Contract
LECCE | ARNESANO | CAVALLINO | LEQUILE | XXXXXXXXXX | XXXXXXXXX DI | SAN XXXXXXX | SAN DONATO | SAN XXXXXX IN | SURBO |
(capofila) | LECCE | DI LECCE | DI LECCE | LAMA |
CAPITOLATO SPECIALE
PER L’AFFIDAMENTO DI SERVIZI SOCIALI MEDIANTE PROCEDURA APERTA SUDDIVISI IN DUE LOTTI:
LOTTO N. 1: SERVIZI DI SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI E GENITORIALI E DI TUTELA DEL
MINORE (Centro Ascolto Famiglia, Spazio Neutro e Mediazione familiare) E SERVIZIO DI EDUCATIVA DOMICILIARE PER MINORI – CIG. 5987923E5D;
LOTTO N. 2: CENTRO SOCIO EDUCATIVO DIURNO MINORI, DENOMINATO “VOLARE ALTO” E UBICATO NEL
COMUNE DI LECCE – CIG. 598795264E.
Articolo 1 Oggetto
1.- Costituisce oggetto del presente bando, l’attuazione dei progetti n. 10, n.11 e n. 16 del Piano Sociale di Zona 2014- 2016 dell’Ambito Territoriale Sociale di Lecce, comprendente i comuni di Lecce (capofila), Arnesano, Cavallino, Lequile, Lizzanello, Monteroni di Lecce, San Xxxxxxx di Lecce, San Donato di Lecce, San Xxxxxx in Lama e Surbo, i quali, in una logica di rete e potenziamento dei servizi esistenti (sistema dell’istruzione, dei servizi sanitari, dei servizi socio assistenziali e sociali di Xxxxxx), mirano a realizzare un insieme organizzato di interventi, diversi e flessibili, a sostegno della genitorialità e della tutela dei diritti dei minori. Il Bando prevede la suddivisione in Lotti.
LOTTO N. 1
Costituisce oggetto del presente lotto l’attuazione dei seguenti servizi:
A. Servizi di sostegno alle responsabilità familiari e genitoriali e di tutela del minore (Centro Ascolto Famiglia, Spazio Neutro e Mediazione familiare - artt.93-94 del Reg. Reg. Puglia n.4/2007)
B. Servizio di Educativa Domiciliare per Minori (art.87 del Reg. Reg. Puglia n.4 /2007).
LOTTO N. 2
Costituisce oggetto del presente lotto l’attuazione del seguente servizio:
A. Centro Socio-Educativo Diurno (art. 52 del Xxx. Xxx. Xxxxxx x. 00/0000 Xxxxxx).
Articolo 2
Ammontare dell’appalto
L’ammontare presuntivo dell’appalto per singolo lotto è il seguente:
LOTTO N. 1: € 349.828,92 (EURO TRECENTOQUARANTANOVEMILAOTTOCENTOVENTOTTO/92) OLTRE IVA AL
4% (se dovuta), fino all’esaurimento del monte ore complessivo previsto per gli interventi;
LOTTO N. 2: Euro 511.579,49 (EURO CINQUECENTOUNDICIMILACINQUECENTOSETTANTANOVE/49) OLTRE
IVA AL 4% (se dovuta).
Articolo 3
Durata dell’appalto
L’appalto del servizio riguarda i seguenti periodi presuntivi per singolo lotto:
LECCE | ARNESANO | CAVALLINO | LEQUILE | XXXXXXXXXX | XXXXXXXXX DI | SAN XXXXXXX | SAN DONATO | SAN XXXXXX IN | SURBO |
(capofila) | XXXXX | XX XXXXX | XX XXXXX | XXXX |
XXXXX 0
52 SETTIMANE, a partire dalla data di effettivo inizio delle attività e fino all’esaurimento del monte ore complessivo previsto per ogni singolo intervento.
LOTTO 2
52 SETTIMANE, a partire dalla data di effettivo inizio delle attività.
Articolo 4
Descrizione e contenuto dei servizi
LOTTO 1
A) Servizi di sostegno alle responsabilità familiari e genitoriali e di tutela del minore (Centro Ascolto Famiglia, Mediazione familiare e Spazio Neutro – ex artt. 93-94 del Reg. Reg. n.4/2007)
1 - Descrizione
- “Centro di ascolto per le famiglie e servizi di sostegno alla famiglia ed alla genitorialità” – art.93 R.R. n.4/2007 - I servizi di sostegno alla genitorialità sono servizi diversi e flessibili che, in una logica di rete e di potenziamento dei servizi esistenti (sistema dell’istruzione e della formazione, servizi sanitari, servizi socio- assistenziali, associazionismo familiare formale ed informale), intervengono in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia, il nucleo familiare e ogni singolo componente nella fase del ciclo vita, facilitando la formazione di un’identità genitoriale; favorendo la capacità dei genitori di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente circostante; stimolando la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché l’elaborazione e la conduzione di propri progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale.
- “Mediazione familiare” e “Spazio neutro” – art. 94 R.R. n.4/2007 – Il servizio di mediazione familiare è un servizio a sostegno della riorganizzazione delle relazioni familiari in presenza di una separazione o di crisi nei rapporti di coppia o di decisione di divorzio. La mediazione familiare aiuta le parti a trovare le basi di accordi durevoli e condivisi che tengano conto dei bisogni di ciascun componente della famiglia e particolarmente di quelli dei figli, in uno spirito di corresponsabilità dei ruoli genitoriali. La mediazione, inoltre, deve promuovere l’autonomia decisionale delle parti, la responsabilità genitoriali e la condivisione, qualunque sia il regime di affidamento adottato (congiunto, monogenitoriale, alternato e condiviso), e facilita le competenze, la motivazione al dialogo, alla stima e alla fiducia reciproca con l’obiettivo di prevenire il disagio dei minori coinvolti nelle situazioni di crisi degli adulti. La mediazione interviene anche per affrontare situazioni di crisi o di conflitto che possono nascere in famiglia, nel rapporto di coppia, nella relazione genitori-figli e in altri contesti relazionali o come supporto nei casi afferenti l’ambito della giustizia minorile. Il servizio di mediazione garantisce anche un “luogo neutro” quale spazio di incontro dedicato alla riorganizzazione del rapporto genitori figli e/o della rete parentale.
2 - Obiettivi del servizio
I Servizi di sostegno alla famiglia, alla genitorialità e di mediazione familiare sono prestazioni diverse e flessibili che
intervengono in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare e mirano a:
• Promuovere e/o consolidare una migliore interazione e collaborazione della rete di servizi sociali e sanitari e delle reti informali, che intervengono a sostegno dei nuclei familiari in situazione di disagio;
• Sostenere e migliorare la funzione genitoriale, attraverso azioni di orientamento, informazione e sensibilizzazione,
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• Supportare le famiglie nella ricostruzione del rapporto genitori figli e nella gestione dei conflitti familiari,
avvalendosi anche dell’utilizzo dello “spazio neutro”;
• Avviare percorsi di mediazione familiare;
• Fornire consulenza legale nell’area famiglia e minori e/o nelle situazioni sottoposte a provvedimenti dell’Autorità
Giudiziaria;
• Migliorare la collaborazione tra le istituzioni scolastiche, i servizi sociali dei Comuni, dell’Asl, delle
organizzazioni del terzo Settore, dei Servizi Sociali del Ministero della Giustizia.
3 – Contenuto minimo delle attività previste.
Le attività dei servizi di sostegno alle responsabilità familiari e genitoriali e di tutela del minore (Centro Ascolto Famiglia, Spazio Neutro e Mediazione familiare - artt.93-94 del Reg. Reg. n.4/2007) prevedono i seguenti interventi:
a) Consolidamento delle attività del Centro di ascolto per le famiglie, di cui all’art. 93 del R.R. 4/2007, da attivarsi presso l’immobile denominato “Volare Alto” ubicato in Via Siracusa a Lecce, struttura concessa in comodato d’uso gratuito alla ditta aggiudicataria per la durata del contratto.
L’aggiudicatario Garantisce l’apertura del Centro dal lunedì al venerdì per 1040 ore complessive nell’arco di 52 settimane (indicativamente quattro ore al giorno).
1. Erogazione di Servizi di Mediazione familiare con annesso “spazio neutro” di cui all’art. 94 del R.R. n.4/2007, da attivarsi presso l’immobile denominato “Volare Alto” ubicato in Via Siracusa a Lecce, struttura concessa dall’Ambito Territoriale Sociale Lecce, in comodato d’uso gratuito, alla ditta aggiudicataria, per la durata del contratto. Più specificamente, il servizio di mediazione familiare è a sostegno della riorganizzazione delle relazioni familiari, in presenza di una separazione o di crisi nei rapporti di coppia o di decisione di divorzio.
L’aggiudicatario Garantisce servizi di mediazione per un monte ore complessivo di 2340 nell’arco delle 52 settimane in uno spazio dedicato all’interno del Centro.
4 - Tipologia delle prestazioni
I servizi di sostegno alle responsabilità genitoriali e di tutela del minore, integrano al loro interno diverse azioni per dare una risposta diversificata alle responsabilità genitoriali e di tutela al minore nell’ottica della prevenzione e del contenimento di situazioni che presentano difficoltà o fragilità all’interno delle complesse dinamiche del sistema familiare, in particolare, in alcuni momenti del ciclo vitale della famiglia.
Le azioni principali previste sono:
- attività di informazione, ascolto ed orientamento,
- sostegno psico-sociale alle famiglie con figli minori che incontrano difficoltà nei rapporti intergenerazionali o che attraversano particolari eventi critici;
- consulenza specifica e sostegno su problemi inerenti la genitorialità durante la delicata fase della separazione o del divorzio in virtù di una migliore gestione del conflitto e della riorganizzazione delle relazioni familiari;
- mediazione familiare quale intervento elettivo per la gestione e il superamento del conflitto genitoriale e/o intrafamiliare;
- consulenza legale come un ulteriore spazio di tutela in fase di separazione/divorzio,
- psicodiagnostica per la valutazione delle competenze genitoriali;
- consulenza –valutazione delle relazioni familiari,
- supervisione sui casi trattati
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L’aggiudicatario a seconda della tipologia specifica di servizio è chiamato ad attivare/assicurare:
1. per il “centro di ascolto per le famiglie e servizi di sostegno alla famiglia ed alla genitorialità” – art.93 R.R. n.4/2007:
a. una pluralità di attività e di interventi, che prevedono lo svolgimento di funzioni quali l’ascolto, il
sostegno alla crescita, l’accompagnamento e l’orientamento;
b. percorsi d’orientamento e d’informazione per genitori con figli minori;
c. consulenze specialistiche (socio-psico-pedagogiche) a genitori, coppie, minori e adolescenti;
d. potenziamento e valorizzazione dei servizi offerti dai Consultori e dal centro risorse famiglie provinciale;
e. potenziamento della rete tra i soggetti istituzionali, il privato sociale, le famiglie stesse e le reti informali ed informali;
f. l’organizzazione e la promozione di sportelli per il sostegno alla relazione genitori/figli;
g. il sostegno e l’assistenza agli insegnanti nella programmazione delle attività scolastiche mirate ed extracurriculari;
h. l’assistenza psico-sociale ed ascolto rivolto alle giovani coppie e a neo-genitori, in ambiti d’intervento
diversi da quelli sanitari;
i. attività di prevenzione con azioni di informazione e sensibilizzazione in ambito scolastico;
2. per il servizio di “mediazione familiare” e “spazio neutro” – art. 94 del R.R. n.4/2007:
a. attività di promozione, sensibilizzazione ed informazione sulla mediazione familiare;
b. attività di raccolta e filtro della domanda;
c. incontri di pre-mediazione e di mediazione;
d. organizzazione di incontri o percorsi di in-formazione sulla gestione dei conflitti;
e. promozione della “cultura” della mediazione.
f. I mediatori familiari curano inoltre un servizio di “luogo neutro” di rilevante supporto all’attività mediativa medesima, quale spazio di incontro specificamente dedicato alla ricostruzione del rapporto genitori-figli e/o dei legami parentali.
5 - Destinatari
Destinatari specifici del servizio “Centro di ascolto per le famiglie”:
1. famiglie del territorio con figli minori e nello specifico;
a) famiglie con figli nella fascia di età (0-10);
b) famiglie con figli adolescenti che presentano temporanee condizioni di difficoltà relazionale, con figli a rischio di disagio evolutivo, di isolamento sociale, di devianza, di comportamento di dipendenza;
2. famiglie con figli minori per le quali esiste un progetto/richiesta di intervento di sostegno da parte dei servizi sociali o delle Autorità Giudiziarie.
3. famiglie monoparentali
Destinatari specifici del servizio “mediazione familiare”:
1. famiglie in crisi: famiglie che si trovano in difficoltà nel passaggio da una fase di ciclo vitale all’altra, o che per eventi imprevedibili si stabilizzano su modalità comunicative e relazionali rigide e disfunzionali che spesso portano alla manifestazione sintomatica di uno dei membri del sistema;
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(capofila) | XXXXX | XX XXXXX | XX XXXXX | XXXX |
0. famiglie separate: famiglie che per la separazione dei coniugi hanno bisogno di un sostegno per il superamento
e l’elaborazione dell’evento critico e/o aiuto per l’espletamento delle funzioni genitoriali;
3. famiglie ricomposte e/o costituite da una nuova coppia con figli che hanno fatto parte di nuclei familiari precedenti che richiedono sostegno alla ricomposizione funzionale delle relazioni;
6 - Personale Incaricato
Le prestazioni di cui al presente capitolato saranno svolte dalla Ditta aggiudicataria attraverso operatori di ambo i sessi, in possesso dei titoli professionali ed adeguatamente formati, garantendo piena esecuzione delle finalità e completa realizzazione degli interventi propri dei servizi nel rispetto di quanto disposto dai Regolamenti Regionali vigenti. Ed in particolare:
Per l’attivazione del Centro ascolto per le Famiglie, sono previsti:
✓ Psicologo, iscritto all’Albo professionale, con funzioni di coordinamento e comprovata esperienza specifica nel
settore oggetto dell’appalto, qualifica funzionale E1 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Laureato in giurisprudenza, con comprovata esperienza specifica nel settore oggetto dell’appalto, qualifica funzionale D2 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Educatore professionale, con laurea in scienze dell'educazione o titoli di laurea equipollenti, con comprovata esperienza specifica nel settore oggetto dell’appalto, qualifica D2 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Assistente sociale, iscritto all’albo professionale con comprovata esperienza specifica nel settore oggetto
dell’appalto, qualifica D2 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Addetto alla segreteria – qualifica funzionale B1 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Mediatore linguistico/interculturale, con specifica formazione nel settore oggetto dell’appalto, qualifica funzionale D1 CCNL COOPERATIVE SOCIALI.
Per l’attivazione del “servizio di mediazione familiare” e annesso “spazio neutro” è previsto il seguente profilo professionale:
✓ Mediatori familiari, con specifica formazione, qualifica funzionale D2 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
7 - Modalità organizzative
L’aggiudicatario deve disporre di una specifica figura di coordinamento, che assumerà la veste di responsabile tecnico unico, con qualifica di psicologo psicoterapeuta iscritto all’ordine e con comprovata esperienza specifica nel settore oggetto dell’appalto e sarà tenuto a comunicare all’Ufficio di Piano, bimestralmente, tutte le informazioni inerenti i servizi. Il Coordinatore fungerà da tramite tra gli utenti, la ditta aggiudicataria, l’Ufficio di Piano, il Servizio Sociale Professionale di Ambito ed il Servizio Sociale dei comuni afferenti all’Ambito.
La ditta appaltatrice è tenuta a comunicare, prima dell’inizio dell’appalto, il recapito telefonico del responsabile dei servizi oggetto del presente appalto. Il Responsabile deve essere reperibile telefonicamente e a disposizione dell’Ufficio di Piano durante l’orario di funzionamento dei servizi. Dovrà, altresì, garantire incontri periodici (almeno 1 volta al mese).
Le funzioni di coordinamento e la supervisione sono da intendersi come parte essenziale delle prestazioni dei servizi e, pertanto, non sarà riconosciuto alcun onere aggiuntivo.
All’Ambito Territoriale, tramite il Servizio Sociale Professionale, compete l’individuazione degli obiettivi, la direzione
generale del progetto, il coordinamento complessivo e la verifica circa il corretto raggiungimento degli obiettivi stessi.
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Lo strumento di raccordo tra l’Ambito Territoriale e l’Ente appaltante è rappresentato da un Gruppo Multidisciplinare e Multiprofessionale composto da:
1) Coordinatore ufficio di piano;
2) Assistente sociale referente dell’Ambito;
3) Referenti servizi socio-sanitari;
4) Referenti/coordinatori –Ente gestore.
Il gruppo multidisciplinare, si riunirà almeno 1 volta ogni due mesi e svolgerà funzioni di:
✓ monitoraggio dei casi e degli interventi, definizione Progetti educativi individualizzati (PEI)
✓ progettualità territoriale;
✓ monitoraggio degli accessi alle diverse attività sia su invio dell’ATS che ad accesso libero;
✓ progettazione per la destinazione di eventuali risparmi di gestione o risorse aggiuntive da effettuarsi in modo integrato con eventuali altri servizi/soggetti del territorio
✓ circolarità delle comunicazioni e scambio informazioni.
B) Servizio di educativa domiciliare (EDM) (ex art. 87 Reg. Regionale n. 4/07) 1- Descrizione
Il Servizio di Educativa Domiciliare (EDM) si colloca nella rete territoriale dei servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi con la finalità di promuovere il benessere psico-fisico del minore, attraverso interventi di tipo preventivo e/o di sostegno nei confronti di nuclei familiari con minori in situazione di disagio socio-educativo, relazionale e culturale.
Il Servizio svolto prevalentemente presso il domicilio degli utenti assicura interventi dell’area socio-psico-pedagogica e si rivolge a minori e famiglie a rischio di emarginazione, laddove la relazione genitori/figli risulti disturbata o si rilevi inadeguatezza educativa da parte delle figure parentali.
In particolare il Servizio di EDM interviene nelle seguenti situazioni:
a) Situazioni familiari multiproblematiche con provvedimenti dell’A.G.M limitativi della potestà genitoriale;
b) Presenza di conflitti tra genitori che determinano una scarsa attenzione ai bisogni affettivi ed educativi dei minori;
c) Presenza di “problematiche sociali” quali: detenzione di un componente della famiglia, alcolismo,
tossicodipendenze, patologie psichiatriche, altro;
d) Disorganizzazione ed inadeguatezza nell’espletamento dei compiti educativi e nella gestione degli aspetti
pratici del vivere quotidiano;
e) situazioni a rischio di maltrattamento e/o abusi.
Il servizio potrà essere attivato laddove esistano situazioni familiari per le quali sia ipotizzabile l’attivazione di un
processo di cambiamento.
2 - Obiettivi del servizio
Obiettivo generale del servizio di EDM è quello di sollecitare processi di cambiamento del sistema familiare orientati all’acquisizione di autonomia delle figure genitoriali nell’espletamento del compito educativo, con l’affiancamento di personale specializzato.
Il Servizio, in una logica di integrazione con i servizi socio-sanitari ed educativi, attraverso l’elaborazione di progetti
individualizzati mira a:
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(capofila) | XXXXX | XX XXXXX | XX XXXXX | XXXX |
0. Migliorare le relazioni all’interno del sistema familiare, aiutando i genitori ad appropriarsi o recuperare le proprie
funzioni educative;
2. Costruire una rete di legami tra minore, nucleo familiare e ambiente sociale;
3. Garantire la permanenza del minore nel proprio contesto socio-familiare, prevenendo il ricorso a strutture residenziali;
4. Prevenire e/o contrastare il disagio e/o l’abbandono scolastico;
5. prevenire e/o rilevare situazioni di abuso e/o maltrattamento;
3 - Contenuto minimo delle attività previste
a) consolidamento del servizio di EDM, di cui all’art. 87 del R.R. 4/2007 da realizzarsi prevalentemente presso il domicilio di famiglie con figli minori residenti nei Comuni dell’Ambito.
Per l’espletamento delle prestazioni di tipo educativo è previsto un monte orario complessivo di 6240 ore complessive, nell’arco di 52 settimane. Le ore da prestare dovranno considerarsi al netto dei tempi di percorrenza per raggiungimento delle abitazioni.
Gli interventi dell’educatore si svolgono in interazione con gli altri servizi all’interno del progetto complessivo rivolto al
nucleo familiare del minore.
Il servizio EDM si svolge nei giorni feriali, prevalentemente nelle ore pomeridiane, presso il domicilio dell’utente o presso le strutture educative e socializzanti del territorio. Il Servizio EDM deve mantenere caratteristiche di flessibilità nei tempi e nelle modalità di erogazione delle prestazioni, nel rispetto di orari modulati sulle esigenze dell’utente. Il monte ore settimanale delle prestazioni viene stabilito in rapporto alle esigenze stabilite nel PEI (Progetto Educativo Individualizzato) di ogni beneficiario, per un massimo di 6 ore settimanali per ciascun nucleo familiare.
Per l’attività di coordinamento dovranno essere dedicate al massimo 10 ore alla settimana.
4 - Tipologia delle prestazioni
Il servizio di Educativa Domiciliare Minori consiste nell’erogazione di prestazioni educative. L’aggiudicatario è chiamato a svolgere i seguenti compiti:
✓ Intervento educativo nei confronti del minore per sostenerlo ed aiutarlo nel rapporto con le figure genitoriali e parentali, per permettergli di maturare ed esprimere le sue potenzialità;
✓ Intervento educativo nei confronti dei familiari per favorire la comprensione di atteggiamenti, comportamenti, dinamiche relazionali del/della minore, finalizzato al recupero delle risorse potenziali della famiglia stessa;
✓ Interventi di inserimento sociale rivolti al minore ed alla sua famiglia;
✓ Sostegno e aiuto nell’ambito del progetto educativo globale;
✓ Attività di Prevenzione e/o rilevazione situazioni di maltrattamento e/o abuso.
5 - Destinatari
I destinatari del servizio sono i nuclei familiari con:
✓ minori in età da 3 a 18 anni le cui famiglie trovino difficoltà nell’assicurare loro una armonica crescita psico- fisica ed una adeguata socializzazione, o siano impossibilitate a garantire loro cure adeguate e ad esercitare la funzione educativa a fronte, anche, di problematiche che comportino emarginazione e disadattamento;
✓ minori a rischio di abbandono scolastico;
✓ presenza di “problematiche sociali” quali: detenzione di un componente della famiglia, alcolismo,
tossicodipendenze, patologie psichiatriche, altro;
✓ minori nella fase di rientro in famiglia dopo un periodo di allontanamento disposto dall’A.G.
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I suddetti minori devono risiedere nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale Lecce e hanno accesso al servizio secondo un ordine di priorità stabilito in base al bisogno certificato del Servizio Sociale Professionale di Ambito che opera in rete con gli altri Servizi Specialistici (ASL – USSM – ISTITUTI SCOLASTICI)
6 - Personale Incaricato
Per lo svolgimento delle attività suddette, si dovrà assicurare la presenza delle seguenti figure professionali con comprovata esperienza formativa e lavorativa nel campo della tutela del minore e del disagio minorile e sulle responsabilità familiari .
✓ Educatori professionali, con laurea in scienze dell'educazione o titoli di laurea equipollenti, con comprovata esperienza specifica nel settore oggetto dell’appalto, qualifica funzionale D2 CCNL COOPERATIVE SOCIALI.
✓ Psicologo, in possesso di laurea in psicologia o titolo equipollente, iscritto all’Albo Professionale, con qualifica funzionale E2 CCNL COOPERATIVE SOCIALI, avente esperienza di coordinamento di servizi educativi di minori. Lo psicologo è componente dell’Equipe che prende in carico il progetto ADE ed ha funzioni di valutazione tecnica nella elaborazione del PEI, di supporto e supervisione degli educatori nell’attuazione del PEI e, all’occorrenza, di sostegno/orientamento alla famiglia.
Tutte le attività dovranno essere coordinate dal Responsabile tecnico unico, con qualifica di psicologo iscritto all’ordine e con comprovata esperienza specifica nel settore oggetto dell’appalto. Il Coordinatore è referente per tutte le questioni inerenti il servizio ed è tenuto anche alla vigilanza sul regolare svolgimento delle prestazioni e lo svolgimento delle seguenti attività:
✓ partecipare alle verifiche periodiche:
✓ garantire il buon funzionamento del servizio svolto dagli educatori;
✓ individuare gli educatori per ciascun progetto di intervento individualizzato, in collaborazione con l’Assistente
Sociale incaricato del minore;
✓ coordinare il gruppo di educatori afferenti al territorio di intervento;
✓ organizzare la supervisione e la formazione degli educatori.
La funzione di Coordinamento, la supervisione e la formazione sono da intendersi come parte essenziale delle prestazioni di educativa domiciliare e, pertanto, non è riconosciuto alcun onere aggiuntivo.
7- Modalità organizzative:
Le procedure da seguire per l’attivazione dell’Educativa Domiciliare sono le seguenti:
1. Il Servizio Inviante (servizio sociale comunale e/o congiuntamente allo stesso: consultorio familiare, altri servizi socio sanitari del territorio, USSM), propone all’Ambito la richiesta di attivazione di EDM per le valutazioni di competenza dell’Ufficio di Piano circa la fattibilità dell’Intervento. Il servizio sociale professionale di ambito, il servizio inviante ed il Coordinatore EDM effettuate le opportune valutazioni, definiscono, congiuntamente, il PEI. Il Servizio Sociale Professionale di Ambito espleta tutte le procedure per l’avvio del servizio, trasmettendo la richiesta di attivazione al Coordinatore EDM completa di idonea documentazione per la presa in carico complessiva.
2. Il Coordinatore EDM organizza un incontro per l’avvio dell’intervento al quale partecipano:
- il Servizio Sociale del Comune di residenza della famiglia;
- il referente del servizio inviante;
- l’educatore incaricato;
- nucleo familiare.
Scopo dell’incontro è quello di definire gli aspetti operativi in relazione agli obiettivi prefissati e le modalità organizzative e temporali.
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(capofila) | XXXXX | XX XXXXX | XX XXXXX | XXXX |
0. Gli operatori titolari del caso presentano l’educatore alla famiglia, condividendo con la stessa gli obiettivi dell’intervento e le modalità attuative. A tale scopo, anche al fine di co-responsabilizzare la famiglia sul progetto, sarà predisposta una scheda di presenze dell’educatore sottoscritta da un componente della stessa.
Sono previsti incontri periodici di verifica sui singoli casi tra l’Assistente Sociale del Comune ed il Coordinatore della Cooperativa, con la partecipazione degli operatori titolari del caso e dell’educatore.
4. Il Coordinatore EDM della Ditta aggiudicataria relazionerà ogni due mesi sull’andamento del servizio, dando tempestiva comunicazione al Servizio Sociale Professionale di Ambito di qualsiasi variazione riguardante l’andamento del singolo progetto, (sospensione, conclusione riattivazione, rimodulazione etc.).
Alla chiusura dell'intervento Il coordinatore dell'EDM elabora una relazione conclusiva da inviare al Servizio Sociale Professionale di Ambito ed agli operatori titolari del caso, di cui al comma 1 del presente articolo.
LOTTO N. 2
1 - Descrizione
Centro Socio-Educativo Diurno - Il Centro, in attuazione di quanto disposto dall’art.52 Regolamento Regionale Puglia n.4/2007 è una struttura di prevenzione e recupero aperta a tutti i minori, che attraverso la realizzazione di attività e servizi socio-educativi, culturali, ricreativi e sportivi, mira in particolare al recupero dei minori con problemi di socializzazione o esposti al rischio di emarginazione e di devianza.
2 - Obiettivi del servizio
Il servizio ha come priorità fondamentale il perseguimento dei seguenti obiettivi:
• Garantire il diritto del minore alla permanenza nel proprio ambiente familiare;
• Sostenere e valorizzare la centralità delle famiglie nel processo educativo;
• Promuovere e sostenere percorsi integrati di prevenzione e presa in carico dei bisogni
• Collaborare con il sistema dei servizi sociali e sanitari esistenti
• Offrire sostegno educativo per le attività scolastiche ed extrascolastiche;
• Offrire spazi di espressione in cui i minori e gli adolescenti possano sviluppare relazioni significative sia tra coetanei che sul piano intergenerazionale;
• Prevenire situazioni di esclusione sociale per i minori a rischio di devianza e di emarginazione;
3 – Contenuto minimo delle attività previste
a) Consolidamento delle attività del Centro socio educativo diurno per minori (in due moduli da 30), di cui all’art. 52 del
R.R. 4/2007, ubicato presso l’immobile denominato “Volare Alto”, in Lecce alla Via Siracusa, struttura concessa in
comodato d’uso gratuito alla ditta aggiudicataria per la durata del contratto.
L’aggiudicatario Garantisce l’apertura del Centro dal lunedì al sabato per 1560 ore complessive nell’arco di 52 settimane (indicativamente cinque ore al giorno 13,30-18,30).
Rientra tra le attività correlate al presente intervento il servizio di trasporto degli utenti provenienti dai Comuni
dell’Ambito, dai domicili degli stessi al Centri e viceversa, esclusivamente con mezzo messo a disposizione dal gestore.
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4 - Tipologia delle prestazioni
Il Centro Socio educativo diurno di Ambito, si colloca nella rete dei servizi sociali territoriali, caratterizzandosi per l’offerta di una pluralità di attività e di interventi, che prevedono lo svolgimento di funzioni quali l’ascolto, il sostegno alla crescita, l’accompagnamento e l’orientamento. Assicura supporti educativi nelle attività scolastiche ed extrascolastiche. Offre sostegno e supporto alle famiglie. Il centro pianifica le attività in base alle esigenze ed agli interessi degli ospiti, valorizzandone il protagonismo.
Le attività svolte nel Centro interessano in particolare:
- Attività sportiva con azioni di promozione del benessere e della salute psico-fisica;
- Sostegno alle attività scolastiche ed extrascolastiche;
- Attività socio-ricreativa finalizzata allo sviluppo del pensiero creativo , con azioni ludico espressive nel campo del teatro, musica e arte in genere.
Le aree di intervento riguarderanno le relazioni, l’autonomia, il movimento, la manualità, le attività artistiche e di tempo libero, le attività ricreative esterne, adattandole, di volta in volta, alle caratteristiche peculiari degli utenti presenti e alle esigenze delle famiglie.
Tale servizio deve assicurare l’erogazione di una pluralità di attività e di interventi che prevedono lo svolgimento di funzioni quali l’ascolto, il sostegno alla crescita, l’accompagnamento e l’orientamento, assicurando inoltre supporto educativo nell’attività scolastica ed extra-scolastica, offrendo sostegno e supporto alle famiglie.
L’aggiudicatario deve, altresì, assicurare la somministrazione dei pasti (mensa a carico dell’ambito) ed il servizio di
trasporto.
5 - Destinatari
Nel centro possono essere accolti contemporaneamente non più di 60 minori (30 per modulo) di età compresa tra i 6 e i
18 anni, residenti nei Comuni dell’ambito territoriale.
Possono, accedere al servizio i cittadini residenti, italiani e stranieri, che versino nelle condizioni di disagio indicate
all’art. 52 del regolamento regionale n.4/2007, segnalati dai servizi sociali territoriali e dai consultori familiari.
6 - Personale incaricato
Per lo svolgimento delle attività suddette, si dovrà assicurare la presenza delle seguenti figure professionali con comprovata esperienza formativa e lavorativa nel campo della tutela del minore e del disagio minorile, sulle responsabilità familiari e della disabilità educativa:
✓ Psicologo, iscritto all’Albo Professionale, con funzione di coordinamento, con comprovata esperienza specifica nel settore oggetto dell’appalto, in possesso di laurea in scienze dell'educazione o titoli di laurea equipollenti, qualifica funzionale D2 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Educatori professionali, con laurea in scienze dell'educazione o titoli di laurea equipollenti, con comprovata
esperienza specifica nel settore oggetto dell’appalto, qualifica funzionale D2 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Animatori sociali con diploma di scuola superiore e attestato di qualifica con comprovata esperienza specifica
nel settore oggetto dell’appalto, qualifica funzionale C1 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Operatori ausiliari, qualifica funzionale A1 CCNL COOPERATIVE SOCIALI; Pe il Servizio di trasporto:
LECCE | ARNESANO | CAVALLINO | LEQUILE | XXXXXXXXXX | XXXXXXXXX DI | SAN XXXXXXX SAN DONATO | SAN XXXXXX IN | SURBO |
(capofila) | LECCE | DI LECCE DI LECCE | LAMA |
✓ Autisti, qualifica funzionale C1 CCNL COOPERATIVE SOCIALI;
✓ Accompagnatori, qualifica funzionale B1 CCNL COOPERATIVE SOCIALI; In numero adeguato a garantire la funzionalità del servizio.
Tutte le attività dovranno essere coordinate dal Responsabile Tecnico Unico ovvero dallo psicologo Coordinatore con
comprovata esperienza specifica nel settore oggetto dell’appalto.
7 - Modalità organizzative
Per l’attivazione del servizio, verrà utilizzata la seguente metodologia:
1. Il Servizio Inviante (servizio sociale comunale e/o congiuntamente allo stesso: consultorio familiare, altri servizi socio sanitari del territorio, USSM), propone all’Ambito la richiesta di attivazione del servizio per le valutazioni di competenza dell’Ufficio di Piano circa la fattibilità dell’Intervento. Il servizio sociale professionale di ambito, il servizio inviante ed il Coordinatore del centro effettuate le opportune valutazioni, in un incontro congiunto, presso la sede dell’ambito Territoriale, definiscono il PEI. Il Servizio Sociale Professionale di Ambito espleta tutte le procedure per l’avvio del servizio, trasmettendo la richiesta di attivazione al Coordinatore del centro completa di idonea documentazione per la presa in carico complessiva.
2. Il Coordinatore della ditta aggiudicataria organizza un incontro per l’avvio dell’intervento al quale partecipano:
- gli operatori dell’équipe psico–sociale;
- il Servizio Sociale del Comune di residenza della famiglia titolare del caso;
- altri operatori di servizi eventualmente coinvolti nella gestione del caso.
Scopo dell’incontro è quello di definire gli aspetti operativi in relazione agli obiettivi e concordare le modalità di avvio.
3. Il Coordinatore della Ditta aggiudicataria relazionerà al Servizio Sociale Professionale di Ambito, bimestralmente, sul funzionamento del servizio dando tempestiva comunicazione di qualsiasi cambiamento riguardante l’andamento del singolo progetto.
L’ Aggiudicatario dovrà altresì impegnarsi ad attivare la rete territoriale con il coinvolgimento di realtà esterne quali volontariato, associazioni delle famiglie, associazioni ecc.
All’Ambito Territoriale, tramite il Servizio Sociale Professionale, compete l’individuazione degli obiettivi, la direzione
generale del progetto, il coordinamento complessivo e la verifica circa il corretto raggiungimento degli obiettivi stessi.
Articolo 5 Implementazione dei servizi
La stazione appaltante si riserva, in ogni caso, la possibilità di richiedere all’aggiudicataria, durante l’esecuzione dei servizi, di riprogettare le attività dedotte dal contratto laddove le stesse non dovessero risultare rispondenti alle esigenze dei minori e delle famiglie. altresì le eventuali economie di gara potranno essere oggetto di implementazione di servizi aggiuntivi/ausiliari complementari ai servizi oggetto del presente appalto.
Articolo 6 Comportamento e dovere degli operatori
LECCE | ARNESANO | CAVALLINO | LEQUILE | XXXXXXXXXX | XXXXXXXXX DI | SAN XXXXXXX | SAN DONATO | SAN XXXXXX IN | SURBO |
(capofila) | LECCE | DI LECCE | DI LECCE | LAMA |
Il personale utilizzato deve essere di assoluta fiducia e di provata riservatezza, attenendosi scrupolosamente al segreto d’ufficio. La Ditta si impegna a garantire la riservatezza delle informazioni riguardanti l’utente e la sua famiglia. I rapporti tra il personale ed i destinatari del servizio devono essere improntati al reciproco rispetto, esprimersi nelle forme di un comportamento corretto e svolgersi in un clima di serena e cordiale collaborazione.
Gli operatori devono, inoltre, partecipare alle riunioni periodiche di servizio per la programmazione e la verifiche del lavoro svolto.
E’ fatto divieto assoluto al personale della Ditta di accettare alcuna forma di compenso, di qualsiasi natura, da parte degli utenti. Il Responsabile dell’Ufficio di Piano ha la facoltà di chiedere alla Ditta, con specifica motivazione scritta e dopo due richiami scritti, l’allontanamento di quei lavoratori che arrechino disservizio e/o non rispettino le norme etico- comportamentali e deontologiche.
Articolo 7
Obblighi e responsabilità del soggetto aggiudicatario
L’attivazione dei Servizi oggetto dell’appalto, dovrà essere realizzata dall’appaltatore mediante la propria organizzazione ed utilizzando capitali e personale propri, in quanto assume la veste di imprenditore che agisce a proprio rischio nell’esercizio d’impresa.
Nell’esecuzione dei servizi oggetto del presente appalto la Ditta aggiudicataria è obbligata a:
a. presentare relazione ogni due mesi sullo stato di attuazione delle attività e sui risultati raggiunti attraverso l’analisi qualitativa e quantitativa dei dati, da trasmettere all’Ambito a cura del Rappresentante legale della Ditta. In particolare la Ditta dovrà, predisporre un sistema di rilevazione periodica delle attività svolte, tenendo conto di quanto al punto dedicato alla “Tipologia delle prestazioni e modalità organizzative” e rispetto all’adeguatezza organizzativa-funzionale;
b. trasmettere il nominativo del Coordinatore dei Servizi affidati;
c. realizzare i programmi concordati con l’Ambito Sociale Lecce e con il gruppo di lavoro ed a garantire la
puntuale e regolare documentazione dell’attività svolta;
x. xxxxxx, a proprie spese e sotto la propria responsabilità il proprio personale di un documento di riconoscimento contenente l’indicazione del soggetto giuridico di appartenenza, le generalità e la qualifica dell’operatore (da esibire a richiesta);
e. salvaguardare i livelli occupazionali e le posizioni lavorative già attive compatibili con le caratteristiche
del servizio oggetto dell’appalto;
f. comunicare all’avvio del servizio l’elenco del personale da impiegare riconfermando il personale presentato in sede di gara, di entra