con un avanzo di 96,90 mln.
Conseguentemente, il patrimonio netto passa da 231,36 mln nel 2020 a 196,54 mln di euro nel 2021, con un decremento del 15,05 per cento (-34,82 mln in valore assoluto).
La relazione sul rendiconto per l’anno 2021 del Collegio dei revisori e la nota del Mef ad esito della verifica sul rendiconto medesimo del 22 luglio 2022 danno atto del rispetto dei limiti posti dalle norme di contenimento delle spese e dei versamenti eseguiti.
La gestione di tesoreria registra nel 2021 un incremento di 2,76 mln, risultante da riscossioni
per 294,08 mln di euro e pagamenti per 291,32 mln. Pertanto, la consistenza finale di cassa a fine esercizio 2021 passa da 429,51 mln a 432,27 mln rispetto al 31 dicembre del 2020, al netto del saldo del conto postale e dei conti economali di euro 413.058.
L’esercizio 2021 si chiude con un avanzo di amministrazione di 275,49 mln, ottenuto partendo dalla disponibilità complessiva di cassa finale di 432,68 mln, sommando il totale dei residui attivi finali di 19,58 mln e sottraendo i residui passivi finali di 176,77 mln.
Con riferimento alla situazione patrimoniale, il totale dell’attivo, nel 2021, pari a 510,24 mln presenta un decremento, rispetto all’anno precedente (530,46 mln), del 3,81 per cento, principalmente, per effetto della riduzione delle immobilizzazioni (-25,21 per cento), che passano da 78,94 mln a 59,03 mln, e del decremento dei crediti (-16,03 per cento), che passano da 21,97 mln a 18,45 mln.
Dall’analisi delle componenti economiche si evidenzia un valore della produzione pari a complessivi 248,29 mln, nel 2021, rispetto a 357,74 mln nel 2020, con un decremento di 109,45 mln di euro (-30,59 per cento).
La flessione dei ricavi rispetto al precedente esercizio è dovuta, in parte, al rallentamento dell’attività di spesa finanziata da risorse vincolate che ha generato, che ha determinato ricavi sospesi, per complessivi 54,2 mln, rinviati agli esercizi futuri e confluiti nel passivo patrimoniale alle voci “risconti passivi” e “contributi in conto capitale” per il principio di corrispondenza dei ricavi ai costi.
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Corte dei conti - Relazione Istat esercizio 2021
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI